CONTROLLO ENDOCRINO DELLA CRESCITA La crescita normale è un processo complesso che dipende da diversi fattori: 1. L' ormone della crescita e altri ormoni. Senza adeguate quantità di ormone della crescita, i bambini non crescono. Anche gli ormoni tiroidei, l'insulina e gli ormoni sessuali alla pubertà svolgono un ruolo diretto. Un deficit di uno qualsiasi di questi ormoni conduce a crescita e sviluppo anomali. 2. Una dieta adeguata che comprenda proteine, energia sufficiente (introduzione di calorie), vitamine e minerali. La maggior parte degli amminoacidi può essere sintetizzata dall'organismo da altri precursori, ma gli amminoacidi essenziali necessari per la sintesi proteica devono derivare dalla dieta. Tra i minerali, il calcio in particolare è necessario per la formazione dell'osso. . 3. Assenza di stress. Il cortisolo viene rilasciato dalla corteccia surrenale in corso di stress e presenta significativi effetti catabolici anticrescita. I bambini sottoposti ad ambienti stressanti possono presentare nanismo da deprivazione affettiva caratterizzato da una crescita anormalmente lenta. 4. Fattori genetici. La statura potenziale di ogni singolo individuo è geneticamente determinata al momento del concepimento. L' ormone della crescita è essenziale per una crescita normale nei bambini L' ormone della crescita, ormone somatotropo o GH, è secreto dall'ipofisi anteriore. È unico fra gli ormoni dell'adenoipofisi in quanto agisce sia direttamente su alcuni tessuti bersaglio sia come ormone trofico. L'azione trofica stimola la sintesi di somatomedine dal fegato. Le somatomedine, dette anche fattori di crescita insulino-simili (IGF), perchè sono strutturalmente correlate all'insulina, agiscono insieme al GH per stimolare lo sviluppo di tessuto osseo e tessuti molli. Gli stimoli per il rilascio di GH sono complessi e non del tutto chiari, ma comprendono i nutrienti circolanti e altri ormoni. Questi stimoli vengono integrati dall'ipotalamo, che rilascia due fattori trofici: l'ormone rilasciante l'ormone rilasciante il GH (GHRH) e l'ormone inibente il GH, meglio noto come somatostatina. La somatostatina ipotalamica è identica alla somatostatina secreta dal pancreas endocrino e dalla mucosa intestinale. I fattori trofici ipotalamici insieme regolano la secrezione di GH. L' ormone della crescita viene prodotto per tutta la vita, nonostante sia fondamentale soprattutto nei bambini. Il picco di secrezione di GH si ha durante l'adolescenza. Su base giornaliera, il GH viene secreto in risposta al rilascio pulsatile del GHRH dall'ipotalamo. Negli adulti i maggiori picchi di GH si verificano durante le prime due ore di sonno. È stato ipotizzato che il GH possa indurre il sonno, ma il suo ruolo nel ciclo sonno-veglia non è ancora chiaro. 1 Il GH è un ormone peptidico e le cellule che lo secernono ammontano a più di 1/3 di quelle dell'ipofisi anteriore. Per anni si è creduto che il GH fosse trasportato dal plasma come ormone libero, ma alla metà degli anni '80 si è scoperto che circa il 50% del GH circolante è legato a una proteina legante l'ormone della crescita. È interessante notare che questa proteina plasmatica possiede la stessa struttura dei recettori per l'ormone presenti sulle cellule bersaglio. La proteina plasmatica protegge il GH dalla filtrazione renale, portandone l'emivita da 7 a 18 minuti. Inoltre, la quota legata agisce come riserva di ormone in circolo. Si ipotizza che la determinazione genetica della concentrazione della proteina di trasporto nel plasma possa svolgere un ruolo nello stabilire l'altezza finale del soggetto adulto. L'ipersecrezione di GH nel bambino porta a gigantismo. Una volta che la crescita ossea si è fermata nella fase tardiva dell'adolescenza, il GH non può aumentare ulteriormente l'altezza del soggetto, ma agisce su cartilagine e tessuti molli. Gli adulti con eccessiva concentrazione di GH presentano una condizione nota come acromegalia, caratterizzata da grossolanità dei lineamenti facciali e da crescita delle mani e dei piedi. . La carenza di GH nell'infanzia conduce al nanismo, che può conseguire a un problema relativo alla sintesi dell'ormone. L' ormone della crescita è anabolico per le proteine, visto che dirige energia e amminoacidi verso la sintesi proteica, elemento essenziale per la crescita dei tessuti. Aumenta la lipolisi e la produzione epatica di glucosio aumentando quindi le concentrazioni plasma di acidi grassi e glucosio. Il GH agisce anche media tori di crescita insulino-simili per stimolare la ossea e cartilaginea. La crescita dei tessuti è sotto il controllo di diversi ormoni La crescita dei tessuti molli richiede adeguate quantità di GH, ormoni tiroidei e insulina. Il GH e i fattori di crescita insulino-simili sono necessari per la sintesi proteica e la divisione cellulare. Sotto l'influenza di questi ormoni, le cellule vanno incontro sia a ipertrofia (aumento del volume cellulare) che a iperplasia (aumento del numero di cellule). Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo permissivo nella crescita e contribuiscono direttamente allo sviluppo del sistema nervoso. A livello dei tessuti bersaglio, gli ormoni tiroidei interagiscono sinergicamente con il GH per la sintesi proteica e lo sviluppo del sistema nervoso. I bambini affetti da ipotiroidismo non trattato (cretinismo) non raggiungono un'altezza ottimale, e inoltre presentano vari gradi di ritardo mentale, che può essere attribuito direttamente agli effetti degli ormoni tifoidei sulla crescita e lo sviluppo del sistema nervoso. Specialmente durante i primi anni dopo la nascita, T3 e T4 sono necessari per un'appropriata mielinizzazione dei neuroni e per la formazione delle sinapsi. Studi citologici suggeriscono che gli ormoni tiroidei regolino l'assemblaggio dei microtubuli, parte importante della crescita neuronale. 2 L'insulina favorisce la crescita stimolando la sintesi proteica e fornendo alle cellule energia sotto forma di glucosio. Poichè l'insulina ha un'azione permissiva sul GH, i bambini con deficit di insulina non raggiungeranno un'altezza normale pur in presenza di concentrazioni di GH nella norma. Ormone della crescita Origine: Ipofisi anteriore Natura chimica: Peptide di 191 amrninoacidi; diverse forme strettamente correlate Biosintesi: Tipica dei peptidi Trasporto nella circolazione: Metà disciolto nel plasma, metà legato a una proteina di trasporto la cui struttura è identica a quella del recettore per il GH delle cellule bersaglio Emivita: 18 minuti Fattori influenzanti il rilascio: Ritmo circadiano tonico di secrezione; influenzato da nutrienti e ormoni circolanti in modo complesso Cellule o tessuti bersaglio: Trofico sul fegato per la produzione di somatomedine (fattori di crescita insulino-simili); agisce anche direttamente su molte cellule Recettore bersaglio: Recettore di membrana con attività tirosina-chinasica Azione sui tessuti o sull'organismo: Crescita di osso e cartilagine; crescita dei tessuti molli; le somatomedine aumentano in toto la concentrazione di glucosio plasmatica Azione a livello cellulare: Sintesi proteica(compreso il secondo messaggero Azione a livello molecolare: Recettore legato a un sistema di secondi messaggeri 3 CONTROLLO ORMONALE DELLA RIPRODUZIONE Il controllo ormonale della riproduzione è regolato nei due sessi dal sistema nervoso e segue un modello di base. Un fattore di rilascio ipotalamico, l'ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH), controlla la secrezione di due gonadotropine ipofisarie: l'ormone follicolo-stimolante (FSH) e l'ormone luteinizzante (LH). L'FSH e l'LH, a loro volta, agiscono come ormoni trofici sulle gonadi. L'FSH, insieme agli ormoni sessuali, agisce sulle cellule gametogeniche regolando la gametogenesi. L'LH agisce soprattutto sulle cellule endocrine, stimolando la produzione di ormoni sessuali steroidei androgeni, estrogeni e progesterone. Entrambi i sessi producono androgeni ed estrogeni. Il testosterone è il principale androgeno prodotto dai testicoli; viene convertito nella maggior parte dei tessuti periferici in diidrotestosterone. Il principale estrogeno presente negli esseri umani è l'estradiolo. Le due classi di ormoni sono strettamente correlate e derivano dagli stessi precursori steroidei nella corteccia surrenale e in altri tessuti. La formazione di estrogeni dag!i androgeni è regolata dal controllo dell'attività dell'aromatasi, un enzima che converte il testosterone in estradiolo, Gli androgeni predominano nel sesso maschile, gli estrogeni nel sesso femminile. Oltre agli estrogeni, le ovaie producono un altro ormone steroideo, il progesterone. Nonostante il,controllo primario della funzione gonadica abbia sede nel sistema nervoso, le gonadi sono influenzate dalla loro stessa funzione. Infatti, sia l'ovaio che il testicolo producono ormoni peptidici che agiscono direttamente sull'ipofisi. Le inibine sono ormoni che inibiscono la secrezione di FSH; una famiglia di peptidi a esse correlati, chiamate attivine, stimola la secrezione di FSH. Le attivine promuovono anche la spermatogenesi, la maturazione dell'oocita e lo sviluppo del sistema nervoso embrionle. Questi peptidi gonadici derivano anche da tessuti non gonadici e loro funzioni nell’organismo non sonpo completamente definite. Le vie di feedback Le vie di feedback per questi ormoni dell'asse ipotalamo-ipofisi anteriore-gonadi seguono i modelli generali di feedback lungo e corto. Gli steroidi gonadici controllano la secrezione di GnRH, FSH ed LH con un circuito lungo, mentre le gonadotropine controllano il rilascio di GnRH con un circuito corto. Se i livelli circolanti di steroidi gonadici sono bassi, i livelli di FSH ed L H aumentano, mentre quan do la secrezione steroidea raggiunge un determinato livello, il rilascio di gonadotropine viene inibito. Gli androgeni presentano sempre un controllo a feedback negativo sul rilascio di gonadotropine, cioè quando i livelli di androgeni aumentano, la secrezione di LH e FSH diminuisce, e viceversa, Al contrario, solo le basse concentrazioni di estrogeni esercitano un feedback negativo; se invece la secrezione di estrogeni aumenta sopra un livello soglia per un periodo di 36 ore, il feedback diviene positivo e il rilascio di 4 gonadotropine viene stimolato (in modo particolare quello di LH). Gli effetti apparentemente paradossali degli estrogeni sul rilascio di gonadotropine svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo riproduttivo femminile. Ancora non è completamente noto il meccanismo con cui il feedback degli estrogeni si trasforma da negativo in positivo. Alcuni dati suggeriscono che livelli elevati di estrogeni aumentino il numero di recettori per il GnRH, rendendo l'ipofisi anteriore più sensibile al GnRH (up-regulation dei recettori). Altri dati suggeriscono un effetto diretto degli estrogeni sul rilascio ipotalamico di GnRH. L' ipotalamo e il rilascio di gonadotropine Il rilascio tonico di GnRH dall'ipotalamo si verifica con picchi ogni 1-3 ore sia nel sesso maschile che femminile. La regione dell'ipotalamo che contiene i corpi delle cellule neuronali che producono GnRH è stata definita generatore di pulsatilità poiche coordina la secrezione pulsatile periodica del GnRH. Per molto tempo si è cercato di comprendere il motivo per cui il rilascio di GnRH si verifica in modo pulsatile anziche costante, ma più recentemente diversi studi hanno dimostrato il significato di questa pulsatilità. I bambini affetti da deficit del GnRH non maturano sessualmente in assenza della stimolazione gonodotropinica sulle gonadi. Se vengono trattati con l'infusione costante di GnRH tramite pompe rilascianti il farmaco, questi bambini continuano a non maturare sessualmente; se invece la pompa eroga il GnRH in picchi simili a quelli che si verificano normal- mente, i bambini cominciano lo sviluppo puberale. Sembra quindi che livelli costanti di GnRH determinino una down-regulation dei recettori per il GnRH sulle cellule che producono gonodotropine, rendendo l'ipofisi incapace di rispondere al GnRH.. Alcune influenze poco comprese sugli ormoni riproduttivi e sulla gametogenesi derivano da effetti ambientali. Nell'uomo, i fattori che influenzano la gametogenesi si sono difficili da determinare a meno di non fare eseguire frequenti conteggi degli spermatozoi nel liquido seminale. L'alterazione del normale ciclo riproduttivo nelle donne è più semplice da studiare poiche il sanguinamento fisiologico dell'utero durante il ciclo mestruale è semplice da monitorare. Alcuni fattori che influenzano la funzione riproduttiva nella donne sono lo stress, lo stato nutrizionale e i cambiamenti del ciclo luce/buio, come quelli che si verificano viaggiando da un fuso orario all'altro o modificando i turni di lavoro. La spermatogenesi richiede la presenza di gonadotropine e di testosterone L'ormone ipotalamico rilsciante le gonadotropine (GnRH) controlla il rilascio di LH ed FSH da1l'ipofisi anteriore. Questi ormoni, a loro volta, stimolano i testicoli a produrre testosterone. Le gonadotropine sono state denominate originariamente in base ai loro effetti sull'ovaio, ma gli stessi ormoni stati utilizzati poi anche nell'uomo. Il rilascio di GnRH è pulsatile, con un picco ogni 1,5 ore, e I'LH segue lo stesso andamento. I livelli di FSH non sono così ovviamente correlati alla secrezione di GnRH perche la secrezione di FSH è influenzata anche dall'inibina e dall'attivina. Il bersaglio dell'FSH è rappresentato dalle cellule del Sertoli. L'FSH stimola la produzione di molti fattori paracrini necessari per la 5 replicazione mitotica degli spermatogoni e per la spermatogenesi. Inoltre, I'FSH stimola la secrezione della proteina legante gli androgeni e dell'inibina. L'inibina agisce a feedback per inibire selettivamente il rilascio di FSH dalla ghiandola ipofisaria. Per quanto ne sappiamo, I'FSH non ha effetto diretto sullo sviluppo delle cellule germinali. Il bersaglio principale dell'LH è rappresentato dalle cellule del Leydig, che secernono testosterone. A sua volta, il testosterone controlla con un meccanismo a feedback il rilascio di LH dall'ipofisi anteriore. Il testo sterone è essenziale per la spermatogenesi, ma le sue azioni sembrano mediate dalle cellule del Sertoli. Gli spermatociti infatti non possiedono recettori per gli androgeni e non possono rispondere direttamente al testosterone, mentre le cellule del Sertoli presentano recettori per gli androgeni. Un'altra possibilità, supportata da dati crescenti, è che gli spermatociti possiedano recettori per la proteina legante gli androgeni piuttosto che per il testosterone. Il ciclo riproduttivo femminile dura circa un mese Le donne producono i gameti in cicli mensili (in media 28 giorni, con una variabilità normale fra i 24 e i 35 giorni). Questi cicli vengono comunemente definiti cicli mestruali poichè sono caratterizzati da un periodo della durata di 3-7 giorni di sanguinamento uterino definito mestruo, o mestruazione. Il ciclo mestruale viene descritto in relazione ai cambiamenti che si verificano nei follicoli ovarici (ciclo ovarico) e nel rivestimento endometriale dell'utero (ciclo uterino). Il ciclo ovarico è diviso in tre fasi: la fase follicolare, l' ovulazione e la fase luteale, o luteinica. La prima metà del ciclo ovarico è detta fase follicolare, in quanto rappresenta il periodo di crescita dei follicoli nell'ovaio. Circa a metà ciclo, cioè il quattordicesimo giorno di un ciclo di 28 giorni, un ovulo viene rilasciato dal follicolo in un processo noto come ovulazione. Nel periodo successivo all'ovulazione, la parte restante del follicolo rotto si trasforma in corpo luteo (luteus, giallo), una struttura secernente, chiamato luteo per la presenza di pigmento giallo e per il deposito di lipidi. Questa fase tardiva del ciclo ovarico è nota come fase luteale o postovulatoria. Se non si ha gravidanza, il corpo luteo cessa di funziona re dopo circa due settimane e il ciclo ovarico ricomincia. Il rivestimento endometriale passa attraverso un ciclo parallelo regolato da ormoni secreti durante il ciclo ovarico. L'inizio della fase follicolare ovarica corrisponde al sanguinamento mestruale uterino. Questo è secreto da una fase proliferativa uterina, durante la quale l'endometrio comincia a ispessirsi in previsione di una gravidanza. Dopo I'ovulazione, gli ormoni prodotti dal corpo luteo convertono lo spesso endometrio in una struttura secernente. Perciò la fase luteale del ciclo ovarico corrisponde alla fase secretoria dell'utero. Se non si ha gravidanza, gli strati superficiali dell'endometrio vengono persi durante la mestruazione, quando il ciclo uterino ri- comincia. I cicli ovarico e uterino sono sotto il controllo del GnRH prodotto dall'ipotalamo e delle gonadotropine FSH ed L H prodotte dall'ipofisi. Le cellule dèll'ovaio producono ormoni sia steroidei che peptidici in 6 risposta alla stimolazione gonadotropinica. Durante la fase follicolare, gli ormoni steroidei dominanti sono gli estrogeni. Nella fase luteale, l'ovaio secerne sia estrogeni che pro- gesterone. Fase follicolare precoce. Il primo giorno del mestruo corrisponde al giorno 1 del ciclo. È stato scelto questo punto come inizio del ciclo perchè il sanguinamento mestruale è un segno fisico facilmente individuabile. Proprio prima dell'inizio di ogni ciclo, la secrezione di gonadotropine ipofisarie aumenta. Sotto l'influenza delI'FSH, diversi follicoli ovarici iniziano a maturare. Mentre i follicoli crescono, le cellule della granulosa, sotto l'influenza dell'FSH, e le cellule della teca, sotto l'influenza dell'LH, iniziano a produrre ormoni steroidei. Le cellule della teca sintetizzano androgeni che diffondono nelle vicine cellule della granulosa, dove sono convertiti in estrogeni. L'incremento graduale dei livelli di estrogeni in circolo ha diversi effetti. Gli estrogeni esercitano un controllo a feedback negativo sulla secrezione ipofisaria di FSH ed LH, impedendo lo sviluppo di altri follicoli durante lo stesso ciclo. Allo stesso tempo, gli estrogeni stimolano la produzione di estrogeni da parte delle cellule della granulosa. Questo feddback positivo permette ai follicoli di continuare a secernere estrogeni nonostante la riduzione della stimolazione da parte delle gonadotropine. Fase follicolare tardiva Quando la fase follicolare tardiva raggiunge il suo acme, la secrezione ovarica degli estrogeni raggiunge il suo picco. In questa fase del ciclo, solo un follicolo si sta ancora sviluppando, mentre gli altri sono degenerati. Quando la fase follicolare termina, le cellule della granulosa del follicolo dominante iniziano a secernere una piccola quantità di progesterone in aggiunta agli estrogeni. Gli estrogeni, che esercitano un feedback negativo sul GnRH e sulle gonadotropine nella fase follicolare precoce, ora esercitano un feedback positivo. Immediatamente prima dell'ovulazione, i livelli di estrogeni persistentemente elevati, favoriti dall'aumento dei livelli di progesterone, provocano il picco di secrezione di GnRH da parte dell'ipotalamo e potenziano la responsività ipofisaria al GnRH. Di conseguenza, aumenta la secrezione di LH da parte dell'ipofisi. Anche I'FSH raggiunge un picco, ma più basso, presumibilmente perchè viene soppresso da inibina ed estrogeni. Il picco di LH è essenziale per l'ovulazione: senza di esso, la tappa finale della maturazione dell'oocita non può verificarsi. La divisione meiotica dell'oocita primario, che si era fermata dopo la duplicazione cromosomica, riprende. Con questa divisione l'oocita primario dà origine al primo corpo polare e diventa ovulo, o oocita secondario. Il liquido antrale si accumula, e il follicolo raggiunge la sua massima dimensione, pronto a rilasciare il suo ovulo durante l'ovulazione. Gli alti livelli di estrogeni nell'ultima parte della fase follicolare contribuiscono alla preparazione dell'utero a una eventuale gravidanza. L'endometrio continua a crescere fino a uno spessore finale di 3-4 mm, mentre le ghiandole cervicali iniziano a produrre copiose quantità di muco viscoso per facilitare il passaggio degli spermatozoi. Ora tutto è pronto per l'ovulazione. 7 Ovulazione Circa 16-24 ore dopo il picco dell'LH si ha l'ovulazione. L' ovulo cade nelle tube di Falloppio e viene trasportato lontano per essere fertilizzato o degenerare. Fase luteale precoce e intennedia Dopo l'ovulazio- ne, il corpo luteo produce quantità crescenti di progesterone ed estrogeni. Il progesterone è l'ormone dominante della fase luteale; i livelli di estrogeni aumentano, ma non raggiungono mai il picco presente prima dell' ovulazione. La combinazione di questi ormoni esercita un controllo a feedback negativo sull'asse ipotalamo-ipofi- sario. La secrezione di gonadotropine, ulteriormente soppressa dalla produzione di inibina luteale, è annullata per la maggior parte della fase luteale. Sotto l'influenza del progesterone, l'endometrio continua a prepararsi a un'eventuale gravidanza. Il rivestimento interno dell'utero è un epitelio con ghiandole che si portano in profondità nello strato di tessuto connettivo sottostante. Nella fase follicolare, sotto l'influenza degli estrogeni, l'endometrio era cresciuto e si era ispessito. Nella fase luteale, sotto l'influenza del progesterone, l'endometrio matura e diventa secretorio. Le ghiandole endometriali si avvolgono a spirale e nuovi vasi sanguigni crescono nello strato connettivale sottostante. Le cellule endometriali accumulano lipidi e glicogeno nel proprio citoplasma per fornire il nutrimento necessario allo sviluppo dell'embrione mentre si sta formando la placenta che costituirà la connessione materno-fetale. Un altro effetto del progesterone è l'ispessimento del muco cervicale. Il muco viscoso crea un tappo che blocca l'orifizio cervicale, impedendo l'ingresso di batteri e spermatozoi in utero. Un interessante effetto del progesterone è l'azione termogenica. Durante la fase luteale di un ciclo ovulatorio, la temperatura corporea basale della donna, presa subito dopo il risveglio e prima di alzarsi dal letto, sale di circa 0,3-0,5 °C e resta elevata fino al mestruo poichè questo cambiamento del valore di riferimento per la temperatura si verifica dopo l'ovulazione, non può essere usato per prevederla, tuttavia è un modo semplice per verificare se una donna ha avuto un ciclo ovulatorio o anovulatorio (cioè senza ovulazione). Fase luteale tardiva e mestruazione Il corpo luteo sopravvive per circa 12 giorni. Se non inizia una gravidanza, il corpo luteo degenera spontaneamente in una struttura inattiva, il corpus albicans (albus, bianco). Quando le cellule luteali smettono di funzionare, la produzione di progesterone ed estrogeni diminuisce. Questa diminuzione rimuove l'inibizione sul- l'ipotalamo e sull'ipofisi e di conseguenza la secrezione di FSH ed LH aumenta. Il mantenimento dell'endometrio secretorio dipende dalla presenza di progesterone. Quando il corpo luteo degenera e la produzione ormonale diminuisce, i vasi sanguigni presenti nello strato superficiale dell'endometrio si contraggono. In assenza di ossigeno e nutrienti le cellule superficiali degenerano. Circa due giorni dopo che il corpo luteo ha smesso di funzionare, comincia la desquamazione dello strato superficiale dell'endometrio e inizia la mestruazione. La mestruazione continua per circa 3-7 giorni, corrispondenti alla fase follicolare del ciclo ovulatorio successivo. 8 9 ALCUNI ESEMPI DI ORMONI E LORO FUNZIONE ORMONE Adrenalina o epinefrina, noradrenalina o norepinefrina e dopamina (catecolamine) Adrenocorticotropo (ACTH) Aldosterone (mineralcorticoidi) Cortisolo idrocortisone (glucocorticoidi) Insulina Ormone (ADH) o GHIANDOLA PRODUTTRICE Ghiandole surrenali (parte midollarre) ORGANO BERSAGLIO Muscoli e vasi sanguigni Ipofisi anteriore (adenoipofisi), linfociti Ghiandole surrenali (zona corticale) Corteccia surrenale Ghiandole surrenali Intero organismo Rene Pancreas (isole Intero di Langherans) organismo antidiuretico Ipotalamo Reni Ormone della crescita Ipofisi anteriore Intero (somatotropina STH-GH) (adenoipofisi) organismo FUNZIONE Aumentano il valore della pressione sanguigna, la frequenza del battito cardiaco, il metabolismo e la glicemia; vengono rilasciate durante l'attività fisica e in Le situazioni di stress. catecolamine sono al tempo stesso ormoni e neurotrasmettori del sistema nervoso autonomo ortosimpatico Stimola la secrezione di idrocortisone (cortisolo) dalla corteccia surrenale Regola la concentrazione del sodio e del potassio nel sangue, mantenendo la pressione sanguigna entro valori normali Svolge una funzione importante nella risposta dell'organismo a situazioni di stress; aumenta la glicemia e mobilizza i depositi lipidici; riduce gli stati infiammatori Regola la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue); favorisce l'accumulo di glicogeno e l'assorbimento di glucosio da parte delle cellule Aumenta il riassorbimento di acqua, favorendo l'escrezione di urine più concentrate Stimola i processi di crescita 10 Ormone stimolante (FSH) follicolo- Ipofisi anteriore Ovaie (adenoipofisi) testicoli e Stimola la maturazione delle cellule uovo e la produzione degli spermatozoi Ormone luteinizzante (LH- Ipofisi anteriore Ovaie ICSH) (adenoipofisi) testicoli e Stimola l'ovulazione nella donna e la secrezione di testosterone nell'uomo Ossitocina Ipotalamo Paratormone (PTH) Paratiroidi Progesterone Ossa, intestino reni Ovaie Prolattina Ipofisi anteriore Testicoli (cellule intestiziali Leydig) Testosterone Tiroxina (T4) triiodiotironina (T3) Utero, ghiandole mammarie e Stimola le contrazioni uterine durante il parto e il rilascio del latte dalle ghiandole mammarie e Ghiandole mammarie; utero Ghiandole mammarie Intero organismo di Regola il livello di calcio (Ca), tramite azione ipercalcemizzante (azione opposta a quella della calcitonina), e di fosforo (P), tramite effetto fosfaturico (diminuzione del fosforo nel plasma per riduzione del suo riassorbimento a livello renale) nel sangue Prepara l'utero alla gravidanza Stimola la produzione di latte dopo il parto Determina lo sviluppo sessuale; regola il funzionamento dell'apparato riproduttore maschile Tiroide Intero organismo Stimolano il metabolismo; favoriscono un normale processo di crescita Eritropoietina Reni Estrogeni Ovaie Midollo osseo Apparato riproduttore femminile Stimola la formazione dei globuli rossi Determina lo sviluppo sessuale, regola il funzionamento dell'apparato riproduttore femminile (ovaie) Ipofisi anteriore (adenoipofisi stimolano l'adenoipofisi a produrre rispettivamente: STHGH, TSH, ACTH, FSH + LH-ICSH Fattori di rilascio ipotalamici (releasing factors, RF, o releasing Jpotalamo, linfociti (CRH) 11 hormones, RH): TRH, CRH, GnRH Glucagone GHRH, Pancreas (isole di Langherans), stomaco (sistema GEP) Fegato Stimola la degradazione del glicogeno in glucosio, regola la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) 12