ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA CAMPUS DI RIMINI Corso di Laurea in Ostetricia – SEDE BOLOGNA –SEDE DI RIMINI Approvato dal CONSIGLIO DI CORSO DEL 04/04/2013 REGOLAMENTO DI TIROCINIO Premessa La scelta di diventare operatori sanitari richiede un importante impegno formativo che si realizza a livello individuale e collettivo. A questo impegno responsabile contribuiscono in maniera determinante le istituzioni coinvolte (Università, SSN, Agenzie ed enti privati) che sono chiamate a rispondere ai bisogni formativi di studenti e operatori, e ai molteplici e complessi bisogni di salute del singolo cittadino e della collettività. La responsabilità nella formazione degli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie si declina nella continua ricerca di metodologie di apprendimento ,in ambito clinico-assistenziale che hanno lo scopo di far conseguire capacità professionali rivolte alla pianificazione, erogazione e valutazione dell’assistenza sulla base delle conoscenze e delle capacità acquisite Art. 1 - IL TIROCINIO PROFESSIONALE: FINALITA’ E PRINCIPI PEDAGOGICI. Definizione Il tirocinio clinico,è una strategia formativa che prevede l’affiancamento dello studente ad un professionista esperto ,in contesti sanitari specifici, al fine di acquisire le competenze previste dal ruolo professionale . Esso rappresenta il cuore della preparazione professionale degli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e la modalità formativa fondamentale per sviluppare competenze professionali. Il tirocinio come metodo educativo si fonda sul modello di apprendimento dall’esperienza che ha scardinato il concetto di addestramento storicamente accettato e utilizzato. L’Andragogia, ovvero il corpo delle conoscenze sull’apprendimento degli adulti, guida gli esperti nella scelta dei metodi più efficaci per sostenere lo studente nel processo di apprendimento; il ruolo del tutor come supervisore e facilitatore dell’apprendimento all’interno del contesto di tirocinio risulta così irrinunciabile. Per un buon esito dell’esperienza di tirocinio gli studenti devono essere informati circa gli obiettivi di apprendimento da conseguire e, fin dall’inizio, sugli standard che saranno usati per valutare le loro performance compresi gli elementi che contribuiranno alla valutazione finale di tirocinio ed essere informati quando non vi è il raggiungimento di tali standard prima della valutazione certificativa finale. Il percorso di tirocinio deve risultare flessibile e finalizzato alle esigenze di apprendimento dello studente cercando di tendere il più possibile alla personalizzazione dell’esperienza. Allo studente viene inoltre garantito il rispetto del diritto di privacy, i tutor e i supervisori gestiscono con riservatezza le informazioni connesse allo sviluppo delle perfomance dello studente e le utilizzano esclusivamente a scopi formativi. L’esperienza nei servizi permette allo studente di affrontare situazioni complesse che possono essere risolte con la messa in pratica dei saperi acquisiti e mediante il ricorso alle conoscenze tacite che lo guidano nella risoluzione delle problematicità. In questo caso, la riflessività diventa lo strumento e l’atteggiamento prioritario per poter apprendere le competenze professionali. Il tirocinio offre pertanto non solo la possibilità di imparare a fare, ma la possibilità di pensare sul fare, di approssimarsi ai problemi, per interrogarsi sui possibili e molteplici significati di ciò che incontra nell’esperienza. Il processo di apprendimento dall’esperienza L’apprendimento in tirocinio necessita di prerequisiti teorici, a tal fine sono previste sessioni tutoriali che preparano lo studente all’esperienza: - esercitazioni, simulazioni in cui si sviluppano le abilità tecniche, relazionali e metodologiche in situazione protette o durante la sperimentazione nei contesti reali; - esperienza diretta sul campo con supervisione del tutor accompagnata da costanti sessioni di riflessione e rielaborazione dell’esperienza; - a supporto di questi processi di apprendimento dall’esperienza possono essere assegnati allo studente compiti didattici (elaborati e approfondimenti scritti specifici ) e mandati di studio guidato. Talvolta questi sono necessari per far recuperare allo studente prerequisiti teorici prima di sperimentare interventi sul paziente o su costose tecnologie, a garanzia delle condizioni di sicurezza. Il tutor Il Tutor di tirocinio è il professionista sanitario che guida e accompagna lo studente nella sede di tirocinio durante la normale attività assistenziale. Assume la funzione di modello di ruolo nell’apprendimento professionale seguendo le linee guida esposte nel presente regolamento. Durante il tutoraggio è il garante della sicurezza degli studenti degli utenti a cui presta assistenza lo studente. Art. 2 - RAPPORTI CON LE STRUTTURE IDONEE ALLO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO. I rapporti con le strutture extra-universitarie (imprese o enti pubblici o privati, società, associazioni di categoria) sono regolati da convenzioni. I rapporti con le strutture interne all'Ateneo sono regolati da accordi con il Direttore della struttura. Le convenzioni e gli accordi sono stipulati in conformità al Regolamento generale per lo svolgimento delle attività didattiche integrative e allo schema-tipo di convenzione approvati dagli Organi Accademici centrali. Art. 3 - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO. Durata e numero dei tirocini Secondo la Conferenza permanente dei corsi di laurea delle professioni sanitarie le esperienze di tirocinio orientate all’apprendimento di competenze professionali dovrebbero durare di norma dalle 4 alle 6 settimane e avere il carattere di continuità per consolidare le abilità apprese, favorire un senso di appartenenza alla professione, ridurre lo stress dello studente, aumentare il sentimento di auto-efficacia. Il riferimento a tirocini brevi ,viene applicato in contesti e obiettivi specifici , legati prevalentemente all’osservazione a alla conoscenza di una specifica arrea di apprendimento . Criteri di scelta delle sedi di tirocinio Il servizio che ospitante il tirocinante ,dovrà offrire opportunità di apprendimento rilevanti e coerenti con le esigenze e gli obiettivi standard e formativi oltre a garantire condizioni di sicurezza per lo studente. Programmazione dei tirocini L’impegno che lo studente in ostetricia deve dedicare al tirocinio come indicato dal D.M. 270/04 è di minimo 60 CFU di esperienza sul campo presso servizi, strutture, aziende, comunità, ogni CFU di tirocinio corrisponde a 30 ore. La frequenza è obbligatoria per l’intero monte ore complessivo e le eventuali assenze dovranno essere recuperate. Il tirocinio si svolge secondo il calendario accademico predefinito, nelle sedi incluse nella mappa di tirocinio , secondo specifici obiettivi ,orari e programmi in relazione all’ anno di corso, Nella programmazione triennale le esperienze di tirocinio verranno inserite con gradualità, per durata e complessità crescente dal primo al terzo anno . Sede Bologna: il presente regolamento e le tabelle con gli obiettivi e le attività di apprendimento del tirocinio professionale per sede nei tre anni di corso sono consultabili sul sito del CdL alla pagina http://corsi.unibo.it/ostetricia/Pagine/default.aspx. Sede Rimini: il presente regolamento è consultabile sul sito del CdL alla pagina http://corsi.unibo.it/Laurea/OstetriciaRimini/Pagine/default.aspx Frequenza Lo studente è tenuto frequentare le attività di tirocinio nei periodi programmati e qualsiasi modifica dovrà essere motivata tramite comunicazione formale al Coordinatore T.P del corso di laurea. La frequenza del tirocinio professionale è obbligatoria; dal primo anno potranno essere programmati turni sulle 24 ore (compresi giorni festivi) e su una turnistica diurna qualora il Coordinatore T.P. lo ritenga utile a fini formativi. Ogni presenza è certificata dal tutor professionale su apposita scheda. Ogni altro sistema non previsto non documenterà l’ orario di tirocinio svolto dallo studente. Non sono ammesse assenze durante il periodo di tirocinio ,qualora si verificassero per motivi comprovati, andranno recuperate. In caso di assenza, il tirocinante è tenuto ad avvertire il tutor e il coordinatore T.P., e ad inviare entro tre giorni una certificazione che attesti lo stato di malattia Qualora il tirocinio clinico, venga interrotto per un periodo superiore ai tre mesi, andra’ ripetuto nuovamente, dal suo inizio in tutte le aree di apprendimento programmate. L’ interruzione dell’ attività di tirocinio clinico prima del termine del turno assegnato, non comunicato e/o non concordato con il proprio tutor professionale e con il CTP ,comporterà l’annullamento delle ore svolte . Nel caso in cui uno studente abbia effettuato assenze che non permettano di formulare un giudizio da parte del tutor,lo studente è tenuto al recupero integrale . Variazioni orario di tirocinio L’orario di tirocinio coincide di norma,con l’orario di turno del personale ostetrico ed infermieristico. Qualora per esigenze di servizio il turno del personale subisca modifiche, l’orario dello studente verrà rimodulato in modo da mantenere l’assegnazione al tutor di riferimento,se questo non fosse possibile, continuerà col turno assegnato Qualora si presentino opportunità formative non previste nella programma di tirocinio, lo studente può parteciparvi se autorizzato dal coordinatore T.P. Il prolungamento dell’orario, qualora sia uguale o superiore ai 30 minuti, dovrà essere occasionale, autorizzato e giustificato da effettive esigenze . Orari diversi da quelli programmati se non autorizzati non verranno riconosciuti. Falsificazioni e/o manomissioni di orari e/o firme del tutor di tirocinio saranno soggetti a provvedimenti disciplinari. Recupero ore di tirocinio Lo studente è tenuto ad effettuare tutte le ore di tirocinio ordinario previste dal calendario accademico per ogni anno di corso, dovrà recuperare le eventuali assenze in periodi liberi dalle attività didattiche, su indicazione del Coordinatore tecnico-pratico del corso di laurea. Recupero tirocini insufficienti In caso di valutazione negativa ,lo studente è tenuto a frequentare nuovamente il tirocinio presso la singola unità operativa per poter raggiungere positivamente gli obiettivi previsti. La possibilità di recupero di tirocini insufficienti è limitata ad una sola volta per anno di corso; un ulteriore recupero verrà quindi programmato nell’ anno accademico successivo. Sospensione dal tirocinio La sospensione dal tirocinio è formalizzata con lettera del Coordinatore del Corso di laurea, concordata con il Coordinatore T.P. Le motivazioni che possono portare alla sospensione dal tirocinio sono: Motivazioni legate allo studente 1. studente potenzialmente pericoloso per la sicurezza degli utenti/tecnologia o che ha ripetuto più volte errori che mettono a rischio la vita dell’utente 2. studente in stato di gravidanza, studente con gravi problemi psicofisici che possono comportare danni per lui e ad altri 3. studente che frequenta il tirocinio in modo discontinuo. Motivazioni legate alla sede 1 .problemi igienico/organizzativi, che possono compromettere lo svolgimento del tirocinio. La riammissione dello studente al tirocinio è concordata con tempi e modalità definite dal coordinatore T.P. Art. 4 – VALUTAZIONE DEL TIROCINIO. La documentazione di tirocinio è certificata in un libretto, in cui lo studente attesta la frequenza, le sedi di tirocinio, le ore effettuate, le attività svolte e la valutazione espressa dal tutor professionale. Fra le altre attività del libretto certificativo ,è possibile includere le riflessioni sull’esperienza clinica . Lo studente viene valutato rispetto agli obiettivi di tirocinio ,formulati nelle schede di valutazione di ciascun polo formativo (sede di Bologna/Rimini). Esame di tirocinio Al termine di ciascun anno accademico una commissione presieduta dal Coordinatore T.P. docenti e cultori della materia,svolgerà un esame di tirocinio per attestare il livello di apprendimento professionale raggiunto dagli studenti. Il punteggio dell’esame, terrà conto della prova e delle valutazioni conseguite e certificate . Per essere ammesso all’esame di tirocinio e per il passaggio all’anno successivo è necessario il completamento del monte ore complessivo annuale programmato,inoltre che tutte le valutazioni attribuite allo studente nelle dalle singole unità operative siano positive. In caso di valutazione negativa lo studente è tenuto a frequentare nuovamente il tirocinio presso la singola unità operativa fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti.( (art. 4 regolamento didattico parte normativa). E’obbligo dello studente provvedere alla consegna delle schede di valutazione compilate ,al coordinatore tecnico-pratico, entro due settimane dalla fine di ciascun tirocinio . Sessioni esami tirocinio Il tirocinio professionale, prevede due sessioni d’esame:la prima, al termine del tirocinio corrispondente all’anno di Corso ,nei mesi di Ottobre ,Novembre,la seconda quale possibilità di recupero per i Laureandi nei mesi di Genn -Marzo ed una straordinaria Giugno/Luglio; La valutazione delle attività formative e professionalizzanti del tirocinio è espressa in trentesimi L’esame di tirocinio, con valutazione inferiore ai 18/30 non può essere ripetuto più di tre volte. Considerando i contenuti altamente professionalizzanti, allo studente che sospende un tirocinio per un periodo superiore ai 12 mesi, , non potrà essere concesso di sostenere l’esame.( quest’ultima norma verrà applicata anche agli anni accademici precedenti 0169 – 07439) Art.5 - NORME DI COMPORTAMENTO. Lo studente durante l’ attività di tirocinio è tenuto a mantenere un comportamento adeguato al ruolo professionale. Il comportamento degli studenti dovrà rispecchiare le indicazioni del Codice etico (nei confronti di degenti/utenti, familiari, équipe di cura ed istituzione), del Codice dei Pubblici Dipendenti, Normative sulla privacy e dei Regolamenti delle Aziende Sanitarie. Il tirocinante deve attenersi alle norme in materia di prevenzione e protezione ed alle procedure e protocolli definite dall’Azienda, sede di tirocinio. L’ utilizzo dei luoghi e delle attrezzature deve avvenire in conformità all’uso di destinazione, nel rispetto delle normative e delle disposizioni regolamentari adottate in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, ai fini della protezione collettiva ed individuale. E’ vietato appropriarsi del materiale sanitario ed asportarlo dalle sedi di tirocinio. I telefoni delle sedi di tirocinio devono essere utilizzati unicamente per comunicazioni di servizio. I telefoni cellulari privati dovranno essere utilizzati solo per comunicazioni urgenti In tutti i reparti sede di tirocinio gli studenti non possono svolgere attività di assistenza privata. Non si possono accettare compensi di alcun genere da degenti o loro parenti e conoscenti. Durante lo svolgimento del tirocinio lo studente è tenuto a mantenere la necessaria riservatezza ed il rispetto del segreto professionale e d’ufficio per quanto attiene a dati, informazioni o conoscenze di carattere personale acquisiti durante il tirocinio e riguardanti le persone assistite. DIVISA Tenuto conto che la divisa identifica ruoli e professionisti, ogni studente ha l'obbligo di indossare la divisa completa e di esporre sulla casacca, il cartellino di riconoscimento. Lo studente è responsabile della divisa, è tenuto ad indossarla con appropriatezza e decoro. Le divise assegnate dovranno essere riconsegnate al termine dell’ attività di tirocinio,anche in caso di sospensione della frequenza o trasferimento ad altra sede. L’abbigliamento e le calzature da indossare nelle sedi in cui si svolge l’attività di tirocinio clinico, devono rispondere ai requisiti di igiene, sicurezza e decoro professionale. Per la sede di Bologna è richiesto allo studente una cauzione, restituita alla fine del triennio previa presentazione della ricevuta. ASSEGNAZIONE ARMADIETTO E SPOGLIATOIO (SEDE BOLOGNA) Ogni studente è responsabile degli spazi comuni dello spogliatoio e dell’utilizzo dell’armadietto assegnato, che va lasciato vuoto e pulito al termine del triennio. Al momento dell’assegnazione dell’armadietto, lo studente deve munirsi di un proprio lucchetto. In caso di perdita delle chiavi del lucchetto l’ amministrazione addebita allo studente il costo dell’apertura del lucchetto. ASSEGNAZIONE ARMADIETTO E SPOGLIATOIO (SEDE RIMINI) Ogni studente è responsabile dell’utilizzo dell’armadietto assegnato, che va lasciato vuoto e pulito al termine del tirocinio e degli spazi comuni dello spogliatoio. Nel caso in cui l’ armadietto sia fornito di serratura, la chiave viene consegnata allo studente all’inizio del tirocinio e deve essere riconsegnata al termine del percorso di tirocinio al Direttore delle attività didattiche e di tirocinio del Corso di laurea. Al momento dell’assegnazione dell’armadietto,allo studente viene consegnato un trasponder che dovrà essere riconsegnato in direzione assistenziale ;.In caso di mancata restituzione l’ amministrazione,ne addebiterà il costo – Non si risponde di eventuali oggetti rinvenuti nell’armadietto oltre il termine previsto per la restituzione della chiave INFORTUNIO Per tutti gli studenti regolarmente iscritti all'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna è operante una copertura assicurativa contro il rischio degli infortuni, consultabile tramite autenticazione alla pagina http://www.unibo.it/Portale/Studenti/procedure/Assicurazione_studenti.htm Art.6 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le normative italiane a tutt’oggi in vigore e le Direttive europee prevedono per il Corso di Laurea in Ostetricia il raggiungimento di 180 crediti nei tre anni (ogni CFU equivale a 30 ore, quindi un totale di 5400 ore di impegno formativo). La finalità del corso è di formare professionisti competenti nell'ambito della gestione delle cure ostetriche volte alla tutela/promozione della salute riproduttiva della donna, nel percorso nascita (gravidanza, parto e puerperio) e del neonato. Il titolo abilita il professionista alla libera circolazione nei Paesi dell'Unione Europea secondo la Direttiva 2005/36/CE – recepita in Italia dal Decreto Legislativo 9 novembre 2007, n .206. Lo studente in linea con la Direttiva europea per poter accedere all’esame finale, deve aver partecipato oppure eseguito, sotto opportuna sorveglianza quanto segue: Tabella B. Insegnamento pratico e insegnamento clinico (Direttiva 205/36 CE) Questi insegnamenti sono impartiti sotto opportuna sorveglianza: — Visite a gestanti con almeno cento esami prenatali. — Sorveglianza e cura di almeno quaranta partorienti. — Pratica da parte dell'allieva di almeno quaranta parti; se non è possibile raggiungere questo numero per indisponibilità di partorienti, è possibile ridurre tale numero a un minimo di trenta, purché l'allieva partecipi inoltre a venti parti. — Partecipazione attiva ai parti podalici; in caso di impossibilità dovuta ad un numero insufficiente di parti podalici, dovrà essere effettuata una formazione mediante simulazione. — Pratica dell'episiotomia e iniziazione alla sutura. L'iniziazione comprenderà un insegnamento teorico ed esercizi clinici. La pratica della sutura comprende la sutura delle episiotomie e delle lacerazioni semplici del perineo, che può essere realizzata, se assolutamente necessario, in modo simulato. — Sorveglianza e cura di 40 gestanti, partorienti e puerpere in parti difficili. — Sorveglianza e cura, compreso l'esame, di almeno cento puerpere e neonati normali. — Osservazione e cura di neonati che necessitano di cure speciali, compresi quelli nati prima o dopo il termine, nonché di neonati di peso inferiore al normale e di neonati che presentano disturbi. — Cura delle donne che presentano patologie attinenti alla ginecologia ed ostetricia. — Avviamento alle cure in medicina e chirurgia, comprendente un insegnamento teorico ed esercizi clinici. L'insegnamento teorico e tecnico (parte A del programma di formazione) e l'insegnamento clinico (parte B del programma di formazione) devono essere impartiti in modo equilibrato e coordinato, per consentire un'acquisizione adeguata delle conoscenze ed esperienze di cui al presente allegato. L'insegnamento ostetrico clinico deve essere effettuato sotto forma di tirocinio guidato presso un centro ospedaliero o un altro servizio sanitario riconosciuti dalle autorità o dagli organismi competenti. Nel corso di tale formazione le candidate ostetriche partecipano alle attività dei servizi in questione nella misura in cui tali attività contribuiscono alla loro formazione. Esse vengono iniziate alle responsabilità inerenti al lavoro delle ostetriche. N:B Le attività riportate sono trascritte all’ interno del libretto di tirocinio. Il Corso di Laurea in Ostetricia attraverso il tirocinio clinico ha lo scopo di far conseguire capacità professionali rivolte alla individuazione, pianificazione, erogazione e valutazione dell'assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale globale richieste dagli obiettivi formativi, sulla base delle conoscenze e capacità acquisite. Si propone il conseguimento degli obiettivi formativi specifici di seguito definiti: - fornire informazioni alla gestante, alla coppia nel percorso nascita anche nei confronti dell’utenza straniera nel rispetto delle specificità culturali; - valutare i processi biologici/ fisiologici di adattamento materno/fetale alla gravidanza attraverso l’applicazione della semeiotica e della clinica ostetrica avvalendosi anche delle metodiche e degli strumenti di diagnostica clinica e strumentale (esami di laboratorio ed ecografia office); identificare attraverso il bilancio di salute, i fattori di rischio ostetrico e le manifestazioni cliniche materno/fetali; - valutare e monitorare il benessere materno/fetale nella gravidanza a basso rischio ostetrico e a termine e nel travaglio di parto utilizzando le metodiche appropriate alle situazioni cliniche ( auscultazione intermittente del BCF , cardiotocografia, ecc) e collaborando con lo specialista nella sorveglianza del benessere materno/fetale incorso di situazioni patologiche della gravidanza e del parto; - praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex compresa se necessario, l’episiotomia; - praticare, in caso di urgenza,il parto nella presentazione podalica; - valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico in regime di ricovero e di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie; - valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio patologico in regime di ricovero compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche dei neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie; - individuare precocemente le situazioni cliniche materne e fetali che necessitano il ricorso al parto operativo e/o cesareo e collaborare all’esecuzione dei parti operativi e del taglio cesareo conoscendone le tecniche e le indicazioni; - collaborare alla pianificazione e all’esecuzione degli interventi relativi alla diagnostica prenatale invasiva e non; - pianificare e realizzare interventi di informazione/educazione/consulenza preconcezionale, inerenti la pianificazione familiare, le malattie sessualmente trasmesse,il periodo della menopausa e la prevenzione delle patologie neoplastiche; - pianificare e realizzare l’assistenza ginecologica, sia in ambito chirurgico, con riferimento alla patologia mammaria dell’apparato riproduttivo nonché alla oncoginecologia, alle alterazioni della statica pelvica,alla sterilità, all’infertilità,procreazione medicalmente assistita, alle malattie metaboliche ed alle malattie infettive ed attuare interventi di natura preventiva,curativa, riabilitativa e palliativa; - collaborare alle indagini diagnostiche per le patologie benigne dell’apparato urogenitale femminile procedure chirurgiche tradizionali (anche nei contesti di emergenza-urgenza) in ginecologia.