Simulazione energetica nell’era del B.I.M. Come si trasforma il progetto energetico tramite software parametrici ad oggetti AUTORE: Torri Marco, Architetto, Docente al Politecnico di Milano in Fisica-Tecnica, Facoltà di Architettura La simulazione energetica nella modellazione B.I.M. per il raggiungimento delle prestazioni energetiche in Architettura L’evoluzione dei software di progettazione architettonica e contempo quelli di simulazione energetica, stanno portando sempre più il mondo delle costruzioni ad avere modelli sempre più definiti in tutti gli ambiti della progettazione Tutte quelle discipline che prima venivano valutate e analizzate solo al termine del ciclo di vita della fase progettuale, oggi diventano cardine della stessa, trovando una figura centrale. Lo spingere sempre più gli edifici verso la sostenibilità energetica, ha fatto si che dalla prima fase progettuale, la simulazione diventi strumento di analisi, pre-dimensionamento e progettazione esecutiva dello stesso. Tralasciare nelle prime fasi anche solo concettuali, l’ambito energetico, creerà progetti “zoppi” che domani vedranno grandi interventi ingegneristici /impiantistici, per renderli attuabili e normabili. Prima di parlare delle analisi dobbiamo provare a capire la nascita del termine Building Information Modeling, che può essere considerato equivalente a Building Product Model, termine con il quale in ingegneria si indica un 'modello di dati' o 'modello di informazioni ''Product model', espressione che fu coniata dal professor Charles M. Eastman del Georgia Institute of Technology, alla fine degli anni settanta del ventesimo secolo. Negli ultimi anni si parla in tutti i settori legati all’architettura ed all’ingegneria del modello completo di dati, ma in realtà sono più di trentacinque anni che la progettazione prevede la stessa. La simulazione energetica con i software nasce come “materia a se”, ma ben presto diventa parte del modello tridimensionale orientato ad oggetti. Novembre – 2015 1 Questo, anche per bisogno di poter lavorare su modelli sempre più precisi, aggiornati ed interoperabili, lavoro che si coniuga anche con le altre figure che partecipano alla progettazione. La simulazione diventa negli anni strumento fondamentale dell’architetto e dell’ingegnere, un manuale vecchio stampo alla portata di tutti, con l’accortezza di un saggio utilizzo. Un primo problema che si riscontra oggi oggi grazie alla velocità e semplicità di alcuni software, è che il professionista tende sempre più ad inventarsi “energetico” senza avere le basi di tale progettazione; esempio è tutta la valutazione energetica legata agli attestati di prestazione energetica prodotti oggi dai varie figure di professionisti che demandano al software tutta la conoscenza La valutazione di molti è legata a quella sigla di “Classe”, più o meno conosciuta, che ci rassicuri che stia operando secondo normativa, molte volte senza neanche preoccuparsi dei dati valutativi immessi o trasmessi. Il professionista oggi più che mai è responsabile del “prodotto” che vende, tralasciare le proprie conoscenze, con la sola garanzia di funzionamento dei software, declassa la propria professionalità. La base di una ottima valutazione energetica deve per forza nascere da una modellazione consapevole, fatta da professionisti con strumenti nati per l’architettura o l’ingegneria edile. Al loro interno si trovano le codifiche di interoperabilità (es: I.F.C.) che ci permettono di gestire a pieno il nostro progetto. Novembre – 2015 2 Analisi fluidodinamica Figura 1 – Casa Bossi-Novara (A. Antonelli) Analisi fluidodinamica Tesi di Laurea D. Palladino – Prof. M. Torri. Esempio è la fluidodinamica che viene oggi utilizzata non solo per la valutazione di porzioni territoriali, ma anche per la valutazione di quartieri e singoli edifici. ( fig.1) La ventilazione naturale, simulata tramite i soft di fluidodinamica che al loro interno valutano i dati di velocità temperatura e direzione dei venti geolocalizzando il progetto, deve essere alla base della progettazione consapevole dell’edifico. Insieme alla simulazione solare che molti chiamano delle “ombre riportate” la fluidodinamica aiuta il progettista a comprendere le positività e negatività del territorio in cui si attesterà il nuovo edificio (fig.1.) Importante ricordare che le sopracitate valutazioni valgono non solo per un nuovo progetto, ma in molti casi per la valutazione dell’esistente. Novembre – 2015 3 Analisi solare Figura 2 – Casa Bossi-Novara (A. Antonelli) Analisi solare Tesi di Laurea D.Palladino – Prof. M. Torri. Nella varie fasi, oltre alla simulazione della ventilazione, è molto importante capire come valutare l’energia rinnovabile che il nostro progetto ha al proprio interno Lo studio solare della radiazione ci permette di capire realmente, con dati alla mano, se le valutazioni fatte sulla basi di molti calcoli, hanno fondamenti che trovano basi nella valutazione dei database di georeferenziati. (fig.2) I software B.I.M sulla base de dati climatici/idrometereologici, possono valutare territorio e progetto, incrociando le infinite possibilità ed alla fine trovare la soluzione migliore alle problematiche riscontrate La valutazione non è solo più annuale o stagionale, ma avviene per ogni ora di qualsiasi giorno dell’anno, così da costituire infinite simulazioni fatte per tutte le fasi del ciclo di vita annuale dell’edificio. I dati ci serviranno ad esempio per capire la produzione di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici nelle coperture, facciate od addirittura per un intera porzione di territorio,.(fig.3) Novembre – 2015 4 Analisi radiazione solare Figura 3 – Casa Bossi-Novara (A. Antonelli) Analisi radiazione solare Tesi di Laurea D.Palladino – Prof. M. Torri. Oggi anche il “verde” può essere energeticamente valido e consapevole, infatti una precisa piantumazione può aumentare o diminuire, a secondo della stagione, gli apporti di calore nel progetto. La consapevolezza della posizione e scelta delle essenze attorno al nostro progetto, può migliorare il microclima. L'energia del vento è legata al movimento di masse d'aria che si spostano al suolo da aree ad alta pressione atmosferica verso aree adiacenti a bassa pressione, con velocità proporzionale al gradiente di pressione. Gli aspetti eliotermici di una data zona variano in funzione di diversi parametri quali la corrugazione del territorio, la presenza di bacini d'acqua, di zone edificate, di vegetazione diente di pressione. L’analisi proposta con software B.I.M. ci permette di valutare tutti questi dati, per meglio dimensionare e posizionare la specie arborea da utilizzare valutando i pro/contro della stessa nella varie situazioni climatiche (fig.4) Novembre – 2015 5 Figura 4 – Progettare con il verde. Analisi del micro clima – Prof. M. Torri., Arch. S. Gioacchini Nell’immagine passiamo notare come la barriera di verde diminuisce la temperatura del vento caldo, estivo, migliorando il microclima dell’ambiente esterno con validazione che la stessa sia Novembre – 2015 6 valida per aumentare l’acceso del sole diretto nel periodo invernale utilizzando piante a foglie caduche. Legata al vento ed il sole è la progettazione della luce solare diretta ed indiretta. Il BIM semplifica e rivaluta questo ambito valutativo. La luce solare, progettata consapevolmente, può diminuire in modo considerevole i consumi energetici legati all’illuminazione artificiale; i dati che i soft trovano al loro interno interpolati alla georeferenziazione, alla modellazione territoriale e modellazione del progetto, ci ridanno i dati con le percentuali di luce diretta, radiazione solare sui vetri, sulle pareti opache o sui solai, permettendo di ragionare non solo sulle problematiche legate alla luce, abbagliamento e direzione, ma anche su l’aumento di energia/calore che essa sprigiona colpendo gli elementi sopraindicati . Analisi illuminazione naturale Figura 5 – Analisi dell’illuminazione naturale e valutazione energetica – Prof. M. Torri.- Arch. S. Gioacchini In conclusione possiamo dire che ciò di cui abbiamo brevemente trattato è solo una piccola parte delle valutazione energetica in nostro possesso e di quelle simulazioni che oggi possiamo gestire comodamente dal nostro computer di casa. L’analisi sulla base dei “database” può darci risultati certi e valutabili al 90% delle situazioni; la progettazione energetica oggi ha un ottimo alleato nella simulazione virtuale, alleato che il professionista deve rendere attivo e non subire in modo passivo. Infatti, trattata con competenza, diventa la prima amica del progettista dando una vera consapevolezza e completezza al nostro progetto. Dall’altra parte la poca o scarsa conoscenza dei dati immessi o dei risultati ottenuti, sono alla base dei normali errori nella progettazione che avviene dopo la simulazione. Novembre – 2015 7 La gestione dei deve essere consapevole e ben vagliata, i software B.I.M. molte volte trasmettono anche quelli che il progettista non ha immesso e vagliato, molti dati sono già presenti nei normali “database” in possesso dei soft BIM, ed inviati nelle codifiche di interoperabilità utilizzati dai soft valutativi Credo che oggi, momento storico di scarso lavoro e molte volte malpagato, dove il tempo a nostra disposizione è aumentato, possiamo valutare le moltitudini di offerte sui software parametrici ad oggetti, valutazione e conoscenza che in alcuni casi possa far innamorare del BIM i professionisti che intraprendere una nuova professione. A loro viene offerta la figura di un BIM manager, persona che dovrà valutare l’esattezza del modello e dei dati distribuiti in rete. Credo che il futuro nel campo della progettazione e della simulazione energetica vedrà sempre più presente questa figura che diventerà centrale e creerà la possibilità di nuove professionalità e lavoro. Novembre – 2015 8