PORDENONE: Mostra Fotografica Mittica : I protagonisti della storia del reportage. Venerdì 14 novembre alle ore 18 nella sala centrale della Galleria Harry Bertoia in Corso Vittorio Emanuele a Pordenone, Guido Cecere docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, presenterà l’incontro dedicato ai protagonisti della storia del reportage. Traccerà un excursus non certo esaustivo ma certamente significativo della fotografia, dal primo reportage di guerra, quella di Crimea, alla Secessione americana, dalla fotografia italiana tra e dei due conflitti mondiali alla dolcevita caratterizzata dalla nascita dei paparazzi, per giungere agli autori contemporanei. E’ l’ennesimo appuntamento di approfondimento delle tematiche che ruotano attorno a questo composito mondo, organizzate nell’ambito della mostra “Ashes/Ceneri – Pierpaolo Mittica Racconti di un fotoreporter -” allestita nella nuova struttura culturale già sede dell’anagrafe. Questo è il quarto degli eventi collaterali alla mostra in cui sono esposte circa 150 immagini che, spaziando su 10 temi, raccontano degli effetti deleteri sull’uomo prodotti del progresso non controllato e non accompagnato nel sostegno all’etica. Il visitatore quindi si trova virtualmente a confrontarsi con le conseguenze della guerra nei balcani, con le contradizioni tra sviluppo e povertà in India, con le ripercussioni sociali ed umane prodotte dall’inquinamento nucleare e dai disastri ecologici, con la piaga dei bambini schiavi in Bangladesh ed anche con le condizioni di lavoro dei minatori di zolfo nell’isola di Java. A tal proposito una seguita trasmissione televisiva andata in onda di recente, ha avuto come scenario il cratere di un vulcano con un lago sulfureo di un verde innaturale, da cui si estrae appunto lo zolfo. Interessante risulta il raffronto fra i scenari reali e le condizioni di lavoro dei minatori che, tra fumi tossici, su massacranti ed impervi percorsi trasportano lo zolfo in due ceste unite da una canna di bambù con carichi da 70 a 100 chili riprodotte nelle foto scattate da Pierpaolo Mittica e le idilliache immagini trasmesse dalla televisione. Palmanova: Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi nel thriller TRAPPOLA MORTALE mercoledì 12 nov. al Teatro Modena Inizio a tinte gialle per la stagione teatrale di Palmanova, promossa come da tradizione dall’amministrazione comunale e dall’ERT. Sarà, infatti, il thriller Trappola mortale ad accogliere il pubblico del Teatro Gustavo Modena mercoledì 12 novembre alle ore 20.45. Protagonisti della pièce sono Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi stelle di un cast composto anche da Miriam Mesturino (apprezzata nelle scorse stagioni nella commedia Se devi dire un bugia dilla ancora più grossa), Giovanni Argante e Silvana De Santis; la regia è di Ennio Coltorti. Trappola mortale è il più noto testo teatrale di Ira Levin, scrittore e sceneggiatore newyorchese divenuto celebre per il romanzo horror Rosemary’s Baby che ebbe grande fortuna nella trasposizione cinematografica firmata nel 1968 da Roman Polanski. Levin scrisse Trappola mortale dieci anni più tardi e lo spettacolo restò a Broadway per quattro anni ininterrotti con oltre 1800 rappresentazioni, grazie alla capacità del testo di descrivere l’avidità dell’uomo senza scrupoli alla continua ricerca del potere, della realizzazione personale e dei propri insaziabili istinti. Nel 1982 Sydney Lumet ne diresse una versione cinematografica con protagonisti Michael Caine e Christopher Reeve. Sydney è un commediografo ormai finito, incapace di dare tensione e drammaticità ai testi che porta in scena. La prima del suo ultimo spettacolo, un giallo, è un incredibile fiasco. Forse solo un nuovo inatteso successo potrebbe salvare la sua reputazione di scrittore. L’occasione gli viene offerta dal giovane Clifford che ha appena terminato di scrivere un giallo veramente avvincente: Trappola mortale. Il testo è un classico del giallo teatrale e si presenta come un perfetto gioco a incastri tra umorismo, suspense e forte tensione narrativa. In questa edizione italiana, aggiornata ai nostri giorni da Luigi Lunari sostituendo computer e tecnologia alle vecchie macchine da scrivere, non si perde nulla dell’originale e avvincente testo definito dalla critica “due terzi thriller, un terzo commedia” perché i momenti di forte suspense sono perfettamente incastrati con altri molto spiritosi, a volte comici. IDEA NATALE CHE SI SVOLGERA’ A UDINE FIERE DA GIOVEDI’ 13 A DOMENICA 16 NOVEMBRE INSIEME A IDEA SOLIDALE Inaugurazione giovedì 13 novembre alle 17.00 Importanti collaborazioni per rispondere alla crisi con tante buone idee: grandi autori, corsi di cucina e tante altre iniziative per una fiera molto attesa e da vivere in prima persona Idea Libri con pordenonelegge: ospiti d’eccezione con i loro ultimi libri Donato Carrisi, Francesca Lancini, Paola Maugeri, John Peter Sloan e …per la gioia dei più piccoli, Milo Cotogno Matteo Marzotto ospite d’onore della sfilata benefica a favore della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica. Idea Natale è alle porte e l’attesa sta salendo. Dal 13 al 16 novembre la 26^ edizione si presenterà al pubblico in tutta la sua coinvolgente e ricca proposta fatta di oggetti, idee, eventi, ospiti e l’atmosfera giusta per scegliere o realizzare con le proprie mani il regalo più giusto. Gli ingredienti di Idea Natale 2014 sono stati anticipati nella conferenza stampa odierna (6 novembre) dal Presidente della Fiera Luisa De Marco evidenziando che il successo di questa fiera è frutto di un lavoro di squadra e di sinergie che Udine e Gorizia Fiere promuove in diverse occasioni e infatti al tavolo dei lavori sono intervenuti la Provincia di Udine con l’Assessore alle politiche sociali Elisa Battaglia, la Fondazione Crup con il Presidente Lionello D’Agostini, la Banca di Udine con Giulia Grion delle Pubbliche relazioni, e la Fondazione pordenonelegge con il Direttore Michela Zin e con Alberto Garlini, curatore, insieme a Gian Mario Villalta, della rassegna Idea Libri. Ormai da 16 anni, Idea Natale acquista ulteriore significato declinandosi nel sociale con Idea Solidale, sostenuta dalla Provincia di Udine, per promuovere i prodotti, le esperienze e soprattutto i valori del ”Terzo Settore”: gli espositori di Idea Solidale, distribuiti nei padiglioni 3 e 4, testimoniano l’impegno e i progetti di associazioni, cooperative e realtà che operano nel volontariato e nel noprofit. L’impegno degli organizzatori e l’invito al pubblico puntano a sostenere l’importanza dell’acquisto solidale da fare in Fiera durante le quattro intense giornate della manifestazione. Il libro è l’oggetto più regalato dagli italiani a Natale, occasione in cui si vende il 50% dei libri venduti in un anno. Il perché è semplice: nessun oggetto come il libro riesce a unire affettività, profondità di contenuto e bellezza. Regalando un libro regali una parte di te, un’emozione, un progetto di vita, una prospettiva e a volte perfino una dichiarazione d’amore. Anche su questo dato di fatto si rafforza la collaborazione avviata nel 2012 tra Fiera e pordenonelegge e che ha portato alla realizzazione di Idea Libri, un programma di incontri con importanti autori per conoscere meglio e più da vicino i loro ultimi libri. Ospiti di quest’anno, nell’area eventi del padiglione 6: Donato Carrisi, (giovedì 13/11 ore 18.00) Francesca Lancini (venerdì 14/11 ore 18.00), Paola Maugeri (sabato 14/11 ore 17.00), John Peter Sloan (domenica 16/11 ore 18.00) e, per la gioia dei bambini anche il fantastico mondo di Milo Cotogno (sabato 15/11 ore 15.00) Le quattro giornate di Idea Natale faranno respirare in anteprima l’atmosfera della festa natalizia, unica, particolare e che più di ogni altra occasione porta a concretizzare uno dei gesti più belli e gratificanti che ci siano: fare un regalo. Idea Natale propone tantissime idee regalo per tutti i gusti, per grandi e piccini e soprattutto per tutte le tasche, il che non è da poco, soprattutto in un periodo come questo. Non sempre il regalo da fare o da farsi è un oggetto, ma può essere anche un’esperienza, un incontro, l’ascolto di una bella favola o di un sorprendente canto gospel, un’occasione di crescita e di arricchimento. Idea Natale è traboccante anche di queste componenti immateriali, eppure affascinanti, capaci di trasmettere valori e suggestioni molto forti. Tra gli stand di Idea Natale, nelle diverse aree eventi, il pubblico potrà partecipare a corsi di cucina (al padiglione 4, su prenotazione), a corsi di manualità e a laboratori creativi rivolti anche ai bambini. L’inaugurazione della 26^ edizione di Idea Natale e della 16^ edizione di Idea Solidale è fissata per le ore 17.00 di giovedì 13 novembre nell’area eventi del padiglione 6. L’universo femminile nelle opere di Poletto. Terzo atto dello Slam Art Si terrà questa sera alle ore 19.00 l’inaugurazione della personale di Andrea Poletto alla 03 Art Gallery dell’Amsterdam Café di Padova. L’esposizione dell’artista vicentino è la terza mostra proposta nell’ambito della rassegna Art Slam curata da Barbara Codogno e patrocinata dal Comune di Padova. Partita lo scorso 27 settembre, la sfida vedrà impegnati cinque giovani ed emergenti artisti del territorio che avranno a disposizione 15 giorni ciascuno per esporre le proprie opere. A decretare il vincitore dello slam sarà il pubblico con il suo giudizio inappellabile. Andrea Poletto esporrà 15 opere organizzate tra loro in tre croci composte da cinque opere ciascuna. “Evad’Eva”, questo il titolo della mostra, rappresenta un percorso attraverso l’essenza del femminile. Ogni opera narra la storia di una donna a partire dal suo volto. O meglio, una composizione caleidoscopica di volti. Attraverso la somma delle immagini si arriva a cogliere l’essenza del femminile. Un’essenza che è plurima e si manifesta sotto una molteplicità di aspetti. Con le sue opere Poletto vuole lanciare un monito ben preciso a chi non comprende la complessità dell’universo femminile. «La donna è bella, in modo diverso, in tutte le parti del mondo – spiega l’artista –. Attraverso la donna, sacro tempio, scorre la vita. Nonostante questo, vergognosamente, oggi e nei secoli, viene castrata, imprigionata, imbavagliata, velata, uccisa… perché? Perché l’uomo la teme nelle sue potenti manifestazioni». La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 21 novembre. Giorgio Olmoti presenta: On the Road Again Sabato 8 novembre, alle ore 18 presso la libreria Odos, vicolo della Banca 6 Udine Giorgio Olmoti presenterà il suo nuovo libro “On the Road Again”, ‘Round midnight edizioni. L’autore promuoverà il suo libro anche Domenica 9 novembre, alle ore 16,30 presso il Bar Marinelli, viale Marinelli 9 Tarcento (Ud). On the road again In questi racconti Olmoti ci presenta la realtà così come l’ha vissuta e come la vive, attraverso i suoi ricordi e la pratica del presente. Quando da bambino finì per sbaglio in un gorgo di merda di maiale, quando i soldi erano pochi e per sopravvivere ci si doveva arrangiare, quando i soldi potevano essere di più ma a discapito della passione nomade che governa la sua vita. Lessico familiare e dialetti e lingue rubate. Il rapporto con le figure iconiche della memoria domestica e gli eroi perduti raccattati per strada e destinati a non essere quasi mai ricordo. A fare da sfondo a queste storie il suo Sud e il suo Nord, azzardando nuove possibilità per l’ago della bussola. Una narrazione vagante, un soldato sbandato dopo la disfatta che scopre che respirare ancora è l’unica immensa vittoria. Storie sempre in bilico e in movimento, viaggi affrontati con mezzi che sono sempre il peggio che la sorte possa offrire e in compagnia di donne e uomini e cani e periferie e fabbriche morte e balli in maschera nel nulla della città morta. Cronaca dall’era postindustriale, qualcosa di più tragico del dopobomba perché la morte arriva e non sai scoprirla. Pagine governate da una robusta colonna sonora fatta di grosse mani coperte di anelli che corrono su chitarre acustiche. Una ballata, un blues per la notte e la città fantasma e gli amici finiti male e quelli che non ritornano indietro, il terremoto, l’abbandono ai piaceri, le paure e le risate di un futuro sempre più incerto. Ma soprattutto il gorgo di merda da cui strapparsi fuori a forza di braccia e denti serrati per ricominciare. On the road again. Giorgio Olmoti non è uno che può serenamente dire di arrivare da un posto preciso. La definizione migliore per lui, a qualsiasi latitudine, dovrebbe essere “sangue misto”, come si usava nei film western. In ogni caso nel tempo egli ha selezionato dei luoghi d’elezione, pur astenendosi da sempre dal voto, e s’è fatto carico di un mutuo ventennale per pagare una casa in un perduto bosco friulano, con una rata inferiore all’abbonamento alla televisione via satellite. Torino, Salerno, Udine, Matera, Siena, Attimis, Venezia, Perugia sono le coordinate geoesistenziali di Giorgio Olmoti. Traccia dei diversi dialetti frequentati già in tenera età affiora nella sua scrittura sgangherata. Lavora in editoria e tiene corsi in giro per scuole e università, scrive saggi ma nel suo caso è un ossimoro. Se glielo domanderete vi ripeterà, con il fruscio di un vecchio disco, che si occupa del rapporto tra storia e fonti non convenzionali, citando tra queste la fotografia, la canzone, il cinema, il fumetto. Da anni è vittima di una potente malia d’amore e, in barba alla teoria evolutiva, nel tempo ha avuto anche modo di riprodursi ed è quasi certamente padre. Viaggia su un vecchissimo pick up per il mondo, anche se per le lunghe distanze preferisce il suo fantastico Ciao Piaggio noto alle cronache come “Dersu Uzala”. Giorgio Olmoti da sempre lascia che i suoi passi siano affiancati dall’ombra di un cane. http://giorgioolmoti.blogspot.it/ Il Summit di Carnevale 15 Novembre (ore 21) 16 Novembre (ore 18.30)Teatro ROSTOCCO (via Calzolaio n. 9 AcerraNA) Il 15 Novembre debutterà al Teatro Rostocco di Acerra Il Summit di Carnevale, scritto e diretto da Giovanni Meola, con in scena il già conosciuto Luigi Credendino (nel ruolo di Marione), e con Ferdinando Smaldone (nel ruolo di Giuseppone) e Alessandro Palladino (nel ruolo di Elia). Il regista torna in scena con brevissima distanza dall’enorme ottenuto con L’Internazionale nazionale poche settimane fa Napoli. un atto unico di suo pugno a successo di pubblico e critica di Roberto Bracco, al debutto al teatro Galleria Toledo a Testo e Regia | Giovanni Meola una co-produzioneVirus Teatrali | Teatro Rostocco | Te.Co. (Teatro di Contrabbando) Note di regia : In terra di conquista e spoliazione, Marione e Giuseppone sono il ‘potere’ e si sfidano da anni. Uccidendo, sgominando, tendendo trappole. Ma il tempo passa e sfidarsi è sempre più pericoloso e così, ecco…un pranzo. Per sancire una tregua, un’alleanza, una spartizione, per ingrandirsi. I due boss pranzeranno bene, rutteranno bene e verranno serviti bene dal giovane Elia, fidato braccio destro di Giuseppone. Ma il ‘giuoco delle parti’, sempre quello, si annida ovunque: crudo, crudele, estremamente paradossale, antico e moderno. Perché a Carnevale può davvero capitare di tutto. Il cinismo è divertente, il grottesco fa anche ridere, ma quando due boss si sfidano immaginando di avere a portata di mano lo scacco al re, senza avere nemmeno più la scacchiera su cui giocare, il divertente diventa tragico e a ridere resta solo chi rimane in piedi, l’ultimo, quello crudo, quello crudele, quello paradossale. In maniera cinica e paradossale, Il Summit di Carnevale racconta in sostanza di un pranzo, di un incontro e di un’alleanza tra due boss in lotta da sempre, Marione e Giuseppone, accompagnato presso la tenuta del suo rivale dal suo fido braccio destro, Elia. Un pranzo per sancire una tregua ma anche per ingrandirsi. Ma non è Pasqua e non c’è l’agnello sacrificale. O meglio, non dovrebbe esserci… Questo spettacolo rappresenta, poi, il primo incontro produttivo tra tre realtà indipendenti e assai combattive del teatro campano: Virus Teatrali, Teatro Rostocco e Te.Co. (Teatro Di Contrabbando). TRIESTE per teatro rtagazzi LA CONTRADA : “Be your acting” il laboratorio con Gianmaria Martini per attori ed allievi attori dell’Associazione Culturale La Cantina L’Associazione Culturale la Cantina prosegue il suo percorso formativo con un nuovo laboratorio per attori ed allievi attori dal titolo “Be your acting”. Da lunedì 17 a sabato 22 novembre Gianmaria Martini sarà impegnato in un workshop che si basa su tre azioni fondamentali: liberare l’emotività, evolvere la creatività e sviluppare la tecnica. Martini crede che “il teatro sia popolare, perché forse oggi più che mai è forte il bisogno di emozioni, astrazioni e allo stesso tempo di concretezza: un teatro lontano da intellettualismi e clichè, ma vicino a quello che è la vita. Il mio bagaglio attoriale si basa largamente su elementi strasberghiani e stanislavskiani, prende appunto dal metodo Costa e deve molto a un regista geniale quale Valerio Binasco e ad un acting coach illuminato quale Paolo Antonio Simioni e il centro di ricerca da lui fondato, l’EuAct.” Lo studio si articola in tecniche di memorizzazione, potenziamento vocale, rilassamento, connessione tra corpo e parola, utilizzo performativo delle immagini, individuazione di impedimenti comunicativi ed energetici inconsapevoli, costruzione del personaggio, accesso agli stati emotivi e conseguente modulazione, training pre-performance. Gianmaria Martini, triestino formatosi all’Accademia Teatrale Città di Trieste, ha all’attivo collaborazioni teatrali con registi come Valerio Binasco, Emanuele Conte e Francesco Macedonio; al cinema è stato diretto, tra gli altri, da Stefano Accorsi, Ferdinando Vicentini Orgniani e Sarah Revoltella e per la televisione è stato tra i protagonisti delle serie televisive “I Cesaroni”, “Un caso di coscienza”, “Il bene e il male” e “1992”. Le iscrizioni al laboratorio sono già attive e si possono effettuare entro il 15 novembre inviando una mail a [email protected] con un curriculum aggiornato, due foto, una lettera motivazionale e indicazione di un monologo o di una scena. Il laboratorio avrà i seguenti orari: lunedì e giovedì dalle 17:30 alle 22 e gli altri giorni dalle 15:30 alle 22. Il costo é di 220 euro. IL PERSONALISSIMO ALFABETO DI RICCARDO DE MARCHI IN MOSTRA A CASA CAVAZZINI “Alfabeto possibile” Casa Cavazzini, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine Fino al 7 dicembre 2014 Casa Cavazzini rende omaggio all’arte di Riccardo De Marchi con la mostra “Alfabeto possibile”. Fino al 7 dicembre 2014 infatti le sale al pianoterra del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine ospitano una ventina di sue opere, tra lavori singoli e installazioni site-specific eseguite per l’occasione, che testimoniano, basandosi su alcuni snodi cruciali, l’intero percorso professionale dell’artista di origini friulane, sviluppatosi in quasi trent’anni di attività. Artista di fama internazionale, De Marchi è noto per il suo segno coerente e originale, attraverso il quale ha dato vita, come spiega bene il titolo della mostra, a un suo personalissimo “alfabeto”. A dispiegarsi sotto gli occhi dei visitatori è un itinerario che, mettendo a confronto sperimentazioni del passato con la produzione più recente, racconta di un cammino di ricerca volto a sondare le possibilità di un codice comunicativo costruito sulle tracce di un originale modo di sentire e di essere nel mondo. Che si tratti di lamiere metalliche, di blocchi di plexiglas o plastica, di pannelli truciolari, delle copertine di vecchi dischi, De Marchi utilizza il materiale come supporto delle sue interminabili narrazioni cifrate, rese esplicite dal procedere ordinato dai fori praticati dalle punte di un trapano. A partire dai suoi esordi, compiuti presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia con una mostra personale nel 1986, l’artista ha sviluppato un linguaggio espressivo tutto orchestrato sul rapporto tra il segno, la traccia e la presenza o assenza di materia. La fisicità accentuata dei primi lavori, vissuti, attraversati e calpestati quali pezzi di esistenza, si stempera progressivamente nei supporti in acciaio e plexiglas, in cui il percorso dei buchi diventa semplicemente un modo per evocare i ritmi di un ricordo e le varie fasi della memoria. I tributi a Lucio Fontana e a Jackson Pollock sotto forma di lettera costituiscono il fulcro dell’esposizione, rappresentando il riconoscimento di un punto di partenza ideale, declinato e reinterpretato in forma del tutto personale. Da lì gli esiti conseguiti nei lavori più recenti, pensati proprio per Casa Cavazzini. Tra questi Ipazia è certamente l’opera più affascinante, che inquadra il senso e il significato di tutto il lavoro di De Marchi. Il richiamo del titolo alla città invisibile raccontata da Italo Calvino rimanda a un luogo creato dalla fantasia dell’autore, nel quale le parole comuni mutano il loro significato usuale per acquistarne uno completamente nuovo. Ed è questo anche il senso della monumentale superficie che l’artista ha attraversato intrecciando percorsi ordinati di fori che, restituendo visivamente il gioco calibrato nell’alternarsi di ombra e luce, ritessono racconti che è possibile decifrare solo se si è in grado di immaginare significati alternativi ai canali di comunicazione comuni. Diversa è la logica che presiede a Videre, opera costituita da una lastra in plexiglas ideata per Casa Cavazzini e posta a separare idealmente, con un diaframma trasparente, la vista sul grande salone centrale, cuore dell’esposizione. Massa e volume si annullano nella fisicità materica dell’opera: a rimanere sono solo i fori in sospensione, codice binario che può aprire un varco tra la dimensione personale e quella pubblica della comunicazione. Riccardo De Marchi può contare al suo attivo la partecipazione a esposizioni collettive presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, la Biennale di Venezia, il Museo Fortuny e la Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia, il MART a Rovereto e esposizioni personali presso Galleria Plurima a Udine Galleria d’Arte Niccoli a Parma, A arte Studio Invernizzi a Milano. Nel 2011 il MACRO a Roma gli ha dedicato una rassegna personale. Orari Da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17.00 Lunedì chiuso Biglietto 5 euro Sede della mostra Casa Cavazzini Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Via Cavour, 14 – 33100 Udine Per informazioni 0432414772 www.udinecultura.it BG3 Biennale Giovani a cura di Renato Barilli, Guido Bartorelli, Guido Molinari Bologna, Accademia di Belle Arti 13 novembre – 19 dicembre 2014 inaugurazione 13 novembre ore 11.00 Rimini, Museo della Città 10 gennaio – 8 marzo 2015 L’Accademia di Belle Arti di Bologna, nelle sue massime autorità, il presidente Fabio Roversi Monaco, il direttore uscente Mauro Mazzali e il direttore subentrante Enrico Fornaroli, organizza una Biennale dei giovani artisti italiani, terza di una serie iniziata nel 2006, in collaborazione con l’allora esistente Premio DAMS, quindi nel 2008, in una edizione rivolta a fornire proposte di arredo urbano. Questa terza puntata si svolgerà dal 13 novembre al 19 dicembre 2014, nei locali stessi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. La rassegna si avvale di un contributo dell’Assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna. La curatela è affidata ai critici Renato Barilli, Guido Bartorelli, Guido Molinari, quest’ultimo anche in qualità di docente dell’Accademia stessa. I tre avevano già svolto nel 2011 una rassegna analoga denominataOfficina Italia 2. Nuova creatività italiana, un titolo, questo, che potrebbe benissimo essere utilizzato come introduzione a questa nuova iniziativa. Si è proceduto alla selezione di ventinove giovani artisti, con età media sui trent’anni, e casi limitati di minore o maggiore età. La selezione è stata condotta in base a criteri che confermano quelli già seguiti nella precedenteOfficina, partendo dalla convinzione che viviamo in un periodo di fertile eclettismo o ibridazione in cui non prevale alcuna tendenza, ma tutte sono in gioco, poste tra loro in un equilibrio dinamico che i curatori amano definire con una nozione offerta dal filosofi francesi Gilles Deleuze e Félix Guattari, la nozione di plateau, ovvero di un altopiano in cui appunto le diverse tendenze si intrecciano, in una concordia discors. Ci sono esempi di pittura, ma nella versione dinamica del wall painting, ricorsi alla fotografia, alle installazioni, a materiali verbali o comunque di alta tensione concettuale. La mostra è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, con ampi saggi dei curatori, edito da Asterisco, Bologna. Dopo l’avvio bolognese, la mostra si sposterà a Rimini, Museo della Città, 10 gennaio – 8 marzo 2015. Artisti partecipanti: Sara Benaglia, Francesco Bertelé, Giulia Bonora, Bounty Killart, Chiara Camoni, Federica Delpiano, Niccolò Morgan Gandolfi, Gabriele Garavaglia, Nicola Genovese, Laura Giovannardi, Marco Gobbi, Roberta Grasso, Andrea Grotto, Federico Lanaro, Dario Lazzaretto, Gemis Luciani, Daniela Manzolli, Cristiano Menchini, Damiano Nava, Valerio Nicola, Simona Paladino, Emmanuele Panzarini, Fabrizio Prevedello, Roberto Pugliese, Alessandro Roma, Angelo Sarleti, Cristina Treppo, Adriano Valeri, Lucia Veronesi Orari di apertura Accademia di Belle Arti di Bologna: lunedì > venerdì 10.00 – 18.00 | sabato 10.00 – 14.00 | domenica e festivi chiuso Orari di apertura Museo della Città di Rimini: martedì > sabato 8.30 – 13.00 / 16.00 – 19.00 | domenica e festivi 10.00 – 12.30 / 15.00 – 19.00 | lunedì chiuso A “Gemona, formaggio…e dintorni”, Corsi di alta cucina tenuti dagli chef di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori I Corsi di alta cucina tenuti dagli chef di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori saranno una delle principali attrattive di “Gemona, formaggio…e dintorni”, ormai tradizionale appuntamento gourmand dell’autunno del Nord Est, che animerà dal 7 al 9 novembre prossimi il centro storico della cittadina friulana. A numero chiuso, con prenotazione obbligatoria, i corsi si terranno sabato 8 e domenica 9 e avranno ovviamente come soggetto principale il formaggio, utilizzato per la preparazione di piatti inconsueti e raffinati (tutti i dettagli su www.friuliviadeisapori.it). Le prime cinque lezioni saranno tenute da altrettanti chef del gruppo, ovvero Roberto Franzin de La Taverna di Colloredo di Monte Albano, Ramon Gigante del Grop di Tavagnacco, Silvio di Giusto del Costantini di Tarcento, Alessio Cazzador de Al Bagatto di Trieste, Stefano Basello de La’ di Moret. A ciascun piatto, che sarà degustato alla fine della preparazione, sarà abbinato un vino friulano. Inoltre gli chef porteranno la loro personale interpretazione di un dolce col formaggio, che i partecipanti potranno assaggiare a conclusione dell’incontro. L’ultimo corso, domenica alle ore 17.00, sarà intitolato Pan, vin & formadi e sarà tenuto da Walter Filiputti, presidente di FVG Via dei Sapori: sarà un divertente e gustoso gioco di abbinamenti non solo col vino, ma anche con diversi tipi di pane che meglio si sposano al formaggi sia nostrani sia di altre regioni italiane. Gemona è, per tradizione e posizione geografica, un luogo straordinariamente vocato alla produzione del formaggio. Infatti nel suo territorio vi sono ancora molti prati stabili che – ricchi come sono di erbe e fiori – offrono alle mucche foraggi di straordinario valore nutritivo, che danno al loro latte profumi e gusti unici. Naturale location per una manifestazione dedicata ai formaggi, dal 2000 è diventata nel week end di metà novembre – in coincidenza con la Festa del Ringraziamento che segnava, e segna ancor oggi, il calendario agricolo – la golosa meta per tutti coloro che amano questi appetitosi prodotti. Oltre a valorizzare la produzione lattiero-casearia del Gemonese, la rassegna è un piacevole e stuzzicante viaggio alla scoperta di quanto di meglio offre il Friuli Venezia Giulia in fatto di latticini, dai Presidi Slow Food alle latterie turnarie, ai piccolissimi produttori, ed offre interessanti spaccati su pregiati formaggi di altre regioni italiane e di stati limitrofi, quali la Slovenia. Informazioni:Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori Tel 0432 538752 – [email protected] www.friuliviadeisapori.it –