Scuola di Ingegneria - Università di Pisa Anno Accademico: 2016/17 TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI Docente: Marino Lupi Trasporto Intermodale delle merci PARTE B Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti" Trasporti",,Scuola Scuoladi diIngegneria, Ingegneria,Univ. Univ.di diPisa, Pisa A.A. - A.A.2016-17 2013-14 1 1 INTERPORTI La legge 4 agosto 1990, n. 240 (“Interventi dello Stato per la realizzazione di interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell'intermodalita‘), definiva l’interporto con particolare riguardo alla presenza di uno scalo ferroviario destinato specificatamente a svolgere trasporto intermodale (combinato) La legge dà la definizione di interporto nel modo di seguito riportato. “ Per Interporto si intende un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalita' di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione.” Secondo la legge è quindi la presenza di un terminale intermodale strada-ferrovia che caratterizza un interporto. 2 Un disegno di legge disegno, il n.1185 “Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali” definisce interporto: “un complesso organico di strutture e servizi integrati, di rilevanza nazionale, gestiti in forma imprenditoriale e finalizzati al passaggio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione” Questo disegno di legge, così come la precedente legge n° 240 del 1990, sottolinea, nella definizione di interporto stessa, il fatto che l’interporto comprenda uno scalo ferroviario idoneo a ricevere treni completi. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 Nel disegno di legge n. 1185, nell’ambito dei requisiti (art.3) viene precisato che un nuovo interporto deve prevedere: “un terminale ferroviario intermodale, idoneo a formare o ricevere treni completi, conformemente a standard europei, in grado di operare con un numero non inferiore a quattordici coppie di treni per settimana”. Per la prima volta si precisa qualcosa sulla domanda. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 4 Come è stato detto, negli interporti, oltre allo scambio intermodale, sono offerti fondamentalmente tre tipologie di servizi: • Servizi rivolti al trasporto merci (servizi rivolti alle aziende): raccolta, distribuzione, scarico e carico, consolidamento, deconsolidamento, stoccaggio, (in particolare anche di prodotti refrigerati); operazioni doganali per le merci. Ma in un interporto le aziende manifatturiere locali svolgono operazioni: di prima lavorazione, assemblaggio, “ packaging ” (imballaggio e confezionamento). • Servizi per i mezzi di trasporto: manutenzione, riparazione, rifornimento di carburante e pulizia. • Servizi per le persone : bancari, postali, commerciali, di ristorazione e di alloggio. Gueter Verkehrs Zentren (letteralmente “Centri di Trasporto Merci”) Interporto in tedesco 5 Gueter Verkehrs Zentren (GVZ) in Germania Freight Villages (FV) in United Kingdom Plateformes (Multimodales) Logistiques in Francia Zonas de Activividades Logisticas (ZAL in Spagna) Transport Centres ( in Danimarca) Interporti in Italia Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 6 (“Freight Village”) Fonte: Nobel T., “European freight villages and their success factor”, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport ,Geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel 7 La maggioranza degli interporti attivi è anche dotata di celle frigorifero o altre strutture per i prodotti refrigerati. Si tratta di un servizio costoso, ma attualmente molto richiesto dalle aziende che trattano prodotti freschi o surgelati: in particolare in un paese, come l ’ Italia, in cui la filiera agro-alimentare mantiene un ruolo significativo, la loro disponibilità rappresenta un importante fattore di competitività per un interporto Un altro dei più diffusi servizi logistici, disponibili presso gli interporti, consiste nella possibilità di svolgere le operazioni doganali per le merci . Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 8 Un servizio che tende a diffondersi in Italia, che dovrebbe sempre più avere interesse nel futuro, data la diffusa presenza di centri storici di particolare pregio ambientale, è legato alla gestione della logistica urbana. La cosiddetta “ city logistics ” consiste, fondamentalmente, nell’organizzare in modo razionale il servizio di distribuzione urbana delle merci: raggruppando le consegne dei diversi operatori commerciali ed effettuandole mediante mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (elettrici, a metano o a tecnologie ibride). Gli obbiettivi sono quelli di ridurre la congestione e l ’ emissione di inquinanti nelle aree urbane, aumentare la sicurezza stradale, e, in generale, ridurre il consumo energetico e l’emissione di gas ad effetto serra. 9 La city logistics può essere definita nel seguente modo: “ City logistics is the process of totally optimising the logistics and transport activities by private companies in urban areas while considering the traffic environment, traffic congestion and energy consumption (and emissions) within the framework of a market economy”. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 10 Fonte: CENSIS, Unione Interporti Riuniti, ”Il Il Disegno dell dell’Interportualità Italiana – Fattori di crescita, sviluppo della logistica e dinamiche territoriali, Franco Angeli 2009. Fonte: indagine Censis-Uir, 2007 11 Dimensioni di un Interporto (ordine di grandezza) Min: 500.000 – 600.000 mq Max: 4- 5 milioni di mq Tipicamente interporti importanti in Italia sono sui 200 ettari (2.000.000 mq) Verona, superfici complessiva di circa 2,5 milioni di mq (con previsione di altri 2 milioni di mq) Padova, superfici complessiva di circa 2 milioni di mq Bologna, superfici complessiva 2,3 milioni di mq (con previsione di arrivare fino a 4 milioni di mq). Interporto Toscano Amerigo Vespucci, superfici complessiva di circa 2,8 milioni di mq. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 12 Schema interporto di Verona Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 13 Fonte : http://www.quadranteeuropa.it/ Interporto di Verona Quadrante Europa (in primo piano il Terminale Intermodale) 14 Schema interporto di Bologna 2012 Trasp. su gomma 7.527.300 Trasp. Ferroviario 1.650.00 Fonte: http://www.interporto.it/imgup/Dati%20di%20traffic o%20Interporto%20Bologna%202012.pdfterporto Bologna Oltre l’80% delle merci è stata movimentata nel 2014 esclusivamente su gomma. Fonte: “Il trasporto Camuionistico di Merci in Interporto Bologna”.,Indagine annuale 2014,Interporto Bologna, http://www.interporto.it/imgup/Summary(2).pdf, (accesso dicembre 2015) Oltre l’74% delle merci, su un totale di 9,2 milioni, è stata movimentata nel 2015 esclusivamente su gomma. Dati di traffico Fonte: Interporto Bologna Fonte: “Il trasporto Camionistico di Merci in Interporto Bologna - - Indagine annuale 2015”,Interporto Bologna, http://www.interporto.it/imgup/Summary(6).pdf, (accesso dicembre 2016) Tonnellate/Anni 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Trasporto su gomma 2.400.000 2.300.000 2.570.000 2.600.000 2.600.000 2.280.000 2.550.000 Trasporto ferroviario 1.979.171 2.208.225 2.432.000 2.225.000 1.974.091 1.310.564 1.382.421 4.379.171 4.508.225 5.002.000 4.825.000 4.574.091 3.590.564 3.932.421 15 Totale Fonte:http://www.interportopd.it/chi_siamo/interporto_oggi Schema interporto di Padova Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti" Trasporti",,Scuola Scuoladi diIngegneria, Ingegneria,Univ. Univ.di diPisa, Pisa A.A. - A.A.2016-17 2013-14 16 16 Fonte: http://www.interportotoscano.com Interporto Toscano Amerigo Vespucci Superficie 2.800.000 mq Magazzini 324.500 mq Piazzali 696.000 mq Terminal ferroviario 126.000 mq Servizi generali 142.000 mq Strade interne 15.000 ml Aree verdi di riequilibrio 736.80017mq Aree verdi di compensazione 285.000 mq 17 Terminali intermodali negli interporti: 6-18% della superficie (ordine di grandezza). Verona, area ferroviaria : 300.000 mq ( ≈ 13% della superficie). Vi sono tre terminal intermodali: ” Terminal Trasporti Combinati ” (136.000 mq): + “Compact Terminal” (50.000 mq)+ “Interterminal” (60.000 mq) + un raccordo ferroviario. Questo ultimo, oltre a svolgere la funzione di presa e consegna per i terminali intermodali, fa movimentazione carri di tipo “tradizionale”. E’ previsto un ulteriore ampliamento dell’area ferroviaria. Padova, area ferroviaria: 350.000 mq ( ≈ 17,5% della superficie). Sono presenti: due terminal intermodali + una stazione merci. Bologna, terminale intermodale: 550.000 mq (≈ 24 % della superficie). Sono presenti due terminal intermodali. Livorno (Interporto Toscano Amerigo Vespucci), terminale intermodale: 126.000 mq (≈ 4,5 % della superficie) Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 18 Schema di un terminale intermodale strada-rotaia. -corsie di scorrimento -corsie di carico/scarico -rotaia del “trastainer” - vie di stoccaggio Tre binari operativi Schema di un terminale strada-rotaia: fascio di presa e consegna; due moduli gru (con due gru a portale ciascuno) con tre binari operativi ciascuno, fascio di appoggio per l’attesa dei treni arrivati che devono essere scaricati o che caricati sono in attesa di partire. 19 Sezione trasversale di un terminale con tre binari operativi. Quattro corsie di stoccaggio. Corsie di scarico/carico e di scorrimento esterne alle rotaie della gru. scorrimento carico/scarico stoccaggio 20 Sezione trasversale Verona “Quadrante Europa”: modulo con tre binari operativi e tre corsie di stoccaggio, fra i binari della gru. Una corsia di stoccaggio, una corsia di carico/scarico, una corsia di circolazione sotto lo “sbraccio” della gru. Due gru a portale (a sbraccio) per modulo. Planimetria 21 Planimetria Sezione trasversale Verona “ Quadrante Europa ” : modulo con tre binari operativi, tre corsie di stoccaggio, una corsia di carico/scarico, una corsia di circolazione, fra i binari della gru. Due gru a portale per modulo. All’esterno dei binari della gru a portale operano delle gru frontali. 22 Il terminale intermodale di Verona “Quadrante Europa” è stato ampliato con il “Compact Terminal” Fonte:http://www.quadran teeuropa.it/ Terminale intermodale di Verona “Quadrante Europa”. 23 * Traffico Intermodale Totale 2015 TRENI INTERMODALI (n° coppie) 6.341 N. UTI 398.759 N. TEU equivalenti 713.779* N. Tonn 7.418.970** Altro traffico ferroviario Totale 2015 Tradizionale (Tonn) 15.901° Auto Nuove (Tonn) 254.358°° Traffico ferroviario Totale 2015 Treni lavorati 15.172 Fonte http://www.quadranteeuropa.it/it/interporto/dati http://www.quadranteeuropa.it/it/interporto/dati-ditraffico-ferroviario.html ferroviario.html(accesso novembre 2016) Dati di Traffico merci ferroviario 2015 (destinazione estero) Dati di traffico stradale 2016 Dati aggiornati al 31/10/16. Stima tonnellatte annue al 31/12: 20.950.543,20 t. Coefficiente di trasformazione UTI/TEU: 1,79 (Fonte: Rapporto UIR 2012) ** Coefficiente di trasformazione TONN/Treno Intermodale:585 ° Coefficiente TONN/CARRO: 4,3 °° Coefficiente TONN/CARRO: 13,00 2015 Numero Numero Lo “split” delle destinazioni ferroviarie mette in evidenza come Verona Quadrante Europa sia una nodo fondamentale per i traffici con la Germania. Il sistema “gateway” in Ferrovia, (Sarebbe più corretto parlare di sistema “hub-and-spoke” per analogia con il sistema aereo). 26 Linea di confine Terminale “gateway” (porta: sia in ingresso, sia in uscita). 27 Ci può essere un terminal “gateway anche in destinazione. Si ha una situazione analoga a quella del “transhipment” nel trasporto marittimo (e all’ ”hub.-and-spoke” nel trasporto aereo) . Terminale “gateway” Linea di confine Terminale “gateway” 28 Superficie complessiva magazzini coperti: 5-15% della superficie (ordine di grandezza) Verona, magazzini : 500.000 mq (≈ 20 % della superficie) Padova, magazzini : 250.000 mq (≈ 8,5 % della superficie) Bologna, magazzini : 300.000 mq (≈ 13 % della superficie) Livorno, magazzini : 324.500 mq (≈ 12 % della superficie) Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 29 Operazioni importanti che vengono eseguite negli interporti sono il consolidamento e il deconsolidamento delle unità di carico (container, casse mobili) Consolidamento (groupage)- Il termine ben si identifica con l'idea del "raggruppare". La spedizione consolidata consiste infatti nel mettere insieme tante spedizioni provenienti da più mittenti aventi in comune lo stesso nodo infrastrutturale dove verranno esportate (ma non necessariamente la stessa destinazione finale). (Fonte: Glossario di logistica economica: http://www.glossari.it/glossariologistica.html) Deconsolidamento(degroupage) è l ’ operazione inversa del consolidamento: separazione di una spedizione consolidata ricostruendo le singole partite iniziali. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 30 (Fonte: http://www.horizonmoving.co.uk/moving-abroad.html Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 31 Fonte:http://www.interportoprato.it/ Interporto della Toscana Centrale (Interporto di Prato) Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 32 L’interporto di Prato costituisce un esempio di quello che può essere definito un interporto di II livello (per dimensioni, non per importanza…). Questo tipo di interporto ha una dimensione più contenuta dei precedenti, ma è importante per sviluppare una rete nazionale di interporti da collegare fra loro e con i porti. Tale rete, diffusa nel territorio, dovrebbe aumentare la percentuale di traffico merci che va per ferrovia. Prato, superfici complessiva di circa: 700.000 mq (ampliamento previsto di 300.000 mq). Prato, terminale intermodale: 83.000 mq ( ≈ 12 % della superficie) Prato, magazzini : 91.000 mq ( ≈ 13 % della superficie) Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 33 L’Interporto di Novara è invece quasi completamente costituito dal solo centro intermodale (comunque ci sono aree estinate a tre magazzini). Esso è quello che, attualmente, viene definito un “inland port” in quanto è collegato in modo efficiente, via ferrovia, con i porti. In particolare è collegato con i porti del Northern Range. L’interporto di Novara è costituito da due terminal intermodali: il Terminal 1 CIM (170.000 mq) e il terminal 2 Boschetto (Gestiti da Eurogateway) I due terminali hanno movimentato, nel 2013, 185458 UTI (331970 TEUs considerando un UTI=1,79 TEU). (Fonte: Comoli M, Assemblea Soci 2014, CIN spa Interporto Novara) Coppie di treni la settimana con origine e destinazione il Terminale CIM. Fonte: Rapporto UIR -Il sistema degli Interporti italiani nel 2011, Unione Interporti Riuniti, dicembre 2012,pag.38. Il terminale è dotato di 12 “gru semoventi” (“reach staker”). Terminale CIM di Novara Fonte: Internet. Collegamenti Ferroviari Eurogateway gestisce settimanalmente 148 coppie di treni (fonte: : http://www.eurogateway.it/azienda.html (accesso dicembre 2016)) Nel 2015 risultavano gestiti 24 coppie di treni al giorno (fonte: http://www.eurogateway.it (accesso dicembre 2015)). 35 Freight Village (GVZ) Bremen Fonte: Nobel T., “European freight villages and their success factor”, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport ,Geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel 36 Fonte: Nobel T., “European freight villages and their success factor”, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport ,Geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel 37 Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 Fonte: Nobel T., “European freight villages and their success factor”, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport ,Geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel Interporto di Brema: Intermodal Terminal “Roland Umschlag” 38 Fonte: Cascetta E. , “Ruolo, Ruolo, rischi ed opportunità del sistema portuale italiano italiano”, Seminario sulle opportunità di sviluppo e di cooperazione con il Marocco , Livorno 22 settembre 2011. Gli interporti italiani offrono delle performance riconosciute a livello internazionale Deutsche GVZGesellschaft mbH (DGG): Associazione degli interporti tedeschi … il settore interportuale italiano è una best practice europea e presenta potenziali aree di sinergia con molti porti … 39 39 39 - The very good rank of the German FVs is based predominantly on the relatively very high number of employees. - The reason for the good result of the Italian FV is highly qualified organisation structures. - Additionally, the amount of combined transport in the Italian Interporti is very high (gateway function) Fonte: Nobel T., “European freight villages and their success factor”, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport Geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 40 L’associazione degli Interporti Tedeschi DGG (Deutsche GVZ Gesellschaft mbH ha ripetuto “l’analisi “ nel 2015 con i seguenti risultati : Fonte: http://gvz-org.de/index.php?id=190&L=1 1 (accesso febbraio 2016 European Freight Village Ranking 2015 41 A proposito degli interporti italiani lo studio riporta: Fonte: “Positioning and Establishment of the Freight Villages (FV) in Europe 2015”, Deutsche GVZ-Gesellschaft mbH, Bremen, Deutschland, and Institute of Shipping Economics and Logistics , Bremen, Deutscland, 25 November 2015 42 Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 Fonte: CENSIS, Unione Interporti Riuniti, ”Il Il Disegno dell dell’Interportualità Italiana – Fattori di crescita, sviluppo della logistica e dinamiche territoriali, Franco Angeli 2009. Trend di crescita dell’occupazione generata dagli interporti nel triennio 2005-07. 43 Vi sono anche grossi ed importanti terminali intermodali che non fanno parte di interporti Schema terminale intermodale Hupac a Busto Arsizio Gru a portale (di “appoggio”) con ruote in gomma. Fascio di appoggio modulo gru, con due gru a modulo gru, con due gru a portale su portale su rotaia, due binari rotaia, tre binari operativi, 1 corsia di operativi, 1 corsia di carico/scarico, 1 corsia di carico/scarico, 1 corsia di circolazione, 3 2016-17 corsie circolazione, Lupi M., "Tecnica ed 2Economia corsiedeidiTrasporti" Trasporti", stoccaggio. ,Scuola Scuoladi diIngegneria, Ingegneria, Univ. Univ.di diPisa, Pisa A.A. - A.A. 2013-14 di 44 stoccaggio. 44 Il terminal Hupac di Busto Arsizio è stato raddoppiato: è stato costruito un nuovo terminale nelle vicinanze di quello precedente Due moduli gru (A e B). Ciascuno con: due gru a portale su rotaia, tre binari operativi (710 –760 m), 1 corsia di carico/scarico, 1 corsia di circolazione, 4 corsie di stoccaggio. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 45 Volume di traffico: 420000 UTI/anno Fonte: Creazza, Curi, Dallari, Il Sistema logistico in Lombardia : Infrastrutture e accessibilità, Liuc Papers n. 252, Serie Tecnologia 20, ottobre 2012. Secondo questo dato il terminale intermodale di Busto Arsizio è il primo in Italia 46 46 Fonte:http://www.hupac.ch/imgcache/97_85b5b9c3c4a/1028_1549_2362_1e8ff45104.jpeg Fonte: Hupac,, Shuttle Net, Network per il traffico combinato, 2013. Caratteristiche principali del terminal Hupac di Busto Arzio - Gallarate Superficie 240.000 mq Binari di trasbordo 11 x 540 fino a 760 m Gru a portale 12 (3 per ciascun modulo) Capacità giornaliera 30 coppie di treni Fonte: Creazza, Curi, Dallari, Il Sistema logistico in Lombardia : Infrastrutture e accessibilità, Liuc Papers n. 252, Serie Tecnologia 20, ottobre 2012. 47 Nell’area di Milano si ha un traffico di circa 1.029.000 UTI per anno 47 Fonte: http://www.hupac.ch/index.php?node=290&lng=1&rif=cd7181eca5 (accesso dicembre_2016) Rete Hupac, Shuttle Net, Europa (gennaio 2016) Busto Arsizio è il principale centro intermodale della società Svizzera Hupac che ha una estesa rete di servizi ferroviari intermodali in Europa. Il punto forte della rete è costituito dai collegamenti ad alta frequenza sulle principali tratte europee, con partenze da 3 a 5 volte per giorno e per direzione. •Paesi Bassi ↔ Italia •Belgio ↔ Italia •Köln ↔ Italia •Ludwigshafen ↔ Italia •Singen ↔ Italia Fonte: http://www.hupac.ch/index.php?node=290&lng=1&rif =cd7181eca5 (accesso dicembre_2016) Gli svizzeri stanno fortemente curando i collegamenti ferroviari fra sud e nord Europa che passano per il loro territorio. Fonte: internet. La nuova galleria di base del San Gottardo è stata inaugurata il 1° giugno 2016 Con i suoi 57,1 km è la galleria ferroviaria più lunga del mondo E’ stata costruita in 17 anni (inizio lavori 1999). Confronto altimetrico tra il vecchio tracciato (in nero) e il nuovo tracciato (rosso) Fonte:https://it.wikipedia.org/wiki/Galleria_di_bas e_del_San_Gottardo In pratica è stata realizzata una ferrovia di pianura che attraversa le Alpi; la linea ha una velocità di progetto di 200-250 km/h. Nodo di Kutno, presso Varsavia Rete Hupac: dall'Europa all'Estremo Oriente (gennaio 2016) Fonte: http://www.hupac.ch/index.php?node=379&lng=1&rif=a4eeec0688 (accesso dicembre _2016) Inoltre Hupac, insieme ad altre compagnie ferroviarie, sta sviluppando una rete di trasporto ferroviaria che collega l’Europaall’Estremo Oriente incentrata sul nodo di Kutno (precedentemente su quello di Gadki presso Poznan). Hupac sta cercando di sviluppare una rete di trasporto di servizi ferroviari delle merci a scala intercontinetale. Fonte: Hupac, Solution for Intermodal Terminal. Questa cartina, seppure non recentissima, dà un idea dei tempi sulle relazioni intercontinentali Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 52 Anche altri stanno pensando al trasporto ferroviario intercontinentale: per esempio DB Schenker Rail (compagnia formata dal settore merci delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn DB Cargo, con la “addizione” di vari compagnie ferroviarie di trasporto merci europee). Hamburg – Zhengzhou, viaggio inaugurale, 10240 km, in 15 giorni (notizia del 02/08/2013) Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti" Trasporti",,Scuola Scuoladi diIngegneria, Ingegneria,Univ. Univ.di diPisa, Pisa A.A. - A.A.2016-17 2013-14 Fonte:http://www.raillynews.com/2013/first-freight-train-from-zhengzhou-arrived-in-hamburg/ 53 53 Fonte:Ilaria Maria Sala, “Dalla Cina a Madrid in treno. E’ la nuova Via della seta. Inaugurata la tratta commerciale più lunga del mondo La Stampa 26.2.15 Recentemente è stato inaugurato un servizio YiWU (Cina) – Madrid. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 54 Analisi- Confronto, su tempi e costi, fra: trasporto marittimo e trasporto ferroviario, sulla relazione Europa-Asia. Azienda con sede a Ravenna destinazione finale della merce: Shanghai. Servizio diretto Trieste Shanghai TRASPORTO MARITTIMO Servizio in Transhipment (via Pireo) TRASPORTO MONOMODALE FERROVIARIO Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 55 CONFRONTO RIASSUNTIVO DELLE TEMPISTICHE PER SINGOLA SPEDIZIONE: CONFRONTO RIASSUNTIVO DEI COSTI PER SINGOLA SPEDIZIONE: Fonte: Simone Piermatteo, “ Il trasporto merce containerizzata di lunga distanza: analisi di fattibilità tecnico economica dell’alternativa ferroviaria al trasporto marittimo negli scambi con la Cina, Tesi Master in Gestione dei Sistemi Logistici, A.A. 2013/14. Lupi M., "Tecnica ed Economia dei Trasporti", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2016-17 56