PORDENONE: Mostra Fotografica
Mittica : I protagonisti
della storia del reportage.
Venerdì 14 novembre alle ore 18 nella sala centrale della
Galleria Harry Bertoia in Corso Vittorio Emanuele a Pordenone,
Guido Cecere docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti
di Venezia, presenterà l’incontro dedicato ai protagonisti
della storia del reportage. Traccerà un excursus non certo
esaustivo ma certamente significativo della fotografia, dal
primo reportage di guerra, quella di Crimea, alla Secessione
americana, dalla fotografia italiana tra e dei due conflitti
mondiali alla dolcevita caratterizzata dalla nascita dei
paparazzi, per giungere agli autori contemporanei. E’
l’ennesimo appuntamento di approfondimento delle tematiche che
ruotano attorno a questo composito mondo, organizzate
nell’ambito della mostra “Ashes/Ceneri – Pierpaolo Mittica
Racconti di un fotoreporter -” allestita nella nuova struttura
culturale già sede dell’anagrafe.
Questo è il quarto degli eventi collaterali alla mostra in cui
sono esposte circa 150 immagini che, spaziando su 10 temi,
raccontano degli effetti deleteri sull’uomo prodotti del
progresso non controllato e non accompagnato nel sostegno
all’etica. Il visitatore quindi si trova virtualmente a
confrontarsi con le conseguenze della guerra nei balcani, con
le contradizioni tra sviluppo e povertà in India, con le
ripercussioni sociali ed umane prodotte dall’inquinamento
nucleare e dai disastri ecologici, con la piaga dei bambini
schiavi in Bangladesh ed anche con le condizioni di lavoro dei
minatori di zolfo nell’isola di Java.
A tal proposito una seguita trasmissione televisiva andata in
onda di recente, ha avuto come scenario il cratere di un
vulcano con un lago sulfureo di un verde innaturale, da cui si
estrae appunto lo zolfo. Interessante risulta il raffronto fra
i scenari reali e le condizioni di lavoro dei minatori che,
tra fumi tossici, su massacranti ed impervi percorsi
trasportano lo zolfo in due ceste unite da una canna di bambù
con carichi da 70 a 100 chili riprodotte nelle foto scattate
da Pierpaolo Mittica e le idilliache immagini trasmesse dalla
televisione.
Palmanova: Corrado Tedeschi
ed Ettore Bassi nel thriller
TRAPPOLA MORTALE mercoledì 12
nov. al Teatro Modena
Inizio a tinte gialle per la stagione teatrale di Palmanova,
promossa come da tradizione dall’amministrazione comunale e
dall’ERT. Sarà, infatti, il thriller Trappola mortale ad
accogliere il pubblico del Teatro Gustavo Modena mercoledì 12
novembre alle ore 20.45. Protagonisti della pièce sono Corrado
Tedeschi ed Ettore Bassi stelle di un cast composto anche da
Miriam Mesturino (apprezzata nelle scorse stagioni nella
commedia Se devi dire un bugia dilla ancora più grossa),
Giovanni Argante e Silvana De Santis; la regia è di Ennio
Coltorti.
Trappola mortale è il più noto testo teatrale di Ira Levin,
scrittore e sceneggiatore newyorchese divenuto celebre per il
romanzo horror Rosemary’s Baby che ebbe grande fortuna nella
trasposizione cinematografica firmata nel 1968 da Roman
Polanski. Levin scrisse Trappola mortale dieci anni più tardi
e lo spettacolo restò a Broadway per quattro anni ininterrotti
con oltre 1800 rappresentazioni, grazie alla capacità del
testo di descrivere l’avidità dell’uomo senza scrupoli alla
continua ricerca del potere, della realizzazione personale e
dei propri insaziabili istinti. Nel 1982 Sydney Lumet ne
diresse una versione cinematografica con protagonisti Michael
Caine e Christopher Reeve.
Sydney è un commediografo ormai finito, incapace di dare
tensione e drammaticità ai testi che porta in scena. La prima
del suo ultimo spettacolo, un giallo, è un incredibile fiasco.
Forse solo un nuovo inatteso successo potrebbe salvare la sua
reputazione di scrittore. L’occasione gli viene offerta dal
giovane Clifford che ha appena terminato di scrivere un giallo
veramente avvincente: Trappola mortale.
Il testo è un classico del giallo teatrale e si presenta come
un perfetto gioco a incastri tra umorismo, suspense e forte
tensione narrativa. In questa edizione italiana, aggiornata ai
nostri giorni da Luigi Lunari sostituendo computer e
tecnologia alle vecchie macchine da scrivere, non si perde
nulla dell’originale e avvincente testo definito dalla critica
“due terzi thriller, un terzo commedia” perché i momenti di
forte suspense sono perfettamente incastrati con altri molto
spiritosi, a volte comici.
IDEA NATALE CHE SI SVOLGERA’
A UDINE FIERE DA GIOVEDI’ 13
A
DOMENICA
16
NOVEMBRE
INSIEME A IDEA SOLIDALE
Inaugurazione giovedì 13 novembre alle
17.00
Importanti collaborazioni per rispondere alla crisi con tante
buone idee: grandi autori,
corsi di cucina e tante altre
iniziative per una fiera molto attesa e da vivere in prima
persona Idea Libri con pordenonelegge: ospiti d’eccezione con
i loro ultimi libri Donato Carrisi, Francesca Lancini, Paola
Maugeri, John Peter Sloan e …per la gioia dei più piccoli,
Milo Cotogno
Matteo Marzotto ospite d’onore della sfilata
benefica a favore della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
Idea Natale è alle porte e l’attesa sta salendo. Dal 13 al 16
novembre la 26^ edizione si presenterà al pubblico in tutta
la sua coinvolgente e ricca proposta fatta di oggetti, idee,
eventi, ospiti e
l’atmosfera giusta per scegliere o realizzare con le
proprie mani il regalo più giusto. Gli ingredienti di Idea
Natale 2014 sono stati anticipati nella conferenza stampa
odierna (6 novembre) dal
Presidente della Fiera Luisa De Marco evidenziando che il
successo di questa fiera è frutto di un lavoro di squadra e
di sinergie che Udine e Gorizia Fiere promuove in diverse
occasioni e infatti al
tavolo dei lavori sono intervenuti la Provincia di Udine con
l’Assessore alle politiche sociali Elisa Battaglia, la
Fondazione Crup con il Presidente Lionello D’Agostini, la
Banca di Udine con Giulia
Grion delle Pubbliche relazioni, e la Fondazione
pordenonelegge con il Direttore Michela Zin e con Alberto
Garlini, curatore, insieme a Gian Mario Villalta, della
rassegna Idea Libri.
Ormai da 16 anni, Idea Natale acquista ulteriore significato
declinandosi nel sociale con Idea Solidale, sostenuta dalla
Provincia di Udine, per promuovere i prodotti, le esperienze e
soprattutto i valori del ”Terzo Settore”: gli espositori di
Idea Solidale, distribuiti nei padiglioni 3 e
4, testimoniano l’impegno e i progetti di associazioni,
cooperative e realtà che operano nel volontariato e nel noprofit. L’impegno degli organizzatori e l’invito al pubblico
puntano a sostenere l’importanza dell’acquisto solidale da
fare in Fiera durante le quattro intense giornate della
manifestazione. Il libro è l’oggetto più regalato dagli
italiani a Natale, occasione in cui si vende il 50% dei libri
venduti in un anno. Il perché è semplice: nessun oggetto come
il libro riesce a unire affettività, profondità di contenuto e
bellezza. Regalando un libro regali una parte di te,
un’emozione, un
progetto di vita, una prospettiva e a volte perfino una
dichiarazione d’amore. Anche su questo dato di fatto si
rafforza la collaborazione avviata nel 2012 tra Fiera e
pordenonelegge e che ha portato alla realizzazione di Idea
Libri, un programma di incontri con importanti autori per
conoscere meglio e più da vicino i loro ultimi libri. Ospiti
di quest’anno,
nell’area eventi del padiglione 6:
Donato Carrisi, (giovedì 13/11 ore 18.00) Francesca Lancini
(venerdì 14/11 ore
18.00), Paola Maugeri (sabato 14/11 ore 17.00), John Peter
Sloan (domenica 16/11 ore 18.00)
e, per la gioia dei bambini anche il fantastico mondo di Milo
Cotogno (sabato 15/11 ore 15.00)
Le quattro giornate di Idea Natale faranno respirare in
anteprima l’atmosfera della festa natalizia, unica,
particolare e che più di ogni altra occasione porta a
concretizzare uno dei gesti più belli e
gratificanti che ci siano: fare un regalo. Idea Natale propone
tantissime idee regalo per tutti i gusti, per grandi e piccini
e soprattutto per tutte le tasche, il che non è da poco,
soprattutto in un
periodo come questo. Non sempre il regalo da fare o da farsi è
un oggetto, ma può essere anche un’esperienza, un incontro,
l’ascolto di una bella favola o di un sorprendente canto
gospel, un’occasione di crescita e di arricchimento. Idea
Natale è traboccante anche di queste componenti immateriali,
eppure affascinanti, capaci di trasmettere valori e
suggestioni molto forti. Tra gli stand di Idea Natale,
nelle diverse aree eventi, il pubblico potrà partecipare a
corsi di cucina (al padiglione 4, su prenotazione), a corsi di
manualità e a laboratori creativi rivolti anche ai bambini.
L’inaugurazione della 26^ edizione di Idea Natale e della 16^
edizione di Idea Solidale è fissata per le ore 17.00 di
giovedì 13 novembre nell’area eventi del padiglione 6.
L’universo femminile nelle
opere di Poletto. Terzo atto
dello Slam Art
Si terrà questa sera alle ore 19.00 l’inaugurazione della
personale di Andrea Poletto alla 03 Art Gallery dell’Amsterdam
Café di Padova. L’esposizione dell’artista vicentino è la
terza mostra proposta nell’ambito della rassegna Art Slam
curata da Barbara Codogno e patrocinata dal Comune di Padova.
Partita lo scorso 27 settembre, la sfida vedrà impegnati
cinque giovani ed emergenti artisti del territorio che avranno
a disposizione 15 giorni ciascuno per esporre le proprie
opere. A decretare il vincitore dello slam sarà il pubblico
con il suo giudizio inappellabile. Andrea Poletto esporrà 15
opere organizzate tra loro in tre croci composte da cinque
opere ciascuna. “Evad’Eva”, questo il titolo della mostra,
rappresenta un percorso attraverso l’essenza del femminile.
Ogni opera narra la storia di una donna a partire dal suo
volto. O meglio, una composizione caleidoscopica di volti.
Attraverso la somma delle immagini si arriva a cogliere
l’essenza del femminile. Un’essenza che è plurima e si
manifesta sotto una molteplicità di aspetti. Con le sue opere
Poletto vuole lanciare un monito ben preciso a chi non
comprende la complessità dell’universo femminile. «La donna è
bella, in modo diverso, in tutte le parti del mondo – spiega
l’artista –. Attraverso la donna, sacro tempio, scorre la
vita. Nonostante questo, vergognosamente, oggi e nei secoli,
viene castrata, imprigionata, imbavagliata, velata, uccisa…
perché? Perché l’uomo la teme nelle sue potenti
manifestazioni». La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile
fino al 21 novembre.
Giorgio Olmoti presenta: On
the Road Again
Sabato 8 novembre, alle ore 18 presso la libreria Odos, vicolo
della Banca 6 Udine Giorgio Olmoti presenterà il suo nuovo
libro “On the Road Again”, ‘Round midnight edizioni.
L’autore promuoverà il suo libro anche Domenica 9 novembre,
alle ore 16,30 presso il Bar Marinelli, viale Marinelli 9
Tarcento (Ud).
On the road again
In questi racconti Olmoti ci presenta la realtà così come l’ha
vissuta e come la vive, attraverso i suoi ricordi e la pratica
del presente. Quando da bambino finì per sbaglio in un gorgo
di merda di maiale, quando i soldi erano pochi e per
sopravvivere ci si doveva arrangiare, quando i soldi potevano
essere di più ma a discapito della passione nomade che governa
la sua vita. Lessico familiare e dialetti e lingue rubate. Il
rapporto con le figure iconiche della memoria domestica e gli
eroi perduti raccattati per strada e destinati a non essere
quasi mai ricordo. A fare da sfondo a queste storie il suo Sud
e il suo Nord, azzardando nuove possibilità per l’ago della
bussola. Una narrazione vagante, un soldato sbandato dopo la
disfatta che scopre che respirare ancora è l’unica immensa
vittoria. Storie sempre in bilico e in movimento, viaggi
affrontati con mezzi che sono sempre il peggio che la sorte
possa offrire e in compagnia di donne e uomini e cani e
periferie e fabbriche morte e balli in maschera nel nulla
della città morta. Cronaca dall’era postindustriale, qualcosa
di più tragico del dopobomba perché la morte arriva e non sai
scoprirla. Pagine governate da una robusta colonna sonora
fatta di grosse mani coperte di anelli che corrono su chitarre
acustiche. Una ballata, un blues per la notte e la città
fantasma e gli amici finiti male e quelli che non ritornano
indietro, il terremoto, l’abbandono ai piaceri, le paure e le
risate di un futuro sempre più incerto. Ma soprattutto il
gorgo di merda da cui strapparsi fuori a forza di braccia e
denti serrati per ricominciare. On the road again.
Giorgio Olmoti non è uno che può serenamente dire di arrivare
da un posto preciso. La definizione migliore per lui, a
qualsiasi latitudine, dovrebbe essere “sangue misto”, come si
usava nei film western. In ogni caso nel tempo egli ha
selezionato dei luoghi d’elezione, pur astenendosi da sempre
dal voto, e s’è fatto carico di un mutuo ventennale per pagare
una casa in un perduto bosco friulano, con una rata inferiore
all’abbonamento alla televisione via satellite. Torino,
Salerno, Udine, Matera, Siena, Attimis, Venezia, Perugia sono
le coordinate geoesistenziali di Giorgio Olmoti. Traccia dei
diversi dialetti frequentati già in tenera età affiora nella
sua scrittura sgangherata. Lavora in editoria e tiene corsi in
giro per scuole e università, scrive saggi ma nel suo caso è
un ossimoro. Se glielo domanderete vi ripeterà, con il fruscio
di un vecchio disco, che si occupa del rapporto tra storia e
fonti non convenzionali, citando tra queste la fotografia, la
canzone, il cinema, il fumetto. Da anni è vittima di una
potente malia d’amore e, in barba alla teoria evolutiva, nel
tempo ha avuto anche modo di riprodursi ed è quasi certamente
padre. Viaggia su un vecchissimo pick up per il mondo, anche
se per le lunghe distanze preferisce il suo fantastico Ciao
Piaggio noto alle cronache come “Dersu Uzala”. Giorgio Olmoti
da sempre lascia che i suoi passi siano affiancati dall’ombra
di un cane.
http://giorgioolmoti.blogspot.it/
Il Summit di Carnevale 15
Novembre (ore 21) 16 Novembre
(ore 18.30)Teatro ROSTOCCO
(via Calzolaio n. 9 AcerraNA)
Il 15 Novembre debutterà al Teatro Rostocco di Acerra Il
Summit di Carnevale, scritto e diretto da Giovanni Meola, con
in scena il già conosciuto Luigi Credendino (nel ruolo di
Marione), e con Ferdinando Smaldone (nel ruolo di Giuseppone)
e Alessandro Palladino (nel ruolo di Elia).
Il regista torna in scena con
brevissima distanza dall’enorme
ottenuto con L’Internazionale
nazionale poche settimane fa
Napoli.
un atto unico di suo pugno a
successo di pubblico e critica
di Roberto Bracco, al debutto
al teatro Galleria Toledo a
Testo e Regia | Giovanni Meola
una co-produzioneVirus
Teatrali | Teatro Rostocco | Te.Co. (Teatro di Contrabbando)
Note di regia
:
In terra di conquista e spoliazione, Marione e Giuseppone sono
il ‘potere’ e si sfidano da anni.
Uccidendo, sgominando,
tendendo trappole. Ma il tempo passa e sfidarsi è sempre più
pericoloso e così, ecco…un pranzo. Per sancire una tregua,
un’alleanza, una spartizione, per ingrandirsi. I due boss
pranzeranno bene, rutteranno bene e verranno serviti bene dal
giovane Elia, fidato braccio destro di Giuseppone.
Ma
il ‘giuoco delle parti’, sempre quello, si annida ovunque:
crudo, crudele, estremamente paradossale, antico e moderno.
Perché a Carnevale può davvero capitare di tutto.
Il cinismo
è divertente, il grottesco fa anche ridere, ma quando due boss
si sfidano immaginando di avere a portata di mano lo scacco al
re, senza avere nemmeno più la scacchiera su cui giocare, il
divertente diventa tragico e a ridere resta solo chi rimane in
piedi, l’ultimo, quello crudo, quello crudele, quello
paradossale.
In maniera cinica e paradossale, Il Summit di
Carnevale racconta in sostanza di un pranzo, di un incontro e
di un’alleanza tra due boss in lotta da sempre, Marione e
Giuseppone, accompagnato presso la tenuta del suo rivale dal
suo fido braccio destro, Elia.
Un pranzo per sancire una
tregua ma anche per ingrandirsi. Ma non è Pasqua e non c’è
l’agnello sacrificale. O meglio, non dovrebbe esserci… Questo
spettacolo rappresenta, poi, il primo incontro produttivo tra
tre realtà indipendenti e assai combattive del teatro campano:
Virus Teatrali, Teatro Rostocco e Te.Co. (Teatro Di
Contrabbando).
TRIESTE per teatro rtagazzi
LA
CONTRADA
:
“Be
your
acting” il laboratorio con
Gianmaria Martini per attori
ed
allievi
attori
dell’Associazione Culturale
La Cantina
L’Associazione Culturale la Cantina prosegue il suo percorso
formativo con un nuovo laboratorio per attori ed allievi
attori dal titolo “Be your acting”. Da lunedì 17 a sabato 22
novembre Gianmaria Martini sarà impegnato in un workshop che
si basa su tre azioni fondamentali: liberare l’emotività,
evolvere la creatività e sviluppare la tecnica. Martini crede
che “il teatro sia popolare, perché forse oggi più che mai è
forte il bisogno di emozioni, astrazioni e allo stesso tempo
di concretezza: un teatro lontano da intellettualismi e
clichè, ma vicino a quello che è la vita. Il mio bagaglio
attoriale si basa largamente su elementi strasberghiani e
stanislavskiani, prende appunto dal metodo Costa e deve molto
a un regista geniale quale Valerio Binasco e ad un acting
coach illuminato quale Paolo Antonio Simioni e il centro di
ricerca da lui fondato, l’EuAct.”
Lo studio si articola in tecniche di memorizzazione,
potenziamento vocale, rilassamento, connessione tra corpo e
parola, utilizzo performativo delle immagini, individuazione
di impedimenti comunicativi ed energetici inconsapevoli,
costruzione del personaggio, accesso agli stati emotivi e
conseguente modulazione, training pre-performance.
Gianmaria Martini, triestino formatosi all’Accademia Teatrale
Città di Trieste, ha all’attivo collaborazioni teatrali con
registi come Valerio Binasco, Emanuele Conte e Francesco
Macedonio; al cinema è stato diretto, tra gli altri, da
Stefano Accorsi, Ferdinando Vicentini Orgniani e Sarah
Revoltella e per la televisione è stato tra i protagonisti
delle serie televisive “I Cesaroni”, “Un caso di coscienza”,
“Il bene e il male” e “1992”.
Le iscrizioni al laboratorio sono già attive e si possono
effettuare entro il 15 novembre inviando una mail a
[email protected] con un curriculum aggiornato, due
foto, una lettera motivazionale e indicazione di un monologo o
di una scena.
Il laboratorio avrà i seguenti orari: lunedì e giovedì dalle
17:30 alle 22 e gli altri giorni dalle 15:30 alle 22. Il costo
é di 220 euro.
IL PERSONALISSIMO ALFABETO DI
RICCARDO DE MARCHI IN MOSTRA
A CASA CAVAZZINI
“Alfabeto possibile”
Casa Cavazzini, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine
Fino al 7 dicembre 2014
Casa Cavazzini rende omaggio all’arte di Riccardo De Marchi
con la mostra “Alfabeto possibile”. Fino al 7 dicembre 2014
infatti le sale al pianoterra del Museo di Arte Moderna e
Contemporanea di Udine ospitano una ventina di sue opere, tra
lavori singoli e installazioni site-specific eseguite per
l’occasione, che testimoniano, basandosi su alcuni snodi
cruciali, l’intero percorso professionale dell’artista di
origini friulane, sviluppatosi in quasi trent’anni di
attività. Artista di fama internazionale, De Marchi è noto per
il suo segno coerente e originale, attraverso il quale ha dato
vita, come spiega bene il titolo della mostra, a un suo
personalissimo “alfabeto”.
A dispiegarsi sotto gli occhi dei visitatori è un
itinerario che, mettendo a confronto sperimentazioni del
passato con la produzione più recente, racconta di un cammino
di ricerca volto a sondare le possibilità di un codice
comunicativo costruito sulle tracce di un originale modo di
sentire e di essere nel mondo. Che si tratti di lamiere
metalliche, di blocchi di plexiglas o plastica, di pannelli
truciolari, delle copertine di vecchi dischi, De Marchi
utilizza il materiale come supporto delle sue interminabili
narrazioni cifrate, rese esplicite dal procedere ordinato dai
fori praticati dalle punte di un trapano.
A partire dai suoi esordi, compiuti presso la Fondazione
Bevilacqua La Masa di Venezia con una mostra personale nel
1986, l’artista ha sviluppato un linguaggio espressivo tutto
orchestrato sul rapporto tra il segno, la traccia e la
presenza o assenza di materia. La fisicità accentuata dei
primi lavori, vissuti, attraversati e calpestati quali pezzi
di esistenza, si stempera progressivamente nei supporti in
acciaio e plexiglas, in cui il percorso dei buchi diventa
semplicemente un modo per evocare i ritmi di un ricordo e le
varie fasi della memoria. I tributi a Lucio Fontana e a
Jackson Pollock sotto forma di lettera costituiscono il fulcro
dell’esposizione, rappresentando il riconoscimento di un punto
di partenza ideale, declinato e reinterpretato in forma del
tutto personale. Da lì gli esiti conseguiti nei lavori più
recenti, pensati proprio per Casa Cavazzini. Tra questi
Ipazia è certamente l’opera più affascinante, che inquadra
il senso e il significato di tutto il lavoro di De Marchi. Il
richiamo del titolo alla città invisibile raccontata da Italo
Calvino rimanda a un luogo creato dalla fantasia dell’autore,
nel quale le parole comuni mutano il loro significato usuale
per acquistarne uno completamente nuovo. Ed è questo anche il
senso della monumentale superficie che l’artista ha
attraversato intrecciando percorsi ordinati di fori che,
restituendo visivamente il gioco calibrato nell’alternarsi di
ombra e luce, ritessono racconti che è possibile decifrare
solo se si è in grado di immaginare significati alternativi ai
canali di comunicazione comuni. Diversa è la logica che
presiede a Videre, opera costituita da una lastra in plexiglas
ideata per Casa Cavazzini e posta a separare idealmente, con
un diaframma trasparente, la vista sul grande salone centrale,
cuore dell’esposizione. Massa e volume si annullano nella
fisicità materica dell’opera: a rimanere sono solo i fori
in sospensione, codice binario che può aprire un varco tra la
dimensione personale e quella pubblica della comunicazione.
Riccardo De Marchi può contare al suo attivo la partecipazione
a esposizioni collettive presso la Fondazione Bevilacqua La
Masa, la Biennale di Venezia, il Museo Fortuny e la Fondazione
Peggy Guggenheim a Venezia, il MART a Rovereto e esposizioni
personali presso Galleria Plurima a Udine Galleria d’Arte
Niccoli a Parma, A arte Studio Invernizzi a Milano. Nel 2011
il MACRO a Roma gli ha dedicato una rassegna personale.
Orari
Da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17.00
Lunedì chiuso
Biglietto
5 euro
Sede della mostra
Casa Cavazzini
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Cavour, 14 – 33100 Udine
Per informazioni
0432414772
www.udinecultura.it
BG3 Biennale Giovani
a cura di Renato Barilli, Guido Bartorelli, Guido Molinari
Bologna, Accademia di Belle Arti
13 novembre – 19 dicembre 2014
inaugurazione 13 novembre ore 11.00
Rimini, Museo della Città
10 gennaio – 8 marzo 2015
L’Accademia di Belle Arti di Bologna, nelle sue massime
autorità, il presidente Fabio Roversi Monaco, il direttore
uscente Mauro Mazzali e il direttore subentrante Enrico
Fornaroli, organizza una Biennale dei giovani artisti
italiani, terza di una serie iniziata nel 2006, in
collaborazione con l’allora esistente Premio DAMS, quindi nel
2008, in una edizione rivolta a fornire proposte di arredo
urbano.
Questa terza puntata si svolgerà dal 13 novembre al 19
dicembre 2014, nei locali stessi dell’Accademia di Belle
Arti di Bologna. La rassegna si avvale di un contributo
dell’Assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna. La
curatela è affidata ai critici Renato Barilli, Guido
Bartorelli, Guido Molinari, quest’ultimo anche in qualità di
docente dell’Accademia stessa. I tre avevano già svolto nel
2011 una rassegna analoga denominataOfficina Italia 2. Nuova
creatività italiana, un titolo, questo, che potrebbe benissimo
essere utilizzato come introduzione a questa nuova iniziativa.
Si è proceduto alla selezione di ventinove giovani artisti,
con età media sui trent’anni, e casi limitati di minore o
maggiore età. La selezione è stata condotta in base a criteri
che confermano quelli già seguiti nella precedenteOfficina,
partendo dalla convinzione che viviamo in un periodo di
fertile eclettismo o ibridazione in cui non prevale alcuna
tendenza, ma tutte sono in gioco, poste tra loro in un
equilibrio dinamico che i curatori amano definire con una
nozione offerta dal filosofi francesi Gilles Deleuze e Félix
Guattari, la nozione di plateau, ovvero di un altopiano in cui
appunto le diverse tendenze si intrecciano, in una concordia
discors. Ci sono esempi di pittura, ma nella versione dinamica
del wall painting, ricorsi alla fotografia, alle
installazioni, a materiali verbali o comunque di alta tensione
concettuale.
La mostra è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato,
con ampi saggi dei curatori, edito da Asterisco, Bologna.
Dopo l’avvio bolognese, la mostra si sposterà a Rimini, Museo
della Città, 10 gennaio – 8 marzo 2015.
Artisti partecipanti: Sara Benaglia, Francesco Bertelé,
Giulia Bonora, Bounty Killart, Chiara Camoni, Federica
Delpiano, Niccolò Morgan Gandolfi, Gabriele Garavaglia, Nicola
Genovese, Laura Giovannardi, Marco Gobbi, Roberta Grasso,
Andrea Grotto, Federico Lanaro, Dario Lazzaretto, Gemis
Luciani, Daniela Manzolli, Cristiano Menchini, Damiano Nava,
Valerio Nicola, Simona Paladino, Emmanuele Panzarini, Fabrizio
Prevedello, Roberto Pugliese, Alessandro Roma, Angelo Sarleti,
Cristina Treppo, Adriano Valeri, Lucia Veronesi
Orari di apertura Accademia di Belle Arti di Bologna:
lunedì > venerdì 10.00 – 18.00 | sabato 10.00 – 14.00 |
domenica e festivi chiuso
Orari di apertura Museo della Città di Rimini:
martedì > sabato 8.30 – 13.00 / 16.00 – 19.00 | domenica e
festivi 10.00 – 12.30 / 15.00 – 19.00 | lunedì chiuso
A
“Gemona,
formaggio…e
dintorni”, Corsi di alta
cucina tenuti dagli chef di
Friuli Venezia Giulia Via dei
Sapori
I Corsi di alta cucina tenuti dagli chef di Friuli Venezia
Giulia Via dei Sapori saranno una delle principali attrattive
di “Gemona, formaggio…e dintorni”, ormai tradizionale
appuntamento gourmand dell’autunno del Nord Est, che animerà
dal 7 al 9 novembre prossimi il centro storico della cittadina
friulana.
A numero chiuso, con prenotazione obbligatoria, i corsi si
terranno sabato 8 e domenica 9 e avranno ovviamente come
soggetto principale il formaggio, utilizzato per la
preparazione di piatti inconsueti e raffinati (tutti i
dettagli su www.friuliviadeisapori.it). Le prime cinque
lezioni saranno tenute da altrettanti chef del gruppo, ovvero
Roberto Franzin de La Taverna di Colloredo di Monte Albano,
Ramon Gigante del Grop di Tavagnacco, Silvio di Giusto del
Costantini di Tarcento, Alessio Cazzador de Al Bagatto di
Trieste, Stefano Basello de La’ di Moret. A ciascun piatto,
che sarà degustato alla fine della preparazione, sarà abbinato
un vino friulano. Inoltre gli chef porteranno la loro
personale interpretazione di un dolce col formaggio, che i
partecipanti potranno assaggiare a conclusione dell’incontro.
L’ultimo corso, domenica alle ore 17.00, sarà intitolato Pan,
vin & formadi e sarà tenuto da Walter Filiputti, presidente di
FVG Via dei Sapori: sarà un divertente e gustoso gioco di
abbinamenti non solo col vino, ma anche con diversi tipi di
pane che meglio si sposano al formaggi sia nostrani sia di
altre regioni italiane.
Gemona è, per tradizione e posizione geografica, un luogo
straordinariamente vocato alla produzione del formaggio.
Infatti nel suo territorio vi sono ancora molti prati stabili
che – ricchi come sono di erbe e fiori – offrono alle mucche
foraggi di straordinario valore nutritivo, che danno al loro
latte profumi e gusti unici. Naturale location per una
manifestazione dedicata ai formaggi, dal 2000 è diventata nel
week end di metà novembre – in coincidenza con la Festa del
Ringraziamento che segnava, e segna ancor oggi, il calendario
agricolo – la golosa meta per tutti coloro che amano questi
appetitosi prodotti. Oltre a valorizzare la produzione
lattiero-casearia del Gemonese, la rassegna è un piacevole e
stuzzicante viaggio alla scoperta di quanto di meglio offre il
Friuli Venezia Giulia in fatto di latticini, dai Presidi Slow
Food alle latterie turnarie, ai piccolissimi produttori, ed
offre interessanti spaccati su pregiati formaggi di altre
regioni italiane e di stati limitrofi, quali la Slovenia.
Informazioni:Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori
Tel
0432
538752
–
[email protected]
www.friuliviadeisapori.it
–