{TAB-3-2503-6} Fri Mar 24 18:54:12 2006 CYAN MAGENTA YELLOW BLACK 38 ● 25 marzo 2006, Sabato ALBUM ARTE & TEATRO SPETTACOLI e sale fax 010-5306773 [email protected] @ Sul sito del Secolo XIX si possono acquistare da casa i biglietti per teatri, eventi e spettacoli: www.ilsecoloxixshop.it TEATRO STABILE DI GENOVA @ Sito Internet: www.teatrostabilegenova.it Teatro della Corte - Ivo Chiesa Via Emanuele Filiberto d’Aosta - 1020 posti Tel. 010.534.22.00 - Fax 010.53.42.510 Oggi, ore 20,30: TEMPORALE - di A. Strindberg. Uno spettacolo di Giorgio Strehler. Con F. Graziosi, G. Lazzarini, U. Ceriani, P. Mazzarella e L. Pasetti. Repliche fino a domenica 26. Euro 23,50 - 16 (giovani 10 - 9). Biglietteria: oggi ore 10 - 21. Teatro Duse Il Crazy Horse Memorial sulla Thunderhead Mountain, in South Dakota è un progetto scultoreo titanico dedicato al grande guerriero Sioux Un kolossal sul palco per raccontare il più grande eroe dei Sioux I l brivido della sequenza notturna con l’inseguimento sulle facce gigantesche dei quattro presidenti scolpite nella roccia del Monte Rushmore ha sicuramente contribuito a far conoscere al grande pubblico la selvaggia bellezza del Sud Dakota, anche se in verità la celebre scena di Intrigo Internazionale fu girata da Hitchcock in un placido set della MGM. Forse non tutti sanno, però, che a meno di trenta chilometri da Rushmore, tra i picchi di granito delle Black Hills, da moltissimi anni è in “lavorazione” un’altra montagna, la Thunderhead Mountain che per gli indiani americani mantiene un profondo significato spirituale tanto che ancora oggi vi si celebrano raduni e rituali. A suon di cariche di dinamite e scalpello dalla roccia sta emergendo il viso di un personaggio reale e leggendario insieme, amato quanto i fondatori della democrazia americana, il guerriero Oglala Cavallo Pazzo, della grande nazione dei Sioux Lakota, che insieme a Toro Seduto sconfisse il generale Custer a Little Big Horn e la cui sepoltura sulle montagne rimane avvolta dal mistero. Il Crazy Horse Memorial è un progetto scultoreo titanico intrapreso da Korczak Ziolkowski nel lontano 1948. Quando sarà terminato si eleverà come una piramide, alto 172 metri e lungo 195, la mano sinistra stesa a indicare allo “Uas’ichu”, l’uomo bianco “Ladro del grasso”, che ora le terre del suo popolo si stendono laggiù dove sono sepolti i suoi morti. Un’opera colossale in ricordo di un capo carismatico che finì la sua breve e intensa vita tradito e pugnalato alle spalle durante una tregua con l’esercito americano a Fort Robinson, in Nebraska, il 6 settembre 1877. Ora la sua epopea, per la prima volta in Italia, e forse nel mondo, diventa uno spettacolo teatrale che debutta lunedì al Teatro della Gioventù e che l’autore e regista Giovanni Barlocco, non senza ragione, definisce un kolossal. Per realizzarlo è nata una compagnia ad hoc, Teatroshpera, costituita da 15 attori che doppiano 50 ruoli, e con la partecipazione di Gilbert P. Douville (Hehaka-Ihanble) Poeta e artista dei Lakota Brulé già noto anche in Liguria. L’evento si avvale della collaborazione del Lions Club Santacroce, dell’Associazione Culturale Hunkapi, di Immagine Danza, di Giacomo Grosso che ha creato le immagini video proiettate durante lo spettacolo e dei disegni dei formidabili studenti del Paul Klee, i ragazzi che sotto la guida dei loro professori hanno animato i sottopassi della giungla metropolitana di praterie, bisonti e totem dei nativi d’America, un ciclo di affreschi a Corvetto che, detto per inciso, nessuno ha mai avuto la tentazione di sfregiare. Cavallo Pazzo. Una leggenda vera è insieme la realizzazione di un sogno di ragazzo, dice Barlocco, e un omaggio, un risarcimento a un personaggio gigantesco che ancora non trova voce nei libri di testo e nella storia ufficiale della democrazia americana. Tashunka Uitko, conosciuto come Crazy Horse o Cavallo Pazzo, ha punti di contatto sorprendenti con i protagonisti delle grandi favole di Omero e Virgilio come Achille, Ulisse, o Enea. La sua è una sorta di predestinazione che lo accompagna in ogni scelta, un destino che lo perseguita quasi con invidia. Si replica fino a giovedì 30 marzo. Gli incassi di lunedì e martedì saranno devoluti al progetto “La saggezza di un sogno” del Lions Club Santa Croce. G. Ma. “Cercivento”, prova d’attore nel cerchio nudo della morte ivere non è mica cercare «V di restare vivi». L’ultima battuta, detta mentre le luci delle candele si affievoliscono, subito prima del buio. Due uomini, due alpini friulani condannati a morte aspettano l’ora della fucilazione dentro una chiesa convertita in prigione. La loro colpa: non aver obbedito agli ordini suicidi di un generale che non conosceva le “loro” montagne e li stava portando al massacro. “Cercivento” di Carlo Tolazzi, in scena al teatro dell’Archivolto fino a stasera, è la lotta/preghiera/ribellione/crollo di due uomini che aspettano una morte rabbiosamente ingiusta, su un palcoscenico nudo, dentro un cerchio fatto di piccoli oggetti quotidiani, fotografie, sigarette, borracce, santini, lumini, e gli spettatori anche loro sul palco, a distanza ravvicinatissima, subito oltre il cerchio che delimita lo spazio tra vita e guerra, silenzio e urla, sogno e incubo. È un racconto fatto di sogni quello messo in scena da Riccardo Maranzana e Massimo Somaglino, attori e anche registi di se stessi in questa produzione del Teatro Club Udine che affronta un episodio realmente accaduto durante la prima guerra mondiale, con ottanta alpini portati davanti alla Corte Marziale, e quattro fucilati. Cosa fa un uomo quando ha la morte davanti? Lotta con tutta la forza che gli è rimasta come Angelo o si strugge di terrore e di amore per chi lo aspetta fuori come Basilio, in un corpo a corpo violento che si spegne e si esalta in tutta la sua fisicità trasformandosi in un abbraccio senza respiro. La lingua è l’italiano friulano, la lingua degli alpini, la lingua dei ricordi e anche la lingua dei sogni che attraversano dall’inizio alla fine lo spazio del racconto: sogni di morte soprattutto, ma anche il sogno di un pallone che piomba all’improvviso in mezzo a una trincea, e un soldato dà la mano al soldato che sta dall’altra parte e gli offre una cicca. Maranzana e Somaglino sono bravissimi a creare una tensio- ne emotiva che non “stacca” mai, in continuo movimento nel loro effimero cerchio vitale, camminano, si rannicchiano, si sdraiano, si inginocchiano, si attaccano, si respingono, si cercano, si picchiano, ancora camminano e camminano con disperata ostinazione a vivere, dentro fino al collo a una morte insopportabile più di ogni altra, senza un senso se non il sillogismo insanguinato e fasullo della guerra. Raffaella Grassi [email protected] Via N. Bacigalupo 6, tel. 010.534.22.00. 490 posti. Oggi, ore 20,30: PICCOLI CRIMINI CONIUGALI - Di EricAmmanuel Schmitt. Int.: Andrea Jonasson, Massimo Venturiello e “La Contemporanea/Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia”. R.: Sergio Fantoni. Ingresso euro 23,50 - 16 (giovani euro 10 - 9). Repliche fino a domenica 26. Biglietteria: oggi 10/12,30 - 18,30/21. Sono aperte le prenotazioni per “Piccoli crimini coniugali” in programma da martedì 21 marzo. Teatro della GIOVENTÙ Via Cesarea - Tel. 010.5451393 - 375 posti. Sala Govi Ore 21: PLAZA SUITE - di Neil Simon - R.: Davide Baldi - Int.: Riccardo Traverso, Silvia Paolicelli, Antonio Ornano, Davide Baldi, Laura Saitta, Gino Versetti, Lucia Vita. Ingresso euro 10. (Replica domenica). Biglietteria: da martedì a domenica ore 14,30-18,30 e un’ora prima dello spettacolo. Prenotazioni posti 899.995.515. @ GENOVESE Via N. Bacigalupo 2, tel. 010.83.93.589. 1000 posti Sito Internet: www.politeamagenovese.it Ore 16 - 21: TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE - R.: Saverio Marconi - Int: Alberta Izzo, Davide Calabrese, Floriana Monici, Giovanni Boni, Simona Rodano, Livio Salvi - Musiche di Richard Rodgers. Ingresso euro 31 - 26. Repliche fino al 26/3). Orario biglietteria: dal martedì al sabato: ore 11-19 orario continuato. Lunedì: ore 15-18. Tel. botteghino: 010.887.495. EUGENIO MONTALE - Opera di Genova Galleria Siri - T. 010.589.329 - 200 posti Fondazione Teatro Carlo Felice Oggi, ore 21: “APOLLO ET HYACINTHUS”. R.: Fausco Cosentino - Dir.: Giulio Prandi - Int.: Renato Parachinetto, Karin Selva, Josè Maria Lo Monaco, Leona Peleskova, Carlo Checchi. Musiche di Mozart. Ingresso euro 10 - 5. Uffici Fondazione Teatro Carlo Felice, tel. 010.5381.1, Passo Eugenio Montale 4, 16121 Genova. TEATRO DELLA TOSSE @ Piazza Negri 2 - Tel. 010.247.07.93 - Fax 010.2460793. Locanda di Palazzo Cicala: Oggi, ore 19: PRIVATE EYE Di e con Cuocolo/Bosetti. Ingresso euro 15 - rid. 12. (Repliche fino al 8/4). Chiesa di Sant’Agostino: Oggi, ore 16 - 21: CAMMINA CAMMINA, PINOCCHIO - Di Tonino Conte da Carlo Collodi. Int.: alberto Bergamini, Enrico Campanati, Massimo Di Michele, Pietro Fabbri, Marco Grossi Woody Neri, Mario Marchi, valentina Picello, Edoardo Ribatto, Vanni Valenza. Musiche di Nicola Piovani. Scene e Costumi: Guido Fiorato. (Repliche fino al 8/ 4). Ingresso euro 15 - rid. 12. Sala Dino Campana: Ore 21: CITTÀ, VISIONI - Spettacolo del Centro Culturale Europeo in collaborazione con l’Istituto Svizzero. Int.: S. Dupuis e N. Zabini, Andrea Bacchilega, guido Leotta, Gianluca Ravaglia, Fabrizio Tarroni, Alessandro Valentini. Ore 21. Sito Internet: www.teatrodellatosse.it FOTOGRAFIA e musical “Tutti insieme....” per un trionfo al Genovese istitutrice dal carattere estroL’ so e dalla vitalità contagiosa che riesce contro ogni aspettativa Un momento da “Tutti insieme appassionatamente” al Genovese Mostra didattica su Caravaggio iene inaugurata oggi, alle 10, al Museo Navale di V Pegli, Ex umbris in veritatem, Il paradosso di Caravaggio, la mostra fotografica didattica itinerante, realizzata da Marco Bona Castelletti, che rappresenta un percorso sintetico dell’opera del grande pittore e che rimarrà aperta fino al 15 aprile. In particolare saranno esposte le immagini di alcuni dei dipinti più significativi di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, distribuiti nel periodo compreso tra gli esordi romani e gli ultimi giorni napoletani, dal 1592 circa al 1610. Il titolo della mostra (Dalle ombre verso la verità) è significativo dell’evoluzione del pensiero e della tecnica del grande pittore lombardo, proteso in una ricerca della realtà che si accompagna, idealmente, a una sempre più profonda e drammatica ricerca della verità ultima delle cose. Nello studio del Caravaggio è impossibile separare l’opera dalla personalità dell’artista e la mostra punta proprio sugli effetti realistici e “teatrali” della rappresentazione, ma anche su alcune problematiche nodali, quali i rapporti del pittore con la Chiesa, con la committenza, con la tradizione cattolica, in un momento di intensi dibattiti culturali. Sono previste visite gratuite guidate su prenotazione all’associazione Omnibus, (via Martiri della Libertà, 27, 010/6973690, da lunedì a venerdì 10-12,30 e 16-19); Gli orari di visita sono, per le scuole, dal lunedì al venredì dalle 8,30 alle 16 per le scuole e per gli adulti dalle 16 alle 19 nei giorni feriali e dalle 10 alle 19 sabato e domenica. Per le classi che hanno visitato la mostra fotografica è previsto l’ingresso gratuito all’opera Ecce homo del Caravaggio esposta a Palazzo Bianco e visita guidata gratuita alla mostra I fiori del barocco con attività di laboratorio nella Bottega del Pittore. a conquistarsi la stima e la fiducia di un gruppo di pargoli scatenati è un classico di tutti i tempi: dal mitico “Mary Poppins” al più recente successo televisivo della sitcom “La Tata”. Se poi l’istitutrice in oggetto, ovviamente di modeste origini, riesce anche a far innamorare il ricco vedovo in questione ormai rassegnato ad una vita di solitudine, la vicenda si fa ancora più intrigante. “Tutti insieme appassionatamente”, musical di Broadway che nel 1965, per la regia di Robert Wise, divenne un film da cinque premi Oscar battendo in quanto a incassi il primato di “Via col Vento” (grazie al talento di Julie Andrews), ha entusiasmato il pubblico del Teatro Politeama (oggi ultima replica) per eleganza interpretativa e affiatamento corale. Un cast, quello della Compagnia della Rancia, in grado di far rivivere il gusto e le atmosfere della vicenda con una sorprendente aderenza e fedeltà alla versione cinematografica del musical. La bravissima Alberta Izzo è la novizia (ruolo che al debutto fu interpretato da Michelle Hunziker) che, messa alla prova dalla reverenda madre del Monastero di Salisburgo (l’eccellente Floriana Monici) che intende verificare la serietà della sua vocazione, è assunta in qualità di governante della famiglia Von Trapp. Ma la giovane istitutrice s’innamora del barone vedovo (interpretato dal bravissimo Davide Calabrese) e occupandosi dei suoi sette figli (dei quali almeno cinque sono interpretati da baby- attori ai quali sono stati rivolti gli applausi più calorosi) ben presto ne conquista il cuore e la complicità. Su musica di Richard Rodgers e canzoni di Oscar Hammerstein, il musical made in Italy diretto da Saverio Marconi riesce ancora una volta a vincere la scommessa con il pubblico appassionando grandi e piccini. Simona Griggio [email protected]