CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera

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Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo
sviluppo economico sostenibile
Seminario Tecnico
“Cogenerazione ad Alto Rendimento e Microcogenerazione”
Lo scenario normativo italiano
“Case History – Convenienza economica, energetica e ambientale:
quando e come?”
Lunedì 23 Giugno 2014
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina
Piazza Celli,3
Referente scientifico:
Ing. Nicolandrea Calabrese
[email protected]
www.climatizzazioneconfontirinnovabili.enea.it
LA PRODUZIONE COMBINATA DI ENERGIA
QUANDO PROPORRE UN IMPIANTO CHP
COMBINED HEAT AND POWER
•Consumi elettrici e termici costanti nel tempo o in fase, stabili per almeno 3000/4000 h e
certezza/sicurezza del mantenimento nel tempo degli stessi carichi
•Costo elevato dell’energia elettrica (ad esempio per consumi concentrati nelle fasce più
costose)
•Elevato costo unitario dell’energia termica (combustibile non defiscalizzato)
•Presenza di un carico frigorifero da soddisfare con gruppi frigoriferi ad assorbimento, in modo
da poter sfruttare il recupero termico in tutte le stagioni
LA PRODUZIONE COMBINATA DI ENERGIA
QUANDO PROPORRE UN IMPIANTO CHP
Diagrammi di Carico
Si, quando i carichi elettrici e
termici sono in “fase’’.
No, quando i carichi elettrici e
termici sono “sfasati”:
necessità di accumuli, complessi e
costosi.
LA PRODUZIONE COMBINATA DI ENERGIA
QUANDO PROPORRE UN IMPIANTO CHP
Curve di durata
Si, quando i carichi elettrici e termici sono
caratterizzati da una durata annua
significativa: per 4000 h/anno la potenza
termica richiesta è superiore a 300 kW
circa, pari al 43% del picco.
No, in quanto il carico termico dopo
2000 h/anno tende ad annullarsi.
I NUMERI DELLA COGENERAZIONE ITALIANA
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
I NUMERI DELLA COGENERAZIONE ITALIANA
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
I NUMERI DELLA COGENERAZIONE ITALIANA
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
COGENERAZIONE con motore endotermico
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
COGENERAZIONE con motore endotermico
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
COGENERAZIONE con motore endotermico
241 kW
21.680 l/h
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
COGENERAZIONE con motore endotermico
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
COGENERAZIONE con motore endotermico
37.584 mc/h
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
COGENERAZIONE con motore endotermico
241 kW
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
TRIGENERAZIONE con motore endotermico
SIMBOLI
LAYOUT IMPIANTISTICO DI UN IMPIANTO DI
TRIGENERAZIONE con motore endotermico
COSTO DEI GRUPPI FRIGO AZIONATI TERMICAMENTE
Analisi COSTO SPECIFICO gruppi frigo ad assorbimento
Variazione del costo dell’impianto ad
assorbimento in relazione alla potenza
istallata
Nota. Il costo comprende anche i costi di:
- Torre evaporativa
- Gruppi di circolazione
- SKID di contenimento
- Quadro elettrico dedicato
CASI STUDIO
CASI STUDIO ANALIZZATI
CASO I: Utenza domestica
1a) Pt = 14,8 kWt
Pe = 5,5 kWe
1b) Pt = 5,5 kWt
Pe = 0,99 kWe
CASO II: Utenza alberghiera
CASO III:
ANALISI COMPARATIVA
RISTORAZIONE COLLETTIVA
Pt = 150 kWt
Pe = 100 kWe
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
1CASO 1a: Multi Family House
Pt = 14,8 kWt
Pe = 5,5 kWe
Cogeneratore basato su un motore alternativo a combustione interna alimentato a gas naturale, dotato di uno
scambiatore di calore aggiuntivo (Scambiatore di Calore con i Gas Combusti, SCGC), installato esternamente, che consente
un ulteriore recupero dell’energia termica dalla condensazione del vapore d’acqua contenuto nei gas combusti
MCHP: Micro-Combined Heating and Power
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
Utenza Domestica
- Multi Family House, costituita da 10
appartamenti.
- Napoli (zona climatica C).
Giorno
Tipo 2
Giorno
Tipo 1
Periodo
-
Stagione
Inverno
Carico
Gennaio
Febbraio
Riscaldamento
Elettrico
Sanitario
-
Marzo
dal 15 Novembre
al 31 Dicembre
Giorno
Tipo 3
-
Aprile
Maggio
dal 16 Settembre
al 14 Novembre
Giorno
Tipo 4
-
Dal 1 Giugno
al
15
Settembre
Intermedio
Intermedio
Estivo
Riscaldamento
Elettrico
Sanitario
Elettrico
Sanitario
Elettrico
Sanitario
Sistema Tradizionale di riferimento (ST)
-Energia termica con caldaia a condensazione alimentata a gas naturale, per il soddisfacimento delle
richieste di energia termica per riscaldamento ambientale e ACS (rendimento termico nominale uguale a
1,02, pari al rendimento termico medio annuale della caldaia di integrazione del SP);
-Rete di distribuzione elettrica nazionale, che presenta per l’Italia un rendimento pari a 0,46, incluse le
perdite di trasmissione e distribuzione.
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
Utenza Domestica
Curve di carico termico per il
riscaldamento
Picco mattutino di potenza termica richiesta affinchè la
temperatura all’interno dell’edificio raggiunga il valore
desiderato di 20°C. Di contro, la potenza termica richiesta si
riduce poi nell’arco della giornata, fino a raggiungere il valore
minimo nelle ore centrali della giornata.
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
Energia termica per Acqua Calda Sanitaria
(Giorno tipo 2 e Giorno tipo 3)
La richiesta di energia termica per ACS è stata stimata
ipotizzando un fabbisogno di 40 litri al giorno per persona:
anche in questo caso, è possibile osservare i tipici picchi di
richiesta mattutini e serali.
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
Sistema Proposto (SP):
-Motore a combustione interna (micro-cogenerazione) alimentato a gas naturale.
-Integrazione con caldaia a condensazione.
-Indice elettrico secondo AGFW FW308 (potenza elettrica / potenza termica) =0,41
-ηe = 0,272; ηt = 66,8; ηtot = 94,0
-Unità è dotata di uno scambiatore di calore aggiuntivo (SCGC), installato esternamente, per il
recupero dell’energia termica dalla condensazione del vapore d’acqua contenuto nei gas
combusti (incremento CUC).
-Accumulo termico da 3500 l;
-Accumulo di ACS da 1000 l.
con SCGC
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
Sistema Proposto:
Potenze del MCHP e della caldaia per il giorno tipo invernale (Tipo 1)
-
Pel,MCHP potenza elettrica
erogata dal MCHP.
-
Pth,MCHP+SCGC potenza
termica erogata dal microcogeneratore con SCGC;
-
Pth,MCHP potenza termica
erogata
dal
microcogeneratore senza SCGC;
-
Pp,MCHP
primaria
MCHP;
-
Pth,B potenza termica
erogata dalla caldaia;
5,5 kWe
14,8 kWt
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
la
potenza
richiesta
dal
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
Sistema Proposto:
Potenze del MCHP per il giorno tipo estivo (Tipo 4)
5,5 kWe
-
Pel,MCHP potenza elettrica
erogata dal MCHP.
-
Pth,MCHP+SCGC potenza
termica erogata dal microcogeneratore con SCGC;
-
Pth,MCHP potenza termica
erogata
dal
microcogeneratore senza SCGC;
-
Pp,MCHP
primaria
MCHP;
14,8 kWt
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
la
potenza
richiesta
dal
MCHP da solo è in grado di soddisfare il
fabbisogno di energia termica, in
quanto esso è solamente relativo alla
richiesta di ACS, dunque non vi è
necessità di attivare la caldaia di
integrazione.
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
Bilanci Energetici
Il microcogeneratore riesce ad ottenere valori di
rendimento e di CUC del tutto confrontabili con
quelli nominali, in particolare nei giorni tipo 1 e 2, in
cui la presenza del carico termico per riscaldamento
ambientale comporta per il cogeneratore un elevato
numero di ore di funzionamento continuato in
condizioni stazionarie. Ovviamente le ore di
funzionamento del MCHP si riducono notevolmente
nei giorni tipo 3 e 4.
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
CUC annuo (94,9%)
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
CONFRONTO TRA SISTEMA TRADIZIONALE di riferimento (ST) E SISTEMA
PROPOSTO (SP)
Risparmio di Energia Primaria
REP su base annua: 14,0%
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
Emissioni evitate di CO2
ΔCO2 su base annua: 19,8%
Fattori d’emissione:
• 0,531 kgCO2/kWhel per la rete elettrica nazionale;
• 0,200 kgCO2/kWhp per il gas naturale.
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
PRIMARY ENERGY SAVING (PES) - Direttiva 2004/8/CE: metodo di calcolo dei
rendimenti di riferimento per produzione separata di energia elettrica e termica
ηel,rif, rendimento elettrico di riferimento.
Secondo tale direttiva esso è funzione di:
- anno di installazione dell’impianto;
- tipo di combustibile utilizzato;
- condizioni climatiche (temperatura ambiente media dello Stato Membro);
- perdite evitate sulla rete elettrica (funzione del livello di tensione a cui l’impianto è collegato e
dalle aliquote di energia elettrica autoconsumata ed esportata verso la rete.)
Si ipotizza: anno d’installazione 2011, collegamento alla rete di bassa tensione (< 400 V) e
temperatura ambiente media per l’Italia di 18°C.
ηth,rif, rendimento termico di riferimento
Esso risulta funzione di:
-tipo di combustibile;
-Tipo di recupero termico dai gas combusti, a seconda se il calore recuperato venga utilizzato
direttamente o ceduto ad un fluido termovettore secondario, acqua calda o vapore (come
accade per il micro-cogeneratore analizzato).
Rendimento termico di riferimento: rendimento termico del caso studio pari a 0,9
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
CASI STUDIO – CASO 1a: Multy Family House
PRIMARY ENERGY SAVING (PES) - Direttiva 2004/8/CE
D.Lgs. 20 del 2007, modificato dal Decreto 4 agosto 2011
Se il CUC dell’impianto su base annua è maggiore di un valore di soglia (nel caso di
cogeneratore con motore a combustione interna pari a 75%), allora la quantità di energia
elettrica da introdurre nel calcolo del PES (Eel, CHP) coincide con la totale produzione elettrica
dell’impianto. L’impianto in oggetto raggiunge un CUC annuo (94,9%) ben più elevato di tale
valore limite, quindi tutta l’energia elettrica prodotta (23,3 MWh) può considerarsi elettricità
da cogenerazione.
Per impianti di taglia inferiore ad 1
Mwel si ha che:
Andamento del PES caso studio
PES > 0
Cogenerazione
ad alto rendimento
Accesso ad una serie di benefici quali:
defiscalizzazione del combustibile,
accesso al servizio di scambio sul
posto, riconoscimento dei Titoli di
Efficienza Energetica, precedenza nel
dispacciamento.
Fonte: AjCARR JOURNAL N°11 – Novembre/Dicembre 2011
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
1 CASO 1b: UTENZA DOMESTICA
Pt = 5,7 kWt
Pe = 0,99 kWe
Fonte: VIESSMANN
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
Utenza Domestica
- Casa monofamiliare
- Edificio d'epoca, anno di costruzione 1985 (150 kWh/m 2/a)
- Superficie abitabile: 200 m2
- Inquilini: 5
Sistema Tradizionale di riferimento
- Energia elettrica da rete
- Energia termica con caldaia a gas a bassa temperatura con
produzione centralizzata di acqua calda
Fonte: VIESSMANN
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
Sistema Proposto:
- Micro-cogeneratore dotato di motore Stirling per la
produzione decentrata di energia elettrica e calore
- Caldaia a gas a condensazione integrata, utilizzata
come caldaia per il carico di punta (scambiatore di
calore Inox-Radial Viessmann e bruciatore cilindrico
MatriX)
PLUS DI PRODOTTO:
- Tubazioni comuni di alimentazione gas e scarico fumi
- Assenza di manutenzione per il motore Stirling: solo
manutenzione ordinaria annuale, consueta per ogni
caldaia a gas a condensazione.
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
Dati tecnici principali Motore Stirling
- 0,99 kWe;
- 5,7 kWt;
- grado di rendimento complessivo 96 % (Hs)/107 % (Hi);
- Caldaia per il carico di punta: da 4,8 a 20 kW con rendimento stagionale 98 % (Hs)/109 %
(Hi).
In sintesi le caratteristiche principali:
-Ideale per il rammodernamento di case mono e bifamiliari
-Produzione parallela di corrente e calore
-Motore Stirling esente da manutenzione
-Riduzione al minimo dei costi di corrente elettrica
-Dimensioni d'ingombro compatte ed elevata facilità di manutenzione
-Funzionamento silenzioso
-Contatore elettrico integrato
-Rimborso dell'imposta sull'energia per il consumo di gas da parte del motore Stirling, possibile
grazie a contatore integrato
-Installazione semplice (analoga a quella di una caldaia murale a gas)
-Contacalorie integrato che fornisce le indicazioni necessarie per il calcolo degli incentivi.
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
Bilanci Energetici
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
Calcolo delle spese di gas per caldaia a gas a bassa temperatura rispetto a Vitotwin 300-W
(Mercato tedesco)
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
Calcolo dei
costi
energetici
con Vitotwin
300-W
(Mercato
tedesco)
CASI STUDIO – CASO 1b: Utenza domestica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
1CASO II: UTENZA ALBERGHIERA
Pt = 2x75 = 150 kWt
Pe = 2x50 = 100 kWe
Fonte: Tesi di laurea “Cogenerazione in una Utenza Alberghiera” – Andrea Menconi. Università degli Studi di Pisa
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Utenza Alberghiera
- Albergo di medie dimensioni;
- elevato fattore di utilizzo e di contemporaneità riguardo
all'assorbimento di energia elettrica e calore;
- in accordo con quanto deciso dalla direzione dell’albergo, accensione
del sistema di riscaldamento dal 15 Novembre al 15 Aprile
(NOTA: zona climatica D: 1 Novembre – 15 Aprile)
PALERMO
NAPOLI
ROMA
MILANO
ZONA B
ZONA C
ZONA D
ZONA E
Fonte: Tesi di laurea “Cogenerazione in una Utenza Alberghiera” – Andrea Menconi. Università degli Studi di Pisa
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
ANALISI DEI CONSUMI (ANNO 2001-2002-2003)
Energia Elettrica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
ANALISI DEI CONSUMI (ANNO 2001-2002-2003)
Acqua
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
ANALISI DEI CONSUMI (ANNO 2001-2002-2003)
Gas
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
ANALISI DEI CONSUMI (ANNO 2001-2002-2003)
Ripartizione Consumo Gas
Il consumo di gas per i servizi sanitari è stato ottenuto ipotizzando di
utilizzare 3 m3 di gas per ogni m3 di acqua.
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
ANALISI DEI CONSUMI (ANNO 2001-2002-2003)
Giorni Tipo
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Sistema Proposto (SP):
-N°2 motori endotermici alimentati a gas naturale da 50 kWel cadauno e con rapporto termico
/ elettrico pari a 1,5 (Pt=75 kWt);
-Caldaia d’integrazione (già presente nella struttura) con ηt = 0,8;
-ALTERNATIVA 1: Sistema di condizionamento elettrico composto da N°2 gruppi frigo elettrici
da 114 kWf cadauno, che assorbono 2x46,9 kWel con un EER medio stagionale di 2,43;
-ALTERNATIVA 2: Sistema di condizionamento composto da un gruppo frigo ad assorbimento da
228 kWf con COP 0,7;
SELEZIONE COGENERATORE
Il cogeneratore insegue il carico termico (elettrico a seguire).
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
I giorni tipo:
rappresentano una curva
tipica di assorbimento
energetico che si può
riscontrare frequentemente
durante il corso dell'anno.
Essi rappresentano
l'andamento giornaliero
tipico dei carichi dell'utenza.
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
Gruppo frigo Assorbimento
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
Gruppo frigo Assorbimento
Funzionamento cogeneratore nell’anno solare
Produzione elettrica
Produzione termica
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
Bilanci Energetici
GF Assorbimento
GF Assorbimento
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
CONFRONTO TRA SISTEMA DI RIFERIMENTO (ST) E SISTEMA PROPOSTO (SP)
Coefficienti di conversione medi:
-1 kWh = 0,22·10-3 TEP
-1 m3 di gas = 0,82 10-3 TEP.
GF Assorbimento
Il risparmio netto, in TEP, è
ricavato dalla differenza tra i TEP
consumati fornendo l’energia con
le modalità tradizionali e quelli
ipotizzati a consumo nella
soluzione con cogeneratore;
tale risparmio è pari a circa il 19%
per la cogenerazione con gruppo
frigo elettrico ed a circa il 12% per
la cogenerazione abbinata ad un
sistema
di
climatizzazione
realizzato con gruppo frigo ad
assorbimento.
CASI STUDIO – CASO II: Utenza alberghiera
CONFRONTO TRA SISTEMA TRADIZIONALE di riferimento (ST) E SISTEMA
PROPOSTO (SP)
L’ esborso iniziale è pari a 100.000 euro per l’impianto di cogenerazione con gruppo frigo
elettrico; la spesa è di circa 170.000 euro per l’impianto di cogenerazione gruppo ad
assorbimento
PBT: Periodo di rimborso
VAN: Valore Attuale Netto
TIR: Tasso interno di rendimento
DPBT: tempo di recupero attualizzato
Caso alberghiero con cogenerazione e
gruppo frigo elettrico
PBT: Periodo di rimborso
VAN: Valore Attuale Netto
TIR: Tasso interno di rendimento
DPBT: tempo di recupero
attualizzato
Caso alberghiero con cogenerazione
e gruppo frigo ad assorbimento
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
CASO III:
ANALISI COMPARATIVA
RISTORAZIONE COLLETTIVA
Azienda: CAMST (stabilimento di UDINE)
Settore: ristorazione collettiva
Pt = 93 kWt
Pe = 50 kWe
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
ANALISI COMPARATIVA DIFFERENTI SOLUZIONI TECNICHE
STABILIMENTO RISTORAZIONE COLLETTIVA
Fonte: energy perts.net – Claudia Vannoni; Conferenza EINSTEIN II, 10 Maggio 2012
Utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione
Le nostre attività di ricerca e sviluppo:
Grazie per l’attenzione
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