Un kolossal sul palco per raccontare il più grande eroe dei Sioux

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25 marzo 2006, Sabato
ALBUM ARTE & TEATRO
SPETTACOLI
e sale
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teatri, eventi e spettacoli:
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TEATRO STABILE DI GENOVA
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Sito Internet: www.teatrostabilegenova.it
Teatro della Corte - Ivo Chiesa
Via Emanuele Filiberto d’Aosta - 1020 posti
Tel. 010.534.22.00 - Fax 010.53.42.510
Oggi, ore 20,30: TEMPORALE - di A. Strindberg. Uno spettacolo di Giorgio Strehler. Con F. Graziosi, G. Lazzarini, U. Ceriani, P. Mazzarella e L. Pasetti. Repliche fino a domenica 26.
Euro 23,50 - 16 (giovani 10 - 9).
Biglietteria: oggi ore 10 - 21.
Teatro Duse
Il Crazy Horse Memorial sulla Thunderhead Mountain, in South Dakota è un progetto scultoreo titanico dedicato al grande guerriero Sioux
Un kolossal sul palco per raccontare il più grande eroe dei Sioux
I
l brivido della sequenza notturna con l’inseguimento sulle facce gigantesche dei quattro presidenti scolpite nella roccia del Monte Rushmore
ha sicuramente contribuito a far conoscere al
grande pubblico la selvaggia bellezza del Sud
Dakota, anche se in verità la celebre scena di Intrigo Internazionale fu girata da Hitchcock in un
placido set della MGM.
Forse non tutti sanno, però, che a meno di
trenta chilometri da Rushmore, tra i picchi di granito delle Black Hills, da moltissimi anni è in “lavorazione” un’altra montagna, la Thunderhead
Mountain che per gli indiani americani mantiene
un profondo significato spirituale tanto che ancora oggi vi si celebrano raduni e rituali. A suon
di cariche di dinamite e scalpello dalla roccia sta
emergendo il viso di un personaggio reale e leggendario insieme, amato quanto i fondatori della
democrazia americana, il guerriero Oglala Cavallo Pazzo, della grande nazione dei Sioux Lakota,
che insieme a Toro Seduto sconfisse il generale
Custer a Little Big Horn e la cui sepoltura sulle
montagne rimane avvolta dal mistero. Il Crazy
Horse Memorial è un progetto scultoreo titanico
intrapreso da Korczak Ziolkowski nel lontano
1948. Quando sarà terminato si eleverà come
una piramide, alto 172 metri e lungo 195, la
mano sinistra stesa a indicare allo “Uas’ichu”,
l’uomo bianco “Ladro del grasso”, che ora le terre
del suo popolo si stendono laggiù dove sono sepolti i suoi morti.
Un’opera colossale in ricordo di un capo carismatico che finì la sua breve e intensa vita tradito
e pugnalato alle spalle durante una tregua con
l’esercito americano a Fort Robinson, in Nebraska, il 6 settembre 1877. Ora la sua epopea,
per la prima volta in Italia, e forse nel mondo,
diventa uno spettacolo teatrale che debutta lunedì al Teatro della Gioventù e che l’autore e regista
Giovanni Barlocco, non senza ragione, definisce
un kolossal. Per realizzarlo è nata una compagnia
ad hoc, Teatroshpera, costituita da 15 attori che
doppiano 50 ruoli, e con la partecipazione di Gilbert P. Douville (Hehaka-Ihanble) Poeta e artista
dei Lakota Brulé già noto anche in Liguria. L’evento si avvale della collaborazione del Lions Club
Santacroce, dell’Associazione Culturale Hunkapi,
di Immagine Danza, di Giacomo Grosso che ha
creato le immagini video proiettate durante lo
spettacolo e dei disegni dei formidabili studenti
del Paul Klee, i ragazzi che sotto la guida dei loro
professori hanno animato i sottopassi della giungla metropolitana di praterie, bisonti e totem dei
nativi d’America, un ciclo di affreschi a Corvetto
che, detto per inciso, nessuno ha mai avuto la
tentazione di sfregiare.
Cavallo Pazzo. Una leggenda vera è insieme la
realizzazione di un sogno di ragazzo, dice Barlocco, e un omaggio, un risarcimento a un personaggio gigantesco che ancora non trova voce nei libri
di testo e nella storia ufficiale della democrazia
americana. Tashunka Uitko, conosciuto come
Crazy Horse o Cavallo Pazzo, ha punti di contatto
sorprendenti con i protagonisti delle grandi favole di Omero e Virgilio come Achille, Ulisse, o
Enea. La sua è una sorta di predestinazione che
lo accompagna in ogni scelta, un destino che lo
perseguita quasi con invidia. Si replica fino a giovedì 30 marzo. Gli incassi di lunedì e martedì
saranno devoluti al progetto “La saggezza di un
sogno” del Lions Club Santa Croce.
G. Ma.
“Cercivento”, prova d’attore nel cerchio nudo della morte
ivere non è mica cercare
«V
di restare vivi». L’ultima
battuta, detta mentre le luci
delle candele si affievoliscono,
subito prima del buio. Due uomini, due alpini friulani condannati a morte aspettano l’ora
della fucilazione dentro una
chiesa convertita in prigione. La
loro colpa: non aver obbedito
agli ordini suicidi di un generale
che non conosceva le “loro”
montagne e li stava portando al
massacro.
“Cercivento” di Carlo Tolazzi,
in scena al teatro dell’Archivolto
fino a stasera, è la lotta/preghiera/ribellione/crollo di due uomini che aspettano una morte
rabbiosamente ingiusta, su un
palcoscenico nudo, dentro un
cerchio fatto di piccoli oggetti
quotidiani, fotografie, sigarette,
borracce, santini, lumini, e gli
spettatori anche loro sul palco,
a distanza ravvicinatissima, subito oltre il cerchio che delimita
lo spazio tra vita e guerra, silenzio e urla, sogno e incubo.
È un racconto fatto di sogni
quello messo in scena da Riccardo Maranzana e Massimo
Somaglino, attori e anche registi
di se stessi in questa produzione del Teatro Club Udine che affronta un episodio realmente
accaduto durante la prima
guerra mondiale, con ottanta alpini portati davanti alla Corte
Marziale, e quattro fucilati.
Cosa fa un uomo quando ha
la morte davanti? Lotta con tutta la forza che gli è rimasta
come Angelo o si strugge di terrore e di amore per chi lo aspetta fuori come Basilio, in un corpo a corpo violento che si spegne e si esalta in tutta la sua
fisicità trasformandosi in un abbraccio senza respiro.
La lingua è l’italiano friulano,
la lingua degli alpini, la lingua
dei ricordi e anche la lingua dei
sogni che attraversano dall’inizio alla fine lo spazio del racconto: sogni di morte soprattutto, ma anche il sogno di un pallone che piomba all’improvviso
in mezzo a una trincea, e un soldato dà la mano al soldato che
sta dall’altra parte e gli offre una
cicca.
Maranzana e Somaglino sono
bravissimi a creare una tensio-
ne emotiva che non “stacca”
mai, in continuo movimento nel
loro effimero cerchio vitale,
camminano, si rannicchiano, si
sdraiano, si inginocchiano, si attaccano, si respingono, si cercano, si picchiano, ancora camminano e camminano con disperata ostinazione a vivere, dentro
fino al collo a una morte insopportabile più di ogni altra, senza
un senso se non il sillogismo insanguinato e fasullo della guerra.
Raffaella Grassi
[email protected]
Via N. Bacigalupo 6, tel. 010.534.22.00. 490 posti.
Oggi, ore 20,30: PICCOLI CRIMINI CONIUGALI - Di EricAmmanuel Schmitt. Int.: Andrea Jonasson, Massimo Venturiello e “La Contemporanea/Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia”. R.: Sergio Fantoni.
Ingresso euro 23,50 - 16 (giovani euro 10 - 9). Repliche fino
a domenica 26.
Biglietteria: oggi 10/12,30 - 18,30/21.
Sono aperte le prenotazioni per “Piccoli crimini coniugali” in
programma da martedì 21 marzo.
Teatro della GIOVENTÙ
Via Cesarea - Tel. 010.5451393 - 375 posti.
Sala Govi
Ore 21: PLAZA SUITE - di Neil Simon - R.: Davide Baldi - Int.:
Riccardo Traverso, Silvia Paolicelli, Antonio Ornano, Davide
Baldi, Laura Saitta, Gino Versetti, Lucia Vita. Ingresso euro
10. (Replica domenica).
Biglietteria: da martedì a domenica ore 14,30-18,30 e un’ora
prima dello spettacolo. Prenotazioni posti 899.995.515.
@
GENOVESE
Via N. Bacigalupo 2, tel. 010.83.93.589. 1000 posti
Sito Internet: www.politeamagenovese.it
Ore 16 - 21: TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE - R.:
Saverio Marconi - Int: Alberta Izzo, Davide Calabrese, Floriana
Monici, Giovanni Boni, Simona Rodano, Livio Salvi - Musiche
di Richard Rodgers. Ingresso euro 31 - 26. Repliche fino al
26/3).
Orario biglietteria: dal martedì al sabato: ore 11-19 orario continuato. Lunedì: ore 15-18. Tel. botteghino: 010.887.495.
EUGENIO MONTALE - Opera di Genova
Galleria Siri - T. 010.589.329 - 200 posti
Fondazione Teatro Carlo Felice
Oggi, ore 21: “APOLLO ET HYACINTHUS”. R.: Fausco Cosentino - Dir.: Giulio Prandi - Int.: Renato Parachinetto, Karin
Selva, Josè Maria Lo Monaco, Leona Peleskova, Carlo Checchi. Musiche di Mozart. Ingresso euro 10 - 5.
Uffici Fondazione Teatro Carlo Felice, tel. 010.5381.1, Passo
Eugenio Montale 4, 16121 Genova.
TEATRO DELLA TOSSE
@
Piazza Negri 2 - Tel. 010.247.07.93 - Fax 010.2460793.
Locanda di Palazzo Cicala: Oggi, ore 19: PRIVATE EYE Di e con Cuocolo/Bosetti. Ingresso euro 15 - rid. 12. (Repliche
fino al 8/4).
Chiesa di Sant’Agostino: Oggi, ore 16 - 21: CAMMINA CAMMINA, PINOCCHIO - Di Tonino Conte da Carlo Collodi. Int.:
alberto Bergamini, Enrico Campanati, Massimo Di Michele,
Pietro Fabbri, Marco Grossi Woody Neri, Mario Marchi, valentina Picello, Edoardo Ribatto, Vanni Valenza. Musiche di Nicola
Piovani. Scene e Costumi: Guido Fiorato. (Repliche fino al 8/
4). Ingresso euro 15 - rid. 12.
Sala Dino Campana: Ore 21: CITTÀ, VISIONI - Spettacolo
del Centro Culturale Europeo in collaborazione con l’Istituto
Svizzero. Int.: S. Dupuis e N. Zabini, Andrea Bacchilega, guido
Leotta, Gianluca Ravaglia, Fabrizio Tarroni, Alessandro Valentini. Ore 21.
Sito Internet: www.teatrodellatosse.it
FOTOGRAFIA
e musical
“Tutti insieme....” per
un trionfo al Genovese
istitutrice dal carattere estroL’
so e dalla vitalità contagiosa
che riesce contro ogni aspettativa
Un momento da “Tutti insieme appassionatamente” al Genovese
Mostra didattica
su Caravaggio
iene inaugurata oggi, alle 10, al Museo Navale di
V
Pegli, Ex umbris in veritatem, Il paradosso di Caravaggio, la mostra fotografica didattica itinerante, realizzata da Marco Bona Castelletti, che rappresenta un percorso sintetico dell’opera del grande pittore e che rimarrà aperta fino al 15 aprile.
In particolare saranno esposte le immagini di alcuni
dei dipinti più significativi di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, distribuiti nel periodo compreso tra
gli esordi romani e gli ultimi giorni napoletani, dal
1592 circa al 1610.
Il titolo della mostra (Dalle ombre verso la verità) è
significativo dell’evoluzione del pensiero e della tecnica
del grande pittore lombardo, proteso in una ricerca
della realtà che si accompagna, idealmente, a una sempre più profonda e drammatica ricerca della verità ultima delle cose. Nello studio del Caravaggio è impossibile separare l’opera dalla personalità dell’artista e la mostra punta proprio sugli effetti realistici e “teatrali”
della rappresentazione, ma anche su alcune problematiche nodali, quali i rapporti del pittore con la Chiesa,
con la committenza, con la tradizione cattolica, in un
momento di intensi dibattiti culturali.
Sono previste visite gratuite guidate su prenotazione
all’associazione Omnibus, (via Martiri della Libertà, 27,
010/6973690, da lunedì a venerdì 10-12,30 e 16-19);
Gli orari di visita sono, per le scuole, dal lunedì al venredì dalle 8,30 alle 16 per le scuole e per gli adulti
dalle 16 alle 19 nei giorni feriali e dalle 10 alle 19
sabato e domenica.
Per le classi che hanno visitato la mostra fotografica
è previsto l’ingresso gratuito all’opera Ecce homo del
Caravaggio esposta a Palazzo Bianco e visita guidata
gratuita alla mostra I fiori del barocco con attività di
laboratorio nella Bottega del Pittore.
a conquistarsi la stima e la fiducia
di un gruppo di pargoli scatenati
è un classico di tutti i tempi: dal
mitico “Mary Poppins” al più recente successo televisivo della sitcom “La Tata”. Se poi l’istitutrice
in oggetto, ovviamente di modeste
origini, riesce anche a far innamorare il ricco vedovo in questione
ormai rassegnato ad una vita di solitudine, la vicenda si fa ancora più
intrigante. “Tutti insieme appassionatamente”, musical di Broadway che nel 1965, per la regia di
Robert Wise, divenne un film da
cinque premi Oscar battendo in
quanto a incassi il primato di “Via
col Vento” (grazie al talento di Julie
Andrews), ha entusiasmato il pubblico del Teatro Politeama (oggi ultima replica) per eleganza interpretativa e affiatamento corale.
Un cast, quello della Compagnia
della Rancia, in grado di far rivivere il gusto e le atmosfere della vicenda con una sorprendente aderenza e fedeltà alla versione cinematografica del musical. La
bravissima Alberta Izzo è la novizia (ruolo che al debutto fu interpretato da Michelle Hunziker) che,
messa alla prova dalla reverenda
madre del Monastero di Salisburgo
(l’eccellente Floriana Monici) che
intende verificare la serietà della
sua vocazione, è assunta in qualità
di governante della famiglia Von
Trapp. Ma la giovane istitutrice
s’innamora del barone vedovo (interpretato dal bravissimo Davide
Calabrese) e occupandosi dei suoi
sette figli (dei quali almeno cinque
sono interpretati da baby- attori ai
quali sono stati rivolti gli applausi
più calorosi) ben presto ne conquista il cuore e la complicità. Su musica di Richard Rodgers e canzoni
di Oscar Hammerstein, il musical
made in Italy diretto da Saverio
Marconi riesce ancora una volta a
vincere la scommessa con il pubblico appassionando grandi e piccini.
Simona Griggio
[email protected]