L’esperimento LHCb al CERN e le attività del Gruppo di Ferrara Massimiliano Fiorini ([email protected]) per il Gruppo LHCb Ferrara Lavori in Corso a Fisica, Ferrara, 23 Novembre 2016 Il Modello Standard • • • • 12 particelle elementari, 6 leptoni e 6 quark, raggruppate in 3 famiglie, di massa crescente Forze tra particelle di materia trasmesse da altre particelle , i cosiddetti “campi di Gauge” Prevista l’esistenza di una particella, il bosone di Higgs, finalmente osservata a LHC! M.S. non può essere la teoria ultima. Non spiega: – – Perché 3 x 2 famiglie ? Perché masse così diverse ? ( mve < 1 eV ; mtop = 175 GeV ) • La materia ordinaria è formata solo dalla prima generazione – – – Perché 4 interazioni ? Come conglobare la gravità ? dov’è finita l’antimateria? La fisica del sapore Permette di accedere a processi di fisica al di là del modello standard, attraverso lo studio di effetti indiretti (correzioni radiative) in decadimenti rari di adroni B, D, K Osservazione diretta Osservazione indiretta Large Hadron Collider Esperimento LHCb • • • • • • Uno dei 4 grandi esperimenti di LHC (L=21m, H=10m, W=5600t) Installato in una caverna sotterranea a 100 metri di profondità Mole equivalente di dati: 8 DVD al secondo Filtrati attraverso una farm di 2000 computer L’equivalente di 60000 DVD all’anno viene scritto su disco Sistema di calcolo distribuito (GRID) La Collaborazione n Collaborazione internazionale: più di 70 istituti, distribuiti in una ventina di paesi in vari continenti Alcuni recenti risultati n n LHCb produce circa 80-100 articoli all’anno, pubblicati su prestigiose riviste internazionali Alcuni esempi di risultati recenti: Attività del gruppo di Ferrara Apparato sperimentale Ring Imaging Cherenkov Calorimeters 250/300 mrad Acceptance 10 mrad pp collision « Tracking » detectors Muon System (side view) The LHCb Muon Detector The LHCb Muon Detector The Muon System is made of 1368 Multi Wire Proportional Chambers (MWPC), and 12 Gas Electron Multiplirs (GEM) detectors, installed on 5 supporting walls according to a projective geometry pointing to the interaction point Of the 1368 MWPC detectors, about 250 have been built and tested in the Ferrara Facilities At present Ferrara has the co-responsibility of the Detector management and coordination The LHCb Muon Detector Interested Students will work on Detector Performance Studies based on the analysis of Efficiency and Noise Data and have the possibility to spend some time at CERN (for the Master Thesis). Contact Person: Wander Baldini: office 326, e-mail: [email protected] RICH Detectors 56 glass spherical mirrors support structure Magnetic Shield Photon Detectors 8m rad 250 m Spherical Mirror C4F10 Beam pipe Track VELO exit window Plane Mirror 40 glass flat mirrors Central Tube 0 100 200 288 HPDs and magnetic shielding z (cm) RICH-1 (25-300 mrad) RICH-2 (15-120 mrad) 4 m3 C4F10 n = 1.0014, up to 60 GeV 100 m3 CF4 n = 1.0005, up to ~100 GeV Contatti: R. Calabrese, A. Cotta Ramusino, M. Fiorini, E. Luppi LHCb Upgrade Plans n n During Run 1 operated at tunable leveled luminosities up to ~4×1032 cm-2s-1, 2× higher than design value In Run 2 we should collect ~5 fb-1 more q Main limitation: 1 MHz L0 trigger rate LHC era n HL-LHC era Run 1 (2010-12) Run 2 (2015-18) Run 3 (2021-23) Run 4 (2027-29) Run 5+ (2031+) 3 fb-1 8 fb-1 ~25 fb-1 ~50 fb-1 ~100 fb-1 LHCb Upgrade q q q Operate detector at luminosities of ~2×1033 cm-2s-1 Upgrade detectors to be able to readout at 40 MHz Install upgraded LHCb during long shutdown 2 (2019-20) RICH Upgrade n Aumento della lunghezza totale degli specchi sferici nel RICH-1 per dimezzare il rate istantaneo sui rivelatori n Nuovi foto-rivelatori con struttura modulare q q q Ma-PMT Elettronica di front-end FPGA e link veloci Nuovi foto-rivelatori n Multi-anode Photo Multiplier Tubes (MaPMTs) q Quantum Efficiency (QE) fino a ~40% n Problemi: uniformità di guadagno, area attiva, cross-talk, sensibilità ai campi magnetici n Attività a Ferrara: q q q Costruzione e utilizzo di setup laser al picosecondo (405 nm) per caratterizzazione rivelatori ed elettronica Studio degli effetti di campo magnetico Studio del danno da radiazione Attività di elettronica a Ferrara n n CLARO: amplificatore veloce e discriminatore sviluppato in tecnologia AMS 0.35 µm CMOS Design del chip finale (CLARO 8 canali) 25 ns! q n Successivi test elettrici, irraggiamento, produzione su larga scala e installazione Test della produzione di circa 40k chip e delle schede su cui saranno alloggiati (laboratorio fotorivelatori a Ferrara) Test della produzione delle Elementary Cells (a Ferrara) Amplifier output! 1 Me- signal! Front-end Board (FEB)! Base board! n Ma-PMT! Back board! Analisi dati • I dati sono analizzati mediante l’utilizzo di – risorse di calcolo distribuite e locali – tecniche sofisticate (analisi multivariate, reti neurali, simulazioni) – concetti avanzati di probabilità e statistica – strumenti collaborativi Forte collaborazione tra colleghi italiani e stranieri L. Pappalardo LHC Distributed Computing n n n Il progetto LHC Computing Grid e’ una collaborazione tra oltre 150 sedi di circa 40 paesi nel mondo. La missione di tale progetto e’ fornire le risorse di calcolo complessive necessarie a immagazzinare, distribuire e analizzare i circa 25 PB di dati che ogni anno vengono acquisiti dagli esperimenti di LHC. Ogni esperimento sviluppa il proprio modello di calcolo sulla base dell’infrastruttura comune. LHCb Computing a Ferrara n n n n n Il modello di calcolo e’ piuttosto complesso. Il gruppo di Ferrara si occupa di alcuni aspetti di calcolo essenziali per gestire e analizzare l’enorme quantita’ di dati che l’esperimento raccoglie. Produzione (ricostruzione, Monte Carlo, …) q Gestione e controllo delle operazioni Accounting q Ottimizzazione e gestione q Sviluppo funzionalità Database q Ottimizzazione dei database di back-end all’infrastruttura di produzione distribuita q Mysql (studi su MariaDB e database NoSQL) q Soluzioni con replicazione e cluster di database Trigger con GPU n n GPU (Graphics Processing Units) q Introdotte nel 1999 da NVIDIA à rivoluzione nella computer grafica e video games q Da alcuni anni molto usate per il calcolo scientifico n la legge di Moore dà segni di saturazione q Utilizzate per operazioni altamente parallelizzate n mentre le CPU eseguono i programmi in maniera seriale La sfida: realizzare un sistema di trigger con GPU q Calcoli in tempi ultra-rapidi e decisione sull’evento da tenere/scartare q Sviluppo di algoritmi paralleli per tracciatore e RICH Il futuro Tracciatore 4D n n n Sviluppo di un tracciatore a pixel con risoluzioni spaziali di 30 micron e risoluzioni temporali di circa 10 picosecondi Elevata resistenza alle radiazioni Utilizzo negli esperimenti di LHC a seguito dell’aumento di luminosità dell’acceleratore Contatti: R. Calabrese, M. Fiorini, E. Luppi Il Gruppo LHCb-Ferrara n n n n n n n n n Mirco Andreotti Wander Baldini Manuel Bolognesi Concezio Bozzi Roberto Calabrese Angelo Cotta Ramusino Marco Corvo Massimiliano Fiorini Luca Landi n n n n n n n n n Roberto Malaguti Luca Minzoni Eleonora Luppi Ilaria Neri Luciano Pappalardo Benedetto Siddi Giulia Tellarini Luca Tomassetti Stefania Vecchi Riepilogo n Numerose attività e argomenti di tesi (per Laurea Triennale e Magistrale) possibili su LHCb, in vari settori a seconda del vostro interesse: q q q q q q n Analisi dati Sviluppo di elettronica veloce, a basso rumore, resistente alle radiazioni Sviluppo di sistemi di acquisizione dati (DAQ) Sviluppo e costruzione di rivelatori innovativi (fotorivelatori, rivelatori a pixel di silicio) Controllo di qualità e caratterizzazione dispositivi elettronici e fotorivelatori Computing Contattateci per ulteriori informazioni! Altre attività Equorinometro n Studio di fenomeni di bioluminescenza utilizzando equorina q q n Monitoraggio della concentrazione dello ione Ca2+ nei vari distretti cellulari Rivelazione di bassissimi livelli di luce (blu) con tubi fotomoltiplicatori ad elevata efficienza quantica e basso rumore Collaborazione con il Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale Contatti: R. Calabrese, M. Fiorini, E. Luppi, L. Tomassetti