Introduzione alla BioPsicoQuantistica
Premessa e analisi del contesto
La BPQ nasce dalla necessità di considerare, in maniera olistica, tutti gli aspetti che concorrono a generare
una situazione, seguendo il principio per cui, ogni avvenimento è la risultante di molteplici forze che
concorrono a crearlo.
Il semplice gesto di camminare, potrebbe sembrarci scontato e facile da mettere in atto: un pensiero e si
cammina! Ma poi, sappiamo che camminare comporta un impegno di molteplici forze, si parte dal pensiero
di voler camminare, il richiamo e l’attuazione di schemi cerebrali e comportamentali, l’impegno di muscoli
agonisti ed antagonisti, l’impegno del sistema scheletrico, dei meccanismi di coordinazione, di equilibrio, i
riferimenti ambientali, e tutta una serie di componenti che li relaziona fra loro.
Possiamo considerare la BioPsicoQuantistica quella disciplina che a partire dall’approccio Biologico
Evolutivo, Antropologico, Psicologico e Quantistico, tenta di spiegare i meccanismi che intervengono
nell’insorgenza delle cosiddette malattie o disagi e vuole dare una soluzione che sia utile per il corpo, la
psiche e per il mondo energetico, quest’ultimo inteso come parte sottile della materia e quindi invisibile ai
nostri occhi. La BioPsicoQuantistica si pone dunque come la disciplina che prendendo in considerazione la
multidimensionalità umana, di affrontare il disagio del soggetto olisticamente. Per rispettare tali finalità, la
BioPsicoQuantistica si avvale di numerosi mezzi, tutti validati scientificamente o già presi in considerazione
dalla scienza e in fase di studio, in vari paesi del mondo.
Il nome BioPsicoQuantistica, deriva dall’associazione di Biologia, Psicologia e Quantistica, a cui si riferisce e
da cui infonde informazioni il sistema stesso; cioè, l’approccio è sia Biologico, che Psicologico, che
Quantistico:
•
La biologia (dal greco βιολογία, composto da βίος, bìos = "vita" e λόγος, lògos = nel senso di
"studio") è la scienza che studia tutto ciò che riguarda la vita. L'antropologia (termine composto col
prefisso antropo-, dal greco άνθρωπος ànthropos = "uomo" più il suffisso -logia, dal greco
λόγος, lògos = "parola, discorso"), nata come disciplina interna alla biologia, studia l'uomo sotto
diversi punti di vista; sociale, culturale, morfologico, psico-evolutivo, artistico-espressivo, filosoficoreligioso ed in genere dei suoi comportamenti all'interno di una società.
Nella contemporaneità, dal punto di vista accademico, l'antropologia è suddivisa, nella tradizione di studi
italiana, in due aree principali: le discipline demo-etnoantropologiche e, quella che in questo caso ci
interessa, l'antropologia fisica (o "antropologia biologica"), che studia l'evoluzione e le caratteristiche
fisiche degli esseri umani, la genetica delle popolazioni e le basi biologiche dei comportamenti della specie
umana e dei suoi parenti più stretti.
•
La psicologia è la scienza che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali. Tale
studio riguarda le dinamiche interne dell'individuo, i rapporti che intercorrono tra quest'ultimo e
l'ambiente, gli schemi comportamentali, i meccanismi di richiamo ed utilizzo degli stessi,
il comportamento umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative
risposte.
•
La meccanica quantistica è una teoria fisica che descrive il comportamento della radiazione,
della materia e delle loro interazioni, con particolare riguardo ai fenomeni tipici delle scale di
lunghezze o di energie atomiche e subatomiche. L'inconsistenza e l'impossibilità della meccanica
classica di rappresentare la realtà sperimentale, in particolare della luce e dell'elettrone, furono le
motivazioni principali che portarono lo sviluppo della meccanica quantistica nella prima metà del XX
secolo. Il nome "meccanica quantistica", dato da Max Planck alla teoria agli inizi del Novecento, si
basa sul fatto che alcune quantità di certi sistemi fisici, come l'energia o il momento angolare,
possono variare soltanto di valori discreti, chiamati anche "quanti". Come caratteristica
fondamentale, la meccanica quantistica descrive la radiazione e la materia sia come un
fenomeno ondulatorio che allo stesso tempo come entità particellari, al contrario della meccanica
classica dove per esempio la luce è descritta solo come un'onda o l'elettrone solo come una
particella. Questa inaspettata e contro intuitiva proprietà, chiamata dualismo onda-particella, è la
principale ragione del fallimento di tutte le teorie classiche sviluppate fino al XIX secolo. La
relazione fra la natura ondulatoria e quella corpuscolare delle particelle è formulata nel principio di
indeterminazione di Heisenberg.
Così la BioPsicoQuantistica prende spunto dai tre approcci fondamentali:
-
Quello Biologico ed Antropologico: dal momento in cui la nostra biologia si è adattata, tramite
l’evoluzione della specie, alle necessità biologiche del corpo che doveva creare nuovi sistemi,
funzioni e strutture per superare gli ostacoli del momento, possiamo pensare che un qualsiasi
disagio, disfunzione e malattia, possono essere considerati reazioni che insorgono al fine di
riportare il sistema uomo in equilibrio. Facciamo un esempio: se la giraffa ha sviluppato un collo
lungo per andare a mangiare i germogli di acacia ad altezze importanti, lo ha fatto perché ne aveva
la necessità e lo ha fatto attraverso processi di ulcerazione e ricostruzione del tessuto osseo
perpetuati negli anni. Questo ha portato alla costruzione di nuovi tessuti, nel rispetto delle
metodiche evolutive della specie e il processo di ulcerazione di cui abbiamo parlato, per la nostra
scienza viene definito osteoporosi, con il conseguente sviluppo di tutta una serie di ulteriori
implicazioni, tra cui la risoluzione e ricostruzione dei tessuti. Dunque in questo caso la malattia
diventa il mezzo utilizzato dalla specie per evolvere?
-
Quello Psicologico: Jean PIAGET vedeva come meccanismi fondamentali dello sviluppo cognitivo
due processi: Assimilazione e Accomodamento. Secondo Piaget la conoscenza viene costruita
grazie all’interazione tra il bambino e l’ambiente; ma questo accade a tutte le età! Ogni volta che un
bambino si imbatte in una nuova esperienza che non corrisponde alle strutture mentali di cui
dispone, si trova in una condizione di DISEQUILIBRIO. I bambini, spinti dalla curiosità fanno
costantemente esperienze di questo tipo e, in genere, sono costretti ad attribuire loro un significato,
vale a dire a ricreare l’EQUILIBRIO. Tuttavia, la ricostruzione dell’equilibrio è possibile solo se
l’evento non è troppo discrepante da ciò a cui il bambino è già abituato, ovvero ne possiede gli
schemi. Se ci si trova di fronte a situazioni per risolvere le quali, non abbiamo gli schemi giusti,
allora si innesca una caduta dell’omeostasi del sistema uomo, da qui il cosiddetto concetto di
malattia. Concetti come Attenzione, Schemi, Percezione, Memorizzazione e i modelli che ne
regolano i processi, sono alla base degli studi dell’approccio Psicologico della BioPsicoQuantistica.
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Quello Quantistico: La nostra realtà fisica può essere normata dalla relatività, infatti tutto ciò che
ha un peso, una massa, è sottoposto alla legge della Relatività di Einstein. Il nostro corpo è fisico e
le sue funzioni possono essere regolate dalla fisica della relatività, tuttavia tra fine anni 60 ed inizio
anni 70, due scienziati Karl Pribram (Università di Stanford) e David Bhom stabilirono che la mente
è Olografica, che il nostro Cervello funziona Olograficamente e quindi pensa Olograficamente.
Questo comporta che le particelle implicate nella funzione olografica non siano normate dalla fisica
della Relatività, bensì da quella Quantistica in quanto prive di peso per il solo fatto di viaggiare a
velocità molto superiori a quella della luce.
Per essere più preciso, tutto ciò che viaggia ad una velocità inferiore a quella della luce, può essere misurato
e pesato e segue le leggi della fisica della Relatività; tutto ciò che viaggia ad una velocità superiore a quella
della luce, non può essere misurato e nemmeno pesato e segue le leggi della fisica Quantistica. Il nostro
pensiero, come le particelle che costituiscono le tracce cerebrali, viaggia ad una velocità molto superiore a
quella della luce, esso segue dunque le regole della meccanica quantistica.
Anni di ricerca nell’ambito delle discipline olistiche dunque, mi hanno condotto verso l’idea che tutto ciò che
un tempo veniva definito “aria fritta” potesse essere spiegato con logica scientifica. Mi riservo di spiegare il
motivo per cui ritengo che la scienza vigente possa essere definita “poco scientifica”, ma mi limito a dire che
qualsiasi approccio si basi sull’osservazione, di scientifico ha ben poco, se non fosse già solo per il fatto che
noi non siamo in grado di osservare che una piccola parte della realtà che ci circonda; dunque il concetto di
“scientifico”, non può che essere valido solo per quella piccola parte.
Questa ricerca, che parte dallo studio attento e minuzioso della biologia, dell’anatomia e della fisiologia, poi
della psicologia e solo successivamente delle scienze considerate ermetiche, dall’anatomia energetica, della
Medicina Tradizionale Cinese, della cimatica, della medicina energetica, della fisica quantistica e della
geometria aurea, mi ha condotto verso la BioPsicoQuantistica nel momento in cui mi sono reso conto che
non può esistere un approccio che possa spiegare in assoluto il sistema uomo e le sue variazioni. Tutto
questo,
in quanto è proprio caratteristica di questo sistema, l’integrazione di molteplici microsistemi e
microapprocci integrati. Da qui la necessità di elaborare un modello che potesse affrontare il sistema in
maniera integrata non trascurando l’aspetto biologico, quello psicologico e quello energetico/frequenziale
dello stesso.
La necessità di un modello integrato che prendesse in considerazione l’approccio del principio attivo e
dell’integrazione, quello psicologico, l’approccio energetico e frequenziale, affinché l’essere umano potesse
essere preso in considerazione da ogni punto di vista da noi conosciuto, ha rappresentato, dunque, lo scopo
della nostra ricerca, che dopo ci ha condotto alla BioPsicoQuantistica. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono
molteplici:
a)
Avere un metodo di indagine multidimensionale ed olistico
b)
Avere un sistema terapeutico che si avvalga di vari strumenti olisticamente integrati ed interfacciati
tra di loro
c)
Disporre di un metodo che potesse condurre ad una crescita personale sensata e che potesse
avere dei riferimenti visibili e misurabili, in termini di miglioramenti, interpretazione e verifiche;
tenendo presente il fatto che il solo modo di guarire (se di malattia si può parlare) è quello di
crescere e fare un percorso volto al riequilibrio del proprio “sistema uomo”.
Introduzione
La BioPsicoQuantistica, dunque,
parte dal presupposto che l’essere umano è un essere
BioPsicoQuantistico, che funziona Biologicamente, Psicologicamente e Frequenzialmente. Cosa significa
tutto ciò? Significa che noi uomini siamo dotati di una parte di corpo Biologico, una parte di corpo
Psicologico ed una parte di corpo Frequenziale, quest’ultima normata in parte dalle regole della fisica
relativa ed in parte da quelle della fisica quantistica. La malattia, questa volta, viene intesa come una fase
del regolare percorso di crescita e di riequilibrio di un sistema che, esposto ad una sollecitazione alla quale
in quel momento non poteva fare immediatamente fronte, aveva innescato una reazione che spesso
presentava sintomatologia e specifici quadri clinici.
Ora, pensiamo ad un animale che ne vede un altro che da sempre ne è il predatore, cosa accadrà a
quest’animale? Ci sarà un’attivazione del sistema autonomo, l’animale va in ortosimpaticotonia. Il ruolo
arcaico dell’ortosimpaticotonia è di preparare l’individuo al combattimento o alla fuga. L’animale deve reagire
in modo rapido e sistemico o scappando, o combattendo.
Quali sono le reazioni organiche dell’animale?
-
Ipertiroidismo funzionale, come succede nel freddo intenso, finalizzato ad un aumento delle funzioni
metaboliche e ad una conseguenza molto utile per un animale in fuga: l’esoftalmo, che aumenta la
sua visione periferica di molti gradi.
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Aumento dei battiti cardiaci e la Frequenza respiratoria.
-
Naturale midriasi pupillare al fine di acutizzare la vista.
-
Secrezione di adrenalina e noradrenalina.
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Una molecola di adrenalina permette il rilascio da parte del fegato di circa un milione di molecole di
zucchero, carburante utile per difendersi e fuggire.
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I muscoli si preparano alla fuga o al combattimento aumentando il loro tono e la loro reattività.
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Si avverte una diminuzione della diuresi e una riduzione della fame; naturalmente! Direte: “non si è
mai vista una gazzella che mentre scappa dal leone si ferma a mangiare o a fare pipì”.
Il corpo è impegnato ad attivare una delle più importanti funzioni della sopravvivenza, proteggersi dal
predatore e, solo una volta che il pericolo è cessato, l’organismo ritorna in uno stato di equilibrio.
Ma, una delle caratteristiche di questo sistema, è che non distingue il pericolo reale da quello figurato o
illusorio; per meglio dire, non è in grado di riconoscere un pericolo di vita reale, da una minaccia che può
metterlo veramente in difficoltà ma che non è un pericolo reale di vita, che però rappresenta un sentito che
glie lo ricorda. Un meccanismo un po’ simile al panico che deriva dall’ansia per motivazioni per alcuni futili,
ma che rappresenta per chi la vive, un sentito grave. Ora immaginiamo di fare un’analisi del sangue a
questa gazzella, la troveremo diabetica, ipertiroidea, e con tutta una scia di sintomi e disfunzioni che per la
condizione di minaccia in cui versa, dovrebbero essere normali, anche perché poi quando cessa la minaccia
anche le condizioni organiche torneranno normali. Ma se consideriamo il fatto che il nostro cervello non
distingue una minaccia reale da una figurata, dopo essere andato in ortosimpaticotonia per una minaccia del
secondo tipo, come potrà tornare in equilibrio da uno stato di minaccia reale, quando questa realmente non
c’è? Tenderà, quindi, a mantenere quello stato fino a che non cessa la causa sentita dall’uomo come
minaccia, che in questo caso può essere anche una situazione che dura a lungo; dunque a forza di
stressare questo sistema ci troviamo sempre più persone affette dalle cosiddette malattie come ansia,
panico e metaboliche o endocrine: pressione alta, ipertiroidismo, diebete etc; che avrebbero una
spiegazione logica, nella reazione biologica specifica, di ogni specie, ad una sollecitazione.
Si fa sempre più forte l’idea che la malattia potrebbe rappresentare una fase di riequilibrio o di guarigione
dell’uomo, il mezzo con cui la specie, nel tentativo di tutelare e rendere più forte un organo debole, torna in
equilibrio e dunque guarisce.
Riprendendo in considerazione la persona che avverte come minacciosa una situazione che per altri magari
non lo è affatto, dobbiamo dire che sicuramente questo avviene in quanto, in presenza della situazione,
richiama schemi cognitivi costruiti in passato in situazioni simili ma che li aveva danneggiati, spaventati o ne
aveva minacciata la sopravvivenza. Il richiamo di schemi cognitivi e successivamente comportamentali,
avviene in quanto tendiamo ad attribuire a tutto ciò che viviamo un significato e lo facciamo con le
Rappresentazioni. Tutto ciò che introiettiamo, lo facciamo con Rappresentazioni e queste constano di
un’immagine e di un investimento affettivo; per essere più chiari, se io voglio introiettare un oggetto, un
concetto o una persona, me lo devo rappresentare come immagine e devo dargli un significato che mi
permette di collocarlo in uno specifico contesto e in uno specifico archivio cerebrale. Quando poi mi troverò
in una situazione in cui mi si richiama quell’oggetto, contesto o persona, sicuramente io richiamerò quello
schema con tutti i significati che si porta dietro, le eventuali ansie, paure e le logiche e scientifiche reazioni a
cascata che molto bene potrebbe spiegare la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia. Vedremo l’attivazione di
specifiche reazioni endocrine, neurotrasmettitoriali, immunologiche, neurovegetative, che poi saranno causa
di quelle disfunzioni, dal mio modesto punto di vista, biologiche, normali e volte alla ricerca dell’equilibrio e
della risoluzione, dalla scienza attuale definite: malattia.
Un aspetto da non trascurare in tutto questo processo a cascata, è il ruolo delle frequenze ed il meccanismo
fisico che si nasconde dietro il richiamo di uno schema. Nel mio libro “Introduzione alla BioPsicoQuantistica
e nel capitolo dedicato all’attenzione dal punto di vista BPQ, spiego come uno schema collidendo
fotonicamente con una rappresentazione mentale della realtà, può rendere il pensiero relativo e quindi
trasformare un’emozione relativa allo stesso pensiero in somatizzazione e poi in squilibrio da cui, la malattia.
Ora bisogna specificare che tutto in natura è materia più o meno eterea e tutto ciò che è materia, ha una
frequenza. E’ plausibile (e dimostrato) pensare quindi, che una cellula o un tessuto sano abbia una specifica
frequenza che li contraddistingua da una cellula o un tessuto malato. Tutte le cellule e gli organismi che
possiedono una membrana cellulare hanno, grazie alle pompe ioniche, una tensione di membrana che in
una cellula sana ed attiva di solito si aggira tra i 90 e 100 millivolt. In queste condizioni il rifornimento e
l’eliminazione cellulare sono ottime e la regolazione della concentrazione elettrolitica è ottimale. Quando
però una cellula si ammala o degenera riduce il suo potenziale di membrana, la stessa diventa porosa, il
rifornimento e l’eliminazione cellulare si alterano alterando ulteriormente la cellula, come si altera la
concentrazione elettrolitica, molte reazioni non possono svolgersi più; la cellula continua a degenerare e
buona parte delle volte muore per eccitotossicità calciodipendente. La frequenza di una cellula cancerosa si
aggira intorno a valori inferiori a 20 millivolt.
Una delle ipotesi vagliate dal Max Planck institute, è quella che una cellula cancerogena tende a riprodursi
incontrollatamente nel tentativo di riportare la propria frequenza da un valore di meno di 20mv ad un valore
di 90 o 100mv. Di solito la carica elettromagnetica di una cellula sana è pari a 0,8 microvolt e se la carica
della membrana cellulare diminuisce, la cellula si ammala; in caso di tumore la carica cellulare si porta fino a
0,2 microvolt. E’ quindi importante per quanto possibile bloccare oppure ridurre questa “fuga di elettroni”,
sanando lo stato frequenziale della cellula, che condurrà la stessa ad un’ottimizzazione delle proprie funzioni
biologiche. La BPQ, possiede gli strumenti tecnici per ovviare a tale problema.
In questo articolo si vuole solo introdurre e descrivere sommariamente la teoria BPQ, analizziarne gli aspetti
generali e comprenderne sempre in linee generali le modalità di utilizzo nonché l’applicabilità.
Ora, come è noto, una teoria è un insieme di ipotesi o enunciati che hanno lo scopo di spiegare fenomeni
naturali o formulare principi di una disciplina scientifica; una teoria fa delle generalizzazioni a partire da
alcune osservazioni e consiste di un insieme coerente e legato di proposizioni generali. Le ipotesi tracciate
da una teoria devono essere verificabili e ripetibili e se le ipotesi risultano false non possono diventare teorie.
Nelle pagine a seguire e in altre pubblicazioni avrò modo di dimostrare come la BioPsicoQuantistica possa
assumere sempre di più la veste di una Teoria Scientifica, in quanto costituita da un insieme di modelli e
descrizioni che hanno tutti una solida base empirica. Quando affermo che: “qualsiasi evento inatteso per fare
fronte al quale non abbiamo strumenti, porta il sistema uomo in squilibrio e causerà l’attivazione di una
reazione biologica, psicologica e frequenziale. Quella biologica, deriva dalla memoria d’organo e consiste
nell’attivazione di un ciclo biologico definito, teso al ripristino dell’equilibrio biologico. Quella psicologica,
consiste nel richiamo di schemi cognitivi e comportamentali preformati, accompagnati da una serie di tentate
soluzioni, che irretiscono ulteriormente il sistema. Quella quantistica è causa di quella biologica e
psicologica, consiste nell’attivazione di un sistema che trasforma le emozioni derivanti dagli schemi
disfunzionali, oltre a richiamare gli stessi, in reazioni organiche mediante il calo di frequenze cellulare e
tissutale dell’organo biologicamente abbinato a quel sentito e mediante meccanismi a cascata che
coinvolgono tutto il sistema PsicoNeuroEndocrinoImmunitario”; intendo dunque dire che si necessita di un
approccio più globale e sempre più lontano da quello positivistico, che ha caratterizzato la nostra Medicina
negli ultimi cinque secoli.
Il ruolo dei microrganismi patogeni nell’ambito della BioPsicoQuantistica
Nel corso dell’evoluzione della specie, dunque, l’essere umano e tutti gli animali si sono sviluppati in modo
da riuscire a far fronte alle necessità e alle vicissitudini che gli si presentavano. Partendo da una base
biologica composta da organi tutti derivanti da tessuto endodermico e controllati dal tronco cerebrale, ha
dovuto per necessità e nell’arco di 300 milioni di anni, creare altri organi a partire da altri tessuti sempre più
evoluti e ideali per assolvere una funzione precisa. Così la specie umana, rispettando l’assioma per cui la
natura crea tutto con una forma precisa al fine di assolvere una funzione precisa, di fronte alla necessità di
proteggersi dagli attacchi a cui l’essere era esposto, crea tutte quelle strutture deputate alla protezione degli
organi vitali: pleura per proteggere i polmoni, pericardio per proteggere il cuore, perineo, peritoneo,
ghiandole sudoripare e sebacee e tutti gli altri organi che hanno come funzione principale quella di
proteggersi dall’attacco; gli stessi di origine mesodermica e controllati dal cervelletto. Successivamente la
necessità di spostarsi per cacciare e non essere cacciati, ha fatto in modo di sviluppare ossa, muscoli striati,
tendini, connettivo, vasi, dal mesoderma recente e sotto il controllo della sostanza bianca; chi non riesce a
cacciare e a procacciarsi da mangiare ne esce svalutato. Quindi così come l’attacco o il rischio di un attacco,
mandano in tumor (crescita, ispessimento) i tessuti degli organi citati precedentemente (pleura,
pericardio…), al fine di rendere più difficile il raggiungere gli organi vitali da loro protetti (polmoni, cuore…), la
svalutazione in fase di allarme o di ortosimpaticotonia tende ad ulcerare i tessuti che rispondono a tale
conflitto di svalutazione. Successivamente l’uomo diventa un animale che vive in gruppi, che protegge il
proprio territorio e che fatica a separarsi dal contesto in cui vive, infatti al conflitto di territorio e di
separazione rispondono gli organi che derivano dal tessuto ectodermico nato e specializzato proprio per
difendersi da tali conflitti e controllati dalla corteccia cerebrale, parliamo della cute e mucose a sensibilità
interna ed esterna, bronchi (mucosa), laringe (mucosa), mucose delle arterie e vene coronarie, dotti biliari e
pancreatici, mucosa della vescica, vescicole seminali e collo dell’utero....
Dunque qualsiasi essere biologico, di fronte ad un evento inatteso, improvviso ed insostenibile (uno shock),
reagisce attivando quello che il dott. Hamer definiva un Sistema Biologico Sensato, sulla base del sentito
biologico che lo shock gli richiama e relativo al conflitto del boccone, di attacco, di svalutazione, di territorio
o separazione.
Il sistema va così in una prima fase di ortosimpaticotonia in cui:
-
i tessuti endodermico e mesodermico antico vanno in crescita funzionale e cellulare (stato di
Tumor).
-
i tessuti mesodermico recente e ectodermico vanno un ulcerazione, necrosi, atrofia e riduzione
funzionale.
poi successivamente, quando ha risolto il suo conflitto, va in una seconda fase, di Parasimpaticotonia, in cui:
-
i tessuti endodermico e mesodermico antico vanno in riduzione caseosa del tumor e calo
funzionale, solo in un secondo momento assistiamo al ripristino funzionale.
-
i tessuti mesodermico recente e ectodermico vanno in ripristino funzionale e ricrescita
cellulare.
I processi di riduzione caseosa avvengono:
-
negli organi derivanti dal tessuto endodermico, tramite funghi, micobatteri e TBC
-
negli organi derivanti dal mesoderma antico, tramite micobatteri e TBC
I processi di ricrescita cellulare avvengono:
-
negli organi derivanti dal mesoderma recente, tramite i batteri
-
negli organi derivanti dall’ectoderma, tramite i virus.
La funzione biologica di questo meccanismo è quella di ricostruire il tessuto o l’organo in maniera più forte e
resistente di prima, affinchè possa trovarsi pronto per una prossima evenienza, dato che su quel sentito il
soggetto ha già dimostrato di essere debole; ancora una volta si procede secondo l’evoluzione della specie!
Il processo sarebbe passeggero e si risolverebbe automaticamente, se non fosse che i soggetti che ne sono
investiti sono sottoposti alle recidive e quindi a cariche batteriche o virali alcune volte esagerate e
difficilmente gestibili da un organismo normale; da qui la sensazione di non riuscire a controllare il processo.
I microrganismi di cui parliamo, sono il mezzo che il sistema biologico utilizza per attuare la degenerazione,
sono esseri simbionti e non dannosi per un organismo in equilibrio o in una condizione di “non recidiva” del
processo sopraesposto; ma in una condizione di recidive continue, dove il tessuto continua ad ulcerare e
ricostruire, crescere e caseificare in maniera continua, allora questi microrganismi possono essere funzionali
all’evoluzione della specie, ma anche alla morte dell’organismo che stanno aiutando. Non dimentichiamo
che nell’evoluzione della specie il più debole muore! Ecco! In questo caso si muore di guarigione, cercando
di ricostruire le strutture, si creano quelle condizioni in cui le stesse non riescono più a funzionare.
Un esempio in termini clinici potrà aiutarci a comprendere meglio come si muove il tutto:
Tumore del collo e dell’orifizio dell’utero (donna destrimane)
-
Tipo di conflitto: Conflitto sessuale, conflitto biologico di non essere o non essere stata posseduta.
-
Tessuto: ectoderma
-
Controllo cerebrale: Corteccia cerebrale, 3° relè perinsulare sx (mappa di Hamer)
-
In fase attiva e quindi in fase di conflitto (Ortosimpaticotonia): Ulcera del collo dell’utero senza
dolori e con immediata amenorrea e frigidità. Perdita di capacità di orgasmo vaginale.
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In fase di risoluzione del conflitto (Parasimpaticotonia): Sanguinamento delle ulcere del collo
dell’utero e dell’orifizio (buon segno!), ripresa dell’ovulazione e del mestruo, carcinoma del collo
dell’utero dovuta alla riparazione dell’ulcera ad opera del papilloma virus (non ostacola un’eventuale
gravidanza.
-
Se protratto per molto tempo (massa conflittuale aumentata) o se recidivato: tentativi di
ricostruzione e poi successive ulcerazioni e ricostruzioni, da cui può derivare una massa
importante.
-
Senso Biologico: allargamento del collo dell’utero a causa dell’ulcera e miglioramento meccanico
per il concepimento.
In questo caso la scienza attribuisce al papilloma virus la responsabilità del cancro al collo dell’utero, ma in
realtà il problema è la recidiva conflittuale, anche se bisogna dire che il papilloma virus è il mezzo, l’arma, lo
strumento con cui la massa si costruisce.
Bisogna dire però che, nei casi che si presentano complicati, siamo sempre di fronte a grandi masse
conflittuali e continue recidive, quindi contenere questi microrganismi risulta necessario e vitale.
Gli strumenti della BioPsicoQuantistica
1)
Interpretazione biologica già sopra descritta
2)
Approccio psicologico nella gestione del sintomo o della patologia con Terapia Strategica o
Cognitivo Comportamentale
3)
Utilizzo di strumenti quantistici
Conclusioni
I microrganismi sono esseri simbionti impegnati al servizio della nostra biologia 24 ore al giorno. Fanno
l’interesse dell’organismo che li ospita incessantemente al servizio della natura, ricostruiscono e
demoliscono al fine di ricreare le condizioni di vivibilità ideali per lo stesso organismo. Tuttavia, nel tentativo
di svolgere il loro lavoro e di fronte a processi recidivanti che li vede impegnati oltremodo demolendo e
rigenerando le strutture organiche, può accadere che le stesse possono attraversare momenti in cui la loro
fisiologia viene minata. Se questi momenti durano troppo o addirittura le modificazioni apportate sono troppo
poco compatibili alla sopravvivenza dell’organismo in questione, lo stesso può trovare la morte.
Ne consegue che, un sistema per contenere la carica batterica, micobatterica, funginea e virale, risulta
essere per adesso il mezzo più potente che l’essere umano possa avere per salvarsi la vita.
L’approccio BioPsicoQuantistico, con l’utilizzo di prodotti naturali, di frequenze appropriate e di
tecniche psicologiche specifiche ed indirizzate ad personam, può dare un contributo definitivo nel
demolire l’eccessiva carica batterica, micobatterica, funginea o virale, diventata ingestibile e causa della
degenerazione tissutale; questo permetterebbe al paziente di avere tempo per risolvere l’evento che in
precedenza aveva attivato il processo sopradescritto.
Un esempio che potrebbe calzare e semplificare quanto esposto è questo: una persona che vuole uccidere
qualcuno, potrebbe farlo con un coltello (micobatterio), una spada (fungo), un macete (TBC), una pistola
(batterio) oppure un fucile (virus), noi possiamo disarmarlo e salvare la vita a questo “qualcuno”, poi con il
tempo potremo pensare ad elaborare le motivazioni e i conflitti che lo hanno portato ad attivare quella
reazione biologica sensata di cui sopra.
Bibliografia
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8. Testamento per una Medicina Germanica, dott. Ryke Geerd Hamer, ed. amici di Dirk
9. IL cancro, dott. Ryke Geerd Hamer, ed. amici di Dirk
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13.Psicologia Cognitiva, M.W.Eysenck, M.T.Keane, ed. Idelson-Gnocchi
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20.L’armonia, Omraam Mikhael Avanhov, ed. Prosveta
21.Frammenti di una religione universale, Annie Besant, ed. Fratelli Melita
22.Medicina psico-spirituale, Angelo Maria La Sala Batà,ed. nuova era
23.Le forme e il vivente, Paola Giacomoni, ed. Guida
24.Krion i 12 stati del dna, Lee Carrol, ed. Macro
25.L’intelligenza in Rete nascosta nel dna, Grazyna Fosar, Franz Bludorf, ed.Macro
26.Medicina epigenetica, Dawson Churh, ed. mediterranee
27.Guarire con il cibo,Giusi de Francesco, ed.Macro
28.Conoscenza antroposfica dell’uomo e medicina, Rudolf Steiner, ed. Antroposofica Milano
29.L’universo oltre lo specchio, John P. Briggs, F. David Peat, ed. Red
30.Il settimo senso, Dr.Nader Butto, ed. Mediterranee
31.Prove in Biologia delle trasmutazioni a debole energia, C. Louis Kervran, ed.acquarius
32.L’acqua che guarisce, Masaru Emoto e Jurgen Fliege, ed. Mediterranee
33.La risposta dell’acqua, Masaru Emoto, ed.Mediterranee
34.L’insegnamento dell’acqua, Masaru Emoto, ed.Mediterranee
35.Il simbolismo del corpo umano, Annick de Souzenelle, ed.Servittium
36.La steganografia, A. Gentili, ed. Kemi
37.La stenografia, A. Gentili, ed. Kemi
38.Neith, Luigi Anzoli, ed.Kemi
39.La biologia delle credenze, Bruce H. Lipton, ed. Macro
40.L’enigma forte, Edy Minguzzi, ed. Ecig
41.Ipotesi sulla guarigione, Davide Melzi, ed. Terra di Mezzo
42.Fisica e Filosofia, Werner Heisenberg, ed.Est
43.La grande sitesi, Pietro Ubaldi, ed. Medterranee
44.La cabala mistica, Dion Fortune, ed. Astrolabio
45.Iniziazione alla Kabbala Ebraica, A.D. Grad, ed. Meb
46.Ermete trismegisto corpo ermetico e esclepio, a cura di Bianca Maria Tordini Portogalli
47.La leggenda dei simboli, Marco Savnier, ed. Atanòr
48.All’origine fu la vibrazione, Alessio di Benedetto, ed.Nexus
49.La kabbala e la magia goetica, Thomas Karlsson, ed. atanòr
50.Amore Medicina e Miracoli, Bernie S.Siegel, ed.Sperling
51.La via della forza interiore, Carlo Moiraghi, ed.Meb
52.Molecole di emozione, Candace Pert
SITOGRAFIA
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http://www.iosonouno.com
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