Storia dell`Informatica e del Calcolo Automatico Prof. Francesca

Storia dell’Informatica e del Calcolo
Automatico
Prof. Francesca Perla
a.a. 2005/2006
1
Storia dei sistemi
operativi
Svolto da:
Del Grosso Eduardo
De Angelis Alberto
2
Premessa
La presente unità didattica si propone di analizzare e
approfondire :
• La Storia dei Sistemi Operativi.
3
Introduzione
Via via che la tecnologia avanzava e diveniva possibile produrre più
computer e a costi più bassi, veniva imponendosi la necessità di
costruttori e produttori di software di diffondere il computer su larga
scala, rendendone l’uso sempre più semplice, intuitivo e accattivante,
passando dai sistemi a riga di comando a quelli grafici.
In questa lezione non esamineremo meriti o demeriti delle softwarehouse che producono sistemi operativi, ma andremo solamente a
sbirciare nella storia dei Sistemi Operativi e di come questi si siano
evoluti e si siano imposti al mercato.
4
Sistema Operativo
L’utente interagisce con il S.O., per richiederne i servizi tramite una intrfaccia o
shell, che nel corso della storia si è sempre più evoluta, diventando una vera e
propria interfaccia grafica.
Una delle prime interfacce a riga di comando
Interfaccia grafica più evoluta
5
L’evoluzione dei Sistemi Operativi
6
Cronologia dei Sistemi Operativi
1960
1970
1980
1990
2000
7
Percorso generazionale dei Sistemi Operativi
• Generazione 0 : 1792 – 1881
– Computer di C. Babbage
• Generazione 1: 1945 - 1955
– valvole e tavole di commutazione
• Generazione 2: 1955 - 1965
– transistor e sistemi batch
• Generazione 3: 1965 – 1980
– circuiti integrati, multiprogrammazione e time-sharing
• Generazione 4: 1980 – oggi
– personal computer
8
Generazione 0 : 1792 - 1881
•
•
Il primo computer fu progettato dal
matematico inglese Charels Babbage
(1792-1881), che, però non potè mai
costruirlo per la tecnologia non
adeguata dell'epoca.
Babbage capì che avrebbe avuto
bisogno di "un programma" per far
funzionare il computer e per questo
assunse una certa Ada Lovelace,
( figlia del poeta Lord Byron ) la
"prima programmatrice", che ha dato
il
nome
al
linguaggio
di
programmazione ADA.
9
Prima Generazione (1945-55) - Valvole e Pannelli
Prima Generazione (1945-55) - Valvole e Pannelli
•
I primi computer sfruttavano la tecnologia a valvole ed anche se erano
poco potenti ed affidabili, erano di dimensioni enormi e potevano
occupare intere stanze. Un team di specialisti costruiva, manteneva e
programmava (in linguaggio macchina, per intendersi solo 1 e 0 ) la
macchina; non c'era sistema operativo e nemmeno l'assembler, bisognava
eseguire un programma per volta (generalmente tabelle matematiche)
sotto la supervisione del programmatore.
10
Prima Generazione (1945-55) - Valvole e Pannelli
Principali problemi:
1.
2.
3.
4.
5.
grossi problemi di affidabilità (guasti frequenti)
rigidità nell'assegnazione dei ruoli;
non esiste il concetto di programmatore come entità separata dal
costruttore di computer e dall'utente
utilizzazione lenta e complessa; l'operatore doveva:
1. caricare il programma da eseguire
2. inserire i dati di input
3. eseguire il programma
4. attendere il risultato
5. ricominciare dal punto 1.
tutto ciò a causa dell'assenza del sistema operativo
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Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
Primo Transistor
•
Con l'introduzione dei transistor negli anni cinquanta la situazione cambiò
radicalmente. Infatti i computer iniziarono ad essere prodotti in serie per
poterci lavorare. Si ebbe così la prima divisione tra coloro che progettavano
l'hardware e quelli che, invece, scrivevano e mantenevano il software.
Queste macchine, chiamate Mainframe, erano grosse e costose e venivano
usate soprattutto nelle istituzioni quali banche, università, etc. Permettevano
di usare i linguaggi di programmazione quali il Fortran e l'Assembler.
12
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
•
Inizialmente per poter eseguire dei programmi (o come venivano
chiamati job), un programmatore doveva scrivere il proprio
programma su carta, trasferirlo su schede, caricarlo nel computer,
aspettare che il computer avesse eseguito il calcolo e quindi
stampare il risultato.
Esempio di scheda perforata
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Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
•
•
•
•
Tale operazione era molto dispendiosa in fattori di tempo, è per questo
che si adottò la soluzione del sistema batch (a lotti).
L'idea di base era quella di dividere i tre lavori, ovvero:
– il caricamento dei dati
– il calcolo
– la stampa
Fu così che per il caricamento dei dati e la stampa vennero usati gli IBM
1401, i quali utilizzavano per comunicare delle cassette; per il calcolo
venne impiegata, invece una macchina più potente e costosa, l'IBM 7094.
In questo modo i tre compiti erano suddivisi e si potevano ottimizzare i
tempi di utilizzo dei pc. Ma questa generazione di computer venne usata
principalmente in ambito scientifico ed ingegneristico ed i primi sistemi
operativi (ovviamente ancora rudimentali) usati furono l'FMS (Fortran
Monitor System) e l'IBSYS, detti anche sistemi batch ("infornata").
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Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
15
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
Principali problemi:
Molte risorse restavano inutilizzate:
•
durante le operazioni di lettura schede / stampa,
•
durante il caricamento di un nuovo job, il processore restava
inutilizzato
•
parte della memoria restava inutilizzata
Primo miglioramento (ma non una soluzione)
•
caricamento di numerosi job su nastro (off-line)
•
elaborazione (output su nastro)
•
stampa del nastro di output (off-line)
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Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
Riassumendo, in questa generazione troviamo:
1.
una netta separazione tra costruttori, operatori e programmatori:
–
il programmatore scrive (su carta) un programma in un linguaggio ad
alto livello, perfora una serie di schede con il programma e il suo input
e consegna le schede ad un operatore.
–
l'operatore inserisce le schede di controllo,inserisce le schede del
programma, attende il risultato e lo consegna al programmatore.
2.
Utilizzo di schede perforate.
3.
Utilizzo di linguaggi di programmazione : Fortran e Assembly.
4.
Utilizzo di Sistemi operativi batch.
17
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e sistemi batch
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Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti Integrati e
multiprogrammazione
Primo Chip
™ Negli anni sessanta ci fu il problema di mantenere due
produzioni di prodotti, l'IBM 1401 e l'IBM 7094, la cui
manutenzione risultava troppo costosa. Per questo motivo fu
prodotto il System/360, un prodotto che poteva sostituire (e
migliorare) le funzionalità dei due prodotti precedenti, ed
inoltre poteva servire sia per applicazioni scientifiche sia
commerciali.
™ Il 360 utilizzava gli IC (Integrated Circuit) che offrivano un
miglior rapporto prezzo/prestazioni e utilizzava il sistema
operativo OS/360 il quale poteva sia eseguire numerosi
processi di I/O (come il 1401) sia eseguire difficili compiti
computazionali (come il 7094).
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Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti Integrati e
multiprogrammazione
• L'OS/360 venne implementato anche nei computer successivi i
quali erano, tra loro, tutti compatibili; lo svantaggio era che i
sistemi operativi stavano diventando di dimensioni mastodontiche.
• Ma i vantaggi apportati nel campo furono notevoli, grazie alla
multiprogrammazione, che permetteva al computer di eseguire più
job conteporaneamente ottimizzando l'uso della CPU, ed allo
spooling (Simultaneous Peripheral Operation On Line), usato per
mettere l'output in sequenza e mandarlo quindi ai dispositivi.
• Per evitare che i programmatori aspettassero ore prima di sapere il
risultato di un programma, il M.I.T. sviluppò il concetto di
timesharing (con il CTSS - Compatible Time Sharing System),
ovvero una serie di computer collegati che sfruttavano la CPU in
base alle richieste "reali", ottimizzando in questo modo il lavoro
stesso.
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Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti Integrati e
multiprogrammazione
• Successivamente il M.I.T., con la Bell Labs e la General
Electric sviluppò il progetto MULTICS (MULTiplexed
Information and Computing Service) che doveva collegare tra
loro dei server con dei terminali, permettendo quindi a costi
ridotti di accedere a dei servizi che fino a qualche hanno prima
costavano milioni di dollari.
•
Così come per la macchina di Babbage, il MULTICS fu un
mezzo flop, ma pose delle ottime basi teoriche per i sistemi
operativi futuri.
21
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti Integrati e
multiprogrammazione
•
Infatti un dipendente della Bell Labs, Ken Thompson, sviluppò una
versione ad "un-utente" del MULTICS ed è così che nacque UNIX.
Molte varianti di UNIX si sono sviluppate, come il System V, BSD
(Berkley Software Distribution), Minix (usato in ambito didattico)
e successivamente (sulla base di MINIX e UNIX) l'ormai
famosissimo Linux dello studente finlandese Linus Torvalds. Ad
oggi i sistemi operativi UNIX offrono una compatibilità di base
necessaria a non stroncarne lo sviluppo.
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Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti Integrati e
multiprogrammazione
Quindi in questa generazione i sistemi operativi non erano più batch,
ma interattivi, multiprogrammazione e time sharing, venivano
programmati con linguaggi ad alto livello come C,shell scripting e
Possedevano editor testuali e editor grafici.
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Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti Integrati e
multiprogrammazione
Vantaggi
•
Il processore non viene lasciato inattivo (idle) durante operazioni
di I/O molto lunghe
•
la memoria viene utilizzata al meglio, caricando il maggior
numero di job possibili.
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Quarta Generazione (1980-oggi) – Microprocessori-Personal
Computer
Microprocessori
I punti chiave importanti che troviamo in questa generazione sono:
•
•
•
•
I personal computer sono dedicati a singoli utenti
L’obiettivo primario diventa la facilità d’uso
Essendo dedicati a singoli utenti, i sistemi operativi per PC sono in
generale più semplici
Tecnologie a finestre
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Quarta Generazione (1980-oggi) – Microprocessori-Personal
Computer
•
•
•
Dagli anni 80 ad oggi abbiamo assistito ad un crescente
miglioramento dei sistemi operativi e finalmente si può dire che il
versante del software sembra aver raggiunto quello dell’hardware
I sistemi operativi sfruttano le nuove istruzioni dei
microprocessori, sono compatibili con tutto l’hardware disponibile
e rendono il lavoro molto più facile ed efficiente.
In questo periodo di tempo si sono susseguiti molti sistemi
operativi, (non sono mancate le polemiche legati ad essi e ai
monopoli) primo tra tutti il CP/M (Control Program for
Microcomputers), il cui autore fondò la Digital Research.
26
Quarta Generazione (1980-oggi) – Microprocessori-Personal
Computer
•
In seguito si affacciò sulla scena il DOS, comprato dalla Microsoft e rivenduto
all'IBM con il nome MS-DOS. Un po' di tempo dopo un certo Doug Engelbart
inventò la GUI (Graphical User Interface) che venne adottata dalla Xerox e poi
ceduta alla Apple per creare, prima il Lisa, poi il Macintosh
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Quarta Generazione (1980-oggi) –Microprocessori- Personal
Computer
•
•
•
•
Sul successo della Apple, la Microsoft decise di sviluppare
un'interfaccia grafica per il DOS, dando così vita al Windows;
se le prime versioni di Windows non erano veri e propri sistemi
operativi (fino al Win 3.11), con l'uscita di Windows 95, Microsoft
si afferma come leader mondiale nei sistemi operativi.
Prima dell'uscita della versione successiva, Windows 98, venne
sviluppato Windows NT. L'attuale evoluzione di Windows 98 è il
Windows ME (Millenium), mentre NT è sviluppato in Windows
2000.
Ad oggi è disponibile, invece, Windows XP, sia per l'utenza
domestica che professionale.
28
Quarta Generazione (1980-oggi) –Microprocessori- Personal
Computer
•
Sull'altro versante i sistemi operativi come Unix e Linux hanno
continuato a crescere e implementano un'interfaccia grafica (molto
simile a quella di Windows) chiamata X Windows. Altri sistemi
operativi da menzionare sono il BeOS il quale è, ormai,
completamente abbandonato a se stesso ed il QNX, sistema operativo
real-time intenzionato a conquistare ampie fette di mercato.
•
Finalmente oggi possiamo dire che un moderno sistema operativo è
quindi perfettamente aderente alla definizione data in qualche slide
precedente cioè: costituisce un’interfaccia tra la macchina e l’utente,
(rendendo quest’ultimo in grado di operare in modo semplice,
efficiente e sicuro) e gestisce in modo ottimale le risorse, sfruttando il
parallelismo esistente tra i vari sottoinsiemi e le ultime innovazioni
tecnologiche.
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Quarta Generazione (1980-oggi) –Microprocessori- Personal
Computer
Classificazione dei Computer e dei loro Sistemi Operativi:
Mainframe
Al livello più alto ci sono i sistemi operativi per i mainframe, enormi
computer con una elevata capacità di I/O; basti pensare che un
mainframe con 1000 dischi e migliaia di Gigabyte non è affatto
inusuale. Vengono ancora usati come server per internet, per grosse
compagnie o per transazioni commerciali. I sistemi operativi per
mainframe devono poter eseguire moltissimi job alla volta. Un
esempio di sistema operativo per mainframe è l'OS/390, l'evoluzione
dell'OS/360.
Server
Scendendo troviamo i sistemi operativi per i server, che possono
spaziare da grandi personal computer, workstation fino ai mainframe.
Il sistema operativo deve poter permettere agli utenti di condividere
risorse hardware e software, come ad esempio un Web Server
contenente delle pagine web. I sistemi operativi presenti in questa
categoria sono UNIX, Windows 2000 (ed anche Windows XP) e
Linux.
30
Quarta Generazione (1980-oggi) – Microprocessori-Personal
Computer
•
Multiprocessore
Alcune compagnie ed università connettono più CPU in parallelo per
aumentare la potenza di calcolo. Questi computer generalmente
necessitano di particolari sistemi operativi, ma spesso non sono altro
che varianti dei sistemi operativi server con particolari funzioni per la
comunicazione e la connettività.
•
Personal Computer
Un sistema operativo per personal computer deve offrire ad un utente
un'interfaccia gradevole e delle funzionalità come un wordprocessor ed
un accesso ad internet. I sistemi operativi in questa categoria sono
Windows 98, Windows 2000, Windows XP, Macintosh e Linux.
31
Approfondimento storico di
alcuni Sistemi operativi
32
Storia del MS-DOS
•
•
•
•
•
MS-DOS è il sistema operativo, prodotto da Microsoft, che fu
abbinato al primo PC IBM.
Il nome deriva dalle iniziali della Microsoft, cioè MS, mentre DOS
significa Disk Operating System.
Dalla sua prima uscita, nel 1981, ad oggi, l’MS-DOS ha subito
un’evoluzione profonda, concretizzata nelle diverse versioni
rilasciate dalla Microsoft.
Questo sistema operativo ha due compiti principali:
– la gestione dell’interfaccia utente
– la gestione delle risorse.
Entrambe sono state fortemente influenzate nel corso degli anni sia
dal progresso tecnologico, sia dall’evoluzione delle teorie di
gestione. I personal, ai quali l’MS-DOS si rivolge, pur conservando
le loro caratteristiche di base, in un decennio sono cambiati
profondamente.
33
Storia del MS-DOS
•
•
I PC si sono arricchiti di nuovi dispositivi come il disco fisso, che
in principio non era previsto, le memorie e i processori sono
diventati a ritmo vertiginoso sempre più veloci e il PC si è dovuto
adattare ad interfacciarsi con le strumentazioni più disparate.
L'interfaccia standard di MS-DOS era una shell (chiamata
command), come su tutti i sistemi dell'epoca.
Interfaccia utente del MS-DOS
34
Storia del MS-DOS
•
•
La riduzione dei prezzi e l’aumento delle prestazioni ha permesso la
diffusione del PC nelle case di una massa enorme di utenti.
Per questo, se un sistema deve essere accessibile ad un vasto pubblico,
spesso digiuno anche delle minime nozioni informatiche, è necessaria
un’interfaccia evoluta e semplice, ma contemporaneamente anche in
grado di sfruttare le potenti risorse dei nuovi PC.
35
Storia del MS-DOS
•
•
•
Nel
1979, la compagnia americana
'Seattle Computer
Products' realizzò una scheda con processore 8086 per il bus S100. Una delle prime di queste schede fu a disposizione della
Microsoft. Questa piccola compagnia era conosciuta per il loro
BASIC per CP/M .
Circa due settimane dopo, alla conferenza nazionale di computer a
New York, mostrarono una versione di BASIC per processori
8086.
Nel Novembre del 1979 cominciò la vendita delle schede. Seattle
Computer Products era in attesa che la Digital Research rilasciasse
una nuova versione del loro sistema operativo CP/M. Dopo sei
mesi di attesa la versione del nuovo CP/M non era in vista, così
Seattle decise nell'Aprile del 1980 di realizzare il suo sistema
operativo. Nell'Agosto del 1980 Seattle iniziò la vendita della
prima versione del suo sistema operativo chiamato 'QDOS V0.10'.
Era veloce è grezzo (dirty), ma funzionava.
36
Storia del MS-DOS
•
•
•
Intorno all'Ottobre 1980, IBM cominciò a cercare nel mercato un
sistema operativo per il nuovo PC-IBM. Essa inizialmente cercò di
usare il CP/M della Digital Reseach, il sistema operativo
industriale standard di allora, a quei tempi potevi lanciare un
BASIC con funzioni per il disco, il sistema operativo di
qualcun'altro o il CP/M.
Ci sono varie storie popolari che raccontano gli attriti tra DR e
IBM. La storia più popolare narra che Gary Kildall o DR ha
snobbato gli esecutivi della IBM volando con il suo areoplano il
giorno in cui avevano fissato l'appuntamento.
Un'altra storia narra che Kildall non ha voluto rilasciare il sorgente
del CP/M alla IBM, tuttavia lo aveva sempre fornito alle altre
compagnie. Una affermata industria molto attendibile afferma che
la moglie di Kildall ha rovinato l'affare insistendo su vari
cambiamenti da applicare al contratto.
37
Storia del MS-DOS
•
L'IBM allora si recò dalla Microsoft. Questi erano dei fornitori di
linguaggi. Bill Gates e Paul Allen avevano scritto dei BASIC e li
vendevano su nastri perforati o dischi. Microsoft non aveva sistemi
operativi per 8086 da vendere, tuttavia molto velocemente si
accordò con la 'Seattle Computer Products' per dare in licenza la
nuova versione del 86-DOS V0.30 (QDOS fu rinominato in 86DOS) alla IBM.
38
Storia del MS-DOS
•
•
L'86-DOS V0.30 era approssimativamente composto da 4000 linee di
codice. Questo codice fu rapidamente ripulito e presentato alla IBM
per essere valutato.
La IBM stessa si trovò disponibile verso l'offerta del "Microsoft Disk
Operating System 1.0" da parte della Microsoft. Un accordo fu
raggiunto tra i due, IBM accettò l'86-DOS come il principale sistema
operativo per i loro nuovi PC. Microsoft comprò tutti i diritti del 86DOS nel Luglio 1981 (orami giunto nella versione 1.0 rilasciata dalla
Seattle nell'Aprile del 1981) e "IBM personal Computer DOS 1.0" fu
pronto per la data di introduzione dei PC nel mercato nell'Ottobre
1981.
39
Storia del MS-DOS
•
•
•
IBM sottopose il sistema operativo ad un programma intensivo per
assicurarne la qualità, furono trovati oltre 300 bugs e decisero di
riscrivere i programmi. Questo è il motivo per cui PC-DOS è
proprietà sia di IBM che di Microsoft.
Alcune successive versioni del DOS avevano differenti nomi, tipo
Compaq-DOS, Z-DOS, Software Bus86, etc,.
Dalla versione 2.0 Microsoft ha manovrato tutti tranne IBM a
riferirsi al prodotto come "MS-DOS".
40
Storia del MS-DOS
•
•
•
IBM non fornì il DOS come prodotto a se stante fino a quando la
seconda generazione AT/339 fu commercializzata (PC-DOS 1.1 =
MS-DOS 1.24). Per gli IBM venduti senza sistema operativo
potevi ordinare uno tra i disponibili di allora, nell'ipotesi che che
avevi il disk drive opzionale e l'espansione di memoria di 64K ( il
modello base aveva 16K ed il connettore per il registratore a
cassette).
Questi sistemi operativi erano
– IBM Personal Computer DOS 1.0
– CP/M-86 della Digital Research.
Fin quando il DOS da $35.95 era l'alternativa più economica alle
altre scelte tutti quanti lo comprarono.
41
Storia del MS-DOS
•
•
La prima versione acquistabile del MS-DOS è la V1.25 distribuita nel
Luglio 1982. Microsoft vendette questa versione a tutti i produttori di
computers che mostravano interesse.
La versione V1.25 è la stessa cosa del PC-DOS V1.10 ed MS-DOS
V1.24. Il sistema operativo che la Microsoft offri alla IBM si chiamava
MS-DOS 1.0, esso non fu mai distribuito al pubblico.
42
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
•
0.1 QDOS Agosto 1980
– Realizzato dalla Seattle Computer.
•
0.3 86-DOS Dicembre 1980
– Realizzato dalla Seattle Computer.
•
1.0 86-DOS Aprile 1981
– Realizzato dalla Seattle Computer.
•
1.00 PC-DOS Agosto 1981
– Primo rilascio della IBM
– Basilarmente ha le stesse funzioni del 86-DOS
43
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
•
1.05 PC-DOS
– Versione interna alla IBM.
•
1.10 PC-DOS Giugno 1982
– Correzione di alcuni Bugs
– Supporto per i floppy drive a doppia faccia.
•
1.24 MS-DOS Giugno 1982
– Come il PC-DOS v1.10.
•
1.25 MS-DOS Luglio 1982
– Come il PC-DOS v1.10, è il primo rilascio non-IBM del DOS
La storia del MS-DOS comincia da qui, con il rilascio della
versione 1.25.
44
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
• 2.00 PC-DOS Marzo 1983 Per PC/XT
– Supporto per subdirectory tipo Unix
– Device drivers installabili
– Ridirezione dell'I/O
– Supporto per il disco fisso
– Gestione dei file tramite handle
• 1.85 PC-DOS Aprile 1983
– Versione interna alla IBM , estende la v1.10.
• 2.01 MS-DOS Maggio 1983
– Primo supporto per formati di contea differenti.
• 2.10 PC-DOS Ottobre 1983
– Per IBM PCjr
– Corretti i Bugs della 2.0.
45
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
• 2.11 MS-DOS Dicembre 1983
– Basilarmente un incrocio tra PC-DOS 2.10 e MS-DOS 2.01
• 2.12 MS-DOS - 1983
– Versione Speciale per TI pro
• 3.00 PC-DOS Agosto 1984
– Floppy da 1,2 MB
– Nuove chiamate di sistema
– Nuovi programmi esterni
– 16-bit FAT
– Supporto specifico per le reti IBM
• 3.05 MS-DOS Novembre 1984
– Primo rilascio Non-IBM della versione 3.x
46
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
• 3.10 PC-DOS Novembre 1984
– Corretti gli errori della 3.0
– Implementato il supporto per le reti.
• 2.25 MS-DOS Ottobre 1985
– Esteso il supporto per le lingue straniere.
• 3.20 PC-DOS Gennaio 1986
– supporto per i floppy da 720KB
– XCOPY
– Diverse versioni nazionalizzate rilasciate per entrambi MSDOS e PC-DOS.
• 4.00 MS-DOS Aprile 1986
– Multitasking (Solo per l'Europa)
– Ritirato dal mercato dopo brevissimo tempo.
47
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
• 3.30 PC-DOS Aprile 1987 per PS/2 series
– Supporto per floppy da 1.44
– Supporto per multiple partizioni DOS
– Migliorato il supporto per le lingue straniere
– Nuove chiamate di sistema
• 3.31 MS-DOS Novembre 1987
– Supporto per le partizioni superiori a 32 Mb
• 3.40 PC-DOS - 1988
– Versione interna alla IBM - non rilasciata
48
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
• PC-DOS 4.0 - Agosto 1988
– Limite di dimensione di 32 MB per le partizioni degli hard disk
ufficialmente superato. l'introduzione per il supporto di dischi con
capacità maggiore di 32 Mb, con conseguente riorganizzazione
della struttura con cui i dati erano posti sul disco stesso, sconvolse
un po' tutti. Erano numerosi i programmi che accedevano
direttamente alla struttura del disco. Sebbene questo non sarebbe
mai dovuto accadere, è compito del sistema operativo occuparsi
delle funzioni a basso livello
– Aggiunte altre chiamate di sistema
– Supporto di rete migliorato per alcuni comandi esterni
– Abbandonato il PCjr
49
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
•
4.01 MS-DOS Dicembre 1988
– Versione Micro$oft con alcune correzioni. In realtà la versione
4.01 correggeva numerosi bugs presenti nella 4.00. Questa era così
instabile che costrinse la Microsoft a lavorare duro per poter
fornire questa 4.01 dopo soli 4 mesi. La versione corretta di questo
rilascio doveva essere 5.0
•
MS-DOS 5.0 - Giugno 1991
– Possibilità di usare fino a 8 hard disk
– Supporto ai floppy da 2,88KB
– Versione decisamente più stabile e robusta delle precedenti.
50
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
• V MS-DOS Febbraio 1993
– Versione di MS-DOS 5.0 per il mercato Giapponese
• MS-DOS 6.0 - Marzo 1993
– Compressione del disco
– Configurazioni multiple in AUTOEXEC.BAT e CONFIG.SYS
51
Cronologia dello sviluppo del sistema MS-DOS
•
MS-DOS 6.20 - Settembre 1993
– Doublespace riscritto, per perdite di dati che occasionalmente
causava.
•
MS-DOS 6.22 - Maggio 1994
– Nuovo software di compressione del disco (Drivespace)
– Ultima versione di DOS standalone
•
MS-DOS 7.0 - Agosto 1995
– incorporata in Windows 95
52
Cloni di MS-DOS: DR-DOS
•
•
•
Il DR-DOS è un clone software del sistema operativo MS-DOS, di
cui
è
compatibile
con
la
versione
6.22.
Sviluppato dalla Digital Research nel 1987; nei primi anni '90
venne acquistato da Novell, che lo cedette a Caldera nel 1996.
Quest'ultima, dopo varie vicende legali contro Microsoft, decide di
rilasciarlo gratuitamente per uso privato con il nome di Caldera
OpenDOS. Ceduto successivamente alla Lineo, una consociata
della Canopy, venne modificato per farne un sistema operativo per
sistemi embedded: nel 2002 viene ceduto alla DeviceLogics che ne
continua lo sviluppo in questo senso, e attualmente ne
commercializza la versione 8.0.
Attualmente la versione di DR-DOS disponibile gratuitamente è la
7.03, ed è multitasking.
53
Cloni di MS-DOS: FreeDOS
•
•
•
FreeDOS è un progetto che mira a produrre un sistema operativo open
source completamente compatibile con il vecchio MS-DOS.
Scopo del progetto è anche la rivitalizzazione di vecchi computer che
potrebbero ancora funzionare egregiamente con un sistema operativo
molto leggero e dinamico.
Il progetto è nato il 28 giugno 1994 con il nome di PD-DOS per opera
di Jim Hall quando capì che, esistendo già diversi programmi in grado
di sostituire gli originali comandi di MS-DOS, sarebbe stato possibile
riprodurre un sistema completo. Il 24 luglio 1994 il nome venne
cambiato in Free-DOS. Nel giro di breve tempo il progetto attirò un
buon numero di contributori. Nel 1996 il entrò nell'uso scrivere
FreeDOS invece che Free-DOS.
54
Storia di Windows
55
Storia di Windows
•
•
Microsoft Corporation iniziò lo
sviluppo di Windows, che allora si
chiamava Interface Manager, nel
settembre 1981, mentre la Apple
rilasciava già un sistema operativo
grafico per il suo Lisa (il precursore
dei Macintosh).
L'annuncio ufficiale venne dato nel
novembre
1983,
promettendo
un'interfaccia facile da usare, con il
supporto del multitasking. Il
rilascio fu però posticipato diverse
volte e solo dopo due anni di attesa
la prima versione, la 1.0, fu
disponibile sul mercato. Le
applicazioni disponibili erano così
poche che MS incassò un duro
colpo.
56
Storia di Windows
Una delle prime interfacce di Windows Ver.1.01
57
Storia di Windows
•
•
Negli anni successivi furono studiati miglioramenti che potessero
rendere ancor più interessante il prodotto, e fu necessario includere
dei driver che consentissero di utilizzare differenti tipi di
hardware (monitor, stampanti, ecc.).
Il primo passo venne compiuto nel novembre 1987, con la
commercializzazione della versione 2.0.
58
Windows 2.0 e 2.1
•
•
Nel novembre 1987 esce la versione
2.0 e a fine 1988 è disponibile la 2.1
(meglio note rispettivamente, poi,
come
Windows/286
e
Windows/386). I miglioramenti
introdotti nella 2.0 consistono nella
nascita del DDE (Dynamic Data
Exchange), soluzione in grado di
facilitare le comunicazioni fra
applicativi diversi.
Finalmente si può scegliere tra
finestre
affiancate
oppure
sovrapposte e lo standard SAA
(System Application Architecture)
rende le applicazioni più simili tra
loro, facilitando l'apprendimento.
59
Windows 2.0 e 2.1
•
•
•
In questo periodo si incominciano ad utilizzare dei computer AT
(Processore Intel 80286) con hard disk da 10-20 MB e a sfruttare
tutti i 640 K di RAM del DOS. Le prestazioni risultano sempre
molto limitate
La versione Windows/286 è in grado di utilizzare 64K di memoria
estesa. In questo modo si superava il limite di 640K del DOS; ciò
in aggiunta alla disponibilità della specifica LIM EMS 4.0
(Lotus.Intel-Microsoft
Expandede
Memory
Specification)
consentiva un miglior utilizzo della memoria.
La versione Windows/386 richiedeva l'utilizzo dei nuovi
processori 386 con bus dati a 32 bit, ma offriva ulteriori incrementi
di velocità e potenza.
60
Windows 2.0 e 2.1
61
Windows 3.0
•
•
La comparsa di Windows 3.0 nel maggio del 1990 segna un
momento storico: l'aspetto friendly (amichevole) e le icone del
nuovo Program Manager sono molto gradite e la flessibilità è
grande.
La 3.0 fu la prima versione di Windows che ebbe un largo
successo, permettendo a Microsoft di competere con il computer
Apple Macintosh e Commodore Amiga sul fronte dell'interfaccia
grafica (GUI).
62
Windows 3.0
• La versione 3.0 includeva una interfaccia utente riorganizzata, assieme
ad a miglioramenti tecnici per permettere l'uso delle capacità dei
processori Intel 80286 e 80386. I programmi che non facevano uso
dell'interfaccia grafica potevano essere eseguiti in una finestra,
rendendo il sistema utilizzabile come una grezza piattaforma
multitasking per le applicazioni legacy. Il Program launcher e il file
manager del DOS furono sostituiti con gli equivalenti a icone e venne
introdotto un pannello di controllo, che includeva una limitata gestione
dello schema di colore dell'interfaccia.
• Era inclusa una limitata quantità di applicazioni, come:
– un semplice editor di testo (Notepad)
– un Word Processor (Write)
– un gestore di macro
– una calcolatrice.
63
Windows 3.0
64
Windows 3.1
•
Windows 3.1 nel 1992 completa l'opera, migliorando tutti i
tipi di supporto (reti,stampanti, ecc.), velocizzando il File
Manager e aprendo la via ai programmi multimediali.
•
Anche i messaggi "Errore dell'applicazione irreversibile“
diminuiscono o sono comunque ben spiegati tramite i nuovi
servizi API (Application Programming Interface).
65
Windows 3.1
66
Windows 3.x
• L'implementazione del protocollo TCP/IP sotto Windows 3.x faceva
affidamento su pacchetti di terzi. Un'altra soluzione era l'aggiornamento a
Windows for Workgroups
Windows 3.2 fu solo una versione per la lingua cinese
Windows 3.x fu infine sostituito prima da Windows 95 e poi da Windows 98,
che integrarono le componenti MS-DOS e Windows in un unico prodotto.
67
Windows 95
•
Windows 95 (chiamato in codice Chicago) è un sistema operativo a
interfaccia grafica per processori Intel 80386 e superiori, rilasciato
il 24 agosto 1995 da Microsoft.
68
Windows 95
•
•
Le novità introdotte da Windows 95
sono molteplici e sostanziali tanto
da poter parlare di un prodotto
nuovo
rispetto
alle
versioni
precedenti.
Tra le molteplici caratteristiche
della nuova architettura, la più
rilevante è senza dubbio il fatto che
Windows 95 è un vero e proprio
sistema operativo a 32 bit. Ciò
significa la possibilità di sfruttare a
pieno la velocità e le capacità di
indirizzamento dei processori Intel
32 bit (80386, 80486 e Pentium).
69
Windows 95
70
Windows 95
•
Come secondo aspetto, ma non meno importante, la nuova
implementazione interna di Windows 95 chiude finalmente il
capitolo MS-DOS; siamo infatti di fronte ad un sistema integrato,
nel senso che la vecchia dualità tra MS DOS e Windows con tutte
le problematiche connesse (acquisto e installazione separata,
coesistenza difficile dei due mondi) è ormai solo un ricordo:
l'utente dopo l'avvio macchina si trova direttamente a livello di
interfaccia grafica.
•
Altra grande novità rispetto alle versioni precedenti è la funzione
Plug and Play (PnP) che ha reso molto più semplice l'installazione
e la configurazione di nuovi dispositivi hardware.
71
Windows 95
•
•
•
•
L'installazione di nuove periferiche hardware con le vecchie versioni
di DOS e Windows non era un compito facile, soprattutto per l'utente
medio che ha una conoscenza limitata del funzionamento dei
computer.
Ogni componente necessita di accedere a risorse di sistema come IRQ
e canali DMA, del tutto sconosciute alla maggior parte degli utenti, e
l'errata configurazione di un componente può portare a conflitti che
provocano il cattivo funzionamento del sistema.
IRQ sta per Interrup ReQuest line (Linea di richiesta di interrup);
molte periferiche utilizzano un IRQ per segnalare alla CPU che
necessitano del suo controllo.
DMA sta per Direct Memory Access (Accesso diretto alla memoria), e
molte periferiche utilizzano canali DMA per accedere alla memoria
direttamente, anziché attraverso la CPU.
72
Windows 95
La specifica Plug and Play si propone cinque obbiettivi
fondamentali:
1.
2.
3.
4.
5.
Facilitare l'installazione e la configurazione di nuovi dispositivi;
Intraprendere in modo dinamico modifiche alla configurazione;
Mantenere l'indipendenza dal sistema operativo e dall'hardware;
Garantire la compatibilità con l'hardware esistente;
Aumentare la flessibilità senza aumentare la complessità.
73
Windows 95
•
•
•
•
Per consentire tutti questi obbiettivi è indispensabile la
collaborazione tra produttori hardware, progettisti BIOS e
programmatori di sistemi operativi.
Il concetto di Plug and Play è stato formalizzato nel marzo 1993
alla Windows Hardware Conference da Microsoft, Intel e Compaq.
Le specifiche Plug and Play per BIOS, APM, ISA, SCSI,LPT,
COM, ESCD, PCI, PCMCIA, VL E VESA DDC sono state
completate e rese disponibili ai produttori di hardware. Queste
specifiche sono state ottenute mediante un lavoro di interscambio
di notizie svoltosi su Compuserve.
Il Plug and Play è parte integrante dell'accordo dei produttori di
PC per l'anno 1995.
74
Windows 95
•
•
•
Lo standard Plug and Play rende molto più semplice l'installazione
di nuove periferiche, poiché in questo caso esse vengono
configurate automaticamente da Windows.
Per i dispositivi interni, si deve ancora aprire il computer e
installare fisicamente la periferica, ma poi è sufficiente lanciare la
procedura automatica di installazione hardware dal pannello di
controllo.
Windows riconosce il nuovo dispositivo hardware e lo configura
automaticamente assegnando il canale DMA e l'IRQ appropriato,
ed effettuando tutte le impostazioni in modo che non si verifichino
conflitti con altre periferiche installate nel sistema.
75
Windows 95
•
Windows 95 è il capostipite della famiglia di sistemi operativi a cui
siamo abituati: ha introdotto il menu "Start", la "Barra delle
applicazioni", il desktop come area operativa e tutta una serie di
tecnologie che utilizziamo ancora oggi, anche se perfezionate e
rese più semplici.
Desktop
76
Windows 95
•
•
•
•
Un’ altra Importante novità é la possibilità di dare nomi lunghi (255
caratteri) ai file, che possono contenere spazi, lettere maiuscole e
simboli strani.
Le icone che rappresentano documenti, cartelle o programmi possono
essere manipolate, per copiarli, cancellarli o spostarli.
Per cancellare un documento, ad esempio, basterà trascinare la sua
icona sul cestino; per recuperarlo basterà scegliere "ripristina" dal
cestino oppure per eliminarlo definitivamente e recuperare lo spazio
sul disco fisso l’opzione è "svuota cestino".
La guida in linea è più ricca di quella della versione precedente.
77
Windows 95
Il Sistema fornisce anche delle utility come:
•
BACKUP per l’archiviazione dei dati
•
SCANDISK per analizzare e riparare malfunzionamenti sulle unità
disco
•
DEFRAG per ottimizzare l’accesso ai dati riducendo i tempi di attesa
e aumentando l’efficienza del sistema
•
DriveSpace, per comprimere volumi (un disco contiene dati compressi
che se richiamati vengono decompattati automaticamente da Windows
ed eseguiti)
78
Windows 95
•
Agli inizi di novembre 1995 le copie installate ufficialmente erano 7
milioni. La pubblicità, accompagnata dalla canzone "Start me up" dei
Rolling Stones, è costata 100 milioni di dollari, lo sviluppo di Wndows
95 ha richiesto il lavoro di 500 programmatori (impegnati per ben 3
anni) e di 400 mila beta tester. Nei primi quattro giorni vennero
vendute un milione di copie.
79
Windows 95
Interfaccia grafica Windows 95
80
Windows NT 3.1
•
•
•
Le varie versioni di Windows NT erano destinate principalmente
all'uso professionale, Windows NT 3.1 è la piattaforma Microsoft per i
grandi sistemi.
Rilasciato nel 1993, era stato progettato per l'uso su server,
workstations e macchine per lo sviluppo di software. Non rimpiazzerà
Windows per DOS; la serie NT (New Technology) rappresenterà
un'alternativa, un percorso parallelo dedicato a sistemi di fascia alta ed
altre organizzazioni.
In futuro, le versioni NT e "home" convergeranno in un'unica
soluzione. Mentre l'interfaccia utente rimase simile a quella di
Windows 3.1,
81
Windows NT 3.5
•
Windows NT 3.5, migliorò le prestazioni e ridusse i requisiti di
memoria.
•
Fu rilasciato nel settembre 1994. Windows NT 3.5 Workstation
sostituì Windows NT 3.1, mentre la versione NT 3.5 Server sostituì
Windows NT 3.1 Advanced Server.
•
L’interfaccia grafica è quella del vecchio Windows 3.x, con
l’aggiunta di alcune utilità per la gestione delle risorse di sistema
(System Administration Tools).
82
Windows NT 3.5
83
Windows NT 3.5
•
Vi è inoltre :
– un software di backup
– un Disk Administrator per modificare la configurazione delle unità
a disco
– un Event Viewer che raccoglie cronologicamente gli eventi di
sistema, permettendo in questo modo di verificare eventuali
malfunzionamenti
– Diagnostics permette l’analisi della configurazione del sistema
– User Manager consente la gestione dei profili dei vari utenti
– Sono riconosciuti tutti protocolli e supporti hardware per la
maggior parte degli adattatori di rete disponibili sul mercato
– Sono inoltre possibili funzioni standard Ftp, Telnet, e Ping
84
Windows NT 4.0
•
L'ultima versione del sistema NT è Windows NT 4.0, esce il 24
agosto 1996 a un anno esatto da Windows 95 (di cui però non è il
successore) e ne prende l'interfaccia utente. Il sistema operativo
affianca un'interfaccia sensibilmente migliorata graficamente con
una potente possibilità di gestione avanzata delle reti, infatti è
destinato a server e workstation
•
Ha un ottimo successo di mercato come sistema server a spese dei
sistemi Unix
85
Windows NT 4.0
86
Windows CE
•
Windows CE (Compact Edition) è il sistema, dotato del look di
Windows 95 e NT, che permette, a chi ha familiarità con i sistemi
operativi Microsoft di usare istintivamente un palmare.
•
Windows CE 1.0 venne rilasciato nel novembre 1996; nell'anno
seguente verranno venduti circa 500 mila palmari in tutto il
mondo.
Windows CE 2.0, disponibile dagli inizi del 1998, pose fine a
molti problemi sollevati dagli utilizzatori della versione
precedente.
Nel corso della Windows Ce Developers Conference di San Jose
nell'aprile 1998, la Microsoft annunciò in anteprima il nuovo
sistema Windows CD 2.1. Tra le nuove funzioni, il supporto per
nuovi processori, nonchè ad Ethernet e alla specifica Usb
(universal serial bus).
•
•
87
Windows 98
•
Windows 98 (nome in codice "Nashville”) venne lanciato nel giugno
1998, nel bel mezzo delle indagini dell'antitrust relative all'inclusione
di Internet Explorer nel sistema.
88
Windows 98
•
•
•
Permette di integrare il Web sul personal computer: tutte le risorse,
Internet o locali, possono essere navigate tramite il browser Microsoft
Internet Explorer 4.0 integrato.
L'Active Desktop permette di trasformare la scrivania in una pagina
Web personale, completa di collegamenti e contenuti ipertestuali.
L’integrazione con il browser Microsoft Internet Explorer rende il PC
un sito Internet, mentre il desktop assume la forma e la funzionalità di
una pagina Web, dove è possibile aggiungere elementi attivi, ovvero
collegamenti diretti a Internet.
89
Windows 98
Tra i nuovi strumenti troviamo:
• Backup (potenziamento dello strumento in Windows 95: è più
veloce e più semplice da usare e consente di fare una copia di
sicurezza del registro di sistema),
• MS System Information (visualizza le informazioni sul proprio
sistema e consente di avviare altri programmi diagnostici),
• Controllo file di sistema (verifica che i file di sistema non siano
stati danneggiati), Dr Watson (per identificare le cause del
malfunzionamento del sistema),
• Windows Update (per aggiornare il sistema operativo
automaticamente da Internet),
• Time Zone Editor (modifica della data e dell’ora di inizio dell’ora
legale).
90
Windows 98
Per la gestione dei dischi ci sono:
• DriveSpace 3 (compressione), ScanDisk e Defrag, oltre a programmi
per pianificare queste operazioni. Vengono supportati USB (porta
seriale in grado di collegare 127 periferiche ad una sola porta seriale) e
i dischi ad alta capacità (DVD-ROM), nonché le porte a infrarossi.
• Windows 98 è già predisposto per il 2000, così come i suoi
componenti che dipendono dalla data di sistema.
91
Windows 98
92
Windows 98
•
Windows 98 SE "Second Edition" di Windows 98 è sostanzialmente
un Windows 98 aggiornato in alcuni componenti, come il browser o il
sistema multimediale. Le differenze con la prima versione sono
praticamente nulle.
93
Windows ME
•
•
•
•
Se Windows 98 portava con se la rivoluzione Internet, Windows ME
galoppa un nuovo cavallo: la multimedialità.
Caratterizzato da una grande attenzione al mercato consumer,
Windows ME porta con se il supporto al DVD, una miglior gestione
dei problemi, una nuova versione di Microsoft Internet Explorer
(sensibilmente migliore di quella di Windows 98),
semplificazioni per la gestione delle immagini e dei suoni, un miglior
supporto ai videogiochi, e, in generale, una marcata attenzione a tutto
quello che di "divertente" si può fare con il PC.
Non si può fare a meno di notare come tutto il sistema operativo sia
disegnato attorno all'utenza alle primissime armi, con procedure
guidate e descrizioni degli oggetti veramente banali, in alcuni casi
addirittura intrusive nei confronti dell'utenza con un minimo di
esperienza.
94
Windows ME
Le migliorie di sistema sono sostanziali:
•
•
•
•
•
innanzitutto si impedisce di "Riavviare in modalità MS-Dos", benché
questo sia ancora presente, probabilmente come anticipazione della
totale rimozione dello stesso nelle versioni future,
viene introdotto un sistema di protezione dei file di sistema,
viene migliorata la stabilità generale anche grazie a una più attenta
gestione della memoria,
viene introdotto il "System Restore" per sistemare velocemente i
problemi.
Windows ME è l'ultima incarnazione di Windows 95.
95
Windows ME
96
Windows 2000 Professional
•
•
Uno dei principali punti di forza di Windows
2000 è la tecnologia Intellimirror, che permette
agli utenti di passare da un sistema all’altro,
sempre seguiti dalla propria configurazione
personalizzata.
I miglioramenti apportati all’interfaccia di
Windows 2000 Professional hanno semplificato
la gestione delle connessioni di rete e, in
particolare, la possibilità di gestire tutti i
dispositivi di sistema da una singola interfaccia
risulta molto utile.
97
Windows 2000 Professional
•
•
Le funzionalità Plug and Play della versione Professional di Windows
2000 forniscono un supporto per gli scanner e per le videocamere
digitali che rende Windows 2000 una buona piattaforma per la
creazione di contenuti digitali.
La funzionalità per il caching dei file sarà, a buon motivo, la più
popolare di tutte le novità di Windows 2000.
– Questa funzione permette, infatti, di ottenere una sincronizzazione
e un backup automatico dei file di rete sul disco locale dei portatili,
in modo da poterli utilizzare anche quando non si è connessi alla
rete.
98
Windows 2000 Professional
99
Windows XP
•
•
Windows XP è L'ultimo nato di casa
Microsoft: con questo nuovo sistema
l'informatica diventa un'esperienza,
"eXPerience" appunto; un sistema
operativo decisamente valido.
XP, al momento, è l'ultima versione
di Windows rilasciata da Microsoft,
ma e' molto probabile che le
prossime versioni non introdurranno
a breve novità sufficienti a
giustificare l'aggiornamento.
100
Windows XP
• XP si presenta con un'interfaccia grafica ancora più curata nei dettagli
e i miglioramenti si scoprono tornando ad usare una vecchia versione
di Windows 98, per esempio.
• Inoltre è molto più rigoroso nell'installazione dei drivers. Periferiche e
loro software troppo vecchie possono non essere attivabili.
101
Windows XP
• In linea di massima la responsabilità di aggiornare i drivers spetta ai
produttori di terze parti, ma questi (a volte anche per spingere al
rinnovo dei componenti) non sempre mettono a disposizione un nuovo
drive e l'utilizzatore a quel punto non ha molte scelte: o attende a
passare alla nuova versione, o deve comprare una periferica nuova.
D'altro canto molte instabilità del pc sono erroneamente imputate alla
Microsoft.
102
Windows XP
• Molto spesso è il software che fa da intermediario tra la periferica e
il sistema operativo, che ha dei problemi e ciò si spiega anche
pensando che chi produce periferiche (stampanti, scanner, mouse,
webcam, ecc) ha un orientamento e un'esperienza prevalentemente
rivolta all'hardware piuttosto che ai sistemi operativi.
103
Windows XP
Menù di Windows XP da PC nuovo
Classico menù di Windows
104
Windows XP
Cosa differenzia Windows XP dai sistemi operativi precedenti?
Abbiamo scelto i punti principali, quelli che caratterizzeranno la
nuova eXPerience:
• La nuova interfaccia consente di eseguire le operazioni comuni in
modo più semplice ed efficiente.
• Nuovo Windows Media Player, un unico strumento per la ricerca,
il download, l'archiviazione e la riproduzione di musica digitale
della massima qualità.
• Nuove funzionalità per acquisire, organizzare e condividere
immagini e fotografie digitali, e tanti altri strumenti necessari per
creare, condividere e vedere video nel PC.
• Condivisione semplice del computer (Cambio utente rapido) e
nuove funzionalità per reti domestiche.
• Una nuova piattaforma di gioco completa e affidabile con elevate
prestazioni audio e grafiche e una scelta di giochi quasi illimitata.
• Il sistema operativo più affidabile, sicuro e stabile per un PC
sempre operativo.
105
Windows XP – Service Pack2
•
Ottanta megabyte per scacciare il
fantasma degli attacchi informatici e
mettere a tacere le polemiche. Quasi
un mezzo sistema operativo per
affermare che da oggi si cambia, che
per entrare nei computer della gente
non basterà più soltanto bussare alla
porta. Milioni di dollari investiti e
una scommessa: il nuovo terreno di
battaglia nel mercato dei sistemi
operativi è la sicurezza.
106
Windows XP – Service Pack2
•
•
Microsoft risponde a chi accusa i suoi sistemi operativi di essere
una specie di groviera, esposti ad aggressioni e intrusioni su ogni
lato.
La ServicePack2 per Windows XP è in distribuzione in tutto il
mondo. I server Microsoft la pompano a tempo pieno nei computer
degli utenti (100 milioni di download fino ad oggi). Tra qualche
settimana, a chi non ha tempo e banda per scaricarlo, il cd
contenente l'aggiornamento sarà inviato a domicilio, gratuitamente.
Quasi un milione e mezzo di cd, inoltre, saranno allegati a riviste
per essere distribuiti in edicola. Uno sforzo titanico con il quale
Microsoft spera di recuperare la fiducia degli utenti, spaventati
dalle continue minacce alla sicurezza dei loro pc.
107
Windows XP – Service Pack2
•
•
Dopo l'installazione alcune differenze rispetto al vecchio Windows
saltano immediatamente agli occhi.
Internet Explorer, riprendendo una funzionalità già presente in
software concorrenti, blocca le pop-up, le finestre che si aprono
automaticamente quando si visitano alcune pagine web. Una serie di
nuovi avvisi mette in guardia circa l'apertura di contenuti
potenzialmente pericolosi durante la navigazione. Viene attivata
automaticamente una versione rinnovata del firewall che blocca i
tentativi di intrusione esterna.
108
Windows XP – Service Pack2
•
•
Ci sono anche una serie di innovazioni meno evidenti, ma altrettanto
importanti. In particolare, la Sp2 gestisce la memoria in modo da
impedire i cosiddetti "buffer overrun", vulnerabilità alla base di molti
recenti attacchi informatici.
Come sempre quando c'è di mezzo Microsoft, anche il rilascio della
Sp2 ha dato adito a polemiche e malumori. In particolare, molti utenti
lamentano che alcune applicazioni smettono di funzionare una volta
installato l'aggiornamento. Microsoft, riconoscendo il problema, ha
stilato una lista di programmi per i quali sarà necessario un intervento
da parte dei produttori che li renda compatibili con la Sp2.
109
Windows Vista (Longhorn)
•
•
E’ la versione attualmente in fase di sviluppo del sistema operativo
Windows di Microsoft. Il suo rilascio è previsto per novembre del
2006 (per i clienti commerciali) e per gennaio del 2007 (per la
versione in vendita al pubblico) e porterà Windows
all'adeguamento con le nuove esigenze tecnologiche e di mercato,
dopo un'attesa veramente lunga per il mondo dell'informatica.
È prevista anche una versione server del nuovo sistema operativo,
con nome in codice "Longhorn Server".
110
Significato Del Nome
•
•
Il termine vista deriva dal verbo latino vĭdēre (in italiano vedere),
inoltre in lingua inglese e in diverse lingue romanze la parola vista
significa, come in italiano, veduta, visuale: questo dovrebbe
simboleggiare sia il nuovo aspetto grafico del sistema operativo,
sia la possibilità che offrirà di avere una nuova visuale dei dati
contenuti nel proprio computer.
Gli appassionati hanno inoltre dato diverse interpretazioni a questo
nome, per esempio che la nuova versione di Windows è la numero
6 e le prime 2 iniziali del nome, "Vi", corrispondono al numero
Romano VI.
111
Caratteristiche principali
•
•
•
•
Windows Vista è un sistema operativo della famiglia Windows
NT, con architettura a microkernel modificato. Sarà rilasciato in
versioni a 32 bit per processori Intell e compatibili e a 64 bit (x64)
per processori Intel e AMD.
Come per ogni sistema operativo a partire da Windows 95,
Microsoft ha dichiarato che Vista avrà un'innovativa interfaccia
utente task-based (centrata sull'attività da compiere).
Un'altra caratteristica è la rivoluzione del sottosistema grafico, che
sfrutterà le potenzialità tridimensionali delle moderne schede
grafiche arricchendo l'interfaccia grafica di molte animazioni ed
effetti tridimensionali senza pesare sulla CPU.
In alcune delle prime versioni "alpha" di Vista (a grandi linee le
Milestone 4, build 4xxx) l'interfaccia utente era implementata
usando codice gestito .NET (managed code), in modo da garantire
una maggiore sicurezza e protezione, ma era percepibile un
notevole peggioramento delle prestazioni. Nella "beta 1", invece,
tutta l'interfaccia è nuovamente compilata in codice nativo.
112
Componenti di base
•
•
•
•
•
Saranno inclusi il .NET Framework 2.0 e la nuova API .NET Framework
3.0 (nome in codice WinFX) che sostituisce le vecchie API di Windows.
Oltre all'API principale WinFX, vi sono anche Windows Presentation
Foundation (nome in codice Avalon) e Windows Communication
Foundation (nome in codice Indigo).
La libreria DirectX 10, precedentemente nota come Windows Graphic
Foundation (WGF), avrà nuove DLL più veloci grazie anche all'abbandono
della retrocompatibilità con le versioni precedenti. Questa non verrà quindi
gestita dalle DirectX 10, bensì dalle DirectX 9.0L che saranno
parallelamente presenti nel sistema operativo.
Transactional NTFS è la nuova versione di NTFS che in Windows Vista
diventa un file system transazionale (NTFS di Windows XP è transazionale
solo per le operazioni su metadati (cancella, rinomina ecc.) e non nei
confronti dei dati veri e propri).
Registro di sistema migliorato ed anch'esso completamente transazionale.
Windows Installer 4.0 (MSI 4.0) che sfrutta le nuove caratteristiche di
Vista: UAP (User Account Protection), Restart Manager, MUI (Multiple
User Interface), ecc.
113
Interfaccia grafica
Windows Vista Aero
Questa modalità grafica aggiunge funzionalità 3D, animazioni ed effetti speciali. Per ottenere
questo risultato, ogni finestra è contenuta in una texture che viene elaborata dalla GPU della
scheda grafica. In questo modo è possibile renderizzare il desktop come se fosse un'applicazione
tridimensionale. Contrariamente a quanto previsto prima, per questa modalità grafica è sufficiente
disporre di una normale scheda video 3D con 64 MB di memoria video per risoluzioni standard
fino a 1024x768 (sono raccomandati 128 MB per una risoluzione di 1600x1200 o superiore).
Inoltre la scheda grafica deve avere una connessione AGP almeno 4x (per il trasferimento rapido
delle texture delle finestre). Il driver della scheda video deve essere compatibile con il nuovo
modello LDDM (Longhorn Driver Display Model).
Windows Vista Basic
Questa modalità grafica, originariamente nota come "To Go", utilizza solo gli aspetti primari della
nuova interfaccia utente Avalon ed è simile al tema "Luna" di Windows XP, ma rivisitata in modo
da risultare maggiormente gradevole. È dedicata ai computer con minor capacità di calcolo. Al pari
di Vista Aero, viene utilizzato il nuovo window manager Avalon Desktop Composition.
Windows classico
Questa modalità grafica è la più basilare offerta da Windows Vista ed è del tutto simile a quella di
Windows 2000 o di Windows XP con il tema "Luna" disattivato.
114
Future Versioni
Future versioni
115
Storia di UNIX
116
“Unix, il “figlio ribelle" del ´69 . La
storia del sistema operativo Unix: un
grande successo tra gli appassionati di
informatica e nel mondo universitario,
dove questo strumento libero è stato
migliorato dal lavoro coordinato di
miriadi di sviluppatori sparsi per il
pianeta e uniti grazie alla "intelligenza
collettiva" delle reti telematiche”
117
Introduzione
• Se e' vero che la storia e' maestra di vita, allora
non e' stato vano lo sforzo di reperire
informazioni e riprodurre le varie evoluzioni di
Unix a partire dai sistemi che l'hanno
preceduto, fino ad arrivare ai giorni nostri.
• Lo scopo prefissato non era quello di effettuare
una ricostruzione completa, ma di individuare
quelle cause sia di natura tecnica che di natura
politica e commerciale che hanno portato
questo sistema operativo al successo e che a
trent'anni dalla sua nascita viene ancora
adottato dalle case costruttrici di calcolatori.
118
1960 - La preistoria – Il Multics
• Alla meta' degli anni '60 l'American Telephone and
Telegraph (AT&T), Honeywell, General Electric e il MIT
si cimentarono nel progetto - sponsorizzato dall'ARPA
(Advanced Research Project Agency), - l'agenzia
governativa del Dipartimento della Difesa USA - di
sviluppare un nuovo sistema operativo chiamato Multics
acronimo di Multiplexed Information and Computing
Service.
• Victor Vyssotsky era il responsabile della parte di
progetto di competenza dei Bell Laboratories e Ken
Thompson
era
uno
degli
sviluppatori.
119
Il Multics
• Multics doveva essere un sistema modulare
pensato in modo tale da consentire di poter
spegnere o disattivare alcune parti del computer
senza impattare sulle altre componenti ne' sugli
utenti che vi stavano lavorando.
• L'obbiettivo era quello di creare un computer
che potesse fornire i propri servizi 24 ore su 24,
365 giorni all'anno - un computer che potesse
essere reso piu' veloce con la semplice aggiunta
di nuove componenti nello stesso modo in cui
l'aggiunta di nuove caldaie e turbine rende piu'
potente una centrale elettrica.
120
Il Multics
• Multics fu progettato con in mente la sicurezza
militare, sia per la resistenza agli attacchi esterni
che per proteggere ogni utente dagli altri utenti.
• Multics supportava il concetto di sicurezza
multilivello ovvero:
– Massimo segreto, Segreto Confidenziale,
informazione Non classificata dovevano
coesistere nello stesso computer.
• Multics era ingrado di evitare che le
informazioni appartenenti ad un livello
potessero finire nelle mani di un altro livello.
121
Punti di forza - Il Multics
• Diverse parti di Multics costituirono uno
spunto fondamentale per la progettazione di
altri sistemi operativi:
– gestione della memoria e di comunicazione tra i
processi
– trattare uniformemente tutte le devices come
special files, cosa che fu ripresa in Unix e che ne
fecero una sua peculiarita‘.
122
Punti deboli - Il Multics
• Questo sistema operativo tuttavia non riusci'
mai a sfondare perche' reso inutilizzabile da una
serie di scelte infelici, esempio:
– per effettuare un logout bisognava dare la
password
– inoltre era un sistema operativo con un kernel
enorme ed era molto complesso.
• I primi a ritirarsi dal progetto furono i Bell
Laboratories seguiti dalla General Electric.
• L'Honeywell rilevo' le attivita' informatiche di
quest'ultima e produsse una versione
funzionante
di
Multics.
123
Il Gecos
• Altro sistema operativo che lascio' un marchio su Unix
fu Gecos (General Electric Comprehensive Operating
System) della General Electric.
• Definito come quick and dirty clone of System/360
DOS, prese il nome di Gcos (General Comprehensive
Operating System) dopo che fu rilevato dall'Honeywell.
• Qui alcuni gruppi avversi ne parlavano come di un
God's Chosen Operating System in reazione a quanti lo
ritenevano superiore ad altri sistemi operativi.
124
Il Gecos
• A conti fatti Gecos sopravvisse fino agli
inizi degli anni 80 per cedere poi il passo
a Unix.
• Le prime versioni di Unix usavano le
macchine Gecos per la gestione remota
delle stampe e per altri servizi.
– Nel file delle password /etc/passwd esisteva
un campo detto Gecos field che serviva a
gestire il task-to-task tra le macchine per
effettuare i servizi appena citati
125
1969: Unix anno zero - Nasce UNICS
• Nel 1969 Ken Thompson, presso i Bell Laboratories di
Murray Hill , creo' un sistema operativo prendendo
spunto dal Multics e dandogli il nome di Unics
sottolineando il fatto di essere monoutente.
• Unics stava per UNiplexed Information and Computing
System. Questo sistema operativo, che poco dopo prese
il nome di Unix, fu sviluppato su un elaboratore Digital
PDP-7 utilizzando il linguaggio interpretato B
realizzato da Thompson stesso.
• I fondatori di UNIX non sanno piu' nulla di questo
vecchio PDP-7, esso fu donato ad un college dopodiche'
ne fu persa ogni traccia.
126
PDP-7
•
•
Il PDP-7, introdotto nel 1965, era il
terzo computer Digital con registri a
18 bit; disponeva di 8-64 KB di
memoria. Il PDP-7 disponeva inoltre
del primo sistema operativo Digital
per memorie di massa (DECsys, su
nastri DECtape).
Nella foto è visibile in primo piano
una teletype KSR-33 . In secondo
piano, nel cabinet centrale dal basso
verso l'alto: la CPU, un lettore di
nastri perforati e un doppio driver
per DECtape; nel cabinet a destra,
un altro doppio driver per DECtape.
La pittoresca sedia in cuoio a rotelle
e il curioso bancale in legno
completano questa foto d'altri tempi.
127
1970
• Come scienziati AT&T aggiungono caratteristiche che
nel 1970 portano UNIX a diventare il sogno dei
programmatori.
• Il sistema era costituito da programmi compatti
chiamati tools, ognuno dei quali eseguiva una specifica
funzione. L'uso combinato di questi programmi
permetteva di risolvere problemi complessi.
• Per avere la piena funzionalità del sistema gli utenti
necessitavano di tutti questi tools e in molti casi anche
del codice sorgente. La crescita del sistema diviene
sempre più veloce grazie all'aggiunta di nuovi tools.
128
1971
• Nel 1971 fu sviluppata una versione multiutente di
Unix per Digital PDP-11.
• Il sistema era caratterizzato da dimensioni molto
piccole: 16 Kbytes per il sistema operativo, 8 Kbytes
per i programmi di utente, un disco di 512 Kbytes e un
limite di 64 Kbytes per ogni file.
• Inizialmente gli sviluppatori e gli utilizzatori
coincidevano
– I primi veri e propri utenti in assoluto furono tre dattilografi
che stilavano domande di brevetti.
• Questo iniziale interesse per gli aspetti di word
processing venne molto apprezzato in seguito dai
programmatori che poterono scrivere sulla stessa
macchina sia il software che la documentazione
relativa.
129
Figure 1.2: uno dei primi manuali
di UNIX
130
Richie, Thompson e il PDP-11
131
1973: viene scritto Unix in C
• Nel 1973, Thompson riscrive la maggior parte di UNIX
in C; linguaggio appena inventato da Richie, non si era
piu’ costretti a parlare il "linguaggio macchina" dei
calcolatori fatto di "zeri" e di "uno".
• C era disegnato per essere semplice e portabile. I
programmi scritti in C possono essere spostati con
estrema facilità da un computer ad un altro come era nel
caso dei programmi scritti con altri linguaggi di alto
livello. Se era vero che per portare un programma C da
un sitema all'altro basta ricompilarlo era vero anche il
fatto che ogni sistema gestisce le I/O in modo diverso.
Mike Lesk sviluppò una "libreria portabile di I/O" per
eliminare le incompatibiltà ma molte rimasero.
132
1973: viene scritto Unix in C
• Il numero di installazioni nei Laboratori Bell crebbe
fino a circa 25 e fu formato un gruppo di sistemisti
per fornire supporto interno.
• Unix fu progettato con l'intento di realizzare uno
strumento orientato allo sviluppo del software di
base e alla produzione di documenti.
• La prima applicazione produttiva scritta in ambiente
Unix fu una procedura dedicata all'aggiornamento
degli elenchi telefonici e alla rilevazione delle
telefonate a numeri cambiati.
133
1974
• In seguito a un accordo stipulato nel 1956 con il
Governo Federale, AT&T non poteva commercializzare
prodotti informatici, quindi offrì UNIX a basso prezzo
per scopi didattici alle Università che lo richiesero,
senza però commercializzarlo né pubblicizzarlo e senza
fornire supporto, come imposto dal corrispondente
decreto. Nonostante questa limitazione, la popolarità di
UNIX crebbe costantemente.
• 1974 Thompson e Ritchie descrivono in una relazione
pubblicata in un comunicato dell'ACM il nuovo sistema
operativo Unix. Unix genera entusiasmo nella comunità
accademica che lo vede come un potente strumento di
insegnamento per lo studio della programmazione di
sistemi.
134
135
1975
• Nel 1975 Ken Thompson ritornò all'Università
della California a Berkeley, e portò Unix con sé.
Là due dottorandi, Chuck Haley e Bill Joy, fecero
il porting del sistema Pascal, al quale Thompson
aveva lavorato, ad uno stato in cui poteva essere
utilizzato. Nacque così la Berkeley System
Distribution di Unix o più semplicemente BSD
Unix, una soluzione che veniva distribuita su
nastro su richiesta. Le stesse intenzioni erano ben
lontane dagli scopi commerciali; la diffusione di
BSD Unix, come affermò Joy, era un modo per
ampliare la base degli utenti e avere maggior
feedback e così fu.
136
1977
• Nel 1977 UNIX era arrivato a circa 500 installazioni,
125 delle quali nelle Università. UNIX diventò famoso
nelle compagnie telefoniche, poiché offriva un buon
abiente di sviluppo software, transazioni tramite servizi
di rete e servizi in tempo reale. Le licenze furono rese
disponibili sia per le Università che per istituzioni
commerciali.
• Nel 1977, Interactive System Corporation cominciò a
produrre applicativi commerciali di supporto di tipo
“office automation” per UNIX.
• Sempre nel 1977, il gruppo si rese conto che era più
facile portare UNIX stesso che tutte le librerie e per la
prima volta UNIX fu portato su un computer che non
fosse un PDP, l'Interdata 8/32, con poca fatica grazie al
fatto che dal 1973 era scritto in C.
137
1977
• Nel 1977 Ken Thompson scrisse il termcap ed il mitico
vi.
• Il termcap e' un file che contiene le descrizioni dei vari
tipi di terminali e le loro caratteristiche; e' usato dal
comando tset e dalle relative routine di libreria per
determinare come un dato terminale vada fisicamente
gestito.
138
• Il vi e' il famoso elaboratore di testo di Unix, se
usato da chi e' abituato a lavorare con i moderni
word processor si rendera' conto di quanta strada
sia stata fatta da allora a oggi. Si tratta infatti di
un elaboratore di testo a tutto schermo di tipo
modale, vale a dire che puo' essere usato in
command mode ed in input mode. In command
mode, accetta comandi per il movimento dei
cursori, per l'eliminazione di porzioni di testo e
cosi' via. Per effettuare degli inserimenti l'utente
deve fornire all'editor un comando che lo pone in
input mode e tutti i tasti che verranno premuti da
quel momento in poi saranno interpretati come
dati in input finche' non verrà premuto il tasto
Escape.
139
1978
• Nel 1978 all'Universita' Berkley venne installato
un Vax 11/780 che faceva uso della memoria
virtuale, ovvero della possibilita' in automatico e
in maniera trasparente all'utente di poter usare
parte del disco come memoria di appoggio nei
casi in cui la memoria centrale non sia sufficiente
a far girare i programmi applicativi.
• Lo UNIX su VAX (elaboratore a 32 bit) prese il
nome di UNIX 32V (o UNIX V32 o UNIX/32V).
140
Le Version n di AT&T
• Nei primi dieci anni le versioni iniziali si chiamavano
Version n o altrimenti dette Nth Edition; le piu'
significative
sono
di
seguito
riportate:
1969 - la prima scrittura in B su Digital PDP-7;
1971 - V1: scritta in assembly su Digital PDP-11/20;
1972 - V2: nasce la pipe ad opera di Doug McIlroy;
1973 - V4: scritta in C, e' l'evento piu' importante nella
storia
dei
sistemi
operativi;
1975 - V6: cominciano la diffusione fuori dai Bell Labs
e
le
prime
differenziazioni;
1979 - V7: considerato l'ultimo vero Unix, il suo kernel
era di circa 40 Kbyte !
141
V7
• Con riferimento alle versioni successive a Unix V7 si
attribuisce a Ken Thompson la seguente frase:
"It became a commercial product, and that was the end
of the age of innocence for this system"
[N.d.W.:"E' diventato un prodotto commerciale, e per
questo sistema e' terminata l'era dell'innocenza"].
142
1978/1979
• La "Second Berkeley Software Distribution" (abbreviata in
2BSD) è pronta nel 1978, e la versione finale di questa
distribuzione, la 2.11BSD, è utilizzata ancora oggi da
diversi PDP-11 sparsi in vari angoli del mondo.
• La terza distribuzione di Berkeley, la 3BSD del dicembre
1979, viene così apprezzata all'interno degli ambiti
scientifici e universitari che Bob Fabry riesce a strappare
un ingente finanziamento al DARPA, (Defense Advanced
Research Project Agency), l'organizzazione governativa
militare figlia dell'ARPA.
143
1980
• A questo punto (1980) la storia di UNIX subisce una delle
sue diramazioni più importanti perchè lo U.S.A.
Department of Defence richiede all'University of
California Computer System Research Group (CSRG) (a
Berkeley) di riprogettare UNIX in modo da trasformarlo
da sistema operativo time-sharing puro ad un mezzo per la
ricerca sul calcolo distribuito nell'ambito del progetto
DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency).
Il risultato è una versione UNIX chiamata 4BSD (Fourth
Berkeley Software Distribution) derivata appunto da
UNIX 32V su VAX e diffusa soprattutto in ambiente
scientifico.
144
1982
• E’ l'anno dell'apertura di Unix al mondo delle reti
TCP/IP: in aprile nasce la distribuzione 4.1a, che
ristruttura completamente Unix con l'aggiunta di
nuovi protocolli e di nuovi servizi per l'utilizzo di
risorse remote condivise in rete, come ad esempio
il servizio rlogin che utilizzando un collegamento
ad una rete TCP/IP consente di utilizzare un
computer remoto, situato anche a migliaia di
chilometri di distanza, così come si farebbe se il
computer fosse a pochi metri da noi.
145
1982
• Nel 1982 Bill Joy lascia l'università per fondare
la Sun Microsystems, una compagnia dedita alla
produzione di "workstation", computer grandi e
potenti, di gran lunga superiori ai personal
computer, utilizzati generalmente da grandi
aziende o centri universitari. Le prime macchine
della Sun hanno come sistema operativo proprio
il nuovo Berkeley Unix, corredato dal TCP/IP. La
scelta della Sun di includere gratuitamente questo
sistema operativo senza nessun costo aggiuntivo
rispetto a quello della sola macchina causa una
vera e propria esplosione del networking.
146
Il McKusik
• All'Universita' di Berkley, che riteneva di dover
insistere su ricerca e sviluppo, l'agenzia DARPA
(Defense Advanced Research Project Agency),
intenzionata a utilizzare Unix BSD (Berkley Software
Distribution) commissiono' progetti migliorativi che
differenziarono
significativamente
da
quello
dell'AT&T. Fu progettato infatti un file system piu'
potente e veloce, il McKusik file system, capace di
supportare processi con molti gigabyte di spazio
d'indirizzamento, fu realizzata una versione dell'IPC
(Inter Process Communication) in grado di supportare
l'elaborazione su sistemi distribuiti, si scrissero parti
orientate al networking, ecc.
147
Dal 1983 al 1989
• Nell'agosto 1983 viene rilasciata la nuova
distribuzione 4.2BSD, seguita nel giugno 1986
dalla versione 4.3 della "Berkeley Software
Distribution".
• Le "generazioni" di Unix si susseguono con
regolarità fino al giugno 1989, data di nascita
della "Networking Release 1", una versione di
Unix caratterizzata dalla totale libertà di utilizzo
del codice sorgente.
148
Networking Release 1
• Fino alla "Networking Release 1" per assicurarsi
le varie versioni della Berkeley Software
Distribution bisognava versare una somma di
denaro alla At&t, che aveva sviluppato il primo
embrione di Unix, per ottenere una "licenza di
accesso al codice sorgente" (source license), che
permettesse di aprire la "scatola nera" di Unix per
aggiungere nuove funzioni o migliorare quelle
già esistenti, con una operazione che in gergo
viene definita "debugging". Inizialmente il costo
della licenza At&t non è proibitivo, ma quando il
prezzo da pagare per accedere al codice sorgente
di Unix inizia a lievitare
149
• Quindi i programmatori di Berkeley decidono di
fornire separatamente i programmi necessari per
le funzionalità di rete e l'accesso remoto (il
"networking" di Unix), mettendo a disposizione
anche i rispettivi codici sorgente. Gli sviluppatori
Unix di Berkeley, cercano di aumentare il più
possibile il numero dei "pezzi di Unix"
liberamente distribuibili. Attraverso la rete, Keith
Bostic chiama a raccolta un piccolo esercito di
programmatori, cui viene affidato il compito di
riscrivere le cosiddette utilities, funzioni
aggiuntive del sistema operativo, per rimpiazzare
quelli prodotti dalla At&t le qualivengono
riscritte dal nulla nel giro di 18 mesi.
150
• Keith Bostic, Mike Karels e Kirk McKusick, dopo aver
ripulito la maggior parte del kernel, si accorgono che
nonostante la riscrittura di decine e decine di file, ci
sono ancora sei file che non possono essere rimpiazzati
facilmente, sei pezzetti di sistema operativo che non
riescono a sfuggire al controllo della At&t.
151
1991
• Nel giugno 1991 viene diffusa la "Networking Release
2", una nuova distribuzione del sistema operativo,
purtroppo ancora "contaminata" dai sei file
riconducibili alla At&t, ma rilasciata con la stessa
licenza di libero utilizzo adoperata per la "Networking
Release 1".
• Nel giro di sei mesi Bill Jolitz riesce a rimpiazzare
anche i sei file mancanti, producendo finalmente la
prima distribuzione Unix di Berkeley completamente
libera da qualunque vincolo con la At&t, una "materia
prima" informatica utilizzata come ambiente comune di
lavoro da centinaia di sviluppatori, programmatori,
docenti universitari e studenti sparsi per il mondo.
152
1992
• Nel 1992 Bill Jolitz annuncia la nascita di 386/BSD, una
versione della "Berkeley Software Distribution" scritta su
misura per i microprocessori Intel 80386 dei personal
computer domestici.
• A pochi mesi di distanza dalla diffusione in rete di questa
nuova versione di Unix, un gruppo di utenti interessati
allo sviluppo di 386/BSD dà vita al NetBSD group, una
task force di programmatori che nel corso degli anni
produrrà varie versioni della "NetBSD distribution", una
distribuzione Unix nata a partire dalla 386/BSD,
migliorata e sviluppata in rete attraverso il lavoro del
NetBSD group.
153
• Un altro gruppo, attorno al quale si è sviluppata una
distribuzione Unix derivata dalla "Networking Release
2", è il FreeBSD group che nasce con l'intento di venire
incontro agli utenti meno esperti cercando di facilitare il
processo di installazione del sistema operativo.
154
1981
• L'AT&T, avendo deciso che Unix era diventato un
major product ritenne che era giunta l'ora di passare alla
stabilizzazione e alla commercializzazione del prodotto.
Nel 1981 nacque Unix System III e veniva venduto con
le seguenti modalita’:
1)as is (così com'e');
2)no support (senza assistenza);
3)payment in advance (pagamento anticipato).
Il prezzo era compreso tra i 25.000 e i 40.000 dollari e
non veniva fornito upgrade, vale a dire che ogni volta
che usciva una nuova versione del sistema operativo
bisognava reinstallarla ex-novo. Bisogna dire che la
gestione della memoria virtuale verra' fornita dalla
AT&T solo nel 1985 nella versione System V Release
2.
155
Evoluzione di Unix negli anni 80
• Come tutti sanno la diffusione di Unix negli anni
’80 non fu per niente travolgente, infatti l’evento
informatico che si distinse in questo periodo fu lo
sviluppo dei personal computer con il sistema
operativo MS-DOS; l’Unix, dal suo canto,
continuava la sua evoluzione guadagnandosi tra
l’altro l’ironica etichetta di eterna promessa.
• La storia di Unix degli anni ’70 fu più tecnica e
pionieristica e quindi più affascinante di quella
del decennio successivo che invece fu
caratterizzata da eventi dettati dal mercato e da
alleanze contrapposte che si confrontavano a
colpi di standard.
156
• Agli inizi degli anni ’80, perché multitasking, perché
multiuser, perché affidabile, ma soprattutto perché
economico molte ditte decisero di adottare Unix tra cui
Onyx, Altos, Fortune, Convergent Technologies ecc.
Nel 1985 Unix era diffuso su circa 150 modelli ed
offerto da ottanta diversi fornitori
• In realtà c’era un’altra ragione che si andava
affiancando a quella economica e che lasciava pendere
l’ago della bilancia verso tale sistema operativo ed era
l’esigenza di legarsi ad un sistema che facesse
riferimento a degli standard e che allo stesso tempo
continuasse a crescere tecnologicamente.
157
1983
• Nel gennaio 1983 AT&T rilasciò Unix System V
(che d’ora in poi chiameremo Unix SVRx
indicando con x il numero della versione).
• A maggio dello stesso anno l’AT&T chiuse un
accordo con i principali produttori di
microprocessori dell’epoca, vale a dire Motorola,
Intel, National e Zilog per mettere a punto una
versione di Unix System V per i rispettivi chip. In
quel periodo David Korn scrisse la korn-shell. Si
trattò di un miglioramento della Bourne shell,
sempre della AT&T, contenente anche alcune
caratteristiche della C-shell.
158
1984
• Nel 1984 AT&T definì lo standard SVID (System
V Interface Definition) descrivendo l’insieme
minimo di chiamate di sistema (system call) e di
librerie di cui doveva disporre un qualsiasi sistema
operativo basato su System V affinché le
applicazioni sviluppate su di esso potessero
funzionare.
159
1985
• Nel 1985 sempre AT&T chiuse un accordo con
Microsoft per una versione di Xenix che fosse SVID
compatibile, Xenix V appunto. C’è da dire che
Microsoft non ha mai partecipato in maniera
significativa allo sviluppo di Unix in generale, tuttavia
nell’87 Xenix raggiungeva il 50% dell’istallato dei
sistemi Unix.
• Sempre nel 1985 AT&T e Sun Microsystem, che
disponeva di un sistema derivato di quello di Berkley,
raggiunsero un accordo per far convergere System V e
Unix BSD. La Sun in precedenza aveva rilasciato NFS
(Network File System) ovvero un file system distribuito
su rete eterogenea.
160
Nuovi standard sulla scena: IEEE POSIX e X/OPEN
• In quel periodo, parallelamente, l’IEEE (Institute of Electric and
Electronic Engineering), importante ente americano di
standardizzazione, costituì una commissione per la definizione di
un sistema operativo standard denominato POSIX (Portable
Operating System Interfaces). Successivamente anche NBS
(National Bureau of Standards), ANSI (American National
Standards Institute) e ISO (International Standard Organization)
annunciarono iniziative per la standardizzazione dei sistemi
operativi.
• Nel 1984 l’organizzazione degli utenti di Unix denominata
/usr/group rilasciò le proposte per la definizione di un sistema
operativo standard. X/OPEN, consorzio costituito dalle maggiori
case di calcolatori europee cui si aggiunsero successivamente le
maggiori case americane e giapponesi, si occupò di selezionare e
supportare standard finalizzati a garantire la portabilità delle
applicazioni.
161
Scontri a colpi di standard
• Quando AT&T nel 1986 rilasciò Unix SVR3,
chiese l’obbligo di certificare la compatibilità
SVID per i prodotti licenziati System V. Questa
richiesta metteva in difficoltà i fornitori basati
sull’Unix BSD di Berkley. Non la prese bene la
Digital che rispose dicendo che AT&T con SVID
conduceva verso un ambiente proprietario mentre
IEEE POSIX verso un prodotto aperto.
Successivamente AT&T eliminò la richiesta di
certificazione di compatibilità SVID accettando
anche gli standard IEEE.
162
• Era chiaro oramai che il controllo sullo sviluppo degli
standard di Unix stava diventando il punto fondamentale
per il seguito. Tra le grandi aziende la Hewlett-Packard
fu la prima a investire in quella direzione seguita
immediatamente dall’inglese ICL, dalla tedesca Siemens
e dall’italiana Olivetti, quest’ultima con i sistemi LSX.
• La Digital, fu sempre molto sensibile al controllo su Unix
e si fece sentire più volte nel contrasto con AT&T.
All’epoca ci furono infatti richieste di sistemi da parte di
alcuni enti governativi USA dai grossi importi in cui si
chiedeva la conformità SVID e la predisposizione alla
conformità POSIX. Questa circostanza mise l’AT&T
nella condizione di essere unico fornitore, cosa che non
fu per nulla gradita alla Digital.
163
• La standardizzazione di Unix, letta come momento di
divisione, vide ancora alcuni passaggi importanti quali
l’obiettivo della compatibilità binaria. Nel 1987 tramite
l’accordo tra AT&T e Microsoft si determinava l’uscita
di una versione di Xenix per processore INTEL 80386
completamente compatibile con le versioni System V. A
partire dal 1989 Microsoft avrebbe rilasciato i sistemi
operativi non più con il nome di Xenix ma con il nome
di Unix. Sempre nel 1987 AT&T e Sun stipularono un
accordo per il definitivo superamento del sistema
operativo System V-Sun OS e per nuovi obiettivi di
compatibilità binaria relativamente al processore SPARC
(Scalable Processor ARChitecture) della Sun e
all’interfaccia ABI (Application Binary Interface).
164
Nasce OSF in opposizione ad AT&T e SUN
• La preoccupazione che gli accordi tra AT&T e Sun
potessero determinare vantaggi incolmabili rispetto ad
altre aziende che adottavano il sistema operativo Unix,
provocò nel 1988 la formazione di una nuova
organizzazione che prese il nome di OSF (Open System
Foundation). Essa inizialmente era composta da sette soci
fondatori e precisamente: Apollo, Digital, HP, IBM,
BULL, Nixdorf e Siemens; . Il primo compito di OSF era
di realizzare una nuova versione dell’AIX di IBM,
derivato di SVR2, conforme agli standard POSIX. Lo
scopo era quello di raggiungere la compatibilità piena con
POSIX, Unix System V e BSD.
165
AT&T e Sun propongono Unix International
in opposizione a OSF
• Apparentemente gli obiettivi espressi da OSF sembravano
chiari e coerenti nell’ottica del raggiungimento di uno
standard in un mondo di sistemi aperti. Tuttavia,
l’oggettiva indifferenza storica ai sistemi aperti di alcuni
dei principali componenti dell’alleanza e, addirittura, il
netto ed evidente contrasto d’interessi tra i sistemi
proprietari e i sistemi aperti cui mostravano di aderire,
provocò la reazione ed il rifiuto all’adesione da parte
dell’AT&T che dubitò della sincerità e della profondità dei
loro proponimenti. Questo portò alla formazione di un loro
consorzio inizialmente denominato the Archer group e
successivamente Unix International. Aderirono a questo
consorzio anche Control Data, DG, Fujitsu, ICL, Intel ed
altri.
166
1992
• Nel 1992 At&t cede alla Novell, un'azienda
specializzata in reti locali di computer, la sua società
specializzata in Unix, gli Unix System Laboratories. Il
prezzo pagato è di 150 milioni di dollari.
• A sua volta la Novell cederà le sue attività relative a
Unix alla SCO, Santa Cruz Operation, nel settembre
1995.
167
168
“Questo sistema operativo, figlio ribelle di cui nessun
genitore vuol prendersi cura, ha grandi difficoltà a
diventare un prodotto commerciale redditizio: nessuno
riesce ad appropriarsene e a chiuderlo nella gabbia del
copyright quando si è ancora in tempo.
Nonostante il suo fallimento come prodotto commerciale,
la storia di Unix è caratterizzata da un grande successo
tra gli appassionati di informatica e nel mondo
universitario, dove questo strumento libero è stato
migliorato, anno dopo anno, dal lavoro coordinato di
miriadi di sviluppatori Unix sparsi per il pianeta e uniti
grazie alla "intelligenza collettiva" delle reti
telematiche.”
169
Storia di LINUX
170
”Si conoscono solo due modi per costruire
cose estremamente complesse. Il primo è
l’ingegneria, l’altro è l’evoluzione. E, tra i
due, l’evoluzione produce le cose più
complesse.
Danny Hills
171
Introduzione
• Nel 1985 Richard Stallman fondò la Free Software Foundation
(FSF), il cui obiettivo era riassunto nell'acronimo ricorsivo GNU =
Gnu's Not Unix. In realtà l'obiettivo era la scrittura di un intero
Sistema Operativo, analogo a UNIX, con delle caratteristiche
innovative e varie applicazioni di corredo, che fosse interamente
free, negando così la natura commerciale di UNIX.
• In quell'epoca Stallman, l'ultimo custode dell'etica hacker
sviluppata al MIT (Massachusetts Institute of Technology), storico
centro universitario americano, incubatrice di molti importanti
progetti legati a Internet, utilizza i principi assimilati nei suoi anni
di permanenza all'Ia Lab, il laboratorio di intelligenza artificiale,
come linee guida per la sua opera più conosciuta, un programma di
editing chiamato Emacs che permette agli utenti di personalizzarlo
senza limite: la sua architettura aperta incoraggia le persone ad
aggiungervi nuove funzioni e a migliorarlo senza sosta.
172
• Stallman distribuisce gratis il programma a chiunque
accetti la sua unica condizione: rendere disponibili tutte
le estensioni apportate, in modo da collaborare al
miglioramento di Emacs, che diviene quasi subito
l'editor di testi standard nei dipartimenti universitari di
informatica.
• Negli anni il progetto GNU ha partorito molti prodotti
software importanti e di qualità, come il famoso
compilatore (gcc, g++, ecc.), LATEX, Emacs, vari
applicativi, ecc. Tuttavia lo sviluppo del Sistema
Operativo vero e proprio, basato su un'architettura a
microkernel, e’stato piuttosto lento.
173
Introduzione
• Tutto ebbe inizio nella fredda Helsinki nel 1990
quando ad un'allora sconosciuto studente
universitario iscritto alla facoltà di informatica e
rispondente al nome di Linus Torvalds non venne
la brillante idea di imbattersi nella stimolante
avventura dello sviluppo di un sistema operativo
che ricalcasse le orme dell'affidabilissimo Unix.
174
• Torvalds doveva studiare il nuovo processore
Intel 80386, che aveva caratteristiche molto
innovative rispetto ai suoi predecessori, come
ad esempio la natura multitasking. Sulla
macchina utilizzata da Linus girava il Sistema
Operativo
Minix,
un
piccolo
UNIX
commerciale a microkernel, che veniva offerto
con notevoli agevolazioni per scopi didattici.
Linus si pose il problema di migliorare Minix;
non riuscendo nell'intento, iniziò lo sviluppo di
un kernel che permettesse di scrivere una
versione gratuita di UNIX.
175
1991
• Alla fine dell'Agosto 1991, Linus arrivò a
qualcosa di compiuto, a cui impose il numero di
versione 0.01, che tuttavia rendeva ancora
necessario l'utilizzo di una macchina con Minix.
Da quel momento, secondo le sue stesse parole,
Linus fu irrimediabilmente catturato da ciò che
stava facendo, a tal punto da dover a tutti i costi
realizzare qualcosa che gli permettesse di
“cacciare” Minix dal suo computer
176
• Il 5 Ottobre 1991 Linus annunciò la prima
versione “ufficiale” di Linux, cioè la 0.02. Si
può immaginare che le parole con cui Linus
annunciò il rilascio di tale versione
indispettirono non poco Andy Tanenbaum,
famoso professore della stessa Università, guida
dello sviluppo di Minix. Il tutto diede origine a
una famosa “flame”, un lungo scambio di email a cui non parteciparono solo Linus e
Tanenbaum e i cui toni diventarono presto
molto accesi. Tale flame è raccolta nel file
linux_is_obsolete.txt, disponibile su Internet
177
• Tanenbaum affermava che Linux nasceva obsoleto, in
quanto era una riscrittura di qualcosa che esisteva già da
vent'anni. UNIX, come tanti altri sistemi operativi, è
monolitico: il suo kernel corrisponde a un unico file
eseguito in “kernel mode”, che gestisce i processi, la
memoria, il file system e così via.
• A chi voleva qualcosa di moderno e innovativo,
Tanenbaum consigliava di far riferimento a sistemi a
microkernel, nei quali la maggior parte del sistema
operativo viene eseguita in termini di processi separati, la
comunicazione tra i quali viene gestita da un kernel di
dimensioni ridotte.
178
• Tanenbaum portava come esempi, tra gli altri, il suo
Minix, il progetto GNU, e una versione non ancora
rilasciata di ms windows nt.
• Minix aveva limitazioni serie; ad esempio, non
permetteva di allocare memoria dinamicamente
(malloc()). Per i sistemi a microkernel, la pratica
contraddice la teoria, dimostrando che sono
inevitabilmente lenti rispetto a quelli “classici” a
macrokernel.
• Linux introduce notevoli novità in merito ed esiste anche
una sua versione a microkernel. Riguardo a ms windows
nt, per esso non esiste il concetto di processo; inoltre non
rispetta molto rigorosamente una struttura a microkernel.
179
• Tra Torvalds e Tanenbaum l'approccio per lo sviluppo
di un sistema operativo era abbastanza diverso:
– Tanenbaum sosteneva e pretendeva che chiunque avesse
realizzato del codice per il suo SO lo avrebbe dovuto
preventivamente sottoporre alla sua approvazione
– Torvalds diede libertà assoluta agli sviluppatori, mantenendo
per sè solamente il trade mark.
180
HELP
• Linus, nel rilasciare Linux 0.02, chiese pubblicamente
aiuto per portare avanti il suo progetto. Infatti è facile
intuire che lo sviluppo del kernel di un Sistema Operativo
UNIX è un problema di dimensione eccessiva per una
persona sola.
181
From: Linus Benedict Torvalds.
Rimpiangete ancora i vecchi tempi di Minix 1.1,quando gli
uomini erano uomini, e scrivevano da sé i propri device driver [il
software di interfacciamento ai dispositivi (nda)]? Vi manca un
progetto simpatico e state morendo per un sistema operativo in
cui piantare i denti? Siete frustrati dal fatto che in Minix tutto
funziona? [...] Sto lavorando per una versione free di un sistema
operativo simile a Minix per computer AT-386. Ho finalmente
raggiunto lo stadio in cui è perfino usabile (anche se questo
ovviamente dipende da cosa volete) e ho messo dei sorgenti a
disposizione per una più ampia distribuzione. È solo alla versione
0.02, ma sono riuscito a eseguire con successo bash/gcc/gnumake/gnu-sed/compress [alcune utility GNU (nda)] etc su di
esso.
182
• Molti offrirono aiuto a Linus... oggi solo una piccola
parte del kernel è scritta direttamente da lui, che nel
tempo, senza mai imporsi, è stato riconosciuto come la
guida indiscussa dello sviluppo di Linux. C'è stata perfino
una battaglia legale in suo favore, conclusasi il 20 Agosto
1997 con il riconoscimento a Linus Torvalds del Trade
Mark (marchio registrato) LINUX, che nel Settembre
1995 era stato assegnato a William R. Della Croce,
sollevando un mare di proteste. Attualmente Linus ha un
ruolo fondamentale, dato che l'ultima parola nelle varie
scelte riguardanti il kernel è ovviamente sua.
183
1992
• Viene rilasciata la versione 0.12 che si presenta
già relativamente stabile e in grado di supportare
un pò di hardware.
• Tutto ciò avviene con l'immediata disponibilità
del codice in rete e il coinvolgimento di altri
appassionati che collaborano allo sviluppo di
alcune parti. Sono già presenti anche alcuni
utilizzatori, che ne denunciano i vari errori ed
esigenze.
• In aprile è rilasciata la versione 0.96 e nascono le
prime distribuzioni, ovvero la MCC Linux e la
SLS.
184
1994
• Esce la versione definitiva Linux 1.0.
• Nascono RedHat, Debian e SUSE, che sono ancora
oggi tra le distribuzioni più note e diffuse.
• Linux è sotto copywrite di Linus Torvalds, ma
diventa ufficialmente un software "open source",
nel rispetto della General Public License del
movimento GNU Open Source.
• Dato l'interesse fortissimo, nascono i primi Linux
User Group.
185
1996
• E' rilasciata la versione 2.0 e compaiono le prime
versioni tradotte in altre lingue.
• Nasce la mascotte di Linux: TUX, il pinguino più
famoso del mondo.
186
•
Agli inizi Linux non aveva ancora un logo, ma si sollevarono subito tante voci
che chiedevano una mascotte ufficiale. Così nel 1996 un pinguino di nome
Tux divenne il logo ufficiale del sistema operativo libero. Chiaramente
l'origine del nome è da ricercare nella passione che Linus Torvalds, il padre di
Linux, nutre per pinguini. Linus racconta che un giorno venne morso da uno di
questi abitanti del Polo Sud in bianco e nero nello zoo di Canberra,
nell'Australia, e che in quel occasione contrasse la cosiddetta "penguinitis".
Dal quel giorno in poi, ogni notte sognava sempre dei pinguini. Ne derivò che
Linus scegliesse un piccolo, grazioso pinguino quale mascotte per il "suo"
sistema. Ovviamente Tux deriva dall'inglese tuxedo (che vuol dire frac).Il
vignettista Larry Ewing vinse il concorso indetto proprio per creare una
mascotte Linux e dobbiamo a lui le sembianze di Tux. Esiste anche un vero
pinguino vivente di nome Tux. In occasione del compleanno di Linus Torvalds
nel 1997, rappresentanti della comunità Linux adottarono per lui un pinguino
nello zoo di Bristol (Regno Unito).
187
1997/1999
• Dal ‘97 la storia di Linux diventa sempre più
indipendente da Torvalds, che lascia la Finlandia
e si sposta a Santa Clara (Silicon Valley), dove
assume un ruolo non molto chiaro nella
misteriosa azienda Transmeta. La Transmeta,
infatti, è una azienda che tra i soci fondatori
annovera un certo Paul Allen (Microsoft).
L'azienda progetta di produrre microprocessori a
basso consumo, però assume programmatori e
tecnici molto esperti e paga Torvalds per
continuare a sviluppare il suo Linux.
• 1999 esce il kernel in versione 2.2
188
2001
• Nel febbraio 2001 Linux ha deciso di rilasciare
ufficialmente l’ormai attesissima (da un paio
d’anni) versione 2.4 del kernel.
• L’attesa era giustificata dal fatto che il nuovo
kernel presentava importanti novità, sia da un
punto di vista tecnico e funzionale che dal
punto di vista degli utenti(per es. con
l’introduzione del pieno supporto per le porte
USB che nel frattempo si sono sempre più
diffuse nel mondo del personal computer).
189
2003
• Linux ha indubbiamente conquistato un ruolo
fondamentale tra i più diffusi sistemi operativi, a
fianco di Unix e Microsoft. La stessa IBM ha
adottato il pinguino, che è installabile sui sistemi
AS/400 o iSeries e spinge molto verso un uso
massiccio di questo sistema che offre garanzie di
notevole affidabilità soprattutto come server web.
Inoltre è presente nei sistemi integrati e nei
dispositivi robotizzati. E' stato usato sullo
Shuttle, sui palmari e sulle workstation Alpha.
Possiamo senz'altro considerarlo il sistema
operativo più portabile oggi esistente.
190
• Microsoft, ovviamente, lo considera il più temibile
nemico da combattere, anche perchè trattandosi di un
prodotto open source, presente sul mercato in varie
versioni sviluppate in tutto il mondo, non è possibile
tentarne l'acquisto per metterlo in soffitta o sfruttarlo
come ha fatto con altri prodotti saliti alla gloria.
• Attualmente Torvalds vive ancora in California, a Santa
Clara, con la moglie Tove (sei volte campionessa
nazionale di Karate in Finlandia), e lavora presso la
Transmeta Corporation dove si occupa di coordinare il
gruppo di programmatori che sviluppa il Kernel di
Linux.
191
• Giugno: Linus Torvalds
ha deciso di dedicarsi
interamente in OSDL allo sviluppo del kernel del "suo"
sistema operativo.
• Un
messaggio
sulla
mailing
list
di
http://www.kernel.org/ per annunaciare una minor
release del kernel di sviluppo e poi qualche riga
dedicata a sè stesso. Così Linus Torvalds annuncia la
fine dell'avventura in Transmeta, per dedicarsi in pieno
allo sviluppo del kernel di Linux presso l'ODSL (Open
Source Developement Lab).
192
2003
• Il 2003 sarà ricordato anche per l'anno di
SCO e dei suoi attacchi a Linux e al
mondo OpenSource, consequenziali ad
una azione legale intrapresa contro IBM.
Tecnologicamente la strada è chiara e le
carte sono vincenti: Linux e tutto il
software OpenSource sono decisamente
all'altezza sia sui sistemi di fascia alta che
sui desktop, oltre ad essere presente nel
cuore invisibile di innumerevoli device
elettronici.
193
2004
• Sgonfiato, anche se non concluso, il caso SCO, nuove minacce
si profilano all'orizzonte di un pinguino che continua a
diffondersi e conquistare nuovi territori: in particolare leggi
draconiane sui brevetti, che permettono di brevettare
indiscriminatamente algoritmi, soluzioni e idee informatiche
triviali
Intanto il kernel 2.6 si diffonde e viene usato nelle principali
distribuzioni, sempre più user friendly e pronte per il desktop.
194
Storia del sistema operativo OS/2
195
OS/2
• OS/2 è un sistema operativo sviluppato dalla IBM per
l'uso sui propri personal computer.
• L'inizio della storia di OS/2 risale al 1984, con l'arrivo sul
mercato del primo PC AT IBM con processore 80286 che
per la prima volta in un personal computer supportava la
modalità protetta per il sistema operativo,
• una tecnica per avere un sistema stabile e al sicuro da crash o
malfunzionamenti delle applicazioni.
• Il progetto venne iniziato congiuntamente da IBM e da
Microsoft; la versione più aggiornata disponibile di OS/2 è
del 2002, con la versione 4.52 nota anche come OS/2
Convenience Pack 2.
196
OS/2
• Dotato di ottima stabilità, tecnicamente
superiore alla concorrenza Microsoft, ma meno
diffuso per via della esosità di risorse di
memoria delle prime versioni e storicamente
carente di applicazioni, non riuscì mai a
rimontare lo svantaggio presso gli utenti finali,
nemmeno quando la IBM con una mossa
promozionale provò a distribuire gratis le
versioni 3.0 e 4.0, molto migliorate.
• OS/2 si ricavò comunque una nicchia nel settore
bancario, dove conserva ancora una certa base
installata.
197
OS/2
• Attualmente lo sviluppo di IBM OS/2 è congelato e il supporto
tecnico a questo sistema operativo da parte della casa madre
cesserà nel 2007.
• Tuttavia la IBM ha continuato ad aggiornare OS/2 negli anni, che
ora supporta comunque tutte le tecnologie più recenti: Java 1.4,
USB 2.0, JFS (Journaled File System) e le ultime schede video
NVidia,
ATI
e
Matrox.
• Nel 2000 Serenity System ha stretto un accordo con IBM per
distribuire un nuovo sistema operativo basato sul kernel
dell'ultima versione rilasciata di OS/2 Warp: questo nuovo
sistema operativo (o nuova versione di OS/2) prende il nome di
eComStation. Attualmente (2004) è giunto alla versione 1.1 e
viene regolarmente commercializzato.
198
Storia di OS/2
• Nel 1987 viene rilasciata la prima versione di
OS/2, denominata CP/DOS.
• Non ha interfaccia grafica ma solo modalità
testo: è multitasking, ma è visibile una sola
applicazione alla volta mentre le altre girano in
background.
• Introduce anche un nuovo formato di file
eseguibile, il NE o New Executable basato su
sezioni distinte per codice e dati.
199
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 – PC/DOS
200
Storia di OS/2
• La versione OS/2 1.1 (nome in codice Trimaran)
viene rilasciata nel 1988: stavolta comprende una
interfaccia grafica, il Presentation Manager (PM),
ed è disponibile in due vesti:
– Standard Edition ( SE )
– Extended Edition (EE);
• la versione EE comprende in più un database
manager ed un communications manager.
201
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 1.1
202
Storia di OS/2
• Nel 1989 viene rilasciata la versione 1.2 (nome in codice
Sloop), con un PM migliorato: nella versione EE
compaiono il nuovo file system HPFS e il linguaggio
REXX.
• Intanto si stanno affermando i processori 80386 e IBM
mette in cantiere OS/2 2.0, che dovrà essere interamente a
32 bit e solo per processori 80386, abbandonando i vecchi
286.
• Ormai però l'alleanza con la Microsoft è sempre più tesa a
causa dei tempi lunghi che la IBM impone, ritardando
l'adozione definitiva di una interfaccia grafica per il nuovo
sistema operativo, e poco dopo decide di staccarsi dal
progetto per sviluppare una propria versione di OS/2, che
più tardi verrà ribattezzata Windows NT.
• Dalla fine del 1990 in poi la IBM si fa carico da sola dello
sviluppo di OS/2.
203
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 1.2
204
Storia di OS/2
• Nel 1991 IBM rilascia la prima versione interamente
sviluppata in casa. Ci sono ancora molte parti di codice
Microsoft, ma alcune cose sono state modificate e tutte le
nuove aggiunte sono made in IBM.
• OS/2 1.3 è più veloce, più stabile e più compatto di prima,
grazie anche ad un nuovo algoritmo di swap.
• Inoltre sono stati apportati cambiamenti come:
–
–
–
–
–
Ci sono molti driver nuovi,
l'installazione è più semplice,
i font di sistema sono stati ridisegnati
il driver video supporta risoluzioni fino a 1024x768.
Inoltre il REXX è incluso anche nella versione SE.
205
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 1.3
206
Storia di OS/2
• OS/2 2.0 (nome in codice Cruiser), rilasciato nel
1992, è il primo vero sistema operativo a 32-bit
per il PC.
• Ha una emulazione DOS tramite macchine DOS
virtuali (VDM) che fanno credere ai programmi
DOS di girare in un PC tutto per loro; incorpora
una versione licenziata di Windows chiamata
Win-OS2 attraverso cui far girare anche i
programmi per Windows 3.0/3.1;
• viene introdotta la WorkPlace Shell (WPS), una
interfaccia utente orientata agli oggetti (OOUI)
che integrata nel Presentation Manager di OS/2
diventa uno dei punti di forza di OS/2.
207
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 2.0
208
Storia di OS/2
desktop OS/2 versione 2
209
Storia di OS/2
Un anno dopo (1993) esce la versione 2.1 (nome in codice
Borg), che introduce una grossa novità: il Presentation
Manager si evolve, acquisisce capacità multimediali e
diventa
Multimedia
Presentation
Manager/2
(MMPM/2).
• Inoltre vengono introdotti:
– il supporto allo standard di risparmio energetico APM,
– l'interfaccia PCMCIA,
– il supporto TrueType in Win-OS/2
e tutto il codice viene rivisto ed ottimizzato.
210
Storia di OS/2
• Successivamente escono le versioni 2.1 e 2.11 che
aggiungono ulteriori ottimizzazioni, ma purtroppo OS/2
continua a chiedere almeno 8 MB di RAM per funzionare
bene, in un periodo in cui i PC hanno al massimo 4 MB e
la RAM costa cara.
• Cosciente di questo fatto la IBM mette in cantiere una
versione leggera di OS/2, che giri bene anche con poca
RAM.
211
Storia di OS/2
• Centra l'obiettivo e nel 1994 esce OS/2 3.0 (Warp)
capace di funzionare egregiamente anche con solo
4 MB di RAM.
• Questa nuova versione comprende una WPS
molto migliorata e il supporto nativo al protocollo
TCP/IP e ad internet.
212
Storia di OS/2
•
Se esaminiamo la figura,notiamo tre tipi di oggetti distinti:
Icone tridimensionali animate
Desktop
Launch Pad
Interfaccia OS/2 3.0 Warp
213
Storia di OS/2
1.
2.
3.
lo sfondo del video, denominato Desktop,
personalizzabile a livello di colori disegno e font di
caratteri; questo è la principale cartella di OS/2;
una barra rettangolare fornita di icone, il Launch Pad,
che consente all’utente di raggruppare unico posto logico
gli oggetti che più frequentemente utilizza (novità della
versione Warp);
delle icone tridimensionali animate, che rappresentano
graficamente file di dati, cartelle o programmi.
214
Storia di OS/2
• Caratteristica fondamentale di WPS del Warp è la
manipolazione diretta degli oggetti, che l’utente effettuata
tramite entrambi i pulsanti del mouse:
– Il primo (pulsante sinistro) viene utilizzato per
selezionare gli oggetti,
– mentre il secondo (pulsante destro) effettua il
“drag-and-drop” (trascina-e-rilascia).
• Drag-and-drop è una delle parole di OS/2 Warp.
E’ una funzione tramite la quale è possibile spostare o
copiare oggetti (file di dati, cartelle, dispositivi) da un
posto ad un altro della scrivania.
215
Storia di OS/2
• Un’altra novità di OS/2 Warp
è il supporto didattico che si
presenta potenziato rispetto alla
precedente
versione.
Dopo l’accensione del Personal
immediatamente
successiva
all’installazione di OS/2 Warp,
il sistema si presenta all’utente
eseguendo
l’applicazione
Supporto Didattico (o Tutorial),
un programma di aiuto
interattivo
per
introdurre
l’utente ad alcuni dei concetti
base di funzionamento del
sistema.
La figura ne presenta la copertina.
216
Storia di OS/2
• Tale supporto didattico consiste di una serie di pannelli di
testo e immagini grafiche per illustrare i criteri
fondamentali per interagire con il sistema operativo.
Tra gli esempi trattati compare la descrizione dell’uso del
mouse e l’accesso ai menu di una finestra.
• L’esecuzione del Supporto Didattico non è limitata alla
prima accensione del sistema, ma l’oggetto risiede nella
cartella Informazioni e tra gli oggetti del Launch Pad.
• Risulta evidente che lavorare con OS/2 Warp è semplice,
ma soprattutto produttivo grazie anche all’ausilio di
svariate applicazioni di utilità introdotte con il Bonus Pack
fornito insieme al sistema operativo.
217
Storia di OS/2
• Nel 1995 successivamente escono altre
due versioni di OS/2 3.0 denominate
Connect e Server, che integrano una serie
di tool di rete IBM avvantaggiandosi della
ottima stabilità raggiunta da OS/2 che ne fa
una buona piattaforma per server di rete.
218
Storia di OS/2
• Nel 1996 viene rilasciato Warp Server .
E' la combinazione di Warp 3 con le capacità di
una versione avanzata dei prodotti LAN server 4.0
di IBM.
• OS/2 Warp server risulta essere una piattaforma
integrata ideale per l'emergente mercato dei
server, completo di tutti i tradizionali servizi di
stampa e condivisione file.
• Comprende accesso remoto e advanced backup
disaster e recovery.
219
Storia di OS/2
• Nel 1996 esce l'ultima versione completa di OS/2, la Warp 4.0 (nome
in codice Merlin).
220
Storia di OS/2
• Warp 4 sfoggia una nuova veste grafica, integra i tool di
rete della precedente versione Connect e in più ha un
client di rete universale, capace di connettersi a
praticamente ogni tipo di rete e di protocollo esistente
• possiede inoltre il supporto per la sincronizzazione dei
files e la gestione remota dell'accesso che permette di
collegarsi alla propria macchina da una qualsiasi stazione
in rete.
• Fornisce la WarpGuides un modo intelligente per guidare
l'utente nelle azioni più comuni.
• Il desktop configurato per l'accesso ad internet consente
l'accesso ai siti preferiti con un solo click.
221
Storia di OS/2
•
•
•
OS/2 Warp 4 introduce inoltre
miglioramenti
nell'interfaccia
utente rendendola ancora più
funzionale ed intuitiva, con icone
tridimensionali ombreggiate, 256
colori (o più) molti sfondi
personalizzati.
Le cartelle sono di nuovo
disegno
ed
è
possibile
personalizzare gli indicatori degli
argomenti con diversi colori.
Inoltre OS/2 Warp 4 integra una
nuova versione del Lotus
SmartCenter (detto WarpCenter)
una barra ad icone della scrivania
elettronica che permette di
attivare facilmente i programmi e
verificare lo stato del sistema.
222
Storia di OS/2
•
In particolare
dinamicamente:
WarpCenter
crea
– una vista di tutto quanto c'e'
sull'area di lavoro del PC
– la lista dei programmi attivi
– indicatori di stato relativi allo
spazio libero sul disco ed al livello
di carica della batteria dei PC
portatili.
•
WarpCenter, essendo sempre visibile,
permette di attivare una nuova
applicazione, verificare il contenuto di
un drive o collegarsi ad Internet senza
dover chiudere la finestra su cui si sta
lavorando.
223
Storia di OS/2
• Ma ormai il destino commerciale di OS/2 è
segnato.
• Nel 1997 IBM decide di congelarne lo sviluppo.
• Nel 1999 IBM smentisce le voci di una versione
5.0 di OS/2, ma in cambio lo aggiorna un'ultima
volta ed esce Warp Server for eBusiness (nome
in codice Aurora; versione 4.5) che integra un
nuovo kernel.
224
Storia di OS/2
• Nel 2000 IBM rilascia il Convenience Pack che
contiene in pratica una nuova versione di Warp
Server for eBusinness e di Warp 4.
• Nel 2002 viene rilasciato il Convenience Pack 2.
Questa è al momento l'ultima versione di OS/2
rilasciata da IBM
225
Storia di OS/2
• In un comunicato datato 12 luglio 2005, IBM
annuncia ufficialmente di voler terminare la
commercializzazione ed il supporto per i suoi
prodotti OS/2 Warp V4 e OS/2 Warp Server for
eBusiness, fissando al 23 dicembre 2005 il loro
ritiro dal mercato e al 31 dicembre 2006 la data
ultima del supporto standard. Ai suoi clienti OS/2,
IBM suggerisce di considerare GNU/Linux come
sistema operativo alternativo.
226
Storia di MAC OS X
•
•
•
All’inizio del 2000 l’Apple esce con la versione Mac OS X Public Beta
che come dice il nome e’ la prima versione resa disponibile del nuovo
sistema operativo. Essendo una beta non era usabile data la presenza di
molti bug che rendevano il sistema instabile. Pur con queste limitazioni
(la beta costava 30 Dollari) ottenne un notevole successo dato che
moltissimi utenti volevano poter toccare con mano le varie tecnologie
sviluppate dall'Apple negli ultimi anni.
Nella beta tutto era nuovo a partire dall'interfaccia grafica (Aqua),
passando al Dock e finendo agli applicativi di supporto forniti col
sistema operativo. La diffusione della beta consenti all'Apple di
risolvere molti problemi e bug segnalati dagli utenti e di apportare
alcune modifiche all'interfaccia grafica la fine di renderla ergonomica e
avvicinarla alle richieste degli utenti.
La beta era limitata temporalmente infatti poteva funzionare solo fino al
2001, infatti è stata sostituita dalla versione definitiva del sistema
operativo chiamata Mac OS X 10.0.
227
Storia di MAC OS X
Aqua è un marchio registrato dall'Apple
Computer per identificare l'interfaccia
grafica utilizzata dal sistema operativo Mac
OS X. Il nome non è associato a una
specifica interfaccia grafica quanto a una
serie di regole legate alla realizzazione
dell'interfaccia grafica. Queste regole
comprendono il disegno degli elementi
grafici e la loro disposizione
228
Storia di MAC OS X
Il nome Aqua venne scelto perché il tema dell'interfaccia
grafica ricordava l'acqua. I pulsanti erano principalmente
di colore blu traslucido e l'interfaccia grafica faceva un
ampio utilizzo di semitrasparenze o di superfici che
sembravano traslucide. Il disegno del tema originale di
Aqua dipende molto dal case dei primi iMac e dei Power
Macintosh G3. Infatti il tema doveva essere in tono con il
case traslucido e semitrasparente dei computer. Quando
Apple decise di abbandonare i case semitrasparenti e di
optare per i case di alluminio anodizzato anche il tema
dovette essere aggiornato e infatti nacque il tema Brushed
Metal.
229
Storia di MAC OS X
Il Dock è una componente fondamentale
dell'interfaccia grafica del Mac OS X. Nel Dock
vengono visualizzati i programmi in esecuzione e i
programmi o i file che l'utente ritiene di uso più
comune.
230
Storia di MAC OS X
Il Dock mostra sotto l'icona dei programmi in esecuzione
un triangolo nero per evidenziare che quel programma è
attualmente attivo. Quando un programma viene lanciato
l'icona appare nel Dock (se non è già presente) e durante il
caricamento l'icona "saltella". Quando si passa con il
puntatore del mouse sopra un elemento del Dock
l'elemento stesso viene ingrandito per evidenziare la
possibilità d'attivare quel elemento premendo l'elemento (è
una funzione disabilitabile se lo si desidera).
231
Storia di MAC OS X
Se si minimizza una finestra (o un programma) un effetto
grafico la minimizza e la ripone nel Dock. Raggiunta una
certa dimensione le icone vengono ridotte in modo da
consentire al Dock di contenere i nuovi elementi. Le icone
nel Dock sono dei componenti attivi, se il programma Mail
riceve una nuova e-mail nell'icona del Dock appare il
numero 1 in rosso, per evidenziare l'arrivo delle e-mail. Se
il programma iChat è attivo e si riceve un messaggio
l'icona "saltella" per evidenziarlo. E così via, molti
programmi interagiscono col Dock per fornire all'utente
una risposta visuale del funzionamento dei programmi.
232
Storia di MAC OS X
Mac OS X 10.0, nome in codice Cheetah, è
la prima versione ufficiale del sistema
operativo sviluppato dall'Apple per i
computer Macintosh, ed esce nel marzo del
2001.
233
Storia di MAC OS X
Caratteristiche
La prima versione del Mac OS X 10.0 mancava di
molte caratteristiche importanti (vedi il supporto
dei DVD) e non era particolarmente veloce ma era
nel complesso stabile e funzionante. Essa
introduceva una netta rottura col passato (Mac OS)
portando il Dock e l'interfaccia Aqua. La maggior
parte delle mancanze e dei difetti macroscopici
sono stati corretti con i successivi aggiornamenti
minori resi disponibili dall'apple.
234
Storia di MAC OS X
Supporto Multilingua
Nella prima versione del Mac OS X il supporto delle lingue
non europee era implementato in modo approssimativo e
non pienamente utilizzabile. Il Mac OS X veniva distribuito
con 2 CD. Nel primo vi era il sistema operativo e 8 lingue,
nel secondo vi era incluso oltre alle 8 lingue standard anche
il supporto del Cinese, Giapponese e Coreano. La
gestazione del supporto multilingua è stata lunga e
travagliata, dalla versione 10.0.3 iniziava ad essere stabile
ed usabile anche se la vera maturità arrivo con la versione
10.0.4 Attualmente Mac OS X supporta 15 lingue e viene
fornito con un solo set di dischi che contiene tutte le lingue
sopportate.
235
Storia di MAC OS X
• Mac OS X 10.1, nome in codice Puma, è il
2° aggiornamento principale del sistema
operativo sviluppato dall'Apple per i
computer Macintosh
• E' stata rilasciata il 25 settembre 2001 come
aggiornamento gratuito sotto forma di CD
disponibile nei negozi Apple o attraverso
terzi.
236
Storia di MAC OS X
Caratteristiche
•
•
•
•
•
•
Questa versione ha portato molti miglioramento al sistema operativo, i
principali sono:
Ottimizzazioni e miglioramenti in tutte le componenti del sistema
operativo
Masterizzazione di CD\ e DVD direttamente dal finder
Lettore DVD
Aggiunto il supporto di molte stampanti (200 stampanti vengono gestite
dal sistema)
Velocizzato il 3D (rendering OpenGL migliorato del 20%)
237
Storia di MAC OS X
Mac OS X versione 10.2 Jaguar, è il 3°
aggiornamento principale del sistema
operativo sviluppato dall'Apple per i
computer Macintosh, ed esce il 18 settembre
del 2002.
238
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(1)
• Migliorato il supporto per le reti con sistemi Microsoft
Windows
• Nuovo sottosistema grafico chiamato Quartz Extreme per
delegare parte delle elaborazioni grafiche alla scheda video.
• Filtro adattivo per ridurre le e-mail di spam
• Software di raccolta e organizzazioni dei contatti chiamato
Address Book
• Introdotta tecnologia Apple Bonjour per la realizzazione di
reti autoconfiguranti
• iChat, client di Instant Messanger sviluppato dall'apple e
compatibile con il software AOL Instant Messenger\
239
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(2)
• Riscrittura del Finder con introduzione di funzioni di ricerca
dentro le singole finestre
• Molti miglioramenti introdotti nell'Accesso universale
• Sherlock 3:Motore di ricerca e raccolta di informazioni su
internet in grado di ordinarle e catalogarle.
• Migliorata la velocità dell'intero sistema
240
Storia di MAC OS X
Mac OS X versione 10.3 Panther, è il 4°
aggiornamentoprincipale
del
sistema
operativo dell'Apple per i computer
Macintosh.
Apple rilascia Panther il 24 ottobre 2003,
dichiarando che incorpora oltre 150 nuove
funzionalità
241
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(1)
• Migliorata l'interfaccia del Finder
• Interfaccia simil-metallizzata
• Ricerca in tempo reale (come iTunes)
• Sidebar personalizzabile (come iTunes)
• Cambio Utente Rapido (Fast User Switching): questa
funzionalità consente ad un utente di loggarsi al sistema
mentre un altro utente rimane collegato. Quando il nuovo
utente si logga, un'animazione tridimensionale mostra un
cubo che ruota su se stesso, le varie facce del cubo sono i
vari desktop degli utenti collegati in quel momento. Questa
animazione viene realizzata in tempo reale utilizzando
Quartz Extreme. Windows XP ha una funzionalità simile
(senza il cubo rotante).
242
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(2)
• Exposé
,modalità
che
consente
di
gestire
contemporaneamente molte finestre.
• Fax supportato nativamente.
• X11 supportato nativamente.
• TextEdit supporta i documenti nel formato .doc di Microsoft
Word(*.doc).
• Migliorata l'interoperabilità con Microsoft Windows,
incluso il supporto per le Virtual Private Network basate su
SecurID.
• Sicurezza
• FileVault: in tempo reale cripta e decripta la directory
principale dell'utente
• Cancellazione sicura
243
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(3)
• Xcode Tools di sviluppo integrato basato sul gcc 3.3
• iChat AV software di videoconferenza.
• Incremento nella visualizzazione dei file PDF
• Etichette per i file
• Pixlet, video codec di alta qualità
244
Storia di MAC OS X
• Mac OS X 10.4 Tiger è il quinto aggiornamento
principale del sistema operativo Mac OS X
sviluppato dalla Apple per i computer Macintosh.
• Il CEO dell'Apple Steve Jobs ha presentato
un'anteprima di Tiger durante il keynote del
Worldwide Developers Conference il 28 giugno
2004.
• Il sistema operativo è stato ufficialmente presentato
al pubblico il 29 aprile 2005 e il 6 giugno 2005 il
CEO Apple ha annunciato che in sei settimane ne
sono state vendute due milioni di copie rendendolo
il sistema operativo Apple di maggior successo.
245
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(1)
Apple ha dichiarato che il sistema operativo ha oltre duecento nuove
caratteristiche e migliori rispetto alla precedente versione, tra le quali le
maggiori sono:
•
Spotlight, un avanzato sistema di ricerca dei dati contenuti nell'hard
disk dell'utente. Questa tecnologia utilizza i metadati dei file per
effettuare ricerche anche all'interno dei file. Quindi una ricerca della
parola "John" produrrà come risultato non solo tutti i file che nel nome
hanno la parola John ma anche i documenti che contengono il termine al
loro interno. La ricerca si estende anche alle schede della rubrica
indirizzi, alle e-mail e alle schede di iCal (agenda appuntamenti).
Spotlight è capace di cercare in base ad ogni proprietà dei file come data
di creazione, esposizione di una foto, durata, dimensione, bitrate ed altre
numerose caratteristiche. Spotlight è aggiornabile tramite plug-in che
permettono un riconoscimento di un maggior numero di file e proprietà.
246
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(2)
• Smart folder cartelle aggiornate dinamicamente tramite
Spotlight.
• Cartelle di Masterizzazione cartelle del Finder che
contengono Alias e all'occorrenza possono essere
masterizzate su un CD o DVD, usando un supporto media
Apple. E' anche possibile utilizzare un altro supporto,
installando PatchBurn.
• iChat AVora supporta fino a 4 utenti in videoconferenza e
10 in audio conferenza. .
• VoiceOver, un'interfaccia vocale integrata nel S.O. per
permettere la lettura a video e il comando del Sistema
Operativo e la applicazioni tramite comandi vocali.
247
Storia di MAC OS X
Caratteristiche(3)
• Miglioramenti alla sincronizzazione con .Mac.
• Un aggiornamento del kernel per ottimizzare la gestione
delle risorse bloccate dagli applicativi, supporto per la
memoria indirizzata a 64-bit.
• Xcode 2.0, include un gestore grafico delle varie classi di
un programma e un debugger grafico.
• Quicktime supporta la standard di codifica video
H.264/AVC che attualmente offre la miglior qualità video
rapportata alla dimensione del filmato.
248
La Storia del sistema operativo BeOS
249
Cos'é BeOS?
• BeOS é un sistema
operativo
basato
sul
concetto di MediaOS,
termine
ideato
dai
progettisti della Be inc per
indicare
un
sistema
operativo in grado di
manipolare le grandi
quantitá
di
dati
multimediali.
250
Cos'é BeOS?
•
Caratteristiche principali
•
BeOS al contrario di quanto si crede non nasce da Unix ma é stato scritto da
zero per non avere vincoli di compatibilità e quindi poter implementare
soluzioni e caratteristiche moderne. In BeOS tutte le applicazioni aperte
vengono eseguite contemporaneamente e non una alla volta; si possono
lanciare applicazioni, navigare sul web, vedere video e ascoltare audio
contemporaneamente, senza necessità di aspettare la fine di ogni esecuzione
dei comandi impartiti tutto ciò perché BeOS è un sistema realtime ovvero
studiato per eseguire molteplici operazioni insieme senza rallentare le
prestazioni del p.c. su cui si sta lavorando.
•
BeOS è un sistema multiprocessore, infatti supporta il Simmetric
Multiprocessing che gli permette di gestire fino ad 8 processori in parallelo, (
si può notare come la velocità e le prestazioni del computer aumentano se si
utilizza un sistema multiprocessore con BeOS.
251
Cos'é BeOS?
•
Ogni
applicazione
viene
eseguita in un suo determinato
spazio di memoria; grazie
all'utilizzo
della
memoria
protetta
è
praticamente
impossibile pensare di mandare
in crisi il sistema, se
eventualmente un applicazione
va
in
crash
basta
semplicemente effettuare il kill
dell'applicazione e continuare a
lavorare come se niente fosse
accaduto.
252
Cos'é BeOS?
• Con BeOS si può:
– sfogliare il web
– spedire e-mail
BeOS supporta infatti la piena integrazione con il
protocollo TCP/IP dando la possibilità di navigare in
Internet .
253
Cos'é BeOS?
Desktop di BeOS
254
Cos'é BeOS?
•
BeOS 5 non é molto esigente
in fatto di risorse hardware;
basta possedere:
– un processore Pentium
– 32 Mbyte di Ram,
– circa 500 Mbyte di spazio
libero su Hard Disk
– una
scheda
grafica
compatibile con lo standard
Vesa.
•
Purtroppo
non
sono
supportate tutte le periferiche
poiché
molti
produttori
hardware non considerano gli
utenti non- Windows.
255
Storia del sistema operativo BeOS
•
•
Verso la fine di Settembre del 1990
Jean-Louis Gassée e Steve Sakoman
lasciarono la Apple con l'idea di
costruire una macchina che avrebbe
dovuto suscitare lo stesso senso di
lealtà e attaccamento del computer
Amiga, una macchina che aveva
affascinato per anni Gassée;
questa macchina avrebbe avuto un
sistema operativo innovativo che
superasse i limiti degli altri sistemi
nella gestione dei dati multimediali.
256
Storia del sistema operativo BeOS
• Jean-Louis Gassée prima di fondare la Be
Incorporated nel1990 é stato per più di 9 anni un
ingegnere della Apple come presidente del settore
ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti; il
cofondatore Steve Sakoman era direttore dello
sviluppo delle CPU e delle linee di produzione di
Apple II, Macintosh e Newton.
257
Storia del sistema operativo BeOS
• L'anno dopo aver lasciato la Apple Gassée e Sakoman
iniziarono a lavorare al loro progetto e alla fine del 1999
Sakoman aveva costruito il primo prototipo con
processore AT&T Hobbit (lo stesso usato nei primi
prototipi Newton), la macchina fu soprannominata Be-1
nome che fu poi sostituito con BeBox.
• I chips AT&T Hobbit furono preferiti ai chips Intel per il
minor costo, infatti costavano circa $35 l'uno rispetto ai
$300 necessari per comprare un Intel 386s .
258
Storia del sistema operativo BeOS
• Verso la fine del 1991 Sakoman finì di realizzare il
secondo prototipo costruito a mano in garage (come nella
storia dei primi Apple) con cinque processori AT&T
Hobbit RISC e tre 3210 DSP che gestivano (video, audio
e input/output); per tre anni Sakoman continuò a
migliorare la BeBox, aggiungendoci varie componenti.
• I processori Hobbit non ebbero mai un'ampia
diffusione e così la AT&T che li aveva sviluppati
per alcune macchine portatili ne cessò la
costruzione uscendo definitivamente dal mercato
dei processori;
259
Storia del sistema operativo BeOS
• la Be fu così costretta a cambiare l'architettura hardware della
BeBox e ad utilizzare il chip PowerPC 603, che ancora una
volta fu preferito ai chips Intel per il miglior rapporto
prezzo/prestazioni;
• la prima revisione progettata da Glenn Adler fu ottenuta
aggiungendo una scheda contenente i PowerPC alla
macchina esistente basata sui processori Hobbit, grazie a
questo ibrido fu possibile iniziare la migrazione verso la
piattaforma PPC; più tardi a Joe Palmer fu affidato il
compito di progettare e costruire la BeBox basata su PPC.
260
Storia del sistema operativo BeOS
•
•
Nell'ottobre del 1995 veniva, per la
prima volta, presentata al pubblico
la BeBox insieme alla prima demo
del sistema operativo BeOS,
generando un grande interesse tra
utenti e sviluppatori.
Nel gennaio 1996 la Be Inc con
sole 100 BeBox messe a
disposizione degli sviluppatori
raccolse circa 1000 applicazioni
inviate da aspiranti Be Developer,
inoltre nello stesso mese uscì la
DR6 del sistema BeOS.
261
Storia del sistema operativo BeOS
• Durante il MacWorld tenutosi a Boston nell'agosto del 1996
la Be mostrò per la prima volta al pubblico il sistema
operatico BeOS funzionante su un Power Macintosh, nel
frattempo il BeOS per la BeBox non era ancora maturo;
mentre la BeBox, che molti allora definirono il nuovo Amiga,
era pronta e conteneva due processori PowerPC 603 a 66Mhz
(o 603e a 133 Mhz) della Motorola, il prezzo della versione
base sul mercato americano era di $1600 mentre il sistema
completo arrivava a $3000 .
262
Storia del sistema operativo BeOS
• A metà del 1996 la Apple che viveva una grave crisi si
avvicinò alla poco conosciuta Be Inc. con l'intenzione di
prelevarla in blocco e di fare proprio il suo sistema operativo,
• in questo frangente Gassée riuscì a trarre vantaggio dalla
situazione per far conoscere e lanciare nel mondo informatico
la Be Inc.; le trattative tra la Apple e la Be Inc. andarono
avanti finché Steve Jobs, uno dei due inventori del primo
Apple, riuscì a convincere i vertici della Apple a scartare la
Be e a comprare la Next, di sua proprietà, per $400 milioni
di dollari una cifra che era il doppio di quanto chiesto dalla
Be .
263
Storia del sistema operativo BeOS
• Una volta tornato alla Apple, Jobs non rilasciò più le
specifiche per le nuove macchine (i PowerMac G3) di fatto
impedendo alla Be di portare avanti lo sviluppo di BeOS
per PowerMac; inoltre nonostante le ottime qualità della
BeBox il suo costo finale era troppo alto, per cui nel
gennaio del 1997 ne fu cessata la produzione per
concentrarsi sul solo sviluppo del sistema operativo BeOS
che uscì il 14 luglio 1997 nella versione commerciale per
PowerPC e nel mese di ottobre nella versione 2.
• Impossibilitata dalle scelte della Apple a continuare lo
sviluppo del suo sistema operativo per l'architettura
PowerMac la Be Inc. decise di iniziare il porting per i PC
(x86) e da notare che fino ad allora tale eventualità era
stata indicata come impossibile o molto improbabile.
264
Storia del sistema operativo BeOS
•
•
•
Nel marzo del 1998 arriva la
prima versione di BeOS per
Intel (e "vecchi" PowerPC), la
versione 3 che supportava una
ridottissima serie di schede
audio e video e a novembre
dello stesso anno la versione 4
seguita dalla 4.5,
infine nel marzo 2000 la R5,
prima in versione gratuita
(BeOS Personal Edition) e
dopo qualche mese in versione
Professional;
la R5 ha avuto due upgrade: il
5.0.1 e il 5.03 del 27 Marzo
2000 che di fatto é l'ultima
versione rilasciata di BeOS.
265
Storia del sistema operativo BeOS
• Varie sono le cause che portarono la Be a
rilasciare una versione gratuita del BeOS, tra
queste: vi fu sicuramente la difficoltà nel fornire il
sistema operativo a distributori OEM per via degli
ostacoli creati da Microsoft con i suoi discutibili
contratti e l'obiettivo di rendere più semplice
provare il sistema senza dover ripartizionare il
disco rigido per installarlo;
• bisogna inoltre notare che ormai la fine era vicina
poiché la Be Inc. aveva accumulanto debiti per
oltre 54 milioni di dollari.
266
Storia del sistema operativo BeOS
•
Nel tentativo di risollevarsi La Be Inc. cercò di diversificare la sua
produzione sviluppando una versione di BeOS adatta al mercato
embedded (palmari) chiamata BeIA (Be Internet Appliance), questo
riempi di preoccupazione la comunità BeOS circa la sorte del sistema
per i desktop; di lì a poco le preoccupazioni si accentuarono quando la
Palm iniziò a interessarsi a BeIA e si materializzarono quando il13
Novembre 2001, la Palm completò l'acquisizione della Be inc.
divenendo proprietaria di BeOS.
•
La Palm all'inizio non svelò le sue intenzioni nonostante la pressante
richiesta di chiarimenti sul futuro di BeOS avanzata dalla comunità, e
solo dopo aver negato la licenza per il codice sorgente di BeOS al
BeUnited group chiarì che non aveva intenzione di puntare su BeOS
per ragioni tecniche e d'affari.
267
Storia del sistema operativo BeOS
• Dopo pochi giorni dall'annuncio che la Palm stava per
comprare BeOS nasceva il progetto OpenBeOS con
l'obiettivo principale di consegnare il controllo del Sistema
alla comunità BeOS evitando così che la Palm o un'altra
compagnia potesse deciderne il destino;
• OpenBeOS ha ricevuto da subito l'appoggio della
comunità e alcuni programmatori si sono aggregati per
iniziare a lavorare a questo ambizioso progetto che ha
come base le parti del sistema che la Be Inc. aveva reso
opensource (Deskbar e Tracker), il progetto viene
sviluppato per gruppi di programmazione che si dedicano
alle varie parti del Sistema.
268
Storia del sistema operativo BeOS
•
Oltre a OpenBeOS tra i progetti, chiamati i "cloni BeOS", nati per ricreare
BeOS ci sono: "Blue Eyed OS" guidato dal Guillaume Maillard e "Cosmoe"
che sono essenzialmente dei tentativi per ricreare BeOS basandosi su un
kernel Linux.
•
Nel periodo prima dell'acquisizione da parte della Palm la Be Inc. oltre a
lavorare a BeIA stava testando alcuni aggiornamenti per BeOS tra cui: BONE
che sta per BeOS Networking Environment e doveva rappresentare un
grosso passo avanti nella parte del sistema dedicata al netwoking, offrendo
nuove possibilità nel settore delle reti allora dominato da Linux/Unix e
Windows NT/2000; inoltre viene portato avanti lo sviluppo sulla nuova
struttura OpenGL e dei driver con accelerazione 3D.
269
Storia del sistema operativo BeOS
•
•
La Be Inc non fece in tempo a realizzare la R6 con gli annunciati BONE e
OpenGL ma poco dopo l'acquisizione della Palm forse per mano di qualche
dipendente della Be Inc. compare sul Web BeOS 5.1 (detto "Dano") una
versione illegale e ancora sperimentale di BeOS (con OpenGL non ultimato,
BONE e una GUI migliore della R5) frutto degli ultimi sforzi della Be Inc.; la
Palm, che di fatto era la nuova proprietaria di questo materiale, non reagì
dimostrando il più assoluto disinteresse per la sorte di BeOS.
Venendo ai giorni nostri, la comunità é tuttora impegnata nel portare avanti e
sostenere i vari progetti che mirano a ricreare BeOS mentre la YellowTAB
una compagnia con base in Germania sta per rilasciare un nuovo
aggiornamento di BeOS che si chiama "Zeta"; sicuramente la YellowTAB ha
degli accordi con la Palm ma la natura di questi accordi non é ancora di
dominio pubblico; la cosa più importante é che Zeta é un update legale di
BeOS (in pratica BeOS R6) che si può acquistare.
270
Siti Consultati
•
•
•
•
•
•
•
•
Il sito web ufficiale (http://www.freedos.org)
Un buon tutorial in italiano (seguire il link FreeDos)
(http://www.sintesinet.net/main/)
Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/FreeDOS
http://digilander.libero.it/bunix/it_hist.html
http://www.dizionarioinformatico.com/cgi-lib/diz.cgi?frame&key=unix
http://digilander.libero.it/linuxboxitalia/html/Storia_Linux.html
http://www.risorsehitech.it/informatica/guide/linuxfacile_12/networking_release.php
http://www.windoweb.it/edpstory_new/ex.htm
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