ricevitore bc652: alimentazione anodica.

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IZ5AGZ op. ALESSANDRO FREZZOTTI
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BC652 – ALIMENTAZIONE ANODICA
RIFERIMENTI
Genere
DATA
Generalità
RADIO
AGO 14
REG. HT 150V BC652
Note
Distribuzione
AGZ-WEBSITE
GENERALITA’
Per il restauro funzionale di un ricevitore surplus americano mod. BC652 ho costruito un regolatore di
tensione anodica, montato nel deck CFC dove al posto del DYNAMOTOR è presente un trasformatore da
rete. Il regolatore è settato su 150 Vdc perché dallo schema in mio possesso ho visto che il DYNAMOTOR è
indicato di targa come 28/172. Un semplice rapporto con 24 nominali da 150 V.
Ho notato che altri, che prima di me, hanno alimentato questo e questo tipo di ricevitore sono stati più alti di
tensione. Da 162 a 190 Volt. La mia opinione è che quei 10 – 40 Volt in più siano solo fonte di calore inutile.
Inoltre le frammentarie informazioni trovate nel manuale TM-11-310 danno indicazione che la tensione di
prova in laboratorio sia 24 V e che l’anodica generata sia 150. Probabilmente la tensione in più dà la
sensazione di un maggior guadagno degli stadi e una maggior sensibilità.
SCHEMA ELETTRICO
Il trasformatore che ho trovato ha un secondario con due tensioni, 170 e 250. il costruttore inizialmente ha
utilizzato un rettificatore al selenio sul secondario da 170. inoltre il tutto era progettato per una rete da
220VAC mentre ora è 230.
Ho utilizzato un rettificatore a ponte al silicio W06 che a vuoto da 260 Volt. Il regolatore serie è necessario.
Il condensatore di filtro è discretamente grande come capacità (220 microFarad) ma di piccole dimensioni.
Lo schema usato è semplice e tradizionale, anche se utilizza dei MOSFET. Il regolatore serie è un MOSFET
di potenza tipo 2SK2607. La bilancia elettronica che lo governa è sempre un MOSFET, di piccola potenza e
tensione elevata, in versione TO92, VN0540, acquistato dalla TEKKNA come altri componenti.
Il circuito incorpora anche un BC108 per limitare la corrente in uscita in caso di sovraccarico. Le tre
resistenze in parallelo da 12 Ohm fanno si che la limitazione inizi a circa 120 130 millAmpere.
Ci sono diodi di protezione in più punti del circuito, ho messo un 1N4007 anche in parallelo al MOSFET di
potenza, sebbene lo abbia già all’interno.
La tensione in uscita va direttamente al pin 9 del connettore P251 che è diretto al corpo principale del
ricevitore. Non ho collegato il pin 10 che alimenterebbe la finale in quanto mi manca e penso di sostituirla a
stato solido. Il comune negativo è riportato su un unico punto comune da cui parte il filo verso il ricevitore.
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Il filo unico per il comune potrebbe essere un punto critico, perché eventuali variazioni di corrente, specie dei
filamenti si potrebbero tradurre in disturbo sulle tensioni. Ho già in mente delle contromisure, ma ogni cosa a
suo tempo.
La “bilancia” costituita da VN0540 e lo zener da 8V2 lavora sul gate a 11.15 Volt e comanda direttamente il
regolatore di potenza. Ho già utilizzato questo circuito in altre situazioni usando sia BJT che tensioni diverse.
Ogni volta c’è stata una fase di aggiustamento del partitore con il trimmer per avere in uscita la tensione
voluta. Stavolta ho usato un foglio EXCEL per calcolare in anticipo i valori delle resistenze.
Il foglio elettronico mi permette di fare gli aggiustamenti sulla carta con una velocità eccezionale. Inizio con
dei dati fissi che sono: la tensione massima cui il trimmer deve regolare (165), la tensione di riferimento
(11.15), riga 8. Penso di usare un trimmer da 10K che misurato con un buon DVM da 10140 Ohm, riga 12.
Le formule sono banali, uso la legge di Ohm, e inserendo nella riga 9 un valore di resistenza che ipotizzo per
l’intero partitore, tale che sia con poca corrente ed evitare il riscaldamento, il foglio calcola le altre resistenze.
Provando per tentativi a variare la RTOTP ottengo un valore di RL che sia vicino ad un valore standard, in
questo caso 56K Ohm. L’errore stimato sarebbe del 0.15% circa.
Vedo che la tensione minima cui il regolatore si porterà con il trimmer tutto verso RH è di 139V. mi sta bene.
La regolazione intorno a 150 sarà senza incertezze.
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Per avere RH con valori pratici inserisco nelle caselle da F14 , G14 etc. i valori standard di resistenze in
serie che mi diano più possibile vicino a 763772 Ohm. E in questo caso me la cavo con due resistenze,
680K e 82K. L’errore stimato è di circa 0.23%.
Nella riga 4 ricalcolo nuovamente usando i valori finali e controllo che le tensioni max e min siano accettabili.
Con questo metodo il regolatore costruito è andato al primo colpo alle tensioni volute.
REALIZZAZIONE PRATICA
Il rettificatore è un ponte da 1.5 A, montato vicino al condensatore di filtro.
Il regolatore è costruito su di un piastrino pre-forato, con tutti i componenti eccetto il MOSFET di potenza.
Per il finale ho voluto abbondare con il dissipatore, ma non ce n’era un reale bisogno. Senza fare conti per
pigrizia, è meglio poi abbondare in prudenza.
Buon divertimento, Alessandro Frezzotti
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