01/12/2009 - il piano unicredit e il banco di sicilia

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COMUNICATO STAMPA
IL PIANO UNICREDIT E IL BANCO DI SICILIA: cosa cambia rispetto alle
nuove scelte, i riflessi occupazionali, quali vantaggi per il territorio
La Cisl Sicilia e la Fiba Cisl nazionalee regionale incontrano la stampa
Conferenza stampa domani 2 dicembre c/o Cisl Sicilia piazza Castelnuovo 35
Palermo ore 11
Unicredit ha scelto di modificare il suo modello di servizio per declinarlo più vicino al
territorio per rispondere meglio alle domande che emergono a livello locale.
Coniugare la dimensione internazionale con la priorità ed il focus sul territorio
rappresenta la vera sfida lanciata dal piano Unicredit e dal suo Amministratore
delegato Alessandro Profumo. I momenti decisionali saranno a dicembre per il modello
di servizio ed in primavera per gli assetti societari e la governance.
La novità rappresentata dalla modifica del modello di servizio piace al sindacato
insieme alla dimensione partecipativa se questa tende ad evolversi all’interno di un
percorso verso la democrazia economica.
E’ un’istanza forte molto sentita dal sindacalismo confederale Cisl che riguarda l’intero
sistema Paese ed il suo livello di democrazia. L’attenzione è tutta rivolta quindi alla
realizzazione del progetto, ai riflessi sull’occupazione, alle coerenze rispetto agli
obiettivi dichiarati.
L’attuazione del modello comporterà quasi sicuramente la realizzazione di una banca
unica di tutte le aziende di credito del gruppo. Il progetto ed i riflessi sul Banco di
Sicilia suscitano tante preoccupazioni rispetto alla possibile perdita di centralità locale
e d’incisività d’intervento sul territorio.
Ma quale sarà l’impatto sui livelli occupazionali in termini di possibili eccedenze di
personale, (ancorché ad oggi smentite dai vertici dell’azienda) la capacità di sviluppo
in prospettiva a breve, gli investimenti e la nuova occupazione sul territorio?
E cosa cambia rispetto alle nuove scelte i discussione e quali i vantaggi concreti
per il territorio siciliano? E’ meglio una banca locale gestita in modo clientelare e
personalistico o una banca internazionale fortemente radicata nel terriroio?
E’ fondamentale ottenere risposte concrete ed adeguate al contesto meridionale e
siciliano, e che diminuiscano i personalismi e gli intrecci spesso impropri tra politica e
amministratori locali peri superare il peso dell’economia sommersa ed il divario
esistente tra nord e Sud.
Sul piano Unicredit seguiranno altri momenti di confronto ai diversi livelli del
management aziendale a partire dall’incontro con i vertici sindacali di categoria da
parte di Alessandro Profumo previsto entro la metà di dicembre.
Questi incontri serviranno per approfondire le particolarità del piano compreso la fase
dell’unificazione delle Banche Corporate, private, Unicredit Banca, Unicredit Banca di
Roma e Unicredit Banco di Sicilia, l’istituzione ed i reali poteri decisionali della nuova
figura collante con il territorio denominato "referente territoriale".
In sostanza Unicredit deve saper dare risposte concrete alla Sicilia, aprirsi al
confronto con le istituzioni ed il sindacato, elaborare proposte vere e rappresentarle
apertamente. Il sindacato è pronto ad ascoltarle e partecipare alla loro definizione per
gli interessi di cui sono portatori.
Questi i temi al centro della conferenza stampa di domani a Palermo c/o la
Cisl Sicilia a cui parteciperanno il segretario generale della Cisl siciliana,
Maurizio Bernava e la segretaria nazionale Fiba Cisl Elena Vannucci .
Palermo 1-dicembre 2009
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