. N U M E R O IV Giugno 2012 L’INCHIESTA IL GIORNALE SCOLASTICO DEL GUARINO E DEL DAL CERO Docente Responsabile Impaginazione Prof. Damiano De Facci. Giulio Fellin. Direttori Giulio Fellin, Gabriele Lain. Sito a cura di Martina Provoli, Prof. Armando Ruggeri. Articoli Beatrice Demaio, Gabriele Lain, Enrica Fellin, Claudia Tessari, Valentina Curti, Giulia Isolani, Lisa Lovato, Alice Marinello, Ludovica Simonetti, Giulio Malenza, Andrea Castellan e Francesca Zigiotto. Disegni Salve a voi popolo dell’Inchiesta! Siamo giunti ormai al termine! Ebbene sì, le ultime calde giornate afose di giugno a scuola preannunciano l’ESTATE. Soddisfazione o Nostalgia? Sicuramente tanta allegria e trepidazione per i prossimi tre mesi che, per i fortunati/ meritevoli, giungeranno a ripagare le fatiche vissute gli scorsi periodi. Tirando le somme, anche noi della redazione possiamo dirci soddisfatti nell’aver condotto con impegno, puntualità e una certa dose di serietà quest’anno 2011/2012. Quello che oggi pubblichiamo è l’ultimo numero della serie! Ormai, possiamo vantarcene, la quarta uscita annuale, record raggiunto! Mi congratulo vivamente con chi ha collaborato e lavorato per la riuscita di questo progetto! La fatica di aver realizzato alcune delle tante idee nel cassetto della redazione, il tempo (che sempre fugge e manca) dedicato alla formazione del prodotto finito sono stati, possiamo concludere, almeno in parte ripagati. Molte infatti sono ancora le idee in attesa di un loro sviluppo! Molte le novità in attesa di svelarsi! Grazie ancora alla nostra redazione! A ogni singolo membro! Faccio comunque un appello a chiunque voglia contribuire attivamente allo sviluppo del giornale d’istituto: sono richieste solo buona volontà, spirito di innovazione e rivoluzione. Per chi è interessato, ha un ispirazione ha solo voglia di “rompere le scatole” si rivolga ai contatti che troverete qui a fianco!!! Su, avanti risvegliatevi dal vostro “divaneggiare” e arruolatevi nella redazione! Termino salutando formalmente tutti gli alunni del Guarino Veronese e del Dal Cero augurando loro una Buona Estate! In bocca al lupo, invece, a coloro che (ahimè!) non finiranno il 9 perché dovranno sostenere gli esami! Sito web www.xelentia.com/giornalino.php (provvisorio) e-mail [email protected] Ringraziamenti Alessandro Albertini (didattica), Prof.ssa Annamaria Bertagnin, Stefano Simonetti (tipografia). Valentina Curti, Giulia Ottaviani, Andrea Castellan, Francesca Zigiotto. SOMMARIO ● SCUOLA 3 NOI I COMPITI... E VOI? di Anonimo 9 CINEMANIA di Ludovica Simonetti 11LA GIORNATA DELL’ARTE di Beatrice Demaio ● PIANETA 7 GIORNATA DELL’ECOLOGIA di Valentina Curti 8 PROGETTO PACE di Giulia Isolani, Lisa Lovato, Alice Marinello ● SCIENZA 10IL SOGNO DELLA SCIENZA di Giulio Malenza ● INTERVISTA 4 SCHOOL WARS di Enrica Fellin, Gabriele Lain, Claudia Tessari 12MARIO NOGARA di Gabriele Lain ● NEW!!! OROSCOPO A 13 SEGNI 14 di Francesca Zigiotto ● GIOCHI e ANNUNCI 15 Martina Provoli 4a F (GUARINO) 2 SCUOLA Disponibilità, vuoto, libertà, festa, riposo, svago. Tanti sono i significati della parola “VACANZA” che puoi trovare sul dizionario. Nei contrari possiamo invece trovare LAVORO. A quanti di voi è capitato che, lamentandovi coi vostri genitori dei compiti scolastici, questi rispondono che la scuola è il lavoro degli studenti e per questo li dobbiamo fare, dobbiamo impegnarci e studiare? Sì, ok. I compiti vanno fatti. Durante le vacanze, però, certi professori potrebbero fare a meno di praticare quello che sembra il loro sport preferito: torturare gli studenti. Per questi, basta che ci sia un ponte, anche di un solo giorno, che dicono: “Beh, visto che avete tempo, durante le vacanze fate questo, quello, quest’altro, eccetera eccetera..!” Però, se loro hanno da correggere delle verifiche e non riescono perché sono andati al mare, in montagna, di qua e di là con la loro famiglia, si scusano dicendo che non hanno potuto e le porteranno al più presto. E quelle volte che le correggono accusano gli studenti di far loro perdere tempo (come se fossimo noi a voler fare le verifiche!). Si lamentano 3 delle mattine passate ad insegnare e delle giornate in cui hanno riunioni e ricevimenti. E noi studenti? Non dobbiamo venire a scuola tutte le mattine? Non dobbiamo studiare tutti i pomeriggi? Non abbiamo anche noi una famiglia, degli amici e degli hobby? Non possono pretendere che ci dedichiamo solo e unicamente alla scuola! Abbiamo una vita sociale e siamo nell’età in cui bisogna godersela di più! Quand’è che i prof lo capiranno? Certuni, poi, non considerano nemmeno che, comunque, abbiamo altre materie oltre alla loro. Ovviamente non parlo di tutti i professori… E non sto nemmeno dicendo che il mestiere dell’insegnante sia una pacchia! Vorrei solo precisare che non per tutti, anzi, per la maggior parte delle persone, lo studio non è l’unico pensiero. A ben guardare non vale nemmeno troppo la pena rompersi la testa sui libri. Basta vedere la situazione dei giorni nostri, dove una laurea non ti assicura nemmeno un posto di lavoro da lavapiatti. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Buone VACANZE a tutti! Anonimo INTERVISTA Qualche anno fa tutti noi ci siamo dovuti confrontare sulla scelta dell’indirizzo da frequentare. È una scelta difficile e qualunque indirizzo si scelga non è mai facile. Ma come è stata poi questa scelta? Com’è il nostro indirizzo? E gli altri? Il nostro indirizzo è sempre il più difficile? Abbiamo pensato quindi di intervistare un ragazzo o una ragazza di 4a o 5a per ciascun indirizzo dei nostri istituti in modo da darvi una visuale più ampia e per conoscere un po’ anche gli altri percorsi. Ecco le domande che abbiamo loro rivolto: 1. Perché hai scelto questo indirizzo? 2. Hai fatto fatica a decidere? 3. Come te lo aspettavi? 4. Ed è stato così? 5. Qual è l’aspetto migliore del tuo indirizzo? 6. E il peggiore? 7. Se tu potessi tornare indietro, sceglieresti ancora il tuo indirizzo? 8. Che cosa diresti agli altri indirizzi? ISTITUTO DAL CERO LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO (4a At) 1. Perché alle medie avevo una propensione per le materie scientifiche. 2. No. 3. Guardando il piano scolastico c’erano parecchie materie scientifiche: biologia, fisica, matematica, chimica,… 4. Sì, ho ritrovato queste materie durante questi quattro anni con i laboratori. 5. Probabilmente i laboratori. 6. Tante materie e tante ore, troppe. 7. Sì. 8. Noi studiamo molto e ci impegniamo molto, forse più degli altri perché facciamo molte ore. RAGIONERIA (4a Bc) 1. Perché finita questa scuola ho la possibilità o di andare a lavorare o di andare all’università. Mi 4 apre tutte le strade, potrò scegliere quello che vorrò. 2. Sì. 3. Così, sapevo già come sarebbe stato. 4. Sì. 5. L’aspetto migliore è che quando finisci la scuola, puoi decidere se andare a lavorare o andare avanti a studiare. Questo indirizzo ti permette di scegliere qualsiasi tipo di università. 6. Troppe ore di economia aziendale. 7. No. 8. Siamo più precisi. E Ragioneria è impegnativa come scuola. GEOMETRI (4a Bg) 1. Perché non sapevo cosa fare, ero molto indeciso ed ero attratto dalla professione futura. 2. Inizialmente sì, poi ho cercato di capire cosa non era adatto per me e ho scelto più facilmente. 3. Me l’aspettavo un po’ più semplice,di non fare così fatica e mi sono accorto che invece bisogna studiare più di quello che pensavo. 4. Appunto lo credevo più facile e fino all’anno scorso lo credevo ancora abbastanza semplice poi quest’anno ho capito che bisognava studiare sul serio. 5. Il fatto che abbiamo tre ore di fisica alla settimana e si può far casino. 6. Il fatto che esista la materia di costruzioni e che sia pesantissima. 7. Se potessi tornare indietro…No. Credo che sceglierei qualcosa di più semplice, dove bisogna studiare di meno. 8. Be’ diciamo che noi siamo una spanna sopra e farete i falliti tutta la vita a meno che non farete i geometri. ITIS (5a Aa) 1. Avevo scelto questo indirizzo perché avevo bisogno di cambiare, ho fatto il biennio allo Scientifico Tecnologico al Dal Cero, e informatica era privo di tutte le materie che mi ero accorto non mi andassero a genio nel vecchio indirizzo! 2. No assolutamente, avevo bisogno di cambiare e la passione informatica trasmessa da mio padre mi ha aiutato molto a capire che dovevo fare questo. 3. Non ci si può aspettare nulla, ogni scelta che fai la firma è il punto di domanda e non la tua, infatti la mia prima scelta era sbagliata, e anche ora farei lingue, oppure il fumettista o il grafico, tutto quello che ti salta alla testa ora lo farei, la cosa migliore è affrontarla con il proprio modo di fare, e non come se fosse l'unica opportunità che ti viene posta, ma come occasione di crescita personale. 4. É stato che sono partito in quarta quando ero in terza, e adesso che sono in quinta vado in retromarcia. Tralasciando la battuta e il gioco di parole, che rispecchiano comunque la realtà, credo che sia sempre bello all'inizio quando è nuovo e dura alla fine quando sai che deve finire ma sembra che il tempo non passi mai! 5. La prima cosa è la collaborazione, si lavora spesso in gruppi, il fatto che bisogna inventare e usare la propria testa per creare qualcosa di nuovo, la seconda è la possibilità di trovare facilmente un lavoro, perché ha molte applicazioni, ormai l'informatica è ovunque, ed è in grande richiesta, insomma, sembra che scavalchi la "crisi". 6. Laborioso, a volte troppo, concentrazione e duro lavoro, il provare in continuazione e il dover lasciare gli occhi su di uno schermo, e stare troppo seduti. 7. Come ho detto prima, mi ci vorrebbero cinque vite per quello che ho in mente io, si sicuramente, solamente per il gusto di farlo. 8. Che la scuola non ti insegna ad essere un informatico, un grafico, un poliglotta o un dottore, ti insegna a pensare, nulla nella vita è come è scritto sui libri, ogni situazione è diversa, dobbiamo solo imparare a gestirla, e per questo credo che ogni indirizzo abbia il suo valore. 5 GUARINO LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI (4a A) 1. Ho scelto scienze sociali perché è un indirizzo che tratta temi vicini alla realtà e alla contemporaneità mettendo in luce aspetti della vita quotidiana che spesso tralasciamo. 2. No, non ho fatto fatica. Questo indirizzo mi ha colpita e affascinata subito perché trattava i temi che mi interessavano di più. 3. Mi aspettavo che durante le ore della materia di indirizzo si dialogasse su quello che si è studiato per attualizzarlo e inoltre che si analizzassero i fenomeni che accadono quotidianamente. Quindi oltre che dare un'istruzione, mi aspettavo di ricevere anche un arricchimento personale dalla materia per capire meglio i fenomeni che mi circondano. 4. Sì 5. L'aspetto migliore è il poter lavorare e indagare sulla realtà, studiare i comportamenti dell'uomo, capire veramente quello che accade attorno a noi e come funziona il nostro paese. 6. L'aspetto peggiore è che questo indirizzo viene preso poco in considerazione e viene svalutato parecchio. 7. Certo! 8. Vorrei dire che il nostro liceo ha importanza come tutti gli altri e prima di giudicare bisognerebbe provare. LICEO SCIENTIFICO (4a F) 1. Scelto è un parolone, diciamo che mi hanno invitato a intraprendere questo indirizzo i professori delle scuole medie, insieme ai miei genitori che erano ben proposti per il liceo. 2. Si, perché aver da affrontare una scelta così importante a quell'età non è facile. Non sono sicuro di quello che voglio far ora, che ho un'età diversa, ed un vissuto diver- so; figurarsi in terza media. 3. Un po’ più facile e meno stressante forse, anche se io personalmente non sono di certo uno che si è ucciso sui libri... 4. È stata abbastanza dura 5. Il fatto che è un indirizzo che ti apre la mente, ti fa ragionare, riflettere, sì insomma ti offre un'infinità di spunti; ti da l'occasione di conoscere concetti e sfumature che tante altre persone non sanno nemmeno che esistono. Sì, credo che la cosa migliore sia questa. 6. Il peggior aspetto e il rischio che studiando tutte queste materie scientifiche come la matematica, la fisica ecc... si possa cadere nell'errore di pensare il mondo e la natura come un qualcosa di assoluto, di incontestabilmente vero. Ma nel nostro indirizzo s’insegna filosofia ed è un bene, per controbilanciare il piano matematico attraverso domande, dubbi, curiosità e pensieri a più ampio raggio. 7. Certo che no, ma comunque mi porto via tantissime informazioni e conoscenze che mi serviranno in futuro. 8. Io vorrei dire che non c'è nessun indirizzo migliore o peggiore; ma sono tutti allo stesso livello, per diversi motivi e per diverse qualità. Soprattutto fregatevene del giudizio degli altri che troppo spesso sento dire a riguardo dei diversi indirizzi; la verità è che nessuno conosce il nostro passato, il nostro vissuto e le passioni che più ci attraggono, quindi letteralmente "infischiatevene" dei commenti dei professori che se la tirano con il classico o con lo scientifico.... Per non dir altro! Il MONDO è bello perché è vario. Per FORTUNA. LICEO LINGUISTICO (4a D) 1. Ho scelto il liceo linguistico perché desideravo approfondire lo studio della lingua inglese e tedesca che avevo già cominciato alle scuole medie, inoltre mi sembra un’ottima opportunità studiare anche una terza lingua straniera. Insomma ho sempre avuto la voglia e la curiosità di imparare a comunicare in una lingua che fosse diversa dalla mia! 2. No, non ho fatto fatica a scegliere. Avevo le idee chiare: volevo fare il liceo linguistico. Mi sono così iscritta al Guarino Veronese anche per una questione di comodità, visto che non è molto distante dal paese in cui vivo. 3. Mi aspettavo di riuscire ad esprimermi abbastanza bene in inglese, tedesco e francese. 4. Più o meno! Con il tempo ho capito meglio che per parlare e capire bene una lingua stranie- 6 ra occorrono anni ed anni di esercizio. 5. Credo che l’aspetto migliore del mio indirizzo siano gli scambi culturali. Non si può pensare di studiare una lingua straniera senza mai muoversi di casa. Quello che la scuola ci propone dunque attraverso gli scambi è un’esperienza unica che riesce a metterti a confronto con realtà diverse. 6. L’aspetto peggiore secondo me è il fatto che le ore di lingue non sono moltissime e quindi servirebbe diminuire le ore di alcune materie per dare più spazio all’ambito linguistico. 7. Sceglierei di studiare di nuovo lingue sicuramente, ma forse non mi iscriverei ad un liceo. 8. Bella domanda! L’unica cosa che posso affermare è che il liceo linguistico a differenza degli altri indirizzi ti permette entrare in contatto con culture nuove attraverso lo studio della lingua e l’esperienza degli scambi culturali. Per il resto non credo che esista un indirizzo migliore di un altro. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti. LICEO CLASSICO (5a H) 1. Perché mi piacevano le materie umanistiche, il programma di studi che questo indirizzo proponeva. Mi affascinavano i vari autori, la letterature e le diverse mentalità nella storia 2. No, ero decisa perché era l'unica cosa che mi interessava studiare -avevo vari classici da scegliere. Alla fine per comodità ho scelto non quello tradizionale, ma quello dove si studiava più scienze. 3. Mi aspettavo di studiare più letteratura. 4. Per certi aspetti. 5. Mi permette di studiare diverse sfaccettature, di approfondire la psicologia, la società, la politica. Tutto ciò che m'interessa. 6. Che come per tutti i licei devi studiare tanto e con costanza. 7. Sì, sceglierei ancora il classico. 8. Ognuno sceglie l'indirizzo che si sente e che gli interessa di più. Divertitevi. Gabriele Lain 4a At (DAL CERO), Enrica Fellin e Claudia Tessari 2a E (GUARINO) PIANETA L’ecologia e il rispetto dell’ambiente sono temi di cui quotidianamente sentiamo, ma che in fondo non percepiamo nostri del tutto. Se ne parla però sempre di più in maniera generale e ci sembra distante da noi. Tuttavia documenti come la dichiarazione di Rio del 1982 ci dimostrano che qualche passo è stato fatto ma, tuttavia, ancora pochi sono i regolamenti a tutela dell’ambiente e ancora meno gli stati che si impegnano ad applicarli. Il perché è chiaro: ci sono troppi interessi economici alla base. Tuttavia, i grandi traguardi si raggiungono grazie ai piccoli gesti: “pensando globalmente e agendo localmente”. Seguendo questo ragionamento infatti il comu- 7 ne di S. Bonifacio ha indetto la “Giornata Ecologica”, che ha cercato nel suo piccolo di conciliare questa idea. Grazie a questa iniziativa sono state coinvolte alcune classi del Guarino che hanno potuto partecipare al concorso per la realizzazione del volantino pubblicitario di questa giornata, grazie alla loro insegnante Maria Luisa De Rossi. Vi informiamo che il vincitore è Alberto Ferro di 1a G e potete vedere il suo lavoro appeso sulle vetrine di molti negozi in Corso Venezia qui a S. Bonifacio. La redazione si congratula con Alberto per il risultato ottenuto e ci auguriamo che la prossima volta una così bella iniziativa possa coinvolgere molte più classi dell’istituto. Valentina Curti 4a B (GUARINO) PIANETA Il 7 maggio 2012 si è tenuto al Gran Teatro Geox di Padova l’annuale incontro organizzato dalla rete Progetto Pace. Lo scopo di tale evento è di promuovere la pace, valore che dovrebbe unire tutti nel rispetto del prossimo. Numerose sono state le scuole a partecipare al progetto, non solo dal Veneto ma anche dal resto d’Italia, dalla Francia e dall’est europeo. Ogni scuola ha rappresentato il proprio concetto di pace attraverso coreografie, canzoni e brevi performances. Noi classi 3a A e 4a D eravamo presenti al meeting in rappresentanza della nostra scuola. Il tema si sa è quello della Pace, ma le emozioni che abbiamo condiviso rivelano il vero senso di questo progetto: l’amore piuttosto che l’odio, la pace piuttosto che la guerra, una carezza al posto di uno schiaffo. Un’esperienza quindi ricca di nuove emozioni che hanno dato una svolta alla nostra giornata. Fingendoci giornaliste.. ..siamo riuscite ad intervistare un ex juventino: Nicola Legrottaglie! Non avendo molto tempo a disposizione (1 minuto e mezzo!!), siamo state concise e determinate. Diversamente da come pensavamo, Legrottaglie si è dimostrato una persona umile e di profondi valori. Inizia dicendo: “non conta la maglia che indossi, ma la passione che dimostri in campo” e poi aggiunge “non rimpiango nulla di ciò che ho fatto”. È soddisfatto Nicola Legrottaglie. 8 del successo avuto nella sua carriera e crede che la fortuna nella sua vita sia dovuta a qualcuno che lo guida dall’alto. In ogni caso è un rapporto di scambio: “Dio ti aiuta, se tu glielo permetti”. Un’amara sconfitta: giornaliste VS bodyguards! Entusiasmati dal fatto di aver compiuto l’impresa abbiamo lottato con tutte le nostre forze per poter scambiare due chiacchiere anche con la cantante Noemi. Per motivi di tempo e di organizzazione non l’abbiamo potuto intervistare direttamente ma da brave giornaliste ci siamo intrufolate tra la folla per registrare l’intervista fatta dagli organizzatori del Progetto Pace. Siamo rimaste colpite dalla sua semplicità e dal suo carisma. Insomma, una ragazza solare e dalla parlata tipica romana! Inoltre si è dimostrata interessata e disponibile ad una futura collaborazione con la rete del Progetto Pace e pertanto le è stato consegnato il premio “Et.Champion per l’etica nella musica emergente”. “Ogni volta è come se fosse la prima”, spiega Noemi. L’emozione di salire su un palco rimane la Noemi. stessa, nonostante la musica sia diventata un vero e proprio lavoro. L’energia che trasmette con la sua voce è stata chiaramente avvertita durante il concerto. Noemi ha infatti dimostrato grande umiltà e gratitudine verso il pubblico che l’ha accolta calorosamente. Come si sta dietro le quinte? Mattia Rizza, uno dei collaboratori del Progetto Pace, ce lo spiega così: “è emozionante da un certo punto di vista, ma dall’altro un po’ snervante, devi essere severo con i ragazzi ma devi cercare comunque di mantenere la calma”. Nel suo complesso, però, l’esperienza di lavorare dietro le quinte è “bella e soddisfacente”. Ben oltre una semplice performance... Il progetto pace va oltre le semplici performances ma si cala nella realtà del mondo attraverso viaggi umanitari nei paesi meno fortunati. Tanti ragazzi volontari scelgono ogni anno di aderire al progetto come è accaduto alla nostra compagna Giulia Giarolo della classe 4a A. Ecco a voi la sua esperienza: “Dal 22 al 29 aprile la ‘Rete Progetto Pace’ di Treviso ha organizzato il 23° viaggio umanitario ed interculturale nell’est d’Europa. Le destinazioni erano tante: Croazia, Serbia, Bulgaria, Macedonia, Romania, Ungheria. Anche il viaggio è stato lungo, ma ne è valsa veramente la pena! È stata proprio una bella esperienza che ha lasciato a tutti qualcosa di prezioso da portare a casa. Durante il giorno visitavamo asili e scuole e in questo modo abbiamo avuto la possibilità di conoscere concretamente realtà diverse dalla nostra: comunità povere ma con una grande voglia di fare un passo avanti e migliorare insieme a noi. Nei vari luoghi venivano distribuiti beni di primaria necessità come denaro, cibo, vestiti e materiale di cancelleria. Ad ogni incontro ragazzi e insegnanti ci accoglievano con balli, canti e giochi. Una tra le difficoltà incontrate è stata la lingua. Era difficile capirsi ma è stato utile anche questo” - Giulia Giarolo 4a A Be’, che dire infine? Giornata impegnativa, ma costruttiva! Giulia Isolani, Lisa Lovato, Alice Marinello 4a D (GUARINO) SCUOLA Il 21 Aprile c’è stata l’Assemblea d’Istituto, durante la quale abbiamo assistito alla commedia di Aristofane: ‘’Gli Uccelli’’, interpretata dai ragazzi delle classi quarte e quinte dell’indirizzo classico del Guarino Veronese. Inizialmente abbiamo guardato un cortometraggio realizzato da una studentessa dell’istituto. In seguito il professor Dionisio Zamperini ha fatto un intervento per presentare l’opera e il suo autore. Successivamente, quindi, si è svolta la commedia. Essa parlava di due uomini, Pisitèro ed Evelpìde che, stanchi della vita caotica di Atene, hanno deciso di cercare un altro luogo dove vivere serenamente. Dopo una lunga ricerca, consigliati da due uccelli ‘’guida’’, essi hanno concordato di cercare un uomo che era stato trasformato in volatile. Poco dopo i due uomini sono stati sorpresi da un essere alato, che gli ha detto di essere il servo di Upupa, governatore di tutti gli uccelli. Esso, su loro richiesta, è andato subito a chiamarlo. Dopo le presentazioni, i due fuggiaschi hanno capito di essere di fronte all’uomo-uccello che cercavano e gli hanno chiesto se esistesse un posto tranquillo dove vivere la loro vita. Ad un certo punto, però, a Pisitèro è venuta l’idea di fondare una nuova città tra cielo e terra, governata dagli uccelli. L’idea ha entusiasmato Upupa che ha convoca- to gli uccelli. Essi, però, hanno scambiato i due uomini per nemici e li stavano per assalire, quando Upupa li ha tolti dai guai e li ha presentati come nuovi amici. In poco tempo la città è stata costruita e chiamata ‘’Nubicuculìa’’. La notizia è arrivata, però, anche alla terra, dove molti uomini hanno deciso di andare a visitare la nuova città, ma verranno tutti respinti da Pisitèro. In seguito verrà catturata e respinta anche Iride, una messaggera degli dei, che era stata mandata da Zeus e si era infiltrata nella zona protetta della città. Quindi Pisitèro ha capito che il suo piano ha avuto successo: gli dei stavano morendo di fame, perché il fumo dei sacrifici degli umani non arrivava più al cielo. Successivamente dall’Olimpo è arrivata un’ ambasceria per ottenere una tregua, ma inutilmente. Infatti Pisitèro astutamente ha allontanato gli ambasciatori e ha ottenuto in moglie la promess a s p o s a d i Zeus. Terminata la commedia, è intervenuta la prof.ssa Annamaria Bertagnin che ha ringraziato tutti i ragazzi delle quarte e delle quinte del classico, che con il loro impegno costante hanno reso possibile quest’ opera, inclusi i ragazzi della regia, della scenografia e dei costumi, della musica e delle luci e il prof. Dionisio Zamperini per l’adattamento teatrale e la traduzione. Ludovica Simonetti, 2a A (GUARINO) 9 SCIENZA Tutti i fisici hanno un sogno! Scoprire una teoria che regoli tutti i fenomeni dell'universo. Questa è stata cercata innanzitutto da Albert Einstein che morì prima di trovarla, la sua idea era quella di unire due forze dell'universo: la gravità, spiegata dalla sua teoria della relatività, e l'elettromagnetismo, delineato dalle leggi di Maxwell. Non ci riuscì, e questo suo desiderio permane come la più grande incognita della fisica. Oggi le ricerche si sono ampliate, grazie anche alla tecnologia, cosi si sono potute creare delle teorie che spiegherebbero l'universo in base alla la teoria delle stringhe o alla gravità quantistica. Il problema che in generale i fisici incontrano nel cercare la legge, è la mancata unione della teoria della relatività con la meccanica quantistica, poiché la prima, importante per oggetti estensivi e massivi come pianeti, stelle, galassie non spiega l'atomo e la seconda, fondamentale per descrivere l'atomo e i fenomeni atomici (energia nucleare, iterazioni, elementi) è inutile per spiegare i movimenti dell'universo. Un tentativo fatto per convergere relatività e meccanica è la teoria delle stringhe! Le stringhe sono segmenti di energia, simili a corde vibrante, e monodimensionali. Rappresenterebbero i mattoni elementari della materia, che con i "modi di vibrazione" danno vita alle particelle a noi note nella Meccanica Quantistica o Modello Standard. Una particella è dovuta all'oscillazione della stringa, le sue caratteristiche invece dipendono dalla modalità di vibrazione. Quest' ultima determina massa, carica e spin (movimento rotatorio) delle particelle, di conseguenza per la loro differenziazione ci saranno quelle con carica e spin uguali, ma massa diverse. In particolare, variando la frequenza delle vibrazione delle stringhe, si può passare dalle particelle leggere a quelle pesanti e, dal momento che queste si possono far oscillare con frequenza molto elevata, ci saranno a energie molto elevate particelle molto pesanti. Un miglioramento della teoria delle stringhe è stato fatto da Ramond, Neveu e Schwarz che introdussero la versione supersimmetrica delle stringhe. Si notò che questa nuova teoria applicata alla gravità quantistica dava le seguenti novità: Si potevano trattare tutte le particelle con spin (in movimento rotatorio); Lo spin 2 poteva giustificare il gravitone (particella che nella MQ è portatrice della forza di gravità) quindi si univa la MQ con la teoria della relatività; Si potevano trattare particelle portatrici di energia, come i bosoni (ricordiamo quello di Higgs noto anche come particella di Dio) Albert Einstein. 10 A f f e r m a v a dimensionali; situazioni multi- L'ultimo punto è interessante. Un oggetto infatti si può muovere in 4 dimensioni (3 spaziali e 1 temporale) però le stringhe possono oscillare in molte di più; è stato dimostrato che la teoria delle superstrighe ha senso solo su 10 dimensioni (9 spaziali e 1 temporale). Sorge una domanda: "se tale modello prevede 10 dimensioni e nel mondo reale ne vediamo e conosciamo solo 4, dove sono le altre?". Una prima risposta è stata: sono arrotolate in dimensioni non visibili. Ma la soluzione finale fu quella di considerare anche dimensioni extra arrotolate purché compatte, queste hanno permesso di determinare anche il numero generale di particelle elementari esistenti. Inoltre nel 1985 si introdusse una nuova versione: le stringhe eterotiche; nella teoria c'è differenza nel modo di vibrazione delle stringhe e nell'onda che si genera, perciò vengono considerate quelle che viaggiano a sinistra e quelle che viaggiano a destra, il che riporta a determinate particelle della meccanica quantistica. Questo modello è interessante perché poteva effettivamente considerarsi una estensione del Modello Standard capace di giustificare sia le forze che tutte le particelle di esso, la TOE della fisica (theory of Everthing). Tuttavia sono ancora in corso degli studi sulla teoria, anche perché non è possibile dimostrarle con la tecnologia moderna; si spera di arrivare Modello di spazio a più di 4 dimensioni. ad una esemplificazione che ci permetta di dimostrarle indirettamente. Giulio Malenza 3a F (GUARINO) SCUOLA Martedì 8 Maggio ci siamo tutti divertiti insieme: molte attività, musica, deliziosi panini e tanta tanta gente! I tornei, seguiti da molti, sono stati entusiasmanti e divertenti sia per chi giocava e sia per chi come me si era seduto nell'erbetta a rilassarsi. I vari concerti che si sono susseguiti nel piazzale centrale durante la mattinata sono stati fantastici, ottima musica con quello spirito rock che piace sempre! Tra i mitici gruppi che hanno suonato ricordiamo assolutamente: gli Allborn, i Days Before July, gli After Life! Grande ritmo e talento ha caratterizzato questa giornata movimentata anche dalle mini competizioni di ballo nella “ghetto-zone”, dove acrobazie e salti da urlo ci hanno intrattenuto molto bene. 11 Grazie al caldissimo sole tutti sono stati bene e grazie a quei buonissimi panini tutti molto contenti! Sebbene sia durata solo mezza giornata, tutto è stato molto ben organizzato (forse solo il torneo di calcio balilla ha avuto qualche intoppo!) e tutto ben seguito! Una cosa sicuramente non è mancata: il puro divertimento! Tra sport, musica e danza tutti quanti hanno passato una bella mattinata in compagnia e sicuramente è stato meglio della scuola! Insomma è stata un'ottima alternativa alle solite assemblee d'Istituto ed è sicuramente piaciuta a tutti, anche ai più lamentoni! Beatrice Demaio 2a E (GUARINO) INTERVISTA Dunque… Mario Nogara, classe 1945. Preside dal…? Dall’86, con due piccole interruzioni. E prima cosa insegnava? Italiano e storia. Ho insegnato prima sei mesi alle medie, poi nel ‘73 sono venuto qui al Dal Cero dopo aver finito il servizio militare. Ho insegnato per due anni nel biennio del commerciale e poi sono passato al triennio C e successivamente al triennio A. Nel frattempo ero diventato Vicepreside per cui insegnavo solo nelle quinte perché avevo l’esonero parziale dalle lezioni. Com’era il Dal Cero quando ne è diventato preside il primo anno? Come è cambiato? E come lo vede da qui a 10 anni? Domanda molto difficile. Io conoscevo evidentemente già molto bene il Dal Cero in quanto ero qui da tredici anni ormai, e da undici ne ero vicepreside. Era un istituto molto più tranquillo, nel senso che c’erano molti meno problemi: innanzitutto era un istituto piccolo, non c’erano molte classi. C’erano, infatti, solo due corsi, il corso per ragionieri e per geometri e i ragazzini erano belli e tranquilli. Si risentiva di qualche turbolenza studentesca perché venivamo dagli anni ’70, nei primi anni ’80 c’era stata ancora qualche contestazione, c’erano rivendicazioni da parte degli studenti di una maggior democrazia, di un maggiore ascolto da parte degli insegnanti e da parte della Presidenza. Ma insomma era ancora un istituto tranquillo. Poi è diventato un istituto sempre più complesso perché nel ’99 il Dal Cero aggrega la sede staccata dell’ITIS, al tempo Ferraris. Erano 17 classi che si aggiungevano alle classi del commerciale e dei geometri. Per fortuna in quel periodo, primi anni del 2000, le classi del commerciale calano molto, infatti siamo passati da 27 classi di ragioneria a 10 classi di ragioneria, un crollo che ha interessato tutta l’Italia. Sono subentrati, con l’ITIS, problemi molto più diversi, difficili anche, perché ha molti laboratori, molte figure che non esistevano presso il Dal Cero commercialegiometri: gli ITP, gli assistenti tecnici, i problemi di smaltimento dei rifiuti, i problemi di attrezzature per i laboratori che sono specialistici. Una serie di problemi, dunque, che ha assorbito molte risorse dell’istituto. Nel futuro... Ci vorrebbe la palla di cristallo per sapere come sarà in futuro ma… Io credo che nel futuro ci saranno aggregazioni molto più vaste di scuole superiori, una gestione manageriale certamente, perché saranno ridotti i dirigenti scolastici, i quali avranno più scuole. Le segreterie saranno uniche, ci saranno meno risorse, grossi tagli della gestione e uno sbocco che può essere positivo sarà il Campus. 12 Il Campus consisterà nella realizzazione di un grande centro scolastico per le scuole superiori. Qui a San Bonifacio è previsto presso la Cittadella dello Sport in zona Offia, nella vecchia strada che portava a Belfiore, vicino all’argine destro dell’Alpone. Lì potrebbero essere concentrati tutti gli indirizzi con un unico dirigente scolastico, un’unica segreteria e la possibilità anche di accedere agli impianti sportivi. Se le dico “scuola” cosa le viene in mente? E cosa ne pensa della scuola italiana? Scuola vuol dire “comunità che educa”, “comunità che istruisce”. La scuola italiana è ancora globalmente una buona scuola, sto parlando della scuola pubblica. Ci sono delle eccellenze anche nella scuola privata ma sostanzialmente, lo dicono anche le inchieste e gli studi fatti, la scuola pubblica è ancora efficace e dà ancora risultati buoni, anche se non in maniera omogenea in tutto il territorio nazionale. Perché c’è un territorio di eccellenza che è il Nord, il Nord-Est in particolare, una scuola “così-così” al Centro, e una scuola con grossi problemi nel Sud e nelle isole. Questo deriva dalle inchieste OCSE-PISA sulle capacità, competenze e conoscenze dei quindicenni. Dicono che l’Italia è globalmente al 36°37° posto. Per cui non è che sia messa bene rispetto ad altri sistemi educativi e di istruzione. Ma il Nord-Est, qui dove noi viviamo, credo che possa essere fiero di risultati che lo collocano ai primi posti mondiali se disaggregato dalla media nazionale. L’annessione del Guarino Veronese è nell’ottica di un unico polo scolastico sambonifacese? E per il Roveggio di Cologna? In parte ho già risposto. Cologna credo che vivrà di una vita propria, anche se non so come, ma potrebbe comunque entrare nel Campus di cui vi parlavo. Un Campus in cui vi siano tutte le opportunità per l’utenza: dal professionale al tecnico al Liceo con tutte le specializzazioni e le opzioni. Credo che sia un’opportunità per l’utenza evitando anche grandi trasferimenti presso i centri maggiori della provincia, Verona e Vicenza. Questo Campus ben organizzato con tutte le opzioni e le opportunità sarebbe estremamente efficace e darebbe risultati che comunque oggi stesso sono sostanzialmente pari tra provincia e città. Ecco uno dei risultati delle ultime prove INVALSI: hanno testimoniato che i risultati delle classi seconde della provincia sono pressoché equivalenti a quelle della città. Allora se noi togliamo quella ora o due di viaggio per recarsi nel centro provinciale e diamo la possibilità nel comune, e nei comuni limitrofi, di un Campus ben attrezzato e organizzato. Come certamente sarà il nostro. Ho visto anche il progetto e devo dire che è un progetto mol- to bello e positivo, nel senso che tiene conto di tutte le esigenze del complesso, anche di quelle di tipo sportivo, infatti la presenza delle strutture sportive attigue sarà molto importante. Si parla di avvio dei lavori nel 2013, anche se ho dei dubbi, perché data l’attuale crisi economica credo che si scivolerà di qualche anno, sperando sempre che le cose si raddrizzino, ma nel giro di 4 o 5 anni il polo scolastico, il Campus, dovrebbe essere realizzato. Cosa le piace di più dell’essere preside? Premetto che a me piace insegnare. Mi è sempre piaciuto insegnare e ancora adesso quando posso cerco di andare a fare delle supplenze: mi piace insegnare. Però: sin dai primi anni, quando sono approdato qui al Dal Cero, vedevo delle cose nella gestione della scuola che non andavano granché bene. Cioè pensavo che ci dovesse essere una maggior presenza della Dirigenza, del Preside, nei confronti dei ragazzi soprattutto. Infatti io ne ho fatto quasi una bandiera del mio operare. A me piace molto fare il Preside perché ho contatto con molti ragazzi e ho anche contatti evidentemente con gli insegnanti, con i genitori, con le istituzioni esterne, con il comune, la provincia... Però, pensare di poter dare un’impronta a una scuola che sia in un processo di miglioramento, mi piaceva molto e mi piace tutt’ora perché, ecco non vorrei vantarmi, ma mi sembra che un qualcosa di positivo, nel tempo, sia avvenuto, e che la scuola goda di buon nome nel territorio. Quindi... le manca non fare più lezione nelle classi? Certo moltissimo perché il contatto con i ragazzi è fondamentale. E cosa le mancherà l’anno prossimo invece? Per esempio: gli auguri di buon compleanno cantati da tutto l’istituto, quelli le mancheranno? Mi mancherà tutto… E verrà qualche volta a vedere la sua vecchia scuola nei prossimi anni? Verrò a trovare l’istituto e cercherò di dare una mano se necessario. Se verrà un preside “novello”, con poca esperienza, e se lui lo riterrà opportuno, magari, darò qualche indicazione, cercherò di metterlo a suo agio in modo che la scuola continui nella sua tradizione e migliori ulteriormente. Quali sono, Mario Nogara. a suo pare- re, i progetti più significativi di quest’anno nei nostri istituti Dal Cero e Guarino? I progetti più importanti sono sempre quelli della tradizione del nostro istituto. I progetti di ricupero per i ragazzi in difficoltà, soprattutto poi importantissimo è il contatto con il territorio, l’alternanza scuola-lavoro, gli stage estivi sia per il Dal Cero che per il Guarino e il Roveggio. Perché anche nel Liceo ci sono molte esperienze di stage, evidentemente con caratteristiche e finalità diverse da quelle di un Tecnico. I Tecnici vanno più nelle aziende e negli uffici tecnici, mentre nei licei si fanno esperienze spesso presso l’azienda ospedaliera o negli uffici amministrativi come in comune o addirittura noi abbiamo ragazzi che fanno stage presso i nostri uffici di segreteria della scuola. Per i licei è particolarmente importante il progetto Tandem, collegamento scuolauniversità, quella di Verona in particolare, che dà la possibilità ai ragazzi di ambientarsi prima ancora di accedere, e di non perdere il tempo che noi impiegavamo per capire come funzionava il tutto. Questa è un’iniziativa interessante con addirittura la possibilità di sostenere esami che saranno poi riconosciuti come crediti formativi una volta entrati all’università al momento dell’iscrizione. Ad oggi si fa solo al Guarino per difficoltà passate del Dal Cero con l’Università e per il minore numero di persone che proseguono con l’università dopo un percorso tecnico. Cosa vorrebbe dire a tutti gli studenti? Un messaggio insomma visto che questo è il suo ultimo anno da Preside. Il messaggio è che continuino con la loro strada, che siano sempre ben motivati, che amino la scuola. Che amino soprattutto lo studio, la cultura e la bellezza. E che cerchino di alleggerirsi dai problemi di ordine materiale che sono sempre pesanti e danno sempre preoccupazioni. Che cerchino di alleggerirsi appunto in modo così da volare alti con creatività e fantasia. Se hanno questa passione, quest’entusiasmo per il sapere, la bellezza, la solidarietà e il bene comune allora la loro vita varrà davvero la pena viverla. Si sa già chi potrebbe venire l’anno prossimo come nuovo preside? No, non si sa nulla. È come le previsioni del tempo di qui a 5 giorni: ogni previsione può essere sbagliata. Ultima domanda: dica la verità, quanto le piace parlare all’interfono? È un sistema molto spiccio di comunicare immediatamente con i ragazzi. L’ho fatto da quando ho sistemato l’impianto perché il vecchio impianto non raggiungeva tutte le zone. E’ un modo molto interessante ma si può prestare anche a qualche equivoco. Ad esempio, al Guarino Veronese in occasione del terremoto ho lanciato un messaggio di invito ad uscire e c’è stato anche uno svenimento. Perché non era abituato a sentire questa voce extra. E lì una ragazza fatalmente ha perso i sensi. Mi sono sentito anche responsabile, ma abbiamo cercato di rianimarla. GABRIELE LAIN 4a At (DAL CERO) 13 OROSCOPO A 13 SEGNI ARIETE (18/04 - 13/05) Un'attesa infinita si risolverà presto: giungerà la risposta che desiderate da tempo. TORO (14/05 - 21/06) Una buona organizzazione con la scuola vi mette di buon umore. Tutto filerà liscio d'ora in poi. L’Ofiuco o Serpentario (Ophiuchus in latino, dal greco “colui che porta/domina il serpente”) è una delle 88 costellazioni moderne, e l’unica delle 13 che sono attraversate dall’eclittica (cioè il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste, il quale definisce lo zodiaco) a non avere dato il nome ad un segno astrologico. Nella mitologia greca l’Ofiuco è identificato con Asclepio (Esculapio per i Romani), dio della medicina, figlio di Apollo e Coronide (o Arsinoe), il quale è dotato di un bastone su cui è avvolto un serpente. La leggenda dice che Ade, timoroso che la medicina abbassasse drasticamente il flusso di anime dell’oltretomba, protestò presso il fratello Zeus, che pose tra le stelle Asclepio. L’idea di inserirlo negli oroscopi sembra abbia origine nel 1970 con la proposta di Stephen Schmidt di uno zodiaco da 14 segni (includendo anche la Balena); nel 1995 Walter Berg e Mark Yazaki proposero uno zodiaco da 13 segni, che ottenne una buona popolarità in Giappone, dove l'Ofiuco è noto come へびつか い座 (hebitsukai, sempre “portatore di serpente”). Berg propose il simbolo somigliante a una U con una ~ (tilde) sovrapposta. Se ipoteticamente venisse adottato come segno zodiacale, la sua durata andrebbe dal 29 novembre al 18 dicembre. Tuttavia va fatto notare che non vanno confusi segni con costellazioni, infatti i segni dello zodiaco sono dodici divisioni dell’eclittica, cosicché ogni segno si estende per 30 gradi della longitudine celeste, ampiezza che corrisponde circa alla distanza percorsa in un mese dal Sole, mentre le costellazioni dello zodiaco hanno solo una vaga associazione con il segno corrispondente, e spesso non coincidono (la costellazione dell’Aquario, per esempio, occupa in gran parte il segno dei Pesci). GEMELLI (22/06 - 20/07) Basta una parola d'amore a risollevare le sorti della giornate: siete dei romantici! CANCRO (21/07 - 10/08) Un chiarimento è importante: funzionerà meglio in amore e a scuola. LEONE (11/08 - 16/09) Un accordo è necessario e poi non perderete tempo a mercanteggiare; lo concluderete adesso. VERGINE (17/09 - 30/10) Tirate i remi in barca, affrontare una persona non vi giova nel modo più assoluto. BILANCIA (31/10 - 23/11) Siete protagonisti e questo vi fa onore; avete preparato le vostre performance. SCORPIONE (24/11 - 29/11) Non proferite giudizi senza conoscere a fondo la situazione, che è ora di risolvere. OFIUCO (30/11 - 18/12) Vi dispiacerà trovare rancore in una persona nella quale avevate riposto molta fiducia. SAGITTARIO (19/12 - 20/01) Con un abile mossa passerete dalla parte della ragione e lo dimostrerete a tutti. CAPRICORNO (21/01 - 16/02) Qualcuno s'impone e vuole sostituirvi. Non fatevi precedere da nessuno. AQUARIO (17/02 - 12/03) Siete uno spirito luminoso e cristallino. Tutti lo riconosceranno amandovi per questo. PESCI (13/03 - 17/04) Volete molto e sapete di poterlo ottenere, ma sempre combattendo ad armi pari. Andrea Castellan 2a F (GUARINO) Francesca Zigiotto 2a B (GUARINO) 14 GIOCHI - SUDOKU - CERCA LA PAROLA I L ANNUNCI Nuovo “GIUSTIFICARELLI ILLUSTRATO”! Più di 200 scuse plausibili e non, per decorare il tuo libretto personale o arricchire di vitalità il registro di classe!! Rigoroso ordine alfabetico da “Accidenti, si è fermato l’orologio!” a “Zompavo su un chiodo arrugginito: necessaria antitetanica!” Vendesi pagelle scolastiche degli anni ‘60-’80 con insufficienze cerchiate in rosso: scopri la verità sul rendimento scolastico dei tuoi genitori! Ansia da prestazioni scolastiche? Eccesso di verifiche scritte e orali? Astenia da problemi di geometria e problemi di latino? Sostieni il tuo sistema immunitario col complesso vitaminico “MULTIBARDIN”: magnesio, titanio e vitamina ABCZ ti faranno sentire un Superman o meglio, un “SuperMAX”! A cura della prof.ssa Annamaria Bertagnin. 15 GIROLAMO SAVONAROLA LEONARDO DA VINCI