2 Sessuologia Le disfunzioni sessuali 1 i quaderni di aggiornamento in sessuologia clinica vol.2 · le disfunzioni sessuali I Quaderni di Aggiornamento in Sessuologia Clicnica vol.2 Le disfunzioni Sessuali Prodotto in associazione con Federazione Italiana di Sessuologia Clinica (F.I.S.S.) Biomedical Technologies srl www.btcongress.com Le disfunzioni Sessuali Premessa Giorgio Rifelli 5 1. Fisiologia della risposta sessuale maschile G. Alei, F. Ricottilli, P. Letizia, L. Alei 7 2. Fisiologia della risposta sessuale femminile Chiara Nanini, Valeria Valentino, Nicola Pluchino, Andrea Riccardo Genazzani 13 3. Epidemiologia delle disfunzioni sessuali Giada Mondini 19 4. Disfunzioni sessuali maschili Domenico Trotta, Tatiana Strepetova 25 5. Disfunzioni sessuali femminili Rossella E. Nappi, Francesca Albani, Franco Polatti 43 6. Le disfunzioni sessuali di coppia Rifelli Giorgio 53 7. Disfunzioni sessuali e cardiopatie Michele Adamo 63 8. Disfunzioni sessuali indotte da psicofarmaci Antonio La Torre 73 9. Il primo colloquio Gabriella Rifelli 85 10. Diagnosi sessuologica delle disfunzioni sessuali Salvatore Caruso 95 11. La terapia farmacologica delle disfunzioni sessuali maschili Fulvio Colombo, Alessandro Franceschelli, Marco Borghesi, Giorgio Gentile 103 12. Terapia chirurgica delle disfunzioni sessuali maschili G. Alei, F. Ricottilli, P. Letizia, F. Avenia, L. Alei 113 13. La psicoterapia sessuale Chiara Simonelli, Cinzia Silvaggi, Roberta Rossi 125 Premessa I disturbi della funzione sessuale stentano ancora oggi a trovare una loro adeguata ed univoca collocazione fra i capitoli della patologia medica e della psicopatologia. La stessa terminologia con la quale vengono indicati risente di una considerazione puramente clinico specialistica. Deficit erettile, eiaculazione precoce, vaginismo, dispareunia, anorgasmia, desiderio ipoattivo sono sintomi che vengono più di frequente usati per indicare una malattia così come avveniva in medicina prima dei progressi del sapere etiopatogenetico quando le malattie venivano chiamate con il loro sintomo clinicamente più evidente: la pertosse era la “tosse cattiva”, la parotite era chiamata “orecchioni” e la grave infezione che colpisce in maniera privilegiata polmoni e linfonodi dovuta al batterio Yersinia pestis aveva preso il nome dalle manifestazioni cutanee e così la si chiamava “peste bubbonica”. In tema di patologia sessuale siamo dunque ancora alle prese con elaborati scientifici carenti e confusivi per cui da un lato si mescola il sintomo con la malattia come avviene per la disfunzione erettile etichettata nella letteratura medica con la sigla DE e interpretata come se si trattasse di una malattia, mentre è solo un sintomo e dall’altro la letteratura psicologica sembra ignorare la fenomenologia clinica dell’impotenza erettile preoccupandosi più spesso quasi esclusivamente della psicogenesi dell’anerezione. I recenti progressi terapeutici, sia in ambito farmacologico come gli inibitori della fosfodisterasi di tipo 5 che in quello psicologico come le terapie mansionali, hanno inevitabilmente risentito dell’assenza di un consistente sostegno degli studi di patologia medica e psicologica diventando più spesso interventi curativi esclusivamente mirati al sintomo con la inevitabile conseguenza di essere malamente utilizzati e di ridurre quindi la loro efficacia terapeutica. D’altra parte si deve tener presente che la patologia e la clinica della funzione sessuale sono discipline recenti la cui costituzione è resa particolarmente complessa dalle connotazioni proprie della scienza sessuologica, materia per sua natura interdisciplinare che non ha omogenei protocolli di lettura e deve utilizzare parametri diversi di comprensione di una realtà quale è quella della sessualità che investe tematiche anatomiche, fisiologiche, ginecologiche, andrologiche, endocrinologiche, psicologiche, psichiatriche, sociologiche. Iwan Bloch quando all’inizio del ‘900 propose di costituire una nuova scienza chiamandola sessuologia (Handbuch der gesamten Sexualwissenschaft in Einzeldarstellungen. Berlino 1906) indicò anche la chiave di lettura antropologica quale modalità capace di costruire il nuovo sapere, ma il secolo trascorso non è stato sufficiente per trovare un linguaggio omogeneo e condiviso, anzi il progresso scientifico e tecnologico avendo determinato una sempre maggiore frammentazione del sapere ha reso ancora più difficile la possibilità di trovare un linguaggio e quindi una epistemologia unica per indirizzare e qualificare scientificamente la riflessione sessuologica. La varietà delle discipline coinvolte nello studio della sessualità non aiuta quindi l’apprendimento ostacolato anche, per l’oggetto stesso di cui si occupa la materia, dalla esclusione della sessuologia per lungo tempo attuata dai programmi universitari e specialistici e solo negli ultimi due decenni più o meno tollerata. Questa condizione è il motivo per cui i Quaderni di Aggiornamento sulle Disfunzioni Sessuali la cui composizione mi è stata affidata dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS), utilizzano l’apporto di specialisti diversi rinunciando alla presunzione di esaurire con un unico punto di vista la vastità e complessità della materia, ma anzi cercando di arricchire le conoscenze derivate da modalità differenti di comprensione della persona sofferente. Il testo intende aggiornare gli operatori della salute senza pretendere che si trasformino in specialisti del sesso ma, con l’obiettivo di farli consapevoli che per rendere efficace il loro agire clinico è indispensabile che fra i loro compiti professionali vengano presi in considerazione gli aspetti fisio-patologici della sessualità. Giorgio Rifelli 5 i quaderni di aggiornamento in sessuologia clinica vol.2 · le disfunzioni sessuali