Il buco nell’ ozono non è altro che la riduzione di ozono presente nella stratosfera, lo strato di ozono è uno schermo fondamentale per l'intercettazione di radiazioni dannose per l’ uomo. La riduzione si verifica principalmente per distruzione da parte di composti che raggiungono la stratosfera, nonostante la densità maggiore dell'aria; e per un meccanismo a catena, un atomo di cloro reagisce con la molecola di ozono, formando ClO e normale ossigeno molecolare; il primo composto reagisce con altro ozono per ridare un atomo di cloro elementare, propagando così la reazione. Effetti sulla vita Lo strato di ozono assorbe quasi tutte le dannose radiazioni ultraviolette, ma lascia trapassare i famosi raggi UVA, ovvero quelli che recano maggiormente danno alla cute. Quindi, se lo strato si riduce, aumenta la quantità di radiazioni che raggiunge la superficie terrestre. Queste radiazioni, in quantità minime non sono dannose, anzi sono utili: per esempio nella formazione della vitamina D negli umani. A dosi maggiori, però, questi raggi ultravioletti hanno effetti dannosi su tutta la vita. In particolare, negli uomini esposizioni prolungate a radiazioni ultraviolette sono associate con: danni agli occhi; alterazioni del sistema immunitario; tumori alla pelle; Anche gli animali ne risentono di queste radiazioni. Le decisioni in sede internazionale Le ricerche sui danni provocati dai raggi ultravioletti non schermati dall'ozono sono recenti e non hanno ancora dato risultati definitivi. È comunque un dato di fatto che le radiazioni ultraviolette, soprattutto quelle a più alta energia, abbiano effetti di mutazione genetica e siano quindi causa di tumori. La questione energetica è nata proprio in relazione a quella ambientale. L’uso dell’energia modifica sensibilmente lo stato dell’ambiente e gli effetti possono essere di natura locale, regionale e globale. Per quanto riguarda l'ambiente e l'energia, uno dei problemi più importanti e più noto è quello relativo alla riduzione delle emissioni di gas che provocano l’effetto serra, dovute principalmente dalla produzione di energia tramite combustione di carbone, petrolio e gas. Il clima terrestre inoltre potrebbe essere destinato a cambiare a causa delle attività umane che stanno alterando la composizione chimica dell’atmosfera attraverso l’incremento dei gas serra. L’energia che proviene dal Sole è un fattore che scalda la superficie terrestre. Il protocollo di Kyoto, che fa seguito alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è uno dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a combattere i cambiamenti climatici. Esso contiene gli impegni dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento del pianeta. Il protocollo di Kyoto concerne le emissioni di sei gas ad effetto serra: - la CO2, prodotta dall’impiego dei combustibili fossili in tutte le attività energetiche e industriali oltre che nei trasporti; - il CH4, prodotto dalle discariche dei rifiuti, dagli allevamenti zootecnici e dalle coltivazioni di riso; - l’N2O, prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche; - gli HFC, impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere; - i PFC, impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere; - l’SF6, impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere. L’inquinamento, è un problema tipico dei paesi più industrializzati esso colpisce anche le zone più lontane dalla civiltà moderna, perché si espande attraverso le vie dell’aria e dell’acqua. Vi sono diversi tipi di inquinamento dell’ambiente, uno molto diffuso tra i tanti è l’inquinamento di tipo elettrico , esso causa l’alterazione del valore del campo elettromagnetico naturale, prodotto da ogni apparecchio o conduttore elettrico, da l frigorifero al cellulare che genera un campo elettromagnetico. Abbiamo parlato di energia elettrica essa è la forma più usata dall’uomo che pervade di ogni aspetto della vita quotidiana in quanto molto versatile e trasformabili più facilmente in altre forme di energie. Causano l’inquinamento la maggior parte delle centrali che producono energia elettrica per il nostro pianeta come le centrali termoelettriche. Il problema non interessa solamente le centrali termoelettriche, ma anche le centrale termonucleari che, anche se non inquinano direttamente possono essere molto pericolose nel caso di incidenti. L’energia del vento, quella muscolare dell’uomo, l’energia idraulica e quella termica prodotta dalla combustione dei vegetali derivano tutte più o meno direttamente dall’energia solare. Infatti mediante la fotosintesi clorofilliana l’energia luminosa viene immagazzinata nei vegetali, che costituiscono gli alimenti per uomini e animali. Il sole è anche l’artefice principale delle forze naturali siano esse eoliche oppure idriche. Esso, infatti, crea le correnti d’aria (venti), o causa l’evaporazione delle acque e le successive precipitazioni e origina l’accumulo di acqua nei bacini montani. Queste fonti sono inesauribili in quanto si rinnovano ciclicamente in periodi relativamente brevi. Le energie esauribili a differenza di quelle rinnovabili, queste fonti energetiche non sono inesauribili. Sono infatti costituite da giacimenti enormi ma pur sempre limitati e non ricostruibili perché accumulati in periodi di tempo molto lunghi, dell’ordine di milioni di anni. Il carbone fossile, il petrolio, i gas naturali, i combustibili nucleari appartengono tutti al gruppo delle fonti energetiche non rinnovabili. Al contrario le riserve di energie oggi disponibili si vanno sempre più riducendo