Muscolo liscio • Arterie • nell’intestino • nei bronchioli • nella vescica • nell’utero per esempio. Esso non ha striature poiché manca dei sarcomeri. Scorrimento dei filamenti nel muscolo liscio I filamenti di actina e di miosina del muscolo liscio sono più lunghi di quelli dei muscoli scheletrico e cardiaco. Un’altra differenza tra il muscolo liscio e i muscoli striati sta nel fatto che i filamenti di miosina possiedono teste su tutta la loro lunghezza. Nel muscolo liscio la miosina può scorrere sui filamenti di actina per un spazio più lungo perché manca la limitazione dovuta alla lunghezza del sarcomero. Di conseguenza i muscoli lisci possono accorciarsi di più di quelli scheletrici. Classificazione dei recettori per le catecolamine Tipo di recettore Bersaglio Effetto Agonista 1 Musc. liscio arterie e vene Vasocostrizione Noradrenalina 2 Circolo cutaneo Vasocostrizione Noradrenalina 1 Nodo SA freq. cardiaca Sist. cond. card. veloc. conduz. Miocardio di forza contraz. lavoro Noradr. e adren. Noradr. e adren. Noradr. e adren. 2 Musc. liscio arterie e vene Adrenalina Vasodilatazione Due meccanismi di accoppiamento eccitazione-contrazione Nel primo meccanismo chiamato accoppiamento farmacomeccanico, un farmaco, un neurotrasmettitore o un ormone si lega ai suoi recettori sulla membrana superficiale (vedi figura sopra) e attiva la fosfolipasi C Nel secondo meccanismo, che dipende dalla depolarizzazione della cellula muscolare liscia, il calcio entra nella cellula dal liquido extracellulare. In alcune cellule, un farmaco è in grado di aprire i canali del calcio recettore-attivati (vedi figura a sinistra). In altre cellule, i canali del calcio voltaggio attivati si aprono in risposta alla depolarizzazione della cellula (vedi figura a destra). In entrambi i casi, l’ingresso di calcio attraverso questi canali depolarizza al cellula. L’aumento del calcio intracellulare può attivare la contrazione direttamente ed indurre il reticolo sarcoplasmatico a rilasciare più calcio, come nel muscolo cardiaco. Il muscolo liscio può essere diviso in due tipologie principali: multiunitario e unitario (viscerale). Il muscolo liscio multiunitario ha unità motorie che somigliano a quelle del muscolo scheletrico. La contrazione del muscolo liscio multiunitario è sotto il controllo nervoso e normalmente non si osservano contrazioni spontanee. Queste cellule non sono connesse elettricamente, così le contrazioni sono localizzate. Ci sono solo pochi muscoli lisci multiunitari nei mammiferi, esempi sono i corpi ciliari (muscoli oculari utilizzati nella messa a fuoco), i vasi deferenti e i muscoli piloerettori che intervengono nell’erezione pilifera. Muscolo liscio unitario: muscoli fasici e muscoli tonici I muscoli lisci unitari (anche noti come muscoli lisci viscerali) sono più presenti rispetto ai muscoli lisci multiunitari. Esempi di muscoli lisci unitari si trovano nelle pareti dei vasi sanguigni e in organi cavi come intestino, utero e gli ureteri. Diversamente dal muscolo liscio multiunitario, le cellule del muscolo liscio unitario sono connesse elettricamente via giunzioni comunicanti a bassa resistenza. Questo permette che l’eccitazione di una cellula diffonda alle vicine e quindi che il tessuto operi come una unità funzionale. In questa proprietà è simile al muscolo cardiaco. Il muscolo liscio unitario può essere successivamente classificato in muscoli lisci fasici e tonici. I muscoli lisci fasici, come quelli delle pareti dell’intestino mostrano un comportamento contrattile ritmico (fasico). Queste contrazioni fasiche sono associate con potenziali d’azione prodotti da cambiamenti rigenerativi nella permeabilità di canali del calcio voltaggio sensibili. Così queste cellule mostrano potenziali d’azione dovuti al calcio piuttosto che al sodio come nel caso del nervo e del muscolo. I muscoli lisci tonici hanno invece una contrazione continua (tono) e si trovano nelle arterie e negli sfinteri. I muscoli lisci tonici sono ineccitabili elettricamente e le contrazioni toniche non sono associate alla generazione di potenziali d’azione . I filamenti sono inseriti su zone di attacco sulla superficie della membrana o su corpi densi che sono analoghi alle linee Z del muscolo striato. Il contenuto di actina e tropomiosina è circa doppio rispetto al muscolo scheletrico, ma il contenuto di miosina è 4-5 volte meno rispetto al muscolo scheletrico. Nondimeno, il muscolo liscio può sviluppare una forza (normalizzata per la sezione trasversale) circa doppia rispetto al muscolo scheletrico. Le cellule muscolari lisce sono generalmente più piccole (da 5 a 50 micrometri in diametro) delle cellule muscolari scheletriche (da 10 a 100 micrometri di diametro). Non hanno i tubuli trasversi. Il reticolo sarcoplasmatico è meno sviluppato rispetto al muscolo cardiaco o allo scheletrico. Muscolo liscio unitario: contrazioni spontanee (cellule pacemaker che generano potenziali pacemaker) o attivate da stiramento Alcuni muscoli lisci unitari mostrano contrazioni spontanee che sono indipendenti dal controllo nervoso. Queste contrazioni sono associate a potenziali d’azione generati da attività elettrica spontanea (pace-making), come nelle regioni degli ureteri. Alcuni muscoli lisci unitari possono essere attivati dallo stiramento (figura). Lo stiramento causa una depolarizzazione di queste cellule muscolari lisce che porta alla generazione di potenziali d’azione, che causano contrazione. Così questi muscoli lisci resistono attivamente allo stiramento o alla distensione (per esempio i muscoli delle pareti intestinali o della vescica). La maggiorparte dei muscoli lisci unitari sono sensibili a stimoli la noradrenalina, adrenalina, l’istamina o gli ormoni. Un esempio relativo agli ormoni è l’utero che contiene muscoli lisci sensibili ad estrogeni e al progesterone. I muscoli lisci unitari non rispondono in modo identico agli stessi agenti chimici. Piuttosto la risposta dipende dal tipo di recettore di membrana con cui questi agenti interagiscono e da come questi recettori, a loro volta, influiscono sulla cellula. Per esempio, i muscoli lisci intestinali sono innervati sia da fibre nervose adrenergiche che colinergiche (vedi figura dopo). La stimolazione delle fibre nervose colinergiche rilascia acetilcolina dalle varicosità che causa aumento di forza contrattile. La stimolazione delle fibre nervose adrenergiche rilascia noradrenalina, che induce il muscolo liscio a rilassarsi. D'altronde, il muscolo liscio di molti vasi sanguigni è sensibile alla noradrenalina che deriva dai nervi adrenergici o che circola nel sangue (rilasciata dalla ghiandola surrene). In questi muscoli lisci, comunque, la norepinefrina induce un incremento della contrazione dei vasi. rilasciamento contrazione Miosina fosfatasi - Attivata da adrenalina Recettore per epinefrina Protein kinasi inattiva ATP cAMP Protein kinasi attiva Miosina fosfatasi inattiva Miosina fosfatasi attiva rilasciamento Muscolo Liscio: velocità e durata della contrazione. La maggior parte della muscolatura liscia si trova nella parete degli organi cavi. La velocità di contrazione nel muscolo liscio è molto più bassa che non nei muscoli scheletrico e cardiaco. A differenza di questi ultimi però la contrazione può essere sostenuta per tempi molto più lunghi. La tensione muscolare mantenuta costantemente dal muscolo liscio a livello misurabile viene detta tono. Il risultato di una tale relazione tensione attiva-lunghezza piatta è la risultante di una forza attiva meglio mantenuta a qualsiasi lunghezza relativa. La forza attiva nel muscolo liscio, normalizzata per l’area trasversale, è circa doppia rispetto a quella del muscolo scheletrico, anche se il muscolo liscio contiene quattro cinque volte meno miosina. Non è chiaro perché i ponti trasversali sono in grado di sviluppare parecchia forza. La relazione carico-velocità del muscolo liscio è simile nella forma a quello del muscolo striato (figura). La massima velocità di accorciamento è dalle 300 alle 500 volte più lenta del muscolo scheletrico a rapida contrazione, in accordo alla sua bassa velocità di idrolisi dell’ATP della miosina. Muscolo cardiaco Le cellule cardiache sono elettricamente accoppiate tra loro attraverso dischi intercalati che contengono regioni a bassa resistenza chiamate giunzioni comunicanti. Sincizio elettrico Giunzioni cellulari Le cellule cardiache si collegano le une alle altre tramite giunzioni, regioni specializzate dette dischi intercalari. Sono membrane interdigitate collegate da due diversi tipi di giunzioni: • desmosomi che trasferiscono la tensione generata in una cellula a quelle adiacenti • gap junctions che permettono il passaggio di cariche Si possono identificare i miofilamenti, le caratteristiche bande A ed I e le linee M e Z. I miofilamenti cardiaci sono della stessa lunghezza dei miofilamenti scheletrici, cosicché la relazione forza attiva lunghezza è la stessa del muscolo scheletrico. I tubuli trasversi si trovano anche nel cuore di mammifero, ma non nella stessa quantità nell’atrio e nel ventricolo. Come nel muscolo scheletrico, il reticolo sarcoplasmatico forma delle strette connessioni con le membrane del tubulo a T ma, contrariamente a quello che succede nel muscolo scheletrico, il reticolo sarcoplasmatico forma tali connessioni (dette connessioni superficiali) anche con la superficie sarcolemmale. Le cellule muscolari cardiache hanno un diametro tra i 20-30 micrometri La conduzione elettrica nel tessuto cardiaco Potenziali nei muscoli scheletrico e cardiaco Il muscolo cardiaco non può essere tetanizzato. Nel muscolo cardiaco comunque, il potenziale d’azione è abbastanza lungo rispetto alla scossa. Così la membrana può essere stimolata ancora una volta solo dopo che la forza della scossa semplice è decaduta quasi del tutto. il fattore di amplificazione del rilascio di calcio da calcio indotto varia a seconda della specie La relazione forza-velocità del muscolo cardiaco è simile a quello del muscolo scheletrico, eccetto che la velocità massima di accorciamento è più bassa (figura). Questo è in accordo con una velocità più bassa della ATPase della miosina cardiaca e con la più lenta velocità dei cicli dei ponti trasversali. Gli elementi passivi del tessuto connettivo nel muscolo cardiaco, comunque, sono più rigidi e la relazione tra la lunghezza e la forza passiva è spostata a sinistra rispetto al picco della curva lunghezza-forza attiva Il muscolo cardiaco dipende pesantemente dal metabolismo aerobico e pertanto contiene molti mitocondri e molta mioglobina. La mioglobina conferisce al cuore il suo caratteristico colore rosso. Come studiato in precedenza, il metabolismo aerobico è più efficiente della glicolisi nel produrre ATP. I problemi sorgono quando l’approviggionamento di ossigeno è scarso. Questo ed altre difficoltà insorgono quando il flusso di sangue che irrora una regione del cuore è scarso o bloccato completamente. La contrazione si indebolisce rapidamente o si ferma del tutto, e se il flusso del sangue è ristretto per abbastanza tempo, le cellule del miocardio moriranno. La conduzione elettrica nel tessuto cardiaco Tessuti del cuore Il ruolo del Ca2+ nel PDA delle cellule pacemaker Classificazione dei recettori per le catecolamine Tipo di recettore Bersaglio Effetto Agonista 1 Musc. liscio arterie e vene Vasocostrizione Noradrenalina 2 Circolo cutaneo Vasocostrizione Noradrenalina 1 Nodo SA freq. cardiaca Sist. cond. card. veloc. conduz. Miocardio di forza contraz. lavoro Noradr. e adren. Noradr. e adren. Noradr. e adren. 2 Musc. liscio arterie e vene Adrenalina Vasodilatazione Influenza del SN sulla frequenza cardiaca La stimolazione simpatica (noradrenalina) e l’adrenalina circolante depolarizzano le cellule pacemaker aumentando la velocità di depolarizzazione (incremento del flusso di ioni attraverso i canali If e per il Ca2+). Raggiungendo più rapidamente la soglia aumenta la frequenza (azione cronotropa positiva). La stimolazione parasimpatica (Ach) iperpolarizza le cellule pacemaker e rallenta la depolarizzazione (aumento della permeabilità per il K+ e diminuzione per il Ca2+). Raggiungendo più lentamente la soglia rallenta la frequenza (azione cronotropa negativa).