MUTAZIONI GENOMICHE • Sono le mutazioni che coinvolgono alterazioni del numero dei cromosomi. • Possono riguardare interi genomi (poliploidia, aploidia) o singoli cromosomi (aneuploidia) POLIPLOIDIA la poliploidia è una modificazione del numero cromosomico di una specie, per cui il corredo cromosomico gametico (aploide) si trova ad essere presente secondo una serie multipla: 3x, 4x, 5x, 6x….definiti triploidi, tetraploidi , pentaploidi, esaploidi…. Drosophila (larval brain) Nomenclatura: n = numero cromosomico dei gameti 2n = numero cromosomico delle cellule somatiche Se consideriamo un genere costituito da specie con numeri cromosomici multipli: x = numero cromosomico gametico della specie con numero cromosomico minore (diploide) numero cromosomico di base o numero cromosomico del genoma di base 2x = numero cromosomico somatico della specie con numero cromosomico minore (diploide) 4x, 6x, 8x… = numero cromosomico somatico delle specie di origine poliploide, con numero cromosomico multiplo rispetto alla specie diploide 3x, 5x… = individui o specie con numero cromosomico poliploide dispari (triploidi, pentaploidi), più rari Se consideriamo il contenuto nucleare di DNA di una specie: 1C = contenuto in DNA di nuclei gametici prima della fase S 2C = contenuto in DNA di nuclei gametici dopo la fase S; contenuto in DNA di nuclei somatici prima della fase S, o in anafase o telofase mitotica 4C = contenuto in DNA di nuclei somatici dopo la fase S, o in profase e metafase mitotica 3C, 6C = contenuto in DNA di cellule dell’endosperma (triploide) prima e dopo la fase S 8C, 16C, 32C … = contenuto in DNA di cellule poliploidi (nell’endosperma: 12C, 24C, ecc.) LE SPECIE DI ORIGINE POLIPLOIDE SONO DEFINITE PALEOPOLIPLOIDI Esempio: il frumento numero di base del genere Triticum --> 7 X= 7 Triticum monococcum: n = 7 2n = 2X = 14 Triticum durum: n = 14 2n = 4X = 28 Triticum aestivum: n = 21 2n = 6X = 42 La poliploidia è una caratteristica della maggior parte delle specie vegetali: nelle angiosperme, l’80% di dicotiledoni e monocotiledoni sono stimate essere di origine poliploide, nelle pteridofite il 95%. Si ritiene che quando la specie ha numero cromosomico n > 9 sia probabile un’origine poliploide. Oggi anche Arabidopsis, il riso, il mais e la vite sono considerate dei paleopoliploidi che si sono diploidizzati. Forse tutte le specie vegetali hanno subito uno o più cicli di poliploidizzazione CLASSIFICAZIONE DEI POLIPLOIDI Autopoliploidi AAAA La poliploidia si realizza in individui all’interno di una specie, attraverso la fusione di gameti non ridotti o a livello somatico (evento di prima generazione) Allopoliploidi AA B B La poliploidia si realizza in seguito al raddoppiamento cromosomico dopo la ibridazione fra individui di specie diverse (evento di seconda generazione) Allopoliploidi segmentale A1A1A2A2 Quando gli individui che danno l’ibrido interspecifico appartengono a specie diverse ma con tratti cromosomici in comune (cioè a specie evolutivamente vicine) (evento di seconda generazione) Specie Numero cromosomico gametico (n) Avena strigosa brevis barbata fatua sativa byzantina 7 7 14 21 21 21 Gossypium arboreum thurberi barbadense hirsutum 13 13 26 26 Hordeum vulgare jubatum nodosum 7 14 21 Lotus uliginosus corniculatus 6 12 (2n = 42 = 6x) Alloesaploide (2n = 52 = 4x) Allotetraploide (2n = 52 = 4x) Allotetraploide (2n = 2x = 14) (2n = 4x = 28) (2n = 6x = 42) Specie Numero cromosomico gametico (n) Medicago hispida 7 lupulina 8, 16 falcata 8, 16 sativa 16 (2n = 32 = 4x) Autotetraploide sylvestris 12 (2n = 2x = 24) tomentosa 12 (2n = 2x = 24) tabacum 24 (2n = 48 = 4x) Allotetraploide Nicotiana Prunus americana 8 avium 8 persica 8 cerasus 16 domestica 24 ALLOPOLIPLOIDIA Allopoliploidia : raddoppiamento cromosomico in seguito a ibridazione interspecifica Allopoliploidia segmentale: quando le due specie sono evolutivamente vicine, hanno alcune regioni cromosomiche in comune Piante coltivate di origine allopoliploide: arachide, tabacco, cotone, avena, frumento duro e tenero, caffè, colza, fragola, mais e soia (dati recenti) Frumento duro Frumento tenero ORIGINE DEGLI ALLOPOLIPLOIDI Ibridazione interspecifica ZIGOTE Ibrido interspecifico che si accresce e si sviluppa però……. …..l’brido interspecifico al momento della formazione dei gameti è sterile Cellula che deve entrare in meiosi Prima divisione meiotica asinaptica cioè senza appaiamenti degli omologhi Seconda divisione meiotica normale con separazione dei cromatidi fratelli Formazione di gameti non ridotti 2x Fecondazione tra due gameti non ridotti 2x + 2x = 4x ALLOTETRAPLOIDE Sviluppo dell’allotetraploide Meiosi normale nell’allotetraploide IL GENERE Triticum numero di base del genere Triticum --> 7 Triticum monococcum: n = 7 2n = 14 = 2x Triticum durum: n = 14 2n = 28 = 4x Triticum aestivum: n = 21 2n = 42 = 6x IL FRUMENTO DURO E IL FRUMENTO TENERO SONO ALLOPOLIPLOIDI SEGMENTALI Il frumento duro ha 14 cromosomi A + 14 cromosomi B Il frumento tenero ha 14 cromosomi A + 14 cromosomi B + 14 cromosomi D I cromosomi del gruppo A, B e D sono detti omeologhi in quanto presentano vaste regioni di omologia, ma non si appaiano alla meiosi I 7 cromosomi A sono omologhi agli altri 7 cromosomi A, sono omeologhi rispetto agli altri 7 cromosomi B e D I frumenti sono del tutto fertili Questo è dovuto al gene Ph (pairing homeologous), localizzato sul braccio lungo del cromosoma 5B, che in forma dominante impedisce l’appaiamento dei cromosomi omeologhi. In condizione di omozigosi recessiva si osserva una meiosi a multivalenti ed elevata sterilità. L’affermazione del gene Ph è stata fondamentale per l’evoluzione e la domesticazione dei frumenti poliploidi ALLOPOLIPLOIDIA ED EVOLUZIONE L’Allopoliploidia è stata molto importante nell’evoluzione delle piante superiori perché ha permesso la formazione di nuove specie a partire da specie preesistenti Esempio Genere Brassica Brassica nigra 2n=16 senape nera Brassica carinata 2n=34 senape etiope Brassica juncea 2n=36 senape indiana Brassica oleracea 2n=18 cavolo Brassica campestris 2n= 20 rapa Brassica napus 2n=38 colza Genere Brassica LE TRE SPECIE POLIPLOIDI del GENERE Brassica B. carinata B. juncea B. napus var. oleifera Colza AUTOPOLIPLOIDIA Autopoliploidia: raddoppiamento cromosomico intraindividuale o intraspecifico Piante coltivate di origine autopoliploide: patata, erba medica, patata dolce e diverse piante da frutto, canna da zucchero Medicago sativa 2n=4x=32 Solanum tuberosum 2n=4x=48 ORIGINE DEGLI AUTOPOLIPLOIDI NATURALI 1- Formazione di gameti non ridotti per anomalie della prima o della seconda divisione meiotica ORIGINE DEGLI AUTOPOLIPLOIDI NATURALI 2- formazione di gameti non ridotti per la presenza di geni particolari Specie Simbolo del gene Nome del gene Genere del gamete 2n Hordeum vulgare tri triploid inducer femminile Medicago sativa jp rp jumbo pollen restitution pollen femminile/maschile maschile Solanum tuberosum sy ps synaptic parallel spindle pc-1 pc-2 ds Zea mays el maschile/femminile maschile premature cytokinesis 1 premature cytokinesis 2 desynapsis elongate maschile maschile maschile femminile ORIGINE DEGLI AUTOPOLIPLOIDI NATURALI 3 - raramente hanno una origine somatica Una cellula nell’apice vegetativo subisce un blocco della mitosi e diventa poliploide. Si formerà una chimera diplo-tetraploide Se la cellula poliploide dà origine a una linea cellulare che a sua volta originerà le cellule madri dei gameti, si avrà la formazione di gameti non ridotti che fecondandosi tra loro o con gameti normali daranno origine a individui poliploidi Popolazione cellulare iniziale Mutazione somatica precoce Popolazione cellulare finale Mutazione somatica tardiva In una popolazione di cellule in crescita, una mutazione precoce genera una quantità di cellule mutanti molto maggiore di una mutazione tardiva. TEMPO EFFETTI DELLA AUTOPOLIPLOIDIA SUL FENOTIPO • aumento delle dimensioni cellulari • lentezza del ciclo mitotico e riduzione del numero di cellule prodotte • gigantismo in organi ad accrescimento limitato come foglie o frutti o petali • tardività del ciclo riproduttivo e della fioritura (isolamento riproduttivo rispetto alla specie di origine) • sterilità : formazione di multivalenti alla meiosi, asinapsi di diverso grado, problemi fisiologici Negli auotopoliploidi naturali di antica formazione la sterilità è superata con il processo di diploidizzazione, es. erba medica ha una meiosi regolare ed è fertile, si riproduce per seme; in altri casi per es. in patata la sterilità è superata con la riproduzione vegetativa EREDITÀ I N UN AUTOTETRAPLOIDE In un autotetraploide son presenti 4 alleli per ogni locus, eredità tetrasomica I cromosomi omologhi sono 4 Gameti prodotti da un autotetraploide con genotipo +1 / +2 / a1 / a2 1++ : 4+a : 1aa 1++ 4+a 1aa 1/36 ++++ 1/36 aaaa 4/36 eterozigoti Rapporto fenotipico di 35 Dom : 1rec ottenuto nella progenie dopo autofecondazione EFFETTO DELLA POLIPLOIDIA SULLA FERTILITÀ Autopoliploidi altamente sterili (molti multivalenti alla meiosi) questo fa sì che, in generale, essi non riescano ad affermarsi se non hanno la possibilità di riproduzione vegetativa Allopoliploidi segmentali spesso sterili per appaiamenti fra cromosomi o segmenti cromosomici omeologhi con formazione di multivalenti Allopoliploidi possono essere pienamente fertili, la meiosi è regolare, la sterilità può essere però di origine fisiologica, data la distanza fra le due specie parentali In generale, le specie vegetali di origine poliploide sono di solito allopoliploidi segmentali, in cui l’isolamento riproduttivo e le mutazioni e la selezione naturale (e anche ad opera dell’uomo) ha consentito la formazione di genotipi che hanno recuperato la piena fertilità. EFFETTO DELLA POLIPLOIDIA SULLA GRANDEZZA DEL GENOMA La poliploidia è uno degli eventi che maggiormente hanno contribuito all’incremento delle dimensioni del genoma delle piante Un altro evento è stata la attivazione dei Retrotrasposoni La grandezza del genoma aumenta con il livello di ploidia soprattutto in serie poliploidi con specie di recente formazione Contenuto 1C medio di DNA Le numerose eccezioni, però, dimostrano che il genoma dei poliploidi è andato in contro ad ampie ristrutturazioni con perdita di ampie regioni genomiche pg Atteso 15 10 Osservato 5 2x 4x 6x 8x Livello di poloidia Evoluzione dimensioni del genoma - Comparazioni di genomi di specie differenti indicano che la poliploidia o (paleopoliploidia), duplicazioni segmentali (anche di bracci di cromosomi) e amplificazioni episodiche di Retrotrasposoni sono responsabili dell’ aumento della grandezza dei genomi -Diminuzione grandezza genomi: Ricombinazione omologa ineguale può comportare la perdita di sequenze di DNA comprese ad es. tra due LTR dello stesso RE o tra deu LTR di due RE della stessa famiglia Ricombinazione omologa ineguale (Ricombinazione illegittima rottura e riparazione DNA che comportano piccole delezioni) -Angiosperme con grandi genomi (mais) nel corso dell’evoluzione sono andate incontro a duplicazioni segmentali geniche, poliploidia ed espansioni di retrotrasposoni. -In gimnosperme del genere Pinus tutte le specie hanno 2n=24 cromosomi, e la grandezza del genoma è dovuta principalmente all’espansione di retrotrasposoni. DESTINO DEI GENI DUPLICATI mantengono la stessa funzione, aumenta quindi la “dose” genica e questo può alterare la normale espressone genica e produrre nuovi fenotipi i geni soprannumerari possono accumulare mutazioni con conseguente: - perdita di funzione (formazione di pseudogeni) - acquisizione di una funzione diversa creazione di nuovi alleli e nuovi fenotipi vanno in contro a rapidi cambiamenti epigenetici come metilazione del DNA , fosforilazione acetilazione degli istoni che possono portare a : una diversa regolazione della espressione genica al silenziamento di certi geni Cambiamenti epigenetici : sono cambiamenti che non riguardano la sequenza del DNA (anche se determinano nuovi fenotipi) POLIPLOIDI INDOTTI Metodi per indurre autopoliploidia: (Allopoliploidia) Shock di temperatura durante la mitosi: aborto del fuso mitotico nucleo di restituzione cellula 4x—linea cellulare 4x per es. in apice vegetativo Shock di temperatura durante la prima divisione dello zigote: vantaggi e svantaggi Coltura in vitro di cellule e tessuti vegetali: si possono rigenerare intere piante poliploidi TRATTAMENTO CON COLCHICINA Per produrre una pianta tetraploide si applica la colchicina su un germoglio terminale di un ramo.Tutte le cellule dell’apice diventeranno tetraploidi, così diventeranno tetraploidi le cellule del ramo in accrescimento, comprese le cellule delle foglie dei fiori e dei frutti. I gameti maschili e femminili prodotti da un fiore sul ramo tetraploide saranno diploidi (2n) I gameti prodotti dal normale ramo diploide saranno aploidi. ESEMPI DI AUTOPOLIPLOIDI INDOTTI • Segale tetraploide • Barbabietola triploide e tetraploide • Varietà tetraploidi di rapa, loietto e trifoglio pratense • Molte specie ornamentali • Specie a propagazione vegetativa es. alberi da frutto (varietà di melo e pero triploidi) • Le angurie triploidi, 2n=3x=33, sono ottenute incrociando linea 4x con polline normale (x) di linea diploide. Successo economico perché non producono semi Lilium longiflorum comunemente coltivato è un ibrido tetraploide che produce fiori più grandi rispetto ai diploidi. Apples: A Catalog of International Varieties by Tom Burford, La maggior parte delle varietà coltivate sono probabilmente diploidi anche se molte sono triploidi Per esempio la varietà 'Gravenstein' è triploide con numero cromosomici 51 (3x=51). E’ stata ottenuta dalla unione di una cellula uovo diploide (2x= 34) e un gamete maschile aploide (n=x=17). Questo è stato realizzato incrociando una pianta tetraploide (4x=68) con una normale pianta diploide (2n=2x=34) Le varietà triploidi sono sterili ma vengono propagate per innesto EFFETTI DELLA AUTOPOLIPLOIDIA INDOTTA • • • • maggior vigore vegetativo maggiori dimensioni di foglie fiori e frutti maggiore concentrazione di zuccheri e alcaloidi sviluppo più lento molte eccezioni STERILITÀ NEGLI AUTOPOLIPLOIDI INDOTTI • cause della sterilità • utilizzazione della Autopoliploidia in specie a propagazione vegetativa e in specie ornamentali ALLOPOLIPLOIDI Effetti della allopoliploidia sul fenotipo: - imprevedibili (vedi Raphanobrassica) - ridotta fertilità alla meiosi INDOTTI TRITICALE (A) Triticum aestivum (B) Secale cereale Frumento Segale Triticale (C) Triticosecale TRITICALE OTTOPLOIDE E ESAPLOIDE I triticali ottoploidi e esaploidi primari sono stati sottoposti ad un intenso lavoro di miglioramento genetico che ha prodotto triticali secondari utilizzati per alimentazione animale POLIPLOIDI RISINTETIZZATI Molto utili per studiare gli effetti della poliploidia sul genoma, sull’espressione genica, sulla creazione di nuova variabilità fenotipica rispetto ai loro progenitori diploidi FINE Origine dei poliploidi: origine gametica Alla meiosi, per ragioni fisiologiche, genetiche o ambientali, si ha la formazione di gameti non ridotti che fecondandosi fra di loro o con gameti normali daranno origine a individui poliploidi. origine somatica Una cellula nell’apice vegetativo subisce un blocco con conseguente restituzione della mitosi e diventa poliploide. Se questa cellula dà origine a una linea cellulare che a sua volta originerà le cellule madri dei gameti, si avrà la formazione di gameti non ridotti che fecondandosi fra di loro o con gameti normali daranno origine a individui poliploidi.