La società dei sepolcri imbiancati

annuncio pubblicitario
La società dei sepolcri imbiancati
Di: Franco Libero Manco
L'uomo dovrebbe essere colmo di gratitudine nei confronti degli animali per tutto
quanto hanno fatto e fanno per il genere umano; l'uomo invece tende vergognosamente
a sottovalutare il valore di questi nostri compagni di vita nella stessa misura in cui
sopravvaluta se stesso . Diceva Plutarco: "iVi è un gran numero di uomini sensuali, vuoti,
crudeli collerici, avidi, tiranni, assassini dei loro stressi bambini o dei loro genitori: non è una
follia pensare che noi dobbiamo dei doveri di giustizia verso di loro? mentre verso il bue da
lavoro, il cane che difende il gregge o la casa , le pecore che ci danno il latte e la lana non
abbiamo alcun dovere?" Diceva Rousseau: "Quando si vuole ignorare i diritti di qualcuno basta
negare i suoi bisogn
".
Se la massaia, o il cuoco, che sta sezionando un animale da cucinare, si causa una ferita con il
coltello accusa dolore, spavento, si allarma, corre ai ripari, va dal medico e appena ricucita la
ferita torna sezionare lo stesso animale. E' una vergognosa infermità della condizione umana
incapace di immedesimarsi nel dolore degli animali, dolore che considera senza importanza,
senza valore; una vergognosa incapacità di senso critico: cinismo e ipocrisia sono le peculiari
attitudini della stragrande maggioranza degli umani che non vorrebbero mai capitasse loro ciò
che comunemente, disinvoltamente e con freddezza causano alle loro vittime innocenti. Eppure
basterebbe visitare le camere di smembramento di un mattatoio per essere catapultati
nell'inferno più agghiacciante e traumatico: basterebbe vedere gli animali terrorizzati che
inutilmente tentano una via di fuga; basterebbe vedere il sangue scorrere a fiotti dal
corpo aperto in convulsione e le viscere ancora fumanti sul pavimento; basterebbe
sentire la puzza della morte che emanano simili ambienti per rendersi conto di che cosa
è fatta la bistecca che la gentile signora serve elegantemente a tavola convinta di avere
bisogno di quel misero pezzo di cadavere
.
Agli animali non solo viene negato il sacrosanto diritto alla vita che per legge naturale ha ogni
essere vivente; l'uomo nega loro la dignità e la libertà che per se stesso considera intoccabili.
Nega loro il diritto di avere una famiglia per poter strappare alle mucche, alle pecore, ai maiali i
loro piccoli, mentre se ad una donna viene sottratto il suo piccolo il dramma e la disperazione
riempiono le pagine di cronaca, mentre considera giusto, normale, lecito se lo stesso delitto
viene compiuto nei confronti di milioni di altri esseri senzienti a cui è stato strappato il figlio per
essere fatto a pezzi, cucinato e divorato da coloro che si considerano fatti ad immagine del loro
dio crudele e sanguinario. Diceva G. B. Show "Se un uomo uccide una tigre lo considera sport.
Se la tigre aggredisce una persona è considerata ferocia
".
L'uomo compie la cosa più abominevole quando uccide e si ciba del cadavere delle creature
che convivono con lui. Non meravigliamoci quando pagheremo le conseguenze per le
sofferenze che abbiamo causato agli animali cacciandoli, arpionandoli, imprigionandoli, resi
disperati, pazzi per il dolore; non meravigliamoci se gli altri non avranno pietà nei nostri
confronti come noi non abbiamo pietà delle nostre vittime. Prima o poi la paura dell'animale
sarà la nostra paura, la sua sofferenza sarà la nostra sofferenza, perché tutto si paga
1/2
La società dei sepolcri imbiancati
nell'universo secondo la inesorabile legge della causa-effetto, della semina e raccolta
.
POSSANO TUTTI LE CREATURE ESSERE LIBERE DALLA TIRANNIA UMANA
Associazione Vegetariana Animalista
via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 - 3339633050
www.vegetariani-roma.it
2/2
Scarica