SVIL 1 C-C-S - Dipartimento di Sociologia

MODELLI LOCALI DI SVILUPPO
1.a PRESENTAZIONE DEL CORSO
A – Obiettivi
i) Meccanismi
ii) Cause
iii) Politiche
B – Contenuti
i) ottica lungo periodo
ii) fatti stilizzati
iii) rassegna storica
iv) modelli
v) concetti base
C – Modalità
i) offerta: lezioni frontali e bibliografia estesa online
ii) domanda: tesina con presentazione e/o prova scritta
iii) tempi: appelli
1.b RECUPERO: MACROECONOMIA CONGIUNTURALE
A – Concetti base
i) Dalle spese al prodotto (pil):
Y <= C + I + G + (X-Z)
ii) Dal reddito ai suoi impieghi:
n.b. G = GC + GI
Y => C + S + T
iii) Equilibrio macroeconomico: Reddito = Prodotto = Y
iv) Condizioni di equilibrio: da
I=S
via I+G = S+T e I+X = S+Z
a
I+G+X=S+T+Z
B – L’interpretazione di Keynes
i) Domanda da reddito:
C = cY
S = Y-cY
Z = zY
T = tY
ii) Domanda autonoma:
I = I(i,E)
X = X(e,p/p*)
G=G
n.b. MS = MD = mY+L(i)
iii) Moltiplicatore:
Y = (1-…)-1 D
ove:
(…) < 1 e
D = domanda autonoma
iv) Equilibrio macro e pieno impiego delle risorse: solo il primo è garantito, quindi strumenti d’intervento
v) Un’ottica di breve periodo? prezzi fissi (variano solo le quantità)
C – L’interpretazione dei (neo-)classici
i) Scelta intertemporale:
Ct = C(i)
e quindi
I(i) = S(i)
ii) Neutralità della moneta: solo come unità di conto e per transazioni
Md = mY
∆p/p => Ms = Md
iii) Equilibrio macro e pieno impiego: coincidono, se intervento su regole del gioco e forse beni pubblici
iv) Un’ottica di lungo periodo? prezzi flessibili
D – Ponti verso il lungo periodo
i) Scelta intertemporale (ponte neoclassico)
(vedi sopra)
ii) Scelte di investimento e stock di capitale:
I = ∆K
iii) Disavanzo e debito pubblico:
G – T = ∆D
e
iv) Bilancia dei pagamenti e debito estero:
X–Z<0
=> I > S per flussi di capitale finanziario
∆D => ∆T o ∆B o ∆M (∆D = GI)
2.a CONGIUNTURA, CRESCITA E SVILUPPO
A – Macroeconomia congiunturale vs. economia della crescita e dello sviluppo
La macroeconomia congiunturale vede gli aspetti di domanda (e di efficiente allocazione di risorse date)
L’economia dello sviluppo vede gli aspetti di offerta (accrescere la capacità produttiva = spostare la f.p.p.)
B – Sviluppo del prodotto potenziale e funzione di produzione aggregata
Y = f(K, L) = f(K, L, T) = f(K, L, E, M) = f(K, L, Infra) = f(K, L, Cap.umano) = f(…
Ipotesi di produttività marginali del capitale e del lavoro (mpK, mpL) positive
Cobb-Douglas: rendim. marginali decrescenti, rendim. scala costanti, progresso tecnico non incorporato
Y = A.Kb.L(1-b) => Y = A.(K/L)b.L => Y/L = A.(K/L)b => q = A.kb
C – confronti nello spazio al netto della dimensione assoluta, confronti nel tempo al netto dell’inflazione
D – Reddito pro capite Y/P e produttività per addetto Y/N:
Y/P = Y/N x N/L x L/P
nei modelli per ipotesi tassi attività L/P e tassi disoccupazione U/L costanti (N+U = L)
E – Differenziali nei livelli di benessere e nei tassi di crescita (legami e confronti in tempo e spazio)
I differenziali nei livelli di benessere sono connessi a differenziali nei tassi di crescita di lungo periodo =>
piccoli differenziali nei tassi di l.p. hanno conseguenze assai più grandi dei differenziali congiunturali =>
politiche strutturali (vs. congiunturali) anche per ottenere piccoli differenziali convengono
F – Bisogni, distribuzione del reddito (tra proprietari delle risorse e tra famiglie) e crescita
La crescita soddisfa meglio i bisogni e facilita soluzione problemi socio-economici perché riduce il peso
della scarsità (vincoli alla frontiera delle possibilità produttive) “crescita per dividere la torta” (Kaldor)
G – Benessere materiale e immateriale: sviluppo economico, sviluppo umano e sostenibilità ambientale
Reddito pro capite vs. “human development index” (speranza di vita, scolarizzazione, consumi)? correlati!
2.b CRESCITA E SVILUPPO
A – Definizione e fatti stilizzati della crescita (Kaldor, 1963)
Crescita: variazione del PIL pro capite
(non del PIL: benessere delle persone, non potenza degli stati)
“la produttività non è tutto, ma nel lungo periodo è quasi tutto” (Krugman)
Fatti stilizzati:
- crescita del reddito pro capite (Y/P = y = q = Y/L)
- crescita del capitale fisso per addetto (K/L = k)
- costanza del tasso di rendimento del capitale
- costanza delle quote di reddito di lavoro e capitale (nella f.p. Cobb-Douglas (1-b), b )
- differenze internazionali (e interregionali) nel tasso di crescita della produttività per addetto (∆q/q)
empiricamente validi almeno per i paesi sviluppati, in genere
B – Definizione e fatti stilizzati dello sviluppo (Kuznets, 1973)
Sviluppo: “crescente capacità di fornire beni economici sempre più diversificati grazie a progresso
tecnologico e conseguenti mutamenti ideologici e istituzionali” (Kuznets, 1966)
n.b. capacità del sistema economico nazionale: manca il riferimento alle persone (cfr. reddito pro capite)
n.b. esclude che la ricchezza dipenda dalla dotazione di risorse o dallo sfruttamento di risorse altrui
Fatti stilizzati:
- rapido mutamento strutturale (peso relativo dei settori)
- urbanizzazione (e metropolizzazione)
- maggiore istruzione (scolarizzazione)
- dal lavoro a domicilio al lavoro dipendente in fabbrica/ufficio (pendolarismo)
- apertura agli scambi internazionali (e interregionali)
- progresso tecnologico che riduce la dipendenza dalle risorse naturali
- peso crescente dello stato nazionale (regole, infrastrutture)
C – Contabilità della crescita
Fondata sulla funzione di produzione Cobb-Douglas, semplice e realistica, stimando b
Y = A.Kb.L(1-b) => Y = A.(K/L)b.L => Y/L = A.(K/L)b => q = A.kb
A: TFP ossia produttività totale dei fattori (stato della conoscenza o della tecnologia)
Equazione di contabilità del reddito nazionale o PIL (in ∆%):
g = (1-b).n + b.k + a
0 < b < 1 => g < n, k ; n = k = 0 => g = a : il progresso tecnologico determina il saggio di crescita
per confronti nel tempo e nello spazio è più rilevante l’equazione di contabilità del prodotto pro capite:
g = y + n ; k = q + n => y+n = (1-b).n + b.(q+n) + a => y = b.q + a = b.(k – n) + a
Tinbergen (1942):
Abramowitz (1956):
Solow (1957): a conta per 80% della crescita (“residuo di Solow”), n conta per g ma deprime y (Malthus)
Denison (1962): crescita USA 1929-1955, poi aggiornato, fino a 1929-1982
K: 54,23% => 12,3%
19% (incluse infrastrutture pubbliche e abitazioni)
L:
32%
T:
A:
76,71% => 54,3%
0%
=>
0,0%
=> 30,0%
H:
0% (incluse risorse naturali)
28% (tecnologie produttive, metodi organizzativi e gestionali, ricerca scientifica)
14% (grazie a istruzione, salute)
economie di scala
9% (grazie a dimensione del mercato e divisione del lavoro)
efficienza allocativa (settori)
8% (grazie a libero scambio e vantaggio comparato)
regolazione normativa
- 9% (sanità sicurezza ambiente (costo QoL); conflittualità reati)
Kuznets (1971): lo sviluppo bilanciato appare empiricamente più vero di take-off o catching-up
Mankiw-Romer-Weil (1992): inserendo il capitale umano, h assorbe gran parte di a e non deprime y