ALDO MORO: DA TARANTO A ROMA UNA VITA PER LA DEMOCRAZIA COMPIUTA,
READING TEATRALE . GIOVEDI’ 4 MAGGIO AL TARENTUM
Reading teatrale a due voci
Taranto – Teatro Auditorium Tarentum 4 maggio 2017 – INGRESSO LIBERO. Gli inviti si possono
ritirare presso la Chiesa di San Pasquale
Nei giorni della sua drammatica prigionia, Aldo Moro(1916-1978) ricorda gli anni giovanili trascorsi
a Taranto, e alcuni momenti chiave della sua vita politica, in un dialogo serrato con uno dei suoi
carcerieri.
Aldo Moro: da Taranto a Roma una vita per la democrazia compiuta è il titolo del reading
teatrale di Salvatore Tomai, autore teatrale e regista televisivo, che sarà rappresentato giovedì 4
maggio 2017 alle ore 2030 nell’Auditorium Tarentum, in Via Regina Elena a Taranto.
Lo spettacolo, che vede in scena i due attori tarantini (impegnati spesso fuori Taranto per lavoro)
Massimo Cimaglia e Pierfrancesco Nacca, accompagnati dai musicisti Alessandro D’Oronzo, che
ha composto la musica dell’opera teatrale, Francesca Tosca Azzollini al violino, Maria Grazia
Angelica Giannetta al pianoforte e Carmine Saponaro al sassofono, rientra nell’importante e fitto
calendario di appuntamenti predisposti dal Comitato per il centenario di Aldo Moro, che a
Taranto trascorse gli anni dal 1923 al 1934, fino alla maturità presso il Liceo Archita.
Nella finzione teatrale è il 19 aprile del 1978, il giorno in cui, ostaggio delle Brigate Rosse, Moro
viene fotografato per testimoniare che è ancora vivo.
Lo scopo dell’autore, Salvatore Tomai, è di far conoscere meglio la figura del grande statista,
cinque volte Presidente del Consiglio, e Padre Costituente con un ruolo decisivo nella redazione
dei primi articoli della nostra Costituzione. Ma soprattutto dare risalto agli anni trascorsi a Taranto
con la famiglia, cioè dai sette ai diciotto anni.
Salvatore Tomai, che ha avviato gli appuntamenti morotei con l’Oratorio “Aldo Moro – Un
cristiano costruttore di comunità” , tenutosi nella Chiesa S.Pasquale di Taranto nel mese di
settembre del 2016, propone al pubblico un dialogo fra lo statista ed il suo carceriere che contiene
spunti di riflessione sui grandi temi della vita: giustizia, verità, lealtà, fede, amore.
Nel testo interpretato da Massimo Cimaglia (Aldo Moro) e Pierfrancesco Nacca(Carceriere) si
mescola realtà e finzione. Una parte dei dialoghi sono tratti direttamente dalle Letteree dal
Memoriale, scritti durante la prigionia, e da brani di discorsi o articoli scritti sia prima che durante
gli anni del suo impegno politico. Le parti di dialogo ‘inventato’ si ispirano comunque a quanto
viene documentato da amici e parenti, a cui si uniscono proiezioni di immagini di Moro poco
conosciute.
I dialoghi sono accompagnati dalle musiche di AlessandroD’Oronzo e alcuni giovani strumentisti
del Conservatorio “G.Paisiello” di Taranto.
Emerge l’esperienza tragica di un uomo di grande fede che si sente abbandonato dagli amici,
accusato ingiustamente, imprigionato e condannato da un ‘tribunale del popolo’, in una
condizione che richiama una personale Via Crucis, facendo la dolorosa esperienza della piena
conformazione alla Passione di Cristo.
Dal 20 settembre 2012 è aperto il processo di beatificazione, e da allora per la Chiesa Aldo Moro
è«servo di Dio».
Due le rappresentazioni: alle ore 1030 per le scuole e alle ore 2030 per la città
Testo e regia Salvatore Tomai
con Massimo Cimaglia e Pierfrancesco Nacca
musiche originali Alessandro D’Oronzo