Astri & particelle di Roberto Battiston Professore ordinario di fisica sperimentale all’Università di Perugia www.robertobattiston.it L’occhio più grande del mondo Dal 2011 sulle Ande cilene entrerà in funzione il Large Synoptic Survey Telescope 34 Le Scienze 508 dicembre 2010 Todd Mason, Mason Productions Inc. / LSST Corporation A bbiamo tutti in mente le strepitose immagini astro- fisica, come la distribuzione della materia oscura e le proprietà nomiche di Hubble, ma quanti di noi hanno provato dell’energia oscura, le due misteriose, dominanti componenti del a guardare anche solo i satelliti di Giove con un tele- nostro universo, sono al primo posto nella lunga lista di obiettiscopio amatoriale sanno benissimo quanto sia diffi- vi scientifici di LSST. Ogni notte 30 terabyte di dati (tanti quanti cile vedere lontano e allo stesso tempo mantenere un ne generano gli esperimenti all’LHC del CERN) verranno riversati buon campo di vista. Ciascuna delle immagini di Hubble corrispon- nella rete e trasferiti alle università statunitensi per essere resi imde infatti a uno spicchio infinitesimo di cielo. Un pixel del piano fo- mediatamente pubblici. Questo è un ulteriore aspetto che rende incale di Hubble può raggiungere la precisione di circa 3 centesimi di novativo il progetto: nonostante sia gestito nella forma di una sosecondo d’arco, corrispondenti a un quadratino tra i 600.000 mi- cietà privata finanziata, come spesso accade negli Stati Uniti per liardi di quadratini in cui si può segmentare la volta celeste. Per cui una galassia lontana fotografata con 600.000 pixel, una splendida fotografia, copre solo un miliardesimo della volta celeste. Per ottenere un’immagine occorrono ore, settimane o addirittura mesi di osservazione in cui Hubble osserva solo un piccolissimo campo di vista che, nel caso delle immagini più profonde, corrisponde a una parte su 13 milioni del cielo. Per capire l’universo occorre osservarlo contemporaneamente a tutte le scale, da quella del sistema solare a quella cosmologica. Per questo si usano telescopi a grande apertura angolare, dedicati a realizzare mappe del cielo tramite un mosaico di immagini parziali. È quanto è stato realizzato negli ultimi anni dallo Sloan Digital Sky Survey, realizzando un catalogo di 100 milioni di stelle e di un milione di galassie, una mappa che è alla base di moltissimi studi astronomici. Ma il cielo contiene centinaia di miliardi di galassie. E per questo da dieci anni si sta lavorando al prossimo passo, la realizzazione di un Vista da record. La fotocamera di LSST avrà una risoluzione di 3,2 miliardi di pixel. telescopio dieci volte più potente di Sloan ed equipaggiato da una supermacchina fotografica delle dimensio- le grandi infrastrutture di ricerca, da denaro pubblico e da contrini di un’automobile, con un piano focale di 3,2 miliardi di pixel. Si buenti privati (tra cui Charles Simonyi, l’inventore della notaziotratta del Large Synoptic Survey Telescope, uno strumento da fan- ne ungherese in informatica, Bill Gates, fondatore di Microsoft, ed tascienza in costruzione sulle Ande cilene per entrare in funzione Eric Schmidt, CEO di Google), LSST si basa sul concetto che lo stunel 2011 e catalogare almeno 10 miliardi di stelle e 10 miliardi di dio globale dell’universo riguarda l’intera umanità, perciò tutti gli galassie. Questo strumento apre letteralmente una nuova finestra scienziati sono chiamati a contribuirvi analizzando i dati resi disull’universo: il suo potenziale scientifico va dalla sistematica ri- sponibili dal supertelescopio. velazione delle orbite degli asteroidi nel nostro sistema solare alNon solo per quanto riguarda la soluzione degli affascinanti lo studio dell’evoluzione delle stelle, della formazione ed evoluzio- misteri della cosmologia, ma anche per obiettivi molto più concrene delle galassie, dalla struttura a grande scala dell’ universo fino ti. Nel 2005 il Congresso ha infatti deciso di avviare un piano che ad affrontare i problemi cosmologici in maniera complementare a permetta di monitorare entro 15 anni le orbite del 90 per cento dequella degli strumenti spaziali per la misura del fondo di radiazio- gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra (quelli con diane cosmica. metro maggiore di 140 metri), obiettivo che LSST può soddisfare Temi di fondamentale importanza per la cosmologia e l’astro- entro il 2028. Quando si dice «passare dalle parole ai fatti».