cos`è la disabilità - Prof.ssa Valeria Nieddu

COS’È LA DISABILITÀ
Cos’è la disabilità? Come me la rappresento?
Come è descritta nella letteratura recente?
Il concetto di disabilità è un concetto statico o è un concetto dinamico e
socialmente mediato?
Quali passaggi ci hanno permesso di costruire l’immagine attuale di
disabilità??
Quali ostacoli si sono dovuti superare nel tempo?
In che modo concezioni passate influiscono sugli stereotipi attuali?
Da quando e perché diviene significativo parlare di educazione delle
persone disabili
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PER RIFLETTERE…LA
RAPPRESENTAZIONE E LA DISABILITÀ
Quando senti il termine «Disabilità» cosa ti viene
in mente? Cos’è una rappresentazione? Quali sono
le funzioni di una rappresentazione? Quali
possono essere i vantaggi delle rappresentazioni?
Quali gli svantaggi?
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LA RAPPRESENTAZIONE E LA
DISABILITÀ
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EXCURSUS STORICO
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Mondo Greco e Romano Medioevo
1500-1600-1700
1800
1900-2000…
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Mondo greco e romano
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Platone ne «La repubblica » sosteneva «Quanto a quelli che non lo siano (sani nel
corpo e nello spirito), i medici lasceranno morire chi è fisicamente malato»
Aristotele nella «Politica e De generazione animalium» auspicava una legge che
proibiva l’allevamento dei bambini deformi. Seneca nell’Epistulae pensava alla
distruzione della «progenie snaturata». Nell'antica Sparta, i bambini malati o
deformi venivano gettati dal monte Taigeto. Nell’antica Roma venivano gettati dalla
rupe Tarpea.
Ideali della società:
Forza (fisica ed intellettuale),
Bellezza
perché
Bruttezza e Malattia=
e maligna volontà divina
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DALLE SACRE SCRITTURE
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Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla ad Aronne e digli: nelle generazioni future
nessuno dei tuoi discendenti che abbia qualche deformità si avvicinerà per offrire il
pane del suo Dio; perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi:
né il cieco, né lo zoppo, né chi ha una deformità per difetto o per eccesso» (Levitico,
21,16-20).
“Rabbi chi ha peccato, lui o i suoi
genitori perché egli nascesse cieco?
Rispose Gesù: né lui ha peccato
né i suoi genitori, ma è nato ciec
o perché si manifestassero in lui
le opere di Dio”(Giovanni 9 : 1-3).
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TARDO MEDIOEVO
• Le «nascite mostruose» erano considerate segni dell’ira divina
e preannuncio di imminenti catastrofi.
• La credenza di quell’epoca era che le persone malformi
fossero il frutto di rapporti sessuali con animali o con lo stesso
diavolo.
• Era diffusa l’idea che la causa della nascita di un bambino
menomato fosse legata a qualche colpa dei genitori, alla
condotta sbagliata nei confronti di Dio e fosse dunque
interpretabile come il segno della riprovazione divina che
marchiava la famiglia e la sottoponeva a una dura prova
(Pompa, 1984).
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1500 - 1600
• Valorizzazione del progresso
• Produttività e benessere economico e materiale vengono
considerati come segni divini.
• Le conoscenze mediche e scientifiche sull’uomo erano scarse
• Disabile escluso dalla civiltà perché incapace di partecipare con
efficienza al progresso. Considerato zavorra che ostacola il
benessere, nemico sociale da cui ci si deve difendere con
l’esclusione.
• Prime forme di detenzione, allontanamento e segregazione per le
persone disabili (carceri, lazzaretti).
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1500 - 1600
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Ruota degli esposti» o «degli innocenti» che consentiva di abbandonare in
modo anonimo un figlio indesiderato.
Attraverso una ruota di legno, posta orizzontalmente, situata nelle pareti delle
chiese e comunicante tra interno ed esterno veniva posto il bambino.
IL primo utilizzo di tale pratica si fa risalire al 1188, in Italia l’ultima ruota fu
chiusa a Padova nel 1888.
SOCIETÀ BASATA SU:
PRODUTTIVITÀ SALUTE
E RELIGIOSITÀ
DISABILE
IMPRODUTTIVITÀ MALATTIA
ED ERESIA
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RIFLESSIONI DIVERGENTI
• Comenio (1592-1609), uno dei padri dell’educazione, sosteneva che
ogni persona ha impressa in sé l’immagine di Dio e necessita di
realizzare la propria umanità.
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1700
• Periodo dell’Illuminismo (ideale della Ragione).
• La disabilità viene intesa come malattia da curare ed
oggetto di studio.
• La disabilità si trasforma da “animalità” ad “anomalia
umana”.
• Diderot: pluralità ed eterogeneità sono alla base
dell’organizzazione naturale
• Persone disabili collocate in opportuni spazi per evitare il
«contagio».NO SCOPO EDUCATIVO
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1700
• 1765 in Francia: il medico Philippe Pinel, direttore dell'ospizio
di Bicétre a Parigi, propone la riforma degli ospizi, chiedendo
maggiore igiene negli ambienti, attrezzature adeguate,
riconoscimento della libertà dei pazienti e la fine delle terapie
repressive, come le docce gelate o le frustate e l'abolizione
delle catene.
• Selvaggio dell’Aveyron ITARD, frutto dell’isolamento
• Attenzione verso la condizione del paziente, cambiamento di
atteggiamento verso la persona
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(Canevaro, Goussot, 2000).
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1800
• Si inizia ad adottare un approccio educativo verso la persona con
disabilità, con attenzione sia allo sviluppo cognitivo che affettivo al
fine di un inserimento nella società.
• Sèguin (allievo di Itard) il quale nel 1839 fonda la prima scuola per
l’educazione integrale dei ritardati, propone l’integrazione sociale
e lavorativa delle persone disabili.
• Nel 1846 pubblica Traitement Moral, Hygiène, et Education des
Idiots.
• Questo lavoro è considerato il primo libro che tratta in modo
sistematico i bisogni speciali dei bambini con disabilità intellettiva.
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1900
• Primi del 1900: scuole speciali ed istituti medico-psicopedagogici per i disabili psichici adolescenti ed adulti.
• Sono principalmente le istituzioni religiose, le Opere
Pie e gli Istituti di Beneficienza a prestare assistenza
alle persone con disabilità, a provvedere alla loro
educazione ed ad avviarle ad un’occupazione
lavorativa.
• 1923 Riforma Gentile: ri-organizzazione sistema
scolastico italiano (Scuole speciali, classi differenziali)
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1900
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1947: Costituzione Italiana
Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Negli anni settanta troviamo le prime sostanziali applicazioni dei principi della
costituzione.
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1900 – NAZIONI UNITE
Le norme della Legge 104/92 enunciano il diritto all’Integrazione
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Scolastica
Formazione Professionale
Lavorativa
Sociale
Vengono definiti gli strumenti essenziali dell’integrazione scolastica
degli alunni disabili: -- il Profilo Dinamico Funzionale: delinea il
funzionamento dell’alunno in termini positivi -- il Piano Educativo
Individualizzato per ciascun alunno disabile che indica gli obiettivi
formativi e didattici, i contenuti, le strategie ed i criteri di
valutazione
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1900 – NAZIONI UNITE
• Parigi 1948: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
• «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti (…)
ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate
nella presente dichiarazione, senza limitazione alcuna, per ragioni di
razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o
di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita
o di altra condizione».
• Negli anni ‘70 si hanno le prime sostanziali applicazioni della
dichiarazione in ambito di disabilità all’interno di un modello
medico- assistenziale.
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VERSO IL 2000 – NAZIONI UNITE
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Vienna 1993: Dichiarazione e Programma d’azione. Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sui Diritti Umani.
«Tutti i diritti umani e le libertà fondamentali sono universali e includono senza riserve le persone disabili. Ogni
persona è nata uguale alle altre e vanta gli stessi diritti alla vita e al benessere, all'educazione e al lavoro, a vivere
in modo indipendente e all'attiva partecipazione a tutti gli aspetti della società.
Qualsiasi discriminazione diretta o altro trattamento discriminatorio negativo verso una persona disabile,
pertanto, è una violazione dei suoi diritti. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani si appella ai governi, ove
necessario, affinché adottino o adeguino la legislazione per assicurare l'accesso a questi e ad altri diritti per le
persone disabili.
64. Il posto delle persone disabili è ovunque. Alle persone disabili dovrebbero essere garantite uguali opportunità,
attraverso l'eliminazione di tutte quelle barriere socialmente determinate, siano esse fisiche, finanziarie, sociali o
psicologiche, che escludono o restringono la piena partecipazione alla società.
Nel diritto allo studio le persone disabili devono essere inseriti nei cicli educativi normali nei limiti del possibile,
con l’eventuale aiuto di insegnanti di sostegno e di supporti adatti.
IL diritto al lavoro è visto come fondamentale e imprescindibile per tutte le persone, soprattutto per le persone
disabili visto che si ritiene legato alla dignità umana».
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2000 – NAZIONI UNITE
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Ginevra 2002: Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani della Nazioni
Rapporto “Human Rights and Disability”.
«La Commissione ritiene importante che la Comunità europea confermi a livello
internazionale la propria strategia generale in materia di disabilità, incentrata
fondamentalmente su un impegno condiviso da parte di tutti gli Stati membri a
combattere le discriminazioni in questo ambito. La Commissione, pertanto, intende
svolgere un ruolo attivo a nome della Comunità europea nel processo di
elaborazione di un futuro strumento delle Nazioni Unite giuridicamente vincolante
per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.
La Commissione si adopererà inoltre al fine di assicurare la coerenza fra l'azione
condotta dall'Europa, tanto al proprio interno che a livello internazionale, a favore
delle persone disabili.»
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Madrid 2003. Dichiarazione di Madrid
Anno europeo delle persone con disabilità. European Disability Forum
"La non discriminazione più l’azione positiva
è uguale a integrazione sociale"
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CHE COS’È LA DISABILITÀ OGGI
Per approfondire:
• A. Canevaro, A. Gussot (2000). La difficile storia degli
handicappati. Roma: Carocci.
• Sito: http://eur-lex.europa.eu/legalcontent/IT/TXT/?uri=CELEX:52003DC0016 (Rapporto
“Human Rights and Disability”)
• Dichiarazione di madrid
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