Gli Alì’nghiastrë nascono nel 1998 come un accidente.
Starnutendo guariscono i raffreddori, i malumori, la noia e spalmano poi balsamo sulle ferite aperte.
Col tempo portano un po’ di assolata calura ai piedi degli abeti bianchi, presentano le cicale ai grilli e preparano
grandi coppe di olive nere soffritte che distribuiscono ai passanti dopo aver letto loro il destino nelle scie di sale.
“E’ forse più un racconto dei nostri cambi di stato che un concerto di musica popolare. È la consistenza che
prendiamo quando ci sentiamo acqua, terra, fuoco, acqua, distesa attraverso un nugolo di brani della tradizione
popolare e d’autore del mediterraneo. Non si tratta di un concerto del senso comune del termine, ma di un
concerto nel senso secco, umido, caldo, polveroso del termine.”
Nascono nel 1998 con Sara Giovinazzi e Ulrich Sandner e da allora molte mani e voci hanno lasciato il segno sul
fondo di questa coppa. Nel disco del decennale “Venti Buoni Motivi”, uscito a fine 2011 per l’etichetta friulana Nota
di Valter Colle, suonano anime candide pescate in questo lungo viaggio nel tempo, in primis Sara Giovinazzi e
Ulrich Sandner, lo zoccolo duro, insieme a Gianmaria Stelzer, Salvatore Piromalli, Helmi M’Hadbhi, Giordano Angeli
e Carlo La Manna.
La responsabilità di portare in concerto questo disco tra i meandri solidi e umidi dell’esistenza è oggi affidata a Sara
Giovinazzi, Enrico Breanza, Lucìa Cabrera e Gianmaria Stelzer.
Sara Giovinazzi: voce, tamburi, chitarra battente, organetto
Enrico Breanza: chitarra
Lucìa Cabrera: violino
Gianmaria Stelzer: violoncello
Discografia:
2000 - Alì’nghiastrë (autoprodotto - Festival Acustico Caffé Paradiso)
2007 - Montedidio (autoprodotto)
2011 - Venti Buoni Motivi (ed. Nota)
Sara Giovinazzi - tel. +39.3281730344 - [email protected]
foto Stefania Endrici
la cosa che mi ha sempre affascinato
della musica popolare, o meglio della
musica di tradizione, è il fatto che
sa dare costantemente voce alle parti
più
dirette
e
meno
edulcorate
dell’essere
umano.
Che
non
ha
mediazioni. E infatti non si possono
avere mediazioni quando si parla di
lavoro,
amore,
morte,
vita,
sfruttamento, fatica.
La musica
popolare imbastisce
piuttosto
metafore, sguscia tra doppi, tripli,
multipli sensi, ma non può mentire,
come non possono mentire lo stomaco,
le braccia, i piedi, le mani. E
questa abilità per me è arte allo
stato puro.
Nasce& a& Massafra&(Taranto)& e&si& avvicina&alla&musica&da& piccola& grazie&al& papà&
Fernando&che&negli&anni&la&avvia&allo&studio&del&pianoforte,&le&regala&un& sacco& di&
bei&dischi&e&le&trasme>e&la&passione&per&la&musica&di&tradizione&popolare&del&Sud&
Italia.&
Trasferitasi& a& Trento& per& studiare& Sociologia,& si& lascia& alle& spalle& le& prime&
formazioni& musicali& hard& rock& e& si& avvicina& al& canto& tradizionale& e& allo& studio&
delle& percussioni& a& cornice.& Lontana& cenDnaia& di& chilometri& dal& suo& Sud,& dai&
luoghi&eleEvi&della&tradizione,&dalle&feste,&dalle& Madonne,&dalle&masserie& e&dai&
candë& all’ovë,& va& nei& contesD& tradizionali& quando& può,& nel& resto& del& tempo&
ascolta&i& nastri& delle&storiche& registrazioni& sul& campo& e,&in& pieno& folk&revival,&inizia&ad& apprezzare& la&riproposta&valida&e& impara&a&
disDnguerla&da& quella& sterile.&Decide& di& colDvare&il& suo& lato& purista&e&nel& 1995& compra&il& suo&primo& tamburello& da&Mesciu& Ninu&a&
Nociglia&(LE)&e&va&a&cercare&Luigi&SDfani,&il&violinista&delle&tarantate,&entra&nel&barbiere&a&Nardò,&gli&stringe&la&mano&e&si&commuove.
A&Trento&nel& 1998&fonda,&insieme&al&chitarrista&Ulrich& Sandner,&il&gruppo&di& musica&popolare&Alì’nghiastrë.&Con&questa&formazione&
costantemente&in& movimento& sonoro&e&umano,&suona&in&regione,&fuori&regione&e&oltre.&Nel&2000&arriva&il& primo& disco& del& gruppo,&
omonimo,&con&la&vi>oria&di&un&FesDval&AcusDco&in&ci>à,&poi&arriva&la&vi>oria&al&FesDval&di&Ivrea&(2001)&e&il&piazzamento&al&Green&Age&
FesDval& di& Torino.&Con& il& tempo,&parallelamente& alla&tradizione&del& Sud& Italia,&il&gruppo& si&apre& alla&composizione&di& pezzi& originali&
(Montedidio&–&2007&–&ispirato& all’omonimo&libro& di&Erri& de&Luca)&ed& esplora&le&sonorità&più&Dpicamente&mediterranee,&sopra>u>o&
dal& 2008& con& l’avvicinarsi& al& gruppo& del& musicista& tunisino& Helmi& M’Hadhbi.& Insieme& agli& Alì’nghiastrë& negli& ulDmi& anni& avvia&
collaborazioni& saltuarie&in&qualità&di& musicista&con&la&Scuola&Sperimentale&dell’A>ore,&di&Ferruccio& Merisi&e&Claudia&ConDn,&e&con& il&
Teatro&dei&Picari&di&Macerata,&per&cui&nel&2007&preparano&le&musiche&di&scena&dello&spe>acolo&“il&Diavolo&con&le&Zinne”&.
Nel&2001&oltre&che&dedicarsi&al&canto&e&al&tamburello,&Sara&inizia&a&suonare&la&chitarra&ba>ente&e&l’organe>o&diatonico.
Dal&2002&al&2004&Sara&collabora&con&i&Laboratori&di&Musica&Popolare&(Scuola&Musicale&Il&Diapason,&Associazioni& AbiesAlba&e&CanDere&
Popolare)&nell’ambito& dei&quali&per& tre& anni&Dene&un&Corso&di& Tecnica&e&Costruzione& di&tamburi&a&cornice.&In&quegli& stessi&anni&con&
l’ensamble&Urlaubu& presenta&due&spe>acoli& musical`teatrali& ispiraD&ai& classici&Moby&Dick&e&Don& Chiscio>e&scriE,&musicaD&e& direE&
da&Ulrich&Sandner.&
Nel& luglio& 2004& e& poi& nel& maggio& 2005& insieme& a& Francesco& Patruno,& Desirè& Chierico,& Massimiliano& Morabito& e& Ulrich& Sandner&
assembla&il&gruppo&Rotatorta&!"musiche"IMpopolari"del"Sud"Italia"!"e&partecipa&in&Francia&ai&FesDval&di&danze&popolari&di&GenneDnes&
prima&e&Damadà&poi.
Dal& se>embre& 2004& con& il& Colle5vo7 del7 Brumaio& e& con& la& collaborazione& dell’ATIS,&l’Associazione& degli& insegnanD& di& Storia& del&
Ticino,& partecipa& alla& realizzazione& ed& esecuzione& di& due& spe>acoli,& desDnaD& alle& scuole& elementari& e& medie:& il& primo,& “Festa&
d’Aprile”& (2004)& dedicato& a& musica,& canD&e& le>ure& della& Resistenza& Italiana& e& il& secondo& “Lo& zio& mio& d’America& voleva& la& barba&
fa>a”&(2007)&sui&canD&di&Emigrazione&italiana.
Con& la& crescita& arDsDca& e& gli& sDmolanD& incontri& musicali,& al& “purismo”& applicato& alla& musica& tradizionale& si& sosDtuisce& la&
“contaminazione&consapevole”,&la&convinzione&cioè&che,&fa>o&salvo&che&una&tradizione&per&poterla&contaminare&bisogna&conoscerla,&
il&rispe>o& per&la&musica&tradizionale&debba&passare&dal&fa>o&di&non&scimmio>arla&né&depredarla&nei&suoi& repertori&per&mancanza&di&
fantasia,& ma&che& al& contrario& vada& studiata,&metabolizzata,& vissuta& musicalmente& e& poi& riproposta.& Così& Sara& si& convince& che& la&
bellezza&nel& far& musica& popolare& sta& proprio& in& quella& tensione&tra& la&tradizione&e& la&sua& messa& in& gioco.&Forse&è& proprio& questa&
tensione&un&modo&per&ridarle&vita&quando&non&si&è&portatori&di&tradizione&viva.
A& questo& punto,&proprio& al& momento& giusto,& nel& 2005& insieme& ad& altri& 11& musicisD,&Sara& viene& chiamata& dal& violinista& Corrado&
Bungaro& a& far& parte& del& proge>o& arDsDco& musicale& della& cosDtuenda& orchestra&mulDetnica& trenDna,&l’OrcheXtra7 Terrestre.&Con&
l’OXT&dal&2005&a&oggi&Sara&Giovinazzi&si&è&esibita&in&numerosi&concerD&e&incide&nel&2007&il&primo&disco&dell’OrcheXtra&Terrestre,&OXT&–&
musiche&dell’altro&mondo.
Ora&sì&che&si&riDene&veramente&in&viaggio.
Nel& 2011& arriva& VenD& Buoni& MoDvi& il& disco& del& decennale& degli& Alì’nghiastrë& uscito& nella& collana& BlockNota& edita& dall’eDche>a&
friulana&Nota&di&Valter&Colle.&Il&disco&raccoglie&venD&brani& del&repertorio&storico&e&recente&del& gruppo,&accompagnaD&da&un& corposo&
libre>o&scri>o&da&Sara&in&cui&visioni&e&suggesDoni&oniche&si&intrecciano&all’ascolto.&
Dal&2012&Sara&entra&come&linfa&musicale&nella&Bo?ega7Buffa7CircoVacanB&di&Trento,&un&colleEvo&culturale&che&si&occupa&di&ricerca,&
produzione&e&divulgazione&delle&arD&sceniche&e&musicali.
Il&viaggio&tra&gli&elemenD&naturali&riconduce&all’anDco&e&a&quella&ancestrale&necessità&umana&di& conta>o&con&i&luoghi&dove&fermenta&
l’immaginario&umano,&individuale&e&colleEvo.&
Ora&Sara&è&sulla&riva&di&questo&lago&e&tesse&tele&per&a>raversarlo.&Nel&2011&arriva&VENTI&BUONI&MOTIVI7il&disco&del&decennale&degli&
Alì’nghiastrë& uscito& nella& collana& BlockNota& edita& dall’eDche>a& friulana& Nota& di& Valter& Colle.& Il& disco& raccoglie& venD& brani& del&
repertorio&storico&e&recente& del&gruppo,&accompagnaD&da& un&corposo& libre>o& scri>o& da&Sara&in& cui&visioni&e& suggesDoni& oniche&si&
intrecciano&all’ascolto.
Nasce&a&Verona&nel&1966.
All’età& di& nove& anni& inizia& a& suonare,& da& autodida>a,&
chitarra,&tasDere,&ba>eria&e&basso.
Verso& i& qua>ordici& anni& fonda& il& gruppo& “Limite&
Massimo”,& nel& quale& suona& la& chitarra& e& canta.& Nello&
stesso& periodo,& agli& inizi& degli& anni& ’80,& segue& lezioni&
private&di&chitarra&classica.
Con& questa& formazione& iniziano& le&prime& esperienze& di&
palco,& i& passaggi& radiofonici& e& un’apparizione& in& una&
televisione& locale.&A& metà& degli& anni& o>anta& c’è& il& suo&
incontro& col& Jazz,& la& formazione& presso& insegnanD&
privaD,&presso& la&Scuola&Civica&B.&Maderna& di& Verona&e&
l’esperienza&intensiva&di&esibizioni& in& locali& del&Nord& Italia&con& diverse&formazioni,&in& un&repertorio&jazzisDco,&leggero& e& di&ricerca.&
Con&i& primi&anni& novanta&e&il&crescente&interesse&per&la&musica&etnica&e&la&contaminazione&in&genere,&arriva&l’incontro&con&il& fiaDsta&
Marco& Pase>o& e& la&fondazione& del& Wood& Quartet,& all’interno& del& quale& è& il& principale& compositore& delle& musiche.& Con& questa&
formazione,&aEva&da&più&di&quindici&anni,&ha&ricevuto&riconoscimenD&e&apprezzamenD&a&livello&nazionale&e&internazionale&e&ha&dato&
alle& stampe,&tra&produzioni& originali& e&lavori& di&rielaborazione&delle& musiche& tradizionali,&dodici&album.&Ha&lavorato& in&duo&con&la&
soprano&veronese&Elena&Bertuzzi&e&con&la&cantante&bolognese&Silvia&Testoni&in&spe>acoli&e&recital&in&giro&per&il&Nord&Italia.
Dalla&metà& degli& anni& novanta& affianca& alle& aEvità& arDsDche,&anche&quella& d’insegnate& di& chitarra& moderna&presso& varie&scuole&
musicali&private&tra&cui&il&Centro&Studi&Musicali&di&Verona&e&l'Accademia&di&Musica&Moderna&a&Trento.
Negli&ulDmi&anni& si&è&affacciato&un&nuovo&interesse&per&la&musica&per& teatro&e&danza,&ma&sopra>u>o&una&rinnovata&aEvità&solisDca&
di&improvvisatore.
Nel&proge>o&“Open&Trio”,&si&trovano&le&sue&ulDme&composizioni,&pensate&e&arrangiate&per&un&gruppo&di&“corde”.
Il& nuovo& gruppo& "Bushido",& con& Gianni& Sabbioni& al& contrabbasso& e& Francesco& “Sbibu”& Sguazzabia& alle& percussioni,& propone& un&
approccio&completamente&improvvisaDvo&a&cavallo&tra&il&jazz&e&la&musica&contemporanea.
Negli& ulDmi& tempi&sta&approfondendo&lo&studio&delle&tecniche&vocali,&secondo&il&metodo&Rohmert,&presso&il&Conservatorio&“Pollini”&
di&Padova.
Le&sue&composizioni&sono&state&uDlizzate&in&documentari,&pubblicaD&a&livello&nazionale.&E’&musicista&professionista&dal&1988.
Dal&1993&è&iscri>o&alla&Società&Italiana&Degli&Autori&ed&Editori.
Da&vent'anni,&parallelamente&all’aEvità&di&musicista& e& compositore,&lavora&in& ambito& socio`& riabilitaDvo.&Negli& ulDmi& tempi& il& suo&
interesse&è&rivolto&anche&alla&musica&come&elemento&ri`socializzante&e&terapeuDco.
Nata& a& San& José& in& Costa& Rica,& ha& iniziato& a& sei& anni& studi& arDsDci&
mulDdisciplinari& e& di& violino& al& "Conservatorio& de& Castella",& & fino& a&
conseguire& il& diploma.& All'età& di& dicio>o& anni& si& è& trasferita& a&Berlino&
per& conDnuare& gli& studi& musicali,& instaurando& collaborazioni& con&
diverse& realtà& musicali,& tra& cui& “Das& Sinfonie& Orchester& Berlin”& e&
“Harmonie&Ensemble&Berlin”.&L'incontro& con&le&più&diverse&culture&che&
questa& ci>à& cosmopolita& offre& la& segna& profondamente,& facendo&
crescere&in&lei& la&curiosità&di&scoprire&e&capire&nuovi&mondi&a>raverso&i&
loro&suoni&e&le&loro&musiche.&
Questo& percorso& di& ricerca& la& porta& a&vivere,& & studiare& e& suonare& in&
Spagna,&Israele,&Germania,&ArgenDna&e&Centroamerica,&fino&ad&arrivare&
in&Italia&nel&2006,&collaborando&in&differenD&ambienD&arDsDci,&tra&cui&si&
citano&la&&“InternaDonal&Orchestra&–&Winter&Jerusalem”,&la&Compagnia&
Stabile&di& Teatro&Classico& “Thiasos”&di& Madrid& e& il&gruppo& di&flamenco&
“Venlucia”&di&Buenos&Aires.&
All'aEvità&musicale&affianca&ormai& da&anni&il& ruolo&di& organizzatrice& in&
ambito&di& produzione& arDsDca&per& &diversi& progeE&culturali& e&fesDval&
internazionali.
Nato& a& Trento& nel& 1986.& A& qua>ro& anni& viene& iscri>o& alla&
scuola& musicale& “I& Minipolifonici”,& che& lascerà,& una& volta&
completato&il& percorso& di& &studi& &interno&come& violoncellista,&&
nel&&2006.&
Dopo& avere& conseguito& la& maturità& classica& si& iscrive& alla&
Facoltà&di&Ingegneria&Ambientale&di&Trento,&ma&il&violoncello&è&
una& presenza& da& conoscere& a& fondo& perché& troppo&
importante& nella& sua& quoDdianità:& suona& infaE& & in& due&
orchestre& giovanili,& & nel& & gruppo& folk& “Alì’nghiastrë”,&
nell’ensamble& prog`rock& “Anonima& Stendhal”,& nel& quarte>o&
jazz& “Moebius”& e& collabora& con& cantautori,& gruppi& e& la&
compagnia& teatrale& “Alma& Rosé”;& si& iscrive& perciò& nel& 2007&
alla&Civica&Scuola&di&liuteria&del&Comune&di&Milano.&
Nel& 2011,& dopo& essersi& diplomato& con& il& massimo& dei& voD&
(100/100)& a& Milano,& vince& la& medaglia& d'oro& al& 5°& Concorso&
Nazionale&di&liuteria&di&Pisogne,&nella&categoria&“Giovani&liutai`
violoncelli”,&con& uno& strumento&costruito& a&qua>ro&mani&con&
il&liutaio&francese&Jérémie&Bonnet.
Sara Giovinazzi & Alì'nghiastrë - VENTI BUONI MOTIVI - Ed. Nota 2011
ARIA
TERRA
FUOCO
ACQUA
ARIA
TERRA
FUOCO
ACQUA
ARIA
TERRA
FUOCO
ACQUA
ARIA
ARIA
TERRA
FUOCO
ACQUA
TERRA
FUOCO
ACQUA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Affaccete Marì (tradizionale)
La leggenda del lupino (tradizionale)
Garofullith (tradizionale)
U cant du navgant (E. del Re)
Si te credisse (G.Basile 1634/R. De Simone)
Cicerenella (tradizionale)
Mojë e bukura More (tradizionale)
To tango tis Nefelis (L.McKennitt/ H. Alexiou)
U sittaturu (tradizionale)
Tarantella Fuoco e Fiamme (S. Piromalli)
Li fundanelle (tradizionale / M. Salvatore)
Voce ‘e notte (E. De Curtis / E. Nicolardi)
Ninna Nanna (tradizionale)
La bonasera (tradizionale/Gadaleta)
Tarantella a Cirè (tradizioanle)
Lamouni elli gharou menni (H. Jouini)
No trobaras la mar (M. del Mar Bonet)
Tarantella di Sannicandro (tradizionale)
Nia Nia Nia (tradizionale)
Alfonsina y el mar (A. Ramirez/F. Luna)
EDIZIONI NOTA - www.nota.it
“Gli elementi naturali [aria acqua terra fuoco] sono il luogo in cui le cose, i fatti umani, le storie personali, gli
incontri e quello che producono, prendono la consistenza che meglio soddisfa la loro espressione. Anche la
musica passa attraverso luoghi, persone, fatti e nel tempo prende una consistenza piuttosto che un’altra. I
brani musicali danno aria, s’inginocchiano a terra, prendono fuoco e si spengono, come anche respirano,
rotolano, ardono e si asciugano dopo un bagno in mare.”
Venti sono le tracce, i brani, le storie - scritte, cantate e suonate - che compongono l’originale percorso di
quest’opera. Profonde radici musicali, fissate soprattutto nella tradizione orale del sud, alcune presenze
d’autore (Enzo Del Re, Matteo Salvatore, Roberto De Simone,…) altre suggestioni ad est e sud del mondo e
citazioni fra colto e popolare di culture apparentemente “altre”. Un percorso ciclico disegnato dalla voce e gli
strumenti di Sara Giovinazzi e Ulrich Sandner, accompagnati per l’occasione da Helmi M’Hadhbi, Carlo La
Manna, Gianmaria Stelzer, Salvatore Piromalli e Giordano Angeli a formare un gruppo - Alì’nghiastrë - che
“canta da dieci anni la voce salmastra dei vecchi e seduto davanti al mare annusa ancora in ginocchio le corde
dei suonatori ciechi”.
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