LA BANCA CENTRALE ED IL CONTROLLO DELL’OFFERTA DI MONETA Ls [1] 1 h BM h j Dove h e j sono a loro volta funzioni di altre variabili. In particolare, si ha: h hrdb j j (rcr , rsc, ) rrcrdb = Tasso sui depositi bancari; = tasso sui crediti; sc = tasso ufficiale di sconto; = Coefficiente della riserva obbligatoria. Dalla [1] possiamo quindi derivare la seguente relazione: r Ls f BM , rdb, rcr , rsc, [2] L’offerta di moneta è dunque una funzione crescente della base monetaria, del tasso sui depositi bancari e del tasso sui crediti, ed è invece correlata negativamente al tasso ufficiale di sconto ed al coefficiente di riserva obbligatoria. La capacità della Banca Centrale di controllare l’offerta di moneta dipende dalla sua capacità di controllare almeno parte delle variabili presenti nella [2]. Se, ad esempio, le autorità monetarie aumentano il coefficiente della riserva obbligatoria oppure innalzano il tasso di sconto, si riduce il moltiplicatore monetario e, a parità di base monetaria, si riduce l’offerta di moneta. In un’economia aperta, caratterizzata da cambi fissi e da elevata mobilità dei capitali, il controllo della base monetaria, anche nel breve periodo, tende ad essere problematico.