l`inchiesta - Guarino Veronese

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N U M E R O IV
Giugno 2012
L’INCHIESTA
IL GIORNALE SCOLASTICO DEL GUARINO E DEL DAL CERO
Docente Responsabile Impaginazione
Prof. Damiano De Facci.
Giulio Fellin.
Direttori
Giulio Fellin,
Gabriele Lain.
Sito a cura di
Martina
Provoli, Prof. Armando Ruggeri.
Articoli
Beatrice Demaio, Gabriele Lain,
Enrica Fellin, Claudia Tessari,
Valentina Curti, Giulia Isolani,
Lisa Lovato, Alice Marinello, Ludovica Simonetti, Giulio Malenza,
Andrea Castellan e Francesca
Zigiotto.
Disegni
Salve a voi popolo dell’Inchiesta! Siamo giunti
ormai al termine! Ebbene sì, le ultime calde
giornate afose di giugno a scuola preannunciano l’ESTATE. Soddisfazione o Nostalgia?
Sicuramente tanta allegria e trepidazione per
i prossimi tre mesi che, per i fortunati/
meritevoli, giungeranno a ripagare le fatiche
vissute gli scorsi periodi.
Tirando le somme, anche noi della redazione
possiamo dirci soddisfatti nell’aver condotto
con impegno, puntualità e una certa dose di
serietà quest’anno 2011/2012. Quello che
oggi pubblichiamo è l’ultimo numero della
serie! Ormai, possiamo vantarcene, la quarta
uscita annuale, record raggiunto! Mi congratulo vivamente con chi ha collaborato e lavorato
per la riuscita di questo progetto! La fatica di
aver realizzato alcune delle tante idee nel
cassetto della redazione, il tempo (che sempre fugge e manca) dedicato alla formazione
del prodotto finito sono stati, possiamo concludere, almeno in parte ripagati. Molte infatti
sono ancora le idee in attesa di un loro sviluppo! Molte le novità in attesa di svelarsi! Grazie
ancora alla nostra redazione! A ogni singolo
membro!
Faccio comunque un appello a chiunque voglia contribuire attivamente allo sviluppo del
giornale d’istituto: sono richieste solo buona
volontà, spirito di innovazione e rivoluzione.
Per chi è interessato, ha un ispirazione ha
solo voglia di “rompere le scatole” si rivolga ai
contatti che troverete qui a fianco!!! Su, avanti
risvegliatevi dal vostro “divaneggiare” e arruolatevi nella redazione!
Termino salutando formalmente tutti gli alunni del Guarino Veronese e del Dal Cero augurando loro una Buona Estate! In bocca al lupo, invece, a coloro che (ahimè!) non finiranno il 9 perché dovranno sostenere gli esami!
Sito web
www.xelentia.com/giornalino.php
(provvisorio)
e-mail
[email protected]
Ringraziamenti
Alessandro Albertini (didattica),
Prof.ssa Annamaria Bertagnin,
Stefano Simonetti (tipografia).
Valentina Curti, Giulia Ottaviani,
Andrea Castellan, Francesca
Zigiotto.
SOMMARIO
● SCUOLA
3 NOI I COMPITI... E VOI?
di Anonimo
9 CINEMANIA
di Ludovica Simonetti
11LA GIORNATA DELL’ARTE
di Beatrice Demaio
● PIANETA
7 GIORNATA DELL’ECOLOGIA
di Valentina Curti
8 PROGETTO PACE
di Giulia Isolani, Lisa Lovato, Alice Marinello
● SCIENZA
10IL SOGNO DELLA SCIENZA
di Giulio Malenza
● INTERVISTA
4 SCHOOL WARS
di Enrica Fellin, Gabriele Lain, Claudia Tessari
12MARIO NOGARA
di Gabriele Lain
● NEW!!! OROSCOPO A 13 SEGNI 14
di Francesca Zigiotto
● GIOCHI e ANNUNCI 15
Martina Provoli 4a F (GUARINO)
2
SCUOLA
Disponibilità, vuoto, libertà, festa, riposo, svago.
Tanti sono i significati della parola “VACANZA”
che puoi trovare sul dizionario. Nei contrari possiamo invece trovare LAVORO. A quanti di voi è
capitato che, lamentandovi coi vostri genitori dei
compiti scolastici, questi rispondono che la scuola è il lavoro degli studenti e per questo li dobbiamo fare, dobbiamo
impegnarci e studiare?
Sì, ok. I compiti vanno
fatti. Durante le vacanze, però, certi professori potrebbero fare a
meno di praticare quello che sembra il loro
sport preferito: torturare gli studenti. Per questi, basta che ci sia un
ponte, anche di un
solo giorno, che dicono: “Beh, visto che
avete tempo, durante
le vacanze fate questo,
quello, quest’altro,
eccetera eccetera..!”
Però, se loro hanno da
correggere delle verifiche e non riescono
perché sono andati al mare, in montagna, di qua
e di là con la loro famiglia, si scusano dicendo
che non hanno potuto e le porteranno al più presto. E quelle volte che le correggono accusano gli
studenti di far loro perdere tempo (come se fossimo noi a voler fare le verifiche!). Si lamentano
3
delle mattine passate ad insegnare e delle giornate in cui hanno riunioni e ricevimenti. E noi
studenti? Non dobbiamo venire a scuola tutte le
mattine? Non dobbiamo studiare tutti i pomeriggi? Non abbiamo anche noi una famiglia, degli
amici e degli hobby? Non possono pretendere
che ci dedichiamo solo e unicamente alla scuola!
Abbiamo una vita sociale
e siamo nell’età in cui
bisogna godersela di più!
Quand’è che i prof lo capiranno? Certuni, poi, non
considerano nemmeno
che, comunque, abbiamo
altre materie oltre alla
loro. Ovviamente non parlo di tutti i professori… E
non sto nemmeno dicendo che il mestiere dell’insegnante sia una pacchia!
Vorrei solo precisare che
non per tutti, anzi, per la
maggior parte delle persone, lo studio non è l’unico
pensiero. A ben guardare
non vale nemmeno troppo
la pena rompersi la testa
sui libri. Basta vedere la
situazione dei giorni nostri, dove una laurea non
ti assicura nemmeno un posto di lavoro da lavapiatti. Non credo ci sia bisogno di aggiungere
altro. Buone VACANZE a tutti!
Anonimo
INTERVISTA
Qualche anno fa tutti noi ci siamo dovuti
confrontare sulla scelta dell’indirizzo da
frequentare. È una scelta difficile e qualunque indirizzo si scelga non è mai facile.
Ma come è stata poi questa scelta? Com’è
il nostro indirizzo? E gli altri? Il nostro indirizzo è sempre il più difficile?
Abbiamo pensato quindi di intervistare un
ragazzo o una ragazza di 4a o 5a per ciascun indirizzo dei nostri istituti in modo da
darvi una visuale più ampia e per conoscere un po’ anche gli altri percorsi.
Ecco le domande che abbiamo loro rivolto:
1. Perché hai scelto questo indirizzo?
2. Hai fatto fatica a decidere?
3. Come te lo aspettavi?
4. Ed è stato così?
5. Qual è l’aspetto migliore del tuo indirizzo?
6. E il peggiore?
7. Se tu potessi tornare indietro, sceglieresti ancora il tuo indirizzo?
8. Che cosa diresti agli altri indirizzi?
ISTITUTO DAL CERO
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO (4a At)
1. Perché alle medie avevo una propensione per
le materie scientifiche.
2. No.
3. Guardando il piano scolastico c’erano parecchie materie scientifiche: biologia, fisica, matematica, chimica,…
4. Sì, ho ritrovato queste
materie durante questi
quattro anni con i laboratori.
5. Probabilmente i laboratori.
6. Tante materie e tante
ore, troppe.
7. Sì.
8. Noi studiamo molto e ci
impegniamo molto, forse
più degli altri perché facciamo molte ore.
RAGIONERIA (4a Bc)
1. Perché finita questa scuola ho la possibilità o
di andare a lavorare o di andare all’università. Mi
4
apre tutte le strade,
potrò scegliere quello
che vorrò.
2. Sì.
3. Così, sapevo già
come sarebbe stato.
4. Sì.
5. L’aspetto migliore è
che quando finisci la
scuola, puoi decidere
se andare a lavorare o
andare avanti a studiare. Questo indirizzo ti
permette di scegliere
qualsiasi tipo di università.
6. Troppe ore di economia aziendale.
7. No.
8. Siamo più precisi. E Ragioneria è impegnativa
come scuola.
GEOMETRI (4a Bg)
1. Perché non sapevo cosa fare, ero
molto indeciso ed
ero attratto dalla
professione futura.
2. Inizialmente sì,
poi ho cercato di
capire cosa non era
adatto per me e ho
scelto più facilmente.
3. Me l’aspettavo
un po’ più semplice,di non fare così
fatica e mi sono
accorto che invece
bisogna
studiare
più di quello che pensavo.
4. Appunto lo credevo più facile e fino all’anno
scorso lo credevo ancora abbastanza semplice
poi quest’anno ho capito che bisognava studiare
sul serio.
5. Il fatto che abbiamo tre ore di fisica alla settimana e si può far casino.
6. Il fatto che esista la materia di costruzioni e
che sia pesantissima.
7. Se potessi tornare indietro…No. Credo che
sceglierei qualcosa di più semplice, dove bisogna
studiare di meno.
8. Be’ diciamo
che noi siamo
una spanna sopra
e farete i falliti
tutta la vita a meno che non farete
i geometri.
ITIS (5a Aa)
1. Avevo scelto
questo indirizzo
perché
avevo
bisogno di cambiare, ho fatto il biennio allo
Scientifico Tecnologico al Dal Cero, e informatica
era privo di tutte le materie che mi ero accorto
non mi andassero a genio nel vecchio indirizzo!
2. No assolutamente, avevo bisogno di cambiare
e la passione informatica trasmessa da mio padre mi ha aiutato molto a capire che dovevo fare
questo.
3. Non ci si può aspettare nulla, ogni scelta che
fai la firma è il punto di domanda e non la tua,
infatti la mia prima scelta era sbagliata, e anche
ora farei lingue, oppure il fumettista o il grafico,
tutto quello che ti salta alla testa ora lo farei, la
cosa migliore è affrontarla con il proprio modo di
fare, e non come se fosse l'unica opportunità che
ti viene posta, ma come occasione di crescita
personale.
4. É stato che sono partito in quarta quando ero
in terza, e adesso che sono in quinta vado in retromarcia. Tralasciando la battuta e il gioco di
parole, che rispecchiano comunque la realtà,
credo che sia sempre bello all'inizio quando è
nuovo e dura alla fine quando sai che deve finire
ma sembra che il tempo non passi mai!
5. La prima cosa è la collaborazione, si lavora
spesso in gruppi, il fatto che bisogna inventare e
usare la propria testa per creare qualcosa di nuovo, la seconda è la possibilità di trovare facilmente un lavoro, perché ha molte applicazioni, ormai
l'informatica è ovunque, ed è in grande richiesta,
insomma, sembra che scavalchi la "crisi".
6. Laborioso, a volte troppo, concentrazione e
duro lavoro, il provare in continuazione e il dover
lasciare gli occhi su di uno schermo, e stare troppo seduti.
7. Come ho detto prima, mi ci vorrebbero cinque
vite per quello che ho in mente io, si sicuramente, solamente per il gusto di farlo.
8. Che la scuola non ti insegna ad essere un informatico, un grafico, un poliglotta o un dottore, ti
insegna a pensare, nulla nella vita è come è scritto sui libri, ogni situazione è diversa, dobbiamo
solo imparare a gestirla, e per questo credo che
ogni indirizzo abbia il suo valore.
5
GUARINO
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI (4a A)
1. Ho scelto scienze sociali perché è un indirizzo
che tratta temi vicini alla realtà e alla contemporaneità mettendo in luce aspetti della vita quotidiana che spesso tralasciamo.
2. No, non ho fatto fatica. Questo indirizzo mi ha
colpita e affascinata subito perché trattava i temi che mi interessavano di più.
3. Mi aspettavo
che durante le
ore della materia
di indirizzo si dialogasse su quello
che si è studiato
per attualizzarlo e
inoltre che si analizzassero i fenomeni che accadono quotidianamente. Quindi oltre che dare un'istruzione, mi aspettavo di ricevere anche un arricchimento personale dalla materia per capire
meglio i fenomeni che mi circondano.
4. Sì
5. L'aspetto migliore è il poter lavorare e indagare
sulla realtà, studiare i comportamenti dell'uomo,
capire veramente quello che accade attorno a noi
e come funziona il nostro paese.
6. L'aspetto peggiore è che questo indirizzo viene
preso poco in considerazione e viene svalutato
parecchio.
7. Certo!
8. Vorrei dire che il nostro liceo ha importanza
come tutti gli altri e prima di giudicare bisognerebbe provare.
LICEO SCIENTIFICO (4a F)
1. Scelto è un parolone, diciamo che mi hanno
invitato a intraprendere questo indirizzo i professori delle scuole
medie, insieme ai
miei genitori che
erano ben proposti per il liceo.
2. Si, perché aver
da affrontare una
scelta così importante a quell'età
non è facile. Non
sono sicuro di
quello che voglio
far ora, che ho
un'età diversa, ed
un vissuto diver-
so; figurarsi in terza media.
3. Un po’ più facile e meno stressante forse,
anche se io personalmente non sono di certo
uno che si è ucciso sui libri...
4. È stata abbastanza dura
5. Il fatto che è un indirizzo che ti apre la mente,
ti fa ragionare, riflettere, sì insomma ti offre
un'infinità di spunti; ti da l'occasione di conoscere concetti e sfumature che tante altre persone
non sanno nemmeno che esistono. Sì, credo che
la cosa migliore sia questa.
6. Il peggior aspetto e il rischio che studiando
tutte queste materie scientifiche come la matematica, la fisica ecc... si possa cadere nell'errore
di pensare il mondo e la natura come un qualcosa di assoluto, di incontestabilmente vero. Ma
nel nostro indirizzo s’insegna filosofia ed è un
bene, per controbilanciare il piano matematico
attraverso domande, dubbi, curiosità e pensieri
a più ampio raggio.
7. Certo che no, ma comunque mi porto via tantissime informazioni e conoscenze che mi serviranno in futuro.
8. Io vorrei dire che non c'è nessun indirizzo migliore o peggiore; ma sono tutti allo stesso livello, per diversi motivi e per diverse qualità. Soprattutto fregatevene del giudizio degli altri che
troppo spesso sento dire a riguardo dei diversi
indirizzi; la verità è che nessuno conosce il nostro passato, il nostro vissuto e le passioni che
più ci attraggono, quindi letteralmente
"infischiatevene" dei commenti dei professori
che se la tirano con il classico o con lo scientifico.... Per non dir altro! Il MONDO è bello perché
è vario. Per FORTUNA.
LICEO LINGUISTICO (4a D)
1. Ho scelto il liceo linguistico
perché desideravo approfondire lo studio della lingua inglese e tedesca che avevo già
cominciato alle scuole medie,
inoltre mi sembra un’ottima
opportunità studiare anche
una terza lingua straniera.
Insomma ho sempre avuto la
voglia e la curiosità di imparare a comunicare in una lingua
che fosse diversa dalla mia!
2. No, non ho fatto fatica a scegliere. Avevo le
idee chiare: volevo fare il liceo linguistico. Mi
sono così iscritta al Guarino Veronese anche per
una questione di comodità, visto che non è molto distante dal paese in cui vivo.
3. Mi aspettavo di riuscire ad esprimermi abbastanza bene in inglese, tedesco e francese.
4. Più o meno! Con il tempo ho capito meglio
che per parlare e capire bene una lingua stranie-
6
ra occorrono anni
ed anni di esercizio.
5. Credo che l’aspetto migliore
del mio indirizzo
siano gli scambi
culturali. Non si
può pensare di
studiare una lingua
straniera
senza mai muoversi di casa.
Quello che la
scuola ci propone dunque attraverso gli scambi
è un’esperienza unica che riesce a metterti a
confronto con realtà diverse.
6. L’aspetto peggiore secondo me è il fatto che
le ore di lingue non sono moltissime e quindi
servirebbe diminuire le ore di alcune materie per
dare più spazio all’ambito linguistico.
7. Sceglierei di studiare di nuovo lingue sicuramente, ma forse non mi iscriverei ad un liceo.
8. Bella domanda! L’unica cosa che posso affermare è che il liceo linguistico a differenza degli
altri indirizzi ti permette entrare in contatto con
culture nuove attraverso lo studio della lingua e
l’esperienza degli scambi culturali. Per il resto
non credo che esista un indirizzo migliore di un
altro. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti.
LICEO CLASSICO (5a H)
1. Perché mi piacevano le materie umanistiche,
il programma di studi che questo indirizzo proponeva. Mi affascinavano i vari autori, la letterature e le diverse mentalità nella storia
2. No, ero decisa perché era l'unica cosa che mi interessava studiare -avevo vari classici da scegliere.
Alla fine per comodità ho scelto
non quello tradizionale, ma quello
dove si studiava più scienze.
3. Mi aspettavo di studiare più
letteratura.
4. Per certi aspetti.
5. Mi permette di studiare diverse
sfaccettature, di approfondire
la psicologia, la società, la politica.
Tutto ciò che m'interessa.
6. Che come per tutti i licei devi studiare tanto e
con costanza.
7. Sì, sceglierei ancora il classico.
8. Ognuno sceglie l'indirizzo che si sente e che
gli interessa di più. Divertitevi.
Gabriele Lain 4a At (DAL CERO),
Enrica Fellin e Claudia Tessari 2a E (GUARINO)
PIANETA
L’ecologia e il rispetto dell’ambiente sono temi di cui quotidianamente sentiamo, ma che in
fondo non percepiamo nostri del
tutto.
Se ne parla però sempre di più in
maniera generale e ci sembra
distante da noi.
Tuttavia documenti come la dichiarazione di Rio del 1982 ci
dimostrano che qualche passo è
stato fatto ma, tuttavia, ancora
pochi sono i regolamenti a tutela
dell’ambiente e ancora meno gli
stati che si impegnano ad applicarli.
Il perché è chiaro: ci sono troppi
interessi economici alla base.
Tuttavia, i grandi traguardi si raggiungono grazie ai piccoli gesti:
“pensando globalmente e agendo
localmente”.
Seguendo questo ragionamento
infatti il comu-
7
ne di S. Bonifacio ha indetto la
“Giornata Ecologica”, che ha cercato nel suo piccolo di conciliare
questa idea.
Grazie a questa iniziativa sono
state coinvolte alcune classi del
Guarino che hanno potuto partecipare al concorso per la realizzazione del volantino pubblicitario
di questa giornata, grazie alla loro
insegnante Maria Luisa De Rossi.
Vi informiamo che il vincitore è
Alberto Ferro di 1a G e potete vedere il suo lavoro appeso sulle
vetrine di molti negozi in Corso
Venezia qui a S. Bonifacio.
La redazione si congratula con
Alberto per il risultato ottenuto e
ci auguriamo che la prossima
volta una così bella iniziativa possa coinvolgere molte più classi
dell’istituto.
Valentina Curti 4a B (GUARINO)
PIANETA
Il 7 maggio 2012 si è
tenuto al Gran Teatro
Geox di Padova l’annuale incontro organizzato
dalla rete Progetto
Pace. Lo scopo di
tale evento è di promuovere
la pace, valore che dovrebbe
unire tutti nel rispetto del prossimo.
Numerose sono state le scuole a partecipare al progetto, non solo dal Veneto ma anche
dal resto
d’Italia, dalla Francia e dall’est europeo. Ogni
scuola ha rappresentato il proprio concetto di
pace attraverso coreografie, canzoni e brevi performances.
Noi classi 3a A e 4a D eravamo presenti al meeting in rappresentanza della nostra scuola.
Il tema si sa è quello della Pace, ma le emozioni
che abbiamo condiviso rivelano il vero senso di
questo progetto: l’amore piuttosto che l’odio, la
pace piuttosto che la guerra, una carezza al posto di uno schiaffo. Un’esperienza quindi ricca di
nuove emozioni che hanno dato una svolta alla
nostra giornata.
Fingendoci giornaliste..
..siamo riuscite ad intervistare un ex juventino:
Nicola Legrottaglie!
Non avendo molto
tempo a disposizione (1 minuto e mezzo!!), siamo state
concise e determinate.
Diversamente da
come pensavamo,
Legrottaglie si è
dimostrato una persona umile e di profondi valori. Inizia
dicendo: “non conta
la maglia che indossi, ma la passione
che dimostri in campo” e poi aggiunge
“non rimpiango nulla di ciò che ho fatto”. È soddisfatto
Nicola Legrottaglie.
8
del successo avuto nella
sua carriera e crede che la
fortuna nella sua vita sia
dovuta a qualcuno che lo
guida dall’alto. In ogni caso
è un rapporto di scambio:
“Dio ti aiuta, se tu glielo permetti”.
Un’amara sconfitta: giornaliste VS bodyguards!
Entusiasmati dal fatto di aver compiuto l’impresa
abbiamo lottato con tutte le nostre forze per poter scambiare due chiacchiere
anche con la cantante Noemi.
Per motivi di tempo e di organizzazione non l’abbiamo potuto
intervistare direttamente ma da
brave giornaliste ci siamo intrufolate tra la folla per registrare
l’intervista fatta dagli organizzatori del Progetto Pace.
Siamo rimaste colpite dalla sua
semplicità e dal suo carisma.
Insomma, una ragazza solare e
dalla parlata tipica romana!
Inoltre si è dimostrata interessata e disponibile ad una futura
collaborazione con la rete del
Progetto Pace e pertanto le è
stato consegnato il premio
“Et.Champion per l’etica nella
musica emergente”.
“Ogni volta è come se fosse la
prima”, spiega Noemi. L’emozione di salire su un palco rimane la
Noemi.
stessa, nonostante la musica sia
diventata un vero e proprio lavoro. L’energia che
trasmette con la sua voce è stata chiaramente
avvertita durante il concerto. Noemi ha infatti
dimostrato grande umiltà e gratitudine verso il
pubblico che l’ha accolta calorosamente.
Come si sta dietro le quinte?
Mattia Rizza, uno dei collaboratori del Progetto
Pace, ce lo spiega così: “è emozionante da un
certo
punto di vista, ma dall’altro un po’ snervante,
devi essere severo con i ragazzi ma devi cercare
comunque di mantenere la calma”. Nel suo complesso, però, l’esperienza di lavorare dietro le
quinte è “bella e soddisfacente”.
Ben oltre una semplice performance...
Il progetto pace va oltre le semplici performances
ma si cala nella realtà del mondo attraverso viaggi umanitari nei paesi meno fortunati. Tanti ragazzi volontari scelgono ogni anno di aderire al
progetto come è accaduto alla nostra compagna
Giulia Giarolo della classe 4a A.
Ecco a voi la sua esperienza:
“Dal 22 al 29 aprile la ‘Rete Progetto Pace’ di
Treviso ha organizzato il 23° viaggio umanitario
ed interculturale nell’est d’Europa. Le destinazioni erano tante: Croazia, Serbia, Bulgaria, Macedonia, Romania, Ungheria. Anche il viaggio è stato lungo, ma ne è valsa veramente la pena! È
stata proprio una bella esperienza che ha lasciato a tutti qualcosa di prezioso da portare a casa.
Durante il giorno visitavamo asili e scuole e in
questo modo abbiamo avuto la possibilità di conoscere concretamente realtà diverse dalla nostra: comunità povere ma con una grande voglia
di fare un passo avanti e migliorare insieme a
noi. Nei vari luoghi venivano distribuiti beni di
primaria necessità come denaro, cibo, vestiti e
materiale di cancelleria. Ad ogni incontro ragazzi
e insegnanti ci accoglievano con balli, canti e
giochi. Una tra le difficoltà incontrate è stata la
lingua. Era difficile capirsi ma è stato utile anche
questo”
- Giulia Giarolo 4a A
Be’, che dire infine? Giornata impegnativa, ma
costruttiva!
Giulia Isolani, Lisa Lovato, Alice Marinello 4a D
(GUARINO)
SCUOLA
Il 21 Aprile c’è stata l’Assemblea
d’Istituto, durante la quale abbiamo
assistito alla commedia di Aristofane: ‘’Gli Uccelli’’, interpretata dai
ragazzi delle classi quarte e quinte
dell’indirizzo classico del Guarino
Veronese. Inizialmente abbiamo
guardato un cortometraggio realizzato da una studentessa dell’istituto. In seguito il professor Dionisio
Zamperini ha fatto un intervento
per presentare l’opera e il suo autore. Successivamente, quindi, si è
svolta la commedia. Essa parlava di
due uomini, Pisitèro ed Evelpìde
che, stanchi della vita caotica di
Atene, hanno deciso di cercare un altro luogo dove
vivere serenamente. Dopo una lunga ricerca, consigliati da due uccelli ‘’guida’’, essi hanno concordato di cercare un uomo che era stato trasformato
in volatile. Poco dopo i due uomini sono stati sorpresi da un essere alato, che gli ha detto di essere
il servo di Upupa, governatore di tutti gli uccelli.
Esso, su loro richiesta, è andato subito a chiamarlo. Dopo le presentazioni, i due fuggiaschi hanno
capito di essere di fronte all’uomo-uccello che cercavano e gli hanno chiesto se esistesse un posto
tranquillo dove vivere la loro vita. Ad un certo punto, però, a Pisitèro è venuta l’idea di fondare una
nuova città tra cielo e terra, governata dagli uccelli. L’idea ha entusiasmato Upupa che ha convoca-
to gli uccelli. Essi, però, hanno scambiato i due
uomini per nemici e li stavano per assalire, quando Upupa li ha tolti dai guai e li ha presentati come
nuovi amici. In poco tempo la città è stata costruita e chiamata ‘’Nubicuculìa’’. La notizia è arrivata,
però, anche alla terra, dove molti uomini hanno
deciso di andare a visitare la nuova città, ma verranno tutti respinti da Pisitèro. In seguito verrà
catturata e respinta anche Iride, una messaggera
degli dei, che era stata mandata da Zeus e si era
infiltrata nella zona protetta della città. Quindi Pisitèro ha capito che il suo piano ha avuto successo: gli dei stavano morendo di fame, perché il fumo dei sacrifici degli umani non arrivava più al
cielo. Successivamente dall’Olimpo è arrivata un’
ambasceria per ottenere una tregua, ma inutilmente. Infatti Pisitèro astutamente ha allontanato
gli ambasciatori e ha ottenuto in moglie la promess a
s p o s a
d i
Zeus.
Terminata la commedia, è intervenuta la prof.ssa
Annamaria Bertagnin che ha ringraziato tutti i ragazzi delle quarte e delle quinte del classico, che
con il loro impegno costante hanno reso possibile
quest’ opera, inclusi i ragazzi della regia, della scenografia e dei costumi, della musica e delle luci e
il prof. Dionisio Zamperini per l’adattamento teatrale e la traduzione.
Ludovica Simonetti, 2a A (GUARINO)
9
SCIENZA
Tutti i fisici hanno un sogno! Scoprire una teoria
che regoli tutti i fenomeni dell'universo. Questa è
stata cercata innanzitutto da Albert Einstein che
morì prima di trovarla, la sua idea era quella di
unire due forze dell'universo: la gravità, spiegata
dalla sua teoria della relatività, e l'elettromagnetismo, delineato dalle leggi di Maxwell. Non ci
riuscì, e questo suo desiderio permane come la
più grande incognita della fisica.
Oggi le ricerche si sono ampliate, grazie anche
alla tecnologia, cosi si sono potute creare delle
teorie che spiegherebbero l'universo in base alla
la teoria delle stringhe o alla gravità quantistica.
Il problema che in generale i fisici incontrano nel
cercare la legge, è la mancata unione della teoria
della relatività con la meccanica quantistica, poiché la prima, importante per oggetti estensivi e
massivi come pianeti, stelle, galassie non spiega
l'atomo e la seconda, fondamentale per descrivere l'atomo e i fenomeni atomici (energia nucleare, iterazioni, elementi) è inutile per spiegare i
movimenti dell'universo.
Un tentativo fatto per convergere relatività e
meccanica è la teoria delle stringhe! Le stringhe
sono segmenti di energia, simili a corde vibrante,
e monodimensionali. Rappresenterebbero i mattoni elementari della materia, che con i "modi di
vibrazione" danno vita alle particelle a noi note
nella Meccanica Quantistica o Modello Standard.
Una particella è dovuta all'oscillazione della stringa, le sue caratteristiche invece dipendono dalla
modalità di vibrazione. Quest' ultima determina
massa, carica e spin (movimento rotatorio) delle
particelle, di conseguenza per la loro differenziazione ci saranno quelle con carica e spin uguali,
ma massa diverse. In particolare, variando la
frequenza delle vibrazione delle stringhe, si può
passare dalle particelle leggere a quelle pesanti
e, dal momento che queste si possono far oscillare con frequenza molto elevata, ci saranno a
energie molto elevate particelle molto pesanti.
Un miglioramento della teoria delle stringhe è
stato fatto da Ramond, Neveu e Schwarz che
introdussero la versione supersimmetrica delle
stringhe. Si notò che questa nuova teoria applicata alla gravità quantistica dava le seguenti
novità:
 Si potevano trattare tutte le particelle
con spin (in movimento rotatorio);
 Lo spin 2 poteva giustificare il gravitone (particella che nella MQ è portatrice della forza di gravità) quindi si univa la MQ con la teoria della relatività;
 Si potevano trattare particelle portatrici di energia, come i bosoni
(ricordiamo quello di Higgs noto anche come particella di Dio)
Albert Einstein.
10
 A f f e r m a v a
dimensionali;
situazioni
multi-
L'ultimo punto è interessante. Un oggetto infatti
si può muovere in 4 dimensioni (3 spaziali e 1
temporale) però le stringhe possono oscillare in
molte di più; è stato dimostrato che la teoria delle superstrighe ha senso solo su 10 dimensioni
(9 spaziali e 1 temporale).
Sorge una domanda: "se tale modello prevede
10 dimensioni e nel mondo reale ne vediamo e
conosciamo solo 4, dove sono le altre?". Una
prima risposta è stata: sono arrotolate in dimensioni non visibili. Ma la soluzione finale fu quella
di considerare anche dimensioni extra arrotolate
purché compatte, queste hanno permesso di
determinare anche il numero generale di particelle elementari esistenti.
Inoltre nel 1985 si introdusse una nuova versione: le stringhe eterotiche; nella teoria c'è differenza nel modo di vibrazione delle stringhe e
nell'onda che si genera, perciò vengono considerate quelle che viaggiano a sinistra e quelle che
viaggiano a destra, il che riporta a determinate
particelle della meccanica quantistica.
Questo modello è interessante perché poteva
effettivamente considerarsi una estensione del
Modello Standard capace di giustificare sia le
forze che tutte le particelle di esso, la TOE della
fisica (theory of Everthing).
Tuttavia sono ancora in corso degli studi sulla
teoria, anche perché non è possibile dimostrarle
con la tecnologia moderna; si spera di arrivare
Modello di spazio a più di 4 dimensioni.
ad una esemplificazione che ci permetta di dimostrarle indirettamente.
Giulio Malenza 3a F (GUARINO)
SCUOLA
Martedì 8 Maggio ci siamo tutti divertiti insieme:
molte attività, musica, deliziosi panini e tanta
tanta gente!
I tornei, seguiti da molti, sono stati entusiasmanti e divertenti sia per chi giocava e sia per chi
come me si era seduto nell'erbetta a rilassarsi. I
vari concerti che si sono susseguiti nel piazzale
centrale durante la mattinata sono stati fantastici, ottima musica con quello spirito rock che piace sempre! Tra i mitici gruppi che hanno suonato
ricordiamo assolutamente: gli Allborn, i Days
Before July, gli After Life! Grande ritmo e talento
ha caratterizzato questa giornata movimentata
anche dalle mini competizioni di ballo nella
“ghetto-zone”, dove acrobazie e salti da urlo ci
hanno intrattenuto molto bene.
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Grazie al caldissimo sole tutti sono stati bene e
grazie a quei buonissimi panini tutti molto contenti! Sebbene sia durata solo mezza giornata,
tutto è stato molto ben organizzato (forse solo il
torneo di calcio balilla ha avuto qualche intoppo!) e tutto ben seguito! Una cosa sicuramente
non è mancata: il puro divertimento! Tra sport,
musica e danza tutti quanti hanno passato una
bella mattinata in compagnia e sicuramente è
stato meglio della scuola! Insomma è stata un'ottima alternativa alle solite assemblee d'Istituto
ed è sicuramente piaciuta a tutti, anche ai più
lamentoni!
Beatrice Demaio 2a E (GUARINO)
INTERVISTA
Dunque… Mario Nogara, classe 1945. Preside
dal…?
Dall’86, con due piccole interruzioni.
E prima cosa insegnava?
Italiano e storia. Ho insegnato prima sei mesi alle
medie, poi nel ‘73 sono venuto qui al Dal Cero dopo
aver finito il servizio militare. Ho insegnato per due
anni nel biennio del commerciale e poi sono passato al triennio C e successivamente al triennio A. Nel
frattempo ero diventato Vicepreside per cui insegnavo solo nelle quinte perché avevo l’esonero parziale dalle lezioni.
Com’era il Dal Cero quando ne è diventato preside il
primo anno? Come è cambiato? E come lo vede da
qui a 10 anni?
Domanda molto difficile. Io conoscevo evidentemente già molto bene il Dal Cero in quanto ero qui
da tredici anni ormai, e da undici ne ero vicepreside. Era un istituto molto più tranquillo, nel senso
che c’erano molti meno problemi: innanzitutto era
un istituto piccolo, non c’erano molte classi. C’erano, infatti, solo due corsi, il corso per ragionieri e
per geometri e i ragazzini erano belli e tranquilli. Si
risentiva di qualche turbolenza studentesca perché
venivamo dagli anni ’70, nei primi anni ’80 c’era
stata ancora qualche contestazione, c’erano rivendicazioni da parte degli studenti di una maggior
democrazia, di un maggiore ascolto da parte degli
insegnanti e da parte della Presidenza. Ma insomma era ancora un istituto tranquillo. Poi è diventato
un istituto sempre più complesso perché nel ’99 il
Dal Cero aggrega la sede staccata dell’ITIS, al tempo Ferraris. Erano 17 classi che si aggiungevano
alle classi del commerciale e dei geometri. Per fortuna in quel periodo, primi anni del 2000, le classi
del commerciale calano molto, infatti siamo passati
da 27 classi di ragioneria a 10 classi di ragioneria,
un crollo che ha interessato tutta l’Italia. Sono subentrati, con l’ITIS, problemi molto più diversi, difficili anche, perché ha molti laboratori, molte figure
che non esistevano presso il Dal Cero commercialegiometri: gli ITP, gli assistenti tecnici, i problemi di
smaltimento dei rifiuti, i problemi di attrezzature per
i laboratori che sono specialistici. Una serie di problemi, dunque, che ha assorbito molte risorse dell’istituto.
Nel futuro... Ci vorrebbe la palla di cristallo per sapere come sarà in futuro ma… Io credo che nel futuro ci saranno aggregazioni molto più vaste di scuole
superiori, una gestione manageriale certamente,
perché saranno ridotti i dirigenti scolastici, i quali
avranno più scuole. Le segreterie saranno uniche, ci
saranno meno risorse, grossi tagli della gestione e
uno sbocco che può essere positivo sarà il Campus.
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Il Campus consisterà nella realizzazione di un grande centro scolastico per le scuole superiori. Qui a
San Bonifacio è previsto presso la Cittadella dello
Sport in zona Offia, nella vecchia strada che portava
a Belfiore, vicino all’argine destro dell’Alpone. Lì
potrebbero essere concentrati tutti gli indirizzi con
un unico dirigente scolastico, un’unica segreteria e
la possibilità anche di accedere agli impianti sportivi.
Se le dico “scuola” cosa le viene in mente? E cosa
ne pensa della scuola italiana?
Scuola vuol dire “comunità che educa”, “comunità
che istruisce”. La scuola italiana è ancora globalmente una buona scuola, sto parlando della scuola
pubblica. Ci sono delle eccellenze anche nella scuola privata ma sostanzialmente, lo dicono anche le
inchieste e gli studi fatti, la scuola pubblica è ancora efficace e dà ancora risultati buoni, anche se non
in maniera omogenea in tutto il territorio nazionale.
Perché c’è un territorio di eccellenza che è il Nord, il
Nord-Est in particolare, una scuola “così-così” al
Centro, e una scuola con grossi problemi nel Sud e
nelle isole. Questo deriva dalle inchieste OCSE-PISA
sulle capacità, competenze e conoscenze dei quindicenni. Dicono che l’Italia è globalmente al 36°37° posto. Per cui non è che sia messa bene rispetto ad altri sistemi educativi e di istruzione. Ma il
Nord-Est, qui dove noi viviamo, credo che possa
essere fiero di risultati che lo collocano ai primi posti mondiali se disaggregato dalla media nazionale.
L’annessione del Guarino Veronese è nell’ottica di
un unico polo scolastico sambonifacese? E per il
Roveggio di Cologna?
In parte ho già risposto. Cologna credo che vivrà di
una vita propria, anche se non so come, ma potrebbe comunque entrare nel Campus di cui vi parlavo.
Un Campus in cui vi siano tutte le opportunità per
l’utenza: dal professionale al tecnico al Liceo con
tutte le specializzazioni e le opzioni. Credo che sia
un’opportunità per l’utenza evitando anche grandi
trasferimenti presso i centri maggiori della provincia, Verona e Vicenza. Questo Campus ben organizzato con tutte le opzioni e le opportunità sarebbe
estremamente efficace e darebbe risultati che comunque oggi stesso sono sostanzialmente pari tra
provincia e città. Ecco uno dei risultati delle ultime
prove INVALSI: hanno testimoniato che i risultati
delle classi seconde della provincia sono pressoché
equivalenti a quelle della città. Allora se noi togliamo quella ora o due di viaggio per recarsi nel centro
provinciale e diamo la possibilità nel comune, e nei
comuni limitrofi, di un Campus ben attrezzato e organizzato. Come certamente sarà il nostro. Ho visto
anche il progetto e devo dire che è un progetto mol-
to bello e positivo, nel senso che tiene conto di tutte le
esigenze del complesso, anche di quelle di tipo sportivo,
infatti la presenza delle strutture sportive attigue sarà
molto importante. Si parla di avvio dei lavori nel 2013,
anche se ho dei dubbi, perché data l’attuale crisi economica credo che si scivolerà di qualche anno, sperando
sempre che le cose si raddrizzino, ma nel giro di 4 o 5
anni il polo scolastico, il Campus, dovrebbe essere realizzato.
Cosa le piace di più dell’essere preside?
Premetto che a me piace insegnare. Mi è sempre piaciuto insegnare e ancora adesso quando posso cerco di
andare a fare delle supplenze: mi piace insegnare. Però:
sin dai primi anni, quando sono approdato qui al Dal
Cero, vedevo delle cose nella gestione della scuola che
non andavano granché bene. Cioè pensavo che ci dovesse essere una maggior presenza della Dirigenza, del
Preside, nei confronti dei ragazzi soprattutto. Infatti io
ne ho fatto quasi una bandiera del mio operare. A me
piace molto fare il Preside perché ho contatto con molti
ragazzi e ho anche contatti evidentemente
con gli insegnanti, con i genitori, con le istituzioni esterne, con il comune, la provincia... Però, pensare di poter
dare un’impronta a una scuola che sia in un processo di
miglioramento, mi piaceva molto e mi piace tutt’ora perché, ecco non vorrei vantarmi, ma mi sembra che un
qualcosa di positivo, nel tempo, sia avvenuto, e che la
scuola goda di buon nome nel territorio.
Quindi... le manca non fare più lezione nelle classi?
Certo moltissimo perché il contatto con i ragazzi è fondamentale.
E cosa le mancherà l’anno prossimo invece? Per esempio: gli auguri di buon compleanno cantati da tutto l’istituto, quelli le mancheranno?
Mi mancherà tutto…
E verrà qualche volta a vedere la sua vecchia scuola nei
prossimi anni?
Verrò a trovare l’istituto e cercherò di dare una mano se
necessario. Se verrà un preside “novello”, con poca
esperienza,
e se lui lo
riterrà opportuno,
magari,
darò qualche indicazione, cercherò
di
metterlo a
suo agio in
modo che
la scuola
continui
nella sua
tradizione e
migliori
ulteriormente.
Quali sono,
Mario Nogara.
a suo pare-
re, i progetti più significativi di quest’anno nei nostri
istituti Dal Cero e Guarino?
I progetti più importanti sono sempre quelli della tradizione del nostro istituto. I progetti di ricupero per i ragazzi in difficoltà, soprattutto poi importantissimo è il contatto con il territorio, l’alternanza scuola-lavoro, gli stage
estivi sia per il Dal Cero che per il Guarino e il Roveggio.
Perché anche nel Liceo ci sono molte esperienze di stage, evidentemente con caratteristiche e finalità diverse
da quelle di un Tecnico. I Tecnici vanno più nelle aziende e negli uffici tecnici, mentre nei licei si fanno esperienze spesso presso l’azienda ospedaliera o negli uffici
amministrativi come in comune o addirittura noi abbiamo ragazzi che fanno stage presso i nostri uffici di segreteria della scuola. Per i licei è particolarmente importante il progetto Tandem, collegamento scuolauniversità, quella di Verona in particolare, che dà la possibilità ai ragazzi di ambientarsi prima ancora di accedere, e di non perdere il tempo che noi impiegavamo per
capire come funzionava il tutto. Questa è un’iniziativa
interessante con addirittura la possibilità di sostenere
esami che saranno poi riconosciuti come crediti formativi una volta entrati all’università al momento dell’iscrizione. Ad oggi si fa solo al Guarino per difficoltà passate
del Dal Cero con l’Università e per il minore numero di
persone che proseguono con l’università dopo un percorso tecnico.
Cosa vorrebbe dire a tutti gli studenti? Un messaggio
insomma visto che questo è il suo ultimo anno da Preside.
Il messaggio è che continuino con la loro strada, che
siano sempre ben motivati, che amino la scuola. Che
amino soprattutto lo studio, la cultura e la bellezza. E
che cerchino di alleggerirsi dai problemi di ordine materiale che sono sempre pesanti e danno sempre preoccupazioni. Che cerchino di alleggerirsi appunto in modo
così da volare alti con creatività e fantasia. Se hanno
questa passione, quest’entusiasmo per il sapere, la
bellezza, la solidarietà e il bene comune allora la loro
vita varrà davvero la pena viverla.
Si sa già chi potrebbe venire l’anno prossimo come nuovo preside?
No, non si sa nulla. È come le previsioni del tempo di qui
a 5 giorni: ogni previsione può essere sbagliata.
Ultima domanda: dica la verità, quanto le piace parlare
all’interfono?
È un sistema molto spiccio di comunicare immediatamente con i ragazzi. L’ho fatto da quando ho sistemato
l’impianto perché il vecchio impianto non raggiungeva
tutte le zone. E’ un modo molto interessante ma si può
prestare anche a qualche equivoco. Ad esempio, al Guarino Veronese in occasione del terremoto ho lanciato un
messaggio di invito ad uscire e c’è stato anche uno svenimento. Perché non era abituato a sentire questa voce
extra. E lì una ragazza fatalmente ha perso i sensi. Mi
sono sentito anche responsabile, ma abbiamo cercato
di rianimarla.
GABRIELE LAIN 4a At (DAL CERO)
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OROSCOPO A 13 SEGNI
ARIETE (18/04 - 13/05)
Un'attesa infinita si risolverà presto: giungerà la risposta che desiderate da tempo.
TORO (14/05 - 21/06)
Una buona organizzazione con la scuola vi mette di buon umore. Tutto filerà liscio d'ora in poi.
L’Ofiuco o Serpentario (Ophiuchus in latino, dal
greco “colui che porta/domina il serpente”) è una
delle 88 costellazioni moderne, e l’unica delle 13
che sono attraversate dall’eclittica (cioè il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste, il quale
definisce lo zodiaco) a non avere dato il nome ad
un segno astrologico. Nella mitologia greca l’Ofiuco è identificato con Asclepio (Esculapio per i
Romani), dio della medicina, figlio di Apollo e Coronide (o Arsinoe), il quale è dotato di un bastone
su cui è avvolto un serpente. La leggenda dice
che Ade, timoroso che la medicina abbassasse
drasticamente il flusso di anime dell’oltretomba,
protestò presso il fratello Zeus, che pose tra le
stelle Asclepio. L’idea di inserirlo negli oroscopi
sembra abbia origine nel 1970 con la proposta di
Stephen Schmidt di uno zodiaco da 14 segni
(includendo anche la Balena); nel 1995 Walter
Berg e Mark Yazaki proposero uno zodiaco da 13
segni, che ottenne una buona popolarità
in Giappone, dove l'Ofiuco è noto come へびつか
い座 (hebitsukai, sempre “portatore di serpente”). Berg propose il simbolo somigliante a una U
con una ~ (tilde) sovrapposta. Se ipoteticamente
venisse adottato come segno zodiacale, la sua
durata andrebbe dal 29 novembre al 18 dicembre. Tuttavia va fatto notare che non vanno confusi segni con costellazioni, infatti i segni dello zodiaco sono dodici
divisioni dell’eclittica,
cosicché ogni segno si
estende per 30 gradi
della longitudine celeste, ampiezza che corrisponde circa alla distanza percorsa in un
mese dal Sole, mentre
le costellazioni dello
zodiaco hanno solo una
vaga associazione con
il segno corrispondente, e spesso non coincidono
(la costellazione dell’Aquario, per esempio, occupa in gran parte il segno dei Pesci).
GEMELLI (22/06 - 20/07)
Basta una parola d'amore a risollevare le sorti della giornate: siete dei
romantici!
CANCRO (21/07 - 10/08)
Un chiarimento è importante: funzionerà
meglio in amore e a scuola.
LEONE (11/08 - 16/09)
Un accordo è necessario e poi non
perderete tempo a mercanteggiare; lo concluderete adesso.
VERGINE (17/09 - 30/10)
Tirate i remi in barca, affrontare una persona
non vi giova nel modo più assoluto.
BILANCIA (31/10 - 23/11)
Siete protagonisti e questo vi fa onore;
avete preparato le vostre performance.
SCORPIONE (24/11 - 29/11)
Non proferite giudizi senza conoscere a fondo la situazione, che è ora di risolvere.
OFIUCO (30/11 - 18/12)
Vi dispiacerà trovare rancore in una
persona nella quale avevate riposto
molta fiducia.
SAGITTARIO (19/12 - 20/01)
Con un abile mossa passerete dalla parte della
ragione e lo dimostrerete a tutti.
CAPRICORNO (21/01 - 16/02)
Qualcuno s'impone e vuole sostituirvi. Non fatevi precedere da nessuno.
AQUARIO (17/02 - 12/03)
Siete uno spirito luminoso e cristallino. Tutti
lo riconosceranno amandovi
per questo.
PESCI (13/03 - 17/04)
Volete molto e sapete di poterlo
ottenere, ma sempre combattendo
ad armi pari.
Andrea Castellan 2a F (GUARINO)
Francesca Zigiotto 2a B (GUARINO)
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A cura della prof.ssa Annamaria Bertagnin.
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GIROLAMO
SAVONAROLA
LEONARDO
DA VINCI
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