UniversitàdegliStudidiBari“A.Moro”-CorsodilaureainEconomiaecommercio
SCIENZADELLEFINANZE(Prof.ErnestoLongobardi)-Annoaccademico2015/2016
Esercitazionedel7dicembre2015
Esercizio 1 (ottimo paretiano e funzioni del benessere sociale). Si considerino le distribuzioni del
benessere(A,B,C)fratreindividui(1,2,3)riportatenellatabella(conU1,U2eU3siindicanoilivellidi
benesseredell’individuo1,2e3rispettivamente).
1.
Quale/idistribuzionidibenesseresonoottiminelsensodiPareto?
2.
Comesonoordinateledistribuzionidaunafunzionedibenesseresocialeutilitarista?
3.
Comesonoordinateledistribuzionidaunafunzionedibenessererawlsiana?
A
B
C
U1
11
3
5
U2
4
9
10
U3
7
10
10
SOLUZIONI
1.
AeC
2.
𝐶 ≻ 𝐴 ∼ 𝐵
3.
𝐶≻𝐴≻ Esercizio2(funzionidelbenesseresociale)Siconsiderilaseguentefrontieradelleutilità:
28𝑢! + 7𝑢! = 105
dove𝑢! indical’utilitàdell’individuoae𝑢! indical’utilitàdell’individuob.Ilcandidatodetermini:
a) la distribuzione di utilità 𝑢!! , 𝑢!! che massimizza il benessere sociale secondo il criterio
delMaxminàlaRawls;
b) ilbenesseresociale(W)associatoall’allocazioneottimalesecondoilcriteriodelMaxminàla
Rawls;
c) la distribuzione di utilità 𝑢!! , 𝑢!! che massimizza il benessere sociale secondo il criterio
dell’utilitarismo;
d) il benessere sociale (W) associato all’allocazione ottimale secondo il criterio
dell’utilitarismo.
Soluzioni
(a)𝑢!! = 3;𝑢!! = 3
(b) 𝑊 = 3
(c) 𝑢!! = 0;𝑢!! = 15
(d) 𝑊 = 15
Esercizio3(monopolio)
Lacurvadidomandainversadiunmonopolistaèdatada:
𝑝 = 80 − 2𝑞
eilcostomarginaleè:
𝑐𝑚𝑔 = 20 + 𝑞
Sidetermini:
1.
2.
3.
4.
laquantitàchemassimizzailricavodelmonopolista;
laquantitàchemassimizzailprofittodelmonopolista;
laperditadibenessererispettoall’equilibriodiunmercatoconcorrenziale;
ilmark-up(omargineprezzo-costooindicediLerner)delmonopolista.
1
SOLUZIONI
1.
2.
3.
4.
Rmg=80–4q;Rmg=0èq=20
Rmg=Cmg;80–4qM=20+qM;qM=12
pM=56;Cmg=32;qC=20;perdita=(56-32)x(20-12):2=96
Mark-up=(56-32)/56=0,43
Esercizio 4 (Esternalità). Si assuma che la produzione di un bene q generi inquinamento. Il costo
dell’inquinamentosiaparia2europerogniunitàdibeneprodotta(Emg=2).Sianodateleseguenticurve
didomandaediofferta:
p=20–4q
p=4q
esisuppongachel’esternalitàvengacorrettaconl’introduzionediun’imposta(pigouviana)specifica.
Sidetermini:
1.
l’esternalitàtotale(costodell’inquinamento)inequilibrioconcorrenziale;
2.
l’esternalitàtotale(costodell’inquinamento)incorrispondenzadellaquantitàsocialmente
ottima;
3.
ilgettitodell’imposta;
4.
ilguadagnointerminidibenessereassicuratodallacorrezionedell’esternalità.
SOLUZIONI
1.
20–4qc=4qc;qc=2,5;es.tot.=2*2,5=5
2.
20–4qott=2+4qott;qott=2,25;es.tot.=2*2,25=4,5
3.
T=2x2,25=4,5
4.
Guadagnointerminidibenessere=(2,5–2,25)x2:2=0,25
Esercizio5(criteridistribuzionedelcaricotributario)
Ibeneficimarginaliprivatigeneratidaunserviziopubblicosiano:
Bmgpr=6–q
Ilserviziogeneraancheun’esternalitàmarginalepositivadatada:
ESmg=2–q/3
Ilcostomarginale(emedio)delservizioè:
Cmg=2
Calcolare:
1.
laquantitàdiserviziorichiestadagliutentiquandol’interocostoèpostoalorocarico;
2.
laquantitàottimadiservizio;
3.
qualepercentualedelcostovapostaacaricodell’interacollettivitàtramiteleimposte
perchégliutentirichiedanolaquantitàottima.
Soluzioni
1.Bmgpr=Cmg;6–q=2;q*=4
2.Lafunzionedeibeneficimarginalisocialiè:
Bmgsoc=ESmg+Bmgpr=8–(4/3)q
Dunque:Bmgsoc=Cmg;8–(4/3)q=2;qott=4,5
3.Perqott=4,5sihaBmgpr=1,5
Lapercentualedicostodaporreacaricodell’interacollettivitàsaràpertanto:
(2-1,5)/2=0,25
2
Esercizio6(incidenzadelleimposte)
Il governo decide di aumentare l’accisa sulla benzina di 10 centesimi di euro per litro. Sapendo che
l’elasticità dell’offerta è ηs= 1,2 e che, in seguito all’aumento dell’accisa, il prezzo della benzina al
consumatore aumenta di 8 centesimi di euro per litro, si determini il valore assoluto dell’elasticità della
domanda(ηd).
SOLUZIONE
0.8=1,2/(1.2+ηd)èηd=0,3
Esercizio7(Progressivitàlocaleeglobale).
Siassumaunasocietàcompostaditreindividui,laseguentedistribuzionediredditi:y=(600,1.000,2200)e
duefunzionid’impostaprogressive:
1.
funzioned’imposta(A)T=0,25(Y–200)
2.
funzioned’imposta(B)T=0,25Y-50
Calcolare:
1.
lapressionefiscalecomplessivanelcasodall’imposta(A);
2.
l’elasticitàdeldebitodiimpostanelcasodell’imposta(B)perl’individuopiùpovero;
3.
l’elasticitàdelredditonettoconl’imposta(A)perl’individuopiùricco;
4.
l’aliquotamarginaledellafunzionediimposta(A);
5.
lacurvadiLorenzdelgettitoperl’imposta(A).
SOLUZIONI
1.
Pressionefiscaleimposta(A)=21%
2.
Elasticitàdeldebitodell’imposta(B)perl’individuopiùpovero=1,47
3.
Elasticitàdelredditonettoconl’imposta(A)perl’individuopiùricco=0,970
4.
Aliquotamarginalefunzionediimposta(A)=0,25
5.
Coordinate della curva di Lorenz del gettito per l’imposta (A) = (0,33;0,125) (0,66;0,375)
(1;1)
Esercizio8(grandezzeeconomichedell’impresa)
Siconsideriilseguentecontoeconomicodiun’impresaindividuale:
Costi
Ricavi
Rimanenzeinizialidiprodottifiniti100 Venditadiprodottifiniti1500
Rimanenzeinizialidibeniintermedi50 Rimanenzefinalidiprodottifiniti200
Acquistidibeniintermedi300 Rimanenzefinalidibeniintermedi100
Stipendiesalari600 Ammortamenti300
Onerifinanziari40
Sicalcoli:
1.
Ilvaloreaggiunto
3
2.
3.
L’utileoperativo,omargineoperativolordo
Ilprofittosupponendoche:
a. ilcapitaleinvestitonell’aziendasiaparia2.400,dicui2/3diproprietàdell’imprenditore,
b. iltassod’interessesiail5%;
c. l’imprenditore presti il proprio lavoro nell’impresa, quando, se lavorasse come lavoratore
dipendentepressoun’altraazienda,percepirebbeunostipendiodi300.
4.
Il debito (-) o il credito (+) IVA considerando un’aliquota ordinaria del 20% e supponendo
chel’impresaabbiaeffettuatouninvestimentoper500.
Soluzioni
VA=pqven+RFpr+RFint--RIpr+RIint-Aint=1.500+200+100-100-50-300=1.350
Uol=VA–W=1350–600=750
Profitto=U–rKpm-wLp
U=410
rKpm=0.05x1600=80
wLp=300
Profitto=410–80–300=30
5.
Ivaadebito=Venditaprod.finiti*0.2=1500*0.2=300
Ivaacredito=(Investimenti+Acquistibeniinterm.)*0.2=800*0.2=160
Saldo=-140(debito)
1.
2.
3.
4.
Esercizio9(incidenza)
Inrelazioneall’esercizioprecedentesisuppongachevengaintrodottaun’impostadel25%sulredditodi
impresa(utili),un’impostadel10%suiredditidaattivitàfinanziarie(interessi)eun’impostadel30%sui
redditidalavorodipendente.
Sicalcoli:
1.
2.
3.
l’utilealnettodell’impostasulredditodiimpresa;
inuovicostifigurativi;
ilprofitto(positivo+onegativo-)alnettodell’impostasulredditodiimpresa.
Soluzioni
1.
U*(1–0.25)=410*0.75=307,5
2.
3.
Costifigurativitot=
307,5-376=-68,5
!"∗!.!!!""∗!.!
!.!"
=376
Esercizio10(unitàimpositiva)
SiconsiderilaseguentescaladiequivalenzaISEperlefamigliemonoreddito:
Nucleofamiliare
1
2
3
4
5
ISE(monoreddito)
1,00 1,57 2,04 2,46 2,85
Un nucleo familiare monoreddito (famiglia A) è composto da 4 persone (il capofamiglia, due figli e il
coniugeacarico)epercepisceunredditoequivalente,interminidibenessere,aunredditodi10.000nel
casodiunindividuosingle(famigliaB).
4
Siassumalaseguentefunzioned’impostaprogressivaperdeduzione𝑇 = 𝑌 − 100 ∗ 0,25 eleseguenti
ipotesiditrattamentodelredditofamiliare:
1. tassazioneseparatacondetrazioniperfamiliariacarico
a. detrazioneperconiugeacarico:500
b. detrazioniperfigliacarico:100perciascunfiglio
2. quozientefamiliare:
a. coefficienteconiugi:1
b. coefficientefigli:0,5perciascunfiglio
Sidetermini:
a) ilredditonettodellafamigliaAnell’ipotesiditassazioneseparatadeiredditi
b) ilredditonettodellafamigliaAnell’ipotesidelquozientefamiliare
Soluzioni
a) 19.175
b) 18.525
Esercizio11(aritmeticadeldebitopubblico)
Inundeterminatoeserciziofinanziario,inunpaesechenonpuòfarericorsoalfinanziamentomonetario
del disavanzo, il rapporto tra il debito pubblico e il Pil è pari al 120%. Il tasso di interessecorrisposto sul
debitopubblico(r)èparial5%.Iltassodicrescitamonetario(x)delPilèil2%.Determinareilvaloredel
saldoprimariorispettoalPilnecessarioperchéilrapportodebito/Pilnoncresca.
Soluzione
0,036(3,6%)
Esercizio12(contoconsuntivo)
Inrelazioneallaseguentetabella,relativaalcontoconsuntivodiunentepubblico,sicalcolino:
1.
2.
leeconomiedispesa(residuidistanziamento)
iresiduiallafinedell'esercizio
Rendiconto di un ente pubblico - Spese
Residui all'inizio dell'esercizio
Previsioni di competenza (stanziamenti)
Impegni
Pagamenti in conto competenza
Pagamenti in conto residui
105
500
430
325
79
Soluzioni
1. 70
2. 131
5
Esercizio13(contoeconomicoconsolidatodelleamministrazionipubbliche)
Sicompleti,inserendoivalorimancanti,laseguentetabella,relativaaicontieconomicideitresotto-settori
delleamministrazionipubblicheealcontoconsolidato.
Ipotetici conti economici delle amministrazioni pubbliche - anno xxxx (miliardi di euro)
[a]
[b]
[c]
Amm. centrali Amm. locali E. di prev. Consolidato
Uscite
Totale uscite correnti
di cui:
Interessi passivi
Trasferimenti ad enti pubblici
Totale uscite in conto capitale
di cui:
Trasferimenti ad enti pubblici
Totale uscite
Entrate
Totale entrate correnti
di cui:
Trasferimenti da enti pubblici
Totale entrate in conto capitale
di cui:
Trasferimenti da enti pubblici
Totale entrate
450
200
325
75
200
40
5
3
30
0
6
0
20
10
0
430
220
330
8
10
84
15
114
0
4
10
0
70
Saldo di parte corrente (risparmio pubblico)
Indebitamento (-) o accreditamento(+)
Saldo primario
Soluzioni
Ipotetici conti economici delle amministrazioni pubbliche - anno xxxx (miliardi di euro)
[a]
[b]
[c]
Amm. centrali Amm. locali E. di prev. Consolidato [a]+[b]+[c]
Uscite
Totale uscite correnti
450
200
325
756
975
di cui:
Interessi passivi
75
5
0
70
80
Trasferimenti ad enti pubblici
200
3
6
0
208
Totale uscite in conto capitale
40
30
0
40
70
di cui:
Trasferimenti ad enti pubblici
20
10
0
0
30
Totale uscite
490
230
325
796
1.045
Entrate
Totale entrate correnti
di cui:
Trasferimenti da enti pubblici
Totale entrate in conto capitale
di cui:
Trasferimenti da enti pubblici
Totale entrate
440
235
Saldo di parte corrente (risparmio pubblico)
Indebitamento (-) o accreditamento(+)
Saldo primario
-20
-50
25
20
5
10
430
220
330
774
980
8
10
84
15
114
0
0
11
206
25
0
330
?
784
14
1.005
5
5
5
17
-12
58
4
10
6
VEROOFALSO
Indicareseleseguentiaffermazionisonovereofalse.
1. L’IVAèun’impostaadvaloremtaxexclusiveV
2. Un’impostaproporzionalesulpatrimoniorisultaprogressivarispettoalreddito,seil
rapportotrapatrimonioeredditocrescealcresceredelredditoV
3. Secondoilprincipiodelbeneficio,l’oneredellacoperturadelcostodellaspesa
pubblicaèpostointuttooinparteacaricodeibeneficiariF
4. Inpresenzadiesternalitàpositivel’equilibriodimercatoconcorrenzialeè
caratterizzatodalloscambiodiquantitàminoririspettoaquelleottimeinsenso
paretianoV
5. L’indicediKakwanimisural’effettoredistributivodell’impostaF
6. Ladomandacomplessivadiunbeneprivatosiottienesommandoverticalmentele
domandedeisingoliindividuiF
7. Conunacurvadidomandaperfettamenterigida,l’impostarisultaperinteroa
caricodeicompratoriV
8. L’impostaPigouvianaazzeraleesternalitànegativeF
9. ConunaFBSallaRawlsilbenesseresocialeèdatodallamediatral’utilità
dell’individuoconutilitàmaggioreeutilitàdell’individuoconutilitàminoreF
10. Perilprincipiodiequitàverticale,leimposterealinondevonoessereprogressive.F
11. L’elasticitàdeldebitod’impostaèdatadalrapportotralavariazionedeldebito
d’impostaelavariazionedellabaseimponibileF
12. Un’impostaèregressivasel’aliquotamarginaleèinferioreall’aliquotamediaV
13. IlsettoredelleAmministrazionipubblicheèsuddivisoinduesotto-settori:
AmministrazionicentralieAmministrazionilocali.F
14. Neicontipubblicilaspesaperinteressièdatadalprodottotrailtassodiinteressee
l’indebitamentonetto.F
15. SeilPILnominaleècostanteeilsaldoprimarioèpariazero,l’aumentodel
rapportodebito/Pilèdatodalprodottotrailtassodiinteresseeilrapportodebito
/Pil.V
16. Wikipedia è un bene pubblico. F
17. Si ha un’allocazione Pareto efficiente quando non è possibile migliorare la
condizione di alcun individuo. F
18. Il teorema di Coase dice che in caso di esternalità la contrattazione tra privati porta a
un’allocazione Pareto efficiente, a condizione che diritti di proprietà siano assegnati
in modo appropriato. F
19. Il prezzo di Lindahl è unico per tutti gli individui, come il prezzo di mercato di un
bene privato. F
20. Si ha il paradosso del voto quando l’ordinamento di preferenze di almeno un
partecipante al voto non è transitivo. F
21. Lo scambio dei voti può migliorare l’esito di una votazione dal punto di vista
dell’efficienza. V
22. Il trattato di Maastricht prevede che il saldo di bilancio in termini strutturali non
superi il 3% del Pil. F
23. Il Six-pack prevede che i paesi con un rapporto debito/Pil superiore al 60% riducano
l’eccedenza di 1/20 l’anno. V
24. In Italia il Programma di stabilità (PS) e il Piano nazionale di riforme (PNR) sono
contenuti nel Documento di economia e finanza (DEF). V
25. Indebitamento netto e fabbisogno sono la stessa cosa. F
7
26. Saldo netto da finanziare e fabbisogno sono la stessa cosa. V
27. Un’imposta è progressiva se l’aliquota marginale cresce al crescere del reddito. F
28. Le esportazioni sono operazioni esenti dall’IVA. F
29. Date le curve di domanda e di offerta, e data l’imposta unitaria nel punto di
equilibrio, la ripartizione del carico fiscale tra venditori e compratori è indipendente
dal fatto che il tributo sia formalmente a carico degli uni oppure degli altri. V
30. L’imposta sul valore aggiunto è insensibile al grado d’integrazione verticale degli
scambi. V
31. Secondo il principio della capacità contributiva l’onere della copertura del costo
delle spese pubbliche è posto, in tutto o in parte, a carico dei beneficiari. F
32. L’indice di Reynolds-Smolensky è pari alla differenza tra l’indice di Gini dei redditi
lordi e l’indice di Gini dei redditi netti. V
33. Con l’IVA a ogni stadio l’imposta gravante sul valore del bene corrisponde alla
somma dell’imposta che ha gravato sugli stadi precedenti. F
34. Se un monopolista ha come obiettivo la massimizzazione del valore delle vendite,
dato un vincolo di profitto minimo, un’imposta proporzionale sui profitti può
trasferirsi. V
35. Date due distribuzioni di reddito X e Y, Y domina X nel senso di Lorenz se e solo se
Y domina X secondo il criterio utilitaristico. F
36. Le curve di indifferenza della funzione del benessere sociale utilitarista sono rette
inclinate negativamente a 45 gradi. V
37. Il valore aggiunto è dato dalla differenza tra il valore della produzione e i costi
variabili. F
38. Il piano di consumo ottimo per un individuo è quello per il quale il tasso soggettivo
di interesse eguaglia il saggio marginale di sostituzione intertemporale. F
39. All’interno della scatola di Edgeworth, la curva dei contratti è il luogo geometrico
dei miglioramenti paretiani. F
40. La quantità ottima di bene pubblico è quella in corrispondenza della quale il costo
marginale è eguale alla somma dei benefici marginali degli individui. V
41. Il secondo teorema fondamentale dell’economia del benessere stabilisce che esiste
sempre un vettore di prezzi tale che ciascuna allocazione Pareto-efficiente è un
equilibrio di mercato concorrenziale, una volta assegnate le opportune dotazioni
iniziali. V
42. L’IVA è un’imposta generale sulle vendite al consumo. F
43. La progressività dell’imposta è condizione necessaria e sufficiente perché il prelievo
riduca la disuguaglianza, quale che sia la distribuzione dei redditi lordi. V
44. La tassazione del reddito entrata equivale alla tassazione del consumo potenziale. V
45. Con il principio della fonte i redditi sono tassati dal paese esportatore. F
46. L’escludibilità di un bene è condizione necessaria perché possa applicarsi il principio
della controprestazione. V
47. Il teorema dell’elettore mediano dice che, dato uno spazio politico unidimensionale e
un profilo di preferenze unimodali, la politica vincente con la regola della
maggioranza è la politica mediana. F
48. Data una distribuzione dei redditi X e due funzioni d’imposta t1 e t2; l’imposta t1
eserciterà un maggiore effetto redistributivo se e solo se, in corrispondenza di ogni
livello di reddito, l’imposta t1 risulta più progressiva dell’imposta t2 in base
all’elasticità del reddito netto. V
49. Con un’imposta progressiva per scaglioni, nell’ambito di ciascuno scaglione
l’aliquota marginale è costante. V
50. Un’imposta è progressiva se l’elasticità del gettito è superiore a zero. F
8