Capitolo 5
Metodi di scoring per la valutazione
dei rilievi ecografici nei pazienti con
artrite psoriasica
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5. Metodi di scoring per la valutazione dei
rilievi ecografici nei pazienti con
artrite psoriasica
“Sono separato dal mondo che osservo o ne faccio parte?”
Ogni descrizione implica colui che la descrive,
ogni descrizione è un’interpretazione
Heinz Von Foerster
5.1 Introduzione
Al fine di valutare l’attività della flogosi, il danno strutturale, l’evoluzione della malattia e la risposta al trattamento, sono stati proposti per le spondiloartriti (inclusa l’artrite psoriasica) diversi metodi
di scoring ecografici. La maggior parte di questi, tuttavia, considera
singolarmente il distretto (articolare, tendineo, cutaneo) interessato
dalla manifestazione psoriasica. Di seguito si analizzano i principali.
5.1.1 Metodi per la valutazione dell’impegno articolare
Non sono stati sviluppati metodi di scoring semiquantitativi appositamente dedicati ai rilievi ecografici specifici dell’artrite psoriasica, relativamente all’impegno articolare. Gli score sono mutuati da
quelli utilizzati per l’artrite reumatoide.
Il metodo proposto da Szkudlarek et al, valuta singolarmente 4 parametri: il versamento articolare, le alterazioni della membrana sinoviale, le erosioni ossee e la vascolarizzazione rilevata tramite la
tecnica power Doppler. Vengono, inoltre, indicate 5 sedi (piccole
articolazioni) a livello delle mani e dei piedi, a cui si applica lo scoring: 2° e 3° metacarpofalangea, 2° interfalangea prossimale e 1° e 2°
metatarsofalangea (Tabella 11).
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Tabella 11: Metodo semiquantitativo proposto da Szkudlarek et al.
Score per la valutazione del versamento articolare evidenziabile
all’esame ecografico
Grado 0 = Nessun versamento
Grado 1 = Minimo versamento articolare
Grado 2 = Versamento articolare di moderata entità (senza distensione della
capsula articolare)
Grado 3 = Abbondante versamento articolare (con distensione della capsula
articolare)
Score per la valutazione delle alterazioni della membrana sinoviale
evidenziabili all’esame ecografico
Grado 0 = Non ispessimenti sinoviali
Grado 1 = Minimo ispessimento sinoviale (tale da ricoprire l’angolo fra i due
margini ossei periarticolari, senza protudere oltre la linea che unisce la
parte superiore dei due capi articolari)
Grado 2 = Ispessimento sinoviale che protrude oltre la linea che unisce la parte
superiore dei due capi articolari, ma senza estendersi lungo le diafisi
Grado 3 = Ispessimento sinoviale che protrude oltre la linea che unisce la parte
superiore dei due capi articolari, con estensione almeno oltre una delle
dialisi
Score per la valutazione delle erosioni ossee evidenziabili all’esame
ecografico
Grado 0 = Regolare superficie ossea
Grado 1 = Irregolarità della superficie ossea, in assenza di una discontinuità
visualizzabile su due piani di scansione
Grado 2 = Formazione di una discontinuità della superficie osseea visualizzabile su
due piani di scansione
Grado 3 = Marcata distruzione ossea
Score per la valutazione delle alterazioni al power Doppler
Grado 0 = Non segnali di flusso
Grado 1 = Segnali di flusso provenienti da un singolo vaso
Grado 2 = Segnali di flusso confluenti interessanti metà dell’area della membrana
sinoviale
Grado 3 = Segnali di flusso interessanti più della metà dell’area della membrana
sinoviale
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
Naredo et al, hanno proposto un metodo semiquantitativo, consistente nella attribuzione alla sinovite (distensione della capsula articolare) di un punteggio compreso fra 0 e 3, in base alla vascolarizzazione della membrana sinoviale valutata con la tecnica power
Doppler. Il punteggio è attribuito secondo i seguenti gradi di vascolarizzazione: 0= normale, assenza dei segnali di flusso intra-articolari; 1= lieve, evidenza di un singolo segnale di flusso; 2= moderato,
vasi confluenti; 3=marcato, evidenza di multipli segnali di flusso in
oltre la metà della superficie intra-articolare) (Figura 40). Questo
metodo di scoring è stato originalmente sviluppato per essere applicato ad un totale di 12 articolazioni (polsi, 2° e 3° metacarpofalangee, 2° e 3° interfalangee prossimali e ginocchia, bilateralmente).
A)
B)
C)
D)
Figura 40. Scoring semiquantitativo di Naredo per la valutazione del segnale powerDoppler intra-articolare. A. Grado 0. B. Grado 1. C. Grado 2. D. Grado 3. te= tendine
estensore del dito; m= metacarpo; f= falange prossimale.
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Scheel et al. hanno suggerito uno score ecografico “globale” per la valutazione semiquantitativa della flogosi articolare. Lo score è assegnato sulla base della valutazione complessiva dei parametri ritenuti
più rappresentativi, quali il versamento articolare e l’ispessimento
della membrana sinoviale, a cui vengono attribuiti valori compresi
fra 0 e 3 (Tabella 12). L’esame ecografico viene effettuato a livello
della superficie palmare e dorsale di 8 articolazioni: dalla 2° alla 5°
metacarpofalangee ed interfalangee prossimali della mano dominante.
Tabella 12: Metodo semiquantitativo proposto da Scheel et al.
Score globale per la valutazione del versamento e della sinovite
evidenziabili all’esame ecografico
Grado
Grado
Grado
Grado
0 = Nessun versamento/ipertrofia della membrana sinoviale
1 = Minimo versamento/ipertrofia della membrana sinoviale
2 = Moderato versamento/ipertrofia della membrana sinoviale
3 = Marcato versamento/ipertrofia della membrana sinoviale
Il metodo indicato da Brown et al, per la valutazione dell’attività
e della remissione di malattia prevede la quantificazione indipendente dell’ispessimento della membrana sinoviale e delle variazioni
di flusso al power Doppler. La scala utilizzata per la valutazione
è compresa fra 0 a 3, distinta per ciascuno dei due parametri (0=
assenza di ipertrofia della membrana sinoviale; 1= lieve ipertrofia,
2=moderata ipertrofia; 3=marcata ipertrofia; 0=normale/minima
vascolarizzazione, 1=lieve iperemia; 2=moderata iperemia; 3=marcata iperemia). Lo studio ecografico viene effettuato a livello di 8
articolazioni: dalla 2° alla 5° metacarpofalangea, radio-carpica, ulno-carpica, radio-ulnare distale e intercarpica.
Kane et al, hanno proposto una valutazione semiquantitativa della
proliferazione sinoviale in rapporto alla percentuale di area che occupa all’interno dello spazio articolare, secondo un punteggio che
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
va da 0 a 4 (Tabella 13 e Figura 41). Il metodo prevede, inoltre, la
quantificazione del danno erosivo con uno score compreso fra 0 e
4, assegnato in base alla dimensione delle erosioni, considerando
anche lesioni molto piccole, inferiori ad 1 mm (Tabella 13).
Tabella 13: Metodo semiquantitativo proposto da Kane et al.
Score per la valutazione della proliferazione sinoviale evidenziabile
all’esame ecografico
Grado
Grado
Grado
Grado
Grado
0 = Nessuna ipertrofia della membrana sinoviale
1 = Proliferazione sinoviale < 25%
2 = Proliferazione sinoviale tra 25 e 50 %
3 = Proliferazione sinoviale tra 50 e 75 %
4 = Proliferazione sinoviale > 75 %
Score per la valutazione delle erosioni ossee evidenziabili all’esame
ecografico
Grado
Grado
Grado
Grado
Grado
0 = Nessuna erosione
1 = Erosione molto piccola < 1 mm
2 = Piccola erosione tra 1 e 2 mm
3 = Erosione di maggiori dimensioni, tra 2 e 4 mm
4 = Erosione di dimensioni > 4 mm
A)
B)
C)
D)
Figura 41. Metodo semi-quantitativo di Kane per la valutazione della proliferazione
sinoviale. A. Grado 1. B. Grado 2. C. Grado 3. D. Grado 4. te= tendine estensore del dito;
m= metacarpo; f= falange prossimale.
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I metodi finora illustrati sono stati sviluppati nella quasi totalità
considerando come target dell’esame ecografico le piccole articolazioni di mani e piedi. Recentemente Hartung et al., hanno elaborato un metodo di scoring utilizzabile per la quantificazione del
processo infiammatorio ed il monitoraggio del trattamento a livello
delle grandi articolazioni: spalla, gomito, anca e ginocchio (Sonography of Large Joints in Rheumatology –SOLAR- score). La sinovite,
evidenziata in scala di grigi e la presenza di segnale power Doppler
vengono valutati mediante una scala semiquantitativa che va da 0 a
3 (Tabella 14). Per l’esame in scala di grigi i punteggi sono: grado
0= assenza di liquido sinoviale o distensione della capsula articolare; grado 1= presenza di modesta rima ipoecogena o anecogena
all’interno della capsula articolare; grado 2= evidente distensione
della capsula articolare; grado 3= marcato aumento della convessità
della capsula. La quantificazione del segnale Doppler è invece il seguente: grado 0= assenza di segnale power Doppler intra-articolare;
Tabella 14: Metodo semiquantitativo per la valutazione delle grandi articolazioni proposto da Hartung et al.
Sede anatomica
Scala di grigi Power Doppler
(score)
(score)
Spalla
Scansione trasversale posteriore
Scansione ascellare anteriore
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
Gomito
Omero-radiale
Omero-ulnare
Fossa olecranica
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
Anca
Scansione longitudinale anteriore
(0-3)
(0-3)
Ginocchio
Scansione longitudinale suprapatellare
Articolazione femoro-tibiale (mediale e laterale)
Scansione dorsale longitudinale
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
(0-3)
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
grado 1= tre o più singoli spot o due singoli spot e un vaso confluente; grado 2= presenza di vasi confluenti in meno del 50% della cavità
articolare; grado 3= presenza di vasi confluenti in più del 50% della
cavità articolare. Lo score è stato applicato ai pazienti con artrite
reumatoide e artrite psoriasica in trattamento farmacologico.
5.1.2 Metodi per la valutazione dell’impegno tendineo (tenosinovite)
Naredo et al, con il particolare interesse nel monitoraggio della risposta al trattamento, hanno proposto uno score per la quantificazione della tenosinovite che utilizza un punteggio da 0 a 3 ed è
basato, fondamentalmente, sulla medesime caratteristiche adottate
per la quantificazione del processo infiammatorio a livello articolare, cioè: 0= normale, assenza di segnali di flusso intra-articolari;
1= lieve, evidenza di un singolo segnale di flusso; 2= moderato, vasi
confluenti; 3=marcato, evidenza di multipli segnali di flusso in oltre
la metà della superficie intra-articolare. Gli stessi autori, in collaborazione con il gruppo OMERACT di ecografia, hanno più recentemente elaborato un nuovo metodo di scoring per la valutazione
della tenosinovite. Tale metodo è stato suggerito per la valutazione
della risposta al trattamento nei diversi trial clinici. Lo score utilizza la quantificazione della vascolarizzazione come segnale Doppler
mediante un punteggio da 0 a 3: grado 0= assenza di segnale power
Doppler; grado 1= segnale power Doppler localizzato all’interno
della guaina sinoviale distesa (ad es. segnale Doppler in una area
circoscritta della guaina distesa) visualizzabile in due piani perpendicolari, escludendo i vasi anatomici normali; grado 2= segnale
power Doppler localizzato all’interno della guaina sinoviale distesa
(ad es. segnale Doppler in più di un’area della guaina distesa) visualizzabile in due piani perpendicolari, escludendo i vasi anatomici
normali; grado 3= segnale power Doppler localizzato all’interno
della guaina sinoviale distesa (ad es. segnale Doppler che occupa
pressoché tutto lo spazio della guaina distesa) visualizzabile in due
piani perpendicolari, escludendo i vasi anatomici normali.
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5.1.3 Metodi per la valutazione dell’impegno delle entesi
Nell’artrite psoriasica l’ultrasonografia trova la principale indicazione nello studio dello scheletro appendicolare e delle entesi. A tale
riguardo, è stato proposto uno score ecografico, denominato Glasgow Ultrasound Enthesitis Scoring System (GUESS), che prevede la
valutazione delle lesioni evidenziabili in corso di entesite, quali la
borsite, l’erosione ossea, l’ispessimento dei tendini e dei legamenti
e la formazione dell’entesofita, a livello degli arti inferiori (Tabella
15). Le sedi valutate sono rappresentate dal margine superiore della rotula (sede di inserzione del tendine del muscolo quadricipite
femorale), il margine inferiore della rotula (sede di inserzione del
tendine rotuleo), la tuberosità tibiale (sede di inserzione del tendine
rotuleo), il margine superiore del calcagno (sede di inserzione del
tendine di Achille) ed il margine inferiore del calcagno (sede di
inserzione dell’aponeurosi plantare). La valutazione del ginocchio
viene effettuata con il paziente in posizione supina, con le ginocchia
flesse a 30°, mentre la valutazione a livello del calcagno viene eseguita con il paziente in posizione prona, con i piedi sporgenti dal
lettino, flessi a 90°. La borsite viene definita come una formazione ben circoscritta, anecogena o ipoecogena, localizzata nella sede
anatomica della borsa, compressibile alla pressione del trasduttore.
La borsa viene misurata in longitudinale ed assiale (le dimensioni
normali della borsa sono < 2 mm in scansione assiale). L’erosione
ossea viene definita come una interruzione della corticale, con un
difetto del profilo osseo, mentre l’entesofita viene definito come una
prominenza del normale profilo osseo.
L’ispessimento dei legamenti, delle aponeurosi e dei tendini viene
valutato nel punto di massimo spessore, prossimalmente rispetto
all’inserzione ossea.
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
Tabella 15: Score ecografico denominato Glasgow Enthesitis Scoring System (GUESS) per
la valutazione dell’interessamento delle entesi
Margine superiore della rotula –entesi del tendine del muscolo quadricipite femorale
• Spessore del tendine del muscolo quadricipite femorale ≥ 6.1 mm
• Borsite sovrarotulea
• Erosione a livello del margine superiore della rotula
• Entesofita a livello del margine superiore della rotula
Margine inferiore della rotula –entesi prossimale del tendine rotuleo
• Spessore del tendine rotuleo ≥ 4 mm
• Erosione a livello del margine inferiore della rotula
• Entesofita a livello del margine inferiore della rotula
Tuberosità tibiale –entesi distale del tendine rotuleo
• Spessore del tendine rotuleo ≥ 4 mm
• Borsite infrarotulea
• Erosione a livello della tuberosità tibiale
• Entesofita a livello della tuberosità tibiale
Margine superiore del calcagno –entesi del tendine di Achille
• Spessore del tendine di Achille ≥ 5.29 mm
• Borsite retrocalcaneare
• Erosione a livello del margine posteriore del calcagno
• Entesofita a livello del margine posteriore del calcagno
Margine inferiore del calcagno –entesi dell’aponeurosi plantare
• Spessore dell’aponeurosi plantare ≥ 4.4 mm
• Erosione a livello del margine inferiore del calcagno
• Entesofita a livello del margine inferiore del calcagno
Ciascun parametro viene punteggiato come 1 e lo score totale per entrambi gli arti inferiori è pari a 36.
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De Miguel et al, hanno sviluppato il Madrid Sonographic Enthesis Index (MASEI) che, partendo del GUESS, associa allo studio in scala
di grigi, la valutazione con tecnica power Doppler (quest’ ultima
utilizza uno score semiquantitativo da 0 a 3). Le entesi esplorate
sono 12 bilateralmente: tricipite, quadricipite, patellare (inserzione
prossimale e distale), tendine Achilleo e fascia plantare. Il punteggio massimo è 136. La Tabella 16 espone dettagliatamente lo score.
Tabella 16: Madrid Sonographic Enthesis Index (MASEI)*, modificata da De Miguel
et al.
Polo inferiore del calcagno: entesi plantare
• Struttura dell’aponeurosi plantare ( 0 o 1 )
• spessore dell’aponeurosi plantare > 4,4 millimetri ( 0 o 1 )
• erosione del margine inferiore del calcagno ( 0 o 3 )
• calcificazione del margine inferiore dell’entesi calcaneare ( 0 , 1 , 2 o 3)
• power- Doppler dell’entesi plantare ( 0 o 3 )
Polo superiore del calcagno: entesi Achillea
• struttura del tendine di Achille ( 0 o 1 )
• spessore del tendine di Achille > 5,29 millimetri ( 0 o 1 )
• borsite retrocalcaneare ( 0 o 1 )
• erosione del profilo posteriore del calcagno ( 0 o 3 )
• calcificazione del profilo posteriore dell’entesi Achillea ( 0 , 1 , 2 o 3)
• power- Doppler del profilo posteriore del calcagno ( 0 o 3 )
Tuberosità tibiale: entesi distale del legamento rotuleo
• struttura del legamento rotuleo ( 0 o 1 )
• spessore del legamento rotuleo > 4 mm ( 0 o 1 )
• borsite Infrapatellare ( 0 o 1 )
• erosione della tuberosità tibiale ( 0 o 3 )
• calcificazione della tuberosità tibiale ( 0 , 1 , 2 o 3)
• power Doppler della tuberosità tibiale ( 0 o 3 )
Polo inferiore della rotula: entesi prossimale del legamento rotuleo
• struttura del legamento rotuleo ( 0 o 1 )
• spessore del legamento rotuleo > 4 mm ( 0 o 1 )
• erosione del profilo inferiore della rotula ( 0 o 3 )
• calcificazione del profilo inferiore della rotula ( 0 , 1 , 2 o 3)
• power Doppler dell’entesi inferiore della rotula ( 0 o 3 )
(continua)
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
Tabella 16: Madrid Sonographic Enthesis Index (MASEI)*, modificata da De Miguel
et al.
(continua)
Polo superiore della rotula: entesi del tendine del quadricipite
• struttura del tendine quadricipite ( 0 o 1 )
• spessore del tendine quadricipite > 6,1 millimetri ( 0 o 1 )
• erosione del profilo superiore della rotula ( 0 o 3 )
• calcificazione del profilo superiore della rotula ( 0 , 1 , 2 o 3)
• power Doppler dell’entesi superiore della rotula Doppler ( 0 o 3 )
Tuberosità olecranica: entesi del tendine tricipitale
• struttura del tendine tricipite ( 0 o 1 )
• spessore del tendine tricipite > 4,3 millimetri ( 0 o 1 )
• erosione olecrano ( 0 o 3 )
• calcificazione dell’entesi olecranica ( 0 , 1 , 2 o 3)
• power- Doppler dell’entesi olecranica ( 0 o 3 )
Sensibilità 84 % , specificità 82,76 % , valore predittivo positivo 80,77 % ,
valore predittivo negativo 85,71 %, rapporto di probabilità positivo ( LR + ) 4,87
rapporto di probabilità negativo ( LR- ) 0,193
Ogni voce vale un punto, tranne le calcificazioni ( 0,1,2 o 3) le erosioni e il segnale
Doppler ( 0 o 3 ).
Il punteggio totale possibile su entrambi i lati ( 12 entesi) è 136
D’Agostino et al, recentemente, hanno sviluppato un metodo di scoring dedicato alle spondiloartriti (inclusa l’artrite psoriasica) nelle
fasi precoci. Questo score è stato riconosciuto e validato da parte
del gruppo OMERACT di ecografia. Il metodo prevede una valutazione globale dei rilievi in scala di grigi e power Doppler. Vengono studiate 14 entesi (7 per ciascun lato): flessore comune a livello
dell’epicondilo (mediale), estensore comune a livello dell’epicondilo
(laterale), inserzione rotulea del quadricipite, inserzione trocanterica del gluteo medio, inserzione prossimale del tendine patellare,
inserzione del tendine di Achille, inserzione della fascia plantare. A
livello di ciascuna entesi vengono ricercate 5 alterazioni ecografiche
(aumento dello spessore, disomogeneità strutturale, erosioni, entesofiti e presenza di segnale power Doppler) assegnando 1 punto alla
presenza di ognuna di esse. Il punteggio massimo possibile è di 70.
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5.1.4 Metodi per la valutazione dell’impegno cutaneo ed ungueale
Non sono ad oggi stati validati metodi di scoring per la quantificazione ecografica del processo infiammatorio a livello della placca
psoriasica e del letto ungueale. Il nostro gruppo ha esposto preliminarmente due possibili metodi di scoring che sono in fase di
validazione e prevedono una valutazione semiquantitativa da 0 a 3
per la placca psoriasica e da 1 a 3 per il letto ungueale. Questi score
sono stati sviluppati per la determinazione dell’attività del processo
flogistico e per il monitoraggio del trattamento. L’attribuzione del
punteggio si basa sul rilievo delle alterazioni della vascolarizzazione
mediante tecnica power Doppler.
A livello della placca psoriasica il punteggio prevede i seguenti
livelli: 0= normale, assenza dei segnali di flusso intra-dermici; 1=
lieve, evidenza di un singolo segnale di flusso a livello della cute
psoriasica; 2= moderato, più di un singolo segnale di flusso o vasi
confluenti in meno della metà della superficie dermica della cute
psoriasica; 3=marcato, evidenza di multipli segnali di flusso in oltre
la metà della superficie dermica della cute psoriasica (Figura 42).
Per quanto attiene la onicopatia, considerando che in condizioni
normali è presente una modesta quantità di flusso sanguigno, il
punteggio è il seguente: 1= vasi confluenti in meno del 25% dell’area
ungueale; 2= vasi confluenti tra il 25% ed il 50% dell’area ungueale;
3= vasi confluenti in più del 50% dell’area ungueale.
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
A)
B)
C)
Figura 42. Scoring semiquantitativo proposto da Gutierrez per la valutazione della attività del processo infiammatorio a livello della placca psoriasica. A. Grado 1. B. Grado 2. C.
Grado 3. freccia curva= epidermide; d= derma; sc= sottocute.
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5.2 Valutazione globale dell’attività della malattia psoriasica e della risposta al trattamento
I tessuti bersaglio della artrite psoriasica sono più di uno, e questo
rende complesso il compito di sviluppare indici ecografici compositi che possano valutare accuratamente “in toto” l’andamento delle
manifestazioni della malattia. Gutierrez et al., hanno recentemente
elaborato un preliminare indice composito ecografico per la valutazione complessiva delle alterazioni morfo-funzionali nei pazienti con artrite psoriasica. L’indice, denominato “Five Targets Power
Doppler for Psoriatic Disease (5TPD)”, prevede lo studio congiunto
di articolazioni, tendini con guaina sinoviale, entesi, cute e letto ungueale. Lo score del power Doppler viene attribuito per ciascun target (il target scelto è il più attivo dal punto di vista ecografico) sulla
base di una scala che va da 0 a 3 utilizzando gli scoring semiquantitativi già suggeriti per ciascuna sede. Il punteggio massimo possibile
è di 15 ed è il risultato della somma degli score power Doppler dei
5 target. L’indice composito è stato testato nella risposta al trattamento dei pazienti con artrite psoriasica in terapia con farmaci anti
TNF-a. I risultati hanno mostrato un significativo miglioramento
del 5TPD globale a distanza di 8 settimane di terapia.
La riproducibilità inoltre si è dimostrata elevata (da buona a eccellente). Sebbene l’indice deve essere oggetto di validazione i risultati
preliminari inducono a considerare che il 5TPD è un indice utile
per il monitoraggio del trattamento a livello dei diversi tessuti interessati da flogosi nei pazienti con artrite psoriasica.
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
5.3 L’ecografia nella diagnosi differenziale dell’artrite
psoriasica
Sebbene l’ecografia abbia dimostrato la propria utilità nello studio del processo infiammatorio a livello di articolazioni e tessuti
molli nei pazienti con artriti croniche, non esiste al momento evidenza a supporto di un suo ruolo nella diagnosi differenziale tra i
diversi tipi di artrite. Al momento un singolo studio condotto da
Gutierrez et al., ha evidenziato un ruolo potenziale nella diagnosi
differenziale tra artrite reumatoide ed artrite psoriasica, mediante la valutazione delle articolazioni metacarpofalangee. Sono state
esaminate le metacarpofalangee di pazienti con artrite reumatoide
ed artrite psoriasica alla ricerca delle seguenti alterazioni: presenza
di distensione della capsula articolare, tumefazione ipoecogena intorno al tendine estensore delle dita e presenza di power Doppler
intra-articolare e/o peri-tendineo. La presenza contemporanea di
più alterazioni ecografiche, denominata “peritendinous extensor
tendon inflammation (PTI pattern), caratterizzata dalla presenza
di un’area ipoecogena (con o senza segnale power Doppler) intorno
al tendine estensore, associata ad edema dei tessuti molli (Figura
43), ha dimostrato avere un’alta specificità a favore della diagnosi
di artrite psoriasica, ritrovandosi molto raramente in pazienti affetti
da artrite reumatoide.
A)
B)
Figura 43. articolazione metacarpofalangea in scansione dorsale longitudinale dorsale.
PTI pattern. Notare l’area ipoecogena intorno al tendine estensore del dito (te) (frecce)
e la presenza di segnale power Doppler circostante. m= metacarpo; f= falange prossimale.
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In breve
1. Esistono numerosi metodi di scoring delle alterazioni patologiche delle diverse strutture anatomiche colpite da artrite
psoriasica che sono utili per valutare l’attività di flogosi, il
danno strutturale, l’evoluzione della malattia e la risposta al
trattamento
2. Alcuni metodi di scoring impiegati per la quantificazione della flogosi e del danno articolare sono mutuati da quelli proposti per l’artrite reumatoide. Altri metodi di scoring per la
quantificazione della flogosi e del danno entesico sono stati
validati appositamente per le spondiloartriti
3. Sono stati inoltre proposti score compositi in grado di valutare attività flogistica e danno anatomico di tutte le strutture
anatomiche coinvolte in corso di artrite psoriasica.
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Metodi di scoring per la valutazione dei rilievi ecografici
Test di valutazione
1. Quale fra le seguenti scale trova impiego nella valutazione ecografica
del paziente affetto da artrite psoriasica
a) Indice di Kellgren/Lawrence
b) Glasgow Enthesitis Scoring System (GUESS)
c) Bath Ankylosing Spondylitis Radiology Index-total (BASRI)
d) Bath Ankylosing Spondylitis Patient Global Score (BAS-G)
d) Bath Ankylosing Spondylitis Metrology Index (BASMI)
2. Le entesi più frequentemente valutate nell’esame ecografico in corso di
artrite psoriasica sono:
a) Epicondilo mediale e laterale del gomito
b) Fascia plantare
c) Tendine di Achille
d) Tutte le precedenti
e) Nessuna delle precedenti
3. Le alterazioni valutabili ecograficamente in modalità power Doppler
in corso di entesite sono:
a) La presenza di vascolarizzazione entesica
b) La presenza di vascolarizzazione tendinea
c) La presenza di vascolarizzazione bursale
d) Tutte le precedenti
e) Nessuna delle precedenti
4. In corso di artrite psoriasica la flogosi articolare si valuta:
a) Con uno score creato appositamente per questa patologia
on vi sono score in grado di valutare questa componente
b) N
nell’artrite psoriasica
c) Con degli score mutuati dall’artrite reumatoide
on degli score utilizzati per valutare le entesiti, debitamente
d) C
modificati
e) Tutte le precedenti
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F. Salaffi, M. Carotti, E. Scarano, M. Gutierrez, O. De Lucia, A. Marchesoni
Letture consigliate
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