ERRATA CORRIGE Pg 35 Campo di variazione dell`elasticità: L

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Esercizi e complementi di economia politica ­ Carlo Di Giorgio, Luca Vitali Errata corrige ‐ 1
ERRATA CORRIGE Pg 35 Campo di variazione dell’elasticità: L’elasticità è dunque una misura della sensibilità della quantità domandata rispetto a variazioni del prezzo. Poiché viene misurata mediante il rapporto di variazioni percentuali, esprime un valore indipendente dall’unità di misura, permettendo il confronto fra beni o servizi diversi. Nel caso più frequente, la domanda di un bene è rappresentata da una retta inclinata negativamente, per cui l’elasticità della domanda è anch’essa negativa, misurando il rapporto fra due variazioni di segno opposto. In tal caso, il valore assoluto dell’elasticità della domanda al prezzo varia tra 0 e ∞ (infinito). Esempio…. Pag. 50 La curva di costo medio di lungo periodo Il breve periodo è stato già definito come l’orizzonte di tempo in cui l’impresa può modificare l’impiego di alcuni fattori produttivi, in presenza di input fissi (per semplicità ipotizziamo uno stock di capitale dato). Poiché la dimensione di ogni impianto è progettata per un certo livello produttivo, possiamo allora ritenere che vi siano diverse funzioni di costo medio di breve periodo SRAC (short‐run average cost) a ognuna delle quali corrisponde un livello ottimale di quantità prodotta. Nel lungo periodo l’impresa può scegliere anche la dimensione (scala) dell’impianto e variare adeguatamente tutti i fattori produttivi. La curva di costo medio di lungo periodo LRAC (long‐run average cost) indica pertanto il costo di produzione (unitario) più basso ottenuto da un’impresa che possa modificare liberamente tutti i fattori produttivi. Graficamente, la curva LRAC si ricava dall’inviluppo di tutte le SRAC che possono essere costruite variando la dotazione di capitale (figura 3.18). Seguendo l’impostazione marshalliana, è possibile ipotizzare che anche nel lungo periodo la curva di costo medio mostri un andamento ad U; ciò significa che nel tratto decrescente sono presenti economie di scala, mentre il tratto crescente è caratterizzato da diseconomie di scala in quanto, all’aumentare della quantità prodotta l’impresa dovrà affrontare, prima o poi, costi crescenti (dovuti ad esempio alla crescente burocratizzazione della struttura). Notiamo inoltre che l’inviluppo non si ottiene dall’unione dei punti di minimo delle curve di breve periodo SRAC. Questo aspetto è stato riconosciuto come “l’errore di Viner”. I punti di tangenza tra la LRAC e SRAC situati alla sinistra del punto di minimo della LRAC devono verificarsi nel tratto decrescente delle SRAC perché la pendenza della LRAC è negativa fino al suo punto di minimo e pertanto deve risultare negativa la pendenza delle SRAC, dato che nei punti di tangenza le due curve devono avere la stessa pendenza. Per la stessa ragione, i punti di tangenza tra LRAC e SRAC dopo il punto di minimo della LRAC devono avvenire lungo i tratti crescenti delle SRAC. Solo nel punto di minimo della LRAC la corrispondente curva di costo medio di breve periodo si troverà pure al suo Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl Esercizi e complementi di economia politica ­ Carlo Di Giorgio, Luca Vitali Errata corrige ‐ 2
valore minimo. Per cui, lungo il tratto decrescente della LRAC gli impianti non sono utilizzati al pieno della loro capacità, e si hanno rendimenti crescenti, mentre lungo il tratto crescente della LRAC gli impianti risultano sovrautilizzati, e quindi si hanno rendimenti decrescenti. D’altra parte, se così non fosse, se cioè tutte le curve SRAC fossero tangenti con la LRAC nel loro punto di minimo, dovremmo avere una LRAC orizzontale parallela all’asse delle ascisse, contraddistinta in ogni processo produttivo da rendimenti di scala costanti. Figura 3.18 Pg. 60 Esercizio 43: cambiare l’equazione del prezzo (P=12 e non P=16‐2Q) Pg. 72 Esercizio 51: MR = 50 – q (manca il segno =) Pg. 101 Esercizio 59: Quale è il tasso di crescita del Pil reale nel 2006? Pg. 101 Esercizio 62: nell’ultima colonna della tabella, Qc = 10000 (e non 1000) Pg. 117 Esercizio 73: la velocità di circolazione della moneta è V = 10 (e non 5) Pg. 147 Esercizio 5: soluzione x=2 Pg. 156 Esercizio 69: Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl Esercizi e complementi di economia politica ­ Carlo Di Giorgio, Luca Vitali Errata corrige ‐ 3
soluzione S = ‐150 + 0,2 Y Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl 
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