Il Grande Teatro dei Piccoli undicesima edizione

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IL GRANDE TETRO DEI PICCOLI UNDICESIMA EDIZIONE
FESTIVAL
Cagliari - Exmà Via San Lucifero 71
30 SETTEMBRE > 3 OTTOBRE 2010
Gli spettacoli
1. Chiara Trevisan (Torino)
Il Circo di Pulci di Valentino (teatro in scatola)
Sceneggiatura Horacio Tignanelli
Adattamento Chiara Trevisan
Messa in scena a cura di Chiara Trevisan con la collaborazione di Andrea Giuliani
Realizzazione tecnica Andrea Giuliani
In collaborazione con Oltreilponte Teatro
L’animatrice e attrice torinese Chiara Trevisan presenta uno spettacolo di microteatro per uno
spettatore alla volta ideato dal burattinaio argentino Horacio Tignanelli e messo in scena
all'interno di una scatola.
Ogni spettatore di questo originale Circo di Pulci ha a disposizione un catalogo per la scelta
personale del numero al quale lui solo assisterà, dal Missile vivente a Holliday on soap, dal Salto
chimico al Dominatore di mostri. Compiuta la scelta, lo spettatore, attraverso una piccola
apertura, spinge il suo sguardo all'interno della scatola meravigliosa.
Lunargentina (narrazione con figure)
Di e con Chiara Trevisan
in collaborazione con Beppe Rizzo (Oltreilponte Teatro)
Una donna, una valigia, un tavolo.
Da bambina, quando si sentiva sola, Chiara pensava che parlando alla Luna le sue parole
sarebbero volate fino alla sua superficie bianca e brillante.
Qualcuno, guardando l’astro, le avrebbe ascoltate e sarebbe venuto per giocare. Una Chiara
grande insegna a Chiara da piccola (un pupazzo), tra ricordi e storie, come si “guarda” alla
Luna.
Una Luna che hanno costruito insieme e che le aiuta nella ricerca, a volte spericolata, di un
amico perduto. Si tratta di fare un lungo viaggio, per raggiungere l’Argentina e per non essere
mai più sole.
2. Teatro Golondrino (Francia)
Le Sôt de la Mort (marionette a filo)
Le Saut del Amor (marionette a filo)
Di e con Christophe Croës
Teatro Golondrino, Marionette a filo e senza parole, nasce nel 2002 da un’idea di Christophe
Croës e Malena Villarino con l’intento, come scrivono i suoi fondatori, “di difendere
l’immaginario e la poesia”. La compagnia di giro porta in scena nelle piazze e nei festival di
tutta Europa storie calate in un ambiente retró e ispirate ai personaggi dei fumetti e al Cinema
d’Animazione belga. Le performance in scena hanno come protagonista la piccola formica Jôjô
Golendrini, inventata da Croës nel 2007.
3. Allegra Brigata Sinetema (Busto Arsizio - VA)
Fanfurla (burattini a guanto)
Di e con Elis Ferracini
Burattini, scenografia e struttura Rimes Ferracini, Sonia Vedovato
Costumi Carmel
Lo spettacolo in due atti per teste di legno l’anizano Fanfurla è vittima del raggiro delittuoso del
nipote. Il perfido giovane aspira ad ereditare le fortune dello zio e, a tal fine, si associa ad un
terribile oste.
Fanfurla viene indotto quindi a recarsi alla “Locanda maledetta” dell’oste, ove diversi sono i
tentativi per eliminarlo. Ma i limiti della veneranda età diventano, per Fanfurla, vantaggi, che
gli consentiranno di sventare gli assalti e trionfare sui due complici.
Ca’burat (burattini a guanto)
Soggetto ed animazione: Elis Ferracini;
Burattini e scenografia: Rimes Ferracini, Sara Goldoni;
Costumi: Carmela Gagliano
Lo spettacolo, la sera prima, è andato malissimo ed il presentatore Eliseo è già sui nervi.
Quando poi scoprirà che Pulcinella, Fagiolino e Gioppino hanno preso le ferie e l’agenzia di
lavoro interinale ha mandato Fanfurla come sostituto, andrà su tutte le furie. Ogni numero, col
papero, con le pulci, la magia degli orologi, sarà un fallimento. Eliseo tenterà allora di
risollevare le sorti del varietà facendo divorare Fanfurla da Squallidus, lo squalo famelico.
L’equivoco della morte porterà Eliseo ad una trance “operistico delirante”, proponendosi in un
estratto da “la traviata”…l’esito sarà la punizione ordita da Fanfurla…il prepotente sarà
investito, proprio durante il canto, da una trave.
Lo spettacolo, nato nel ’96 come “demo” per la Civica Sc. D’Arte drammatica “P. Grassi” di
Milano, propone diversi quadri dove oltre ai burattini vengono proposte tecniche di costruzione
e di resa visivo-materica dei personaggi differenti.
Nell’estate del 2007 lo spettacolo ha avuto una “evoluzione” sia in termini di scrittura che di
proposta di scene, rendendolo un divertissement estremamente ludico-balneare (Fanfurla in
costume da bagno che lotta con lo squalo) dove anche il burattinaio non può astenersi dal
mostrarsi ed interagire fra pubblico e personaggi.
4. Is Mascareddas (Monserrato - CA)
Areste Paganòs e la farina del diavolo (burattini a guanto)
Di Walter Broggini, Donatella Pau, Antonio Murru
Testo e regia Walter Broggini
Burattini Donatella Pau
Costumi Elisabetta Pau
Struttura, scenografia Antonio Murru, Donatella Pau
Animazione Antonio Murru, Donatella Pau
Cosa succede se l'immortale storia di Romeo e Giulietta spicca un balzo dalle pagine di
Shakespeare e fa capolino sull’allegro boccascena di un teatrino di burattini? È così che inizia
una storia rocambolesca, di forte impatto visivo, che vede protagonisti il burattino sardo Areste
Paganòs e due famiglie in perenne lotta tra loro. Perché gli Scorpioni Verdi e i Ragni Blu si sono
giurati odio eterno? E perché le conseguenze di quest’odio ricadono sugli innocenti Rocco e
Rosina? Quando c'è di mezzo la fantasia di Areste Paganos, figlio di Belzebù e Pulcinella, le
sorprese non mancano mai.
Areste Paganos ha vinto il premio Silvano d’Orba, uno tra i più importanti riconoscimenti del
teatro di animazione in Italia. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato dalla casa editrice
Condaghes.
Eppur si muove (conferenza-spettacolo)
Con Tonino Murru
conferenza spettacolo sull’arte del teatro di burattini. È un percorso storico e dimostrativo sulle
capacità espressive del burattino, che coniuga spettacolarità e didattica, offrendo una sequenza
ragionata e guidata di scene, trucchi, segreti, momenti topici dell’animazione teatrale.
Guida d’eccezione in questo viaggio nei segreti del mondo delle teste di legno è il burattinaio
Tonino Murru, che conduce i partecipanti in un’escursione articolata: dagli elementi
fondamentali della manipolazione, alla creazione di scene singole e corali, azioni, balli, e via di
seguito. Un viaggio alla scoperta su ciò che avviene dentro la baracca, dove agisce il burattinaio.
Le storie di Leo (narrazione con figure e musica dal vivo)
Di e con Donatella Pau
Clarinetto Angelo Vargiu
Oggetti e animali Donatella Pau, Tonino Murru, Mimmo Ferrari
Coproduzione Is Mascareddas – Laborintus
Un ragno trova riparo dai pericoli del mondo esterno in una serratura, ma vi trova anche la fine
dei suoi giorni: il confronto con la realtà è la sfida di ogni giorno, l’isolamento non porta a nulla.
Un fringuello preferisce uccidere i suoi piccoli piuttosto che saperli prigionieri per sempre:
l’amore materno non sia inutile lamento per la sorte tragica dei figli, ma coerenza con un
principio inviolabile come l’amore per la libertà. Nelle favole di Leonardo da Vinci entriamo fin
dalle prime battute in una esperienza di scoperta straordinaria, che incarna, con immediata
evidenza, l’estraneità della grande letteratura per ragazzi ai facili pedagogismi, il
raggiungimento di profonde moralità attraverso il rifiuto di ogni moralismo paternalista calato
dall’alto.
Un tavolino inclinato è scena essenziale e unico filtro tra spettacolo e spettatore, un tavolino
che ha le fattezze di un banchetto di scuola antico, che sbuca da un passato indefinibile. Su esso
appaiono, prendono la scena o trasvolano, per ritornare poi nel buio, oggetti che sembrano
generati da un baule magico, e che miniaturizzano la variegata realtà inventata da Leonardo:
formiche, fringuelli, chiavi, serrature, cardellini, falconi, anatre, ragni, farfalle, topi, ostriche,
chicchi di grano, costruiti con una dedizione artigianale e una attenzione al dettaglio che sono
un tratto costante della poetica visiva di Is Mascareddas.
Accanto, insostituibile compagno di viaggio nel coloratissimo atlante naturale e animale
disegnato da Leonardo, sorride, punge, scherza senza sosta il clarinetto allegro e giocoso di
Angelo Vargiu, musicista che ama la profonda leggerezza del sorriso, in un dialogo imprevedibile
in cui la musica eseguita dal vivo dà guizzi alla comicità, suggerisce sviluppi curiosi ai temi
affrontati, getta nuova luce nella trama dei racconti.
5. Il Cerchio Tondo (Lecco)
Il Circo dei burattini (burattini a guanto)
Con Marco Randellini
Tecnico del suono Maura Invitti
È uno spettacolo che invita al gioco, una rilettura divertente, poetica, grottesca e sincera
dell’esistenza attraverso il filo conduttore del cerchio, visto come archetipo del ciclo vitale.
Il contesto è il mondo del circo. Il linguaggio è semplice e diretto: le immagini, la musica, un
testo essenziale.
La trama: iI direttore del circo, tipo rigido e preciso, scandisce ogni secondo e ogni momento
della performance circense. Maurino, il servo, di scena, ha un carattere emotivo e pensa solo
alle cose piacevoli della vita: dormire, mangiare, alla poesia. Questi sono i due caratteri
principali che si inseguono durante tutto lo spettacolo.
C'è la "fiera di paese" (ispirata al Petruschka di Strawinsky): una scena d'insieme con il
saltimbanco, il venditore di palloncini, il giocoliere e altri artisti di giro. Seguono il domatore di
leoni, l’incantatore di serpenti, la danzatrice del ventre; scene che si sviluppano ad un ritmo
crescente con finali a sorpresa. Troviamo poi la gallina con il gallo che fanno l'amore, nasce
l'uovo e dentro c'è il pulcino; piccolo, un semplice ciclo vitale. Poi c'è Felice che mangia un
frutto, semina i semi, arriva la nuvola con la pioggia, il sole che scalda, la luna con le fasi e
nasce la pianta. Essa cresce e diventa un bell'albero: altro ciclo vitale. Giunge la primavera con
le farfalle, la poesia sugli uccelli e finalmente il dolce riposo, interrotto, però, dal direttore che
vuole sempre tutto in ordine. Si arriva allo scontro, all'inseguimento lungo la baracca cilindrica
che rotea con due scene: una davanti e una dietro.
6. Alberto De Bastiani (Treviso)
Arlecchino e la torta del destino (burattini a guanto)
Di e con Alberto De Bastiani
iDaniela Mattiuzzi Alberto De Bastiani
Regia di Daniela Mattiuzzi
Come nel teatro di Mangiafuoco appaiono sulla scena Arlecchino e Pulcinella. Le due simpatiche
maschere, che divertono grandi e piccini, sempre pronte alla battuta, allo scherzo, portano
gioia e allegria e hanno un segreto per arrivare al cuore della gente. Ma a qualcuno questo non
piace.
Il signor Sacripanti vuole essere il padrone di tutto quanto, anche del riso e del pianto e vuole
carpire il segreto dei due nostri eroi, anche a costo di vendere la propria anima al diavolo o di
trasformarsi in un pauroso fantasma.
Ma per fortuna non ci riuscirà: l’amicizia tra Arlecchino e Pulcinella e i suggerimenti dei bambini
porteranno a un lieto fine anche questa storia.
La storia di Pinocchio (narrazione con figure)
Di e con Alberto De Bastiani
Regia Daniela Mattiuzzi
Con pochi oggetti di legno, i pupazzi del gatto e della volpe, i burattini del teatro di
Mangiafuoco, le canzoni del grillo parlante e del paese dei balocchi, un solo attore racconta e
da voce a questa storia. Pinocchio nel suo andare incontrerà tanti personaggi fantastici, tante
voci.
Ad ognuna di loro Pinocchio regalerà un po' della sua vita, un sogno, una speranza, una bugia.
Voci che lo guideranno o lo aiuteranno a perdersi per poi ritrovarsi in quel movimento che segna
l'esperienza del crescere, dove se si ascolta con attenzione e si guarda bene, non manca la
poesia.
7. Compagnia Vladimiro Strinati (Cervia - RA)
Aspetta mo’- Storie di donne intraprendenti (narrazione con figure)
di Danilo Conti e Vladimiro Strinati
con Vladimiro Strinati
regia Danilo Conti
oggetti e figure Margherita Conventi
costumi e sartoria Maria Rosa Bussaconi
Le storie della tradizione romagnola riviste in chiave femminile. Tre storie che raccontano
l’intraprendenza, il coraggio e lo spirito pratico di donne alle prese con uomini bestiali e principi
distratti.
Nel primo episodio, Panciasfonda, facciamo conoscenza con un orco atipico: preferisce divorare
i piatti tipici della cucina romagnola piuttosto che i bambini. Merito della cuoca? In Barbablù
niente riuscirà ad arrestare l’audacia della giovane eroina che si farà beffe dello spietato orco
dalla barba colorata. Nella fiaba La marionetta di legno, variante romagnola di Cenerentola, la
protagonista si prende gioco di un principe azzurro un po’ svagato.
Burattini, fiabe e nani (narrazione con figure)
di e con Vladimiro Strinati
In questo spettacolo le legnate e le sberle del Teatro dei Burattini si accompagnano con l’arte
del racconto. Una farsa di burattini della tradizione emiliana, i cui protagonisti sono quelli di
sempre: il raziocinante Fagiolino, e lo scanzonato Sganapino, alle prese con il prepotente di
turno, il Commendator Lombardozzi, che insidia la povera Rosaura, figlia del Dottor Balanzone.
A volte le bastonate si interrompono e lasciano il posto alla narrazione, ovvero alla fiaba del
Nano di Culicutidogna, raccontata fuori dalla baracca, con l’aiuto di una sedia e un pupazzo da
indossare.
Il nano Morris (pupazzi)
di e con Vladimiro Strinati
Nell’invitare il pubblico a farsi fotografare assieme lui, il Nano Morris un discutibile novello
Barnum, presenta il suo repertorio di stranezze umane, con l’obiettivo di riproporre al pubblico
di oggi l’emozione di un rapporto ravvicinato col “Mondo della Meraviglia”. Se lo incontrate, lo
evitate: la strana creatura con i suoi lazzi ai passanti e la sua minacciosa dentatura.
8. Coop. Teatro Laboratorio (Brescia)
Sotto la tenda (teatro d’attore con oggetti)
Vi racconto il mio Marocco
Regia: Mario Gumina
Attore: Abderrahim El Hadiri
Genere: Teatro d'attore con oggetti
Suggestioni e racconti di un attore marocchino che ripercorre con i bambini i ricordi, gli oggetti
e la storia di un mondo che si ricompone per un momento...sotto una tenda. Dialogo recitato e
condiviso con il gruppo ospite, immerso in suoni e profumi di una casa immaginaria. Attraverso il
racconto prendono corpo i luoghi e la cultura del Marocco: le polveri dai colori intensi disegnano
Marakkech, il deserto, le motagne, il mare. Gli abiti tradizionali ci portano in un mondo che non
conosciamo accompagnati dai tamburi, dalla danze e dai canti. Un racconto unico e divertente
che sorprende e coinvolge bambini e ragazzi aiutandoli a superare le barriere linguistiche e
culturali.
9. Jordi Bertrand (Spagna)
Antologia (marionette a filo)
Lo spettacolo è un classico del repertorio di Bertan, coofondatore nel ’77, insieme al maestro
burattinaio Pepe Otal, del Grupo Taller de marionettas, avanguardia della scena underground
del teatro d’animazione catalano. In Antologia il movimento, i dettagli suggestivi e le
espressioni corporee delle figure producono un magnetismo ipnotico.
Nella piéce composta da sette monologhi plastici per marionette a filo, ogni quadro ha come
protagonista un personaggio. Alcuni sono famosi, altri ispirati al mondo del teatro e del circo.
Vedremo, ad esempio, il violoncellista Pau Casals in un omaggio musicale alla Pace, Dalì in
meditazioni surrealiste, seduto sul sofà che riproduce il disegno delle labbra di Mae West e Luis
Armstrong suonare il celebre motivo When the saints go marchin’in .
Mostre
ore 10 – 13 (2 euro)
ore 16 - 20
Giacomina e il popolo di legno
A cura di Is Mascareddas
ore 16 - 20
Un carico di giochi
A cura di Il Cerchio Tondo
Biglietti
Ingresso unico: 5 euro
Mostra solo la mattina: 2 euro
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