Paolo Sospiro Dipartimento degli Studi sullo Sviluppo Economico Facoltà di Scienze Politiche Università di Macerata [email protected] Economia Internazionale il vantaggio comparato Macerata 18 Novembre 2014 Economia dello Svilupo Università di Macerata L’Economia Internazionale • Si interessa delle seguenti tematiche: • I vantaggi derivanti dallo scambio; • La struttura del commercio; • La bilancia dei pagamenti; • La determinazione del tasso di cambio; • Il coordinamento internazionale delle politiche economiche; • Il mercato internazionale dei capitali. EI – Il vantaggio comparato 2 Il vantaggio comparato • “il miglior esempio che conosco di un principio economico che è innegabilmente vero, eppure per nulla ovvio per le persone intelligenti” • P. Samuleson • Vantaggio assoluto e comparato • Vantaggio comparato Ricardiano • Vantaggio comparato a fattori specifici • Vantaggio comparato Heckscher – Ohlin. EI – Il vantaggio comparato 3 Il vantaggio comparato • Il vantaggio comparato è basato su alcuni principi ed ipotesi, tra i quali potremmo definire di base: • Il costo-opportunità; • Vantaggio per coloro che lo effettuano; • rendimenti decrescenti dei fattori produttivi; • Avviene tra Stati. EI – Il vantaggio comparato 4 Il modello Ricardiano • Presuppone solo la differenza nella produttività del lavoro tra paesi e tra settori. • Di conseguenza definiamo a e a come le unità di lavoro impiegate nei settori, per esempio, del vino e del formaggio mentre L è l’offerta totale di lavoro. LW LW • Inoltre si ipotizza che il lavoro può liberamente circolare tra i settori all’interno del paese ma non a livello internazionale. EI – Il vantaggio comparato 5 Frontiera della produzione Produzione interna di vino, Q , in litri W aLW QW aLC QC aLW QW aLC QC L P L / aLW Il valore assoluto della pendenza è uguale al costo-opportunità del formaggio in termini di vino F Costo-opportunità: aLC / aLW L / aLC Produzione interna di formaggio,Q , in chili C EI – Il vantaggio comparato 6 La relatività dei prezzi • Le frontiere delle possibilità produttive rappresenta le diverse combinazioni di beni che l’economia può produrre, ma per stabilire quale combinazione verrà effettivamente prodotta dobbiamo considerare i prezzi dei beni. • In particolare, è necessario conoscere il prezzo relativo dei due beni prodotti nell’economia, cioè il prezzo di un bene in termini dell’altro. • In questo caso il prezzo dei beni, dato che abbiamo solo un fattore produttivo (lavoro), è determinato dagli spostamenti del lavoro verso il settore in cui si pagano i salari più alti. EI – Il vantaggio comparato 7 La determinazione dei prezzi • Siano P e P rispettivamente i prezzi e se occorrono a ore di lavoro per produrre un Kg di formaggio, non essendoci altri fattori produttivi e quindi il risultato della produzione è distribuito solo al lavoro, il salario orario nel settore in cui si produce formaggio sarà parial valore del prodotto di un’ora di lavoro: C W LC PC / aLC e PW / aLW EI – Il vantaggio comparato 8 La determinazione dei salari Di conseguenza il salario pagato nel settore in cui si produce formaggio sarà più alto del salario pagato nel settore in cui si produce vino se: PC / PW aLC / aLW O il salario del settore del vino sarà più elevato del settore del formaggio se: PC / PW aLC / aLW ma siccome tutti vorranno lavorare nel settore con il salario più alto, allora l’economia si specializzerà nel settore con il salario più alto. EI – Il vantaggio comparato 9 Teoria del valore-lavoro Se ciò che si è detto finora è vero allora qual è il significato del rapporto tra le ore lavoro necessarie per la produzione dei due beni: aLC / aLW Infatti, in assenza di commercio internazionale, i due beni devono essere prodotti. Ma poiché i due beni dovrebbero essere entrambi prodotti solo nel caso in cui il costo-opportunità di un bene è uguale al suo prezzo, vale a dire PC / PW aLC / aLW Sappiamo che il costo-opportunità è dato dal rapporto fra gli input di lavoro necessari per un ulteriore unità di bene. Possiamo allora riassumere l’analisi svolta finora con una semplice teoria del valore-lavoro: in assenza di commercio internazionale, i prezzi relativi dei beni sono pari al rapporto fra le quantità di lavoro necessarie a produrli. EI – Il vantaggio comparato 10 Il commercio internazionale Prendiamo due paesi A e B, con un solo fattore produttivo L, lavoro, e due beni prodotti, vino e formaggio. La forza lavoro del paese A è L mentre quella del paese B L* cosi’ come il lavoro necessario per produrre i beni saranno aLW e aLC Nel paese A e a *LW e a *LC nel paese B. Se assumiamo che aLC / aLW a *LC / a *LW oppure che aLC / a *LC aLW / a *LW Vale a dire che assumiamo che il rapporto fra le quantità di lavoro richieste nella produzione di formaggio e vino sia minore in A che in B. in altri termini, la produttività relativa di A è maggiore nel settore che produce formaggio. Ciò significa che A ha un vantaggio comparato nella produzione di formaggio. EI – Il vantaggio comparato 11 Frontiera produttive in A e B Produzione interna di vino, Q , in litri Produzione interna di vino, Q * , in litri W W F* L * / aLW L / aLW P Il v.a. pendenza=costoopportunità beni F P* L / aLC L * / aLC Produzione interna di formaggio,Q , in chili C EI – Il vantaggio comparato Produzione estera di formaggio, Q * , in chili C Determinazione dei prezzi relativi dopo lo scambio Prezzo relativo del formaggio, P / P C Offerta relativa di formaggio: W ( L / aLC ) / ( L */ a *LW ) RS = Curva di offerta relativa a *LC / a *LW P aLC / aLW 1 2 RD = Curva di domanda relativa RD1 Q1 L / aLC L * / a *LC Quantità relativa di Q Q* formaggio, Q Q * EI – Il vantaggio comparato C C W W 13 Vantaggi del commercio internazionale Quantità di vino, Q Quantità di vino, Q * W W T F* L * / aLW P F P* L / aLC L * / aLC Quantità di formaggio, Q C PC / PW aLC / aLW (1/ aLC )( PC / PW ) 1/ aLW EI – Il vantaggio comparato T* Quantità di formaggio, Q * C Vantaggio assoluto e comparato Formaggio Paese A Paese B aLC = 1 ora per chilo Vino aLW = 2 ore per litro a *LC = 6 ore per chilo a *LW = 3 ore per litro 1. Determinare il prezzo del formaggio, dato da: PC / PW ; 2. Esso dipende dalla domanda, ma dovrà trovarsi tra il costoopportunità in termini di vino nei due paesi; 3. In A abbiamo aLC 1 e aLW 2; quindi costo-opportunità dato da aLC / aLW 1/ 2 . In B invece avremo 2. Il prezzo internazionale del formaggio supponiamo sia PC / PW 1 EI – Il vantaggio comparato 15 Falsi miti vantaggio comparato • Produttività e competitività: I vantaggi del commercio internazionale dipendono dal vantaggio comparato e non assoluto. In realtà il vantaggio assoluto nella produzione non è né una condizione necessaria né sufficiente per avere un vantaggio comparato in quel bene. Infatti, anche se un paese fosse svantaggio nei due settori tuttavia sarà più svantaggiato in uno di più rispetto all’altro. Ciò è il vantaggio comparato; • Questione bassi salari: che la causa del prezzo del bene sia dovuta ai bassi salari oppure alla maggior produttività non ha importanza. Ha importanza il fatto che il prezzo relativo sia più basso; vale può essere acquistato con una produzione “indiretta”; • Sfruttamento: in realtà se non vi fosse il commercio internazionale i salari sarebbero ancora più bassi. EI – Il vantaggio comparato 16 I salari riflettono la produttività? Compensi orari 1975 Compensi orari 2000 Tasso annuo di crescita del CLUP: ‘79 – ‘00 USA = 100 Italia = 100 USA = 100 Italia = 100 USA 100 137 100 135 1,2 Italia 73 100 74 100 1 Corea del Sud 5 7 41 55 0,07 Taiwan 6 8 30 40 3,6 Honk Kong 12 16 28 38 n.d. Singapore 13 18 37 50 n.d. Francia 71 97 83 112 0 UK 53 73 80 108 2,5 Giappone 47 64 111 150 3,2 EI – Il vantaggio comparato 17 Il modello Ricardiano (2): versione con molti beni • Ipotesi: • Sempre due paese: A e B; • Un solo fattore produttivo: lavoro; • Ciascun paese può produrre molti beni: N beni (da 1 a N); • La tecnologia impiegata in ogni paese può essere descritta dalle quantità di lavoro richieste per la produzione di ogni bene (n. di ore); • Infine avremo la seguente indicazione per i beni: • Bene generico i e aLi le unità necessarie per produrlo in A e a *Li per il paese B; • Infine: aL1 / a *L1 aL 2 / a *L 2 ... aLN / a *LN EI – Il vantaggio comparato 18 Determinazione dei salari • Definiamo w il salario e quindi il loro rapporto come w / w * ; • Produrre il bene i nel paese A costa waLi mentre nel paese B wa *Li quindi il rapporto sarà waLi / w * a *Li • Oppure a *Li / aLi w / w * • E sarà conveniente produrre il bene i nel paese A se wa / w * a * Li • oppure Li a *Li / aLi w / w * EI – Il vantaggio comparato 19 Il vantaggio relativo Bene Lavoro necessario per unità di prodotto in A ( aLi ) Lavoro necessario Vant. relativo di per unità di produttività del prodotto in B (a *Li ) paese A (a *Li / aLi ) Mele 1 10 10 Banane 5 40 8 Caviale 3 12 4 Datteri 6 12 2 Focacce 12 9 0,75 EI – Il vantaggio comparato 20 Determinazione dei salari relativi e dei prezzi Salario relativo, w / w * RS = Curva di offerta relativa Mele 10 8 Banane Caviale 4 3 2 0,75 Datteri Focacce RD = Curva di domanda relativa Quantità relativa di lavoro, L / L * EI – Il vantaggio comparato 21 Fattori Specifici e distribuzione del reddito • Infatti se è vero che il commercio internazionale avvantaggia coloro che lo praticano. Ma allora perché opporsi? • In effetti, il commercio internazionale, attraverso il vantaggio comparato fa si che tutti ne traggano vantaggio, in termini di paese. • Ma il commercio internazionale e il vantaggio comparato, in realtà genera una distribuzione delle risorse in modo diseguale all’interno del paese. • Infatti la specializzazione prodotta del commercio internazionale si realizza attraverso uno spostamento della forza lavoro dai settori in cui il lavoro è relativamente meno efficiente ad altri in cui esso è relativamente più efficiente. • Il commercio internazionale produce effetti rilevanti sulla distribuzione del reddito. In primo luogo, perché i fattori tendono a spostarsi lentamente ed il loro spostamento prevede dei costi. In secondo luogo, la domanda di fattori è diversa da settore a settore. EI – Il vantaggio comparato 22 Cosa sono i Fattori Specifici? • In economi vi sono tre fattori produttivi: Terra, lavoro e capitale. • In questo modello sino ad ora abbiamo considerato solo il lavoro. • Nel modello a fattori specifici terremo in considerazione anche della terra e del capitale. • Tuttavia terra e capitale sono indissolubilmente legati a particolari settori dell’economia. • E’ vero che nel tempo essi possono essere spostati in altri settori, ma ciò richiede tempo ed investimento. • Quindi nel lungo periodo anche terra e capitale possono essere considerati non specifici. • Ciò tuttavia accade anche per il lavoro. Infatti il lavoratore specializzato tende a spostarsi da un settore ad un altro dopo molto tempo. • Quindi i fattori specifici si spostano in tempi più lunghi. EI – Il vantaggio comparato 23 Il Modello a Fattori Specifici? • In questo modello avremo sempre due beni (manufatti e cibo) ma tre fattori produttivi (appunto terra, lavoro e capitale). • I manufatti sono prodotti utilizzando lavoro e capitale mentre il cibo usando terra e lavoro. • Quindi il lavoro è un fattore mobile mentre terra e capitale fattori specifici. E la funzione della produzione dei manufatti è data da QM QM ( K , LM ) • Mentre la funzione della produzione del cibo è data QF QF (T , LF ) • Come sempre la forza lavoro complessiva sarà data da LM LF L EI – Il vantaggio comparato 24 Funzione di produzione Produzione, QM QM QM ( K , LM ) Input di lavoro, EI – Il vantaggio comparato LM 25 Funzione della produttività Produttività marginale del lavoro, MPLM MPLM Input di lavoro, LM EI – Il vantaggio comparato 26 Frontiera Possibilità Produttive Produzione Funzione di produzione del cibo QF QF (T , LF ) di cibo, QF Input di lavoro in produzione di cibo, LF Allocazione del fattore lavoro (AA) 1 1' Frontiera delle ' possibilità 2 produttive ' 3 (PP) MPLF / MPLM Produzione di Manufatti, QM 2 3 Input di lavoro in produzione dei manufatti, LM EI – Il vantaggio comparato Funzione di produzione dei manufatti QM QM ( K , LM ) 27 Prezzi, salari e lavoro Valore del prodotto marginale del lavoro, salario (Curva di domanda di lavoro nella produzione di cibo) PM x MPLM PF x MPLF (Curva di domanda di lavoro nella produzione di manufatti) 1 w 1 PM x MPLM w PF x MPLF w LM LF L Lavoro impiegato nella produzione di cibo, LF Lavoro impiegato nella produzione di manufatti, LM EI – Il vantaggio comparato Prezzi, salari e lavoro II Produzione di cibo, QF Pendenza = QF1 PM x MPLM PF x MPLF w MPLF / MPLM PM / PF PM / PF PP QM1 EI – Il vantaggio comparato Produzione di manufatti, QM 29 Variazione proporzionale prezzi (Curva di domanda di lavoro nella produzione di cibo) Salario, w PM x MPLM (Curva di domanda di lavoro nella produzione di manufatti) PF x MPLF w2 2 w1 1 Var. 10% w Lavoro impiegato nella produzione di cibo, LF Lavoro impiegato nella produzione di manufatti, LM EI – Il vantaggio comparato Variazione dei prezzi relativi (1) Salario, w PF1 x MPLF w2 1 w 2 1 PM2 x MPLM PM1 x MPLM Lavoro impiegato Ammontare di lavoro che si trasferisce dalla Lavoro impiegato nella produzione nella produzione produzione di cibo a quella di manufatti di manufatti, LM di cibo, LF EI – Il vantaggio comparato Risposta della produzione (2) Produzione di cibo, QF 1 Pendenza = ( PM / PF ) QF1 QF2 Pendenza = ( PM / PF )2 PP QM1 QM2 EI – Il vantaggio comparato Produzione di manufatti, QM 32 Determinazione prezzo relativo (3) Prezzo relativo dei manufatti, P / P M F RS = Curva di offerta relativa 1 1 ( PM / PF ) RD = Curva di domanda relativa (QM / QF )1 Quantità relativa di manufatti, Q / Q M EI – Il vantaggio comparato F 33 Distribuzione del reddito (1) Produttività marginale del lavoro, MPLM w / PM Red. dei capitalisti Salari MPLM Input di lavoro, LM EI – Il vantaggio comparato 34 Distribuzione del reddito (2) Produttività marginale del lavoro, MPLM ( w / PM )1 Red. dei capitalisti ( w / PM ) 2 Salari MPLM Input di lavoro, LM EI – Il vantaggio comparato 35 Distribuzione del reddito (3) Produttività marginale del lavoro, MPLF ( w / PF ) 2 ( w / PF )1 Rend. Prop. terrieri Salari MPLF Input di lavoro, LF EI – Il vantaggio comparato 36 Variazione stock di capitale (J) (caso J – USA) Salario, w PF1 x MPLF Aumento stock capitale, k 2 w2 1 w PM2 x MPLM 1 PM1 x MPLM Lavoro impiegato Ammontare di lavoro che si trasferisce dalla Lavoro impiegato nella produzione nella produzione produzione di cibo a quella di manufatti di manufatti, LM di cibo, LF EI – Il vantaggio comparato Commercio int. e prezzi relativi (in un modello a fattori specifici) Prezzo relativo dei manufatti, P / P M F RSUS RS ( PM / PF )1 1 = Mondo RSJ RD Mondo (QM / QF )1 Quantità relativa di manufatti, Q / Q M EI – Il vantaggio comparato F 38 Vincolo di bilancio in economia aperta Consumo di cibo, DF Produzione di cibo, QF Pendenza = ( PM / PF ) QF1 1 Frontiera delle possibilità produttive QM1 PM xDM PF xDF PM xQM PF xQF DM DF ( PM / PF )(QM QF ) EI – Il vantaggio comparato Produzione di manufatti, QM Consumo di manufatti, DM 39 Equilibrio nel commercio inter. (caso J – USA) Quantità cibo Quantità cibo Vincolo di bilancio giapponese QFA Vincolo di bilancio statunitense DFA DFJ QFJ DMJ Imp. Giap. manufatti QMJ Exp giap. manufatti Q. di manufatti QMA EI – Il vantaggio comparato DMA Q. di manufatti Espansione consumo Consumo di cibo, DF Produzione di cibo, QF Consumo in caso di economia chiusa Pendenza = ( PM / PF ) 1 1 F Q Frontiera delle possibilità produttive QM1 EI – Il vantaggio comparato Produzione di manufatti, QM Consumo di manufatti, DM 41 Conclusioni (I) • In ogni paese il commercio internazionale avvantaggia i fattori specifici nel settore che produce i beni esportati, mentre peggiora la situazione dei fattori specifici nel settore che produce i beni importati, con effetti ambigui sui fattori mobili; • Il commercio internazionale accresce le possibilità di scelta di un’economia; • Il fatto che vi siano vincitori e vinti dal commercio internazionale, fa si che spesso i paesi tendano a restringere il libero scambio. 42 EI – Il vantaggio comparato Conclusioni (II) • La presenza di effetti redistributivi non è una peculiarità del commercio internazionale. Infatti, ogni cambiamento della struttura dell’economia di un paese ha effetti sulla distribuzione del reddito; • E’ sempre preferibile consentire il commercio internazionale e compensare chi ne è svantaggiato; • Infine, i gruppi potenzialmente svantaggiati dal commercio internazionale sono meglio organizzati. EI – Il vantaggio comparato 43