La ricchezza delle province marchigiane Premessa I dati sulla ricchezza delle province italiane sono stati recentemente diffusi dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne, che provvede periodicamente ad elaborare le stime di questa variabile macroeconomica a livello provinciale, partendo dai conti economici nazionali e regionali. Per una più agevole e corretta lettura dei dati presenti in questa breve relazione, appare opportuno richiamare alcuni concetti legati ai termini economici utilizzati. Le nuove serie storiche del valore aggiunto sono state stimate utilizzando il Sistema Europeo dei Conti Economici (SEC 95), che ha uniformato le metodologie di calcolo per rendere comparabili i dati diffusi dai Paesi aderenti all’Unione Europea. Il PIL1 (prodotto interno lordo) è il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti in un'economia ed esprime in termini quantitativi il risultato finale dell’attività produttiva realizzata in un determinato arco temporale. Nel calcolo del Pil si escludono dal computo tutti i prodotti e servizi, detti intermedi, che vengono utilizzati dalle imprese nel processo di produzione di altri beni e servizi. Il fine è quello di evitare duplicazioni del valore prodotto, contabilizzando un certo bene in ogni stadio di produzione. Ad ogni stadio della produzione di un bene viene contabilizzato come parte del Pil solamente il valore aggiunto al bene in quello stadio di produzione. Il Valore Aggiunto (VA) è pertanto la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguiti dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive) e corrisponde alla somma delle retribuzioni dei fattori produttivi e degli ammortamenti. I dati sul valore aggiunto qui presentati fanno riferimento alle quattro fondamentali macro-branche (agricoltura, silvicoltura e pesca, industria in senso stretto, costruzioni e servizi globalmente considerati) e sono espressi in euro correnti dei singoli anni, da cui consegue che le variazioni annue, oltre a riflettere l’andamento dei beni e servizi, incorporano anche l’effetto inflazionistico. Il Valore Aggiunto inoltre, essendo stato calcolato - alla stessa stregua di quanto effettuato dall’ISTAT - con riferimento ai "prezzi base"2, complessivamente diverge dal PIL (espresso invece ai “prezzi di mercato”) in quanto non comprende le imposte indirette sui beni e servizi prodotti (es. IVA e altre imposte indirette nette gravanti sulle produzioni e sulle importazioni). Per avere un’idea del divario intercorrente fra i due aggregati macroeconomici è sufficiente rilevare che nel 2006, mentre il Pil nazionale era pari a 1.475,4 miliardi di euro, il valore aggiunto era pari a 1.316,6 miliardi, con uno scarto del 10,7%. 1 2 “Macroeconomia” di Rudiger Dornbush e Stanley Fischer, Il Mulino, 1995 e “I conti degli italiani”, Istat, 1994 Secondo la definizione dell’ISTAT è il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi di base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest'ultima, è, infatti, al netto di tutte le imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), ed al lordo di tutti i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione). 1 Per una corretta interpretazione dei risultati relativi a tale indicatore è necessario tener presente che solo in via di larga approssimazione si può ritenere che il valore aggiunto, così come il PIL (variabile macroeconomica più conosciuta), rifletta il concetto di benessere economico della collettività alla quale si riferisce. Il Valore Aggiunto esprime, infatti, più propriamente, la potenzialità produttiva del territorio di riferimento, dato che alla sua formazione concorrono tutti i fattori produttivi presenti nell'area considerata in un determinato periodo di tempo, normalmente l'anno solare. I principali risultati a livello nazionale Le diverse performance registrate dalle principali economie provinciali nel 2007, elaborazioni realizzate dall’Istituto Tagliacarne, confermano al vertice della graduatoria nazionale del "Pil pro-capite"3 la provincia di Milano, con un PIL per abitante pari a 39.442 euro, mentre Crotone, con 14.548 euro, è il fanalino di coda. Tra i primi dieci posti della graduatoria del PIL pro-capite troviamo tutte province del Centro-Nord, quella più a “sud” è Roma, mentre le ultime dieci posizioni sono tutte occupate da province del Mezzogiorno. Tav. 1 - PIL per abitante delle prime 10 e delle ultime 10 province nel 2007 – fonte: Istituto Tagliacarne 62,0 Var. risp. alla grad. del 2004 -1 95 Reggio Calabria 15.913 61,4 -5 -1 96 Palermo 15.903 61,4 1 132,4 1 97 Caserta 15.768 60,8 -2 34.110 131,6 -1 98 Caltanissetta 15.731 60,7 0 34.021 131,2 0 99 Lecce 15.601 60,2 1 7 Firenze 33.753 130,2 0 100 Foggia 14.988 57,8 -1 8 Parma 33.697 130,0 1 101 Agrigento 14.811 57,1 2 9 Mantova 33.367 128,7 -1 102 Enna 14.612 56,4 0 32.427 125,1 0 103 Crotone 14.548 56,1 -2 Grad. Province Pro capite (euro) N.I. (Italia=100) Var. risp. alla grad. Grad. Province del 2004 0 94 Napoli 1 Milano 39.442 152,2 2 Bologna 35.156 135,6 1 3 Bolzano 34.715 133,9 4 Aosta 34.325 5 Modena 6 Roma 10 Verona Pro capite (euro) 16.067 N.I. (Italia=100) Si rileva quindi ancora un forte divario tra il Nord ed il Sud d'Italia, gap che nel 2007 si attesta sui 25mila euro, inoltre il rapporto tra il PIL della provincia di Milano e quella di Crotone è pari a 2,7. Il confronto del PIL pro-capite realizzato dalle province italiane negli anni 2004 e 2007 evidenzia diverse performance: in complesso sono 40 le province che hanno registrato nel 2007 un avanzamento nella graduatoria nazionale rispetto alla posizione occupata nel 2004 e, tra queste, le prime dieci province che sono avanzate sono prevalentemente del Nord, ad eccezione di Latina (46-esima posizione), Frosinone (56-esima posizione) e Trapani (81esima posizione); mentre sempre 40 sono le province che sono retrocesse di alcune posizioni nel 2007, sopratutto nel Centro-Nord. 3 Il dato pro-capite è ottenuto ripartendo il Pil sulla popolazione media residente nell’anno. 2 Tav. 2 - Avanzamenti (+) e retrocessioni (-) in numero di posizioni nella graduatoria provinciale del valore aggiunto per abitante Province Confronti 2004-2007 Province Confronti 2004-2007 Sondrio 10 Lucca -5 Pisa 10 Pistoia -5 Gorizia 9 Verbania -5 Latina 8 Reggio Calabria -5 Udine 7 Vercelli -6 Piacenza 7 Genova -8 Frosinone 7 Trento -9 Cremona 6 Nuoro -10 Ancona 6 Alessandria -11 Trapani 6 Lecco -11 Le province marchigiane si concentrano nella parte centrale della graduatoria nazionale 2007 del Pil procapite: Macerata alla 54-esima posizione, Ascoli Piceno alla 58-esima e Pesaro-Urbino alla 59-esima; fa eccezione solo Ancona che è alla 25-esima posizione. Rispetto alla graduatoria del 2006, tutte le province marchigiane hanno registrato un avanzamento: più marcato per Ancona, che guadagna ben sei posizioni, mentre più lieve per le altre tre province, in particolare Ascoli Piceno avanza di una sola posizione. Rispetto all’ anno 2006, nelle Marche il Pil pro-capite cresce mediamente del 3,9%, valore superiore al dato nazionale (+3,6%); a livello provinciale è Ascoli Piceno a far registrare la maggiore crescita del Pil pro capite (+4,8%), valore che si attesta anche al di sopra dell’incremento osservato per il Centro Italia (+4%). Per quanto riguarda invece il Pil totale registrato nel 2007, si presenta una nuova graduatoria nel territorio marchigiano: Ancona è sempre in testa con 13,6 miliardi di euro, seguita però da Ascoli Piceno con 9,5 miliardi di euro, da Pesaro con 9,2 miliardi di euro ed, infine, da Macerata con circa 8 miliardi di euro. Rispetto al 2006, si registra per le Marche una crescita media del Pil totale pari al 4,3%, valore superiore solo al dato nazionale (+4%); a livello provinciale, è ancora Ascoli Piceno che fa registrare il maggior incremento (+5,2%), pari a quello del Centro-Italia. Il valore aggiunto delle Marche e delle sue province Il sistema produttivo marchigiano, che Valore aggiunto 2006 Ascoli Piceno 23% rappresenta il 2,6% della "ricchezza" nazionale, Pesaro e Urbino 23% ha fatto registrare nel 2006, ultimo dato disponibile, un incremento del Valore Aggiunto pari al 3,6% rispetto all'anno 2005, crescita che si attesta comunque al di sopra del dato nazionale (+3% circa) e che viene sostenuta anche dall'andamento inflazionistico, in quanto il Macerata 20% valore aggiunto è espresso in milioni di euro Ancona 34% correnti. Ancona è maggiormente la alla provincia che formazione concorre del valore 3 aggiunto marchigiano, rappresentando il 34% circa del totale regionale; a seguire vi è la provincia di Ascoli Piceno che produce, come Pesaro-Urbino, il 23% circa della ricchezza marchigiana, infine Macerata produce valore per il 20% circa del totale regionale. Rispetto al 2005, Ancona cresce del 5% circa, seguita da Pesaro-Urbino (+3,5%), da Macerata (+2,8%) e da Ascoli Piceno (+2% circa); le Marche invece, con un incremento del 3,6%, si allineano al dato del Centro-Italia (+3,7%), superando quello nazionale (+3%). Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno 11.000,0 9.000,0 7.000,0 5.000,0 3.000,0 1.000,0 2004 2005 2006 Infine, se osserviamo la dinamica del valore aggiunto nel periodo 2004-2006, si rileva un andamento complessivamente crescente per tutte le province marchigiane, con una variazione percentuale rilevante solo per la provincia di Pesaro-Urbino (+7% circa), mentre per quella di Ascoli Piceno si registra nel triennio considerato un +3,2%. Entrando nel dettaglio per macro-settore di attività economica, sempre nel 2006, si rileva che il maggior valore aggiunto si concentra nel comparto "Servizi", sia nelle Marche sia nelle sue province, risultato comunque in linea con il dato nazionale (71,4%) anche se leggermente inferiore per tutte le realtà marchigiane. La "terziarizzazione" del valore aggiunto si osserva prevalentemente nel Piceno (68,3%); mentre per l'industria, Pesaro ed Ancona fanno registrare una percentuale di valore aggiunto superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale. Infine il comparto agricolo concorre alla formazione della ricchezza nazionale per il 2,1%, tale percentuale viene superata a livello regionale solo dalla provincia di Ascoli Piceno (2,4%). Tav. 3 - Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Milioni di euro correnti) - Anno 2006 Agricoltura Peso% Agricoltura sul totale economia del territorio Pesaro e Urbino 118,4 1,5% 2.718,2 34,4% 5.072,4 64,1% 7.909,0 Ancona 163,2 1,4% 3.750,0 32,8% 7.524,2 65,8% 11.437,4 Macerata 127,0 1,8% 2.208,3 31,9% 4.585,5 66,3% 6.920,8 Ascoli Piceno 189,4 2,4% 2.349,5 29,4% 5.464,9 68,3% 8.003,8 598,0 1,7% 11.026,0 32,2% 22.647,0 66,1% 34.271,0 Territorio MARCHE CENTRO ITALIA Industria Peso% Industria sul totale economia del territorio Servizi Peso% Servizi sul totale economia del territorio Totale economia del territorio 4.391,0 1,5% 60.851,0 21,2% 221.998,0 77,3% 287.240,0 27.192,0 2,1% 349.777,0 26,6% 939.615,0 71,4% 1.316.584,0 FONTE: Istituto Tagliacarne 4 L'analisi provinciale del valore aggiunto realizzato nel 2006 per singolo comparto, pone le province di Ascoli Piceno (31,7%) ed Ancona (27,3%) tra i primi posti per il settore agricolo; mentre Ancona è il territorio che contribuisce maggiormente (34%) al valore aggiunto industriale della regione, con un distacco di oltre 10 punti percentuali dalle altre province. Per i "Servizi", Ancona risulta ancora prima (33,4%) nella graduatoria regionale, seguita poi da Ascoli Piceno (23,4%), Pesaro (23,1%) e Macerata (20,2%). Tav. 4 -Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Milioni di euro correnti) - Anno 2006 Province Agricoltura Peso% sul totale regionale Industria Peso% sul totale regionale Peso% sul Totale economia totale regionale Servizi Peso% sul totale regionale Pesaro e Urbino 118,4 19,8 2.718,2 24,7 5.072,4 22,4 7.909,0 23,1 Ancona 163,2 27,3 3.750,0 34,0 7.524,2 33,2 11.437,4 33,4 Macerata 127,0 21,2 2.208,3 20,0 4.585,5 20,2 6.920,8 20,2 Ascoli Piceno 189,4 31,7 2.349,5 21,3 5.464,9 24,1 8.003,8 23,4 598,0 100,0 11.026,0 100,0 22.647,0 100,0 34.271,0 100,0 MARCHE FONTE: Istituto Tagliacarne Osservando infine la dinamica della struttura produttiva per la sola provincia di Ascoli Piceno, si evince che in questo territorio il comparto dei Servizi rappresenta la componente prevalente del valore aggiunto locale, con una crescita tendenziale costante e sostenuta nel tempo. L'industria in senso stretto rappresenta il secondo comparto, per ordine di importanza, nella formazione del valore aggiunto provinciale, anche se l'andamento denuncia un'evoluzione pressoché stazionaria, in particolare per l’industria in senso stretto, mentre per le costruzioni si osserva una leggera crescita nel triennio considerato. Il settore agricolo piceno presenta invece un trend sostanzialmente decrescente, coerentemente con l’andamento di questo comparto registrato per le Marche, il Centro e l’Italia. VA della provincia di Ascoli Piceno - trend per settore 6.000,0 anno 2004 anno 2005 anno 2006 5.000,0 4.000,0 3.000,0 2.000,0 1.000,0 In senso stretto A grico ltura Co struzio ni Industria To tale Servizi 5 Graduatoria delle province italiane in base al prodotto interno lordo pro capite dell'anno 2007 e confronto con il 2004 Var. risp. Var. risp. Pro capite N.I. Pro capite N.I. Grad. Province alla grad. Grad. Province alla grad. (euro) (Italia=100) (euro) (Italia=100) del 2004 del 2004 1 Milano 39.442 152,2 0 53 La Spezia 25.371 97,9 2 2 Bologna 35.156 135,6 1 3 Bolzano 34.715 133,9 -1 54 Macerata 25.329 97,7 3 55 Lucca 25.277 97,5 -5 4 Aosta 34.325 132,4 1 5 Modena 34.110 131,6 -1 56 Frosinone 25.204 97,2 7 57 Genova 25.019 96,5 -8 6 Roma 34.021 131,2 7 Firenze 33.753 130,2 0 58 Ascoli Piceno 24.778 95,6 1 0 59 Pesaro e Urbino 24.764 95,5 8 Parma 33.697 2 130,0 1 60 Perugia 24.722 95,4 0 9 Mantova -5 33.367 128,7 -1 61 Pistoia 24.524 94,6 10 Verona 32.427 125,1 0 62 Terni 24.178 93,3 0 11 Bergamo 32.396 125,0 1 63 Verbania 23.872 92,1 -5 12 Brescia 31.259 120,6 -1 13 Belluno 30.903 119,2 2 64 Grosseto 23.753 91,6 1 65 Rieti 23.309 89,9 1 14 Ravenna 30.412 117,3 0 66 Chieti 22.954 88,6 1 15 Cremona 30.208 116,5 6 67 Massa-Carrara 22.760 87,8 -3 16 Padova 30.165 116,4 0 68 Viterbo 21.471 82,8 0 17 Vicenza 30.127 116,2 -4 69 Cagliari 21.147 81,6 5 18 Reggio Emilia 29.834 115,1 -1 70 Sassari 20.975 80,9 1 19 Venezia 29.784 114,9 -1 71 Pescara 20.869 80,5 -2 20 Forlì 29.739 114,7 3 72 Teramo 20.762 80,1 -2 21 Treviso 29.574 114,1 -2 73 Siracusa 20.752 80,1 2 22 Udine 29.322 113,1 7 74 Isernia 20.527 79,2 -1 23 Rimini 29.162 112,5 -1 75 Oristano 20.337 78,5 -3 24 Cuneo 29.118 112,3 -4 76 L'Aquila 19.512 75,3 0 25 Ancona 29.110 112,3 6 77 Catanzaro 19.427 74,9 1 26 Trieste 28.941 111,7 -2 78 Taranto 19.276 74,4 3 27 Torino 28.908 111,5 0 79 Potenza 18.877 72,8 0 28 Gorizia 28.517 110,0 9 80 Avellino 18.791 72,5 0 29 Piacenza 28.411 109,6 7 81 Trapani 18.696 72,1 6 82 Messina 18.590 71,7 4 83 Campobasso 18.350 70,8 -1 30 Livorno 28.236 108,9 0 31 Sondrio 28.214 108,8 10 32 Varese 28.132 108,5 0 84 Bari 17.620 68,0 0 33 Pisa 27.967 107,9 10 85 Salerno 17.592 67,9 -2 34 Trento 27.853 107,5 -9 86 Ragusa 17.546 67,7 -1 35 Novara 27.851 107,4 -1 87 Nuoro 17.497 67,5 -10 36 Lodi 27.631 106,6 -1 88 Matera 17.142 66,1 0 37 Alessandria 27.607 106,5 -11 89 Brindisi 16.904 65,2 0 38 Prato 27.553 106,3 -5 39 Lecco 27.537 106,2 -11 90 Benevento 16.901 65,2 1 91 Catania 16.716 64,5 1 4 40 Pordenone 27.203 104,9 4 92 Cosenza 16.367 63,1 41 Imperia 27.134 104,7 5 93 Vibo Valentia 16.159 62,3 1 42 Savona 27.058 104,4 0 94 Napoli 16.067 62,0 -1 -5 43 Biella 26.974 104,1 -4 95 Reggio Calabria 15.913 61,4 44 Vercelli 26.883 103,7 -6 96 Palermo 15.903 61,4 1 45 Siena 26.706 103,0 -5 97 Caserta 15.768 60,8 -2 46 Latina 26.538 102,4 8 98 Caltanissetta 15.731 60,7 0 47 Asti 26.490 102,2 0 99 Lecce 15.601 60,2 1 48 Como 26.372 101,7 -2 100 Foggia 14.988 57,8 -1 49 Rovigo 26.202 101,1 4 101 Agrigento 14.811 57,1 2 50 Pavia 26.055 100,5 2 102 Enna 14.612 56,4 0 51 Arezzo 26.027 100,4 0 103 Crotone 14.548 56,1 -2 52 Ferrara 25.824 99,6 -4 25.921 100,0 Fonte: elaborazioni Unioncamere - Istituto Tagliacarne ITALIA Prodotto interno lordo (Pil) totale e per abitante a prezzi correnti*. Anno 2007 e variazioni rispetto al 2006 2007 Province e regioni Pesaro e Urbino Totale (Milioni di euro) 2006 Pro capite (euro) Totale (Milioni di euro) Pro capite (euro) Totale - Var. % 2006/2007 Pro capite - Var. % 2006/2007 9.194,6 24.764,2 8.840,3 23.923,6 4,0 3,5 13.599,5 29.109,7 13.030,3 27.985,6 4,4 4,0 Macerata 8.016,3 25.328,8 7.762,2 24.592,0 3,3 3,0 Ascoli Piceno 9.501,4 24.777,9 9.028,2 23.653,6 5,2 4,8 MARCHE 40.311,8 26.203,4 38.661,0 25.228,2 4,3 3,9 CENTRO 337.779,6 29.219,0 321.074,0 28.088,1 5,2 4,0 ITALIA** 1.534.561,0 25.921,4 1.475.401,0 25.031,6 4,0 3,6 Ancona FONTE: Istituto Tagliacarne * Dati ottenuti sommando al valore aggiunto ai prezzi base (riportato nelle tabelle precedenti) l'ammontare dell'IVA e delle altre imposte indirette nette gravanti sui prodotti e sulle importazioni. Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Milioni di euro correnti) (**) Province e Regioni Agricoltura In senso stretto Industria Costruzioni Totale Servizi Totale economia 2004 Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno MARCHE CENTRO ITALIA* 134,8 208,1 157,7 219,4 720,0 5.033,0 31.582,0 2.009,7 2.991,2 1.727,9 1.983,2 8.712,0 44.649,0 265.164,0 537,2 568,5 331,8 365,5 1.803,0 14.027,0 72.836,0 2.546,9 3.559,7 2.059,7 2.348,7 10.515,0 58.676,0 338.000,0 4.712,6 7.036,3 4.271,1 5.184,0 21.204,0 206.569,0 881.451,0 7.394,3 10.804,1 6.488,5 7.752,1 32.439,0 270.278,0 1.251.033,0 2.594,6 3.622,8 2.119,3 2.293,3 10.630,0 58.999,0 340.059,0 4.920,6 7.049,7 4.462,5 5.344,2 21.777,0 213.691,0 909.885,0 7.643,0 10.857,8 6.732,4 7.843,8 33.077,0 277.069,0 1.277.992,0 2.718,2 3.750,0 2.208,3 2.349,5 11.026,0 60.851,0 349.777,0 5.072,4 7.524,2 4.585,5 5.464,9 22.647,0 221.998,0 939.615,0 7.909,0 11.437,4 6.920,8 8.003,8 34.271,0 287.240,0 1.316.584,0 2005 Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno MARCHE CENTRO ITALIA* 127,8 185,3 150,6 206,3 670,0 4.379,0 28.048,0 2.040,0 2.995,4 1.754,0 1.912,6 8.702,0 44.353,0 263.376,0 554,6 627,4 365,3 380,7 1.928,0 14.646,0 76.683,0 2006 Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno MARCHE CENTRO ITALIA* 118,4 163,2 127,0 189,4 598,0 4.391,0 27.192,0 2.148,0 3.088,0 1.819,1 1.961,9 9.017,0 45.403,0 270.001,0 570,2 662,0 389,2 387,6 2.009,0 15.448,0 79.776,0 FONTE: Istituto Tagliacarne Note: (*) I dati dell'Italia possono non coincidere con la somma dei dati regionali e provinciali, perché comprendono anche alcuni valori non ripartibili territorialmente e come tali attribuiti all'"Extra-regio". (**) Tale serie storica subisce annualmente un processo di aggiustamento dei dati elementari a causa delle variazioni di alcune poste contabili, oltre alla procedura di omogeneizzazione con i dati di fonte ISTAT. Valore aggiunto ai prezzi base - dinamica "totale economia" - (Milioni di euro correnti) Territorio 2004 Pesaro e Urbino 2005 2006 var.% 2004/2005 var.% 2005/2006 7.394,3 7.643,0 7.909,0 3,4 3,5 10.804,1 10.857,8 11.437,4 0,5 5,3 Macerata 6.488,5 6.732,4 6.920,8 3,8 2,8 Ascoli Piceno 7.752,1 7.843,8 8.003,8 1,2 2,0 MARCHE 32.439,0 33.077,0 34.271,0 2,0 3,6 CENTRO 270.278,0 277.069,0 287.240,0 2,5 3,7 1.251.033,0 1.277.992,0 1.316.584,0 2,2 3,0 Ancona ITALIA FONTE: Istituto Tagliacarne Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno 11.000,0 9.000,0 7.000,0 5.000,0 3.000,0 1.000,0 2004 2005 2006 Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Milioni di euro correnti) - Anno 2006 Peso% Industria sul totale economia del territorio Peso% Servizi sul totale economia del territorio Agricoltura Peso% Agricoltura sul totale economia del territorio Pesaro e Urbino 118,4 1,5% 2.718,2 34,4% 5.072,4 64,1% 7.909,0 Ancona 163,2 1,4% 3.750,0 32,8% 7.524,2 65,8% 11.437,4 Macerata 127,0 1,8% 2.208,3 31,9% 4.585,5 66,3% 6.920,8 Territorio Ascoli Piceno MARCHE CENTRO ITALIA Industria Servizi Totale economia del territorio 189,4 2,4% 2.349,5 29,4% 5.464,9 68,3% 8.003,8 598,0 1,7% 11.026,0 32,2% 22.647,0 66,1% 34.271,0 4.391,0 1,5% 60.851,0 21,2% 221.998,0 77,3% 287.240,0 27.192,0 2,1% 349.777,0 26,6% 939.615,0 71,4% 1.316.584,0 FONTE: Istituto Tagliacarne Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Milioni di euro correnti) - Anno 2006 Peso% sul totale regionale Industria Peso% sul totale regionale Province Agricoltura Pesaro e Urbino 118,4 Ancona 163,2 27,3 3.750,0 34,0 Macerata 127,0 21,2 2.208,3 20,0 Ascoli Piceno MARCHE FONTE: Istituto Tagliacarne 19,8 2.718,2 24,7 Servizi 5.072,4 Peso% sul Totale economia totale regionale Peso% sul totale regionale 22,4 7.909,0 23,1 7.524,2 33,2 11.437,4 33,4 4.585,5 20,2 6.920,8 20,2 189,4 31,7 2.349,5 21,3 5.464,9 24,1 8.003,8 23,4 598,0 100,0 11.026,0 100,0 22.647,0 100,0 34.271,0 100,0 Valore aggiunto ai prezzi base per settore di attività economica (Milioni di euro correnti) - Provincia di Ascoli Piceno Anno Industria Agricoltura In senso stretto Servizi Costruzioni Totale economia Totale 2004 219,4 1.983,2 365,5 2.348,7 5.184,0 7.752,1 2005 206,3 1.912,6 380,7 2.293,3 5.344,2 7.843,8 2006 189,4 1.961,9 387,6 2.349,5 5.464,9 8.003,8 FONTE: Istituto Tagliacarne VA della provincia di Ascoli Piceno - trend per settore 6.000,0 anno 2004 anno 2005 In senso stretto Costruzioni anno 2006 5.000,0 4.000,0 3.000,0 2.000,0 1.000,0 Agricoltura Industria Totale Servizi