Il mio nome è Matilde Bucca. Sono nata a Siracusa il - Casa

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Il mio nome è Matilde Bucca. Sono nata a Siracusa il 25 febbraio 1980, abito a Palermo dall’età di 6
anni e sono laureata con lode in Antropologia.
Ho sempre vissuto il mio percorso d’istruzione con grande interesse, dalle scuole frequentate da
piccola, al liceo, all’università. Tale percorso si è più volte incrociato con esperienze di formazione e
professionali di diversa durata, come l’attività di educatrice e animatrice volontaria per bambini e
adolescenti all’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile di Palermo negli anni 1996, 1997, 1998; il Corso di
Formazione teatrale per Attori condotto a Palermo dalla regista e attrice palermitana Maria Teresa De
Sanctis dall’anno 2005 all’anno 2006; l’attività di attrice di prosa per suoi spettacoli teatrali negli anni
2005,2006, 2007; il Corso di Lingua francese presso il Centre Culturel Français de Palerme et de Sicile
nell’anno 2008; i corsi autogestiti di doposcuola e recupero scolastico per studenti di scuole primarie e
secondarie per più anni.
Agli studi universitari in Antropologia a Palermo mi sono dedicata con serietà e passione, ricercando
con costanza occasioni di approfondimento e sperimentazione delle conoscenze via via apprese. E’ così che
ho svolto numerose ricerche sul campo di carattere antropologico, etnologico, demologico e di museografia
etnoantropologica in Marocco, in Francia e in vari territori della Sicilia Orientale e Occidentale, nonché
partecipato a gruppi di ricerca su piani legislativi in materia di immigrazione in Europa. L’esperienza in
Marocco si deve, in particolare, alla vincita di una delle 14 borse di studio assegnate dall’Università degli
Studi di Palermo nell’anno accademico 2007/2008 per lo svolgimento di una ricerca presso le enclavi
spagnole di Ceuta e Melilla.
Tra le ricerche sul campo più intense rientra quella svolta presso la Comunità tamil di Palermo
dall’anno 2009 all’anno 2010, quando ho conseguito la laurea con lode con la tesi di laurea ”Diventare
Donna. Rituali della prima mestruazione nella Comunità tamil di Palermo”. Tale lavoro ha ottenuto
pubblicazione nell’Archivio Antropologico Mediterraneo e ha costituito la base di uno degli elaborati
vincitori del concorso indetto dalla Fondazione Ignazio Buttitta per l’assegnazione di 8 borse di studio a
progetti di ricerca di carattere letterario, linguistico, storico, etnoantropologico, geografico e religioso.
Alla laurea sono seguiti l’avvio della specializzazione in Antropologia ed Etnologia a Palermo; la
partecipazione a percorsi di formazione sull’educazione rivolta a bambini, sul confronto interculturale e sul
teatro come strumento di educazione creativa in diverse città d’Italia; la collaborazione lavorativa con
l’Associazione CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud come animatrice interculturale per la mostra
interattiva “Rotte Migranti. Un viaggio diverso dagli altri” finanziata dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali; la conduzione di diversi progetti PON e POR in scuole palermitane primarie e secondarie.
Ne sono soprattutto seguiti un lungo e importante tirocinio di ricerca-formazione-azione , e la
collaborazione lavorativa, presso il Centro Educativo Interculturale Casa-Officina. Lì mi sono in particolar
modo occupata di laboratori di educazione interculturale rivolti a bambini e adulti, di laboratori di
narrazione multilingue e multiculturale rivolti a bambini, di strategie didattiche su multiculturalismo e
multilinguismo, di progetti di mediazione tra famiglie e scuole, di laboratori di teatro interculturale e
creativi rivolti a bambini e adulti, della scuola d’italiano per stranieri rivolta ad adulti. Tanto di tutto questo
era organizzato non solamente nella sede operativa del centro, ma anche presso scuole, festival ed eventi.
Nel 2013 ho fondato, insieme alla mia amica e collega Maura Tripi, il Centro Educativo per l’Infanzia La
piccola Officina, per accogliere ogni giorno, dalla mattina al pomeriggio, bambini piccoli e grandi, e
crescere insieme a loro attraverso percorsi educativi rispettosi dei loro bisogni e dei loro tempi e che
incoraggiano la curiosità per il mondo.
Da gennaio 2014 sono membro del MCE – Movimento di Cooperazione Educativa, del quale condivido
anzitutto l’attenzione rivolta ai principi pedagogici di Célestin Freinet e l’impegno a promuoverne la
conoscenza e la pratica tra chi fa educazione. Nel luglio 2014 ho partecipato, in tal senso, alla XXX edizione
del RIDEF – Rencontre Internationale des Educateur Freinet, ovvero un intenso percorso di formazione,
organizzato presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi a Reggio Emilia dal MCE e dalla FIMEM –
Federation Internationale des Mouvements d’Ecole Moderne, intorno al tema “Sguardi che cambiano il
mondo. Abitare insieme le città delle bambine e dei bambini”.
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