Università degli Studi di Milano Bicocca
Corso di Laurea in Scienze Statistiche ed Economiche
Appello di MACROECONOMIA
10 Luglio 2014
TRACCIA DI SOLUZIONE
RISPONDETE A TUTTE LE DOMANDE
DURATA 1 ORA E 30
BUON LAVORO
Domanda 1 (3 punti)
Dite se la seguente affermazione è vera, falsa o incerta motivando la vostra risposta: “Se in un paese in cui vige
un sistema di cambi fissi viene intrapresa una politica fiscale espansiva l’effetto su PIL e prezzi sarà più
destabilizzante (maggiore volatilità delle serie) rispetto a un sistema di cambi flessibili”.
Vera. In regime di cambi fissi in seguito a politiche fiscali la banca centrale deve intervenire per mantenere fisso
il tasso d’interesse creando oscillazioni più marcate dell’output rispetto a un regime di cambi flessibili. La
variazione dei prezzi necessaria per riportare l’economia in equilibrio di medio periodo sarà di conseguenza più
ampia.
Domanda 2 (3 punti)
Quali fattori determinano il salario nominale domandato dai lavoratori nella funzione di wage setting (equazione
dei salari) trattata nel vostro libro di testo? Si spieghi brevemente il significato di ciascun termine e il suo
impatto sul salario nominale domandato.
Per la risposta si veda Blanchard, cap. 7
Domanda 3 (3 punti)
Con riferimento al modello di crescita di lungo periodo, cosa si intende per “Middle Income Trap”? Siete in
grado di fornire esempi di paesi vistuosi e non visrtuosi sotto questo profilo?
Soluzione: v. slides Prof. Galiègue (parte 1)
Domanda 4 (7 punti)
a) Scrivete l’espressione del moltiplicatore della base monetaria indicando il significato economico
dell’espressione e di ciascuna variabile in essa contenuta. Supponete che la banca centrale riduca il
coefficiente di riserva. Spiegate dettagliatamente gli effetti tale manovra sull’offerta di moneta.
L’espressione del moltiplicatore monetario è
1
, dove c rappresenta la quantità di circolante che
[c + θ * (1 − c)]
gli individui vogliono detenere mentre θ rappresenta il coefficiente di riserva che le banche devono rispettare.
Una riduzione di θ aumenta la quantità di denaro a disposizione delle banche per i prestiti, e dunque in ultima
analisi, aumentando il moltiplicatore, aumenta la quantità totale di moneta in circolazione.
b) Supponete ora che, partendo da una situazione di equilibrio in un modello IS-LM standard, diminuisca la
domanda di circolante da parte del pubblico. Mostrate come cambia l’equilibrio nel modello IS-LM. Si
spieghi in dettaglio il processo di aggiustamento seguito dall’economia per raggiungere il nuovo
equilibrio. Si discutano in particolare gli effetti sul livello degli investimenti.
i
iA iB
LM
LM’
A
B
IS
iB
Y
YA
YB
Riduzione della domanda di circolante = aumento del moltiplicatore = aumento dell’offerta di moneta. La LM si
sposta in LM’ caratterizzato da minore tasso di interesse, aumento degli investimenti e maggiore reddito.
Domanda 5 (7 punti)
Supponete che inizialmente un paese stia operando al livello di produzione Yn. Ipotizzate ora che la propensione
marginale al consumo (c1) si riduca.
a) Illustrate su un grafico, facendo uso dello schema AS-AD, l’equilibrio iniziale e l’equilibrio finale di medio
periodo. Spiegate in dettaglio il processo di aggiustamento.
La riduzione della propensione marginale al consumo provoca una riduzione della spesa per consumi, quindi
della domanda aggregata e infine della produzione. L’economia si muove inizialmente nel breve periodo da A a
B. Aggiustamento: In B la disoccupazione è maggiore del relativo tasso naturale e il paese è in una situazione di
sotto-produzione. I lavoratori saranno disposti ad accettare salari più bassi, consentendo percio’ la riduzione dei
prezzi di beni e servizi. L’offerta reale di moneta aumenta (o la domanda nominale si riduce). L’eccesso di
offerta (reale) di moneta provoca una riduzione dei tassi d’interesse. Questa situazione è di stimolo agli
investimenti, che aumenteranno provocando la ripresa della domanda e della produzione. Dopo ulteriori
aggiustamenti l’economia raggiunge l’equilibrio finale di medio periodo D (passando per C).
b) Confrontando i due equilibri dite quali sono gli effetti di medio periodo della riduzione di c1 su M/P, tasso
d’interesse, investimenti, consumi e produzione.
Confrontiamo il nuovo equilibrio D con il vecchio equilibrio A. M/P è maggiore in D perché l’offerta nominale
di moneta rimane invariata rispetto all’equilibrio iniziale, ma i prezzi sono minori. Y torna al suo livello naturale.
Il tasso i si riduce e (siccome Y e’ invariato) I aumenta. Pertanto minori consumi andranno a compensare
perfettamente l’effetto dei maggiori investimenti.
Domanda 6 (7 punti)
Ipotizzate che il tasso di interesse annuo negli Stati Uniti sia 4%, che il tasso di interesse in Europa sia 6% e che
il tasso di cambio nominale corrente tra euro e dollaro (quanti dollari per un euro) sia 1.35. Durante l’anno ci si
attende un deprezzamento dell’euro del 5%.
a) Calcolate il rendimento in euro di un titolo denominato in dollari. Vale in questo caso la parità (scoperta)
dei tassi d’interesse?
Il rendimento in euro di un titolo denominato in dollari è 9%. Non vale la UIP perché 1.35*1.04/1.28>1.06
(usando la formula esatta della UIP; NB va bene anche quella approssimata)
b) In base alla vostra risposta al punto precedente spiegate in dettaglio se e perché in Europa si verificherà un
afflusso o un deflusso di capitali rispettivamente dall’estero o verso l’estero. Spiegate e rappresentate
graficamente come conseguenza di questo, quale andamento subirà il tasso di cambio corrente (E).
Rappresentate graficamente gli effetti sul reddito e sulla bilancia commerciale europea partendo da una
posizione di disavanzo.
Z
DD
ZZB
B
ZZA
A
45°
NX
YTB
YA
YB
Y
Y
NXB
NXB
NXA
NXA
IL rendimento dei titoli US è maggiore, dunque si verificherà un deflusso di capitali verso gli stati Uniti. Ciò
farà deprezzare il tasso di cambio corrente, migliorerà il saldo della bilancia commerciale e il PIL aumenterà.