COS’È LA DISABILITÀ Cos’è la disabilità? Come me la rappresento? Come è descritta nella letteratura recente? Il concetto di disabilità è un concetto statico o è un concetto dinamico e socialmente mediato? Quali passaggi ci hanno permesso di costruire l’immagine attuale di disabilità?? Quali ostacoli si sono dovuti superare nel tempo? In che modo concezioni passate influiscono sugli stereotipi attuali? Da quando e perché diviene significativo parlare di educazione delle persone disabili Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 PER RIFLETTERE…LA RAPPRESENTAZIONE E LA DISABILITÀ Quando senti il termine «Disabilità» cosa ti viene in mente? Cos’è una rappresentazione? Quali sono le funzioni di una rappresentazione? Quali possono essere i vantaggi delle rappresentazioni? Quali gli svantaggi? Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 LA RAPPRESENTAZIONE E LA DISABILITÀ Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 EXCURSUS STORICO • • • • Mondo Greco e Romano Medioevo 1500-1600-1700 1800 1900-2000… • Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 Mondo greco e romano • Platone ne «La repubblica » sosteneva «Quanto a quelli che non lo siano (sani nel corpo e nello spirito), i medici lasceranno morire chi è fisicamente malato» Aristotele nella «Politica e De generazione animalium» auspicava una legge che proibiva l’allevamento dei bambini deformi. Seneca nell’Epistulae pensava alla distruzione della «progenie snaturata». Nell'antica Sparta, i bambini malati o deformi venivano gettati dal monte Taigeto. Nell’antica Roma venivano gettati dalla rupe Tarpea. Ideali della società: Forza (fisica ed intellettuale), Bellezza perché Bruttezza e Malattia= e maligna volontà divina Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 DALLE SACRE SCRITTURE • Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla ad Aronne e digli: nelle generazioni future nessuno dei tuoi discendenti che abbia qualche deformità si avvicinerà per offrire il pane del suo Dio; perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi ha una deformità per difetto o per eccesso» (Levitico, 21,16-20). “Rabbi chi ha peccato, lui o i suoi genitori perché egli nascesse cieco? Rispose Gesù: né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è nato ciec o perché si manifestassero in lui le opere di Dio”(Giovanni 9 : 1-3). Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 TARDO MEDIOEVO • Le «nascite mostruose» erano considerate segni dell’ira divina e preannuncio di imminenti catastrofi. • La credenza di quell’epoca era che le persone malformi fossero il frutto di rapporti sessuali con animali o con lo stesso diavolo. • Era diffusa l’idea che la causa della nascita di un bambino menomato fosse legata a qualche colpa dei genitori, alla condotta sbagliata nei confronti di Dio e fosse dunque interpretabile come il segno della riprovazione divina che marchiava la famiglia e la sottoponeva a una dura prova (Pompa, 1984). • Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1500 - 1600 • Valorizzazione del progresso • Produttività e benessere economico e materiale vengono considerati come segni divini. • Le conoscenze mediche e scientifiche sull’uomo erano scarse • Disabile escluso dalla civiltà perché incapace di partecipare con efficienza al progresso. Considerato zavorra che ostacola il benessere, nemico sociale da cui ci si deve difendere con l’esclusione. • Prime forme di detenzione, allontanamento e segregazione per le persone disabili (carceri, lazzaretti). Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1500 - 1600 • • • • • • Ruota degli esposti» o «degli innocenti» che consentiva di abbandonare in modo anonimo un figlio indesiderato. Attraverso una ruota di legno, posta orizzontalmente, situata nelle pareti delle chiese e comunicante tra interno ed esterno veniva posto il bambino. IL primo utilizzo di tale pratica si fa risalire al 1188, in Italia l’ultima ruota fu chiusa a Padova nel 1888. SOCIETÀ BASATA SU: PRODUTTIVITÀ SALUTE E RELIGIOSITÀ DISABILE IMPRODUTTIVITÀ MALATTIA ED ERESIA Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 RIFLESSIONI DIVERGENTI • Comenio (1592-1609), uno dei padri dell’educazione, sosteneva che ogni persona ha impressa in sé l’immagine di Dio e necessita di realizzare la propria umanità. • • Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1700 • Periodo dell’Illuminismo (ideale della Ragione). • La disabilità viene intesa come malattia da curare ed oggetto di studio. • La disabilità si trasforma da “animalità” ad “anomalia umana”. • Diderot: pluralità ed eterogeneità sono alla base dell’organizzazione naturale • Persone disabili collocate in opportuni spazi per evitare il «contagio».NO SCOPO EDUCATIVO Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1700 • 1765 in Francia: il medico Philippe Pinel, direttore dell'ospizio di Bicétre a Parigi, propone la riforma degli ospizi, chiedendo maggiore igiene negli ambienti, attrezzature adeguate, riconoscimento della libertà dei pazienti e la fine delle terapie repressive, come le docce gelate o le frustate e l'abolizione delle catene. • Selvaggio dell’Aveyron ITARD, frutto dell’isolamento • Attenzione verso la condizione del paziente, cambiamento di atteggiamento verso la persona • (Canevaro, Goussot, 2000). Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1800 • Si inizia ad adottare un approccio educativo verso la persona con disabilità, con attenzione sia allo sviluppo cognitivo che affettivo al fine di un inserimento nella società. • Sèguin (allievo di Itard) il quale nel 1839 fonda la prima scuola per l’educazione integrale dei ritardati, propone l’integrazione sociale e lavorativa delle persone disabili. • Nel 1846 pubblica Traitement Moral, Hygiène, et Education des Idiots. • Questo lavoro è considerato il primo libro che tratta in modo sistematico i bisogni speciali dei bambini con disabilità intellettiva. Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1900 • Primi del 1900: scuole speciali ed istituti medico-psicopedagogici per i disabili psichici adolescenti ed adulti. • Sono principalmente le istituzioni religiose, le Opere Pie e gli Istituti di Beneficienza a prestare assistenza alle persone con disabilità, a provvedere alla loro educazione ed ad avviarle ad un’occupazione lavorativa. • 1923 Riforma Gentile: ri-organizzazione sistema scolastico italiano (Scuole speciali, classi differenziali) Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1900 • • • • • 1947: Costituzione Italiana Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Negli anni settanta troviamo le prime sostanziali applicazioni dei principi della costituzione. Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1900 – NAZIONI UNITE Le norme della Legge 104/92 enunciano il diritto all’Integrazione • • • • Scolastica Formazione Professionale Lavorativa Sociale Vengono definiti gli strumenti essenziali dell’integrazione scolastica degli alunni disabili: -- il Profilo Dinamico Funzionale: delinea il funzionamento dell’alunno in termini positivi -- il Piano Educativo Individualizzato per ciascun alunno disabile che indica gli obiettivi formativi e didattici, i contenuti, le strategie ed i criteri di valutazione Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 1900 – NAZIONI UNITE • Parigi 1948: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. • «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti (…) ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente dichiarazione, senza limitazione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione». • Negli anni ‘70 si hanno le prime sostanziali applicazioni della dichiarazione in ambito di disabilità all’interno di un modello medico- assistenziale. Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 VERSO IL 2000 – NAZIONI UNITE • • • • • • Vienna 1993: Dichiarazione e Programma d’azione. Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sui Diritti Umani. «Tutti i diritti umani e le libertà fondamentali sono universali e includono senza riserve le persone disabili. Ogni persona è nata uguale alle altre e vanta gli stessi diritti alla vita e al benessere, all'educazione e al lavoro, a vivere in modo indipendente e all'attiva partecipazione a tutti gli aspetti della società. Qualsiasi discriminazione diretta o altro trattamento discriminatorio negativo verso una persona disabile, pertanto, è una violazione dei suoi diritti. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani si appella ai governi, ove necessario, affinché adottino o adeguino la legislazione per assicurare l'accesso a questi e ad altri diritti per le persone disabili. 64. Il posto delle persone disabili è ovunque. Alle persone disabili dovrebbero essere garantite uguali opportunità, attraverso l'eliminazione di tutte quelle barriere socialmente determinate, siano esse fisiche, finanziarie, sociali o psicologiche, che escludono o restringono la piena partecipazione alla società. Nel diritto allo studio le persone disabili devono essere inseriti nei cicli educativi normali nei limiti del possibile, con l’eventuale aiuto di insegnanti di sostegno e di supporti adatti. IL diritto al lavoro è visto come fondamentale e imprescindibile per tutte le persone, soprattutto per le persone disabili visto che si ritiene legato alla dignità umana». Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 2000 – NAZIONI UNITE • • Ginevra 2002: Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani della Nazioni Rapporto “Human Rights and Disability”. «La Commissione ritiene importante che la Comunità europea confermi a livello internazionale la propria strategia generale in materia di disabilità, incentrata fondamentalmente su un impegno condiviso da parte di tutti gli Stati membri a combattere le discriminazioni in questo ambito. La Commissione, pertanto, intende svolgere un ruolo attivo a nome della Comunità europea nel processo di elaborazione di un futuro strumento delle Nazioni Unite giuridicamente vincolante per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone con disabilità. La Commissione si adopererà inoltre al fine di assicurare la coerenza fra l'azione condotta dall'Europa, tanto al proprio interno che a livello internazionale, a favore delle persone disabili.» Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 Madrid 2003. Dichiarazione di Madrid Anno europeo delle persone con disabilità. European Disability Forum "La non discriminazione più l’azione positiva è uguale a integrazione sociale" Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016 CHE COS’È LA DISABILITÀ OGGI Per approfondire: • A. Canevaro, A. Gussot (2000). La difficile storia degli handicappati. Roma: Carocci. • Sito: http://eur-lex.europa.eu/legalcontent/IT/TXT/?uri=CELEX:52003DC0016 (Rapporto “Human Rights and Disability”) • Dichiarazione di madrid Prof.ssa Valeria Nieddu Uninsubria Corso di Educazione Professionale A.A.2015/2016