stagione - Turismo Cremona

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8, 10, 12 ottobre
Madama Butterfly
di Giacomo Puccini
17 e 19 ottobre
Don Giovanni
di Wolfgang Amadeus Mozart
nuovo allestimento
14 e 16 novembre
Nabucco
di Giuseppe Verdi
nuovo allestimento
20 e 22 novembre
Adriana Lecouvreur
di Francesco Cilea
6 e 8 dicembre
Les contes d’Hoffmann
(I racconti di Hoffmann)
di Jacques Offenbach
nuovo allestimento
CORO DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO
maestro del coro Antonio Greco
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO
Le opere vengono rappresentate con sopratitoli
mercoledì 8 ottobre, ore 20.30 (turno A)
venerdì 10 ottobre, ore 20.30 (turno B)
domenica 12 ottobre, ore 15.30 (fuori abbonamento)
Madama Butterfly
Opera in tre atti, libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
dal dramma Madam Butterfly di David Belasco
musica di Giacomo Puccini
Direttore Giampaolo Bisanti - regia Giulio Ciabatti
Interpreti principali: Cellia Costea (Cio-Cio San),
Giuseppe Varano (F.B. Pinkerton),
Domenico Balzani (Sharpless), Giovanna Lanza (Suzuki)
Durante un viaggio a Londra, Giacomo Puccini assistette ad una
rappresentazione del dramma
Madam Butterly di David Belasco,
rimanendone particolarmente suggestionato, pur senza comprendere
del tutto il testo inglese. Decise che
quel dramma così intenso e ricco di
spunti di riflessione dovesse essere
musicato, affidando all’accoppiata
Giuseppe Giacosa e Luigi Illica (già
autori de La bohème e Tosca) la
stesura del libretto, suddiviso in tre
atti nella versione definitiva. L’opera,
infatti, subì diversi rimaneggiamenti
dopo il clamoroso insuccesso della
immagine de L'histoire de Genji
sua “prima” milanese, in una turbolenta serata al Teatro alla Scala nel
febbraio 1904. Pare che uno dei motivi della fredda accoglienza da parte del
pubblico scaligero fosse la lunghezza dell’opera, inizialmente suddivisa in
due atti. Tra le revisioni apportate da Puccini e i suoi librettisti vi fu, dunque,
anche la nuova scansione in tre atti: in questa nuova versione (ovvero quella
comunemente eseguita), Madama Butterfly trionfò nel maggio 1904 al Teatro
Grande di Brescia, imponendosi poi come uno degli «esiti massimi del teatro pucciniano e novecentesco in genere» (Aldo Nicastro). Il successo e la
fama di questo melodramma si devono soprattutto alla straordinaria abilità di
Puccini nel descrivere con grande perizia musicale le variegate situazioni del
libretto: in ogni scena si susseguono personaggi, ambientazioni, sentimenti
estremamente diversi una dall’altra, che Puccini riesce a tradurre perfettamente in musica, dando vita ad un racconto sonoro particolarmente accurato
e suggestivo.
venerdì 17 ottobre, ore 20.30 (turno A)
domenica 19 ottobre, ore 15.30 (turno B)
Don Giovanni
ossia il dissoluto punito
dramma giocoso in due atti, libretto di Lorenzo Da Ponte
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Direttore José Luis Gomez-Rios - regia Graham Vick
Interpreti principali: Gezim Myshketa (Don Giovanni),
Andrea Concetti (Leporello), Valentina Teresa Mastrangelo* (Donna Anna),
Federica Lombardi*(Donna Elvira), Giovanni Sala* (Don Ottavio)
* Vincitori Concorso As.Li.Co. 2014
Seconda opera della trilogia firmata da Wolfgang
Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte (di cui fanno
parte anche Le nozze di
Figaro e Così fan tutte), la
vicenda di Don Giovanni
affonda le proprie radici
nella letteratura europea
seicentesca: a dare i natali
letterari al burlador de Sevilla fu lo spagnolo Tirso de
Molina, seguito poi da molti
altri celebri autori teatrali tra
cui Molière e Goldoni. Le
versioni molièriana e golMarc Chagall, The birthday (1915)
doniana della vicenda del
“dissoluto punito” confluirono nel libretto di un’opera musicata da Giovanni Gazzaniga, caduta nell’oblio
dopo il grande successo riscosso dal Don Giovanni mozartiano fin dalle prime
esecuzioni. Il debutto, in particolare, avvenuto nell’ottobre 1787 a Praga, sancì
un vero e proprio trionfo per compositore e librettista: Mozart e Da Ponte erano
stati in grado di trasformare la vicenda di un licenzioso ed impenitente libertino,
nobile solo per nascita, in un assoluto capolavoro musicale e drammaturgico,
ricco di situazioni narrative e momenti musicali di grande eterogeneità, capaci
di sottolineare di volta in volta il carattere da opera buffa o quello da opera
seria della vicenda ed approfondendo continuamente il carattere e lo sviluppo
psicologico dei singoli personaggi. E a proposito di seduttori divenuti leggendari,
pare che alla prima praghese di Don Giovanni fosse presente anche l’ormai più
che sessantenne Giacomo Casanova, che forse, durante la cosiddetta “aria del
catalogo”, avrà provato un senso di familiarità.
venerdì 14 novembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 16 novembre, ore 15.30 (turno B)
Nabucco
Dramma lirico in quattro parti, libretto di Temistocle Solera
musica di Giuseppe Verdi
Direttore Marcello Mottadelli - regia Andrea Cigni
Interpreti principali: Alberto Gazale (Nabucco),
Tiziana Caruso (Abigaille), Enrico Iori (Zaccaria),
Raffaella Lupinacci (Fenena), Gabriele Mangione (Ismaele)
Terza opera di Giuseppe
Verdi, Nabucco è considerata
il primo grande successo del
compositore bussetano, che fino
a quel momento aveva riscosso
un mite successo e un fiasco
clamoroso con le prime due
opere composte per La Scala. In
particolare, Nabucco fu l’opera
della “rinascita” non solo artistica
ma anche personale di Verdi:
nel 1840, oltre al clamoroso
insuccesso di Un giorno di
regno, il compositore era stato
colpito da una serie di gravi lutti
familiari che lo avevano indotto
Philippe De Champaigne,
ad abbandonare la carriera
Mosè presenta le tavole (1648)
musicale. Poi l”’incontro” con
il libretto di Nabucco, originalmente approntato da Temistocle Solera per
un altro compositore, cambiò tutto, consentendo a Verdi di conquistare le
scene milanesi ed ottenendo in breve tempo un posto speciale nel cuore
del pubblico italiano e in seguito anche straniero. L’opera infatti debuttò alla
Scala di Milano nel 1842 riscuotendo un successo che neppure Verdi aveva
potuto prevedere e il celebre coro “Va’ pensiero” divenne fin da subito una
sorta di inno assunto dalla popolazione nel periodo dei moti risorgimentali.
Lo stesso compositore ebbe a scrivere che «con quest’opera si può dire
veramente che ebbe principio la mia carriera artistica: e se dovetti lottare
contro tante contrarietà, è certo però che il “Nabucco” nacque sotto una
stella favorevole […]». Una buona stella che lo fece anche avvicinare
maggiormente a Giuseppina Strepponi (prima interprete di Abigaille), sua
futura compagna di vita.
giovedì 20 novembre, ore 20.30 (turno A)
sabato 22 novembre, ore 20.30 (turno B)
Adriana Lecouvreur
Dramma lirico in quattro atti, libretto di Arturo Colautti
dal dramma omonimo di Eugène Scribe e Ernst Legouvé
musica di Francesco Cilea
Direttore Carlo Goldstein - regia Ivan Stefanutti
Interpreti principali: Daria Masiero (Adriana Lecouvreur),
Angelo Villari (Maurizio), Sanja Anastasia (Principessa di Bouillon),
Francesco Paolo Vultaggio (Michonnet)
John Withe Alexander, Repose (1895)
Adriana Lecouvreur fu l’opera che consacrò Francesco Cilea come uno dei più interessanti compositori italiani del verismo musicale. Il libretto di Arturo Colanutti è
tratto da un dramma di Eugène Scribe e Ernest Legouvé, cavallo di battaglia di molti grandi interpreti di fine ‘800 come Eleonora Duse e Sara Bernhardt. La vicenda
stessa si incentra sull’attrice settecentesca Adriana Lecouvreur, sulla quale Cilea
si documentò approfonditamente per cercare di descriverne al meglio il carattere.
Avendo come protagonista un’attrice, nell’opera vi sono diverse scene metateatrali, in cui l’azione si svolge durante una rappresentazione teatrale. Il “teatro nel
teatro” è un espediente drammaturgico usato fin dall’antichità, spesso presente in
Shakespeare e che durante il verismo avrà modo di sedimentarsi, utilizzato come
riflessione sulla realtà oltre la cosiddetta “quarta parete”. Una quarta parete che nel
caso di Adriana Lecouvreur si spalanca su un’ambientazione tipicamente ‘700sca,
con episodi di gusto arcadico e galante, in cui si inseriscono le vicende umane ed
amorose dei personaggi, musicate con una liricità tipicamente otto-novecentesca.
sabato 6 dicembre, ore 20.30 (turno A)
lunedì 8 dicembre, ore 15.30 (turno B)
Les contes d’Hoffmann
(I racconti di Hoffmann)
Opera romantica in tre atti, un prologo e un epilogo, libretto di Jules Barbier
musica di Jacques Offenbach
Direttore Christian Capocaccia - regia Frédéric Roels
Interpreti principali: Michael Spadaccini (Hoffmann),
Bianca Tognocchi* (Olympia), Larissa Alice Wissel* (Antonia),
Maria Mudryak* (Giulietta)
Abramo Rosalen (Lindorf/Coppélius/Dapertutto/Miracle)
* Vincitori Concorso As.Li.Co. 2014
Les contes d’Hoffmann è uno
dei titoli d’opera
maggiormente
sottoposti a revisione, con moltissime versioni
della stessa. Tra
le cause principali
della tormentata
vicenda editoriale
dei Racconti vi
fu, in primo luogo, la morte di
Jacques Offenbach, che non
Robert Frederick Blum, Two hidlers (1888)
fece in tempo
ad orchestrare la
partitura o a lasciare specifiche indicazioni su come procedere. A tale scopo fu incaricato un altro autore, che però si prese la libertà di apportare non
poche modifiche alla partitura. Ad aggravare la situazione contribuì un incendio scoppiato nel 1887 all’Opéra-Comique, il teatro parigino dove i Racconti
avevano visto la luce e dove era contenuta la maggior parte dei documenti
relativi al dramma di Barbier musicato da Offenbach. Base comune a tutte le
versioni dell’opera rimangono comunque le vicende amorose del poeta tedesco E.T.A Hoffmann, alla costante e vana ricerca della donna perfetta: i suoi
Racconti testimoniano la delusione, lo sconcerto e la mortificazione provati
di fronte all’impossibilità di trovare il vero amore, rinvenuto infine nella sua
stessa arte, la poesia. Le singole peculiarità delle donne amate da Hoffmann
si riscontrano anche nell’abile scrittura di Offenbach, in grado di sottolineare musicalmente le specifiche caratteristiche dei tre personaggi femminili.
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Domenica 5 ottobre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Madama Butterfly
di Giacomo Puccini
relatore: Emanuele Senici
Domenica 12 ottobre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Don Giovanni
di Wolfgang Amadeus Mozart
relatore: Lisa Navach
Domenica 9 novembre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Nabucco
di Giuseppe Verdi
relatore: Vittoria Fontana, Andrea Cigni,
Marcello Mottadelli
Domenica 16 novembre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Adriana Lecouvreur
di Francesco Cilea
relatore: Marco Cosci
Domenica 30 novembre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Les contes d’Hoffmann
di Jacques Offenbach
relatore: Vincenzo Borghetti
Tutti gli incontri si terranno nel Ridotto del Teatro A. Ponchielli
Ingresso libero
abbonamenti e biglietti
Abbonamento
turni A e B
Platea e palchi, 5 recite
Galleria, 5 recite
Loggione
Interi
€ 230,00
€ 145,00
€ 80,00
Ridotti*
€ 210,00
€ 130,00
* Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per gruppi
organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del Touring club
italiano, per i possessori di Music card dell’Orchestra da Camera di Mantova, soci ADAFA
Biglietti
Platea e palchi
Galleria
Loggione
Interi
€ 55,00
€ 35,00
€ 20,00
Biglietto studenti
€ 12,00
Ridotti*
€ 50,00*
€ 32,00
* Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per possessori di
City Card emessa dall’Ufficio Turismo della Provincia di Cremona, per gruppi organizzati,
per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del Touring club italiano, per
i possessori di Music Card dell’Orchestra da Camera di Mantova, per soci ADAFA
- Prelazione ex abbonati dal 25 giugno al 12 luglio
e dal 26 agosto al 12 settembre
- Nuovi abbonamenti dal 13 al 19 settembre
- Vendita biglietti singole recite dal 20 settembre
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Centro di Musicologia
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Società Editoriale Cremonese S.p.A.
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A TEATRO CON IL BUS
in collaborazione con
Le persone interessate a prenotare il servizio di
trasporto gratuito a Teatro possono richiederlo
telefonando in orario di ufficio (ore 8.30-12.30
e 14.30-17.00) alla segreteria del Teatro
(tel. 0372 022010/11) entro le 24 ore dalla data
dello spettacolo.
AGEVOLAZIONI PARCHEGGIO
Gli spettatori del Teatro Ponchielli potranno godere di particolari agevolazioni durante le serate di
spettacolo presso il parcheggio di Piazza Marconi.
Informazioni presso la biglietteria del Teatro
(tel. 0372 022001/02)
Parcheggio Piazza Marconi
Aperto e Videosorvegliato H24
Piazza Marconi, Cremona - 26100
Tel.: 0372/28936
www.sabait.it
Info:
Segreteria:
0372.022.010 e 0372.022.011
Biglietteria:
(ore 10.30 - 13.30 e ore 16.30 - 19.30)
tel. 0372.022.001 e 0372.022.002
[email protected]
Biglietteria on-line:
www.vivaticket.it
[email protected]
www.teatroponchielli.it
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Progetto grafico: Corrado Testa
Esecutivi digitali: Service Lito
Stampa: Fantigrafica
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