ABRUZZESI ILLUSTRI GIUSEPPANGELO FONZI (1768 – 1840) dentista viaggiatore poeta Una delle personalità più seducenti della storia dell’odontologia mondiale. Lungo il suo felicissimo percorso professionale, ottenne grandi onori tra cui quello di essere il dentista di parecchie case reali d’Europa. Il suo contributo più importante alla odontologia è stata l’invenzione dei denti terrometallici, invenzione che ne fece la figura più notevole nella storia della protesi dentaria di tutti i tempi. Era nato a Spoltore, oggi nella provincia di Pescara, allora in quella di Teramo, il 13 luglio 1768 da Domenico, avvocato amministratore dei beni della famiglia Colonna di Roma, e Maria Laudadio. La sua famiglia era originaria di Orsogna (CH) e al momento della nascita di Giuseppangelo si era trasferita a Spoltore dove il padre Domenico era stato nominato Governatore di Giustizia. Tornato ad Orsogna compì i primi studi elementari e secondari poi si trasferì a Chieti per le scuole superiori, manifestando un’intelligenza pronta e brillante; a sedici anni, sulle orme del padre avvocato, potè avviarsi agli studi giuridici nella città teatina. Nel 1788, però, desideroso di un ambiente intellettualmente più vivace, chiede al padre di poter proseguire i suoi studi all’università di Napoli. Al netto rifiuto del genitore, dettato dall’impossibilità economica di sostenere un terzo figlio lontano da casa, il giovane Fonzi abbandona la casa e si reca a Roma dal Principe Colonna al quale chiede ed ottiene i necessari aiuti economici per proseguire gli studi a Napoli. Durante il viaggio verso la capitale partenopea, conobbe Antonio Natale un poeta improvvisatore che l’avviò alla poesia, un amore che avrebbe continuato a coltivare contemporaneamente ai suoi studi di odontoiatria. Presto si stancò anche dell’ateneo napoletano e, interrotti gli studi giuridici, si imbarcò su una nave da guerra spagnola “La Bettina”. Sulla nave ebbe modo di perfezionare il suo spagnolo e mostrò forte interesse per la navigazione e l’astronomia che apprese con grande profitto. Il nuovo amore per la navigazione, lo portò a sostenere e superare gli esami di abilitazione a “pilota alla bussola”. Divenne un esperto viaggiatore e viaggiò a lungo: fu a Costantinopoli, poi di nuovo in Italia, a Siracusa e nei più importanti porti del Mediterraneo. Insoddisfatto anche dell’esperienza marinara, che abbandonerà di lì ad un anno, si stabilì in Spagna, ove rimase alcuni anni. Qui per vivere esercitò diversi mestieri e quando un giorno notò un “cavadenti” che operava in strada, improvvisamente maturò l’idea che Giuseppangelo Fonzi (1768-1840) medico dentista ABRUZZESI ILLUSTRI con opportuni mezzi avrebbe saputo apprendere ed esercitare quest’arte con più professionalità e tecnica. Apprese l’arte di cavare denti e vi si dedicò con grande passione dimostrando di aver finalmente trovato un campo di attività che lo avvinceva. Molto utile allo scopo risultò la lettura del Coloquio breve y compendioso sobre la materia de la denta dura y maravillosa obra la boca, di Francisco Martinez e altri trattati di autori francesi. Soggiorna in varie città fino a quando nel 1794 si stabilisce a Barcellona e l’anno dopo a Parigi dove aprì un gabinetto dentistico e perfezionò le sue conoscenze in materia. Pure lavorando nel suo gabinetto, si dedica allo studio della chimica, scienza che gli sarà particolarmente preziosa per la realizzazione dei suoi progetti nel campo delle protesi dentarie. In Francia erano gli anni della Rivoluzione, dell’Impero e quindi della Restaurazione e Fonzi sposò la causa repubblicana; divenne amico di Robespierre e intimo di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone. Oltremodo munifico, fu molto generoso in particolare con i suoi concittadini emigrati in Francia dopo i fatti del 1799 a Napoli. Le sue conoscenze tecniche e l’altissimo livello raggiunto dalla sua competenza in materia dentaria gli faranno meritare la fiducia delle più celebri personalità del tempo, diventando il dentista ufficiale delle principali corti europee. A corte dell’Imperatore di Francia curò Luciano Napoleone e Eugenio di Beauharnais, figlio di Giuseppina futura moglie di Napoleone. Nel 1801 tornò brevemente a Napoli dove in breve tempo acquisì un’ottima clientela grazie alla sua fama giunta fin lì da oltralpe. Spirito non conformista e avventuroso, ben presto abbandonò la città partenopea per riprendere a Parigi l’esercizio professionale e dedicarsi agli studi sulla fabbricazione dei denti artificiali. Fonzi pensò di modellare denti minerali singoli saldati alla base con una punta di platino inserita nella pasta minerale prima della cottura; in pratica presa l’impronta in cera della gengiva, egli elaborava un modello in gesso dal quale otteneva una seconda impronta dove versare una colata di bronzo così da avere a disposizione un fedele modello della mascella; qui stampava una foglia d’oro dove fissare i denti. Per proteggere le gengive ricopriva poi la lamina metallica con una vernice di caucciu in corrispondenza del margine alveolare. Con questa tecnica il dentista aveva ormai a disposizione un vero e proprio assortimento di denti minerali con la possibilità di costruire protesi idonee a ogni bocca. I denti singoli elaborati dall’abruzzese erano di aspetto naturale e anatomicamente fedeli; il loro inventore li chiamò “terro-metallici” per sottolineare l’originalità della composizione della pasta che li rendeva inalterabili, duri e resistenti. Tali denti artificiali, inattaccabili dagli acidi, erano costituiti da un impasto di caolino e ossidi metallici, che sotto l’azione del fuoco acquistava una durezza superiore a quella della porcellana. Usando differenti ossidi di platino, oro, manganese ed altri metalli, Fonzi riuscì pure a ottenere tinte simili a quelle naturali e uniformemente diffuse a tutto l’impasto del dente. L’invenzione della protesi dentaria realizzata nel 1807, venne riconosciuta dall’Accademia di Medicina di Parigi il 24 agosto 1808. Nel 1815 fu chiamato a Monaco per prestare la sua opera al re di Baviera ed alla famiglia reale; l’anno successivo a Londra e poi a Madrid su invito della corona spagnola. Giuseppangelo Fonzi (1768-1840) medico dentista ABRUZZESI ILLUSTRI Nel 1820 in Spagna consolidò le sue relazioni professionali con la monarchia spagnola che lo ripagò con la nomina a “dentista onorario della Camera”, posto rimasto vacante dopo la morte di Josè Rotondo Y Marcenara, il cui figlio Antonio sotto gli insegnamenti di Fonzi divenne uno dei più illustri dentisti di tutti i tempi. Qualche anno dopo lo troviamo in Russia a San Pietroburgo dove esercita per due anni. Qui cura con un tale successo la giovane Zarina sdentata che lo zar Alessandro, suo marito, gli propone di restare a suo servizio per fondare e dirigere una scuola dentaria a San Pietroburgo, ma Fonzi declina l’offerta. Nel 1825 rientra a Parigi e l’anno seguente a Napoli. Nella città partenopea arriva con l’intenzione di aprire uno stabilimento per la fabbricazione dei denti artificiali simile a quello di Parigi, ma gli fu negata la licenza dalle autorità borboniche, probabilmente a causa del suo passato da repubblicano. Deluso torna in Francia portando con sé suo nipote che diventerà erede unico dei suoi beni. Affidato lo stabilimento parigino al nipote, torna a vivere in Spagna a Barcellona spostandosi di continuo tra Madrid e Malaga. Avanti negli anni e seriamente malato, decide di tornare in Italia, dove aveva già spedito la sua roba, ma l’aggravarsi delle sue condizioni di salute lo costringono a Barcellona dove morirà il 30 aprile 1840. Per sua espressa volontà fu sepolto nel cimitero della città catalana. Passato alla storia soprattutto per i suoi studi odontologici, Fonzi fu anche poeta e sensibile uomo di cultura, anche se non ai livelli eccelsi che raggiunse in odontoiatria. La sua vita è tutta racchiusa nell’epitaffio da lui stesso vergato: “Mi die’ Natura un’alma irrequieta Sprezzai nei miei verd’anni esser Giurista; Divenni navigante, poi Dentista, Poi fui qual nacqui, vale a dir, Poeta” Carlo Maria d’Este (Centro reg.le Beni Culturali) BIBLIOGRAFIA e FONTI: Vincenzo Guerini, Life and works of Giuseppangelo Fonzi, Philadelphia & New York, 1925 Luciano Bonuzzi, Fonzi Giuseppangelo Lucinto, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1997, vol.48 Javier Sanz, Miguel Lopez-Bermejo, Micheline Ruel-Kellermann, Giuseppangelo Fonzi (17681840) La vie et l’oeuvre d’un illustre dentiste, Actes. Société française d'histoire de l'art dentaire, 2007, 12 Giustino Pace, Giuseppangelo Fonzi, in www.comune.spoltore.pe.it Aggiunto in Sulmona il 27 ottobre 2015 Giuseppangelo Fonzi (1768-1840) medico dentista