Festival Internazionale

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COMUNICATO STAMPA
Bologna, 26 settembre 2007
5° edizione
Festival Internazionale
Bologna 30 ottobre - 4 novembre 2007
www.genderbender.it
Manifattura delle Arti:
Il Cassero gay lesbian center,
Cinema Lumiére, Teatro Manzoni,
Teatro San Martino, Ex convento di Santa Cristina, Galleria Delta -Bo Project
Dal 30 ottobre al 4 novembre 2007 Bologna si trasforma in palcoscenico per accogliere la 5°
edizione di GENDER BENDER, festival internazionale dedicato alle rappresentazioni del corpo, delle
identità di genere e di orientamento sessuale, ideato e diretto da Daniele Del Pozzo.
GENDER BENDER getta uno sguardo insolito e curioso al panorama culturale contemporaneo, alla
scoperta di luoghi e spazi in cui identità e orientamenti sessuali, slittando e sovrapponendosi, danno
vita a nuovi e stimolanti immaginari. Il programma offre una serie di eventi, molti dei quali in
anteprima nazionale, che vanno dalle proiezioni cinematografiche agli spettacoli di teatro e danza,
installazioni, concerti dal vivo e dj set, incontri con autori e autrici, party.
Il Festival è prodotto da Il Cassero gay lesbian center.
È realizzato con il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna – Assessorato alla
Cultura, Regione Emilia Romagna, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Forum Austriaco di
Cultura.
Con il contributo di: Comune di Bologna – Settore Cultura, Regione Emilia Romagna –
Assessorato alla Cultura, Provincia di Bologna – Assessorato alla Cultura.
Sponsor: Coop Adriatica, Librerie.coop, Centro Commerciale Officine Minganti.
In collaborazione con: Arcilesbica Bologna, AMAT - Associazione Marchigiana per le Attività
Teatrali, Civitanova Danza, Centro di Documentazione Il Cassero, Galleria Delta -Bo Project.
Media partner: Zero Edizioni, Rolling Stone Magazine, QOOB, Radio Papesse, Radio Città del
Capo.
Il progetto speciale RARA (film) è realizzato con il contributo di: Fondazione del Monte di Bologna
e Ravenna, Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Cineteca di Bologna e Teatro
Comunale di Bologna, e con la partecipazione di Angelica Festival.
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PROGETTO SPECIALE: RARA Film di Sylvano Bussotti
3 novembre ore 21 - Teatro Manzoni, via Dè Monari 2
Evento di punta della 5° edizione di GENDER BENDER è la presentazione in prima assoluta di
RARA (film) del Maestro Sylvano Bussotti, appositamente restaurato dal festival, grazie alla
collaborazione con la Cineteca di Bologna e L’Immagine Ritrovata.
Bussotti è uno dei massimi compositori del Novecento italiano, artefice fin dagli esordi di un
universo barocco e sognante, la cui produzione tocca gli ambiti più diversi, muovendosi tra musica,
teatro, cinema, poesia e pittura. Il compositore fiorentino rappresenta per GENDER BENDER il
compagno di viaggio ideale, colui che spazia in liberà tra i generi, superando in leggerezza i confini
delle diverse discipline.
RARA (film) è un vero e proprio riassunto della vitalità culturale romana degli Anni 60. Realizzato
tra il 1967 e il 1969, è un lungometraggio in cui compaiono molti dei protagonisti del panorama
artistico del periodo, ripresi in una serie di suggestivi e toccanti ritratti: da Franca Valeri a Julian
Beck con il suo Living Theatre, da Carlo Cecchi a Dacia Maraini, da Laura Betti a Dario
Bellezza, da Mario Ceroli a Pino Pascali fino alla cantante d’opera Cathy Berberian. La
proiezione, ospitata al Teatro Manzoni sabato 3 novembre alle ore 21, è accompagnata
dall’esecuzione dal vivo di una nuova partitura commissionata dal festival e appositamente ideata
ed eseguita dal Maestro Bussotti. L’evento è reso possibile grazie al contributo della Fondazione del
Monte di Bologna e Ravenna.
L’indagine che ha portato il Festival al ritrovamento dell’unica copia del film esistente al mondo è
stata lunga e complessa, e il pessimo stato di conservazione di ciò che rimaneva della pellicola ha
messo a dura prova la perizia e la professionalità della Cineteca di Bologna, artefice del restauro di
un capolavoro altrimenti già dato per disperso.
Personalità di spicco nel panorama culturale italiano, Sylvano Bussotti è uno dei più importanti protagonisti della scena
musicale contemporanea. Dopo le collaborazioni con Pierre Boulez, John Cage e Carmelo Bene, Bussotti mette in scena
La Passion selon Sade (1965), protagonista la celebre soprano americana Cathy Berberian, già moglie di Luciano Berio.
L’opera, basata sugli scritti del Marquise de Sade, è forse il lavoro più sperimentale tra quelli pensati per il teatro, e
consacrò il compositore alla fama internazionale, portandolo, tra l’altro, ad una lunga collaborazione con il Living
Theatre.
Nella produzione musicale degli anni successivi si accentueranno le atmosfere rinascimentali e la predilezione per un
registro biografico, evidenti in Rara Requiem (1969), I semi di Gramsci (1971), Lorenzaccio (1972). Del 1988 è
L’ispirazione, opera messa in scena da Derek Jarman al Teatro Comunale di Fiesole. Tra i suoi ultimi lavori vanno
ricordati la tragedia Tieste (1993) e il recentissimo work in progress Sylvano/Silvano (2007).
Sylvano Bussotti ha ricevuto il Premio SIMC (Società Internazionale di Musica Contemporanea) per tre volte (nel
1961, 1963 e 1965) e suoi lavori sono stati commissionati, tra le altre, dalla Scala di Milano, dalla Biennale di Venezia
e dal Maggio Musicale Fiorentino. È stato direttore artistico del Festival Pucciniano di Torre del Lago, del Teatro La
Fenice di Venezia e della sezione Musica della Biennale di Venezia. È inoltre Accademico di Santa Cecilia,
Accademico dell'Accademia Filarmonica Romana e Commandeur de l'Ordre des Artes e des Lettres della Repubblica
Francese.
ARTI PERFORMATIVE
30 ottobre – 3 novembre ore 21 -Teatro San Martino, via Oberdan 25
Per la sezione dedicata alle arti performative, il festival presenta due spettacoli in prima
nazionale.
Si comincia martedì 30 e mercoledì 31 ottobre con lo spettacolo Frans Poelstra, his dramaturg
and Bach di United Sorry, il duo formato nel 2003 dal coreografo e danzatore austriaco Frans
Poelstra e dal drammaturgo e artista performativo olandese Robert Steijin. Lo spettacolo si
costruisce sul confronto diretto tra le Variazioni Goldberg di Johan Sebastian Bach, la danza di
Poelstra, i commenti di Steijn e lo sguardo del pubblico.
In questo apparente caos, le variazioni di Bach, la nudità dei corpi, la complicità amorosa della
coppia danzatore-drammaturgo diventano tutte condizioni sperimentali ed intuitive messe in atto
per rappresentare una forma particolare di bellezza, intesa come comunione fra lo spirito e la natura,
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fra il corpo e la ragione, fra lo humour e l’amore che passa, in maniera sorprendentemente inedita e
spiazzante, attraverso la relazione tra due uomini nudi in scena.
“Il drammaturgo-commenta Poelstra- mentre scavalca i confini della scena per cavalcare le sedie
del pubblico, suona un assolo alla chitarra elettrica sulla sonata di Bach, commenta in diretta i
tentativi e gli sbagli, cambia i dischi alla consolle senza quintatura, trasformando la scena in un
campo di dolce tensione e gioioso disordine”.
Venerdì 2 e sabato 3 novembre si prosegue con Snow White, la trasposizione danzata e recitata
della celebre fiaba dei fratelli Grimm, riletta secondo un immaginario contemporaneo dalla
sorprendente Ann Liv Young, una delle più promettenti figure della scena performativa
newyorkese.
La nuova versione della storia si concentra su Biancaneve - interpretata dalla stessa Young – sul
Principe e sulla Matrigna, interpretati da due donne. La protagonista si muove sul palco in modo
sensuale, a volte volgare e a tratti divertente, e canta classici del pop portati al successo da Beyoncè,
Mary J. Blige, Withney Houston, ma reinterpretandoli in chiave punk. In questa rilettura rabbiosa,
le tre performer si presentano sul palco vestite di pesanti sneakers nere e body di lycra, spogliandosi
e vestendosi compulsivamente, quasi a caso.
La critica di New York definisce gli spettacoli della Young magnetici e provocatori per l’uso della
nudità completa, messa in mostra senza censure né compromessi. Fresco e spontaneo in apparenza,
l’universo di Ann Liv Young sembra sottomettersi ai capricci impulsivi di una ragazzina
dall’immaginario selvaggio, impegnata in una forma personale di femminismo ribelle.
Spettacolo vietato ai minori di 18 anni.
Ann Liv Young è nata nel North Carolina ventisei anni fa. Si diploma alla scuola d’arte (teatro, danza, coreografia e
costumi sono tutte le sue specializzazioni), studia al Laban Center di Londra e all’American Dance Festival di Dunham.
SISSY AVANTGARDE
Corpo, sesso e politica nel cinema d'avanguardia 1964 – 1983
31 ottobre- 4 novembre ore 18.30 - Cinema Lumière, via Azzo Gardino, 65
Curata da Walter Rovere, la sezione Sissy Avantgarde presenta film e documentari rari e
numerose anteprime italiane di opere del cinema underground e di film d’artista dell’irripetibile
stagione degli Anni 60 e 70, durante i quali cinema, teatro, letteratura e arti visive prefigurarono e si
costituirono come l'avanguardia espressiva di un profondo rinnovamento di codici e paradigmi della
società tradizionale.
In quegli anni, infatti, si assistette ad un vero e proprio stravolgimento dei codici morali attraverso
la liberazione della sessualità, la critica serrata ai ruoli e alle nozioni di genere e la trasgressione alle
norme accettate di comportamento, sia a livello di atteggiamenti collettivi che individuali.
Il programma, vero e proprio caleidoscopio di immagini e suggestioni, si divide in cinque diverse
sezioni, ognuna dedicata ad un nucleo tematico specifico: Body Art, Politica, Drag, Ecstasy for
everyone e Skin.
BODY ART presenta Imponderabilia, omaggio a Marina Abramovic nel trentesimo anniversario
della storica performance che l'artista eseguì alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna nel 1977. A
seguire, Kusama’s Self Obliteration, film psichedelico realizzato dall’artista giapponese Yayoi
Kusama in collaborazione con Jud Yalkut, Fuses, straordinaria opera realizzata da Carolee
Schneemann in cui l’artista mette in scena con linguaggio sperimentale i propri rapporti sessuali
con il compagno James Tenney, il celebre Two Virgins di Yoko Ono e John Lennon, Montovolo,
opera del singolare artista italiano Luigi Ontani, Open-Close di Vito Acconci e le anteprima
nazionali di Mann & Frau & Animal dell’artista viennese Valie Export, e di Bouncing Balls di
Bruce Nauman.
POLITICA presenta in prima nazionale Tricia's Wedding, la caustica parodia sul matrimonio
della figlia dell’allora presidente Nixon, diretta dal gruppo teatrale The Cockettes che influenzò il
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glam rock e registi come John Waters. La sezione prosegue con altri due film in anteprima
nazionale: Jean Genet Parle d’Angela Davis di Carole Roussopoulos e S.C.U.M. Manifesto della
stessa Roussopoulos e di Delphine Seyrig. A completare la sezione militante di quegli anni, Sisters
of the Revolution, film d'esordio del 1969 del regista gay tedesco Rosa von Praunheim e Transfert
per camera verso Virulentia di Alberto Grifi, dedicato al teatro del filosofo Aldo Braibanti.
DRAG è dedicata al travestimento e al cambio di identità. Nella sezione compaiono due anteprime
nazionali: il lungometraggio Hedy di Andy Warhol, con protagonisti la sua prima “Superstar”
Mario Montez e Jack Smith, con la colonna sonora dei The Velvet Underground, e il film Elevator
Girls in bondage di Michael Kalmen, divertente parodia della lotta di classe impersonata dagli
attori della compagnia The Cockettes.
ECSTASY FOR EVERYONE è invece dedicata alla visione dei sensi: in essa vengono presentati
Oblivion di Tom Chomont, due primi esempi dell’avanguardia femmininista americana come
Multiple Orgasms di Barbara Hammer e la prima nazionale di Holding di Constance Beeson, e
ancora due anteprime con Devotions di James Broughton, pioniere del “cinema di poesia”
americano, e una selezione degli Screen Tests dell'artista Andy Warhol, realizzati tra il 1964 e il 66
con – tra gli altri – l’artista Marcel Duchamp, e i due membri dei Velvet Underground, John Cale
e Lou Reed, e la danzatrice Lucinda Childs.
SKIN presenta diverse anteprime nazionali: Double Exposure e Underground di Peter de Rome,
Bijou (estratto) di Wakefield Poole, e infine due nuove produzioni che riprendono le opere di quel
periodo: The Best of Lezsploitation di Michelle Johnson e Give Piece of Ass a Chance, l’ultimo
lavoro dell’enfant terrible del cinema canadese Bruce La Bruce.
CINEMA
30 ottobre - 4 novembre ore 20.30 e 22.30 – Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65
Ricca e intensa la programmazione cinematografica della 5° edizione di GB, che prevede ogni
giorno proiezione di lungometraggi, documentari e anteprime, selezionate dai maggiori festival
internazionali.
In anteprima nazionale Lagerfeld Confidential, un ritratto inedito e sorprendente dello stilista Karl
Lagerfeld diretto da Rodolphe Marconi, selezionato dall’ultima Berlinale. Il documentario
presenta due realtà completamente opposte: quella quotidiana, delle immagini in presa diretta, che
mostrano Lagerfeld al lavoro e mentre parla apertamente della sua vita e del suo privato, e quello
leggendario e high-fashion, creato dallo stilista durante i suoi ventitre anni di carriera. A rendere
omaggio allo stilista nel film anche due personaggi d’eccezione: Nicole Kidman e la principessa
Carolina di Monaco.
Tra le altre anteprime nazionali e sempre dall’ultimo festival del cinema di Berlino anche Miss
Gulag di Maria Yatskova, reportage di un insolito concorso di bellezza, organizzato tra le detenute
del carcere femminile di Novosibirsk in Siberia, attraverso il quale la regista racconta la vita
all’interno del carcere e i rapporti d’amore e solidarietà tra le detenute.
L’universo femminile è anche protagonista del lungometraggio di Maria Maggenti Puccini for
beginners: un’irriverente commedia newyorkese dedicata all’imponderabilità dei sentimenti e alle
complicate leggi del desiderio.
Il programma prosegue con Dalla testa ai piedi di Simone Cangelosi, racconto “per immagini fuori
fuoco, intime e familiari” del passaggio da donna a uomo del protagonista e regista; e con Tuli, del
filippino Auraeus Solito, vincitore del premio per la miglior regia all’ultima edizione del Sundance
Festival. Un’intensa storia d’amore tra due donne di un piccolo villaggio filippino e della loro
famiglia alternativa, fuori e dentro le regole della tradizione.
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Dal Festival di Locarno in anteprima nazionale, arriva Japan Japan, del regista Lior Shamriz,
che getta uno sguardo fresco e ironico sulla realtà israeliana, narrando la storia di Imri, un ragazzo
che si trasferisce a Tel Aviv, ma sogna di andare a vivere in Giappone perché affascinato dalla
cultura orientale, esotica e distante dalla guerra che si consuma a poca distanza. Il regista è
presente in sala per incontrare il pubblico festivaliero.
Dagli Stati Uniti This film is not yet rated, di Kirby Dick, documentario sui poco limpidi sistemi di
censura cinematografica dell’MPAA (Commissione che negli Stati Uniti si occupa di assegnare i
vari livelli di censura in film in uscita.). L’immagine che si ricava rivela ipotesi inquietanti, tra cui
quella che vedrebbe l’interesse politico alla base del controllo su ciò che l’America può proiettare o
meno.
Ancora un’anteprima nazionale con la straordinaria prova di regia e di recitazione del cineasta
francese Jacques Nolot (già autore dell’acclamatissimo Le Chat à deux têtes) con il suo nuovo
lungometraggio Avant que j'oublie, selezionato dall’ultima edizione del festival di Cannes; una
meditazione amara e disincantata sulla vita, l’amore e il tempo che passa, protagonista lo stesso
Nolot.
In programma anche Palindromes, capolavoro del regista americano Todd Solondz, racconto
struggente e profondamente sincero della vicenda di Aviva, una bambina di dodici anni, e del suo
incontenibile desiderio di essere madre; e No regret di Hee-il Leesong, lungometraggio
pluripremiato ai festival di cinema stranieri e grande successo di botteghino tra i film indipendenti
coreani; la drammatica storia d’amore tra due ragazzi coreani, ostacolata da tradizioni culturali e
consuetudini familiari.
In anteprima nazionale Seven Easy Pieces, film in cui la regista Babette Mangolte documenta le
sette performance che Marina Abramovic tenne al Guggenheim Museum di New York nel 2005 e
con cui reinterpretò alcune celebri performance di Bruce Nauman, Vito Acconci, Valie Export,
Gina Pane, Joseph Beuys, realizzate dagli artisti tra il ’65 e il ’74. Ad un altro artista, considerato il
vero padre del cinema underground americano è dedicato il documentario Jack Smith and the
destruction of Atlantis della regista Mary Jordan.
EVENTO GRATUITO PRESSO LE OFFICINE MINGANTI
31 ottobre ore 18.30 – Officine Minganti, via della Liberazione 15
Gender Bender rinnova l’esperienza di una collaborazione con Coop Adriatica, librerie.coop e
Officine Minganti, e regala ad un pubblico variegato un evento gratuito in una cornice non
convenzionale. Ospite di questa 5° edizione è il cantante Gennaro Cosmo Parlato, interprete
versatile, raffinato e dalle strabilianti doti vocali. Il programma offre un particolare pomeriggio
musicale: nello spettacolo Che cosa c’è di strano?, Gennaro - già ospite fisso di Piero Chiambretti
nelle due ultime edizioni di Markette e autore della sigla del Dopofestival a Sanremo - presenta al
pubblico una curiosissima rilettura del meglio e del peggio della canzone italiana degli Anni ’80.
LETTERATURA
31 ottobre - 4 novembre – Aula Magna di Santa Cristina, via del Piombo 5
GENDER BENDER ospita quest’anno SOGGETTIVA, una serie di incontri con le più importanti
rappresentanti della letteratura lesbica contemporanea di area anglosassone, a cura di Arcilesbica
Bologna.
Apre la rassegna Sarah Waters, che inaugura il festival martedì 30 ottobre (presso Cassero gay
lesbian center), accompagnata dalla scrittrice e giornalista Grazia Verasani. Sarah Waters è,
inoltre, protagonista del primo appuntamento di SOGGETTIVA, il 31 ottobre, durante il quale incontra
il pubblico festivaliero e presenta il suo nuovo romanzo Turno di notte. Segnalata nel 2003 dalla
prestigiosa rivista letteraria Granta, i suoi romanzi sono tutti ambientati nell’Inghilterra Vittoriana,
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restituita al lettore grazie ad un’impeccabile ricostruzione storica. I suoi complessi intrecci
sentimentali tra le protagoniste, toccano diversi generi letterari – dal noir alla ghost story, al
romanzo di formazione. L’autrice è nota in Italia per i successi editoriali Ladra e Affinità.
Giovedì 1 novembre è la volta dell’inglese Stella Duffy. Attrice, cabarettista, scrittrice, la Duffy è
anche una delle rappresentanti più importanti della comunità gay inglese. Le sue crime stories si
ispirano alla migliore tradizione narrativa hard boiled, con elementi innovativi, come la detective
lesbica Saz Martin.
SOGGETTIVA prosegue con con Ali Smith (sabato 3 novembre), tra le più note narratrici
contemporanee. Autrice di Hotel World e Free Love, i suoi due lavori più conosciuti, Ali Smith ha
anche scritto per il teatro e pubblica regolarmente contributi su The Scotsman e The Times Literary
Supplement. Attualmente vive a Cambridge. È stata, inoltre, finalista al Booker Prize e all’Orange
Prize, due dei più prestigiosi premi letterari inglesi.
La rassegna si conclude con Mary Dorcey (domenica 4 novembre), poetessa e scrittrice irlandese,
la cui produzione è interamente dedicata alla rappresentazione (in prosa e in poesia) della
dimensione femminile, raccontata attraverso una prospettiva quotidiana e intimista. Nel 1990 ha
vinto il Rooney Prize for Literature, uno dei più importanti premi letterari irlandesi. La sua opera,
ancora inedita in Italia, è di prossima pubblicazione.
SOGGETTIVA Ha
il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
PARTY, DJ SET E LIVE SET
Cassero gay lesbian center, via Don Minzoni 18
Completano il programma musicale di Gender Bender i PARTY con Dj e live set internazionali.
Si comincia martedì 31 ottobre con i canadesi Kids on TV, collettivo di tre artisti dichiaratamente
gay, le cui esibizioni sono incursioni nel mondo del punk e del rock sperimentale, passando per
l’electro e la no-rave music. I loro spettacoli, conditi da installazioni video e live performance,
coinvolgono e travolgono il pubblico, che spesso viene catapultato sul palco.
Si prosegue il venerdì 2 novembre con la consueta serata Feed The Bears, l’appuntamento che
ogni primo venerdì del mese raduna al cassero chubby men, hairy muscle bears, cubs, chasers da
tutta Italia e non solo. Ad aprire le danze l’hip-hop geneticamente modificato in chiave electro e
dance di Jack The Rapper, special guest per il Gender Bender.
I festeggiamenti si concludono domenica 4 novembre con Carsten Klemann, DJ e nome di punta
della scena techno e house contemporanea e presenza fissa dei più importanti disco club europei.
Resident DJ al club Watergate di Berlino fin dal 2003, è ospite fisso a Le Paris Paris di Parigi e al
Panoramabar di Berlino.
GB ENTRY
1 - 4 novembre dalle ore 19 alle 23, Galleria Delta Bo-Project, via Riva di Reno 79
GB ENTRY è la sezione che il festival dedica alle opere più interessanti e curiose di nuovi talenti,
selezionate tra le oltre trecento giunte alla segreteria attraverso il consueto Bando. Le performance e
le opere installative sono esposte presso il Delta Bo-Project, un nuovo spazio espositivo nel centro
della città. Per la sezione performativa si esibirà la coppia The Grossi Maglioni Magic Duo (Vera
Maglioni e Francesca Grossi) con The Zig Zag Woman, pseudo-spettacolo di illusionismo,
riflessione su attuale e virtuale a partire dal pensiero filosofica di Gilles Deleuze. Marzia Gallinaro
con L’Asina in S-posa interpreta invece una singolare sposa dalla testa d’asina impegnata in una
danza rituale. Insieme alla performance l’artista presenta anche dei piccoli oggetti-scultura, parte di
un progetto coerente dal titolo Le ragazze sono asine.
L’artista catalana Marta Mo Gomila, con 4mm Desiring Machine, ha pensato invece di esibirsi alla
presenza dei visitatori nella decorazione delle pareti dello spazio espositivo. Con i suoi disegni e le
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sue sculture, Gomila esplora le profondità anatomiche alla ricerca delle radici del desiderio.
Claudia Lauro espone i suoi cuscini realizzati in peluche, stoffa e colori pastello, che riproducono
morbidi e colorati organi genitali maschili e femminili, privati del loro potenziale erotico in virtù di
una componente giocosa e ironica.
Delta-Bo ospita anche un programma di cortometraggi, sempre selezionati con il bando: Claudia
Pajewski presenta in un video la successione degli scatti fotografici, che documenta e immortala la
realtà dell’ormai affermato circuito Phag Off, caposaldo romano della cultura e dell’immaginario
queer. La selezione continua con Justify my love, parodia dell’omonimo quanto censurato videoclip
di Madonna ad opera di Fabio Fiandrini e Cassero Crew; Genderella, a Glamour Musical
Fantasy in cui Daniele Pacini (alias Lala McCallan), nelle vesti di regista e protagonista, supera le
barriere di genere musicale e sessuale, grazie ad una strabiliante estensione vocale; Trannymals go
to court del duo statunitense Dylan Vade e Abe Bernard, divertente corto d’animazione in cui
viene data la parola ai genitali di persone ttransessuali. La sezione include infine il film
pluripremiato di Federico Tinelli, Crisalidi, in cui cinque transessuali raccontano la propria
esperienza di vita, da un punto di vista inconsueto e intimo, dando libero sfogo alle emozioni, alle
paure, alla rabbia, ai sogni. Completa la sezione dei cortometraggi una selezione di opere
provenienti dalla community di artisti, creativi e utenti, che ruota intorno al sito web di QOOB,
www.qoob.tv, invitata a produrre e inviare lavori originali ispirati alle tematiche del festival.
QOOB, il progetto multimediale sviluppato da Telecom Italia Media Broadcasting e MTV Italia, è
quest’anno media partner di Gender Bender insieme a Radio Papesse, prima e unica radio di arte
contemporanea italiana, espressione del Palazzo delle Papesse, centro di arte contemporanea di
Siena.
Per tutti i giorni festivalieri Radio Papesse manda in onda sul suo sito e sulle sue frequenze i
progetti sonori ispirati alle tematiche di Gender Bender, scelti tra quelli giunti con il "call for
soundworks", dedicato ai lavori audio.
INCONTRI
La sezione prende l’avvio martedì 30 ottobre alle ore 18.30 al Il Cassero gay lesbian center, via
Don Minzoni 18 con la presentazione di GID - Gender Identity Disorder, il nuovo manga della
disegnatrice e autrice giapponese Yoko Shoji, straordinaria prova d’autrice per una delle mangaka
più note. Il romanzo in forma di fumetto racconta la storia di Akiko, una ragazzina che si sente un
ragazzo e che va alla ricerca di una propria identità maschile.
Si prosegue giovedì 1 novembre alle ore 17, al Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65, con
Renato Barilli e Pier Luigi Tazzi (entrambi curatori e critici d’arte) che dialogano tra loro su Arte,
Pornografia e Censura. affrontando il tema del confine incerto che separa l’arte dallo scandalo, e di
come siano cambiati i linguaggi e le forme della censura, dalle Avanguardie degli Anni ’60 ad oggi.
Il Cassero Gay Lesbian Center realizza da più di venti anni progetti dedicati alle differenze di orientamento e identità
sessuale. Svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale con l'obiettivo di
promuovere la cultura dei diritti e delle libertà civili delle persone gay, lesbiche e transessuali. Nel 2002 ha ricevuto dal
Comune di Bologna una nuova sede all'interno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale di Bologna.
INFOLINE
UFFICIO STAMPA
Circolo Arcigay Il Cassero
tel. +39 051 5280391
[email protected]
www.genderbender.it
Pepita Promoters s.n.c
Tel +39 051 2919805
Cell +39 333. 2366667
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