Spettacoli 63 IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 17 Novembre 2013 TEATRO. Al Comunaledi Thienedue orepiene didivertimento enostalgia.E stasera sireplica Avoi VIVIANI VARIETÀ Quellaspecialissima arte cheRanieri rendeunica Dall’autobiografiadiRaffaele allo spettacolopropostodauna superlativacompagnia per laregia diScaparro:un grande successo Marialuisa Duso THIENE «L’arte del varietà è immediatezza e sintetismo; è il pugno nell’occhio ben assestato, per dare al pubblico il tempo di riflettere... un’arte specialissima, simultanea perché fatta di tante cose agglomerate in cui accanto al mestiere, al mezzuccio, spesso affiora un guizzo di arte pura». Scriveva così Raffaele Viviani nella sua autobiografia. Ed è così che ci si sente, dopo aver assistito (e applaudito!) per oltre due ore a “Viviani Varietà” in scena l’altra sera al comunale di Thiene, dove sarà riproposto ancora stasera. Deliziati da tanta arte, espressa con talento e fantasia, e bastonati per quel pugno, arrivato dritto al cuore, perché da quelle canzonette traspare tutto un mondo di fatiche e tribolazioni. Quelle che nel 1929, anno della grande crisi, hanno spinto Raffaele Viviani a salire È il dramma dei quartieri poveri di Napoli, dove ogni giorno è lotta per sopravvivere, ma dove nell’acquaiuolo e nel venditore di cozze possono celarsi veri artisti. “Viviani varietà” è Napoli, con la sua forza e le sue contraddizioni: quella parlata di cui ci si innamora, perché la sua musicalità non ha eguali. È il mondo visto dal basso, nell’ottica dei diseredati, che porta lo scugnizzo di Raffaele Viviani a chiedersi perché si parli di malavita, riferendosi alla criminalità: «Quella è bella vita: cibo, abiti, “cocotte”... la malavita è quella che faccio io, scalzo e affamato». La suggestione dello spettacolo è molto forte: l’orchestra dal vivo, abili giochi di luce e una scenografia che sembra dar vita al mare fino a respirarne ilprofumo, fanno da sfondo ad una serie di racconti solo all’apparenza slegati. «Siamo tutti sulla stessa barca» dice il capitano. Il filo conduttore è sempre quello: cercar fortuna, rincorrere quel sogno di una vita migliore che è spesso il sogno di una vita. Nella prima parte assistiamo alle prove, ma fra una mossa, e una tarantella emerge anche una solidarietà che sembra patrimonio d’altri tempi, quan- a bordo della Duilio, per andare a cercar fortuna a Buenos Aires. Solitudini e drammi che sembrano rivivere oggi e l’arte scenica sa raccontare in forma scanzonata. Per fortuna, vien da dire, non sempre si riesce a comprendere quel napoletano stretto, che tanto ci fa amare la terra del sole, anche se viene in aiuto un traduttore luminoso. Dolce e amaro dunque, perfettamente dosati e conditi da un’abilità superlativa non solo del capo comico Ranieri, “Massimo” in tutti i sensi, ma dell’intera compagnia, ben diretta da Maurizio scaparro. Ci si aspetta leggerezza, non a caso Comune di Thiene e Arteven decidono di spostare le rappresentazioni nel fine settimana, e si trova molto di più. “Viviani Varietà” è poesia, a volte un desiderio scanzonato di prendere a calci la vita, altre la struggente nostalgia di casa e di quegli affetti veri che non ci sono più. MassimoRanieri formidabile trascinatoredellacompagniain “Vivianivarietà”. FOTO STELLA/BREGANZE Divertimento,filosofia di vita,nostalgia: unconcentratodi napoletanità sulpalco delComunale diThiene do il capocomico rischia di suo accogliendo la coppia di clandestini. Nella seconda parte va in scena lo spettacolo. E il confine fra racconto e vita vera sembra non esistere più. È un gioco di contrasti, che alter- RASSEGNA/1. Cinque appuntamentia partireda oggiper lasciarsiconquistaredal mondodi notedellaRussia DaEstarrivatuttoil fascino dellamusica DaS.Nicola finoall’anima: arieeromanze per basso Alessandra Agosti VICENZA Cinque appuntamenti, da oggi al 14 dicembre, per lasciarsi conquistare dal fascino della musica russa. È quanto propone la quinta edizione di “Ad est della musica”, rassegna firmata dalle associazioni Est-Ovest, identità e integrazione e Meccano 14, che in questa nuova stagione dell'iniziativa proporranno alcuni affondi nella straordinaria varietà e ricchezza della cultura di questo grande Paese, con particolare attenzione alla musica ucraina, alle melodie di influenza orientale e al tema “zigano”. La prima tappa del “viaggio” è dunque fissata per questa do- menica alle 17, all'Oratorio San Nicola, con “Nel profondo dell’anima russa - Arie e romanze per basso”, musiche di Musorgskij, Rimskij-Korsakov, Cajkovskij, Glinka e Sviridov, con il basso vicentino Alessandro Colombo e Natalia Kukleva al pianoforte. L'appuntamento, dedicato specificamente a questo registro vocale molto presente nella lirica russa, sarà realizzato in collaborazione con il Comitato Culturale di San Nicola. Sabato prossimo, 23, alle 20.30 consueto appuntamento cinematografico nella sala Lampertico del Cinema Odeon, in corso Palladio. Di scena “Alexandra”, film del 2007 (con sottotitoli in italiano) di Aleksandr Sokurov, allievo di Andrej Tarkovskij. Alexandra è una donna anziana che si reca in un accampamento di soldati russi in Cecenia a far visita al nipote ufficiale. Nel ruolo principale è impegnata Galina Vischnevsakya, nome di punta della lirica russa e moglie di Mstislav Rostropovich. Una settimana più tardi, sabato 30 novembre alle 17, nella sala concerti del Conservatorio “Arrigo Pedrollo”, nell’ottantesimo anniversario della carestia ucraina (1932-33), appuntamento con la presentazione di “Holodomor, la memoria negata”, video di Fabio Ferrando e Manuel Baldini, in collaborazione con l’associazione culturale e umanitaria Il Ponte-Mict e l’Istituto per le Ricerche di Storia di Vicenza. Per la parte musicale, canzoni ucraine presentate da Francesca Lomastro ed eseguite da Alessandra Borin soprano, Alessandro Colombo basso, Marcello Grandesso alla fisarmonica, Natalia Kukleva al pianoforte e Vera Kashchuk per il canto tradizionale, e con i danzatori Inna Tarasova e Vladimir Pendovskiy. Due gli appuntamenti di dicembre. Sabato 7 alle 15.30, nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, visita guidata alla collezione di icone russe (prenotazione al numero verde 800 578875) e a seguire, alle 16.30, “Fiabe dell’Oriente”, spettacolo con musiche di Rubinstein, Cajkovskij, RimskijKorsakov, Borodin, Khacaturjan, Bojko e Rachmaninov: i brani saranno eseguiti da Victoria Lyamina mezzosoprano e Natalia Kukleva al pianoforte, con la partecipazione degli attori Elena Schleifer e Claudio Manuzzato. Sabato 14 dicembre, infine, alle 17 al Cinema Teatro Primavera di Santa Bertilla, “Passioni zigane”, musiche di Rachmaninov, Cajkovskij, Blanter e Dubuk, in compagnia di Sara Bardino mezzosoprano, Alessandro Colombo basso, Natalia Kukleva al pianoforte e Marcello Grandesso alla fisarmonica, e con il ritorno dei danzatori Inna Tarasova e Vladimir Pendovskiy e degli attori Elena Schleifer e Claudio Manuzzato. L'ingresso agli spettacoli è libero. Patrocinio della Regione, direzione artistica di Natalia Kukleva. • na durezza a piacevolezza, grinta a giocosità. Un susseguirsi di canzoni che sembra far rivivere un mondo perduto, dove il dolore può diventare entusiasmo. Mantenendo quel sapore dol- ce amaro, alla fine l’esigente pubblico di Thiene applaude, senza riserve, e quando Ranieri dà l’impressione di commuoversi, l’applauso è ancora più grande. • © RIPRODUZIONERISERVATA RASSEGNA/2. “Autunno”oggia Marostica Lamusica “descrittiva” nellemanidellaSteffani L’ensemble di antica sarà diretto da Andrea Bressan Gli autori scelti sono Vivaldi, Biber e Telemann MAROSTICA Il cartellone dell’Autunno musicale prosegue nel segno della gioventù, oggi alle 18 nella chiesa di S. Antonio Abate a Marostica. Con la direzione di Andrea Bressan, salirà sul palco l’ensemble musica antica “A.Steffani”, formato dagli studenti del laboratorio che si tiene ogni anno al conservatorio di Castelfranco . L’intento del corso, e dell’ensemble, è approfondire, applicandoli agli strumenti moderni, temi legati in particolare al periodo baroc- co. Date queste premesse,ogni anno al conservatorio si forma un gruppo di studenti e musicisti già avviati alla professione che desiderano suonare insieme e allo stesso tempo proporre programmi su musiche poco frequentate nelle sale da concerto. Gli autori scelti per Marostica sono Vivaldi, Biber e Telemann, in linea con l’orientamento didattico del 2013 che prevede di approfondire la musica “descrittiva”. «La pratica di “titolare” un brano, una composizione o un gruppo di composizioni –spiegano i promotori - si diffuse nel periodo barocco, funzionando come pretesto per dare sfogo alla fantasia dei compositori. L’uso del titolo sottolinea la vitalità di un’epoca originale e innovativa». • L.P. INCONTRI. Spettatoridelusiall’ Araceliperla fugaceapparizionedell’attorefriulanoin occasione del nuovofilm Battiston,promozione datoccata efuga Nemmeno cinque minuti davanti a centinaia di persone arrivate al cinema per lui e il suo “Zoran” Enzo Pancera VICENZA Che bello! Finalmente si vede a Vicenza il nuovo film Zoran il mio nipote scemo e a presen- tarlo è il simpatico protagonista Giuseppe Battiston! Se lo sono detto in molti venerdì. Ma che delusione, poche ore dopo! Al cinema Araceli la sala quasi zeppa dopo la proiezione ha potuto sentire il bravissimo protagonista per 4 minuti (e... 60 secondi?). Insomma una sbrigativa…" timbratura", per parlar bene. Il gruppetto che accompa- gnava l'attore ci ha premurosamente spiegato che doveva correre a Treviso dove attendevano bel due sale. Una ragione forte. E le centinaia di vicentini lì in attesa? A loro, rammaricatissimo per i tempi, l'arguto ospite ha consigliato: se avessero gradito il film di mandarci 10 amici, se scontenti di mandarci 10 rompiscatole. Nella mesta fuoruscita parec- chi gruppi di spettatori ci hanno manifestato uno sbalordito disappunto per l'incredibile sgarbo. Subìto anche da chi gestisce la sala e cerca di vivacizzarne la programmazione con eventi di questo tipo. È probabile che tutto dipenda da fraintendimenti tra l'attore e chi gli organizza la promozione. Chi scrive, e altri giornalisti appositamente con- venuti - al bar, per un'oretta, sommessamente - hanno comunque cercato il dialogo: giusto per fare un poco d'informazione nell'interesse del film ma invano. Dopo piccoli scambi cortesi a uno del gruppo produttivo è pure scappato di dire: "Sarebbe stato davvero bello parlare con voi!". Beh, eravamo venuti apposta… • © RIPRODUZIONERISERVATA GiuseppeBattiston protagonistadi “Zoranilmionipote scemo”