GLOSSARIO Didattico/Pedagocico - Elaborato dalla Redazione di Kassaro.it
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GLOSSARIO
DIDATTICO/PEDAGOGICO
Elaborato dalla Redazione di KASSARO.IT
Raccolta ragionata dei termini ricorrenti
nell’ambito della didattica e della pedagogia per
ogni ordine di Istruzione: Infanzia, Primaria,
Secondaria di Primo grado e Secondaria di Secondo
grado, elaborata dalla Redazione del blog:
www.kassaro.it.
Il file è scaricabile in versione PDF dal blog: www.kassaro.it e per
maggiori informazioni potete scrivere a: [email protected]
GLHO
COOPERATIVE
LEARNING
COMPETENZE
CHIAVE
CLIL
Glossario didattico/pedagogico (elaborato dalla redazione di Kassaro.it)
Content and Language Integrated Learning
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“Apprendimento integrato di Lingua e Contenuto" è un sinonimo di immersione linguistica,
un approccio metodologico sviluppato fin dagli anni '60 per potenziare l'insegnamento e
l'apprendimento di una seconda lingua (L2) utilizzandola come veicolo per l'apprendimento
di altri contenuti. Gli studenti ,sulla base di uno specifico progetto educativo, vengono
"immersi" nella L2 che utilizzano per apprendere singole discipline o seguire percorsi
interdisciplinari.
Il ruolo dei docenti è quello di:
?
Cooperare nella definizione del percorso;
?
Pianificare l'intervento CLIL tenendo conto della competenza linguistica degli studenti;
?
Analizzare aspetti lessicali e strutturali dei linguaggi specialistici;
?
Identificare obiettivi e contenuti sia linguistici sia disciplinari e monitorare il processo
per apprendere singole discipline o seguire percorsi interdisciplinari.
Esso rappresenta una metodologia innovativa dove la costruzione di competenze
linguistiche e abilità comunicative si accompagnano allo sviluppo e acquisizioni di
conoscenze disciplinari.
Competenze Chiave
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Insieme di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave
sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; e
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Apprendimento Cooperativo
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Una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in
piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco
percorso. L'insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività,
strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima
relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di
“problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il
contributo personale di tutti.
Glho
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Gruppo di lavoro operativo costituito da operatori dell'ASL, insegnanti curricolari e di
sostegno, genitori dell'alunno e, dal 2008, anche da operatori dei servizi sociali. Questo
deve definire gli interventi educativi per l'area socio-affettiva e psico-motoria e gli
interventi didattici per l'area linguistico-comunicativa, logico-matematica, tecnico-pratica e
per le singole discipline.
STRUM.
COMPEN.
MISURE
DISPENS.
LIFELONG
LEARNING
L.104/92
DSA
APPRENDIMENTO
SIGNIFICATIVO
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Apprendimento Significativo
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Apprendimento che consente di dare un senso alle conoscenze, permettendo
l'integrazione delle nuove informazioni con quelle già possedute e l'utilizzo delle stesse in
contesti e situazioni differenti, sviluppando la capacità di problem solving, di pensiero
critico, di metariflessione e trasformando le conoscenze in vere e proprie competenze. Si
oppone all'apprendimento meccanico dove la ricezione delle informazioni è veicolata dal
docente .Le informazioni nell'apprendimento meccanico, sono definitive, astratte e
generiche e non possono essere modificate dal discente per integrarle ad informazioni
precedenti o per negoziarne socialmente il significato.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
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Si identificano come difficoltà nelle abilità specifiche messe in atto dal processo di
apprendimento, pur non compromettendo le capacità intellettive del soggetto. Tali disturbi
assumono conformazioni peculiari alle aree che vengono coinvolte come: dislessia (abilità
di lettura), disgrafia e disortografia (scrittura) e discalculia (calcolo).
Legge 104/92
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Legge che tutela i diritti delle persone disabili; gli articoli 12, 13, 14, 15, 16 fissano gli
interventi che devono essere attuati per rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni
portatori di handicap, in riferimento alle metodologie didattiche, alle verifiche e alla
valutazione degli apprendimenti, nonché ai mezzi tecnici ed al personale docente e non
docente dotato di specifica qualificazione.
Apprendimento Permanente
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Acquisizione di Conoscenze / Abilità / Competenze in tutto l'arco della vita.
CONOSCENZE Risultato dell'assimilazione di informazioni (teoriche o pratiche) attraverso
l'apprendimento nella didattica.
ABILITÀ
Capacità di applicare le conoscenze per portare a termini compiti o
risolvere problemi (cognitive: pensiero logico, intuitivo, creativo/pratiche:
abilità manuale o uso di metodi, materiali e strumenti).
COMPETENZE Capacità di utilizzare conoscenze ,abilità e capacità personali nelle diverse
situazioni di studio, lavoro o vita.
Misure Dispensative
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Sono misure che consentono all'alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del
disturbo, risultano difficoltose (interrogazioni programmate, uso del vocabolario, tempi più
lunghi per le verifiche)
Strumenti Compensativi
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Strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta
nell'abilità deficitaria( calcolatrice, registratore, programmi videoscrittura etc etc)
PECUP
PAI
PDP
PDF
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Profilo Dinamico Funzionale
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Documento redatto da un gruppo di lavoro misto formato da medici dell'ASL, da docenti
curricolari, da docenti di sostegno e dai genitori dell'alunno. Questo deve ipotizzare, sulla
base della D.F., il prevedibile livello di sviluppo dell'alunno portatore di handicap nei tempi
brevi(6 mesi) e nei tempi medi(2 anni). Il P.D.F. è soggetto a verifica ogni 2 anni, ma va
comunque aggiornato alla fine di ogni grado scolastico.
Piano Didattico Personalizzato
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Rappresenta lo strumento più efficace per impostare percorsi personalizzati di studio
elaborati in base a specifiche esigenze di alunni con DSA (nota MIUR 5744 del 28 maggio
2009). La scuola può elaborare un documento di tal tipo per tutti gli alunni con bisogni
educativi speciali (BES)
Piano Annuale Inclusività
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Documento redatto dal GLI entro il mese di giugno. Esso tiene conto delle criticità e dei
punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell'anno appena trascorso e
deve contenere la formulazione di un'ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse
specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola
nell'anno successivo. Il Piano deve essere quindi discusso e deliberato in Collegio dei
Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la
richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di
assegnazione delle risorse di competenza.
Le azioni per l'inclusione possono essere favorite dai seguenti soggetti:
GLI - Gruppo di Lavoro per l'Inclusione
CTI - Centri Territoriali per l'Inclusione
CTS - Centri Territoriali di Supporto degli uffici scolastici regionali.
Piano Educativo Culturale e Professionale
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Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo,
culturale e professionale (decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A). Esso è
finalizzato a:
a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la
molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
b) lo sviluppo dell'autonoma capacità di giudizio;
c) l'esercizio della responsabilità personale e sociale.
Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti
percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente, evidenziando che le
conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare
consapevole), nonché l'insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute
(l'agire) siano la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità
dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della
esperienza umana, sociale e professionale.
Lavagna Interattiva Multimediale
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METACOGNIZIONE
Ambiente di apprendimento nella scuola italiana di recente acquisizione che apre la
possibilità di incidere sulla qualità della formazione e di rivedere le coordinate di ruolo
nell'apprendimento. E' uno strumento innovativo che proietta la formazione in un nuovo
scenario di intersezione tra discipline, contesti, saperi, speciali socialità, risorse e strumenti
del Web 2.0. I vantaggi riguardano soprattutto:
- La visualizzazione in grande;
- L'utilizzo delle tecnologie a favore di tutta la classe;
- La semplificazione dei concetti;
- L'interattività, l'aggregazione di risorse multimediali.
Un maggior beneficio dall'uso della lavagne interattive si riscontra con bambini e ragazzi
con problemi attentivi e di apprendimento.
Metacognizione
POF
LIM
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Piano Offerta Formativa
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Attività di auto-riflessione che accompagna quella cognitiva e ha il compito
di renderla più consapevole, di monitorarla e valutarla al fine di garantire un
apprendimento più efficace. La prima fase dell'attività metacognitiva consiste
nel comprendere la natura del compito da svolgere: a questa fase si
riconduce la metacomprensione. Se la comprensione è indice dell'aver
capito che cosa svolgere, la metacomprensione è un'attività che consiste nel
valutare coscientemente il livello di comprensione del compito. Il passaggio
successivo alla comprensione (e alla metacomprensione) del compito da
svolgere è la scelta di una strategia. Quando si parla di scelta della
strategia, ci si riferisce allo studio della metamemoria, ossia la capacità di
conoscere la memoria. In particolare, si tiene conto del fatto che nello
svolgimento di un compito, nell'attuazione di una strategia, tra le varie
abilità, occorre fare uso anche della memoria, richiamando dati che sono
memorizzati prima del compito oppure che vengono memorizzati durante lo
stess.
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Documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell'Istituzione
PTOF
scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia" (DPR n.
275/99). Costituisce la carta d'identità della scuola ed esplicita il progetto dell'istituzione
scolastica.
Piano Triennale Offerta Formativa
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Previsto dalla legge 107/2015, ha sostituito il POF.
Si tratta del Piano Triennale dell'Offerta formativa, redatto dalla scuola con possibilità di
rivederlo, annualmente, entro il mese di Ottobre.
Con tale documento la scuola s'impegna a rendere nota:
- La programmazione curricolare ed extracurricolare;
- La programmazione educativa;
- La programmazione organizzativa.
SCUOLA-LAVORO
DISCALC.
DISGR.
DISL.
TIC
QCER
ALTERNANZA
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Alternanza Scuola-Lavoro
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Possibilità per gli studenti che hanno compiuto il 15 anno di età, di realizzare i corsi del 2
ciclo, alternando periodi di studio a periodi di lavoro sotto la responsabilità dell’istituzione
scolastica sulla base di convenzioni con imprese.
Per gli studenti dei Licei sono previste 200 ore, sotto forma di stage da svolgere presso le
imprese accreditate.
Per gli studenti degli Istituti Professionali e Tecnici sono previste 400 ore.
Quadro Comune Europeo per le Referenze di lingue
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È un sistema che è stato realizzato negli anni Novanta dal Consiglio d’Europea e viene
utilizzato per indicare il livello di conoscenza conseguito da chi studia una lingua straniera
europea.
Il QCER comprende sei livelli di riferimento: A1, A2, B1, B2, C1, C2, articolati in tre fasce
(“Base”, “Autonomia” e “Padronanza”), ognuna delle quali è divisa in due livelli. Per
ciascuno dei sei livelli complessivi viene descritto ciò che un individuo è in grado di fare nei
diversi ambiti di competenza: comprensione scritta, comprensione orale, produzione
scritta e produzione orale.
Tecnologie Informatiche Comunicative
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Sono state oggetto di specifico intervento già nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del
2007, nonché nelle successive Indicazioni Nazionali del 2012 ove si è evidenziata
l'importanza dell'innovazione tecnologica nel processo di apprendimento.
Dislessia
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La Dislessia Evolutiva e' un disturbo che riguarda la capacita' di leggere e scrivere in modo
corretto e fluente.
Disgrafia
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la disgrafia è un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA). Si tratta di una difficoltà della
scrittura, in particolare nella riproduzione di segni alfabetici e numerici.
Discalculia
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Può essere definita come un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche, Gli strumenti
compensativi per questi ragazzi che presentano queste problematiche sono: la sintesi
vocale, la registrazione, i programmi di video scrittura, la calcolatrice, tabelle e formulari.elearning?
Gioco di Ruolo
Bisogni Educativi Speciali
VALUTAZIONE
SOMMATIVA
VALUTAZIONE
FORMATIVA
VALUTAZIONE
INIZIALE
E-LEARNING
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Apprendimento on-line
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Utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità
dell'apprendimento agevolando l'accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la
collaborazione a distanza". Il piano d'azione mira a mobilitare i soggetti attivi nel campo
dell'istruzione e della formazione nonché i protagonisti in ambito sociale, industriale ed
economico per fare dell'apprendimento permanente il motore di una società solidale e
armoniosa in un'economia competitiva. Per apprendimento on-line si intende una
particolare metodologia di apprendimento e insegnamento che, attraverso la rete internet,
fornisce specifici servizi didattici con il vantaggio di essere svincolati dalla simultaneità e
contestualità del luogo (integrazione sociale) Il Tutor è la figura di raccordo tra il docente e
lo studente.
Valutazione iniziale
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Viene compiuta essenzialmente per due scopi:
- Rilevare le conoscenze possedute dagli allievi all'ingresso di un corso di studi o di un anno
scolastico e giudicare, successivamente, se il loro patrimonio cognitivo sia adeguato alle
difficoltà del corso;
- Rilevare il grado in cui sono posseduti dagli allievi i prerequisiti cognitivi, ma anche
affettivo-motivazionali, ritenuti indispensabili per una positiva e dinamica intrapresa delle
specifiche attività di istruzione previste per quel corso, in modo che dal conseguente
giudizio derivi la decisione di revisionare la programmazione didattica compiuta e di
attivare quindi procedure con le quali garantire in tutti gli allievi il possesso delle abilitàprerequisito.
Valutazione formativa
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Fornisce una informazione continua e dettagliata circa il modo in cui i singoli allievi
accedono alle procedure di apprendimento e quindi procedono attraverso di essa. Avere a
disposizione tali informazioni è indispensabile se si vogliono assumere decisioni didattiche
tempestive, per corrispondere alle necessità di ciascun allievo differenziando la proposta
formativa. La valutazione formativa interviene durante i processi di apprendimento, ed ha
lo scopo di accertare in modo analitico quali abilità ciascun allievo stia acquisendo e in
quali, invece, incontri difficoltà permettendo in tal modo agli insegnanti di attivare
tempestivamente quegli interventi compensativi che appaiono più opportuni.
Valutazione sommativa
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Condotta a termine di un cospicuo periodo di formazione permette di compiere le seguenti
azioni:
- L'espressione di un giudizio complessivo (la corrispondente valutazione detta anche
complessiva) sugli apprendimenti conseguiti da ciascun allievo
- L'analisi complessiva della qualità dell'istruzione attivata, quindi delle scelte didattiche
compiute. Una funzione, perciò, di vero e proprio bilancio consuntivo della programmazione
didattica, da cui ricavare indicazioni fondate per modificarne e migliorarne l'assetto
strutturale e organizzativo
- L’analisi della produttività qualitativa e quantitativa della scuola. In questo caso si può
definire comparativa la funzione svolta della valutazione. Con essa infatti si possono
individuare e soppesare le possibili cause che determinano le eventuali differenze del
prodotto formativo tra classi o corsi equivalenti di una stessa scuola e tra scuole diverse.
INDIRE
JAKOBSON
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Jakobson (linguista)
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Ha cosi definito le funzioni della lingua nella comunicazione
1) Funzione referenziale (riferita al contesto), quando, nel comunicare qualcosa, il
parlante collega due serie di elementi: le parole con i referenti, compiendo un'operazione
che è alla base del linguaggio, la referenza. Il parlante, per poter compiere questo
processo, deve possedere una conoscenza extra-linguistica che gli permetta di
comprendere e utilizzare il fenomeno della coreferenza oltre che condividere il codice per
una competenza testuale comune.
2) Funzione emotiva (riferita al mittente) quando il mittente cerca di mostrare, nel
proprio messaggio, lo stato d'animo, utilizzando vari mezzi, come una particolare
elevazione o modulazione del tono della voce, espressioni "forti" o alterazione del normale
ordine delle parole.
3) Funzione conativa (riferita al destinatario) o persuasiva quando il mittente cerca
di influire sul destinatario, come mediante l'uso del vocativo o dell'imperativo.
4) Funzione fatica (riferita al contatto) quando ci si orienta sul canale attraverso il
quale passa il messaggio e si cerca di richiamare l'attenzione dell'ascoltatore sul
funzionamento dello stesso.
5) Funzione poetica (riferita al messaggio) quando, orientandoci sul messaggio, al
centro dell'attenzione è collocato l'aspetto fonico delle parole, la scelta dei vocaboli e della
costruzione formale. Questa funzione poetica non appare solamente nei testi poetici e
letterari, ma anche nella lingua di tutti i giorni, nel linguaggio infantile o in quello della
pubblicità.
6) Funzione metalinguistica (riferita al codice) quando all'interno del messaggio
sono presenti elementi che definiscono o ridefiniscono il codice stesso, come chiedere e
fornire chiarimenti su termini, parole e grammatica di una lingua. Queste funzioni non
compaiono quasi mai isolatamente e sono in potenza sempre presenti tutte, ma può
accadere che un messaggio sia volutamente e contemporaneamente emotivo e conativo,
oppure poetico ed emotivo.
Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa
KASSARO.IT
Il più antico ente di ricerca del Ministero dell'Istruzione(1925) Ha sede centrale a Firenze,
ha 3 nuclei territoriali a Torino, Roma e Napoli. L'ente è dotato di autonomia statutaria,
scientifica, organizzativa, regolamentare, amministrativa, finanziaria, contabile e
patrimoniale. l'Istituto accompagna l'evoluzione del sistema scolastico italiano investendo
in formazione e innovazione e sostenendo i processi di miglioramento della scuola. L'Indire
è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia. Sviluppa nuovi modelli didattici,
sperimenta l'utilizzo delle nuove tecnologie nei percorsi formativi, promuove la
ridefinizione del rapporto fra spazi e tempi dell'apprendimento e dell'insegnamento.
Insieme all'Invalsi e al corpo ispettivo del Ministero dell'Istruzione l'Indire è parte del
Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione. In questo
ambito, l'Istituto sviluppa azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica per
l'innalzamento dei livelli di apprendimento e il buon funzionamento del contesto
scolastico. Attraverso monitoraggi quantitativi e qualitativi, banche dati e rapporti di
ricerca, l'Indire osserva e documenta i fenomeni legati alla trasformazione del curricolo
nell'istruzione tecnica e professionale e ai temi di scuola e lavoro.