GLI AUTORI

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GLI AUTORI
MARCO AIME
Università degli Studi di Genova
E-mail: [email protected]
Marco Aime insegna Antropologia culturale presso l’Università degli
Studi di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa occidentale. Oltre a numerosi articoli scientifici ha pubblicato: Il mercato e la collina. Il sistema politico dei Tangba (Taneka) del Benin settentrionale. Passato e presente (Torino, Il Segnalibro, 1997); Le radici nella sabbia (Torino, EDT, 1999);
Diario dogon (Torino, Bollati Boringhieri, 2000); Sapersi muovere. Pastori
transumanti di Roaschia, in collaborazione con S. Allovio e P.P. Viazzo (Roma, Meltemi, 2001); La casa di nessuno. Mercati in Africa occidentale (Torino, Bollati Boringhieri, 2002); Eccessi di culture (Torino, Einaudi, 2004), L’incontro mancato (Torino, Bollati Boringhieri, 2005), Gli specchi di Gulliver
(Torino, Bollati Boringhieri, 2006). È autore anche di alcune opere di narrativa. Attualmente partecipa al progetto finanziato dal MIUR “Turismo, comunità e sviluppo locale nel continente africano”.
CHIARA CIPOLLARI
Università degli Studi di Perugia
E-mail: [email protected]
Chiara Cipollari è assegnista di ricerca e docente a contratto di Antropologia del turismo presso la facoltà di Lettere e Filosofia nel corso di Laurea
specialistica in Scienze antropologiche, Università degli Studi di Perugia. Ha
conseguito il master in Antropologia dello sviluppo presso la School of
Oriental and African Studies di Londra e il dottorato di ricerca in Scienze demo-etnoantropologiche presso l’Università degli Studi di Siena. Ha svolto ricerche ad Hong Kong, in Calabria e in Romania sui temi del turismo sessuale, lo sviluppo turistico in località rurali e il patrimonio locale. Attualmente
sta lavorando al progetto finanziato dal MIUR “Turismo, comunità e sviluppo locale nel continente africano”. Ha pubblicato numerosi saggi di antropologia del turismo in italiano e in inglese.
RALUCA NAGY
Université Libre de Bruxelles
E-mail: [email protected]
Raluca Nagy è dottoranda in scienze sociali in co-tutela presso la Université Libre de Bruxelles e la SNSPA (Scuola Nazionale di Studi Politici e
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Gli autori
Amministrativi) di Bucarest. I suoi interessi di ricerca riguardano il turismo
e le migrazioni, i principal terren di ricerca sono il Maramureş (Romania) e
i paesi francofoni. Un altro campo di interesse riguarda la cultura urbana e
le sue trasformazioni durante gli anni del post-comunismo, a questo proposito ha pubblicato due articoli sul fenomeno del clubbing a Bucarest insieme a Cristina Plecadite, come parte del progetto HESP. Tra il 2005 e il
2007 ha condotto ricerche per il Centro di Ricerca sulla Cultura, Ministero
della Cultura, Bucarest. È ricercatrice al Centre for Research in European
Ethnology dal 2004 e lavora per l’istituto di ricerca privato Health Consumer Powerhouse di Bruxelles.
ANTONIO MIGUEL NOGUÉS-PEDREGAL
Universitas Miguel Hernàndez di Elche
E-mail:[email protected]
Antonio Miguel Nogués-Pedregal è professore associato presso la sezione
di antropologia sociale del dipartimento di economia agro-ambientale dell’Università Miguel Hernandez. Ha condotto ricerche in Andalusia e in America
Centrale. Si occupa in particolare di antropologia del turismo e antropologia
dello sviluppo in relazione alle culture in contesti turistici. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie sui temi del turismo, del patrimonio e del paesaggio,
ha tradotto in spagnolo il testo Coping with Tourists di prossima pubblicazione.
DAVID PICARD
Centre for Tourism and Cultural Change, Leeds Metropolitan University
E-mail: [email protected]
David Picard é Senior Research Fellow al Centre for Tourism and Cultural Change, Leeds Metropolitan University. Ha conseguito il dottorato in
antropologia presso l’Università de La Riunione, oceano Indiano, ed à stato
Visiting Scholar all’University of California, Berkeley. I suoi interessi di ricerca includono il pensiero magico, il turismo, le politiche di conservazione,
i processi di patrimonializzazione e le forme di modernità emergenti su scala globale. Ha condotto le sue principali ricerche nell’oceano Indiano Occidentale, con terreni di ricerca a La Riunione, in Madagascar ed in Tanzania.
Ha curato numerosi atti di convegni e due testi, Festivals, Tourism and Social
Change (Channel View Publications, 2006) e Tourism and Photography
(Ashgate, 2009). E’ autore di Cultivating Delight: Tourism and Magic in La
Reunion (Berghahn, prossima pubblicazione 2009). E’ stato consigliere (senior advisor) per l’ Indian Ocean Commission (IOC) ed è co-autore del rapporto UNESCO Tourism, Culture and Sustainable Development (UNESCO, 2006 – tradotto in francese e spagnolo).
Gli autori
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VALERIO SIMONI
Centre for Tourism and Cultural Change, Leeds Metropolitan University
E-mail: [email protected]
Valerio Simoni ha conseguito la laurea in antropologia sociale presso l’Università di Neuchâtel, con una tesi sulle costruzioni dell’autenticità da parte
di turisti in viaggio in Ladakh, India. Dal 2005 è dottorando al Centre for
Tourism and Cultural Change, Leeds Metropolitan University. Attualmente
le sue ricerche si occupano degli incontri informali tra turisti stranieri e membri della popolazione locale a Cuba. Al centro del suo interesse sono i vari tipi di relazioni che emergono da tali incontri turistici, ed in particolare le nozioni di ‘amicizia’, ‘amore’, e ‘relazione mercantile’. Il suo progetto di ricerca esplora il carattere emergente e spesso controverso di tali regimi relazionali, e le loro trasformazioni nell’ambito del turismo. I suoi interessi si situano a cavallo tra l’antropologia del turismo e l’antropologia economica.
SIGNE THERESE STRØM
Università degli Studi di Perugia
E-mail: [email protected]
Signe Therese Strøm è iscritta al dottorato di ricerca in metodologie della ricerca antropologica, presso il Dipartimento Uomo e Territorio dell’Università degli Studi di Perugia. Attualmente sta svolgendo la sua ricerca di dottorato in Kenya dove si occupa in particolare del turismo e della questione
femminile. Partecipa al progetto finanziato dal MIUR “Turismo, comunità e
sviluppo locale nel continente africano”.