PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE (POC) 2014-2020 LINEA STRATEGICA 2.4 “RIGENERAZIONE URBANA, POLITICHE PER IL TURISMO E CULTURA” SEZIONE “EVENTI DI RILEVANZA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE” DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 281 DEL 14/06/2016 PROGRAMMA “GIUGNO 2016 – GENNAIO 2017” PROGETTO ESECUTIVO IDENTIFICAZIONE DELL’EVENTO A 1) Un paese antico che guarda al futuro – Festival internazionale del Folclore e Rassegna musicale della Zampogna e Ciaramella - 32° edizione 9-11 Dicembre Titolo del progetto Comune proponente COMUNE di POLLA (SA) Codice Fiscale/Partita IVA 2) Sede principale Telefono Fax E-Mail e PEC 3) 4) Via Strada delle Monache, snc 84035 Polla (SA) 0975 376111 0975 376235 [email protected] [email protected] Legale Rappresentante Rag. Rocco Giuliano Responsabile Unico del Procedimento Dott.ssa Pasqualina Salluzzi Nata a Polla (SA) il 22/07/1964 C.F.: SLL PQL 64L62 G793C Telefono 0975 376205 Fax 0975 376235 E-Mail e PEC 5) 83002060651 / 00463020651 Edizioni precedenti della medesima (per identità di titolo ed oggetto) proposta progettuale): [email protected] [email protected] Da oltre trent’anni il centro storico di Polla, nella seconda metà del mese di agosto, si trasforma in Capitale del Folclore e della Tradizione con una manifestazione di rilievo internazionale: il Gran Galà del Folclore e il Festival della Zampogna e Ciaramella, Il Legale Rappresentante 1 ________________________________________________ nr. 31 avvalendosi della collaborazione del Gruppo Folclorico Internazionale “TANAGER” , affiliato FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) e dell’Associazione “Amici della Zampogna e della Ciaramella” Giuseppe Sacco. La suddetta iniziativa culturale e popolare è capace di valorizzare l’importante patrimonio locale e di esprimere la forte identità del territorio e di promozione regionale, rappresentando una grande operazione di marketing territoriale, che puntando alla riscoperta e alla piena valorizzazione delle radici della nostra storia, delle nostre tradizioni locali, del nostro folclore è in grado di attrarre un notevole flusso di turisti e di contribuire al posizionamento del “Prodotto Campania” sul mercato nazionale ed estero. L’obiettivo dell’Amministrazione pollese, con la presente iniziativa, è quello recuperare le antiche tradizioni, con eventi e manifestazioni culturali finalizzate a far conoscere e trasmettere il notevole patrimonio posseduto, ambientale, culturale e storico – artistico. Tale rassegna si presenta unico nel suo genere: le tradizioni popolari devono essere tutelate, conservate e promosse, affinché anche le future generazioni, come quelle attuali, siano “protagoniste” del loro avvenire. L’obiettivo è di recuperare la cultura, le tradizioni, affinché il patrimonio che ne scaturisce non vada perduto ma si trasferisca alle generazioni future. A Polla è molto avvertita l’esigenza di tutelare le tradizioni locali e popolari, infatti è attivo nel centro storico il “Museo Insteia delle antiche vestiture Pollesi”, riconosciuto dalla Regione Campania quale Ente locale di interesse regionale. Durante la rassegna vengono posti all’attenzione del pubblico numerosi gruppi folcloristici, espressione di tradizioni, culture ed etnie provenienti da diversi paesi del mondo, come in seguito si dettaglierà. 6) Nell’eventualità di Partecipazione in forma associativa (Rif artt. 3.3 e 5.4.1 dell’Avviso) Altri comuni coinvolti 6.1) Altri Comuni coinvolti, oltre al Comune-Capofila Comune di Atena Lucana - Viale Kennedy, 2 C.F. 83002560650 – CAP 84030 Sottoscrittore Pasquale Iuzzolino in qualità di Legale Rappresentante Comune di Auletta Via Provinciale C.F. 00557630654 – CAP 84030 Sottoscrittore Pietro Pessolano in qualità di Legale Rappresentante Il Legale Rappresentante 2 ________________________________________________ Comune di Pertosa - Via S.Maria C.F. 83002370654 - CAP 84030 Sottoscrittore Michele Caggiano in qualità di Legale Rappresentante Comune di Petina - Piazza Umberto I, 53 C.F. 00500140652 – CAP 84020 Sottoscrittore Giovanni Zito in qualità di Legale Rappresentante I comuni limitrofi di Polla, Atena Lucana, Auletta, Pertosa e Petina, sono da anni impegnati in un’opera di recupero di antiche tradizioni popolari, nonché nella creazioni di eventi e manifestazioni culturali ed artistiche tese a far conoscere e trasmettere il notevole patrimonio posseduto, ambientale, culturale e storico – artistico, con attività di intenso e fitto scambio culturale di rilievo internazionale. Oltre a Polla, anche negli altri comuni con i quali è stato sottoscritto il protocollo d’intesa, sono attivi dei gruppi folcloristici locali. 6.2) Evidenza delle ragioni della partnership Le ragioni della partnership vanno ricercate sia in motivazioni di carattere soggettivo che oggettivo. Quelle di carattere soggettivo sono rappresentate dalla contiguità territoriale, quelle oggettive nella circostanza di ritenere che il Gran Galà del Folclore e il Festival della Zampogna e Ciaramella, rappresenta una manifestazione di rilievo internazionale ed una grande operazione di marketing territoriale, che punta ala riscoperta e alla piena valorizzazione delle radici della nostra storia, delle nostre tradizioni locali, del nostro folclore ed è capace di attrarre un notevole flusso di turisti, in grado di rivitalizzare non solo l’economia turistica del Comune di Polla, ma dell’intero comprensorio ed, in particolare, dei comuni in partnership. La partnership condivide la strategia comune inerente al rilancio degli asset strategici del turismo, dei beni culturali, ambientali e naturalistici partendo da poli di attrazione quali la Certosa di Padula, le Grotte di Pertosa/Auletta, il centro storico e il castello di Teggiano, la Valle delle Orchidee, il Santuario di S. Antonio e il Mausoleo di Polla, il Presidio slow food di Casalbuono, ecc.. Gli enti aderenti all’iniziativa saranno interessati da una azione puntuale di animazione territoriale, promozione e diffusione dei risultati come previsto dalle azioni di progetto. Il Legale Rappresentante 3 ________________________________________________ B DESCRIZIONE DELL’EVENTO Finalità ed 1) obiettivi dell’evento Il “FESTIVAL GRAN GALA DEL FOLCLORE” - tradizioni e strumenti popolari della tradizione rurale pollese - ha l’intento principale di valorizzare le risorse culturali e popolari tipiche, attraverso la realizzazione di un’iniziativa che sia principalmente volta al recupero della tradizione rurale e del folclore locale, evidenziando le relazioni esistenti tra i vari aspetti della cultura rurale locale e delle altre realtà rurali in una kermesse di intenso e fitto scambio culturale di rilievo internazionale. Folclore (legato etimologicamente al latino volgus vulgus) significa produzione culturale creata o vissuta dal popolo nel divenire della propria storia. Poesia, danza, canto e musica che hanno necessità di essere valorizzati, studiati e che devono finalmente suscitare l'interesse dei Campani e non, in quanto in questi luoghi dell’entroterra Campana si è mantenuta intatta la tradizione popolare secolare. I moderni mezzi di comunicazione di massa rendono questo immenso patrimonio fruibile ed esportabile per una utenza via via più ampia. A queste sintetiche premesse va aggiunta la considerazione che il fenomeno folklore ha una grande rilevanza economica interessando anche il mercato editoriale, discografico, il circuito distributivo, i titoli librari sull'argomento, la produzione artigianale di strumenti e costumi, la convegnistica, etc.. Il Festival considererà l’opportunità di sfruttare il crescente successo del turismo rurale sui mercati nazionali ed internazionali, la richiesta di prodotti tipici e di artigianato di qualità, di una cucina locale sana e tradizionale con le produzioni di eccellenza dell’agricoltura locale. Tutti questi intenti mirano ad offrire e a tutto il territorio nel quale il comune gravita, un’opportunità di sviluppo socioeconomico che esca dai confini tipicamente locale. Insieme al Gran Galà del Folclore, vi sarà anche Festival della Zampogna e Ciaramella. La zampogna e la Ciaramella sono strumenti di origine antichissima, già conosciuti dai popoli euro asiatici, dai sanniti, ed utilizzati dai romani il cui nome specifico era utriculiarum. La musica ed i canti nella comunità pollese, dedita fondamentalmente alle attività agro-pastorale eseguita con zampogna e ciaramella, è sempre stata una delle espressioni di un ceto medio inferiore. Nella maggior parte dei casi, il canto ed il suono degli strumenti della zampogna e ciaramella erano eseguiti in occasioni di cerimonie, avvenimenti, festività religiose e popolari. Da ricerche storiche, spesso l’uso degli strumenti era anche finalizzato all’allietare e rallegrare una cerimonia matrimoniale e, non di rado, alla musica si accompagnavano canti di tradizione popolare, espressione nei testi della più vera tradizione rurale campana e del paese di Polla. L’uso della zampogna e della Il Legale Rappresentante 4 ________________________________________________ ciaramella era, infine, l’esultanza nella comunità agro-pastorale di Polla. I canti ed i balli più sfrenati si avevano, infatti, durante la trebbiatura, la raccolta del mais e durante la vendemmia, nonché in sposalizi, battesimi, feste di piazza. Dei due strumenti quello molto particolare, la zampogna, è uno strumento musicale nel quale l’aria è soffiata in tre canne provviste di ance chiamate calami. Il ceppo o testata della zampogna è ancorato ad una sacca che viene gonfiata direttamente dal fiato dell’esecutore a mezzo di una imboccatura in legno forata, chiamata insuflatore, e di una valvola che permette la tenuta dell’aria nella sacca. Quando si respira, dopo che l’aria soffiata ha raggiunto una determinata e specifica pressione, le ance si mettono in vibrazione, emettendo il caratteristico suono. Poiché il flusso d’aria non può essere interrotto, quando l’esecutore deve respirare dà alle ance un flusso d’aria costante premendo la sacca con il braccio destro. Questa manovra è impercettibile, e solo chi conosce le modalità tecniche della zampogna se ne accorge. La zampogna, quindi, non può eseguire pause. Il progetto “Un paese antico che guarda al futuro – Festival internazionale del Folclore e Rassegna musicale della Zampogna e Ciaramella “ vuole perseguire la valorizzazione delle risorse ambientali, storico – artistiche e naturalistiche, attivando un contro-pendolarismo dei flussi turistici costieri verso tutti i soggetti, potenziali attrattori pregiati dell’entroterra; con il loro indotto di mercato dei tipici prodotti del locale comparto agro-alimentare e l’indispensabile accoglienza turistica con cui si integra un’offerta culturale e d’intrattenimento importante e stabilmente insediata nel territorio, come la sua manifestazione. Rappresenta altresì, un importante veicolo per la conoscenza e la valorizzazione delle risorse antiche e culturali della zona che rappresenta. La Certosa di S. Lorenzo a Padula , il castello di Teggiano , le grotte di Pertosa , Castelcivita e Polla, il Santuario di S. Antonio e il Mausoleo di Polla rappresentano i valori culturali del Parco Nazionale Cilento – Vallo di Diano – Alburni. Il costume delle donne, poi , è uno dei più interessanti d’Europa. Ricco com’è di elementi orientali e per le affinità che dimostra con tanti costumi delle tante plaghe greco-albanesi, esso rimanda a quel periodo storico in cui l’Italia Meridionale fu prima sotto l’impulso della civiltà della Magna Grecia e poi entrò a far parte dell’impero Bizantino, sopravvissuto al crollo dell’Impero Romano d’Occidente. Tramandato con cura di generazione in generazione, nel suo insieme il costume femminile è di grande effetto ed ha il potere di impressionare l’occhio e la fantasia, come dimostrano le numerose descrizioni lasciate dai viaggiatori italiani e stranieri che, passando per Polla, rimasero colpiti sia dalla straordinaria bellezza ed eleganza del costume come dalla grazia delle donne che lo 5 Il Legale Rappresentante ________________________________________________ indossavano. Oggi esso è esposto insieme ad altri costumi tradizionali, nel Museo Civico “Insteia Polla“ sulle antiche vestiture pollesi. L’edizione 2016 si tiene nel corso del mese di Dicembre, durante il periodo Natalizio, periodo dell’anno molto particolare in cui si rivivono in modo intenso le tradizioni popolari legate alla zampogna e alle ciaramelle, in una cornice suggestiva di un percorso di luci, suoni, colori, addobbi natalizi, laboratori e gazebi con prodotti della tradizione locale, tutti allestiti nell’ottica di destagionalizzazione dell’evento. Indicare le motivazioni che inducono a ritenere il progetto coerente con gli obiettivi dell'avviso (art. 2.1.1 dell'avviso). Se l’idea progettuale si articola in più iniziative, queste dovranno essere fortemente integrate tra loro, nel tempo e nello spazio, in modo da non poter essere riconosciute nella loro individualità, ma percepite come manifestazioni dell’evento unico. 2) Coerenza dell’evento con gli obiettivi e le finalità dell’avviso L’intervento “Un paese antico che guarda al futuro – Festival internazionale del Folclore e Rassegna musicale della Zampogna e Ciaramella - 32° edizione” risulta pienamente integrato con il tema portante della programmazione: “““RIGENERAZIONE URBANA, POLITICHE PER IL TURISMO E CULTURA”, in quanto darà un contributo alla riqualificazione del territorio sia al fine di migliorare le condizioni delle popolazioni delle aree interne al fine di evitarne lo spopolamento, sia quale attuazione concreta delle linee di sviluppo Socio Economico dell’Area basato sul potenziamento del turismo rurale. Gli obiettivi sono in linea con quelli previsti dall’Avviso in quanto tale evento: rafforza la conoscenza dell’attrattività della Campania nel suo complesso sul mercato turistico italiano ed estero, attraverso la valorizzazione delle peculiarità, delle tradizioni e degli elementi di attrattiva presenti sul territorio regionale; superare la dimensione locale nella capacità di attrazione di flussi turistici, con conseguente ampliamento della domanda turistica e, in particolare, dei flussi provenienti dall’estero; incentiva forme di cooperazione ed aggregazione tra soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione di iniziative per il miglioramento della qualità e la modernizzazione dell’offerta turistica; veicola e diffonde l’immagine turistico culturale della Campania sia a livello nazionale che internazionale, nell’ambito di una strategia condivisa dalla Regione; promuovere il territorio proponendo percorsi integrati che uniscono il tradizionale patrimonio naturale a visite a centri storici e a siti culturali, coinvolgendo anche le diverse filiere di prodotto (termale, enogastronomica, ambientale, religiosa, Il Legale Rappresentante 6 ________________________________________________ ecc)” con la partecipazione delle comunità locali. La strategia di sviluppo del comparto turistico richiede una programmazione integrata che presuppone una stretta circolarità tra comparto turistico e sviluppo territoriale in funzione delle esigenze dei flussi turistici e delle caratteristiche naturali e antropiche del territorio, così da garantire uno sviluppo socio-economico e culturale, assicurando la contemporanea preservazione delle risorse presenti. L’evento “ Festival internazionale del Folclore e la Rassegna musicale della Zampogna e Ciaramella “ contribuisce ad ampliare l’offerta turistica regionale per la sua “Tipicità e Unicita” tesa a valorizzare un’area interna della Campania dotata di risorse naturalistiche, culturali, gastronomiche e rurali, sottoutilizzate, che attendono di essere valorizzate a fini economici ed occupazionali. Inoltre, la storicità dell’Evento (trentaduesima edizione), le filiere che valorizza,le modalità promozionali innovative e l’introduzione di azioni aggiuntive che orientano l’evento verso una domanda già intercettata negli anni contribuiscono a rendere competitiva l’offerta complessiva turistica della Regione Campania. Aumentare la delocalizzazione e destagionalizzazione turistica favorendo la crescita occupazionale e sociale. Il mercato nazionale ed internazionale di riferimento è costituito da scuole, famiglie e professionisti provenienti anche dalle aree del Nord Europa oltre che dal Nord Italia. Il mercato nazionale di riferimento dell’iniziativa è quello interregionale (Lazio, Puglia, Campania, Basilica e Calabria). Oltre a quello del Nord Europa, Europa dell’EST, Sud e Nord America. 3) Mercato nazionale/interna zionale di riferimento Il superamento della dimensione locale è una naturale conseguenza, trattandosi di un Festival Internazionale nel quale vengono coinvolti gruppi di tutto il mondo. Si prevede il coinvolgimento dei gruppi folcloristici Africani, del Senegal, della Calabria, ecc. Per quanto riguarda i gruppi musicali delle zampogne, ciaramelle e cornamuse, è previsto il coinvolgimento delle Zampogne di San Polo Matese, di Amatrice, di Arce (Lazio), di Colliano, Caggiano, Ricigliano, Auletta, Buccino, ecc, oltre alla presenza del trio Nico Berardi e del trio Austriaco Antonia Dusa Werning). Un programma vasto ed articolato che si confronta con i gruppi locali. Ancora, nell’ottica di valorizzare le tradizioni locali e i giovani talenti del territorio è previsto il concerto Natalizio con la partecipazione del Tirio D’Archi “Monte Pruno”, composto da tre giovanissime musiciste Il Legale Rappresentante 7 ________________________________________________ pollesi. In un clima di festa popolare non potevano certo mancare gli artisti della pizzica: canti d’amore e pizziche Te Core a cura di Mariella Salierno e Salvatore Gervasi della Scuola di Teatro Danza e musica popolare di Lecce. Il Comune di Polla intende così proseguire l’opera di valorizzazione del proprio patrimonio oltre i confini nazionali intrapresa attraverso numerosi gemellaggi (con BELGIO - Le Roeulx – 20 ottobre 2008 Delibera n. 273; con la FRANCIA - Quinsac - 14 luglio 2009; con la GERMANIA - Steinenbronn 25 maggio 1990 Delibera n.246). Intende coinvolgere non solo di chi opera e vive sul territorio ma anche di operatori ed associazioni italiane ed estere, gli opinionisti, i media e tutti coloro che sono attivi nel settore turistico ed agro-alimentare nonché le Istituzioni più consone all’evento (slowfood, ecc….) e le associazioni di categoria. Attraverso una puntuale campagna promozionale e di internazionalizzazione dell’Evento “ Festival internazionale del Folclore e Rassegna musicale della Zampogna e Ciaramella ” si punta anche a rilanciare l’ingente patrimonio culturale e naturalistico che insiste sul comprensorio dove si registra la presenza della Certosa di San Lorenzo a Padula (il più grande monastero meridionale fondato nel 1306), le Grotte di Pertosa / Auletta, il Castello Macchiaroli a Teggiano, Il Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte, il Museo dell’Antiche Vestiture e il Convento Sant’Antonio di Polla. Tale ampliamento dell’offerta consentirà di individuare sia nuovi target (cultori, studiosi, anziani, ecc.) che di provenienza internazionale (Stati Uniti, Sud America, ecc.).. Luogo di 4) svolgimento Centro Storico di Polla - Piazza dei Parlamenti Lungo Fiume Tanagro Il centro storico di Polla è ricco di emergenze culturali, paesaggistiche, religiose architettoniche e storico – artistiche. 4.1) Locations Di seguito si riportano quelle più significative: PIAZZA DEI PARLAMENTI Nel 1881 l'attuale intitolazione subentra a Piazza Regina Margherita. Le adunanze pubbliche, dette Parlamentari, si tenevano proprio in questa piazza, che fino al terremoto del 1857 non giungeva a San Nicola dei Latini (chiesa Madre), essendo separata dal largo antistante alla stessa Il Legale Rappresentante 8 ________________________________________________ chiesa da un piccolo quartiere detto La Lamia. Dopo il crollo delle case di questo quartiere, la piazza si modellò nella forma e nelle dimensioni attuali. I Parlamenti erano una istituzione che risaliva al Basso medioevo. Alle pubbliche riunioni, presiedute dal sindaco, partecipavano gli eletti dell'amministrazione, il governatore e il popolo. Oggi la piazza è uno dei luoghi più importanti ed utilizzati per eventi estivi ed anche location per il “Festival internazionale del Folclore e Rassegna musicale della Zampogna e Ciaramella”. CHIESA DI SAN NICOLA DEI LATINI La chiesa di S. Nicola dei Latini occupa la parte centrale del centro storico e si affaccia su Piazza dei Parlamenti. E' formata da tre navate, divise da robusti pilastri in muratura che formano in alto arcate a tutto sesto. Fu innalzata nel corso del Trecento e fu denominata "dei Latini" per distinguerla da San Nicola dei Greci, la chiesa più antica in cui si celebrò secondo il rito greco fino al Concilio di Trento, allorchè arredi, paramenti e liturgie furono riformati rigorosamente nel solo rito latino. In essa si possono ammirare opere sacre di notevole importanza, tele provenienti da altre chiese di Polla dismesse e chiuse al culto: la tela di Angelo Mozzillo (1805) con la scena della natività di Maria; la tela di Nicola Peccheneda (forse del 1762) con l'effigie di San Francesco di Paola nell'atto di segnare il proprio sembiante su di una parete della casa che l'aveva ospitato CHIESA DI S. NICOLA Piccola chiesetta addossata alle spalle alla chiesa di S. Maria dei Greci. CHIESA DI S. MARIA DEI GRECI La chiesa è di origine molto antica. Il portale d'ingresso in pietra calcarea locale presenta due leoni alla base. CHIESA DELLA SS. TRINITA' Nel 1713 sul posto di una precedente cappella sul luogo denominato Piazzetta o anche San Basile, l'arciprete Moccia fece costruire la nuova chiesa della SS. Trinità. Nel 1719 la chiesa veniva ceduto alle monache di Santa Chiara. CHIESA DI S. NICOLA DEI GRECI E PIAZZETTA ANTISTANTE Il Legale Rappresentante 9 ________________________________________________ La chiesa è di origine molto antica. E' sicuramente la prima parrocchia del paese entro le mura. Ai primi decenni del cinquecento si possono attribuire il ricco portale. Durante una visita pastorale nel 1584, in seguito al Concilio di Trento, venivano dotati particolari del rito greco, che furono sostituiti con elementi di rito latino. Attualmente la chiesa è priva di copertura e viene utilizzata per eventi estivi. CHIESA DEL SS. ROSARIO L'edificio risale alla metà del '500. Fu costruito vuotando un fortilizio e occupando un incasso delle mura, la cui cresta merlata cingeva il paese e parte della fabbrica. Durante il seicento, sul secondo altare a destra, fu collocato un grande quadro non firmato né datato, la Pala Villano. CHIESA E CONVENTO DI S. ANTONIO Il Santuario francescano incastonato nel verde appare adagiato su di una morbida collina. La struttura architettonica si presenta, a chi proviene da Sud, con un aspetto di severa bellezza e di sobria eleganza. Il monumentale complesso conventuale, fondato nel 1541, costituisce l’elemento conclusivo di un insieme particolarmente suggestivo per l’ampio panorama sulla vasta pianura del Vallo di Diano, variegata dal mosaico delle colture che si inseguono in lunghe dorsali ondulate di un paesaggio agrario. L’atmosfera crea una dimensione spirante intima quiete in consonanza con l’ambiente di natura, di fede e di arte. Lo stile è quello rinascimentale ma si abbellì dell’esuberanza del Barocco i cui numerosi dipinti, intarsi lignei, affreschi e sculture offrono al visitatore una ineguagliabile visione. Chi vi entra rimane estasiato di fronte alla sua grandiosità e bellezza offrendo così al visitatore una serie di elementi di grande interesse artistico, storico e di fede. CASTELLO Il castello fu costruito sul finire del '200 da Tommaso Sanseverino con l'intento di istituire un luogo da dove si poteva sorvegliare meglio la cinta muraria, antico fortilizio della Civita. Dopo il crollo a seguito del terremoto del 1857, venne ricostruito e adibito ad abitazione Tipicità locali e 4.2) tradizioni valorizzate Numerose sono le tipicità e le tradizioni che con tale manifestazione si vogliono tutelare. In particolare le tradizioni popolari, infatti a Polla, nel centro storico è presente il MUSEO CIVICO “INSTEIA POLLA” Il Legale Rappresentante 10 ________________________________________________ RASSEGNA PERMANENTE DELLE ANTICHE VESTITURE POLLESI. Istituito nel 1996, il Museo Civico “Insteia Polla” è sede di una mostra permanente dal titolo “Rassegna permanente delle antiche vestiture pollesi”. Il Museo si propone di illustrare la storia di Polla attraverso il tratto piú tipico e conosciuto del paese, l’abbigliamento popolare. Si tratta, infatti, di una vasta esposizione che ripercorre l’evoluzione del tradizionale abito femminile locale dal XIX al XX secolo; il costume tradizionale femminile di Polla è, infatti, uno dei più belli della zona, tanto che le pollesi ne hanno conservato l’uso fino all’ultimo venticinquennio del ’900. L’esposizione è articolata secondo il criterio delle occasioni e delle circostanze che scandiscono la vita quotidiana (abiti di gala e per festività; abiti d’uso quotidiano; abiti rituali utilizzati durante le processioni; abiti ottocenteschi di mezza festa; abiti da lutto). Per favorire e conservare la «memoria storica» di abbigliamenti che testimoniano momenti importanti di vita pollese, con Delibera di Giunta Regionale n. 96, del 23 gennaio 2009 al Museo Civico «Insteia Polla», Sezione Rassegna Permanente delle Antiche Vestiture Pollesi, è stato riconosciuto dalla Regione Campania lo status di Museo di Ente locale d’Interesse regionale. In tal modo è stato avviato un proficuo processo di valorizzazione e divulgazione del patrimonio tradizionale locali. Trattasi di una raccolta dettagliata delle fogge d’abbigliamento e degli accessori, dagli abitatori protostorici della Grotta, attraverso l’età romana del Tempio (il Mausoleo di Gaio Uziano Rufo e della consorte Insteia Polla) e il Medioevo di Sant’Antonio de Arata, sino al Barocco della Quadre-ria del Convento degli Osservanti. E’ una serie abbastanza completa dei possibili adattamenti dell’abbigliamento tradizionale femminile di Polla alle varie situazioni sociali e a successivi contesti d’epoca. 5) Funzionalità dell’intervento con particolare riferimento a: promozione e valorizzazione del 5.1) territorio e dei suoi elementi di attrattiva Numerosi sono gli elementi di attrattiva presenti a Polla che con l’evento si vogliono valorizzare e rendere fruibili ai turisti che assediano il territorio durante il periodo estivo e in particolare durante il Festival. Numerosi i monumenti presenti, quelli dell’età romana come il Lapis Pollae, il Termine Graccano, il Mausoleo di Caio Uziano Rufo, il Ponte Romano, quelli dell’età medioevale e moderna come la romita Il Legale Rappresentante 11 ________________________________________________ cappella di Sant'Antonio Abate, la Chiesa di San Nicola dei Latini, il Santuario di Sant'Antonio, il Monumento ai Caduti, il Parco della Rimembranza, la Chiesa di San Pietro Apostolo, i Palazzi come Il Castello, i palazzi Manganelli-Barrese-Ripa, il Palazzo Galloppo, il Palazzo Palmieri in via Luigi Curto, il Palazzo Parisi in Via Parco, il Palazzo Albirosa in Via Parco, la Taverna del Passo, il Palazzo Rubertini e il Palazzo Comunale. Numerosi i portali, infatti per chi si aggir per le strade di Polla, soffermarsi sui bei portali in pietra è certamente ragione di sosta e di interesse. Particolare attenzione va anche riservata agli itinerari e ai percorsi naturalistici. Polla e le sue sorgenti, un'opportunità per scoprire e visitare luoghi inconsueti. Due sono i versanti montani che delimitano il paese, ma il versante orientale è quello che ha offerto ed ancora offre il maggior numero di polle sorgive lungo la catena della Maddalena che lo costituisce. Esse hanno alimentato, nel corso del tempo, ed alimentano ancora oggi singole vasche e fontane; il versante occidentale invece è piuttosto compatto e povero di vene sorgive, ma ricco di fitti boschi, parliamo delle pendici meridionali del massiccio dell'Alburno con quota massima sul Monte San Tommaso (m 1250). Tutte le acque, a valle, raggiungono il Tanagro, che è il fiume che passa per il paese, separando l'abitato antico, arroccato sulla collina, da quello moderno che si è andato estendendo in pianura fino a saldarsi con l'antico Borgo San Pietro. Il Tanagro, il maggior corso d'acqua della vallata, noto già ai Romani col nome di Tanager, ricordato da Plinio il Vecchio e da Virgilio, nel territorio di Polla riceve le acque provenienti dalla sorgente di Sant'Antuono e a sinistra, nei pressi del monte Cannizzo, quelle dei lagni dei vicini paesi di San Pietro e Sant'Arsenio. L’iniziativa proposta, oltre alla valorizzazione del patrimonio esistente, vuole essere volano di sviluppo per l’artigianato locale. Infatti durante la manifestazione, particolare attenzione verrà posta all’esposizione e vendita di oggetti collegati alle tradizioni tipiche locali attraverso integrazione delle l’allestimento di botteghe di commercio equo e solidale: 5.2) risorse esistenti Bambole in costume nelle varie tipologie presentate nel Museo commerciali da collezione (in biscuit e con particolare cura delle fogge e degli accessori); Scialli in seta con frange nelle varie combinazioni di colori e Il Legale Rappresentante 12 ________________________________________________ tessuti documentati dalla tradizione locale; Biancheria con ricami riproducenti antichi motivi ornamentali; Tovagliati in lino e/o cotone tessuti a mano, coi disegni nelle tinte naturali e nelle varie combinazioni cromatiche proposte dalla tradizione (écru, azzurro e bianco, écru rosso e bleu, écru rosso e giallo, bianco e verde acqua…), con o senza cifre (anche personalizzate) ricamate a mano; Tappeti manufatti, riproducenti le ornamentazioni dei antichi coprimensa e copricassa ; Stampe su seta (per foulards sciarpe cravatte pochettes…) di motivi ornamentali (soprattutto in oro) dei costumi tradizionali; Riproduzioni in argento e argento dorato della gioielleria tradizionale; Riproduzioni su carta a mano delle stampe d’epoca coi costumi popolari locali Gouaches dei costumi locali nelle varie tipologie, con vedute del paese e dei paesaggi locali come sfondo. L'artigianato tessile, oltre alla lavorazione del legno e della pietra, era molto diffuso nelle famiglie pollesi. Al telaio si tessevano lenzuola di lino e di canapa, asciugamani e strofinacci con motivo " a mammole" in rilievo, mussole fini per le camicie, stoffe di lana per le coperte (di solito di colore violetto o rosso, oppure scozzese a due colori, giallo e marrone, verde e blu, rosso e nero) e per i costumi "giornalieri (di colore rosso e turchino), tappeti per coprire cassoni e tavolini, a disegni geometrici in tenui e varie tinte. Si confezionavano pizzi, centrini, guarnizioni, tovaglie, coperte all'uncinetto, eseguiti con gusto ed abilità per la sottigliezza del filo usato. Inoltre, verrà allestita la mostra laboratorio della zampogna e sugli altri strumenti musicali della tradizione locale, con l’obiettivo di dar vita a un originale organismo in grado di richiamare l’interesse dello studioso e la curiosità del visitatore. La mostra, al fine di collocare contestualmente ogni oggetto acquisito, Il Legale Rappresentante 13 ________________________________________________ prevederà: - spazi espositivi, in cui i sussidi saranno disposti con opportuna collocazione per consentire al visitatore l’interazione e la scelta personalizzata dei percorsi museali, per le diverse tipologie dello strumento oggetto d’interesse; per altri strumenti musicali in uso accanto a quello, in alternativa o in sostituzione sul territorio interessato; per la ricostruzione d’una bottega artigiana; per la ricostruzione, grazie a gigantografie, cartellonistica, cartografia e altri oggetti di riferimento, dei contesti d’uso del medesimo strumento; per una sala d’ascolto, proiezione e consultazione di materiali etnografici; per una sala di conferenze; laboratori per l’apprendimento della costruzione e dell’uso della zampogna. Infine, verranno allestiti dei Gazebo che prepareranno prodotti tipici della tradizione pollese. Il tutto sarà allietato da suoni, luci allestimenti natalizi, spettacoli itineranti per i bambini (mangiafuoco, artisti di strada, teatro dei burattini) con l’arrivo di Babbo Natale sulla slitta che dispenserà doni ai presenti. La considerazione che emerge con evidenza dall’analisi dell’attuale situazione socio economica è quella che, malgrado nell’area si riscontri una presenza qualificata di beni e risorse paesaggistiche, ambientali e culturali , questi finora, hanno avuto un utilizzo limitato ai fini dello sviluppo come è inequivocabilmente dimostrato dal ruolo marginale svolto dall’attività turistica all’interno del sistema economico e produttivo locale. Il problema di fondo che si presenta nel settore è duplice e riguarda, da una parte come dirottare e trattenere verso l’interno i consistenti flussi turistici che lungo la direttrice Salerno Aspetti di Reggio Calabria attraversano il territorio ignorandone troppo spesso valorizzazione l’esistenza e, dall’altra, come invogliare ad una permanenza più lunga. delle strutture e Carenti sono le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, i cui dei servizi livelli sono ancora modesti sia in termini quantitativi che qualitativi, turistici anche se negli ultimi anni sono nate molte strutture su tutto il territorio. Nel Vallo di Diano si registra, infatti, a partire dal 2008 una crescita che riguarda il comparto alberghiero e della ristorazione incentivate dai PIT Certosa e da altri strumenti Regionali, Nazionali e dell’Unione Europea. È evidente altresì che la sorte di molte nuove strutture della filiera turistica è legata a politiche di marketing territoriale e all’organizzazione di eventi e manifestazioni capaci di attrarre con continuità turisti. L’auspicio è di superare la difficile fase di avvio con il sostegno delle Istituzioni , degli Istituti di Credito, formando Il Legale Rappresentante 14 ________________________________________________ risorse umane e organizzando eventi attrattivi e diversificati. Si registra la presenza di circa 200 strutture alberghiere destinate alla ricettività con una crescita sostenuta nei Comuni di Teggiano ed Atena Lucana. Distribuite su tutti i comuni risulta la presenza di B&B e di strutture ricettive rurali. Complessivamente nel Vallo di Diano si registra la disponibilità di oltre 2.500 posti letto di cui circa 200 a Polla. 6) Cooperazione e modalità di messa in rete degli eventi su base tematica e/o territoriale: Verranno attivate reti stabili di cooperazione e aggregazione tra enti pubblici e privati, in particolare tra i Comuni limitrofi di Polla, Atena Lucana, Auletta, Pertosa e Petina aderenti al protocollo. Inoltre, tutti questi comuni presentano delle tradizioni legate al folclore popolare, anche se non ci sono più ormai gruppi locali attivi come a Polla. 6.1) 6.2) Forme di cooperazione e aggregazione tra soggetti pubblici e privati su base tematica e/o territoriale Elementi di rafforzamento dell'offerta e dei servizi dedicati ai fruitori dell’iniziativa Ruolo attivo viene svolto altresì dalla Fondazione MiDA – Musei Integrati dell’Ambiente con sede in Pertosa che mette in rete tutte le attività culturali che è possibile fare durante la manifestazione e promuove reti stabili tra gli operatori turistici, i piccoli produttori, le strutture ricettive, le botteghe artigianali, mettendo a disposizione il proprio know how. Nell’ambito di tale attività la diffusione e la comunicazione dell’informazione, anche mediante l’utilizzo di tecnologie informatiche, riveste un notevole ruolo ed assume un’importanza strategica. Il Festival / Rassegna promuove il coinvolgimento delle attività artigianali tradizionali e di tutto il sistema di accoglienza turistica connessa alla valorizzazione ambientale e culturale del territorio. L’aggiornamento del portale dedicato all’evento, nella generale prospettiva di crescita dell’economia web e digitale, consentirà l’attivazione di forme di cooperazione e consentirà una maggiore fruibilità. Numerosi saranno i servizi turistici dedicati ai fruitori dell’iniziativa, quali la presenza di info points sia allestiti sul posto, che consultabili on line, che informeranno su tutte le iniziative e percorsi attivati di cui è possibile usufruire. Inoltre, apposite guide daranno informazioni su tutte le bellezze ed emergenze sopra riportate e di cui il territorio è ricco. Nel periodo estivo numerose sono le iniziative organizzate Il Legale Rappresentante 15 ________________________________________________ dall’Amministrazione pollese che si cercherà di integrare con il Festival. Gli infopoints avranno l’obiettivo di: - favorire la conoscenza delle numerose manifestazioni in cui l’amministrazione comunale è impegnata da anni, soprattutto a sfondo culturale essendo Polla definita la “Città del Libro”; - Favorire una rete con i vari settori produttivi del territorio di Polla e di altri territori limitrofi in quanto gli stessi infopoints avranno anche la funzione di far conoscere il patrimonio artigianale e commerciale di cui il territorio è ricco, nonché a fornire informazioni di pubblica utilità circa il funzionamento ed orari dei vari servizi di interesse pubblico; - Favorire la conoscenza e l’attività dell’Osservatorio Comunale del Turismo. Di seguito si riportano le Manifestazioni a carattere ambientale, culturale, ecc… che l’amministrazione comunale svolge annualmente Cultura: Manifestazione per la valorizzazione del Centro Storico “Turnamo n’coppa a chiazza Rassegna presepiale Cori in Piazza Biblioteca animata Educazione alla salute City Camps (corso di madre lingua inglese) Progetto musicale “liberamente” Biblioteca in Piazza Caccia al tesoro tra i libri in biblioteca Progetto Biblioalbero Progetto Pic-nic con i libri. Rischio Zero Progetto Librarsi Progetto Le parole colorate Centro di documentazione dei gemellaggi Osservatorio turistico territoriale permanente Laboratorio della zampogna e ciaramella Ambiente: Parco Filosofico ambientale Ecoteca (libri su ambiente) Miniguardie ecologiche Andiamo a Scuola a piedi da soli Gocciolino (risparmio idrico – progetto attivato a scuola con cui sono state istituite le classi “H2O) Parchi e Parchi Progetto riciclo (Recupero materiale riciclabile nelle scuole) Progetto minivigili Progetto Scuola di Falconeria (conoscenza vita e comportamento dei falchi). Il Legale Rappresentante 16 ________________________________________________ Il turismo può rappresentare un’importante opportunità per invertire il trend negativo del declino sociale ed economico e dello spopolamento evidente in molte aree del territorio comunale. Tale settore può contribuire ad uno sviluppo socioeconomico duraturo e sostenibile dei territori rurali. In tale ottica, gli eventi di organizzati sul territorio, anche se in aree periferiche, generano economie di scopo per l’integrazione nella gestione dei servizi, sostenendo un’ offerta turistica principalmente orientata alla promozione e valorizzazione delle risorse ambientali, storico-culturali e produttive dell’area per una maggiore visibilità del territorio nel suo complesso e consentendone una migliore fruibilità. Economie di scopo generate nella gestione dei servizi e per la 6.3) maggiore visibilità e fruibilità da parte dei visitatori e dei turisti L’evento in questione si inserisce in un processo di valorizzazione che punta a creare condizioni economiche per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica. In particolare le azioni sono mirate ad accrescere le potenzialità turistiche del territorio, orientandole in modo alternativo o complementare al modello già consolidato del turismo costiero, attraverso l’integrazione delle risorse storiche e culturali con il sistema delle tradizioni popolari e dei valori delle qualità ambientali di eccellenza che connotano l’area. Palinsesto, programma 7) e 8) dettagliato e cast artistico La “Rassegna Internazionale del Folklore e della zampogna ” è un festival internazionale del folklore che nasce più di trent’anni fa per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Polla. Organizzata dal gruppo folcloristico internazionale “TANAGER” e dal gruppo “Amici della zampogna e della ciaramella Giuseppe Sacco, entrambi con sede in Polla (SA) e affiliati FITP – Federazione Italiana Tradizioni Popolari, si basa sulla formula dello “scambio culturale” tra gruppi folcloristici per favorire la conoscenza delle tradizioni e della cultura popolare di diversi paesi. Gli spettacoli si tengono nel suggestivo scenario della Piazza dei Parlamenti nel centro storico Il festival ha acquistato notevole fama in Italia e all’estero sia per l’originalità della formula, sia per il livello qualitativo degli spettacoli, rappresentando ormai una delle principali manifestazioni popolari, unica nel suo genere. Nelle oltre trenta edizioni organizzate finora si sono esibiti decine e decine di gruppi folk provenienti ormai da quasi tutti i paesi del mondo: Serbia, Repubblica Ceca, Moldavia, Brasile, Portorico, Polonia e Turchia, Australia, Nuova Zelanda, paesi dell’Est e dell’Asia. Questo particolare modulo organizzativo permette di presentare spettacoli realmente rappresentativi e sicuramente inusuali. Il gruppo folclorico “TANAGER“ , affermato in Italia e all’estero , spesso Il Legale Rappresentante 17 ________________________________________________ messaggero in lontane contrade europee, delle nobili tradizioni della nostra terra che è genuina espressione del folclore. Lo confermano i tanti autorevoli riconoscimenti. Fondato nel 1930 dal Cav. AMEDEO DE LUCA, appassionato sostenitore delle antiche tradizioni popolari, conserva la sua vivacità, la giovanile effervescenza ed un nativo sincronismo etnico - popolare proprio da una gente che da secoli vive l’esperienza di un paese di frontiera, crocevia dell’anima napoletana, lucana e cilentana delle rispettive culture. Il gruppo esegue durante lo spettacolo canti popolari e danze tipiche meridionali quali tarantella, polka, mazurca e quadriglia. Gli strumenti sono quelli della tradizione napoletana (chitarra, scetavaiasse, putipù, triccheballacche ) e delle tradizioni locali, cilentane e lucane (organetto, zampogna, ceramella e tamburelli). Il gruppo “ TENAGER“ oltre ad essere portatore della civiltà e delle tradizioni della sua Terra, è anche importante veicolo per la conoscenza e la valorizzazione delle risorse antiche e culturali della zona che rappresenta. La Certosa di S. Lorenzo a Padula , il castello di Teggiano , le grotte di Pertosa , Castelcivita e Polla, il Santuario di S. Antonio e il Mausoleo rappresentano i valori culturali del Parco Nazionale Cilento – Vallo di Diano – Alburni. Il costume delle donne, poi , è uno dei più interessanti d’Europa. Ricco com’è di elementi orientali e per le affinità che dimostra con tanti costumi delle tante plaghe greco - albanesi, esso rimanda a quel periodo storico in cui l’Italia Meridionale fu prima sotto l’impulso della civiltà della Magna Grecia e poi entrò a far parte dell’impero Bizantino, sopravvissuto al crollo dell’Impero Romano d’Occidente. Tramandato con cura di generazione in generazione, nel suo insieme il costume femminile è di grande effetto ed ha il potere di impressionare l’occhio e la fantasia, come dimostrano le numerose descrizioni lasciate dai viaggiatori italiani e stranieri che, passando per Polla, rimasero colpiti sia dalla straordinaria bellezza ed eleganza del costume come dalla grazia delle donne che lo indossavano. Oggi esso è esposto insieme ad altri costumi tradizionali, nel Museo Civico “Insteia Polla“ sulle antiche vestiture pollesi. Venerdì 9 Dicembre 2016 Pizzica Pizzica – Specimen Teatro in Canti d’amore e Pizziche te core con Mariella Salierno, Salvatore Gervasi della Scuola di Teatro Danza e Musica Popolare di Lecce La formazione presenta il suo repertorio con gli strumenti della tradizione popolare, sono strumenti acustici: chitarre, organetti, tamburelli, armoniche, varie percussioni e fisarmoniche. Il Legale Rappresentante 18 ________________________________________________ La musica e il ballo rivestono un ruolo particolare nella tradizione salentina, essendo l’espressione della cultura dei singoli musici e cantori e di gruppi teatrali e musicali che recuperano questa tradizione. Negli ultimi decenni si sta assistendo ad un rinnovato interesse nei confronti della pizzica, specie tra i giovani. L’origine di questa danza si fa risalire alla fine del 1400, si tratta di una vera e propria tarantella popolare. Nella “pizzica pizzica” il mito evocato, vissuto gioiosamente, è quello del duello rusticano, la lotta dei coltelli, molto frequente nei rapporti di forza tra gli uomini del passato. La “pizzica del core” è la danza tra un uomo e una donna che mima la seduzione; i ballerini non si toccano mai, ma volteggiano uno intorno all’altro guardandosi negli occhi. La base della pizzica è il tamburello salentino che viene suonato con una tecnica particolare, dando il ritmo di base con la percussione e un caos ordinato con i sonagli. Trio D’Archi (Violino, viola e violoncello) “Monte Pruno” – Concerto natalizio Il “Trio D’Archi” Monte Pruno è composto da tre giovanissime musiciste pollesi: Rossella Calabrò, Ludovica e Federica Del Bagno. Fin da piccole si sono dedicate dapprima allo studio del pianoforte e successivamente allo studio degli strumenti ad arco. Si sono subito distinte vincendo numerosi premi a concorsi musicali nazionali (I premio concorso nazionale di Cosenza “Luciano Luciani”, I premio concorso “San Leucio” – Città di Caserta) e al momento continuano gli studi accademici sotto la guida di prestigiosi docenti di conservatorio: Mauro Tortorelli (docente di violino e viola) e Gianluca Giganti (Maestro di violoncello). Il programma del Concerto è il seguente: - piccola serenata notturna; - le quattro stagioni; - canone in re Christmas Carol; - Libertango. Spettacoli dedicati ai bambini Artisti di Strada: sputa fuoco, giocolieri, trampolieri, burattinai, clown cantastorie. E’ previsto inoltre l’arrivo di Babbo Natale sulla slitta trainata dalle renne che porta doni e pacchettini per tutti. Il Legale Rappresentante 19 ________________________________________________ Sabato 10 Dicembre 2016 Italia: Gruppo Folk “RE PAMBANELLE” di Bitonto (BARI) – 20 persone Il gruppo di canto e ballo popolare “Re Pambanélle” (che nel dialetto indicano le prime foglioline che spuntano sulla vite), è un’associazione culturale nata nel 1991 con lo scopo di recuperare l’immenso patrimonio di canti e balli propri della nostra terra che si perdevano inevitabilmente nell’oblio. Giungere a questo risultato ha comportato un lungo e complesso lavoro perché è partito dal “racconto orale dei nostri anziani”, quindi il materiale è stato organizzato fino a raggiungere i canti e i balli che compongono oggi il nostro repertorio. Attualmente il gruppo è costituito da circa 40 iscritti di cui 30 in costume che cantano, suonano e ballano, prevalgono i giovani. I costumi indossati, sono la riproduzione degli abiti “della domenica” dei nostri lontani concittadini tra la fine dell’800 ed i primi anni del nuovo secolo, dopo accurate e lunghe ricerche è stato realizzato quello che è diventato il costume delle occasioni importanti e cioè il primo esemplare di abito popolare bitontino del ‘700, presentato ufficialmente nel corso della mostra degli abiti popolari de ‘700 tenutasi nella chiesa di S. Silvestro (sede attuale del gruppo) il 26 settembre del 1996. Gli strumenti suonati sono quelli che venivano usati nel nostro sud durante le serate che allietavano “la fine di una giornata nei campi” o le “feste nuziali”. La chitarra, la fisarmonica, le tammorre, i tamburelli, il violino dei poveri, il putipù ed altri, sono tutti strumenti suonati dal vivo dai vari componenti del gruppo. Il repertorio del gruppo comprende canti popolari bitontini e danze tradizionali bitontini e pugliesi quali: quadriglia, polka, mazurca, varie tarantelle, pizzica pizzica, ecc… Dopo il debutto ufficiale avvenuto nel dicembre del 1991 nella Sala degli Specchi nel Comune di Bitonto, in occasione dell’assegnazione del Secondo Premio Nazionale di poesia dialettale “Giuseppe Castro”, il gruppo di canto e ballo popolare ha partecipato a numerose manifestazioni culturali tra le quali ricordiamo: Natale dell’ A.M.N.I. presso l’ordine dei medici di Bari; La parola e la musica, Parrocchia Santa Fara Bari; Il Legale Rappresentante 20 ________________________________________________ Expo - Levante Stand dell’assessorato al turismo Regione Puglia, Telethon Stazione Centrale delle FF SS Bari; XI Raduno Folklorico Internazionale Città di Fasano (BR), Expo - Levante Stand dell’assessorato al turismo Regione Puglia; II incontro Nazionale del Folklore Città di Matelica (MC); Udienza dal Santo Padre, Città del Vaticano; Expo - Levante Stand dell’assessorato al turismo Regione Puglia; Carnevale di Putignano (BA); Carnevale di Castellana Grotte; Corteo Storico “La Scamiciata” Fasano (BR); XII Raduno Folklorico Internazionale Città di Fasano (BR); “Musica popolare nel borgo antico” II edizione Bitetto (BA); Expo - Levante Stand dell’assessorato al turismo Regione Puglia; Carnevale di Modugno (BA); “Sagra delle orecchiette” Castellana Grotte (BA); “Sagra dell’olio e del vino” Mariotto (BA); “Musica e poesia sotto le stelle” Bitonto (BA),“Palio del Viccio” Palo del Cole (BA); “Le tradizioni popolari, radici del fuoco” Triggiano (BA); “ Campionato assoluto di scherma” Fiera del Levante” (BA); Inaugurazione “XIII Giochi del Mediterraneo” Stadio S. Nicola (BA); “Sagra della Frisella” Putignano (BA); “Fiera dei Comuni” Fiera del Levante (BA); “Festival del Folklore” Casalduni (BN); “Festival del Folklore” Staffolo (AN); “Natale in….. “ Ospedali di Bitonto, Triggiano, Bari; Carnevale di Molfetta (BA); Giubileo degli Artigiani Città del Vaticano; Fiera di S. Leone Bitonto (BA); “Il Tralcio d’Oro” Mariotto (BA); “Festa del vino” Balaton Boglari (Ungheria); “September Ferst” Cassano Murge (BA); “Sagra della castagna” Giovinazzo (BA); Fiera di S. Leone Bitonto (BA); “Festival Internazionale del Folklore itinerante” Castellaneta (BA); “Festival Internazionale del Folklore” Beli Manastir (Croazia); “Carnevale di Pont St. Martin” (AO); “Carnevale di Casamassima” Casamassima (BA); “Corteo Storico La scamiciata” e “Festival del Folklore” Fasano (BA); “Sagra della fragola” Petina (BN); “Defilè del Costume Popolare Italiano” Termoli; “Carnevale di S. Sosti” (CS); “Festival regionale del Folklore” Brindisi; “ Estate con gli anziani” Casa di riposo Giovanni XXIII Bitonto; “Festival del Folklore” Verbicaro (CS); “Festival delle Tre Torri” Castelforte (LT); Inaugurazione Ipercoop Bari , “Sagra dell’olio novello” Bitonto; “Sagra de r’ aloje pasole ” Bitonto; “Carnevale di “Spezzano Albanese” (CS); “Campionati italiani di pallavolo” Corato (BA); “Festival regionale del Folklore” Mottola (TA); “Italia e regioni” Cascia (PG); “I fuochi di S. Antonio” Giovinazzo (BA); “Il Falò di S. Giuseppe” Palese (BA); “Festa d’estate” Massafra (TA), “Festival Mediterraneo del Folklore” Castellaneta (TA); “XXVII Festival del Folklore” Noci (BA); “Festival del folklore” Spezzano Albanese (CS); “XXVII Festival della Valle di Comino” Atina (FR); “Italia e Regioni” Agrigento;“61° Sagra del Mandorlo in Fiore – 50° Festival Internazionale del Folklore” Agrigento; Festival internazionale del folklore “Valle di Comino” Atina (FR); “Festival internazionale del Il Legale Rappresentante 21 ________________________________________________ folklore” Petralia Sottana (PA); “Folklore bitontino tra etnologia e musica colta” Bitonto (BA); Concerto “Jedde e Jedde” Azienda agrituristica La Ferrata Ruvo di Puglia (BA); Mostra costumi popolari di fine ’700 Bitonto; “I incontro Nazionale del Folklore” Città di Bitonto; “Natale nel borgo antico” Bitonto; Mostra “Immagini Sacre” Chiesa S. Silvestro Bitonto; “II incontro Nazionale del Folklore” città di Bitonto; Mostra “Presepi nel tempo” Chiesa S. Silvestro Bitonto; Mostra “Il Venerdì Santo nella tradizione bitontina” S. Silvestro Bitonto; “III incontro Nazionale del Folklore” Città di Bitonto; “Mostra Immagini Mariane” Chiesa S. Silvestro Bitonto; “Falò di S. Lucia” Piazza S. Silvestro Bitonto; Mostra “Trofei Floreali del Santo Legno della Croce” S. Silvestro Bitonto; “IV incontro Nazionale del Folklore” Città di Bitonto; Omaggio Floreale all’Immacolata Bitonto; “Falò di S. Lucia” Piazza S. Silvestro Bitonto; Presepe nel centro storico Bitonto; “Il Sepolcro” chiesa S. Silvestro Bitonto; “V incontro Nazionale del Folklore” – I Internazionale” Città di Bitonto; Omaggio Floreale all’Immacolata Bitonto; “Falò di S. Lucia” Piazza S. Silvestro Bitonto; “Il Presepe” Chiesa S. Silvestro Bitonto; “L’ultima Cena” Chiesa S. Silvestro Bitonto; “VI incontro Nazionale del Folklore – II Internazionale” Città di Bitonto; Omaggio Floreale all’Immacolata Bitonto; “Falò di S. Lucia” Piazza S. Silvestro Bitonto; Commedia musicale in vernacolo bitontino “vonne e venene re stagiune”; “Convegno “Tradizioni e Folklore” 10^ anniversario della Fondazione del Gruppo Sala degli Specchi Bitonto; “Canti e balli popolari in una serata di fine estate” Bitonto; “VII incontro Nazionale del Folklore” “Città di Bitonto”; Commedia teatrale in vernacolo bitontino “ La voite ieie tutte na chemmedie”; “ La passione di Cristo” Chiesa S. Silvestro Bitonto; “VIII incontro Nazionale del Folklore” “Città di Bitonto”; “Il Folklore per la Vita” Giornata di solidarietà Bari; “IX incontro Nazionale del Folklore” “Città di Bitonto” “Il Folklore per la Vita” Piazza Padre Pio Bitonto; “Foklore per la Vita” Giovinazzo; Sagra Olivenol – Artefakt , Wilstedt Germania; 8° Concorso nazionale di pittura estemporanea “i colori del presente…tra le pietre della memoria” 21-22 Aprile- Bitetto (BA); Festival Internazionale del Folklore, Repubblica Ceca; Festival Internazionale del folklore Viaggiano (PZ); Festival Nazionale del folklore Mottola (TA); Festival Internazionale del folklore, Benevento; Festival Internazionale del folklore, Karasz Ungheria; Serata folklorica , Binetto (BA); Rassegna nazionale del folklore, Senigallia; Festival Del Folklore “25° Anniversario di Fondazione Gruppo Magna Grecia”; Festival del Folklore Agropoli (Salerno) ; Festival del Folklore Bologna; Festival del Folklore Cupramontana – Fabriano (Ancona); Festival Internazionale del Folklore Aragona (Agrigento). Il Legale Rappresentante 22 ________________________________________________ Senegal : Gruppo Folk “RITMI AFRICANI” – 8 persone Nella musica africana il ritmo ha un ruolo molto importante, questa caratteristica affonda le sue radici nei riti tribali, diffusi tra le popolazioni indigene africane. Il ritmo è alla base della musica moderna. La musica africana nel senso di musica originaria dell'Africa, è estremamente eterogenea, in quanto riflette la varietà etnica, culturale e linguistica del continente. È soprattutto caratterizzata dal ritmo frenetico emesso dai suoi tamburi. L'espressione "musica africana" viene talvolta usata anche in modo più specifico per riferirsi alla musica dell'africa subsahariana, essendo la tradizione musicale del Nordafrica essenzialmente sovrapponibile a quella mediorientale. Elementi mediorientali si trovano anche nella musica dei popoli della costa est del continente, che risente anche di influenze indiane, persiane e in generale degli effetti degli scambi commerciali e culturali sull'Oceano Indiano. In ogni caso, anche all'interno di queste tre aree principali (Nordafrica, Africa subsahariana, Africa orientale) esiste una grandissima diversificazione degli stili sia della musica etnica tradizionale che della musica moderna. Quest'ultima risente praticamente ovunque (ma soprattutto nei paesi con una forte eredità coloniale) dell'influenza della musica leggera europea e statunitense. D'altra parte, la diaspora africana e il conseguente diffondersi in America ed Europa della tradizione musicale africana ha influito in modo determinante sullo sviluppo della musica leggera occidentale. Nell'Africa subsahariana la musica e la danza sono quasi sempre elementi centrali e fondamentali della cultura dei popoli, e sono dotati di grande valore sociale e religioso. Ogni etnia ha una propria tradizione musicale così come ha una propria tradizione letteraria e un proprio insieme di regole e credenze; ogni gruppo sociale possiede un repertorio musicale di riferimento e dei sottogeneri appropriati a determinate celebrazioni (per esempio nascita, passaggio all'età adulta, matrimonio, funerale) o anche semplicemente attività quotidiane come il raccolto nei campi e lo smistamento delle riserve alimentari. Ciò che ritroveremo sempre in ogni variante musicale, a prescindere dallo scopo per cui viene prodotta, è la caratteristica poliritmia, la capacità cioè di sviluppare contemporaneamente diversi ritmi e di mantenerli in modo costante ed uniforme, senza che uno prevarichi su di un altro. Una particolare funzione sociale è rappresentata dalle percussioni e dalle campane che in molte zone vengono utilizzati come strumenti di comunicazione. La musica è, ad esempio, una delle pratiche più note e più impiegate da un griot (o griotte, poeta cantore) proprio perché in molti contesti le relazioni sono spesso basate sull'impatto emozionale. Anche il canto è molto diffuso e riveste una funzione sociale importantissima, durante i funerali, ad esempio, per Il Legale Rappresentante 23 ________________________________________________ ripercorrere le tappe dell'esistenza del defunto, per mantenerne viva la memoria e per narrare le imprese degli antenati cui spetta il compito di accogliere l'anima della persona mancata. Le epopee mitiche cantate dai griot, oltre a mettere in evidenza il potere costituito, trasmettono gli avvenimenti particolari che fanno parte della storia di una comunità e permettono una trasmissione facilitata proprio dal ritmo della melodia sottostante. Il canto, la musica e la danza diventano da un lato veicoli di tipo simbolico e dall'altro preziosi strumenti della memoria collettiva. La musica tradizionale si trasmette oralmente, dunque non esistono spartiti o forme scritte in cui è possibile rinvenire delle melodie. Tutto viene creato e comunicato direttamente ed è per questo che un aspetto importantissimo è dato dall'improvvisazione. La complessità ritmica delle musiche africane si è di fatto trasferita a molte espressioni musicali dei paesi dell'America Latina; l'aspetto più affascinante di questa poliritmia è costituito dalla possibilità di distinguere chiaramente i diversi ritmi pur percependoli unitariamente in modo coerente. Per quanto riguarda la voce, è interessante notare che generalmente si utilizzano timbri canori tendenti al rauco e al gutturale. Molte lingue locali, in Africa, sono di tipo tonale ed è per questo che esiste un collegamento molto stretto tra la musica e la lingua. Soprattutto nel canto, è il modello tonale del testo che condiziona la struttura melodica. Conoscendo molto approfonditamente queste lingue, è possibile riconoscere dei testi anche nelle melodie degli strumenti ed è quest'effetto che ha dato fama al cosiddetto “tamburo parlante”. ITALIA: Gruppo Folk “MIROMAGNUM” di Morano Calabro – 30 persone Il Gruppo Folkloristico Miromagnum ha partecipato a diverse manifestazioni nazionali ed internazionali riportando sempre grandi successi. L'attività del Gruppo Folkloristico Miromagnum non tende esclusivamente ad "esportare" le tradizioni locali ma già da diversi anni opera per accogliere nella propria terra tradizioni e culture diverse. Il Gruppo Folkloristico Miromagnum ha provveduto negli ultimi anni alla creazione di un “vivaio” Minifolk di oltre 90 bambini di età compresa tra i 5 e i 12, stimolando in loro il gusto per la ricerca delle tradizioni e l’amore per il folklore. L'attività di ricerca è sicuramente uno dei pilastri del Gruppo Folkloristico Miromagnum. Durante questi anni il lavoro ha dato vita a studi approfonditi sulla vita, la ruralità della nostra terra. Molto si è detto e molto si è scritto, ahimè parecchio si è perso. I motivi ascrivibili alla perdita di "Riti e Miti" della nostra cultura sono tanti, ma sicuramente il problema resta e ancora oggi ed è palesemente Il Legale Rappresentante 24 ________________________________________________ "visibile". La tradizione, specie quella della zona del Pollino è una tradizione orale e come ogni tradizione orale che si rispetti se non viene tramandata da "Padre in Figlio" questa sarà inevitabilmente persa. La danza tipica che il gruppo esegue durante le sue performance è la tarantella: danza vivace, briosa, diretta, danza liberatoria, diffusa in tutta L’Italia meridionale, ma con caratteristiche diverse di zona in zona. La tarantella del gruppo si consolida sulla base dei 6/8 classici, ma l’utilizzo di strumenti come il tamburello e la ”gran cascia” la rendono vibrante, quasi sfrenata. Il suono delle fisarmoniche viene avvolto da varianti che gli orchestrali tendono ad apportare attraverso l’utilizzo incondizionato di murtali, tamburelli, palu e zampogne. I costumi dei danzatori sono i veri artefici della “magia”. Con i loro colori tipici rosso e nero, riescono a creare tra mille figure, colori e immagini desideri ancestrali che difficilmente possono e vengono dimenticati da chi viene trasportato in questa nuova dimensione. Si ritiene che il nome tarantella abbia origine dal ballo frenetico effettuato da chi, in epoca medievale, veniva morso da una tarantola. Costui si agitava e ballava per eliminare con il sudore il veleno del ragno che induceva alla pazzia. I canti che il Gruppo Folkloristico Miromagnum si propone di far conoscere tramite le sue perfomances, sono gli antichi canti che venivano innalzati al "sole" o alla "luna", in "inverno" o in "estate", per narrare emozioni uniche, canti di comunione che allietavano il lavoro nei campi, per descrivere l'amore per la terra o per la donna amata. Domenica 11 Dicembre 2016 ore 11:00 - Apertura della mostra “La Zampogna” con il ricercatore Alessandro Mazziotti ore 12:00 – Suoni in Libertà – Tutti i suonatori che vorranno ore 16:00 – Convegno: “La zampogna in Italia tra raduni spontanei e festival Istituzionali” . Interverranno il ricercatore Alessandro Mazziotti, Salvatore Fala Bella del Raduno di Lagonegro (PZ), Angelo di Petta del Festival San Polo Matese e Vincenzo Marasco dell’Associazione Zampognari del Vesuvio. Ore 18:00 – Esibizioni di 10 minuti delle Zampogne di Buccino e Auletta, di Ricigliano, di Colliano, di Caggiano, di San Polo Matese, di Amatrice e di Arce. A seguire: Esibizione del duo vesuviano Felice Cutolo e Giovanni Saviello della Il Legale Rappresentante 25 ________________________________________________ Campania Il suono ancestrale della zampogna, della ciaramella, del doppio flauto in un concerto laboratorio che ci immerge nelle nostre radici culturali. Giovanni Saviello, esperto in canti e strumenti popolari, e il Maestro Felice Cutolo suoneranno per grandi e piccini questi affascinanti strumenti e a seguire ce ne faranno scoprire le meraviglie. Tra gli strumenti della musica di tradizione orale dell’Italia meridionale, il doppio flauto conserva il forte fascino di strumento arcaico, tanto che molti studiosi, anche autorevoli, lo hanno associato, anche per la presenza di antiche raffigurazioni molto ‘seducenti’, direttamente all’aulòs, che invece montava delle ance, semplici o doppie. A rilanciare la costruzione del doppio flauto in Campania è Giovanni Saviello, quarantenne costruttore e suonatore, originario di Pastorano, una frazione di Salerno, ma sin da ragazzo cresciuto a Torre Annunziata. Per aggiungere ulteriore suggestione, Saviello vive a pochi metri dagli scavi di Oplonti, un’area archeologica situata nel centro della città torrese comprendente una villa d’otium e una villa rustica, mentre non lontano da qui, a Castellamare di Stabia, risiede Walter Maioli (chi non lo ricorda con i fantastici Aktuala), autorità nel campo della paleoorganologia e polistrumentista che con la Fondazione Ras, ha creato all’interno dell’Istituto Internazionale Vesuviano per l’Archeologia e le Scienze Umane, il laboratorio di ricerca su suoni, musiche e danze dell’antichità romana, Synaulia in Stabiae, che tra le altre attività propone numerose performance con strumenti dell’antichità classica. Esibizione di Gianluca Zammarelli del Lazio. Polistrumentista e ricercatore romano, Gianluca Zammarelli vanta un intenso percorso artistico che lo ha portato dapprima a studiare il blues e il jazz e successivamente a concentrarsi sulla musica popolare, non solo imparando a suonare diversi strumenti come la zampogna, l’organetto e la chitarra battente, ma anche approfondendo le tradizioni musicali del Sud Italia ed in particolare della sua terra d’origine, il Cilento. Forte di un rigoroso percorso di ricerca sul campo, negli anni ha dato alle stampe diversi dischi tanto come solista come l’apprezzato “Cenere”, quanto con alcuni gruppi (“In Ciociaria” con ZMP). La pubblicazione del suo nuovo album “Canti Sepolti” ripercorrere le tappe salienti del suo vissuto artistico, soffermandosi in particolare sulla sua attività di ricerca sul campo. Esibizione di 30 minuti di Goffredo degli Esposti e Pierluigi Serrapede. Alla riscoperta della musica folk del Centro Italia, rivisitata in maniera Il Legale Rappresentante 26 ________________________________________________ divertente e divertita, e nuove composizioni in vari stili tradizionali. Un trio di musica folk creato intorno alle zampogne di Goffredo Degli Esposti (Micrologus) con la partecipazione speciale di Pierluigi Serrapede, cantante e suonatore originario del Cilento. Esibizione di 40 minuti del trio Nico Berardi. Ciaramella, zampogna, fisarmonica, flauti e tamburello sono tra gli strumenti popolari più rappresentativi dell’Italia centro meridionale. Ne è testimonianza il ricco patrimonio musicale, pizziche, tarantelle, salterelli, pastorali, che caratterizza ciascuno di essi. Sorprendenti appaiono anche le potenzialità musicali che tali strumenti possiedono, e che emergono nelle trascrizioni di antiche e nuove danze. E’ in questi ambiti, tra tradizione ed innovazione, che si muove il trio del compositore e polistrumentista Nico Berardi, profondo conoscitore ed interprete della musica popolare, autore di nuove musiche per zampogna e strumenti tradizionali. Il concerto, raffinato e trascinante, alternando formidabili brani popolari a bellissime composizioni d’autore conduce l’uditorio su percorsi inesplorati e coinvolgenti Ore 21:00 - Terminerà la giornata dedicata al Festival della Zampogna il concerto del trio Austriaco Antonia Dusa Werning . Propongono un repertorio composto da brani di propria composizione , le cui sonorità e atmosfere attingono a diversi generi e contaminazioni musicali che spaziano dal rock alla musica popolare, con uno sguardo interessato anche al jazz. Il progetto musicale e culturale portato avanti dal gruppo ruota intorno all'’idea della necessità di mantenere e coltivare un’'attenzione costante alle problematiche della vita sociale. Per tutte e tre le serate si esibirà il gruppo gruppo folclorico internazionale “TANAGER”, che da qualche anno ha attivato anche la sezione Green formata da soli bambini in età compresa tra i 4 e i 12 anni. Questi bambini rappresentano la speranza, un modo per trasmettere alle nuove generazioni il tradizionale patrimonio di canti e danze dei nostri nonni, che altrimenti nel tempo verrebbe dimenticato. Si cerca di far conoscere, soprattutto attraverso la musica, le usanze, i gesti e le scene quotidiane tipiche della tradizione contadina. D’altronde il folclore è una cultura da scoprire, fatta di emozioni e sentimenti più che di aspetti tangibili e concreti, un qualcosa che va espresso attraverso la sensibilità e le doti personali di ognuno, ed è questo che si cerca di infondere ai piccoli “TENAGER“ , perché si portino dentro un’esperienza che li valorizzi come componenti di un gruppo che fa Il Legale Rappresentante 27 ________________________________________________ storia e ricerca ( con uno sguardo al passato ed uno al futuro ), ma che in primis li arricchisca come persone. Insieme al gruppo Tanager accompagneranno le tre serate anche i suoni delle zampogne e ciaramelle dell’Associazione “Amici della Zampogna e della Ciaramella “Giuseppe Sacco”. Gianfranco Mossuto , Presidente del Gruppo Folk Tanager e Raffaele Sabbatella , Presidente dell’Associazione Zampognari di Polla “Giuseppe Sacco” 9) Direttore Artistico/Curatore scientifico Il gruppo folclorico internazionale "TANAGER", affermato in Italia ed all'estero, spesso massaggero in lontane contrade europee, delle nobili tradizioni della nostra terra, espressione genuina del folclore. Lo confermano i tanti autorevoli riconoscimenti. Fondato nel 1930 dal Cav. AMEDEO DE LUCA, appassionato sostenitore delle antiche tradizioni popolari, conserva la sua vivacità, la giovanile effervescenza ed un nativo sincronismo etnico-popolare proprio di una gente che da secoli vive l'esperienza di un paese di frontiera, crocevia dell'anima napoletana, lucana e cilentana e delle rispettive culture. Il gruppo esegue durante lo spettacolo canti popolari e danze tipiche meridionali quali tarantella, polka, mazurca e quadriglia. Gli strumenti sono quelli della tradizione napoletana (chitarra, scetavaiasse, putipù, triccheballacche) e delle tradizioni locali, cilentane e lucane (organetto, zampogna, ceramella e tamburelli). Il gruppo "TANAGER" oltre ad essere portatore della civiltà e delle tradizioni della sua Terra, è anche importante veicolo per la conoscenza e la valorizzazione turistica delle risorse artistiche e culturali della zona che rappresenta. Da qualche anno il Gruppo folclorico Internazionale "TANAGER" ha istituito anche la sezione "JGREEN" formata da soli bambini in età compresa tra i 4 e 12 anni. Questi bambini rappresentano la speranza, un modo per trasmettere alle nuove generazioni il tradizionale patrimonio di canti e danze dei nostri nonni, che altrimenti verrebbe nel tempo dimenticato. Cerchiamo di far conoscere, soprattutto attraverso la musica, le usanze, i gesti e le scene quotidiane tipiche della nostra tradizione contandina. D'altronde il folclore è una cultura da scoprire, fatta di emozioni e sentimenti più che di aspetti tangibili e concreti, un qualcosa che va espresso attraverso la sensibilità e le doti personali di ognuno, ed è questo che cerchiamo di infondere ai piccoli "TANAGER" perchè si portino dentro un'esperienza che li valorizzi come Il Legale Rappresentante 28 ________________________________________________ componenti di un gruppo che storia e ricerca (con uno sguardo al passato ed uno al futuro), ma che in primis li arricchisca come persone. Il Gruppo Folclorico Internazionale "TANAGER" è affiliato alla FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari). L’Associazione Zampognari “Giuseppe Sacco” rappresenta una proposta musicale che nasce prima di tutto dalla passione per la musica e gli strumenti popolari del Sud Italia, dal riconoscersi in comuni radici di cultura e tradizione, dal volerli rileggere all'oggi perché vivano nel presente e del presente. Strumenti di diverse aree geografiche e musicali - zampogna e ciaramella, chitarra battente e classica, bouzouki greco e irlandese, mandolino e basso elettrico, tammorra e tamburello si mescolano naturalmente con le voci e le danze, dando vita a uno spettacolo dalla trascinante energia sonora, reinterpretando in modo originale e attuale il repertorio classico di canti e balli della tradizione locale. Una conferma che l'affermazione dell'identità locale non impedisce il dialogo e lo scambio con altri mondi e culture ma, anzi, costituisce valore aggiunto nel superarne ogni barriera. 10) Cronoprogramma dell’idea progettuale Operazione Organizzazione Progetto Comunicazione Allestimenti Evento Rendicontazione Data inizio Ottobre 2016 Novembre 2016 Dicembre 2016 9 Dicembre 2016 Dicembre 2016 Data Fine Novembre2016 Dicembre 2016 Dicembre 2016 11 Dicembre 2016 Gennaio 2016 Il Legale Rappresentante 29 ________________________________________________ Una puntuale campagna comunicazionale lancerà e accompagnerà l’evento supportata da materiali promozionali; saranno progettate e distribuite brochure, manifesti, CD oltre all’allestimento di “una mostra itinerante” da insediare temporaneamente in altri siti di interesse del Vallo di Diano . Piano di 10) comunicazione dell’evento Sarà attivato il Blog della manifestazione in versione plurilingue aggiornato costantemente; un innovativo strumento di comunicazione che promuoverà con continuità l’iniziativa unitamente ad una testata giornalistica, spot/promo, interviste su TV e Radio. L’obiettivo risiede nel sostenere la capacità attrattiva dei luoghi di interesse naturalistico, gastronomico e culturale anche attraverso la definizione di partnership tra Enti ed Istituzioni nazionali ed internazionali per mobilitare flussi turistici in segmenti nuovi di fruizione quali il turismo culturale, scientifico e sociale. La caratteristica del prodotto turistico legato alla unicità e straordinarietà dei colori orienta le strategie comunicazionali verso l’utilizzo di diapositive, video, filmati, documentari sui luoghi, sulle attività che si possono organizzare nel territorio, la distribuzione di materiali informativi e pubblicitari (manifesti, depliant, pieghevoli, DVD e CD). E’ prevista una conferenza di presentazione della manifestazione e l’acquisto di spazi su Radio, Tv e giornali a valenza regionale e nazionale. I materiali promozionali raggiungeranno anche le diverse comunità Italiane all’estero (USA, Svizzera, Germania, Belgio, ecc..). Obiettivi strategici delle azioni di comunicazione inserire la manifestazione nell’ambito di pacchetti turistici per tour operator italiani e stranieri; contribuire alla destagionalizzazione, favorendo arrivi e presenze nell’arco dell’intero anno; contribuire alla riscoperta e valorizzazione del territorio; rafforzare la conoscenza dell’attrattività dell’area nel suo complesso sul mercato turistico nazionale ed estero; valorizzare l’offerta integrata dei beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche. Il Legale Rappresentante 30 ________________________________________________ ANALISI DELLA DOMANDA C Considerato il periodo di realizzazione dell’evento le tipologie dei destinatari risultano essere ampie e diversificate, con la possibilità di intercettare i flussi turistici delle località più note del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano che si recano alle vicine Grotte di Pertosa – Auletta che registrano oltre 100.000 presenze l’anno, al centro storico di Teggiano o alla Certosa di San Lorenzo in Padula. 1) Capacità dell’evento di attrarre significativi flussi di visitatori/turisti L’evento si svolge in una cornice di grande rilevanza sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello storico archeologico. I numeri dei turisti che ogni anno visitano le emergenze paesaggistiche, naturalistiche e storico – architettoniche presenti nel Vallo di Diano è considerevole e rappresentano una conferma della significativa valenza ambientale e culturale di questi beni che rappresentano un elemento chiave per lo sviluppo di un’area che fino a poco tempo fa era sostanzialmente a vocazione agricola, ma che oggi grazie anche alle tante iniziative volte alla valorizzazione e riqualificazione sta sempre di più assumendo una valenza turistica. Bisogna evidenziare la capacità degli eventi di attrarre turisti e le manifestazioni legate alla riscoperta delle antiche tradizioni popolari stanno interessano un vasto target e il Festival Internazionale del Folclore e la Rassegna della zampogna e ciaramelle si inserisce in tale contesto, e negli anni è stato sperimentato sempre un ampio consenso. L’evento rappresenta oramai una realtà culturale, sociale, turistica ed economica per l’intero territorio perché: - aumenta i flussi turistici oltre i confini locali; - diffonde l’immagine di qualità dei luoghi interessati; - promuove una generalizzazione culturale, musicale, ambientale e della solidarietà; - consente di creare rapporti in rete nazionale con altri festival di divulgazione della musica popolare. Il Legale Rappresentante 31 ________________________________________________ I destinatari sono soprattutto gruppi di giovani e famiglie. E’ stato definito il visitatore tipo che si reca nel Vallo di Diano, sulla base di n’analisi fatta dal limitrofo comune di Pertosa, attraverso la somministrazione di un questionario somministrato ai visitatori delle Grotte di Pertosa – Auletta. Essendo il Comune di Pertosa, partner di tale iniziativa, ha messo a disposizione i risultati dell’analisi e per ciò che concerne la provenienza dei visitatori, essa risulta così composta: Campania 34% altre regione italiana 48% estero 18%. Tra le altre Regioni italiane, quelle che hanno fatto registrare una percentuale maggiore di sono state: la Puglia (19%); la Lombardia (14%); la Sicilia (11%); il Piemonte (10%) seguite da Lazio, Emilia Romagna e Basilicata. Gli stranieri, invece, sono per lo più da svizzeri(28%), statunitensi (17%), tedeschi (13%) e inglesi (12%). Il 62% dei turisti intervistati (per gli stranieri il 76%) ha visitato le Grotte autonomamente in coppia o con i componenti della propria famiglia mentre tutti gli altri facevano parte di gruppi organizzati. 2) Tipologia destinatari dei Indipendentemente da ciò, il 64% dei turisti ha dichiarato di aver visitato, o programmato di visitare altri luoghi del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Certosa di Padula, Teggiano, Polla e Capo Palinuro), a conferma di un turismo itinerante o di passaggio verso altre destinazioni, ma anche elemento chiave dell’esigenza dell’integrazione e della messa in rete dei beni culturali dell’area al fine di creare un reale sviluppo sostenibile. Oltre il 70% dei turisti ha dichiarato di visitare per la prima volta le grotte, risulta quindi significativo il numero dei turisti che affascinati da questo tesoro ambientale/culturale ritorna con piacere a godere questa meraviglia. L’indagine svolta ha evidenziato che la quota di repeters è alta per tutti i gruppi, indipendentemente dalla distanza geografica, e quindi dalla maggiore o minore difficoltà a raggiungere il sito. E’, inoltre, interessante notare come il più diffuso canale di informazione rimanga il “passaparola” tra amici e conoscenti (46%) o anche la propria esperienza (24%). E’ possibile partire dall’analisi appena descritta dei visitatori per descrivere la composizione dei potenziali destinatari dell’evento in questione. Infatti, destinatari privilegiati dell’idea progettuale saranno sicuramente coloro i quali hanno si recano alle vicine grotte di Pertosa - Auletta ed i “turisti di passaggio”, diretti verso le vicine aree turistiche della costa cilentana, oggetto, durante il periodo estivo, di pressioni spesso non sostenibili. Il Legale Rappresentante 32 ________________________________________________ 3) La segmentazione dell’attuale mercato turistico valdianese parte dall’individuazione della tipologia di turisti potenzialmente attratti dalla destinazione “Vallo di Diano” ma ad oggi trascurati dal settore. È necessario premettere che il mercato turistico del Vallo è prevalentemente italiano (solo in minima parte straniero, soprattutto tedesco e americano), ed a breve raggio. Le regioni più interessate sono, oltre alla stessa Campania, ovviamente quelle limitrofe: la Puglia, la Basilicata, il Molise, il Lazio e la Calabria. I turisti di prossimità sono caratterizzati da peculiari comportamenti di consumo: posseggono una maggiore conoscenza della località, sono più inclini alla ripetitività della visita, utilizzano strutture ricettive anche non ufficiali. Inoltre, è da queste stesse regioni che si genera un forte ed incontrollato movimento escursionistico. Natura, cultura e gastronomia sono le maggiori motivazioni che spingono al viaggio nel Vallo. La Certosa di S. Lorenzo a Padula, la Valle delle Orchidee a Sassano, le Grotte dell’Angelo a Pertosa, il centro storico di Teggiano e Polla sono le mete preferite. È la curiosità e la scoperta delle risorse Priorità autentiche di un territorio a motivare al viaggio l’ecoturista. Quello del Vallo si dell’intervento per il muove prevalentemente in gruppo, non è affatto un turista fai-date, ma si affida territorio ad agenzie ed operatori specializzati, è generalmente informato già prima della partenza e predilige una ricettività diffusa ed alternativa (B&B ed agriturismo). Il turismo naturalistico e quello rurale potrebbero detenere record da primati nel Vallo, In questa ottica il territorio a sud di Salerno può divenire la meta ideale per quelle correnti turistiche che amano ricercare la quiete dei luoghi da visitare, località non congestionate, prodotti genuini, ma un territorio poco conosciuto sul piano turistico, sul quale sono stratificati millenni di storia talvolta fatta da un’Italia minore, ma non per questo meno significativa. L’evento “Festival Internazionale del Folclore e la Rassegna della zampogna e ciaramelle” è utile inoltre allo sviluppo del turismo culturale e, pertanto, prioritario per lo sviluppo dell’intera filiera in un’area interna e periferica quale è quella del Vallo di Diano, scelta dal Ministero e dalla Regione Campania come seconda area pilota di sperimentazione della Strategia Aree Interne, basata anche sulla riscoperta delle antiche tradizioni popolari. Il Legale Rappresentante 33 ________________________________________________ D FATTIBILITÀ FINANZIARIA Piano Finanziario dell’intervento 1) 1.1) (da strutturare in “Uscite” ed “Entrate”, da articolarsi, a loro volta, nelle singole voci di spesa e nelle voci di entrata. (il quadro economico deve essere a pareggio) Uscite tot. Indicare entità complessiva in € 58.000,00 Indicare entità in € e tipologia delle singole voci di spesa (comprese quelle per la comunicazione) Voce di spesa Importo Costi di Organizzazione e Partecipazione Direzione artistica Trio D'Archi "Monte Pruno" Gruppi Folk Voci di spesa € 2.000,00 € 25.932,00 € 22.932,00 € 3.000,00 Pizzica Pizzica A Quota Comune € 27.932,00 € 24.932,00 € 3.000,00 € 2.000,00 Cast Artistico Quota Regione Zampogne Altre attività (allestimento botteghe, percorsi di luci natalizie, convegni, spettacoli dedicati ai bambini con artisti di strada, sputafuoco, giocolieri, trampolieri e arrivo di Babbo Natale) Servizi Complessi € 1.600,00 € 1.600,00 € 300,00 € 300,00 € 7.450,00 € 7.450,00 € 8.582,00 € 8.582,00 € 8.000,00 € 5.000,00 € 3.000,00 € 16.500,00 € 13.800,00 € 2.700,00 Comunicazione € 7.500,00 € 4.800,00 € 2.700,00 Coordinamento e assistenza tecnica (rendicontazione e monitoraggio), coordinamento folklore, coordinamento € 9.000,00 € 9.000,00 zampogne, coordinamento operativo, ufficio stampa e comunicazione Costi per lo svolgimento delle attività (service, audio, luci, transfer, ecc, gazebi, tendone, palco e SIAE) € 13.568,00 € 10.568,00 € 3.000,00 Totale Progetto € 58.000,00 € 49.300,00 € 8.700,00 Indicare entità complessiva in € (A+B+C+D) 1.2) Entrate tot. € 58.000,00 Il Legale Rappresentante 34 ________________________________________________ A B C D Finanziamento richiesto alla Regione € 49.300,00 Eventuale diretta partecipazione finanziaria del Comune proponente Eventuali contributi e/o finanziamenti da parte di Enti Pubblici Ogni altra eventuale entrata (bigliettazione, sponsorizzazioni, merchandising, ecc…) € 8.700,00 // // Il progetto non è generatore di entrate. Tutte le entrate derivanti da bigliettazioni, merchandising, ecc. sono imputate alla copertura delle spese dell’evento. 2) A seguito di un’attenta analisi finanziaria dell’evento sono state stimate ex Analisi finanziaria ante le entrate che risultano totalmente necessarie per la gestione del dell’evento progetto stesso, si dichiara quindi che l’operazione oggetto della presente scheda non risulta essere un progetto generatore di entrate. I risultati dell’analisi finanziaria infatti non fanno registrare entrate nette provenienti dal presente progetto. E 1) 2) RISULTATI ATTESI Stima dei flussi movimentabili La stima del flusso turistico tiene conte dell’esperienza maturata negli anni. Nell’ultima edizione si è registrata la presenza di oltre 5.000 persone nelle tre serate di organizzazione dell’evento. Alla luce del palinsesto organizzato per la trentaduesima edizione, turistici estremamente diversificato e ampliato, si ritiene, per l’Edizione 2016 di raddoppiare le presenze sia per tipologia che per provenienza come descritto in apposita sezione del presento formulario allorquando individuato il target . La previsione è stata effettuando attraverso una puntuale analisi dei dati delle ultime cinque edizioni che ha tenuto conto delle iniziative apprezzate dall’utenza, richieste di servizi aggiuntivi e ampliamento dell’offerta complessiva. Stima della durata della I turisti in visita nel Vallo di Diano e, in particolare, alle vicine alle permanenza dei flussi turistici Grotte di Pertosa – Auletta sono ancora prevalentemente non movimentabili stanziali, ma la messa a sistema di tutte le attrattive presenti nel Vallo contribuiscono ad allungare i tempi di permanenza dei flussi turistici.. Il Legale Rappresentante 35 ________________________________________________ L’offerta turistica si è ampliata nel corso degli anni, pertanto la messa a sistema e l’integrazione tra tutte le risorse esistenti così come dettagliatamente descritto precedentemente ha lo allo scopo di diversificare ed aumentare i tempi di permanenza dei turisti che altrimenti sarebbe limitata alla sola partecipazione ad una delle serate del Festival / Rassegna. 3) F La metodologia di rilevamento del grado di soddisfazione sarà affidata a più strumenti già sperimentati nelle precedenti edizioni del Festival / Rassegna e nello specifico: Metodologie di rilevazione del Commenti sul Portale prima, durante e dopo l’Evento. grado di soddisfazione dei Schede di gradimento dei servizi offerti, distribuite all’arrivo turisti dei visitatori nelle strutture ospitanti e durante lo sviluppo delle attività di progetto. Alla fine dell’evento tali dati verranno elaborati e le informazioni raccolte costituiranno punto di partenza nella realizzazione del programma per gli anni successivi. IMPATTI SOCIO-ECONOMICI ATTESI Come ampiamente riportato nelle precedenti descrizioni con la trentaduesima edizione del “Festival internazionale del Folclore e della Rassegna delle Zampogne e Ciaramelle” si intende introdurre “innovazioni” sia in ordine alla comunicazione che all’ampliamento dell’offerta in palinsesto. Tali elementi costituiscono un forte richiamo e favoriscono la destagionalizzazione turistica . 1) Si tratta di un evento già inserito in circuiti internazionali e può diventare un forte richiamo per l’intera regione Quantificazione e stima degli impatti Campania anche in ambito Internazionale. L’Innovatività del attesi progetto è costruita su un modello di sviluppo che coniughi forme di infotainment (information + entertainment) e di edutainment (education + entertainment), utilizzando un approccio integrato capace di coniugare fattori culturali, logiche di intrattenimento, di promozione e di comunicazione territoriale, soprattutto in un’ottica di sostenibilità ambientale. Un disegno strategico in grado di raccordarsi con il sistema territoriale e con le altre risorse culturali, sia locali che comprensoriali, ponendosi quale dinamizzatore, fulcro di attrattività, baricentro di un sistema di offerta per un più vasto pubblico di fruitori. Un 36 Il Legale Rappresentante ________________________________________________ modello che, implementato adeguatamente, sia in grado di incidere significativamente e positivamente sulla filiera dell’ospitalità. Un modello inoltre che permetta alla popolazione locale di accrescere la consapevolezza della rilevanza del proprio patrimonio e di partecipare allo sviluppo e al successo del progetto. Il Festival/Rassegna promuove il coinvolgimento delle attività artigianali tradizionali e di tutto il sistema di accoglienza turistica connessa alla valorizzazione ambientale e culturale del territorio. La realizzazione di un sistema integrato web base di presenza on line dell’iniziativa nella generale prospettiva di crescita dell’economia web e digitale, consentirà alle attività commerciali locali un significativo potenziale di sviluppo. Il Legale Rappresentante 37 ________________________________________________