Corso di Laurea: BIO-L Nome del corso: Ecologia Responsabile del corso Altri docenti Numero di CFU Lezioni frontali Laboratori Esercitazioni Obiettivi formativi del corso Lisandro Benedetti Cecchi 6 3 0 Contenuti Lo scopo del corso è di fornire allo studente le basi logiche e metodologiche per comprendere i processi che influenzano le modalità di distribuzione, di abbondanza e di diversità di organismi in natura. Sono enfatizzati gli aspetti quantitativi e sperimentali dell’ecologia per un’analisi critica dei paradigmi di questa disciplina. Risultati attesi Acquisizione di nozioni fondamentali circa i meccanismi che determinano la struttura degli ecosistemi e il loro funzionamento. Il bagaglio culturale acquisito sarà sufficiente per attività post-lauream indirizzate verso una professione presso centri di ricerca o verso una Laurea Magistrale. Scopo del Corso nell’ambito del Corso di Laurea Studio dei processi abiotici e biotici che determinano la struttura e il funzionamento degli ecosistemi naturali e che regolano le modalità di distribuzione spazio-temporale di specie e di popolamenti; basi logiche e metodologiche per la valutazione sperimentale di concetti ecologici. Argomenti trattati nelle Introduzione alla ecologia. Cenni storici; i domini di interesse e di lezioni frontali applicazione dell’ecologia; la maturazione dell’ecologia come disciplina scientifica. Modalità di distribuzione di specie e fattori ambientali. Condizioni e risorse. Distribuzione di organismi in relazione a variazioni direzionali e cicliche delle condizioni ambientali. Considerazioni generali sul concetto di risorsa; principali risorse; sostanze inorganiche come risorse. I cicli biogeochimici: considerazioni generali. Cicli dell'azoto, del fosforo e dello zolfo. L’acqua come risorsa per gli autotrofi e per gli eterotrofi; strategie per limitare le perdite di acqua. Lo spazio come risorsa. Interazioni biotiche. Modalità di alimentazione degli eterotrofi: decomposizione, parassitismo, predazione, pascolo. La competizione. Nicchia ecologica; nicchia fondamentale e nicchia realizzata; la competizione intraspecifica e interspecifica; esempi di diversi esiti di processi di competizione interspecifca. La popolazione come unità di studio. I concetti di popolazione statistica ed ecologica. I concetti di distribuzione statistica ed ecologica. Distinzione tra modalità e processi. Taglia e densità di una popolazione. Modalità di distribuzione delle popolazioni: casuale, aggregata, uniforme. Concetti di intensità e grana nella distribuzione di popolazioni. Introduzione alla dinamica delle popolazioni; natalità, mortalità; la migrazione e la dispersione: influenza sulle modalità di distribuzione. Introduzione alla dinamica delle popolazioni; cicli biologici e strategie vitali; strategie r e K Ecologia di comunità. Considerazioni generali sull'ecologia di comunità; Disturbo naturale, ricolonizzazione e successioni ecologiche. Un approccio logico alla analisi sperimentale di problemi ecologici. Il criterio ipotetico-deduttivo; l’osservazione; i modelli (o teorie) in ecologia; le ipotesi; gli esperimenti; la falsificazione; la natura autocorrettiva del criterio ipotetico-deduttivo. La progettazione di esperimenti in ecologia. Misure; variabili; distribuzioni di frequenza di variabili ecologiche; parametri di posizione e dispersione; campionamento rappresentativo di variabili ecologiche; errore nel campionamento; stime statistiche dei campioni; definizione operativa di "gradi di libertà"; procedure generali per un test statistico; errore di tipo I e di tipo II; confronto fra 2 popolazioni; confronto fra più popolazioni; analisi della varianza ad un fattore; assunzioni; disegni gerarchizzati e disegni fattoriali per l’analisi di ipotesi in ecologia; la confusione di variabili in esperimenti ecologici: confusione spaziale e temporale ed il concetto di pseudoreplicazione; interpretazione delle interazioni nei disegni fattoriali; efficienza dei disegni fattoriali per l’analisi di ipotesi ecologiche; costruzione del test F in esperimenti multifattoriali. Analisi sperimentale di modalità distributive di specie. Variabilità spaziale e temporale; effetti interattivi spazio-tempo; le analisi gerarchiche a scale spaziali e temporali multiple; derivazione delle componenti di varianza in disegni gerarchizzati; esempi. Attività di laboratorio Esercitazioni Analisi sperimentale di processi causali. I processi abiotici e biotici (esempi); esperimenti di competizione e competizione apparente; esperimenti di predazione; l’analisi sperimentale di alcuni paradigmi dell’ecologia: il concetto di specie chiave, il controllo ‘bottom-up’ e ‘topdown’ dei popolamenti, reti di interazioni con effetti diretti ed indiretti, interazioni positive e negative; L’analisi della biodiversità: concetti e problematiche. Il campionamento di distribuzioni di frequenza; influenza della varianza e della taglia del campione sulle stime campionarie; analisi della variabilità spaziale e temporale su dati simulati e reali; fenomenologia di coste rocciose; osservazioni quantitative: il campionamento di popolamenti ad alghe ed invertebrati; misure di variabilità su stime di abbondanza: campionamenti gerarchizzati; dalla osservazione alla spiegazione: progettazione ed impostazione di esperimenti. Non previste Materiale didattico consigliato Modalità di svolgimento delle prove di esame Propedeuticità (indicare solo se previste dal Regolamento) Conoscenze richieste Begon, M. J., Harper, L. Townsend, C. R. 2000. “Ecologia. Individui, popolazioni, comunità. Zanichelli”. Krebs, C. J. 1994. “Ecology. The experimental analysis of distribution and abundance”. 4th ed. HarperCollins College Publishers. Krebs, C. J. 1999. Ecological methodology. Second Edition. AddisonWelsey Educational Publishers, Inc. Underwood, A. J. 1997. “Experiments in ecology: their logical design and interpretation using analysis of variance”. Cambridge University Press. Altro Dispense Estratti di lavori scientifici Presentazioni in pdf delle lezioni Sono previste due prove di valutazione scritta in itinere a cui possono partecipare solo gli iscritti al corso. La prima prova viene svolta circa a metà semestre, mentre la seconda è a fine corso. Gli studenti che svolgono entrambe le prove con voto sufficiente possono convalidare l’esame. In alternativa gli studenti possono sostenere l’esame in forma orale presentandosi agli appelli regolari Matematica, Fisica, Chimica Generale e Chimica Fisica, Chimica Organica, Citologia e Istologia Zoologia e Botanica generale, Statistica di Base