A TEATRO Da Jesus Christ a Robin Hood Un anno nel segno del

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MILANO ALBUM
il Giornale
Venerdì 2 gennaio 2009
SPAZIO OBERDAN
TRADIZIONE MILANESE
A sinistra, una scena del musical «High School Musical» la cui
versione italiana andrà in scena al Teatro Allianz di Assago.
Sotto una sequenza dello spettacolo «Mamma mia» che arriverà
a febbraio al teatro degli Arcimboldi. Sotto una scena del musical Jesus Christ Superstar che arriverà sul palco del «Nuovo» a
marzo. Si preannuncia un anno all’insegna del musical nella citta’ meneghina e tra gli spettacoli è attesa anche per «Robin Hood
- il musical» con Manuel Frattini nei panni dell’impavido eroe di
Sherwood. Per i più piccoli si attende «Cenerentola», per la prima
volta in italia come commedia musicale. Non manchera’ nemmeno il gruppo di «amici» della De Filippi con «Portamitanterose»
che sarà al teatro Nuovo dal 10 di febbraio.
Si consolida così una tradizione teatrale prettamente milanese,
che vede il musical occupare un posto di rilievo nei cartelloni
teatrali fin dai tempi di Garinei e Giovannini.
A TEATRO
Da Jesus Christ a Robin Hood
Un anno nel segno del musical
Sui palcoscenici milanesi un programma denso di show
Grande attesa per «Mamma mia» e per «High School»
Valentina Terruzzi
Un nuovo anno di musica e
di musical: al cinema, in televisione,e al teatro. Dal campione
diincassi«Mammamia»,ilmusical anglosassone costruito sulle note degli Abba (e recentementeportatosulgrandeschermo da un’irresistibile Meryl
Streep) che dal 26 febbraio al
15marzosaràalTeatrodegliArcimboldi, fino alla trasmissione «Amici» che ogni stagione
puntualmente, sotto l’ala protettrice della famiglia Costanzo
(lei in veste di conduttrice, lui
di autore teatrale), sfodera talenti in erba da lanciare sul palcoscenico. E cosa c’è di meglio
di un musical all’italiana per
brindare al nuovo anno?
A Milano, dove ormai la commedia musicale è una tradizione consolidata, il ventaglio di
proposte per il 2009 è quanto
mai florido e variegato. Dopo il
successo della scorsa stagione
torna all’Allianz Teatro di Assago, dal 14 gennaio, l’edizione
italiana di «High School Musical». Prodotto dalla Compagnia
della Rancia e diretto da Saverio Marconi e Federico Bellone, con 22 giovanissimi interpreti, è la trasposizione teatrale del famosissimo Disney
Channel original movie: questa volta i due protagonisti,
l’idolo delle teen-ager Troy e la
FIABE Lo Smeraldo
porterà Cenerentola
per la prima volta
in versione musicata
bella studentessa Gabriella
Montez dovranno sfidarsi con i
rivaliSharpay eRyanperdiventare protagonisti del musical
della scuola.
Per chi ama le leggende, l’11
febbraio all’Allianz scende in
campo «Robin Hood - il musical»conManuelFrattinineipanni dell’impavido eroe di Sherwoodela regia di Christian Ginepro. Mentre per i più piccini,
loSmeraldochein questogenere teatrale vanta un’importante
tradizione decennale (è stato il
primo a portare in Italia Cats,
Evita, A Chorus Line e West Side Story) dal 10 marzo presenterà «Cenerentola», per la prima
voltain Italianellaversionemusical. Firmato Rodgers & Hammerstein, protagonista Rober-
ta Lanfranchi, è il classico family-show per sognare a occhi
aperti. A salutare il nuovo anno
al Manzoni sarà l’ironia e l’inconfondibile vis comica di Maria Amelia Monti e Gianpiero
Ingrassia in “Michelina”, la
commedia musicale di Edoardo Erba, per la regia di AlessandroBenvenuti,chedal6gennaio porterà in scena la romantica
EMERGENTI Al Nuovo,
per i fan di «Amici»,
è in arrivo
«Portamitanterose»
(e osteggiata) storia d’amore,
ambientata nell’Italia del 1948,
tra una soubrette del varietà
prontaafarsi suoraeun affascinante cardinale del Vaticano.
Per i fan di «Amici» della De
Filippi il Nuovo dal 10 febbraio
ospiterà “Portamitanterose.it”
di Maurizio Costanzo ed Enrico
Vaime.Finalmenteiragazzidella trasmissione tv potranno cimentarsi in un’organica commedia musicale dopo il successo, lo scorso anno, di “A un passo dal sogno”, troppo legato alla realtà televisiva.
Questa volta lo spettacolo è
incentrato sui comportamenti
dellasocietàodierna: l’innamoramento, l’addio, il tradimento
filtratida tre generazioni: la più
anziana(un’intramontabileValeriaValeri),quelladei30-40enni (Fanny Cadeo, PierfrancescoPoggi, PaoloRuffini)equella dei più giovani: i ragazzi di
“Amici”. Gran final: “Jesus
Christ Superstar” di Andrew
Lloyd e Tim Rice (dal 17 marzo
al TeatroNuovo),un classico in
linguaoriginaleche datrent’anni fa il tutto esaurito nei teatri
del mondo.
Le elegie di Prosseda
e Mendelssohn
L
L’attrice Maria Amelia Monti interpreterà l’«eroina» della Lomellina al fianco di Giampiero Ingrassia
due miracoli. Ecco che il cardinal Dorigo trova
l'escamotage ricordando che Michelina, la mondina compaesana di suor Ercolina, tempo prima aveva invocato una santa e ottenuto il miracolo per il
Una scena della commedia «Michelina»
GIORN - EDIZIO-MI - 40 - 02/01/09- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: COMINELLI Stampa: 01/01/09
NonsoloScala
Elsa Airoldi
Michelina, l’epopea popolare di una mondina
Un omaggio celebrativo alle tradizioni e alla
storia della società del Nord colorato di ironia e di
simpatia; chi se non la spumeggiante Maria Amelia
Monti poteva vestire i panni della contadina ingenua che, dalle risaie, si ritrova catapultata su un
palcoscenico, tutta agghindata e variopinta di toni
sgargianti da soubrette? Sarà, infatti, l'attrice milanese che dal 6 gennaio fino al 1 febbraio calcherà le
tavoledelpalcoscenicodelTeatroManzonicon«Michelina»,inaugurandocosìunalungatournée italiana dal sapore ironico. Interprete del lavoro inedito
del marito Edoardo Erba, Maria Amelia, al fianco di
Giampiero Ingrassia e sotto la direzione di Alessandro Benvenuti, darà volto alla la mondina sprovveduta che dalle risaie della Lomellina parte per una
dimensione tutta da scoprire. «Michelina con la sua
ingenuità - racconta al Giornale Maria Amelia Monti - è una ragazza divertente che si esprime attraversotipichefrasi dialettalichespesso sembranosconfinare nel volgare; in realtà, diventano divertenti
per la loro purezza e semplicità». Nell'intento di recuperare le radici e la storia della società del Nord,
Erba ha confezionato questa commedia a misura
della sua compagna, ispirandosi alla classica rappresentazione italiana; il tutto, per dar corpo ad
una vicenda d'amore ambientata nel Pavese del dopoguerra e ricostruita andando a ripescare tra le
immagini del suo passato.
La tramaci racconta di SuorErcolina Corbella che
dovrebbeesseresantificatainVaticano;nel suocurriculum da «aspirante santa» figurano, però, solo
Dopo il film tedesco di Luigi Comencini, la Cineteca italiana continua nel progetto di proporre quei
piccoli tesori della cinematografia
da riscoprire. Stavolta tocca ad un
film italiano rimasto ingiustamente sconosciuto perchè praticamente mai distribuito. «Quando i bambini giocano in cielo», opera prima
di Lorenzo Hendel, è l’incontro tra
il regista e la cultura groenlandese
e verrà proiettato all’spazio Oberdan fino al 4 gennaio. Siamo nella
Groenlandia Orientale degl’inizi
del Novecento, agli albori della colonizzazione europea. Un giovane cacciatore inuit saluta sua moglie e il figlioletto Quipingi appena nato ed esce in mare col suo
kayak. Poco dopo, tra i fiordi, durante la battuta di caccia, viene assassinato. Ancora in fasce, il piccolo Quipingi incontra così il suo destino di bimbo senza padre, in un
territorio aspro e gelido. Tutta la
sua vita sarà segnata dal bisogno
di riparare la sua infanzia mutilata
e di affidarsi al sostegno di un padre: prima, bambino, al fianco della madre presa in moglie dal crudele Kilimé e relegata ai margini della grande casa di terra come l'ultima delle sue molte mogli; poi, adolescente, nell'iniziazione allo sciamanesimo artico e nell'incontro
con i tarta, i gelidi spiriti del ghiaccio che, in cambio del calore degli
umani più sensibili, concedono
forza e protezione; quindi, giovane uomo, nel tragico fallimento
dei suoi tentativi di vendetta. Il
film fu premiato nel 2006 come miglior lungometraggio all’Ischia Festival.
✤
AL MANZONI
Viviana Persiani
Il film «inedito»
di Lorenzo Hendel
dedicato
alla Groenlandia
fratello.Cercandodi ottenereun ritoccoalla versionediMichelina,DorigodecidediandareinLomellina a parlare con la mondina. «Tra i due esplode
l'amore e in un'ambientazione tipicamente d'altri
tempi questi due innamorati passeggiano mentre
chiacchierano». La scelta di una squadra di artisti
ineccepibile e di grande professionalità e talento è
stata una decisione oculata per l'allestimento di un
lavoro corale. «Il regista Benvenuti ha realizzato un
grande lavoro sugli attori, facendo emergere la comicità dei protagonisti e i diversi strati di poesia del
testo. Grazie a Roberto Toni, che ha avuto il coraggio di investire in questa produzione, possiamo avvalerci delle reciproche doti artistiche sostenendoci a vicenda». Una perfetta simbiosi tra Maria Amelia e Michelina che, in certi momenti, è frutto del
vissuto dell'attrice. «Quando interpreto un personaggio rivivo psicologicamente sezioni della mia
vita; Michelina ha l'animo di una bimba di cinque
anni ma anche la disperazione di una trentenne degli anni Cinquanta. Di questo passo mi auguro di
riuscire a crescere e anche di invecchiare in armonia con i miei personaggi». Un'attrice che ha fatto
dellasemplicitàedellasimpatialasuaforza,adimostrazione che non occorre, al giorno d'oggi apparire come la femme fatale mediatica.
Rappresentante della tradizione del Nord Italia,
la Monti ha un filo di nostalgia per la Milano di Testori,diParentie di Brera.«Lacittà dellaMadonnina
è diventata la culla della pubblicità, della moda.
Edoardo Erba con le sue commedie sta compiendo
un'operazionedirecuperodell'animaoriginaledella nostra città».
21.58 - Composite
a crisi c'è. Anche dei valori.
Ma non tanta da spegnere il
desiderio di bellezza e spiritualità che rimanda via tivù
le immagini di Fenice e Musikverein stipati per il concerto di Capodanno a da noi riempie le sale che
affollatodiproposteigiornidivigilia. In Conservatorio, per le Serate
Musicali,applauditoRobertoProsseda che torna con il suo pianismo
levigato,madinamico echiaroscurale, e l'adorato Mendelssohn. Ancora i Lieder ohne Vorte, ma come
sempre punto di fuga di una tesi.
Oggi quella del divenire "secondo
natura" della musica che riesce ad
alternarecon naturalezzaromanticismo di Felix e estetiche attuali:
Solbiati e Panni, Boccadoro e Fedele. Persino un Fazzari che sussurra una sua modulazione armonica intrisa di anima. Alla Scala intanto l'esotica Bayadère. Molto
danzata sottopone il Ballo, che se
la cava, e un vero tour de force. Si
fa notare l'Idolo di Sutera. L'interesse è monopolizzato dalle stelle
ospiti. Le coppie Svetlana Zakharova-Roberto Bolle (étoiles scaligere) e Polina Semionova-Denis
Matvienko. Svetlana è una guache
di linee di cristallo. Toglie il fiato.
Roberto riconferma il suo primato
(ma difetta un po' di smalto). Polina e Denis, stupendi, riescono a
dare anche tensione drammatica
ailororuolidatati.Sempre allaScala Myung-Whun Chung, la IV di
Mahler e le Vesperae Solemnes de
Confessore di Mozart. Il direttore
coreano, sospeso e severo, emana
grande fascino. Guida l'orchestra
in modo subito riconoscibile, alla
sua maniera: formalmente rigoroso e interiormente perso nella dinamica staticità di una contemplazione che sarebbe troppo scontato definire orientale. Strepitosi sapienza contrappuntistica e levigatezza del Coro plasmato da Bruno
Casoni.
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