• 24 1 insuo u di non 'protori: Me- bea- luzzi 1 alasti: inn o dhodenesta- 'ioni ---.---------------~---..... rooramma comu DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx, a Lenin, a Livorno 1921, alla lotta della sinistra contro la degenerazlone dl Mosca, al rifiuto del blocchi partiglanl, la dura opera del restauro della dottrina e dell'organo rivoluzionario, a contatto con la classe operaia, fuori dal pollticantismo personale ad elettoralesco eu rono luo- .olo- olire avo1 cal ed rido Jzzi, del per , le co- lella tratura - ,gua I Iaici della variopinta ma non per questo meno squallida costel- orgaao del parlll o comaalsla lnlema•loaale IL DIAVOLO IN CORPO Anno XXII 11 gennaio 1973 - N. 1 IL PROGRAMMA COMUNISTA - Cas. Post. 982 Ml LANO Quindicinale - Una copia L. 100 Abb. annuale L. 2.500 • Abb. sostenitore L. 5.000 Sped. in Abbonamento postale - Gruppo Il lazione democratica, che hanno finto di scandalizzarsi per l'annunzio pontificio che il diavolo esiste davvero, con tanto di corna e piedi forcuti e membra vilIose, ragionano in pratica esat- ziabile ventre con la pala che ac-, tagne di cadaveri, il regime capinicamente piu audaci che non zate", insomma abbellite. Bisotamente corne il custode delle mula blocco su blocco non meno talista non ha dovuto aspettare Kautsky rimesso sugli chiavi di San Pietro - con l'a~- che col piccone che li abbatte.] la fine dell'anno 1972, Nixon, An- crollano, degli argini più scien- gna distruggerlo. E' una forza di tificamente calcolati che non si classe: solo una classe puè> uccigravante di essere i lontani di- con la vita non meno che con la dreotti, Cefis o simili personaggi altari al XX Congresso scendenti dei borghesi rivoluzio- morte, con la miseria non meno anagrafici, corne non aveva do- spezzano, dei fiumi secolarmente derlo, quella che lo mantiene con del PCF. nari, fieri ai bei tempi di aver che con la ricchezza, con la feb- vuto aspettare il 1914 o il 1939, imbrigliati che non straripano, il suo sudore e con il suo sandell'acqua, del cibo e dell'aria decapitato con Kant il re del cie- bre della produzione gue. E' nato da una rivoluzione non meno Guglielmone o Hitler, Poincaré o Socialsclovinlsmo neolo e con Robespierre il re della che con la "epidemia della so- Nicola II, Rockefeller o Krupp; che non ammorbano, del suolo violenta: solo una violenza rivoterra. che non inaridisce, dell'operaio staliniano e confuslonlluzionaria puè> abbatterlo. Ci ha vraproduzione', con la fitti:l)ia pa- e chi oggi "protesta", "veglia", le Posti di fronte alle catastrofi ce e con la realissima guerra, e "marcia", e implora, è solo il pro- che non crea ricchezze solo per dato e ci dà involontariamente smo neotrotsklsta. incalzanti da cui è deliziata l'uma- che la sua rnarcia trionfale si è nipote degenere di chi si ribel- esserne schiacciato - e del fili- armi per affossarlo e organizzare nità contemporanea, e che (pre- svolta e si svolge alla condizione lava di fronte aile stesse sciagu- steo che non ci vive sopra nella sulle sue rovine una società senNon eslstono rlvoluzlonobile veste di intellettuale pos- za classi in cui ciascuno dia sesago cuore di Paolo VI!) hanno di "preparare crisi sempre più re, benché 9ueste, "qualitativanarl a metà. progressista, o del condo le sue possibilità e riceva fatto con un loro piccolo campio- estese e violente" e "ridurre sem. mente" identiche, fossero quanti- sibilmente preferibilmente del dis- secondo i suoi bisogni: ci ha lanario da lugubre accompagnapre più i mezzi per prevenire le tativamente minori cosl. corne prete senso. 1 cani da guardla del casciato e ci lascia un'immensa domento ai tripudi e aile orge na- crisi '. Dimentica che nella sua erano rninori gli anni del diabotalizie, essi, per nascondeme le legge di vita II diavolo esiste, ed è .fn noi, tazione di forze produttive. Chi pltalismo. scritto: "la produ- lico mostro, quegli splendori proinsegna alla prima di queste forcause materiali sociali, si rifu- zione capitalistica sviluppa la duttivi e quegli orrori sociali es- nel fondo del nostro cuore e del- ze produttive, cioè alla classe opegiano nella comoda ricerca del tecnica e la combinazione GII lnvestimentl non sodel sendo il battito alterno - sistole la nostra coscienza - grida il fi. raia, che il suo compito è di preMaUgno, il Ribaldo di turno, il processo di produzione sociale e diastole - del suo cuore in- listeo: esorcizziamolo, esclama il pararsi non a utilizzare le armi no un • bene comune • Pirata iJt carne ed ossa, l'Assas- solo minando al contempo le fon- fame. prete: moralizziamolo, bela I'inpoderose e la forza gigantesca che sino registrato all'ana~rafe. Piotellettuale democratico o fascidi operal e capltalistl. ti da cui sgorga ogni ricchezza: Viviamo nel modo di produziovono bombe su Hanoi? Colpa di sta. II mostro, anonimo, imper- il capitale le ha messo in mano la terra e l'operaio", ne più associato ma più antisoper affossare il mostro, ma a fünNixon. Si uccide in Irlanda? ColRlunionl pubbliche e dl Dimentica insomma che, per ciale che la storia abbia mai co- sonale, storicamente determinato al pa di Hdath. Minaccia un conflitmorituro, - di- gere da pietosa crocerossina cospargere di bombe il pianeta, nosciuto: non si puè avere in- e storicamente partlto. suo capezzale, costui serve solto Siria-Israele? Colpa di Dayan. per sconvolgere il secolare equi- sieme il regno dei commerci e ciamo noi -, è il modo di produ- tanto -~li interessi della sua conUn solo nubifragio fa a pezzi la con tutto il servanone; Recension!. librio dei fiumi e dei boschi, delle quello della pace, il regno del zione capitalistico è il suo estremo baSicilia? Colpa di Andreotti. Gli pianure di istituzioni e dei rilievi, per appe, lavoro salariato e quello della Ira- suo armamentario luardo, il suo ultimo servo gallooperai di Marghera devono metsociali, giuridiche, politiche, tanstare l'aria e avvelenare l'acqua, tellanza urnana, il regno del pronato: deve perire nel crollo fratersi la maschera antigas, e i loIL SINDACATO ROSSO. per celebrare in rima la mater- fitto e quello delle bocche che to più solide e quindi tanto più goroso del suo regno. ro familiari, supponiamo, turarsi micidiali, quanta più "riformanità e danzare in prosa su mon- non hanno fame, dei ponti tee. Oggi corne nel 1848, è questo il le narici? Colpa di Cefis. te", "rnoralizzate", "democratiz- nostro messaggio di anno nuovo. Trovata la "causa", scoperto il "rimedio"': facciamo vibrare la corda segreta sonnecchiante nel cuore perfino del Malvagio, e che "socialista" corne l'egregio Ernest Man- luzione doppia, e non apporta alcun del, identificando il capitalismo con elemento di revisione e correzione ne attesta, malgrado tutto, l'oriun rapporto giuridico invr!Ce che di bensl conferme supplementari - alla gine divina; se non basta ancora, produzione - il riconoscimento che dottrina rivoluzionaria, che permane aopelliamoci agli "uomini di buona volontà" contra quelli di vosia in Urss che in Cina (a diversi li- invariata. Chi dà corda aile specula. lontà cattiva; e sarà pace sulla velli di sviluppo storico) non si co- zioni "antitotalitarie" ispirate da Hilterra .. .! struisce né si è costruito nient'altro che ferding e svolte dai teorici del "colletCommentando Le contraddizioni di xiste della Burocratizzazione del monCome stupirsi che, "nemici" in .4vanguardia Operaia ·sut problema ci- do di Bruno Rizzi e successive Rivo- della cui preponderanza sulle obietti- capitalismo. E lo statalismo russo e ci- tivismo burocratico" sono coloro che parlamento o nei comizi, laici e nese, l'organo trotskiste Bandiera Ros- ltezione manageriale di James Burnham, ve possibilità di controllo della dire- nese non equivalse e non equivale al vedono in Urss ed in Cina "superato" preti, neri e "rassi", democratici sa, n. 11 (1972), pag. 6, proclama "ine- benché lo stesso Trotsky avesse ipotiz- zione comunista bolscevica la controri- capitalismo di stato corne fase termi- il capitalismo: essi inoltre, rontribuendi destra e democratici di sini- vitabile che anche in A.0. - corne zato che simili dottrine di « revisione voluzione politica staliniana fu l'espres- nale del modo di produzione capita- do ad offuscare la chiara visione marxistra si ritrovino uniti in quelle in altri gruppi - si delineino, prima globale • sarebbero state conf ermate sione. Né Stalin né... Krusciov hanno lîstico, ma al primitivo statalismo e sta e leniniana della doppia rivoluedizioni profane dei riti religiosi o poi, tendenzc che potrernmo defi- ove la seconda guerra mondiale non restaurato un capitalismo che non era protezionismo (dai Comuni medioeva- zione, appoggiano paradossalmente ma che sono le "veglie" e "fiaccola- nire neo-bordighiste anche a propo- avesse dato luogo ad una rivoluzione stato, né poteva essere, distrutto: ma li a Colbert) che garantisce l'accumu- obiettivamente lo stesso estremismo te" per il Vietnam, in quelle va- sito della Cina" (visto che già Cervi- internazionale (assurda e liquidatoria hanno puramente rappresentato l'adat• lazione originaria (fase ora in Urss infantile, che giunge a collusione con rianti razionali e scientifiche del- sieri, ex-ferro di lancia « antibordi- supposizione che discendeva da un'in- lamento della politica alle esigenze di complessivamente svolta, che non a l'opportunismo socialdemocratico, dei le preci al buon dio che sono i un'economia in accumulazione ptimi- caso cede il pos to all 'aziendismo alla vari Gorter e Pannekoek, pcr cui, non ghista • del gruppo Maitan, avrebbc terpretazione affatto distorta della fase Libcrman). essendo variata la natura economica telegrammi di protesta, in quelle « ingurgitato •, passando alla direzione inferiore del comunismo, ritenuta da tiva e quindi in · piena espansione caimitazioni formata ridotto delle Se quindi A.O. venissc fuori a dire dell'Urss da Lenin a Stalin, e suppodi A.O. - secondo precedenti criti- Trotsky compatibile con un'economia pitalistica. Quanto alla rivoluzione borchiese che sono le tende dei li- che di Bandiera Rossa - « un "origi- mercantile, almeno per quanto con- ghesc cinese, essa fu tale anche sui che la Cina non è più "rossa" (socia- nendosi impossibile - corne i trotskisti - che una direzione politica comucenziati di fronte alle fabbriche nale" intruglio mao-bordighista • sulla cerne le strutture essenziali di un piano politico e Mao non dovette porsi lista) non farebbc nessun passo in dinista controlli (in condizioni favotcvoli o · dei baraccati nelle piazze, in natura dell'Urss). modo di produzione "post-capitalisti- alla testa di nessuna controrivoluzione rezione del marxismo: perché la Cina e nella prospettiva della rivoluzione quelle metamorfosi mondane del Non analizziamo qui anche noi le co") - noi dobbiamo a maggior ra- politica che liquidasse un'inesistente non lo è mai stata né in economia né rosario che sono gli elenchi di più che stridenti contraddizioni di gione rilevare l'arbitrio dell'amalgama avanguardia comunista locale e intet- in politica, laddove l'Urss lo era in nei paesi avanzati) una cconomia in sviluppo capitalistico, si riduce il bolnazionale. firme di intellettuali in calce a A.0., che proclamava doversi bandire "bordighismo"-maoismo. politica con Lcnin e Trotsky. scevismo a mero giacobinismo borghe"roventi" petizioni, in quelle spe- ogni critica di stampo « trotskista o Nessuna "nuova classe", nessuna B. R. afferma pure: « La sostanziale I trotskisti ignorano o fingono di cie di esercizi spirituali edificanti bordighista • alla Cina, poi pubblicava ignorare che, rnentre Mao postula una omogeneità strutturale (che non im- "casta parassitaria", tanto meno "stato sc. Trotskisti e Linkskommunisttn non hanno infatti mai compreso a che sono i "capodanni di solida- l'editoriale Si consolida in Cina la "restaurazione" del capitalismo in plica necessariamente omogeneità di borghesc scnza borghesia" nel scnso rietà" per gli operai della fabbri- suolta moderata (15 sett. '72), e lo Urss (un po' corne gli staliniani, pri- orientamer.ti politici) tra Urss e Cina marxiano di "fase inferiore del comu- fondo le Due tattiche di Lenin del ca X o per i popoli oppressi del smentiva quindi proclamando che "la ma della svolta kruscioviana, in jugo- è rilevabile non solo e non tanto nismo (socialismo) a distribuzione non 1905, uno dei libri più citati e meno paese Y, in quelle processioni in Cina è più rossa che mai" (no com- slavia) e la struttura sociale rossa partendo dalla politica estera, ma an- mercantile, ma contingentata (con lo letti (non diciamo neanche studiati). Come non esiste alcuna convergenminiatura che solo le marce del- ment). E' intéressante perè corne trots- viene designata con la categoria poli- che e soprattutto analizzando le cate- scontrino)". Capitalismo, giovane in la pace - preludio alle marce kisti ed ex-trotskisti si rimandino I'ac- tica di social-imperialismo o con simile gorie economiche che opcrano e le Cina, ormai maturo in Urss: industria- za fra l'estremismo infantile e le noper le riforme, per gli Investistesse forme di gestione dell'economia lismo di stato, oceano di piccola pro- stre posizioni, cosl ogni assimilazione assurda terminologia; per una rigomenti, per i dirittl dell'uomo, per cusa di « bordighismo ». e del potere politico ». D'accordo: ma duzione (specie agricola) pre- o tut- di queste ultime al neostalinismo ciMa se B. R. (cfr. pag. 13 dello stes- rosa valutazione marxista la rivoluzionese, ulteriore sviluppo revisionista, è la tutela del cittadino, per la salproprio l'esame di queste categorie, t'ai più paleo-capitalista. so numero) ci tiene a distinguere La ne russa economicamente non oltresolo prova di incapacità di discernivezza della patria? E' l'oppio lai- riuoluzione ben lungi dall'autorizzare la diagnosi La questione dell'Urss, e della con- mento da parte di coloro per i quali tradita con relative teoria passè mai la prima fase della doppia di "società di transizione" e di "stato co a sostegno dell'oppio religio- della "casta burocratica bonapartista" rivoluzione, quella dell'accumulazione trorivoluzione staliniana, è pcr noi definizione di "bordighismo" (settaso, l'uno indispensabile per pun- quale "escrescenza parassitaria" dalle originaria (chiamata da Prcobragensky, opcraio degenerato", impone - ove cruciale, ma non centrale, poiché essa la rismo, dogmatismo, ecc.) assume l'intellare l'altro corne il braccio se- speculazioni grossolanamente antimar- 1 contro l'A.B.C. marxista, « socialista »), non si faccia gettito del marxismo gin- non è se non un'ulteriore verifica delle determinazione della « notte in cui tutgillandosi ,ol mercato ed il salario prognosi di Marx e Lcnin sulla rivocolare per puntellare il braccio te le vacche sono nere •, ed un saporc s_pirituale. Dietro le sue cortine di accusa generica quanta superstiziodi fumo, non solo il piccolo borsa che ricorda l'uso del termine « trotsghese dimentica i suoi guai strug. kismo » da parte dei discepoli di Stagendosi di mistiche speranze, ma lin o della sua "edizione minore", il (ed è questo che importa) il propensieroso Presidente cinese. letario dimentica di essere proletario, la vittima drogata non II II volume della Storia della Sinistra Comunista (1919-1920), riesce più a distinguere il moCap. VII: Verso il Partito comunista: 1. Scioperi ed eccidi · 2. Lo uscito in questi giorni, si compone di 740 pagine divise in nove capitoli, stro, questo si agente "corne se « sciopcro delle lancette»; prospettive e bilancio · 3. « Per un rinnovaognuno seguito da un'appcndice contenente i più significativi testi nostri avesse il diavolo in corpo", che mento del Partito • . 4. Il Consiglio nazionale del 18-22 aprile . 5. La dell'epoca, e corredato da mozioni, ordini del giorno, dichiarazioni, letsi chiama capitale. parola alla sinistra · 6. La Conferenza nazionale e le Tesi della Frazione tere, tesi, proclami interessanti il movimento opcraio e comunista interDirnentica che l'orribile mostro comunista astensionista . 7. Mentre si prepara la partecipazione al II Connazionale sullo sfondo di gigantesche lotte di classe in quell'anno cruciale. è "nato sudando sangue e sudigresso dell'Internazionale comunista. · Appendice. ciume da ogni poro" e più vive, Eccone l'indice: Una volta dl plù, Il • Corrlere Cap. VIII: La Sinistra e il movimento comunista internazionale: 1. Due più ne trasuâa; che il suo comdella Sera ,. trova dl che coagra. leggende . 2. Che signifies essere coi bolscevichi - 3. Perché divergemmo Cap. I: Richiamando il passato e anticipando il futuro. mercio ha sempre seguito la sua tularsl con le centrait 1lndaciill: sulla « questione parlamentare » - 4. Perché divergemmo su aitre quebandiera, cioè il suo cannone, e proclamando uno sclopero coaldstioni tattiche e su quali . 5. I presupposti della tattica comunista Cap. II: Verso il Congresso di Bologna: 1. Destri, massimalisti e il suo cannone, cioè la sua bandetto generale con un mese dl 6. Teoria, princlpi, fini, programma, tattica - 7. Le questioni di tattica ordinovisti - 2. Cardini della posizione astensionista . 3. Forte e coerente diera, ha sempre seguito e semantlclpo, eue hanno avuto tutto pcr noi e per i bolscevichi - 8. La turpc menzogna dell'« opportunismo » campagna de « Il Soviet » • 4. Parentesi su Lenin e il partito italiano. pre seguirà il suo commercio. DiIl tempo non solo dl rldurlo a leninista · 9. L'infame gioco degli indipcndenti in Germania · 10. Il « camCap. III: Il Congresso di Bologna: 1. Il discorso del relatore ufficiale mentica che i suoi prirni trionfi 4 ore, ma dl llmttare a mezz'ora mino di Golgota • dello spartachismo - 11. La conferma storica della della sinistra - 2. Vivace replies della destra · 3.' Conclusioni dei massisono legati all'oppio venduto in la fennata del trenl, e dl e8ell· funzione della socialdemocrazia . 12. Noi, il KAPD e i suoi tcorici Panmalisti - 4. Una voce della destra e due della sinistra . 5. Replica finale Cina e somministrato ai lattanti tame addlrlttura alcunl servlzt nekoek e Gorter · 13. A guisa di prima conclusione . Appendice. del relatore della sinistra · 6. Le mozioni e il voto · 7. Dopo il voto del nei distretti industriali inglesi euenzlalll Alla valldltà del conCap. IX: Il II Congrtsso dell'Internazionale comunista, un culmint congresso . Appendice . più di un secolo prima che avestenutl « rlvendlcatlvl ,. dl queato e un bivio: 1. Preludio - 2. Primi contatti con le delegazioni operaie sero corso i moderni stupefasclopero-beffa nol non credlamo; Cap. IV: Primi tentativi di contatti internazionali. occidentali • 3. L'essenziale e l'accessorio del II Congresso 4. Un duro eenn, e che le sue glorie mature ma U fatto è che non cl credono banco di prova - 5. Lungo il filo rosso: princ1pi, compiti, prospettive Cap. V: Massimalismo alla deriva e battaglia della Sinistra: 1. Le sono state celebrate col duplice neppure loro, altrlmentl non 6. Lungo il filo rosso: Partito e lnternazionale - 7. Lungo il filo rosso: grandi lotte proletarie - 2. Offensiva della destra e ritirata del centro . _ SJ>ettacolo dell'edificante moraliavrebbero ealtato - vlsto che, a il dibattito ne! campo multiforme dei princlpi, del programma e delle 3. Un primo bilancio del «Soviet• · 4. Il Consiglio nazionale di gentà vittoriana e delle non meno quanto pare, ne dlpendono le loro applicazioni tattiche: a) Ruolo del Partito comunista nella tivolunaio - 5. Lotte economiche ed esigcnza del partita-· 6. Verso le elezioni ~canti "ossa dei tessitori che stease sorti dell'amata democrazione . b) Condizioni di ammissione all'Intcrnazionale comunista • c) I amministrative - 7. Il massimalismo scmpre più unitario - 8. La nostra - hnbiancano le pianure del Benzta - a fame una cosa ,e non Partiti comunisti e il parlamentarismo - d) Il movimento sindacale, i condiritta via - 9. Silenzio: parla il gruppo parlamentare! - 10. AI bivio . Rala". Dimentica che, costruttore proprio serla, almeno semlserla. sigli di fabbrica e di 12:ienda e la III lnternazionale · e) Copdizioni di Appendice. di "ben aitre meraviglie che le GU stesat « durl ,. ( !!! ) della CGIL costituzione dei soviet · f) Le questioni nazionale e coloniale • s) La Pitamidi di Egitto, gli acquedotti e della CISL, git Scheda e l CarCap. VI: Gramsci, « L'Ordine Nuovo» t « Il Sovitt »: 1. Capisaldi questione agraria · h) Compiti dell'Internazionale comunista e Statuti . romani e le cattedrali gotiche" nltl, 11 sono opportunamente am- 8. La questione italiana, una pietra di paragone · 9. Epilogo · Appendice. « filosofici » • 2. Falso sinistrismo gradualista · 3. Significato globale della ha sernpre avuto ed ha semmorbidltl: cl mancava solo che nostra critica · 4. Prove del pre-ordinovismo (1914-1918) · 5. « Ordine Il poderoso volume è in vendita a L. 5000 ( + L . .500 per spese po. Pre più bisogno di distruggerle rlnvtusero il loro flnto sclopero Nuovo • e ideologia consiliare · 6. Partita e « preparazione rivoluziostali), da versare sui conto corrente postale 3/4440 intestato a "II proJleriodicamente per ricostruirle a Carnevale, l'epoca ln cul Arebnaria • nell'ordinovismo - 7. Conclusione · Appendice. gramma comunista", casella postale 962, Milano. ancora più grandi e distruqerle be andato a pennello. di nuovo, nutrendo il sue msaMa ldà. dlmentlcavamo che, per NELL 'INTER NO I è ·ma- - . 171 ,1. lie ,, 2. H 1. Hl• ... olo) 2. ti. B. p. 2 2. o. tll•) 1,30 3,30 ttorl - STORIA DELLA SINISTRA COMUNISTA 1919-1920 2. 32 tello 1 IL << MAO-BORDIGHISMO >> SPAURACCHIO PER I GONZI la ttori 9. 1ano •• 59 1tl li 8 li ,..... • Il - ELOGIO DEL «MORBIDO» ,_' 'I esso l bonzl, Camevüe à tutto l'IUlllO- • ' 11 gennalo 1973 • N. JL PROGRAMMA COMUNISTA f:!!ilna 2 KAUTSKY RIMESSO SUGLI AL TARI . AL XX CONGRESSO DEL P.C. FRANCESE il PCF si richiama sempre alla teoria marxista e a Lenin, il quale perè scriveva: « Non sono certi aspetti, ma tutti gli aspetti essenziati e moiti tratti seconda:ri della nostra rivoluzione che hanno una portata intemazionale »I Ed è vero che la stampa di destra non manca di denunziare, corne semere, la zampa del lupo dietro la "mano tesa' , spiegando corne, grazie al meccanismo della proporzionale, il PCF (avendo più voti) schiaccerebbe i suoi alleati e la falce comunista taglierebbe brutalmente sul suo stelo la rosa socialista. Ma questa stessa stampa riconosce che il cambio di orientamento del PC, sebbene in parte dettato da considerazioni tattiche, è un fatto reale, che si traduce sia nell'abbandono del "modello russo", sia nell'appello non più soltanto alla classe operaia ma alla "massa immensa dei Iavoratori manuali e intellettuali delle città e delle campagne, di tutie le vit- time dei monopoli capitalistici, della grande maggioranza dei [rancesi", insomma alle classi medie; evoluzione ehe trarrebbe origine dal mutamento di composizione sociologica del PC e dal ringiovanimento dei suoi quadri. Lo stesso Marchais, d'altronde, proclama: « Il Programma cornu. ne non è un accorda tattico limitato all'epoca di una elezione »! In realtà, l'avvicinamento fra i due partiti, la "mano tesa" del PCF al PSF, si spiega perfettamente se si considera che quest'ultimo, completamente debilitato, non è più nemmeno in grado di sostenere la parte della socialdemocrazia classica, parte che l'opportunismo staliniano recita sempre meglio ed è ancor più ansioso di recitare in avvenire. Vediamo infatti corne esso analizza la situazione economica e politica, e le conclusioni che ne trae. Seconde Marchais, le "200 famiglie" sono state sostituite da un piccolo numero di gruppi fi. nanziari che realizzano grandi profitti e cercano di aumentarli al massimo; cosa cbe, d'altra parte, spinge i monopoli a scavalcare i confini nazionali mettendo cosï in pericolo l'indipendenza della Francia ( da buon socialsciovinista, Marchais difende il capitalisme francese contro l'ingerenza degli interessi stranieri e dei trust internazionali). I magnati della finanza sperperano i profitti estorti in orgie pantagrueliche; cosa che a sua volta porta con sé un rallentamento dello sviluppo econornico, mentre l'affannosa ricerca di un "profitto massimo" ha per conseguenza l'inflazione e la crisi monetaria. Per Marchais, non è dunque in causa il capitale, ma la cattiva gestione dei monopoli. La sua proposta è di prendere, d'accordo con tutti i ceti sociali dan· neggiati da questi monoroli, "la direzione degli affari de paese" per una gestione sana e giusta dell'economia capitalistica, per un più regolare e sostanzioso aumento della produzione, per un'efficace lubrificazione degli ingranaggi più o meno arrugginiti della gigantesca maochina per fabbricare plusvalore. E, poiché l'aristocrazia del denaro si è sottomesso l'apparato statale, rendendolo burocratico e ipercentralizzato, bisogna rimediarvi con "la partecipazione attiva dei cittadini, la âemocratizzazione di tutti i rneccanismi dello Stato a tutti i livelli, il âecentramento delle decisioni, delle competenze e dei mezzi", La soluzione della crisi attuale del capitalismo risiede insomma nell'attuazione, mediante un' "alleanza di forze politiche e sociali", di un "programma di profonde rif orme âemocratiche nel campo politico ed economico". Certo, si dice, questa "democrazia avanzata" non è il socialismo; essa costituisce (almeno in Francia) una tappa di transizione verso quest'ultirno, al quale non si rinunzia né si rinunzierà mai: non fatevi illusioni, giacché "lo sviluppo continuo della democrazia politica ed economica che noi vogliamo per il nostro paese favorirà il consolidamento delle funzioni della classe operaia nella società e I'indebolimento di quelle del grande capitale; in tal modo saranno create le condizioni migliori affinché la maggioranza def nostro popolo si proclami favorevole alla trasformazione socialista della società"! Ecco dunque le mirabolanti proposte del Programma comune: controllo da parte dello Stato dei prezzi fissati dalle aziende pubbliche e private, e ruolo centrale dei sindacati e delle organizzazioni operaie in genere nella lotta contro l'inflazione; convenzioni fra Stato e grandi imprese affinché il progressa tecnico e lo sviluppo della produttività vadano a vantaggio degli operai e dei cousumatori sotto forma di ribasso dei costi di produzione; sgravi fiscali, riorganizzazione dei mercati pubblici, riduzione delle spese parassitarie, lotta contro la speculazione monetaria, fondiaria e immobiliare, politica del credito; scala mobile per garantire l'aumento del potere d'acquisto dei salari, pensioni, assegni è " Che il PCI sia sempre stato un par- bro dei gruppi trotskisti francesi, as- vole » dcll'ltalia allo • sforzo finale » tito socialpatriota,socialsciovinista,non sassinato proditoriamente dagli stali- del macello 1914-1918; strombctta a è un mistero per chi sappia lcggere i niani locali) ,. (pag. XX, nota). Nel guisa di Barbariccia la « vittoria » del suoi testi ufficiali. Pensiamo in parti- pcriodo '45-'47, « si avvcrtl nel par- 4 novembre; esalta i « terribili sacricolare all'aureo volume Il comunismo tito le conseguenzedel ritorno di vcc- fici ,. compiuti dal « popolo italiano ,. italiano nella seconda guerra nrondiale, chi compagni, che non avevano parte- (Pirelli e Donegani inclusi? cd il bcrcon introduzione e commenta di Gior- cipato alle aspcrienze di lotta unitaria saglierc prcdappiese? e il poeta solgio Amendola, Editori Riuniti, 1963, della guerra di libcrazione, e che por- dato alla cocaina?), le « prove di vain cui fra l'altro si lcgge: tavano con loro un vccchlo [ sic J orien- lore e di eroismo ,. ( dei fucilati e de« Il contributo dato dal PCI e, pcr- tamento massimalistae scttario ,., I ca- cimati, o degli arditi?); e afferma che sonalmente, da Togliatti, alla grande ratteri del PCI sono invcce quclli « di tutte le fraz.ioni del movimento prolesvolta unitaria del movimento comu- un partito nazionale, democratico pcr tario « non compresero come la vittonista internazionale, alla preparazione i suoi molteplici collegamenti con le ria del 4 novembre rapprcsentassc nele alla tcnuta del VII C.Ongrcsso della masse popolari [ cioè interclassista!], la coscicnzanazionale un momcnto imInternazionale comunista [ ... J dovcva capace di rispondere positivamente ai portante del suo divenire ». A parte dare un forte colpo allo schcmatismo problcmi posti nella vita della nazione, lo stomachevole lin~aggio da croe al scttarismo che avcvano caratteriz- i caratteri di un partito che, per la ciano del banco dcgli asini, la tirata zata l'azione dei partiti comunisti ne- sua storia di lotta al servizio del pae- emessa da! profondo ( del cuore o degli anni 1929-1933 [il cosiddetto "ter- sc, pone la sua candidatura alla dirc- gli intestini, poco importa: nei Falstaff zo periodo"], e doveva porrc le prc- zione del paesc ,., - seconda Shakespeare e Karl Max messc delle grandi iniziative di politica Ncssuna meraviglia che, giusta l'in- in Herr Vogt - il ventre comincia a.ntifascista e nazionale che avrebbcro varianza dell'opportunismo, il social- dalle parti ve,gognose e termina nel condotto i partiti comunisti all'avan- patriottismo nazionalcomunista si pre- cranio, ove dovrebbc aver scde il cerguardia della lotta dei popoli europci senti come dichiaratamente retroattivo vello), pare ricopiata da un noto giorcontro il fascismo e per l'indipcndenza e sconfessi il vecchio settarismo del di- nale dell'epoca, in cui, coi fondi del ncgli anni dal 1940 al 1945 • (pag. sfattismo rivoluzionario anche nci con- Resto del Carlino e del governo franXVII). « Ne! PCI, a differcnza di al- fronti della prima guerra mondiale. cesc (messaggeroCachin), il rinnegato tri partiti comunisti chc conobbcro vi- lnfatti, il nostro brillante Sir George predappiesc dimostrava come qualmenccnde assai travagliate, cd ebbcro i lo- Falstaff, cavaliere del futuro I talian te l'interessc del socialismo si identifiro gruppi dirigenti più volte laccrati Labour Party, idolo delle signore-bcne, cassc con qucllo dell'Intesa, della Fran( grazie anche a cil> chc Amendola insommail maliardo pachiderma Amcn- cia, dell'lnghilterra, dcgli Usa, in brecufemisticamente chlama "l'invito alla dola, si esibisce sui Contemporaneo- ve delle "stramalcdette" plutocrave. vigilanza rivoluzionaria cd alla lotta Rinascita 27 ottobrc 1972 in una esalA questo punto, dircmo scmpre con contro le provocazioni trotskiste c le tazione della « partecipazione consapc- Dante « sian le nostre vistc sazie » dclpcnetrazioni del nemico nclle file del lo spcttacolo della « gente attuffata in partito e del movimcnto operaio, lanuno sterco / chc dagli uman privati ciato da Stalin"), il gruppo dirigcnte ,-. •,: parca mosso •; e rivolaiamoci invccc affcrmatosi al III C.Ongrcsso di Llone alla "critica" cl* di Sir George fa attomo ad Antonio Gramsci mantenBandiera Rossa (n. 13 del 25-11-72, LEGGETE E DIFFONDETE ne in tutto il pcriodo '26-'45 la sua Per Amendola ü Piave mormora 11nunità, con la sola cccezionedelle cspulcora, di Attilia Chitarin). L'organo dei sioni chc si ebbcro ncgli anni 1929-'31 Gruppi Comunisti Rivoluzionari, sedi Bordip, già da tempo staccato dalla zione italiana della IV intemazionale, milizîa comunista [ ! J, e di Tasca, Siafferma: lone e dei "trc", Lconetti, Ravazzoli, « Il problcma è un altro, e storicaTressa (qucst'ultimo, divcnuto meinmcnte si colloca a monte della guetta. ...•..,. • Il programma comunista • il sindacato rosso .-.•.•.:a., - .,.,,•••- -... fici della democrazia avanzata, tutte le contraddizioni del capilenarla, nella sua recente evoluzlone e nelle sue prospetttve futurè, tale, perché diavolo sarebbe ne- a confenna della vbione marxlsta delle rlvoluzlonl dopple e suUo cessario il socialismo? E' vero sfondo delle claulche test 1920 aulla qu•tlone nazlonale e œ» che, se per socialismo si intende nlale (tema, quest'ultlmo, avolto ~te nella rlunlone,.. "la proprietà collettiva dei gran- raie dl settembre): l'altro aulla atorla della Slnlatra Comunlata, . di mezzi di produzione e di scamcon partlcolare rlp.utrdo al proceao dl formazfone del ,randl bio" (il che, verosimilmente, si- partltl d'Occldente nelle sue lucl e neJle sue ombre, e alle que, gnifica la nazionalizzazione delle stlonl tattlche legate al loro svlluppo e alla loro azlone prattca, grandi imprese industriali e che pot formaronoouetto speclflco del Ill Con,reuo - daremo commerciali) e I' "esercizio del nel numero 2 del 1973 un primo e aommarlo reaoconto, eaenf1o1t potere politico della classe opeconvenuto che l'uno appala ln uno del pronlml numerl della no,. raia in alleanza con gli altri strati atra rlvlata teorlca lnternutonale, e l'altro NrYa dl traccla ,enedella popolazione lavoratrice", la rale al lavoro collettlvo dl preparazlone del teno volume della • Storla della Slnlatra Comunista ». differenza fra le due "tappe" si riduce a cosï poco, è d'ordine cosl banalmente quantitativo, che basta nazionalizzare qualche altra azienda e guadagnare qualche seggio in più alla Camera, perché il gioco sia fatto. Ma dir questo è dire che, se il PCF ( corne il PCI) non ammette chiaro F. Engel1: Viandante e soldato della indecisione, la prima ad essere pl> e tondo di aver rinunciato al sorivoluz.ione, La Nuova Italia, Firen- bata e malmcnata non appena il parcialismo, il suo programma poli- ze 1972, L. 2.000. tito reazionario abbia vinto i.; queata tico in realtà quello del riior. piccola borghcsia sognante « un picmismo: un riformismo "sottile", Un Engels che copre a piedi la di- colo campo di attività per pia:ola gensia pure; un riformismo che fin- stanza da Parigi a Ginevra, diverten- te mediocrc, lo Stato un comune un ge di non aver buttato aperta- dosi a guardarsi intomo e a parlare tantino più groaso, un "cantone" ,., una mente a mare lo scopo finale; con la gente; un Engels che indossa « vita comoda, tranquilla, in tutta ~ un riformismo che tiene in riser- la divisa di soldato nelle battaglie di rabilità e devqzione, nclla piccola mova (o meglio in soffitta) la ... rivo- retroguardia della rivoluzione tedesca destia scnza storia di anime soddisfat• luzione. Ma, nella storia del mo- nella primavera 1849, possono sembr• te •, ma spinta dalla storia nel vortice vimento or.eraio, queste eserci- re un'anomalia solo a chi ignori il di avvcnimcnti di portata grandiosa (e tazioni di ' sottigliezza" giuridica gusto di conoscere popoli e paesi (in costretta, volente o nolente, a prennon rappresentano per nulla un questo caso, poi, fuggcndo all'arrcsto, dervi parte) è inaiemc l'alledlo nefatto nuovo. Sono, al contrario, e prefercndo le gambe al trcno per cessario e l'inevitabile traditore del vecchie quanto il cayitalismo! mancanza di soldi) e la passione per proletariato non solo nelle rivoluvolli Se, per Marchais, i socialismo i problemi militari in quanto parte doppie; guai se le rcdini rcstano nella democrazia "fino in fondo", inscindibile dei problemi dcll'insurrc- le sue mani - è la sconfitta sicuta e già Lenin scriveva che la "demo- zione e della presa violenta del Ï.tere, scnza poss~bilità di riscatto! · crazia pura" di cui Kautsky si che accompagnarono pcr tutta a vita Accorai ne1 Baden e ne! Palatinato riempiva la bocca non era che colui che dagli amici era spcsao dcsi- insorti in un ultimo, disperato susaul.to la frase menzognera del liberale gnato - non a caso - col nomignolo rivoluzionario, i filistei tedeschi e non che cerca di imbrogliare gli ope- "Il generale". tcdeschi vi si distingucranno soltanto rai. Contro lo stesso Kautsky, LeI due scritti di vita vissuta raccolti per « la magnanima caccia ai posti in,. nin ricordava la frase di Marx: 1 in questo volume (con prefazione e furiante sotto l'altrettanto magnanima « Tra la società capitalistica e la note del nostro viccdirettorc) appar- parola d'ordine della "conccntrazione società comunista v'è il periodo tengono del resto aile produzioni cri- di tutte le forze dcmocratiche" per la della trasformazione rivoluziona- tico-polemiche anche letterariamcnte salvczza della patria i.; tuoneranno a ria dell'una nell'altra. Ad esso più brillanti di Engels. E', non bisogna parole e beleram\o nei fatti; cingccorrisponde un periodo di tran- dimenticarlo, in « antitesi polare ,. alla ranno sciabole tintlnnanti solo per Ji. sizione politica, il cui Stato non pscudo-strategia e pscudo-tattica pic- bcrarscne a prccipizio nelle «"manovre puo essere altro che la dittatura colo borghesi nel 1848 e soprattutto alla Kossuth i., doè nclle ritirate erctte rivoluzionaria del proletariato ». nel 1849 tedeschi, che maturo la f• a principio sovrano, a rcgola di « azioE Lenin aggiungeva che la for- mosa pagina di Rivoluvone e contro- ne » permanente; a Elberfeld come a mula "dittatura rivoluzionaria rivoluvone in Germanin sulla « scien- Karlsruhe, a Kaiserslautern come a Radel proletariato" era solo una za militare del prolctariato ,. come statt, si affretteranno a salvarc non « la enunciazione più esatta del corn- scicnza dell'attacco (da non scambiarsi patria i., ma la pelle; infine varchepito del proletariato consistente con l'offensiva ad ogni costo nclla va- ranno gloriosamcntc il co~e (nclnello "spezzare", net "distrugge- riante opposta della faciloneria piccolo l'ipotesi migliore) o cambieranno banre" la macchina statale borP.ese. borghcse e dcmocratica), dell'« auda- dicra (ne! cao più frcquentc) prit1111 Se quindi v'è una tradtzione cia ancora audacia, scmpre audacia », ancora d'enersi battuti. ln ~llio nclla politica alla quale il partito del della mobilità basata sulla sicura no- • pidocchiosa Svizzera,. o nella « tnU• signor Marchais ( o del signor zione della costnnza delle leggi di nifica • lnghilterra, ritrovcranno la Berlinguer) puè> richiamarsi, non schieramento delle forze sociali nello pomposa retorica del coraggio insurè certo quella di Marx e di Lenin, scontro armato come nclla vita poli- rczionale all'inscgna mazziniana di ma qu~lla d~ Kautsky, il p~re tica corrente, alla quale attingeranno • Dio e popolo •, o di • Popolo ,. toi# delle yie ~acifiche! ~emocra~tch~ più e più volte Lenin e Trotsky - e court. e naz1onali al soctaltsmo, dt cw non soltanto « in dottrina i.. E', per Enacls came per Maa, la il marxismo aveva fatto giustizia La piccola borghesia « sbruffona, de- lczione non del 1848 ma di sempre; non solo n~l 191~ m8; nel 1850, clamatrice, a volte pcrfino estrcmista quella che il « viandante ,. · ritrova conr,er non dire _pot all,~poca del a parole, quando nessun pcricolo è in fcrmata nell'« idiotjsmo,. della provinPr<;>gramma di Got~ , , . vista; trcmebonda, circospctta, incerta da contadina francesc, e il « soldato ,. Dt un Kautsky, anzt, all ennest- fra il sl e il no, appcna si profila vivendo gomito a gomito con gl.i allema potem:~. COIJ?e vuole per le l'ombra di un pcricolo; sbalordita, gri militi palatini e i seri militi ba· ~~!': nec~s~ttà dt s~pravv1venza preoccupata, tentennante, quando al- densi; quella di cui il partito rivolu• 1 t~p1:nah~mo, ulttma fase del tre classi prcndono sul scrio e fanno zionario di classe deve gelownente far capitahsmo I proprio il moto da essa stessa susci- tesoro, come ne fcccro splendidamente tato; pronta a tradirlo pcr amore della tesoro i bolsccvichi nclla gloria dclpropria esistenza borghesuccia non ap- l'Ottobrc e della guetta civile, poco Quale fu il comportamcnto del PSI pcna si giunga alla fotta con le armi più , di mezzo sccolo dopo; o, ancora ne! 1914 e ncgli anni scgucnti? Il in pugno - e infine, a causa della sua una volta, la posta aarà perdr,ta. tanto cclebrato quanto sciocco "neutralismo" non serve a giustificare un bel i n~a. pov·~ano, in ltalia, i quadri mente la difesa della patria socialista noviev in Controcorrente, l914-1917 rivol~1onar1 che. doyev8!3o ~ropag~- (guerra mondiale rivoluzionaria!) u~ - e (pcggio che andar di lflottel) il dare d sabotaggio1 d d1Sfatt1smo, m • volta preso il potere, ma come .la S1- Che Guevara, come modclli di appli· U!la parola, orga~re. ~ tr'!5fonna-1nistra Italiana denunziasse spietata- cazione della strategia di Lcnin (• z1on~ ~ella guerra.11npcria}ista m auer· mente ogni opposizione alla guerra che ra civile? Questt quadri non erano non fosse demolizione del difesismo e parte l'assurdo amalgama di un gran• certamente nelle file del PSI. 'Jda no~ si affidasse a una soluzione democr• de rivoluzionario comunista comc fu erano neanche nelle file dei futu~ tica _ i due punti criticati da Lcnin Trotsky, con cui, contro staHnisti, sodirigent/ d~ :f'.CI. (si pcns~ :'1(e am~i- nclla Juniusbrochure luxcmburghiana cialdemocratici cd anarchici, aemprc ci gue oscillaz1om di Gramsci m materia (citiamo solo l'articolo Socialismo e siamo proclamati e ci proclameremo di interventi~m<? o, ~cora P.iù ~t- « difesa naz.ionale » del 21-12-1914, m~ solidali, e di un democratico rivolutesco, a Togl1att1 ufficiale degli alp1ru). è necessario rifani a tutte le prese di 1.ionario "populista" quale Ernesto A quello sforzo, al tentativo di co- posizione della Sinistra in quello svol- Guevara), vuol dire ricollegarsi solo verbalmente a Lenin, scnza compren· struire la vittoria opcraia dentro la to cruciale) ». sconfitta borghesc, allo sforzo di traE il secondo volume della Storia dere la restaurazione integrale del marsformare il lutto borghese di Capo- (Milano, 1972) fornisce prove supple- xismo che, nella dottrina come nella retto in una gloriosa data proletaria, mentari sulla preparaz.ione rivoluz.ion_a- azione partica, è la sostanza del bol· il movimento opcraio italiano rimase ria, sulla formazione di una organ1z. scevismo. Il bolscevismo, pianta di ogni clinra, estranco allora come o_ggi ». zazione veramente comunista ("alluciBen ruggito, Icone! Ma se, pcr con- nazione particolaristica", a giudizio di scivcva « Il Soviet»: e il PC d'I fu fondere le « sbavaturc scnili di un Gramsci!), che era al sommo delle un partito con criteri bolsccvichi, e la Amendola ,. il chltarronista Chitarin prcoccupazioni e della lotta tcorico- dirczione di Sinistra ccrro - finché non esita a dire alcune, sia pure par- • pratica della Sinistra. . . . non fu estromessa dalla fasulla "bolziali verità sul Gramsci allora sen- , Invocare Trotsky - il cui atteggia- scevizzazione" - di farne una veta z'alt~ filomussoliniano, è evidente che mento quasi-centrista ("né vit_toria ~ coorte di ferro bolsccvica. L'unico la storia del movimento operaio ita- sconfitta") fu bollato da Lemn e Z1- gruppo bolscevico all'infuori di qucllo liano i "tcorici" e "polemisti" ncorusso, cioè l'unico gruppo, oltre • trotskisti la conoscono per sentito dire quello di Lenin, integralmente marxista e pienamente collimante con i prin· da Amendola stesso, o da ... Andrcina I • • • • • • • • • • • De Oementi, la quale (Amadeo Bordpi riaffermati nclla battaglia lcniniadiga, Torino, Einaudi, 1971), pur rina, fu quello che da parte dei più diconosccndo la pcrfetta t:oncordanza tra versi "critici" più o meno malevoli Abbonamenti 1973 il disfattismo propugnato da Lcnin e si pretende ridurre - ad episodio folquello sostenuto dal futuro autentico C tl ,._ cloristico di « estrcmismo » e « mmiI a voSlndacato · r_ · Program 11111 __. llt. 2.500 malismo » partenopeo. leader deI P . art1to \,,,Umurusta •d'I talia, umuni Rosso pretende d1 non trovare ncll • elabo- mu ata I Pulcinella si trovavano, e ai trorazione bordighiana » la parola d'ordivano, altrove: e continuano a ripctere ne leniniana della « trasformazione del- 1 So1tenltore llt. 5.000 le chiacchierc immediatiste gramsciane, la gucrra impcrialista in guerra civiinfantiliste-consiliari, massimaliste-cen· le », e di accostarc la Sinistra « italiatriste, chc la Sinistra comunista conna ,. allo spartachlsmo. Basta, diceva- Cumulatlvo Le Prol6talre futà e combattè anche coi fntti, in una + Programme Commumo recenscndo il saggio dcclementiano lotta ben documentata dai testi e da(Il programma comunista n• 18, 13 sctnl•u. llt. 5.000 gli atti della Frazionc astensionista tembrc 1971) « scguire i tcsti pubbliprima, del PC d'I poi; una lotta che cati nel primo volume della Storia Yereate queate IOIIIIM 8111 conto si è prolungata, oltrc la débdcle inflitta della Sinistra Comunista (Milan<?, COl'Nnte poetale n. 3/4440 lntesta- al movimento rivoluzionario dalle car1964) per constatarc come non solo il to • ncficine staliniane, ne! sccondo dopo11 Programma Comunlltll • ' guerra, disfattiamo implicasse,. ben lungi da! Caael~ Poltllle 982 Mllano e chc offre oggi la possibilitl ncutralismo, l'attacco di clauc alla pro• • della formazione degli cffettivi quadri pria borghesia in guetta, l'utilizzo dcllc 1 rivoluzionari del nuclco del nuovo par· pouibilità rivoluzionarie cd eventual- • • • • • • • • • • • tito comunista mondiale. è Resta soltanto un'ombra a que. sto quadro idilliaco, degno in tutto e per tutto della più codina delle piccole borghesie di questa terra: risolte, grazie ai buoni uf- SOCIALSCIOVINISMO NEOSTALINIANO E CONFUSIONISMO NEOTROTSKISTA L'ultima rtunione ,enerale del 1972 sl, svolta a Mtlano U 38 e 31 dlcembre eeorsl, con Jarp parted~ aoprattutto dl &lo,, · vanl mUltantl dl dlvenl paeal e ln un atmoafera dl vivo entuila,, smo anche per U bllanclo dl enorme mole dl lavoro svolto net corso dell'anno da un'orpolzzazfone numerlcamente tuttavla eaa. gua. Del due rapportl - il primo sull'lndla nella sua storta mil• RECENSIONI familiari ecc. ecc. f" RIUNIONE GENERALE . Come osserva la stampa borghese, è la prima volta dopo il congresso di Tours (dicembre 1920) che i "socialisti" accettano di delegare un loro rappresentante a un congresso del PCF, e il rapporto di Marchais al récente XX congresso sottolinea l'impertanza del programma comune stllato dai due partiti, fatto senza precedenti, "avvenimento storico", frutto di anni ed anni di sforzi laboriosi. Certo, esso prende atto delle differenze fra PCF e PS. Il partito "comunista" si richiama sempre, a parole, alla dottrina marxïsta e pretende di difendere in primo luogo gli interessi della classe operaia, ma condivide con il PS la stessa concezione del socialismo che, per entrambl, non puè> andar scompagnato dalla democrazia, dalla libertà, dagli "etemi princlpi" dell'89. Il programma comune sul quale essi si sono accordati, non ë, certo, il programma del socialismo (al quale non potrebb'essere comparato senza "rendere insipido il socialismo stesso"), ma la "collaborazione [degli altri partiti della cosiddetta sinistra) sarà egualmente necessaria alla tappa del socialisme". Come spiegare questa convergenza fra gli ex protagonisti della scissione di Tours? E' vero che quest'ultima è stata sempre denunziata dalla nostra corrente corne "troppo a destra"; è vero che noi abbiamo sempre denunziato corne perlomeno sospetta l'adesione alla III Intemazionale dei vecchi capi sciovinisti del Partito francese. Nondimeno, il fascina potente della rivoluzione di Ottobre imponeva loro, se non altro, un'apparenza ed una fraseologia da partita proletario di fronte alla socialdemocrazia classica rappresentata dalla tradizional:e SFIO. Venne poi la controrivoluzione staliniana, di cui il partite francese fu il sostegno fedele. Ma il richiamo allo stalinismo rudemente dittatoriale e "collettivizzatore" dava al PCF una patina di "radicalismo". O~. rompendo ogni legame col 'modello sovletlco", il PC si spoglia degli ultimi veli che gli impedivano at strusciarsi allegramente con il suo compare socialista: « Non v'è e non puë esservi modello di socialismo », esso proclama. Le ultime reticenze socialiste, specialmente a proposito della Cecoslovacchia, nei confronti del socialismo "totalitario", sono cosl Ji. q,uidate. Dopo tutto, ciascuno fa quel che vuole in casa sua; noi non approviamo, ma non sono faccende nostre, e in ogni caso la Francia non è la Cecoslovacchia, Parigi non è Praga, Santa Giovanna non è San Venceslao! Come si è detto, verbalmente ")•' - NU< GE" Sc razio1 cioni scia« d' "i11 ferme ~ v1sm del i scntai comu te im la da loro J to dt sviluJ nazïo riven, proie cinisl: !ëA Tren1 timi J mina.i quadi cosci1 mia rcgoll tcrna: lare 1 anche • razÎol orribi pia e dente ultnu zione comc prcmi La parlai opera tantl se; ~ duc' menti u.dd tp v• 11rim lcdet1 tref,z SU CU livell< Le intm degli dustri di }a, ramei tarie" camei I I ha SO, r m1 le il lis et; m« «l tir. tr, ch sel gu ICI di si UII m, llll qt; pli ch vo a ta, 'di CO. sit. sù no di di COI i ( go su, an - N. 1 - 30 e llollSla- neI eat- Il Il 1 1n mU- ture, ndlo ::olo- renelsta, andl NUOVA SERIE GENNAIO 1973 Supplemento sindacale mensile de « il programma comunista organo del partita comunista internazionale » Suppl. al N. 1 dell'11-1-1973 de • il programma comunlsta • a:: emo dost JlO. 1 rene- 1e11a gabpar. 11esta picgen- e un ,una onomolsfat•rticc Il (e pren- nedel tioni nelira e nato rulto non mto i in- llima donc er 1a 10 a inge. =r liovre rette uione a 1 Ra« la rehe(nel- ban- rima neila mu• la lS\11'• di tout ,, la rpre; con:winlto. allc- ba- rolue far lCOte del- poco te:01'8 - 1917 l) il ppli- 1 (a p-ane fu • sore ci remo ~olu- lCllto solo ~rcn- marnella bol- rima, I fu e la nché "bol- vera mico uello te a iarxiprin· uniaù dili , fol- UISSÏ· trO- etere iane, ~- 1 con- una = da- rustà che &tü 1 ' car- ~illd IJlldri 'pat- SINDACATI AL SERVIZIO DEL CAPITALE Se insistiarno nel seguire le dichiarazioni che bonzi confcdcrali e capoc- dità di espcsmone, i_n quanto ovv!a-1cupa_ti e disoccupati ogni qualvolta lo buzione, contrasti che necessariamente cioni confindustriali continuano a rila- mente le varie quesnorn st mtreccra. ha ritenuto necessario e questa non è la conducono alla rovina •. E ancora: sciarc in abbondanza ai vari organi no determinando il quadro d'i~sieme un'affermazione pole~ica e gratuita, « Solo allorché il modo di produzione d' "informazionc" e a denunciare con dell econom1a. borghese, che a dispetto perché ogni operaio che .lavori su una in oggetto ha percorso un buon tratto fermczza i patcracchi fra sindacati e dell'opportunismo, non ~a. per nulla catena di montaggio o in un reparto della sua parabola discendente [ ... ] padroni, non è perché abbiamo improv- n_i~1ficatole sue caratter1st1cheessen- di produzione lo sa per esperienza di- allorché le condizioni della sua esiretta, mentre basta <lare un'occhiata a stenza sono in gran parte scomparse visamente scoperto che rapprcsentanti ziali, Utilizzazione degli impianti. E' la un qualsiasi accorde aziendalc o a una e il suo successore già batte alla pordel grande capitale e prctesi rappresentanti operai vanno a braccetto di costante lamentela degli industriali ita- qualunque statistica sull'incrementodel- ta solo allora la distribuzione che va comune accorde, ma perché il coscien- liani; più c~. naturale. dal punto,. di 1~ produzione in rapporto al numero di~entando sempre più dise~ale, apte impegno dei sindacati ad assicurare vista cap1tal1st1co, 51: sr pensa ail im- d_1 opérai occupati per trovarne ulte- pare ingiusta; solo allora le sopravvivenze si appellano alla cosiddetta giula classe dominante e il suo Stato della portanza che. ess~ viene ad assumere nore conferma. Quanto all'utilizzazione degli im- stizia eterna ». Ed ecco che appunto loro prcoccupazione per il superamen- nella ~eter~maz1one del volume di to degli ostacoli che impcdiscono lo produzione m rapporte al capitale co- pianti, la disponibilità è tutt'altro che allora si invoca un sistema di distrisviluppo à picno régime dcll'cconomia s~ante_ impiegaro nell'arco settimanale rigida. Basta leggere le dichiarazioni buzione "più equo" o "più umano". nazionalc, e quindi la svendita delle di attività. La quesnone va collegata di Lama ail' "Espresso" del 10/XII: Ma queste invocazioni moralistiche rivendicazioni anche più elcmentari del agli orari. di lavoro, ai ritmi di produ- « Noi ci rendiamo canto della neces- piccolo-borghes] rimangono, corne non proletariato, ha raggiunto un grado di zione, e m generale alla possibilità da sità di utilizzare meglio gli impianti; possono non rimanere, pii desideri. Per modificare la forma ora vigente cinismo tale da far rabbrividire anche parte del grande capitale di disporre ci rendiamo conto che le nuove teeil più ingenuo opcraio che ne segua a suo piacimento della forza lavoro. nologie richiedono ammortamenti più di distribuzione dei prodotti occorre ln proposito, .Trentin dichiara al- rapidi. Non siamo mica usciti dalle infatti che questi siano spogliati della in buona ft!de le dircttivc. A quesio riguardo le interviste a l' "Espresso" del 3/XII: « L'uso della caverne [oh, no di sicuro!J. Tutte loro caratteristica di merci, cioè di Trentin e. Lama pubblicate sugli ul- forza lavoro è una variabile indipen- queste cose le sappiamo quanto gli beni fabbricati per essere scambiati timi numetj dell' "Espresso" sono illu- te poiché là situazione economica puè imprenditori, e forse, se mi permette contro equivalenti e la cui produzione lJIÎnanti. Esse delineano il seguente essere buona o cattiva, l'occupazione un peccato di presunzione, meglio di ubbidiscc allç ferree leggi del profitto quadro: i sindacati' sono pcrfettamente puè crescere o diminuire, ma l'impren- qualcuno di loro. Quindi i turni: siamo capitalistico, e assumano invece la cacoscienti che l'andamento dell'eeono- ditore non puè più disporre a suo pia- [aooreuoli all'aumento dei turni ... Si ratteristica di beni prodotti in esclulJIÎa italiaha dipende dalle leggi che cimento della forza lavoro per quanta potrebbero portare le aziende che la- siva funzione del soddisfacimento dei regolano inesorabilmente i mercati in- riguarda gli orari, i ritmi, l'utilizzo de- uorano su un turno a due turni, e un bisogni della specie, siano quindi puri temazionali e che inutile è piagnuco- gli impianti ... E, più oltre: « Neanche certo numero di quelle a du~ turni a e semplici valori d'uso. E perché ciè larc sulle colpc di tizio o di caio. Ma, il sindacato, ammesso che lo volesse, tre. Nel primo caso si avrebbe una uti- avvenga sono preventivamente necessaanche· in una simile comice, le dichia- potrebbe disporre del modo di impie- lizzazione doppia deg/i lmpianti e ne/ ri la conquista del potere politico e • razioni dei duc alti papaveri sono un go dei lavoratori. Per questo dico che seconda l'aumenta di un terza nel l'esercizio della dittatura da parte del orribile guazzabuglio di menzogna, uto- l'uso della forza lavoro è diventato grado di utilizzazione, Noi siamo fa- proletariato, per la successiva trasforpia e servilismo verso il capitale, ten- una variabile indipendente sia dall'im- uorevoli, /o dico apertamente. Ci sa- mazione socialista dell'economia. Verdente da un lato a mistifiàarc la realtà prenditorc che dalle organizzazionisin- rebbe in/atli 11n aumento notevole di sare lacrime sulle ingiustizie dell'atproduzione e di occupazione ». tuale distribuzione serve solo a gettar ultrasccolare dei rapporti di produ- dacali... •· ln queste poche parole condensa- Più chiaro di cosl ! Forse il sig. La- fumo negli occhi ai proletari per jmzione borghesi, dall'altro a prescntarsi ta una serie di bugie e di contraddi- ma si è "dimcnticato" che l'abolizione pedir loro di scorgere la vera causa tome gli unici veri difensori dei su- zioni. lnfatti, se per "uso indipenden- del lavoro nottumo fu una delle pri- ddle loro sofferenze. prcmi intercssi della nazione. La cbnttapposizionc, se di ciè si puè te" della forza lavoro, da parte sia me rivendicazioni del movimento ope- E veniamo alla crisi. Che cosa posperlarc, fra industtiali e confederazioni dell'imprenditore che dal sindacato, si raio in tutti i paesi. Ma via, di fronte sono fare i lavoratori e le loro 'orgaoperaic, non è scontro fra rapprcsen- vuol intendere che esso dipende esclu- al « notevole aumento della produzio- nizzazioni per contribuire a risolvere tanti di inconciliabili intercssi di clas- sivamente dalle necessità impersonali ne ,., non ci si puè fermare a queste la crisi attuale?, chiede ansiosamente se; è diverbio, in realtà fasullo, fra del capitale internazionale, siamo d'ac- sottigliezze di un passato... cavernico- l'intervistatore a Trentin, e la risposta ma allora non è "diventato", lo! I disoccupati, se proprio vogliono di quest'ultimo meritt!rebbe di essere due "modi" di intcndcre i provvedi- cordo; lo è stato sempre, e varia, piaccia o un posto di lavoro, vadano a sgobbare affissa corne manifeste murale in tutti lDClltÎ da introdurre pcr sanarc le conttaddizioni di "questo paese in cui tut- meno al sig. Trentin, a seconda della di notte, o su tre turni: più di questo, i reparti di tutte le fabbriche: « Ah, "situazione economica buona o cat- i nostri fautori della "battaglia per possono fare parccchlo e, creda pure, ti) va a sfascio" (Trcntin); più protiva". Inserita la frase nel contesto l'occupazione" non sanno offrire. Non lo stanno facendo. Perfino al di là del · lH'iamcnte,diciamo noi, di questa ma- del discorso tuttavia, il suo significato a caso il presidente della Confindu- giusto [ ohibo!J. Lei sa naturalmente fedctta società in cui il grado di purisulta ben' diverso, poiché, secondo stria Lombardi, informa lo stesso nu- qual è il tasso d'inflazione da tre anni trefazione dei rapporti di produzione Trcntin, l'impossibilità da parte del- rnero dell' "Espresso", conosciute que- in qua e in che misura erode il salarie su cui C$Sa si basa ormai raggiunto un l'imprcnditore di utilizzare a suo piaci- ste dichiarazioni ha fatto salti di gioia I reale. Ma lo sanno anche i lavoratori, livello Insopportebile pcr tutti. Le questioni centrali trattate nelle mento la forza lavoro sarebbc dovuta e ha subito proposto di stabilire dafa / anzi lo sanno soprattutto Ioro. Sfido al fatto che, grazie alle conquiste sin: ~ luogo di u ~1 incontro con la prodig~..I chiunque ad. affe~mare.che, nonostan: interviste sono le solite: utilizzazione dacali essa è diventata un « fattore di controparte . l te questa suuazione, t leuoratori st ~ impianti (per la quale Ja Confin. rigidità ,., E ciè è paleseme.nte falso, . Aumentl! dei prezzi. Il su~o del siano . comportati in modo da ~~radustria chiede un aumento · dei turni perché in questi anni .il. capitale, pro- discorso di Lama e qu~!o:,, s1 ~~~ v~re tl problema e da~ mano all.11:fladi lavoro), aumento dei prezzi, supe- prio grazie alla complicitâ dell'oppor: r!organizz~re.e _ren~ere piu equo li zton.e con ~1ch1este irresponsab,lt. I tamento della crisi, "rcndite parassi- tunismo, ha potuto aumentare i r1~nu ststema d_1 distribuzione, f_erma re~tan- temi ce.ntral~ del no~tro contralto 11011 tarie". Cerchiamo di' vederle sinteti- di lavoro, utilizzarc gli straordinari e do Ja ~al.1d1tà del modo d1 produz1one sono dt ~rdme s~larzt4e. » . . Clllùcnte una ad una pcr pura como- avvantaggiarsi della concorrenza tra oc- cap1tahst1co. Il logoro argomento, sbanNon c è~ubb10, s1g. Trentm; Lei dierato da tutti i venditori ambulanti ha vinto la sfida! Nessuno si sognedi "proposte concrete", è già stato rebbe di contraddirla su questo punto. spazzato via più di un secolo fa dal Ma, allora, <love è andata a finire la marxisme. famosa disponibilità dei padroni a conNel primo capitolo della seconda cedere aumenti salariali purché non si parte dell'Antidühring, Engels scrive: chieda altro? « Con la maniera e la specie di proE' comunque una generosa arnmisduzione di uns società storicamente sione, la Sua. Essa corrisponde a quelPassate le santissime /este, il bonzume confederale si prepara a gabdeterminata, e con le condizioni sto- 1a da noi denunciata fin dall'inizio: i bare - meglio ancora che ne/ 197 J - quei veri, autentici santi che riche preliminari di questa società, so- terni centrali del contratto dei metalsono gli operai. no dati contemporaneamente anche la meccanici tengono conto della crisi maniera e la specie· di distribuzione economica, e parecchio "al di là del Sono di scena in particolare i metalmeccanici, per cui, com'è noto, si prevede una tournée di ben... 24 ore di sciopero in to giorni, poco più dei prodotti ». E più oltre dimostra giusto"! Gli operai soffrono delle condi un'ora al tiorno, come prologo de/l'anno nuopo. Non è un pro/ogo come, a un certo punto di sviluppo dizioni in cui sono costretti a viverc, molto bellicoso,·ma lo è ancor meno di quel che sembra se si considerano di un determinato modo di produzio- ma, grazie ni sindacati, nessuno puo ne, la forma di distribuzione ad esso dire che abbiano intcnzione di ribelle dichiarazioni con le quali il solito Trentin si è degnato di illustrarne corrispondente entra in contraddizione larsi. I bonzi sanno di rivolgersi ad il piano « strategico». Infatti (vedi Unità del 31 dicembre '72), la sancon le forme che lo hanno prodotto. una classe operaia temporaneamente tissima trinità sindacale non si preoccupa neppure di /are la faccia feroce; essa è prontl a « cogliere il primo segno di mutamento » ne//'atteggia- Lo stesso vale, ovviarnentè, • per la in ginocchio di fronte al capitale, se modema produzione capitalistica [ ... ], possono permettersi di decantare con mento della controparte, il primo cenno di buona volontà di aprire una che solo dall'introduzione della grande simile cinismo i frutti del loro tradi• trattativa seria », per stilare e sottoscrivere ,l contralto « in poche setindustria [ ... ] è diventata dominante, mento, e hanno tutte le ragioni di pretimlfllle, e giungere, a quel momento, alla cessazione degli scioperi • (cone in questo breve corso di tempo ha tralto, dunque, eguale a pace fra le classi, come si è dimostrato per i dato origine a contrasti nella districhimici!). Aggiunge: « Su questa strada, la nostra disponibi/ità è piena è (CQntinuaa térgo) , senza riserve • ! La tourr,te delle 20 ore in gennaio non è quindi un'operazione di guerra: è solo un mezzo per « /Ill' prevalere negli a/tri Ja linea del buon 1cnso e del negoziato costruttivo •, un negoziato ciol che non pretenda di tliolare ü p,incipio sacrosanto della contrattazione aziendale, che non si impunti sulla « rep,essione del cosiddetto assenteismo», che non esiga Da buoni bottegai, i bonzi sinda- ro »; non potrà non essere minore Jm « aumento indiscriminato del lavoro straordinario» (aumento sl, cali, reduci dalle strepitose "vittorie" in caso contrario: come ogni comma senza... àtscrimina:t.ioni!!!),e che soprattutto si basi su un preciso di 1questo scorcio d'aùtunno, hanno merci11nte che si rispetti, i bonzi famandato ai negoziatori specialmente per quanto riguarda il fasullo « increduto bene di aumentare le proprie ranno percià in modo di ottenere semquadramento unico »: insomma, un negoziato nel più perfetto stile di"tariffe": a partire da gennaio, le trat- pre il massimo cercando di risolvere plomatico. tenute sindacali sui/a busta paga saNon basta: la santissima trinità parte fin da ora con la dichiarazione ranno ca/colate ne/la misura de/lo le vertenze ne/ più breve tempo possibile e impedendo che le lotte si geche la sua piatta/orma (già di per sé manchevole, come abbiamo più ~ 0,65% del salario o stipendio menneralizz:inoe si pro/unghino. Il "con, · 1/0lte illustrato) non costituisce affatto « un diktat •, ed è prontissima sile minimo contrattuale». • contrattarla limitandosi a dichiarare che « non sono in vendita • solUlficialmente,i quattrini spi//ati agli tro//011 sug/i organi:wztiservirà quindi ltflllto la contrattaziqne arlicolata, i consig/i di f abbrica e I' uguaglianZJJ operai dovrebbero servire a "rafforzare a isolar/i sempre più di azienda in 1 di trattamento fra operai e impiegati « a parità di capacitàprofessionali -: il sindacato": in rea/tà, andranno ad azienda, a moderarnele spinte, a smuscon relativa « mobiliti professionale dei /avoratori sotto il controllo det ingrossare la torta che i burocrati già sarne gli spigo/i nei momenti di alta altrimenti, addio entrate per lindacati »: il resto si « venderà » senu battere ciglio, e poco conta che si dividono, e. completeranno /'opera, tensione; 11raffor1.amento sia il punto più importante, il meno fittizio, il meno pomposamente del/1organi:wz1.ione11; già iniziata con l'introduzione delle de- il . normativo. Inutile dire, poi, che la « lotta » sari impostata ne/ quadro leihe, consistente nello speu.are anche addio tavole rotonde riccamente imdi una « politica di investimenti » che dovrebbe andare, non si sa come, il più lontano 11contatto"·./ra i lavora- bandite; addio dolci sonni nelle tiJ:, di pari passo con la difesa dei .- live/li di occupazione» ... tori e quelle che dovrebbero essere pide <jlcove conffderali! 11 Metlllmeccanici, attenti! A furia di "responsabilità", disponibiliti", le loto organiu.azioni.In effetfi, il siGli 11interessi dell'economia nazio"realismo", desiderio di "tenne apnto, in ogni caso, un !e"eno. di l gnificato àe//'applicazione del sistt!ma nale" si iàentificano sempre più e smtcomunicazione e di confronto" coi padroni, si profila per vo, come per Jel/11 pércentuale è que/lo di un mag- pre meglio con quelli privati dei loro i chimici una solenne fregatura. E' dal pantano detli scioperi al conta- tior controllo delle centrdli sindacali pllladini. Chi ne paiherà le spese, non tocce, delle tavole rotonde a rota.ione, del « mncato delle vaccin» col sui/a combattività detli operlli rap- tanto in termini monetari quanto in suo tira e molla di concessioni e compromessi, che bisogna uscire; o, p,esentati. La trqttenula in percm- termini politici e sociali,saranttoi profllfe0r11 una volta, si sari combattuto invano! tuale. sarà normale qtumdo l'ope,aio letllri. Finchl non ripuliranno le stalle « wo/1,erà 11t,rmtd111mtc il suo lavo- dei "mostri sacri" dell'oppo,1#11is1110! è I 1 RICOMINCIA IL TIRA E MOLLA DEI CONTRATTI BOTTEGAI FEDERATI 1 COMUNISTI Dl FRONTE ALLA DISOCCUPAZIONE E ALLA CRISI ECONOMICA « Una direttiva unica deve presiedere alla propaganda e all'azione dei comunisti in materia di crisi econom1ca e disoccupazione. , « La critica più aspra deve essere opposta all'indirizzo sancito in proposito dagli organi confederali, e dev'essere denunziata la loro acquiescenza alle imposizioni dei capitalisti. La chiusura delle aziende, l'insufficienza delle provvidenze governative in materia di sussidi, l'iUusione di poter ottenere più efficaci interventi dello Stato per via parlamentare e collaborazionista, l'arrendevolezza dei dirigenti confederali dinnanzi all'offensiva dei padroni, sono tutti elementi che devono essere messi da noi nella loro vera luce, spiegando che, secondo la nostra tattica rivoluzionaria, una soluzione di questi problemi esiste solo nella conquista del potere da parte del proletariato; che la evidente insolubilità di essi deve essere utilizzata per condurre appunto le masse a questa convinzione ed intensificare tra esse la preparazione rivoluzionaria, mentre i riformisti, per evitare ciè>, illudono i lavoratori affermando'che esista la possibilità di migliorare le difficoltà della crisi presente nell'ambito del regime attuale. « E' importante mostrare che i dirigenti confederali, con tale politica, mentre nulla realizzano di concretamente utile alle masse, pongono la loro tesi collaborazionista e pacifista non solo al disopra della rivoluzione, ma anche contro gli interessi iminediati dei lavoratori, rinunziando, per non turbare le Ioro manovre e intese politiche con gruppi borghe\>i, all'impiego della forza sindacale del proletariato per la battaglia contra l'offensiva padronale, che potrebbe venire ingaggiata quando si fosse seriamente decisi a spingerla a fondo, sui terreno politico. Ciè> sarà possibile solo sloggiando i disf attisti dalla dirigenza delle masse proletarie organizzate ( ... ). La questione dei disoccupati è, dal nostro punto di vista, una questione squisitamente politica. Si deve svolgere la critica dej palliativi che propongono i riformisti. Lo Stato borghese cui essi si rivolgono non puè> provvedere alla tragica situazione delle folle dei senza lavoro che con misure inefficaci e aventi il carattere di una grama beneficienza .. Dai punto di vista di classe, una sala soluzione puè> essere agitata: il principio della sostituzione del sussidio con la corresponsione dell'intero salaria al disoccupato in ragione del numero dei membri della sua famiglia. Questo principio, stadia elementare verso l'economia socialista, mentre è in- compatibile con l'esistenza del potere borghese, sarebbe ana realizzazione immediata del potere proletario, che intaccando a fondo i privilegi del capitale, stabilirebbe l'eliminazion.e di qualurrque disparità di trattamento tra i lavoratori, sulla base dell'obbligo sociale del lavoro ». Queste erano le direttive impartite il 7 agosto 1921 daI Comitato esecutivo e dal Comitato sinda1,'.ale del Partita Comunista d'talia. Esse valgono per noi oggi esattamente corne allora: la riduzione delle ore di lavoro, l'aumento dei salari proporzionalmente maggiore per le categorie peggio retribuite, l'abolizione dei cottimi, premi, incentivi e del lavoro straordinario, l'assicurazione dell'esistenza ai lavoratori Iicenziati, sono per noi questioni di principio corne lo è quflla della massima generalizzazione delle agitaz1oni e degli scioperi in contrasto con la Ioro estrema articolazione; corne lo è quella della saldatura fra lotta economica in difesa del lavoro e del salaria e lotta politica per l'abolizione del sistema salariale, per il comunismo. La pretesa del sindacato alla neutralità politica, all'indipendenza dal partita, è un assurdo. Nella lotta fra le classi non esiste una « terra di tessuno »: o si è perla rivoluzione comunista, o si è per la conservazione della schiavitù salariata. I sindacati che subordinano la latta economica a quella per l'impossibile riforma del regime borghese; i sindacati che identificano socialismo e democrazia; questi sindacati fanno una ben precisa politica, quella della perpetuazione del regno del capitale. I sindacati che mettono la forza sindacale operaia al servizio della richiesta di investimenti, di provvidenze a favore di aziende piccole e medie, di crediti agevolati ecc., mostrano soltanto di aver accettato la tesi secondo cui il lavoro è legato al capitale corne l'impiccato alla sua corda, e che l'unica casa ragionevole che egli passa fare è di rendere più robusta la terribile corda stretta intomo alla sua ~ola. Non s1 esce da questa situazione di acquiescenza allo status quo senza un radicale capovolgimento dell'azione politica. Solo allora le lotte operaie cesseranno d'essere melanconiche farse, per ridivenire autentiche battaglie; solo allora il proletariato avrà nei suai sindacati, rossi perché imbevuti di spirito di classe dalla decisiva influenza del partita della rivoluzione comunista, altrettante « falangi dell'eserc1to rivol~ionario •. In assenza di ciè>, i proletari chiamati a « riformare • il reiime si accorgeranno di essersi costruiti essi stessi la loro prigo1one: riformata, progressista, democratica, ma PRIGIONE; anzi, PRI· GIONE-MODELLO. - ORGANIZZATORI 0 FRATI QUESTUANTI? Uno dei più tristi esempi della pratica ·vo/garmente elemosinante e piagnona alla quale i sommi duci del/'opportunismo hanno degradato le lotte sindacali è offerto a Mi/ano dalla vertenza della Geloso. E' dal settembre. scorso che gli operai di questa azienda sono stati messi su/ làstrico o, per dir/a in modo garbato, "in cassa integrazione". Forse che i sindacati hanno deciso di mobilitare la categorilt in difesa di queste 11vittime del processo di "ristrutturazione indust,iale"? Niente affatto: l' economia nazionale" non dev'essere turbat11 più de/lo, stretto necessario. Ecco/i dunque organiZZ11re la costruzione di una baracca di fronte11 allo stabi/imento per commuovere il cuore tutt'altro che tenero della cittadinanza'.';ecco/i mandare i licenziati a questuare di c11sa in casa e protestare perché nella « situauone capitlllisticaitaliana ( ...~ i padroni ne/la /egalità possono tranquil/amente buttare sulla strada ,J, operai seguendo la /ogica del loro inleresse» (colpa di Andreotti e tlell'arretratn.%11 del sistema in lta/ia, non del capitalismo sempre c dovunque!) e trattano i lavoratori « non con,e uomini ma corne merce ,., Inutile dire che, di quetto passo, /ra un1 anno i /icenziati della Ge/oso attenderanno ancora o che i "cuori" dei bottegai si sciolgano, o che il capitdlismo cusi di vendere e acquistare merci, prima fra tutte 1a merce forza di lavoro! E, per colmo di irrision~,ci sarà sçmpre un prete di buon cuore a recitare la messa nella loro baracca. La cltlsseoperaia abbassataal livel/o di una vaga associazionedi umili questuanti, di pii cristianucci, di palliai crociati della morlllità economica e rociale: ecco gli splendidi frutti del "sindacalismo responsahile''! • pagina 4 1 SINDACATI AL SERVIZIO DEL CAPITALE { contin1111 Jalla pag. precedente) 1· tendere, corne dice Lama, di « essere utilizzati al servizio di una politica popolare e nazionale "· E' evidente che con una simile dichiarazione va teneramente a braccetto quella successiva: « Il modo per superare la crisi sta nell'immediato aumento della produzione, e nel sollecitare la domanda con l'intervento pubblico "· Perfino l'inrervistatore esclama sorpreso: « Ma questo lo dice anche la Confindustria ». E Trentin: « Bene, non le - do torto [ ci mancherebbe ! ) . Pero attenzione: aumentare la produzione per noi signifies aumentare contemporaneamente l'occupazione ». Guards caso, proprio in questi giorni apprendiamo dai documenti dell'ISTAT che la produzione del mese di ottobre è aumentata di oltre il 5% rispetto al settembre e all'anno scorso, mentre è in continuo ribasso l'occupazione, e questo fenomeno ha un solo nome: aumento della produrtività del lavoro, e una sola causa: sfruttamento intensivo della forza lavoro. Trentin propone dunque, per risolvere la crisi, i soli rimedi che sia lecito proporre in econqmia capitalistica: blocco dei salari e aumento dell' estorsione di pluslauoro operaio, e di- fronte a simile proposta non c'è difensore a spada tratta del capitalismo che non vada in brodo di giuggiole. Tornando alla lotta contro l'aumento dei prezzi e le "rendite parassitarie", che vede schierati sullo stesso fronte i sindacati e. .. Agnelli, abbiamo l(ià smontato in linea teorica il mito fasullo ne! numero scorso di « Programma Comunista "· Ma val la pena di aggiungere che la stessa valvola di sfogo venne aperta nel primo dopoguerra alla collera proletaria all'identico fine di deviarla dal suo uero bersaglio, la sorgente del pluslavoro (cioè dello sfruttamento) e del plusvalore: il capitale produttivo. Mentre i moti contro il carovita tingevano del rosso delle gabelle incendiate il cielo dell'Italietta di Vittorio Veneto (e quelli cran veri e propri mati, non piagni• stei di riforme con benedizione papale), il nostro «Soviet» del 29-VI, 1919 scriveva: . « Sotto all'improvviso intenerimento dei pescicani dell'industria, dei ruffiani del giomalismo siderurgico, dei pagliacci dell'intervenrismo socialnazionalista per le sofferenze del popolo, c'è dell'altro. C'ë uno dei soliti tentativi di attirare il proletariato nel tranello di un'azione comune, di annebbiare in esso la coscienza del suo antagonismo con la borghesia col miraggio della collaborazione per la riduzione dei costi della vita. L' altro ieri il terre no della collaborazione era l'anticlericalismo, ieri la difesa della patria e della libertà, oggi da un lato la pretesa solidarietà tra lavoratori e imprenditori per la difesa dell'industria nazionale contro la concorrenza estera, dall'altro l'unione dei consumatori, borghesi e proletari, contro l'ingordigia degli esercenti e dei bagarini. « Manco a dirlo, la Confederazione del Lavoro è subito entrata in questo terreno cosl promettente di recondite armonie tra capitale e lavoro. E mentre il suo organo ufficiale scrive quattro fitte colonne per esaltare corne di "una gravità eccezionale" l'iniziativa degli industriali italiani, "grandemente interessati alla diminuzione dei prezzi . dei viveri" (oh! che brava gente!), conternporaneamente il C.D. della Confederazione d, L. invita le organizzazioni confederate a intensificare l'agitazione pretendendo: 1. La messa in vendita a basso prezzo delle merci che sono nei magazzini statali; 2. La eliminazione dallo scambio dell'opera parassitaria dell'intermediario in modo che le merci siano poste a diretta disposizione del eonsumatore, « Non ci vogliono moite parole per dimostrare l'inanità, per non dire peggio, di questi rimedi. Il secondo, già, d'una tal vaga nebulosità, da far sorgere il sospetro che neanche gli stessi proponenti lo prendano sui serio. Far scomparire gli intermediari, benissimo; ma corne? per decreto lungotenenziale, che obblighi il contadine, pena la galera e marchio a fresco sulla spalla sinistra, a portare lui stesso nella casa di ciascun consumatore le carote ... confederali, o aspettare sui mercato che il consumatore venga ad acquistare dalle suc mani le papere.; collaborazioniste, anziché vendere in blocco la sua derrata a un grossista, e starsene o tornarsene a lavorare in campagna? Eh via, non supponiamo che in tali carote e in tali papere, cosl comprate e vendute, creda neppure la fluente barba di D' Aragona. Stabilire, sempre per decreto luogotenenziale, debitamente stilato all'occorrenza da Cabrini che i produttori debbano vendere sol~ allo Stato, e questo assuma direttamente e integralmente la vendita al pubblico? Sarebbe un affar di poco, come si vede; ma sempre tale da aprire i più lieti orizzonti a tutti coloro che si sono annidati durante la guerra negli infiniti_ commissariati e anche. a tutti gli altri che non sono riusciti ad entrarvi, Quanto al risultato sul costo dei generi, il prezzo di quelli già monopolizzati (i sigari triplicati di prezzo, le sigarerte decuplate) puè informare. E inoltre, chi irnpedirebbe, nell'attual~ régime capitalista, a chi ha quattrini, di accumulare comprando negli spacci governativi e rivendere poi, speculando sui bisogno, a più caro prezzo? -i Ancii~ più singolare, nella rua apè 11 IL PROGRAMMA COMUNISTA - IL StNOACATO ROSSO L'earticolazlone»: bilancio di un tradimento 1 canizzate Ritorniamo, dopo un decennio dalla sua ufficializzazione, sull'argomento della "contrattazione articolata" o aziendale, oggi che è ancora più chiaro quanto fruttuosa sia stata per la borghesia l'applicazione di questo metodo, per le sue implicazioni economiche e politiche. Infatti, accanto alla contrattazione integrativa aziendale, si varava la lotta articolata o a singhiozzo; stillicidio atto soltanto a funzionare da valvola di sfogo pertutta la durata del contratto. Noi demmo già il nostro giudizio in merito, in quanto era chiaro che si sand va con accordi ufficiali la collaborazione fra sindacato e imprese capitalistiche, fra opportunismo ed esigenze economiche e politiche della classe capitalista. L'importanza dell'instaurazione di questo metodo fu ben compresa dalla classe capitalistica, e lo dimostrarono i suoi uomini più oculati che all'epoca si adoperarono perché esso fosse assunto a metodo generale nelle contrattazioni. Non per niente la CISL, portavoce padronale, fu la prima negli anni '50 a formulare tale politica, rifacendosi agli analoghi sistemi di contrattazione già "positivamente" adottari in altri paesi altamente industrializzati corne la Germania, l'Amerka, la Francia. Dopo una esangue opposizione "di principio" da parte della CGIL, opposizione già abbandonata ne! '55, le organizzazioni sindacali dichiararono infatti che si doueoano adattare i principi alla realtà, si doveva cioè tener conto della « evoluzione economica del paese, che accentuava la disparità di sviluppo delle varie unità produttive nell'ambito di una stessa categoria, tanto è vero » ( esse rilevavano) « che gli stessi salari fissati dai contratti collettivi nelle zone econornicamente più sviluppate si trovavano notevolmente al di sotto dei guadagni percepiti dai lavoratori ». L'altra "realtà" a cui i sindacati dovevano adattare i loro elastici princlpi, fu la considerazione degli « effetti di processo di razionalizzazione e di rinnovamento tecnologico, svoltosi a tappe accelerate dopo il '50, che aveva portato con se anche l'adozione di nuove tecniche retributive o di sistemi di gestione del personale di cui il contratto nazionale, per il suo troppo vasto campo 'di applicazione e la sua funzione livellatrice non poteva ovviamente tener conto ». Non dimentichiaruo che quanto fedelmente riportiamo è tratto da un articolo apparso ne! '62 sulla Riuista Italsider, che esprime iJ giudizio dell'azienda e che commenta più oltre: « E' noto corne la siderurgia, sopratutto quella a prevalente partecipazione statale, fu uno dei primi settori dell'industria metalmeccanica dove venne de facto amrnessa la contrattazione aziendale, e qui il tempesrivo adeguamento della politica sindacale delle . sziende aile nuove esige~ maturate ne! mondo del lavoro prevenne lo svi!uppo. di agirazioni C?nsidC:revoU· ~he m_vesurono 1~vece . gli altr1 settort ». R1corderemo mfattl che le aziende a partecip!1Zi.one.statale aprirono nel '62 1 negoz1at1 prima della scadenza for- 1 male del contratto, e chiusero la vertenza separatamente ed in anticipo sui rimanente della categoria, consentendo cosl la eliminazione dalle lotte contrattuali di mig)iaia di lavoratori. In perfetto accordo il connubio fra vertici sindacali e associazioni rappresentative padronali, aveva sancito un ulteriore sistema per l'indebolimento del fronte proletario attraverso la sua divisione, la.sterilizzazione delle sue lotte, la chiusura di queste nei limiti aziendali. L'articolo termina con un commento significativo: « Tale accordo, che ha permesso di sdrammatizzare i termini della controversia ha costituito una prova di sensibilità sindacale da ambo le parti ». Tutto questo esige ulteriori considerazioni, e noi, che sempre ripartia~o da lontano, citando Engels ricord1amo che « la concorrenza tra gli operai è l'aspetto peggiore della situazione odierna per l'operaio, l'arma più affi. lata contro il 'proletariato nelle mani della borghesia. Di qui deriva lo sforzo degli operai per •sopprimere questa concorrenza mediante associazioni di qui il furore della borghesia co~tro queste associazioni ed il suo tripudio per ogni sconfitta inflitta ad esse ,., Ma per i sindacati attuali, che tante "prove di sensibilità" danno alla borghesia, sl da non suscitarne più il fu. rore, bensl continui riconoscimenti -è' plausi, questa è roba di un secolo fa quindi non più attendibile; è ... arch~ logia! Il capitalismo accumula per aziende, siano queste private o statali, e non accumula prodotti, ma profitti che ogni azienda tende a rendere massimi, in concorrenza con aitre. Ed è a questa struttura per aziende, indissolubilmente legata al modo di produzione capitalistico, è a questa "realtà" che i sindacati si adeguano perfezionando il lorc. modo di aderirvi anche strutturalmente. Se, fino al '50, dovendo la produzione ripartire da zero, era interesse e necessità capitalistica il trattamento indiscriminato, livellato, dei lavoratori in quanto si dovevano ricostituire 1~ basi della produzione, con la ripresa produttiva ed il boom economico fu necessario favorire questo processo. La, contrattazione articolata permise, d'altra parte, il ricrearsi di trattamenti privilegiati nei settori più impqrtanti per l'economia ê non in altri secondari; permise l'i?troduzione degli incent1v1 che, legatl alla produttività del lavoro, non potevano essere corrisposti che in modo differenziato tra azienda e azienda, fra aziende altamente mec- PROFltTo· ... ZERO Profùto zero!, aveva urlato Agnelli in un disperato richiamo all' ordine. Raggiunto il lillello di guardia! aveva f atto coro la pleiade di economisti, sociologi, esperti di relazioni pubbliche, parlamentari e governanti, che gli sta attorno. Guarda caso, adesso è proprio l'agnel!esca Stampa di Torino, il 4 gennaio, ad annunziare che, in base ai « primissimi calcoli eflettuati ufficiosamente dalla Banca d'Italia», è 11ero che i costi sono aumentati, ma a bilanciarli sono 11enuti gli aumenti di prezzo e di produttività (l' "assenteismo", allora, dove è andato a cacciarsi?), cosicché « rimane l'aumento della produzione, che è andato per intero a rinsanguare i profitti ». Il quotidiano aggiunge: « Tra il '71 e il '72, qt4esti ultimi (i profitti) dovrebbero dunque essere aumentati, secondo queste stime, di circa il 3% », e « il movimento- si è accentuato negli ultimi mesi deWanno » (proprio quando si pretendeva che l'autunno fosse... caldo): anzi, « tende a continuare speditamente ». I piagnistei, tuttavia, proseguiranno come è nella "logica" del sistema. E cuore e coscienza dei dirigenti sindacali "responsabili" si lasceranno commuovere con tutta la "speditezza" di cui la patria ha bisogno ... parente demagogica semplicità, è la richiesta della vendita a basso prezzo, cio che vuol dire al disotto dei prezzi di costo, dello stock di merci posseduto dallo Stato. A che cosa condurrebbe essa? Anzitutto a una grossa perdita finanziaria per lo Stato, che se ne rivarrebbe con l'inasprimento dei tributi, o con nuovi debiti, o, cio che equivale, con l'emissione d'altra carta ll)oneta, provvedimenti tutti che si risolverebbero in nuovi generali aumen· ti del costo della vita. « Cio che si guadagnerebbe da un lato si perderebbe - e prevedibilmente con la giunta - dall'altro. Senza dire che, data l'organizzazione economica attuale, specialmente in ltalia, è tutt'altro che certo. se la perdita fi. nanziaria dello Stato sarebbe almeno compensata dal ôeneficio, sia pure immediato e transitorio, dei consumatori. E' prevedibile, infatti, che se lo Stato vendesse al ribasso, a profittarne sarebbero soltanto gli speculatori e gl'in• cettatori. « Non è senza significato il fatto, che sin dai primi giorni dopo l'armistizio i trust industriali abbiano appunto presentato la richiesta in gran parte del resto attuata o in via d'attuazione - che lo Stato rivendesse loro, naturalmente fuori concorreru:a estera e quindi ai prezzi voluti dalla coalizione industriale indigena, le in- genti quantità di materiale d'ogni specie accumulate in_vista d'una più lunga durata della guerre. Sicchè la richiesta di svendita da parte dello Stato, nella quale la C.d.L. vorrebbe impegnare le organizzazioni proletarie, si ridurrebbe a questo: far passare dal!0 Stato ai trust industriali la totalità delle merci disponibili, con aggravio delle finanze statali e quindi con accrescimento dei pesi tributari e del costo della vita, per dar modo ai trust di comprare a buon mercato e riven-dere poi, una volta accaparrata tutta la merce, quindi senza più il pericolo di un intervento calmierante di merce a disposizione dello Stato, ai prezzi che ai trust stessi piacerà d'imporre "· Come si vede, il gioco è antico (né si dica che oggi non sono più di scena gli squali dell 'industria di guerra: anche la concorrenza commerciale è guerra, e Agnelli vuole appunto conservare intatte le arroi delle battaglie sostenute negli anni del miracolo economico, e affilarne di nuove per le battaglie future!) e, da parte padronale, ha un chiaro scopo di conserv"zione di cl11sse. Possono mai definirsi « operaie ,. delle organizzazioni che a tale gioco si prestano, inscenando per giunta campagne ultralegalitarie, timorate di Dio e del suo rappreaentante in terra, lo Stato? e piccole e medie aziende fa- vorendo cosl I'agganciamento degli operai all'interesse e al buon andamento della fabbrica, fino ad esprimere un vero e proprio attaccamento ad essa considerata corne fonte di vita. Pennise poi la instaurasione del metodo del co~timo collettivo legato alla grande az1enda ad alto sviluppo tecnologico, consentendo parallelamente il permanere del cotJimo individuale nelle piccole e med1e aziende, situazione che ha finito per •riprodursi anche all'interno di una stessa grande,fabbrica fra "tipi di lavorazione" diversi (vedi paghe di posto, ecc.); tutte forme di retribuzione discriminatissime a cui provvede la "contrattazione a tutti i livelli". ln sintesi, ha permesso il riaffilarsi dell'arma più efficace nelle manf della borghesia contro il proletariato: la concorrenza fra gli operai. Fu facile, in quel momento, far leva sui· sentimenti più egoistici delle retrive aristocrazie del lavoro: la contrattazione aziendale consentiva in moiti casi una briciola in più, una qualifica superiore che significava qualche migliaio di lire supplementari sulla bu~ta paga, quanto bastava per frenare ogni slancio operaio ed impedire ai lavo~atori. dell_e in~~str~e, _o ~n~, o reparti . cos1dett1 pnv1leg1~t1 dt ncevere lo sumolo a lottare, mvece, contro queste effimere e false conquiste, e a s?lida~izzare con i pe~io pagati (tutti rtcord1amo la pace sociale regnata per a?ni alla Fiat, o nelle aziende tramvia~1e, la J?roiungata ass~nza di lotte fra 1 ferrov1er1, ecc.). Gh operai furono i soli a non accorgersi che quel sistema, -:- valvola c:!i ~fogo per lotte che non ~t potevano evttare - preparava anche 11 terr~no per quando la successiva fa~I: ~ISCendente dell'economia e la cns1 h avrebbe c_ostr~!ti non a _contrattare quakosa m p1u, ma a d1fende_rsi - chiusi e isolati nelle singole az1ende - . dall'eccessi,vo carico di lavoro, per g1unta con 1 abitudine acquisita. ~i id~ntifica~e il responsabile di t~ttl 1 ma!1 ~el smg~lo padrone, nella smgola ,d1rez1one aztendale. E tanto ln tivi - e l'abolizione di questo sis - lotta che non potrà mai es~;; nell'azienda, in quanto si tfatta combattere il capitalitmo come c1',nf:: e Stato e non solo i capitali,ti ~: , singoli. Questo indics la dottrina agisce ancora sugli operai questa poli- luzionaria del proletariato, da più: dl:. tica devastatrice, che essi, corne ieri un secolo durante il quale, è Veto, erano portati ad illudersi di parteci- sono successe tante cose, ma qucttf , pare al banchetto della propria azienda hanno reso ancora più chiara la aua , marciante a gonfie vele, oggi sono por- necessità storica e più nette e dure la ' · tati a farsi palaélini della "salvézza" dottrina e l'organizzazione del partitQ , · della propria azienda in via di sman- destinato a realizzarla. tellamento, -e non riescono a portare la loro lotta fuori dalle muraglie aziendali non certo per l' esistenza dei cancelli e non timto per la forza pubbfica che le circonda, ma per il nodo scorsoio _stretto interno a loro in modo capillare, fabbrica per fabbrica, fuori della quale qanno disimparato a lottare, in virtù di questa politica che ha IVREA: i compagni della Sezione cancellato perfino il principio dell'as- per la Storia della Sinistra Comunisociazionismo operaio; politica con la sta 300.000; CATANIA: strillonasgio quale si è teorizzato e si pretende so- 1.930, per la Storia S.C. 10.000, in Sestenere ancora che la classe operaia zione 16i585; MESSINA: il compa. abbia raggiunto una forma "superiore" gno E. ricordando Natino U.000, sot. di difesa e di lotta: la contrattazione toscrizione speciale 25.000; CUNEO: aziendale e la lotta articolata, attra- i compagni della Sezione 5.000; FIverso le quali, eliminata '1'anarchia RENZE: strillonaggio 32.205, in Secontrattuale" e il "polverone" dello zione 113.745, Sottoscrizione special, sciopero generale, si realizzerebbero 10.000+17.000 COSENZA: strillo~ maggiori conquiste e miglioramenti gio 1.600, il Cane ricordando Nan. economici con minore dispendio di no 12.000; BELLUNO: strillonaggic, energie e minori perdite economiche 2.500; i compagni di Belluno e Soc( ogni operaio sa oggi a sue spese quan- chieve 13.000, Bruno 5.000, Ezio lmel-, to sia falsa perfino questa "geniale" da 5.000; FORLI': strillonaggio 9.300, teoria del risparmio di energie). Sindacato rosso 3.300, Balilla 1.700, Per gli attuali traditori della classe Meldola 2.000; · MIRA: strillonagio operaia là dottrjna rivoluzionaria mar- 4.550, Silvio 1.000, Libertino 500, Luxista non puo più essere attendibile, ciano 750; TORINO: strillonaggiQ in perfetta coerenza con l'opposto fine 3.300, alla riunione regionale 34.000, che si S.Qno dati: la perpetuazione del in Sezione 23.200, per la Storia S.C. modo capitalistico di produzione. Essi 20.000; IGLESIAS: Pino 1.500; MIdevono-quindi condurre il proletariato LANO: strillonaggio 1.600, alla riua condividere fino in fondo le sorti nione regionale, 31.500, sottoscrizi.one dell'economia nazionale, passando at- speciale del compagno F. 20.000, in traverso la identificazione dei suoi Sezione 9 3 .500, Mariotto ricordando interessi con le sorti ~ll'azienda in cui Amadeo, Tarsia e Natino 30.000. esso è spezzettato, diviso, imprigionato. L. fs67.26S Noi sappiamo che le condizioni del Totale . . . . . . proletariato sono generali, superano i ·,. 8.181.0.3S limiti della azienda e. dell'insieme del- Totale precedente le aziende, « l'economia nazionale », perché internazionale è il sistema del Totale generale 1972 . L 9.048.300 salario. Si tratta quindi di lottare non solo per un maggior livello salariale, ma per l'unificazione del proletariato - guidato dai suoi strati più combat- fF:-., rwo.(~ Sc che nitiv con ~ qwn gli a rime Perché la nostra stampa viva forzc Quai vicei nire pre84 s:una ze « 6no « la la le ~ cr1t1c tantl cons, ti, in riori, 11#10 mu smo, dello (Il 1 muni Si ficatc dal 1 (rda1 non affittl ogi non, parla atiti 1ancL PSR U1l una Sedi di redazioni Ancora sulle proposte di ristruttu razione al la Lanerossi I sindacati svolgono da tempo il ruolo di adattare la forza lavoro aile esigenze della produzione e dell'economia in generale. Questa funzione si rsplica in modo estremam.ente duttile. lnfatti i sindacati pongono rivendic11zioni diverse per gli operai delle fabbriche piccole e grandi (tenendo sempre ben presenti le diverse esigenze delle aziende) e coronano il tutto con la "contrattazione aziendale" (sempre controllata e diretta dai sindacati) che permette di aflrontare i problemi da un punto di 11ista particolare, e, che in definitiva, si risolve nella collaborazione delle due parti per il bene dell1impresa. Ne deriva che esistono alcune aziende dove i salari sono più elevati, il 11enta_glio delle qualifiche è ridotto, ci sono mense, docce ecc., e, bene o male, gli operai ( spesso fortemente sindacalizzati) hanno qualcosa da perdere, mentre nella grande maggioranza delle ditte la classe operaia riceve un salario minimo, le misure di sicurezza sono quasi inesistenti, le condizioni di lavoro sono asfissianti, e gli operai sono in completa balia dei padroni. Il fatto che in opni fabbrica i sindacati 11edano gli interessi dei lavoratori nel1' ottica della produzione e dei suoi bisogni è confermato dall' atteggiamento che essi hanno assunto di fronte al progetto di ristrutturazione della Lanerossi. Poco tempo fa l' azienda invio una Jettera aile confederazioni sindacali spiegando il SU<J progetto in questi termini: trasf erimento di alcuni stabilimenti per concentrare la filatura a Rocthette, la maglieria a Dueville, la tessitura e il finissaggio a Schio, con conseguente spostamento di manodopera; aumento della produzione del 38% nella filatura, del 300% nella maglieria, produzione costante (con aumento della produttività) ne/la tessitura; nessun arresto delle macchine nella mezz'ora d'intervallo, almeno 280 giornate annuali di lavoro (che comprendono tutti i sabati) con l'introduzione di un nuo110 orario scorrevole che esclude la domenica. Un piano del genere comporta, a nostro a1111iso: 1) un au111ento notevole della produttività ( quindi dello sfruttamento); 2) un aumento della mobilità della manodopera; J) un aumento degli orari di lavoro (/11 l/2 ora d'intervallo). I sindacati (il cui prima desiderio è che la produzione vada a tutto 1111pore) hanno aflermato che i 12-14 miliardi investiti in questo piano sono un f atto positivo per gli investimenti in provincia, e che il merito ne 1111 anche aile lotte dei lavoratori ( ! ? ). Dunque, i sindacati pretendono che questi investimenti si inserisc"no nel piano per un di-verso sviluppo economico locale, o che almeno serv"no a risolvere i problemi locali (disoccupazione, ecc.); noi s11ppiamo bene, per esplicita alermazione dell' aziend4, cbe i soldi servir11nno solo ad ""mentare m" ata e ASTI • Via 9. Martino, 20 lnt. va hi tiva J il lunedi dalle ore 21. BELLUNO • Via Vltlorlo Veneto 111 aperta martedl dalle 21 in pol. men~ politi 1/(1 J::! se?•· BOLOGNA - Vlcolo de' . Pepoll, il venerdl dalle ore 21. men~ sua 1 cama camp za d avreb 4, --, 1 mistl lo sfruttamento e non l'occupazione CASALE MONf/ERR. • Via cavour 9 globale. lnoltre la CISL, più sfacciata la domenica dalle 10 aile 12. che 111ai, aveva proposto che, essendo CATANIA • Via Vlcenu, 31 1111. H perdente ogni risposta operaia, si acla domenica dalle 18 aile 21. cettasse il piano limitandosi a proporil lunedl dalle ore 20,30. re_ la soluzio_ne meno nociva in m11teria CIVIDALE DEL FRIULI • vta llaa.otdt orario lavo~o. . . . 11, 1 (vlclno al Ponte del Dlaolo) ln segut~o ~gl1 znte~ventt operat, tl il martedl dalle 2030 aile 22. progetto dt rtsposta szndacale s, atte' sterebbe ora su questi temi: 1) rifiuto CORTONA • CAMUCIA • Via R. Eledello spostamento .di manodopera se na, 71 non volontario; 2) conoscenza da parte Il venerdl dalle 18,30 ln poi. sindacale dei nu'!f.'.i macchinari e nuovi CUNEO • Via Fo... no 'IIJ/A p~o.cesst la!'o~attvt per contrattare notutti i aabati dalle 15 alle 18. cwttà, carzcht ecc.; 3) futura scelta sull'orario di lavoro ancora da deci- FIRENZE·. Vlcolo de' Cerchl, 1 p. 1 dersi. Allo stadio attuale della discusla domenica dalle 10 alle 12. sione, dunque, possiam_o rilevare. le FORLI' • Via Merlonla, 32 « lacun7 » _della _bozza stn~acale, meril martedl e giovedl aile 20 30. vandoc, dt prectsare meg/10 le nostre ' critiche in seguito: i sindacati non GENOVA • Via Bobblo, 17 (cortllt) parlano di agire risolutamente contro la domen4ca dalle 9,30 alle 11,30 il lavoro straordin11rio, che rende 11ana il mercoledl dalle 20,~ aile 23,30 la _ lotta op~rai~ specie in p~evisi?n~ IVREA • Via Corte d'Aa.ÎN, 1 d~, contrattt; ,t proble_m_a, det ca~ht il giovedl dalle 21 in pol dt lavoro, della produttt111ta, non v,ene 1 • rifiutato di per sè, ma ne sarà lasciata MILANO • Via Blnda, YA (PMIO la contrattazione ad una commissione carralo, ln fondo a dettra) operaia e sindacale ( commissioni che aperta a aimpatizzantl e lettori fino ad oggi non hanno mai funziolunedi dalle 21 aile 23,30. nato, pur_ essendo state ottenute da NAPOLI • Via S. Glov. a C&rbonara, precedenll lotte). 111 . Quello _ che n'!i comunisti p~ospetmartedl dalle 19 alle 2t tta"!o agit opera, della Lan~r'!sst è un giovedl dalle 19 alle 21 « pzano » che non ttene mtnzmamente · conto delle esigenze dell'azienda ma RAVENNA • Via S. Vltale, 11 solo di quelle operaie: la domenica dalle 10 aile 12. - Blocco totale d_egli str4?rdina~i, REGGIO CALABRIA • Via Lia, at come m1s1:ra preventzva per tm~ed,re (cortlle a sin.), Rlone S., Brunello la formaztone dt scorte da. us~rst c_onil giovedl dalle 17 aile 21, e ta tro g/1 !CtOpert e, aJ fin_e dt dWoglte~; domeniC& dalle 9 aile 12. l'attenztone dell operato da, "suot' problemi e rivolgerla ai problemi di ROMA • Via del Retl, 19A (adi. tutto il settore. cente P.le Verano) - Rifiuto totale dell'aumento della domenica dalle 10 aile 12. produttività, ~ei carichi ecc., e della SCHIO • Via Mazzini, 30 sua contrat_taztone. . . aperta a simpatizzanU e lettori . - . Orart? settimanal~ d( 36 o_re dt~ · il sabato dalle ore 15 aile 19. 11tso tn 6 gtornt a partta dt salarto ( git aumenti dovrebbero essere ottenuti da TORINO • Via Calandra, 1/V tutta la categoria con il contratto naaperta il mercoledl e Il venerdl zionaJe), che permetterebbe l'introdudalle 21 aile 23 zione del 4° turno con conseguente I TRIESTE • Via Luclanl 9 (Il piano aumento dell'occupazione, mentre sa-, a llnlatra) rebbe il migliore per la salute dei lavomercoledl dalle 20 30 ln pol ratori perché la /~tica spesa ~eve esgiovedl dalle 17 alle 20. ' sere recuperata giorno per giorno e non settimana per settimana, senza UDINE • Via Anton Lazzaro Moro, !Il aperta a lettorl e aimpatluantl li contare che l'orario settimanale cos, impostato va contro la tendenza dello martedi dalle 18.30 aile 20,30 e Il venerdl dalle 16 alle 22. stesso capitalismo (in alcune f abbriche americane si lavora 3 giorni la setti, VIAREGGIO • Via Aurelia 70 (Varlmana!) di raggruppare il più possibile gnMO) i giorni lavorativi, il che f avorisce lo la domenica dalle 10 aile 12 e Il straordinario e il doppio lavoro con giovedl dalle ore 21,30. conseguenti bassi salari. Naturalmente, ricordiamo agli operai che i problemi non si risolvono lottando azienda per azienda ma solo af · Direttore responsabile /asciando tutt11 la categoria e tutta la ANGELO BENEDETTI classe, premessa indispensabile af/inché Vice direttore la classe stessa (liberandosi di tutto il BRUNO MAFFI ciarpame opportunistico che la opprime) imboccbi la via del rovesciamento Reg. Trib. Milano n. 2839/'53-189/'68 del sistema capitalistico, sotto la guid" lntergraf • Tipolitografia del Partito Comunista lnternazionllle, Via Anfoui, 18 - Mi1ano per il comunismo. . • PSit Si Marc dedic del 1 del :E aino i mente zione «Mai detto blerru care , nizzat misti. Ad svegli plaud tico) per ri nizzat l'azio1 deten strutti delllll'I spinu nuove sivam, si, il J il "co sente trovi deriva poli tic dialet1 perciô mmd1 - 0 del E' •« - P, -Th -~ -~ -~ -Ll -w -~ Ah "Prog1 J/4441. E' mento < c» -M" -Lo - Pa, COf, Le ne faci -~. 1 stema 1urirsi ta di closse corne rivoiiù di vero, IUCSte a sua la artito ire - 2ionc tnuni1aggio 1n Se>mpa, sot- ŒO: · FI- ; Se- eciale onagNatia~ Imel- •.300, .700, aggio , Lu~ aggio 1.000, s.c. MIriuzione ), in ando 7.265 l.035 uoo - i 11 gennaio 1973 - N. 1 IL PROGRAMMA COMUNISTA pagina 5 ln margine alla liquidazione del PSIUP [ ... ) . Nessuno nega che il divcnirc koek, avendo proclamata l'inutilità, della storia puè, allacciarc e scioglierc inopportuni tà ed assurdi tà della polecoincidenze di sforzo e di obiettivo, mica materialistica, antilidcistica ed ma è buona tattica solo quella che pre- antircligiosa nel "civile" Occidente, si para tali forzc e talc organizzazione è assicurato l'eterna riconosccnza dei di forze materiali e spirituali che si consiglisti da sagrcstia). Naturalmente possa superare il momenro più criti- ci si chiedc in che cosa queste divagaSono passati mesi da quando quel co; quello cioè in cui si dcvc lottarc zioni codiste sul ruolo del "partite" chc rimaneva del PSIUP è stato defi- espressioni di forzc spontaneamente mentarc e della s1n1stra "tradizionada soli », il pericolo più grave consi- (o meglio "antipanito") si distinguano nitivamente sepolto <lai suoi stessi capi emergenti daI tessuto sociale che sa- le", corne di schieramenti aventi uno è d 'obbligo, corne di partiti "revisiostendo nella rinunzia, attraverso gli dai famosi "dieci punti" di Libertini, con la proclamazionc che il ruolo del rebbe bastato travasarc nellc capaci ti- stesso punto di ri/trimento: le masse, nist i", ma qualcuno ... è più revisionista degl i altri, per cui sarà bene tencrlo ibridismi, " al nostro specifico compi- dalle intervistc rilasciate alla stampa partito doveva considcrarsi esaurito e nozze dei partitoni riformisti per C'Jm- perbacco ! ) . d'oci:hio per "recuperarlo" ad un'azio- to di Partito, consistente ne! <lare alle borghcse da L. Basso, et similie. quindi occorreva passare armi c baga- picre il miracolo della creazione del Queste posizioni vengono espresse masse la coscienza delle situazioni che Bestia ncra è Che fizrt?, dunque il gli al PCI, « unico reale punto di rif~ "vero", "nuovo" Partito, voce delle ancor più chiaramente nel volumetto ne di massa "più incisiva". Nell'arti- si prepareranno nel corso della lotta ,. . bolsccvismo, visto come gencratorc deldel proletariato, o del popolo, colo del 1921, citato, scrivevamo: rimento [ manco a dirlo ! ] per tutte le masse, Storio del Movimento Studentesco e « L'irnpazienza rivoluzionaria, la mania Le soluzioni scoperte ed agitate dai lo stalinismo, la dittatura proletaria in ... tanto non fa differenza. forzc autenticamente rivoluzionaric •. dei marxisti-ltninisti in I tafia ( titolo di bE1ttere in un scnso quasi sportivo mille gruppetti confusionisti " possono quanto non puè csscrc esercitata che Qualche annotazionc sulla squallida che è tutto un programma!) (1): "Proil record dell'estremismo, giocano una classificarsi in due grandi catégorie: in daI partite cornunista - in altri terviccnda psiuppina crediarno possa veprio la formazione del PSIUP - vi parte pericolosa generando il confusio- quella dell'insidia e in quella dell'er- mini si butta a mare l'abbcccdario nire anche da parte nostra, in quanto si legge, ad un certo punto - rompe, nismo rivoluzionario, la tesi semplici- rore », scrivevamo ancora nell'articolo I marxista in omaggio aile rancidc canprescnta dei carattcri di opportunismo in modo netto, i tradizionali equilibri stica e :facilona, che pur che si cominci citato, e se quest'ultima ci puè essere tilene antiautoritarie cd autogcstionaper cosl dire esemplari, che possono della sinistra italiana. Il nuovo partito Se ciè non è avvenuto, non per quead agirc bisogna accettarc tutte le al- più simpatica e prossima, non per rie. Quesro sarebbe, naturalrnentc, "far dar luogo a utili indicazioni su tutta deve cercare, per sopravvivere [bella questo deve cessare, anzi deve poten- politica <lai basso", giusta l'antico slouna serie di fenomeni analoghi di for- sto si passa a un'analisi critica dell'in- Iezione di darwinismo politico!], uno leanze, senza guardare troppo per il ziarsi « il compito speeifico del partito gan ka-a-pe-disra. In più, un pizzico suflicienza e dcgli errori di formulaziosottile a,lla finalità diversa dalla nostra ze " chc aspirano ad uns rivoluzione spazio politico: e lo trova, ponendosi, comunista: agire corne un coefficienre di maospontaneismo, di populismo difino a un certo punto •, ingombrando ne politica offerta aile masse, ma si di fatto, alla sinistra dei comunisti, che mue ,verà gli alleati in un primo di orientamento, di raddrizzamento, di chiarato, anzi di aperto socialsciovini« la chiara impostazione definitiva del- accusa - al massimo - il riformi- con atteggiamenti più rigidi, più clos- momento ». Percio: alleanza "antiso- continuità sicura nel pensiero e nel- smo (salvare il capitalismo patrio dalla la lotta rivoluzionaria ,. con la propa- smo di aver lasciato sussistere un sisti, meno compiaetnti ». Ebbene, cialdemcx :ratica" col PSIUP nel '64 e l'azione, in mezzo al caos delle mille "decapitalizzazione") e di mcridionali"vuoto d'organizzazione", o, corne per suo cortt !ggiamento nel '69 per un ganda di progetti che, alla luce della mancando la discriminante sul probl~ correnti "rivoluzionarie" che esibisco- smo sbracato. critica comunista, si rivelano altrct- il PSIUP, si parla di "occasione man- ma stesso della politica governativa, autunno più caldo, cosl corne oggi si no i loro programmi e i loro metoNon da icri il PSIUP, o meglio i cata". Non si capisce, tanto per incoarriva ail 'alleanza antifascista generatanti « piani ptr lo migliore di/ esa t minciare, che il fatto stesso del declino s'è visto corne il PSIUP, dopo la sua lizzata pe r cui in una stessa manife- di ». Sostenendo tutto ciè, oltre cin- gruppi che in esso sono confluiti e da conservazione delle istituzioni prtstnbreve scantonata, sia necessariamente quant'anni fa, in un momento in cui esso si sono riversati o ne! materne ti, introduetndo in esse modificht estt- e della scomparsa di una siffatta orga- rientrato ne! comune ovile di tutti i stazione ri trovi il liberale "gobettiano" era legittirno parlare di masse in azio- grembo delle Botteghe Oscure, o nelle il dem,:x:ristiano onesto a fianco di nizzazionc politica non significa, di per riori, per losciorne sussistert il contt- sé, che essa non abbia assolto picna- riformisti. Certo, il PSIUP è stato, per ed ne, e i movimenti "affini" non erano fraterne braccia dei Carlo & C., so"Lotta continua" ... nuto esunziole: il sisttmo dell'tcono- mente le sue finalità proprio in quonto un certo periodo, più aspro del PCI Ma, ci si obbietta, è pur vero che certamente le squallide pagliacciate ti- stengono una versione locale dell'opemio privota t libero, ossio il copitoli- finolità opportuniste; che, sernmai, il nella polemica col PSI, e più "aperto" neces sità di differenziazione, sia po PSIUP-anni sessanta, « Manifesto ,. raismo consiliare, illustrata da un lato smo, td il mecconismo dtmocrotico fallimento, in questo caso, non è stato del PCI nei confronti delle "nuove certe pure a scopo demagogico e mistificato- e « Avanguardia operaia », noi marxi- da Raniero Panzieri, dall'altro da Ledtllo Stoto, ossill il porlomtntorismo ». tanto del PSIUP, ma di chi, nel mo- forme organizzative" operaie e soprat. rio, all'interno dell'opportunismo, una sti rivoluzionari affermavamo "il va- lio Basso: una specie di luxemburghi(Il volort dtll'isolomento ne "Il <:o- mento in cui esso svolgeva la sua le- tutto studentesche (assemblee, consigli volta venutc a coincidere con una fase lore dell'isolamento » e della critica a smo-KAPDismo dei poveri, all'italiana, munista", 24 e 31-7-1921). tale funzione di confusionismo tra la di fabbrica, esperienze di base ... ); ma di surriscalda mento del tessuto sociale, fondo nei confronti di tutti gli altri con aromi gramsciani provenienti da}. Si tratta proprio di definire il signi- classe, l'ha scambiato per forza « po- non è casuale che queste differenze, possono introdurre nel seno dell'op- raggruppamenti politici, e lo facevamo le oscure botteghe del partite naziona• ficato del cosiddetto "ruolo" rivestito tenzialmente ( ! ) rivoluzionaria ( ! ! ) ». Iungi dall'aver sconvolto i tradizionali portunismo stcsso delle contraddizioni (come lo facciamo, in ben più dure le degli épiciers. Morto un Panzieri, daI PSIUP, tuttora ascrittogli a merito Il Marconi parla, ancor oggi, con no- equilibri, abbiano portato a risultati capaci, in teoria, di debordare <lai li- condizioni generali, oggi) non per lus- pensionato un Basso, se ne fanno altri (rclativanicnte agli anni di "grassa") stalgia delle "pure origini ", e delle identici nei due partiti-, cioè all'ingab- miti prefissati a'ai dirigcnti, ripetendo so teorico, ma per la necessità, erni- a volontà, e all'uopo sono buoni anbiamento del proletariato nella polinon solo dai suoi ex-leaders o dagli susseguenti alla scala dei pasticcioni l'illusione del- nentemente pratica, di salvare il desti- che i residui del MPL, e i "teorici" occasioni perdute, del affittapoltrone del PCI e del PSI die PSIUP: all'inizio della sua esistenza, tica riformista, e perfino al travaso del la grande Luxemburg. In certe situa- no stesso del movimento rivoluziona- analfabeti. Quattro fregnacce sul giaoggi li ospitano, ma persino (e la cosa esso rappresentava, egli scrive, « una PSIUP al gran completo ne! partitone zioni, la differenziazio.ne originariamen- rio. A chi sogna il socialismo in Ita- cobinismo blanquista, la scappellata di non ci stu_pisce) dall'estrcmismo extra- presa di posizione antisocialdemocra- picista. Come si spiega tutto--qucsto? te occasionale puo trnsformarsi in rot- lia, sull'onda dell'antifascismo demo- rito a Rosa Luxemburg e Trotsky 1903L'opportunismo ha, giusta la critica tura di fondo. E non poteva essere cratico, dell'aggregazione di gruppi 1904, l'insinuazione che il Cb« fore? parlamentAre da operctta e dai super- tica » e tutto questo rappresenta, per stiti prop~atori (alla Foa) del « ri- il « Manifesto •, " molto di più di marxista, una funzione invariante, che questo anche il des tino (potenziale) multicolori, a chi sperava ieri nell'aiu- sarebbe un sottoprodotto ... kautskyalancio o izzativo e politico i., del quanto in quel periodo faccia c dica il consiste nel legare il proletariato alle del PSIUP? Ammett:iamo pure l'ipo- to delle spuntate baionette psiuppine no, l'impudente quanto spropositata PSIUP c si apprcstano a varare PCI sernpre diviso [ ? ! ] sin dalle ori- sorti del capitalismo impedendogli di tesi di partenza: ma per arrivare a ed oggi - pur deluso - si rivolge ad ma sacramentale - evocazione della un « nuovp,. (e genuino, pcrbacco!) gini del centrosinistra tra le esigenze essere "classe rivoluzionaria per sé"; tanto occorre una cc,incidenza di due altri consimili miti, noi ripetiamo le Gutrra civile in Francia e di Stoto t e cio in nome del passaggio graduale, fattori, quello oggettivo, del movimen- parole ammonitrici di allora: « Altri Riooluzione (scritto per far piacerc ... PSIUPissimo. di una battaglia di opposizione e quelSi vèda l'amletico dubbio di Pio le del contatto con una porzione del- pacifico, per la via delle riforme, alla to generalizzato di massa ( cosa ben potrâ credere di avere una via più agli anarchici - cd al "marxismo OC· Marconi (che all'argomento PSIUP ha la maggioranza di governo ,._ Ma per gestione "democratica" dell'economia difficilmente visibile nel '69), e la pre- breve. Ma non sempre la via che ap- cidentale"): et voilà! Nel caso di A. Carlo, l'ignoranza ed dedicato un saggio su « Il Manifesto ,. spezzare veramente i legami con la so- e della società (mercantile). Detto que- senza di un partito capoce di inqua- pare più facile è la più breve, e per del 19-20 masgio 1972): "L'espericnza cialdemocrazia QCCOrrc ben altro che sto, non bisogna immaginarsi che, ri- drare tale movimento (quindi non un ben meritare dalla rivoluzione è trop- il pressapochismo sono anch'cssi un del PSIUP dimostra che è impossibile un atto di rottura su un singolo mo- spondendo ad una funzione unica nelle Partito qualsiasi, e neppure il Partito po poco avere soltanto "fretta" di ingrediente essenziale. Il tapino arriva a scrivere: "Nel corso del II Conuna altemativa ai grandi partiti rifor- mento derivato di tutta la politica so- sue conseguenze ultime, l'opportuni- a un grado di sviluppo organizzativo "farla" ». lJIÎsti tradizionali? 0 piuttosto da qu~ cialdemocratica; parimenti, per "farc" smo rappresenti un blocco informe, qualsiasi, ma il Partito a un certo ligresso [ ... ] si fa largo una tcndenza sta esperieru:a, anche negativa, si rica- concrctamente molto di più ( e di diver- che si comporta sempre e dovunque vello di sviluppo). Partiti "intermedi", burocratica, chc tende a rappresentare l'esperienza russa corne modello da va la conclusione che l'unica alterna- so) di quanto non faccia il PCI non allo stesso modo. Proprio perché esso come il PSIUP, potrebbero, in questo tiva puè, trovarsi in un modo radical- basta collocarsi verbalmente alla sua compie storicamente la sua funzione, quadro, fungere da momentaneo apimitare, almeno nellc linee di fondo, mente diverso di concepire la pratico sinistra, od anche prendere singole po- deve modelliu e la sua azione politica prodo per quanti, spinti dalla situada parte degli altri partiti e delle aitre su una varietà di situazioni sl da dar C politico, in un'azione politica che rom- sizioni 'più dure' rispetto a certi feno, · ·1 "N PSIUP" ,· correnti comuniste, le cui riserve sozione, non hanno ancora la capacità e no messe a tacere con uno stile apopa tutti i vtcchi schemi, in una col- meni accidentali ( come quello del cen- luogo a diverse "tendenze": diverse la forza di pervt!nire d'un balzo al . , ome e r1saputo:.1. . u~yo s1 e fu~ con ~a . smis.tra ~p~ dittico cd autoritario che già antiéipa in quanto legate a strati sociali, forze locwone rinnovato rispetto alla clas- tro-sinistra) dell'impostazione politica programma comunista; niente di più (Alter~auva socialista), il eut teor1co. l'èra di Stalin. Ciè avvenne anche nei se? i.. Il « Manifcsto ,. opta, natural- generale: occone stabilire una linea di ed umori politici diversi. Negli anni che un punto di riferimento da abmente, pcr la seconda ipotesi, data la demarcazione precisa sui terni fonda- dal '64 ad oggi (con epicentro il '69) bandonare al più presto, pena il peri- ~toru<? Carlo - che al convegno dt confronti della sinistra italiana (Borsua arnbizione di presentarsi quale in- mentali del potere e della dittatura, non è stato né casuale né inutile o colo dello svolgimento delle posizioni :imficaz10~e . (Bologna, 4-5 nov~~?re diga), che non era certo contraria al72) h~ rif~rtto,, sul " processo di de- l'ultracentralismo, ma era contraria al catnazione del « Nuovo ,. in tutti i dei rapporti con le aitre politiche e so- dannoso per il capitalismo che, sullo opportuniste di qm!ste forze. In nes- capitalizzazione della nostra ec~mo- parlamcntarismo (ancorché "rivoluzioc:ampi, e considera negativa l'esperien- ciali; bisogna dividersi sulle finalità scacchiere dei partiti, il pedone-PSIUP sun caso si puè, ipotizzare una soluzio- rma ~ . che ten~e a " trasformlll"<: irre- nario") ,. . muovesse in maniera diverse da quella za del PSIUP proprio perché non dell'azione politica e non illudersi, o ne· "rivoluzionaria" concludentesi entro versibilmenie il ~os_tro paese in un Del r st lo stesso A. Carlo inseavrcbbc avuto il coraggio di portare illuderc, che si possa seguirc una stra- dei re-PCI. Il compito del pedone ers, l'ambito del partito opportunista in paese sottomdustr1al1ZZato e subalterh e . 0• • . f , in questo caso, proprio quello di sino in fondo un proccsso di rinnova- da comune ad altrc forze, prendendosi cui si è, acddentahnente, manifestata 110 del tipo dell'Argentina e del Mes- gn~ c e "1 maoisn r~nces1_ 1 1aru:io avudistrarre le esili avanguardie operaie a . hé ul ,, · · to d grosso [?!] mento di captre che la cri si di "equilibrio". mento interno, ovvero la sua "rivolu- il lusso, di tanto in tanto, di imbocsic?,., 1,1onc s separausmo rrvo- 1 "teo · " 1 ni i t del Che fort? è tionc culturale" organizzativa. Per il carc una latetale prima di reimmettersi risvegliarsi con un 4( punto di riferiè a ria Ce ndi~ a li . ( Nella sua Storio della Rivoluziont luzionario » del Mezzog1omo mento » bell'e pronto aile loro esigenquello stesso Antonio Carlo autore del superata ». he re d~ a... teor1,~ e « Manifesto i., al pari di tutto il. cosi- nella principale II fianco dei riformisti. Russa, Trotsky descrive il fenomeno detto ultrasinistrismo corrcnte, il pro- Guarda caso, sui terni di fondo del ze di "lotta dura" contro il sistema del trapasso dalla stasi sociale alla ri- libello Lenin sui ertito (De Donato sc~1v1af!lo ,pure senza v1rgolett~) emblema dei problemi consiste nel cer- programma di classe non è mai esistita capitalista. Conclusione: entrambi i voluzione in atto: « Il processo fon- d B j 1970) che si conclude con briologic~ _del f:'los~, che npete l!= pezzi, PSIUP e PCI, hano portato allo e ·, ar . ' bili I forrnulazionl ordinoviste sulle "vellei11 care una serie di nuove ricette orga- divisione alcuna tra la triade PCI-PSI- stesso paro c: tà" e "timidezze" di "organizzazione risultato: fregatura solennc per damentale di una rivoluzione consiste le seguenti memora nizzative alla sclerosi dei partiti rifor- PSIUP e potrcmmo allungarc l'elenco [ ... ]_ nella comprensione da parte del. « Il problema attual~ non è quelle autonoma della classe operaia" e simila classe operaia! Ecco, in poche pamisti. con le sigle « extra parlarnentari •. Ma role, la realtà della "diversità" tra il la classe dei compiti che nascono dal- di sott~arre il proletanato al dom1ru'? li banalità? Noi non eravamo e non Ad ogni, più o meno occasionale, ri- questo, evidentementc, è di poco conla crisi sociale, nell'oril".ntamento fatti- del cat?1tale per sottopor!o a quello di siamo certo contrari all'ultroctntrizlisveglio dell'azionc delle masse, costoro to per gli apprcndisti strcgoni del so- PSIUP e il PCI; ecco il senso meschi- vo delle masse secondo il metodo de- una élite esterna e perciô burocrarica smo, cioè al centralismo rivoluzionano della presunta "rottura di equiplaudono allo « spostamento (automa- cialismo a sorprcsa del « Manifesto ,. ! libri" ! gli avvicinamenti successivi. Le singo- (seppiamo bene c~e npo dt soaalism'? rio! Proprio per questo abbiamo semtico) a siiùstta,. e si fanno in quattro L'importante è che, per tutti sulla le tappe del processo rivoluzionario, puè,. nasce1;e da _ciô/ ~a è quello di pre denunziato corne reezionerio lo per rinnovare le vecchie pratiche orga- stessa via, si possa scantonare di tanto consolidate dal succedersi di certi par- stu~i.are gli embrioni di org~ione sport pscudo-estremista di retrodotore nizzative: qtiesto perché concepiscono titi ad altri, sempre più estremi, espri- ~liuc~ a~tonoma del prcletariato so~- la degenerazione della III Intemazioin tanto a sinistra: il resto verrà <la 1 << » l'azione di massa corne fattore di pcr sé sé. Si parte, in questo caso, da un mono la spinta crescente delle masse n nell ultimo secolo e poi scom~~s!, nalc: sport _ forse hobby? _ cui verso sinistra [ ... ] •. Ovviamente, in per ~1c~rca~~c le cau~e e le possibili- si dcdica tutta 0 una gamma di diletdetenninante, e il Partito corne semplice modo di intendere la collocazione di I struttura organizzativa chiamata a mo- classe delle forze politichc che si lilinea di pdncipio non esiste affatto tà di rtpenzione e di generalizz~ione tanti, che va dai pretesi difensori delcontinuità di posizioni tra le " varie nel capitalisme avanzato, nonché 1 _rap- l'invarianza di un marxismo di fatto dellarsi su tale azione, recepcndone la mita a fotografare le posizioni di schiespinta "autonoma" in forme scmprc ramento, cd a fame, in senso del tutto Chi non comprende queste elemen- forze (sempre più radicali) della sini- porn che _queste form~ di .or~~izz:i- volgarmente sofisticato con additivi nuove, e tanto meglio quanto più pos- riformista, una classifica di merito: tari conclusioni del marxismo puo be- stra » e il Partito, correndoci in mez- zione (soviet ed esperunenu. similari) proudhon-bakuniniani, fino ai "maoisivamente cd « clasticarnente i.. Per es- più a sinistra l'un partito, '!'eno l'al!ro. nissimo fare corne i "teorici" di Lotto zo la barricata vera c propria del pro- debbono mstaurare col Pa_ttlto, vrsto sti francesi", i quali non possono pesi, il pcricolo è che al momento buono Si giunge, da questa gen1ale applica- Continua, Pottre Optraio e soci che gramma marxista, che è uno e vive in anche esso corne elemento _mt~rno alla raltro "condannare" il Che fort? in il "contenuto politico", già tutto pr~ zione dell'analisi... marxista, a sperarc cianciano di un PCI-1945 diverso da una organizzazione unica, per cui è classe. In questo contesto il ntorno al quanto anticipazlone del corso steliniesente nelle masse in movimento, noq che dalla· diversità di collocazionc di quello attuale, allora si in grado di es- legittimo dire: « Chi non è con noi Che [are? non serve a n_ulla, 0 megho no, o in quanto codificazione di pot1'0Vi la sua esprcssiooe organizzativa per sé stessa si possano originare spo- sere un partito rivoluzionario, e non è contro di noi •; ma è anche vero serve solo ~ darc per riso~to ';ln pro- pulismo orientait (intelligcnti accuse derivata. A questo si riduce il ruolo stamenti di forze tali da dar luogo vedono corne proprio in quegli anni, che le masse si avvicinano al Partito, blema che m realtà è all ordme d1 di origine tribunista), ma vi denunzia. politico del Parti to e il suo rapporto automaticamente alla nascita del Par- e in forza di una risposta apparente- nella fase di surriscaldamento, bru- giorno da olt':' _un secolo e che pe · no corne "sorpassata" proprio la condialettico con le masse! Non stupiscc, tito che sarebbe il primo della classe mente "più dura" alle esigenze della ciando una gamma di esperienze che mane tutt<?ra imsolt? •. . futazione anticipata del democratismo perciè,, il mito, agitato da questi "neo- di questa bella compagnie (non a caso massa operaia (le famose "armi in pu- le portano sempre più a sinistra, nel Co!D~ sr vede, gli elem~t1 labor- borghese stalino-maoista ... tnarxisti", delle giornate del luglio '60 il "Manifesto" e gli altri gruppetti par- gno" dei partigiani tanto vagheggiate senso di avvicinarle al riconoscimen- laburisri del Nuovo fSI!:7P r1pet~ano Gli eredi del PSIUP, comc pure il o dell'autunno caldo del '69 quali lano di forze della sinistra cxtraparla- al presente dai signorini da salotto ex- to che nessuno dei tanti partitoni e ~a~pagallescame?te 1 .P1u. ~an~i mo- PSU francese solidarizzeranno sempre ' traparlamentarc) esso abbia compiuto, partitini del riformismo è in grado ttv1 luxemburgh1aneggiant1 già illustrancl migliore dei rnodi possibile, la sua di prospettarc una soluzione adegua- ti dal solito Lclio Basso, con in più funzione di puntello indispensabile del tamente rivoluzionaria ai « compiti che la punterella pannekockiana (Pann~ ( continua o pog. 6) capitale. Non essendo in grado di in- nascono dalla crisi sociale », e che quetendere la natura e l'azione dialettica sta capacità è solo del Partito coerendell'opportunismo per rapporto alle si- temente marxista. Il riconoscimento tuazioni, qucsti bei tomi vcdono tutta del ruolo unico ed insostituibile, inE' uscito il nr. 141, 1-14 gtnnoio 1973, del quindicinole la storia dei partiti (naturalmente ... confondibile, del Partito rivoluzionario "di sinistra") corne un'altalena conti- è certamente per le masse operaie il nua ed indecifrabile: un PCI duro nel punto non di partenza, ma di appro'45, già più molle nel 46', di nuovo do. Ma questa constatazione, invocaNell'articolo su « La cr1s1 agraria svela la menzogna del "comunismo cbt comprendt i seguenti,orticoli: duriccio nel '48, poi sonnacchioso sino ta da tanti ultrasinistri per giustificare russo" » apparso nel nr. 24 del 1972, dicevamo che la tabella illustrante al ',53 per impennarsi ancora nel '60, I' "intermcdismo " conciliatorc tra par- Pocifismo sociale e dtmocrotismo al strvizio del copitolt; la percentuale della produzione agricola commercializzata dipendente dallo e via dicendo, e, accanto ad esso, un titi riformisti di massa e movimento - Dol congrtsso di Tours ol XX Congresso dtl PCF; Stato dava un'idea falsa del peso specifico della produzione porcellare PSI meno duro, ma pur sempre più a rivoluzionario, sta nel sottolineare tut- "Lutte Ouvrière" e lt tlezioni; privata sui totale della produzione agricola russa, peso assai più importante sinistra del PSDI, cd un PSIUP che, t'altra cosa: la neussità che allo svoldi quello che la suddctta percentuale non lasciasse suppone. - Piccola borghesia di ieri t di oggi; a sinistra, sorpassa tutti prima di scom- to storico della crisi sociolt il Portito - Cosi giovani, e già opportunisti! Questa affermazione trova piena conferma a.el scguentc spccchictto che parire dalla scena. Se ne parla semprc, arrivi con lo sua prtcisa fisionomio, - L'imperiolismo e le moterie primt; ricaviamo da 4( L'Economie de !'U.R.S.S., Annuaire Statistique, Moscou tale da poter fungere da forza cen1969 »: - Vitolità della porcello cholcosiona; tralizzatrice rivoluzionaria. Solo a pat- Critico milrxista dtl diritto. to di non aver prtcedtnttmtnte conParte dell'azienda ptrsonale ausiliariadti contodini t optroi ntlla produ( 1) Il volume in questionc, a firma fuso il proprio programma e la prozione totale e negli acquisti do porte dtllo Stato dti prodotti 11gricoli (in 96): di Walter Tobagi, è stato edito ne! pria organizzazione con le altre forze, Ahbonomento cumulotivo con la rivisto teoria interntJZionolttrimestralt Prodotti "ProgrammeCommuniste", Lirt J.000, do vtrsort sul conto correntt postait '70 da Sugar. Lo spazio a noi dcdicato peggio se "affini", il Partito puo gioPorte nello Parte negli non poteva essere che ridotto, e co- varsi del dinamismo in atto nelle masproduziont totale J/4440 inttstato a "Il Programma Comunisto11, cosello postait 962, Milono. stellato ocquisti statoli da amenità corne: « Bordiga se per imprimergli la giusta velocità aveva un atteggiamento settario, con- e la giusta direzione. Al contrario, ta· 1940 1967 1940 1967 cedendo possibilità di alleanze alla ba- le dinamismo non si inventa o si Cercali . 12 se, ma non ai vertici • (grazie!), op- crea con alcuna intesa organizzativa; 2 J Barbabietola da zucchero . 6 E' in corso di distribuzione il n" 4 de El programa comunista, supple- pure: « I bordighisti ( ... ) si dedicano non si tratta di originare il moto, ma 6 Girasole tlltnto in lingua spagnolo del prestnlt periodico, con il uguentt sommorio: quasi esclusivamente allo studio per I di guidarlo. « Si potrebbe pensare che 11 2 5 preparare dei quadri perfetti da usarc questi movimenti [gli "affini"J, una Patate 65 63 37 19 - Chi siamo t che coso vogliomo. "Iütorno al 'totolitMismo' rivoluzionorio". il giorno della rivoluzione i., giorno volta iniziati, creerebbero una situa-, Ortaggi 48 che, naturalmente, « non verrà mai pcr zionc di instabilità del poterc statalc - Morxismo t questione sindocole (continuoziont e fine). 41 2 Carne - Lo sciope,o di Vigo. essi, <lai momento chc il futuro della in cui l'assalto a fondo del proletaria72 38 37 4 - Portito comunisto e sindocoti nello dittotura proletorio (da 11Terrorismo t rivoluzione dipende dalla soluzione di to potrebbe inserirsi eflicacemente, e Latte 77 38 34 4 questo problema: Il Movimento stu- cio è anche possibile; ma non bisogna comunismo", 1920, di Leone Trotsky). Uova 94 63 93 19 dcntesco è l'ala sinistra del movimcn- dimcnticarc che in questa seconda faLana Le stzioni cht non obbiono rictvuto qutsto nostro bolltttino spognolo to opcraio, oppure il nucleo del par- se i pcggiori nemici sarebbero i rivo39 20 24 13 fit /ilCciono ricbiesto alla "'4Z)one dt Il programma comunista. tito rivoluzionario? ,. (p. 150). tuzionari del movimento precedente Non esistono rivoluzionarii a metà Lo spazlo a slnlstra j Nota integratlva , 171 ol. lie 1ur 1 12. H !1. leot,olo) !2. Ei. ~,. 18. p. 2 12. lO. rtlle) 1,30 !3,30 ...... 2. ' 32 •llo a la !dia· ttorl 9. erdl iano 59 tl Il e Il f, ,..... e Il - /'l,B - .1;1 - Crlsi di equllibrlo 1 1 e funzlone de part to ·. 1 STAMPA INTERNAZIONALE VITALITÀ DELLA PRODUZIONE PARCELLARE COLCOSIANA le prolétaire - ' l • :~ pag:na (continua "4 pag. 5) con l'economicismo-operaismo spontaneista, anche e specialmente quand'esse riveli più chiaramente la sua natura populista esaltando l'« autosufficienza» rivoluzionariadella spontaneità non solo operaia, ma piccolo-borghese, studentescs, sottoproletaria. DaI loro punto di vista, è più che comprensibile, trattandosi di inguaribili centristi, pallide derivazioni dell'ILP, della SAP e simili spettri dell'antico Bureau di Landre, ed essendo quindi loro fun. zione - non importa quanto consapula - quella di impedire il superamento, da parte delle avanguardic ricongiungentisi al programma importato dal partito rivoluzionario, del carattere tradc-unionista, quindi borghese, del movimcnto opcraio corne talc, interne cioë al sistcma mercantile e salariale. Di fatto, questa gente - con i compari antiautoritari ed operaisti pretesi ultrasinistri - va alla ricerca della "prcfigurazione del socialisme" nella lotta economica operaia (consi- gli, controllo di fabhrica, ecc.), cosl 1 Come abbiamo detto nel precedente articolo, faremo qui riferimento a personaggi anticomunisti non solo di fatto (corne sono i già menzionati responsabili della CGIL e CGT), ma anche a parole (il che non si puè dire per i primi, i quali demagogicamente si richiamano al comunismo di cui da gran tempo hanno fatto strame), e che sono loro cornpari nella nobile arte di pugnalare alle spalle la classe operaia e crocifiggerla sul cruento Golgota dell'economia nazionale. Speriamo che tutto questo risulti evidente dalle citazioni, qui riprodotte, del bonzo brasiliano Ary Campista, presidente della Confederazione Nazionale dei Lavoratori dell'lndustria (CNTI) del Brasile. Il sig. Campista, burocrate in capo di quell'or~anismo parastatale, ci offre il nbuttante spettacolo di una contesa col suo collega statunitense, il ben noto gangster George Meany, presidente dell'AFL-CIO; è in palio il trofeo di « rniglior servitore della borghesia », vivissimamente ambito dai confratelli Lama, Séguy ecc. Per conto nostro, proclamia. . . . . . . , . mo d'altra par!e a questi sudditi dell'iniziatioa mdiv,duale, dell « asti- devoti di S.M. Il Capitale che con nenza », dell'amore del riscbio ecc. ecc! piacere riconosciamo Ioro il pieIn te?ria,. egli do~rebbe di~porre in no diritto di fregiarsi del titolo proprio d, un capitale suffic,ente per di « più borghesi della borghel'acquisto di impianti e materie prime sia ,. titolo a cui fanno onore con e l'anticipazione dei salari. In realtà, la l~ro comune attività a benecià che solitamente si cbiama capitale ficio della conservazione e perpefisse, came gli impianti, oiene aggre- tuazione dello status quo. gato all'impres« o con gli investimenti Ecco che, per sbalordire il sig. statali o col risparmio esterno, mentre Campista, Mr. Meany propone per quanta riguarda il capitale liquida l'aumento dei salari di tutti i lada anticipare per materie prime e sa- voratori delle aziende situate allari, egli, grazie ell'interuento della l'estero, cosl da equipararli a stato, lo ottiene dalle banche purché quelli dei Iavoratori americani. dimostri di essersi "aggiudicati" i la- Internazionalismo proletario? si vori dando in garanzia i mandati di chiederà sconcertato il Iettore, pagamento. In altri casi avviene cbe, cui noto il background politico attrauerso leggi speciali, came quella di Meany. Ma non c'è proprio pe« a f avare» del Mezzogiorno, lo stato 1 ricolo che Meany abbia fatto un finanzi (anticipi, o obblighi le banche improvviso e strabiliante voltaad anticipare) le operazioni di un« faccia in senso contrario a quelmassa di af}aristi borghesi legati da lo che vediamo di solito: le cause vincoli di parentela, clientela o asso- di questa presa di posizione venciazione, agli uomini politici e agli alti gono spiegate con cristallina burocrati prosperanti nella selva sel- chiarezza dal suo concorrente vaggia del potere centrale o periferico. brasiliano: In tutti questi modi la classe im« E' fin troppo evidente I'intenprenditrice non solo non ci perde nu/la zione di G. Meany... : col pretesto a sostenere la meccbina ponderosa del- di promuovere una campagna lo Stato, ma ne ricaua un utile non per la parificazione salariale tra accompagnato dal minima riscbio, e di- le fabbriche degli USA e quelle sogna investirc e far invcstire di più! Al massimo, si discute sui modo e sulla misura in cui farlo. Da parte sua, la Banca d'Italia pubblic11 uno studio inteso a fornire gli elementi di una valutazione degli investimenti finanziari in Italia da/ 1949 al 1971; da esso, orrore!, risulta che il risparmio investito in obbligazioni .e in -a:âoni ha subito ne/ periodo 196271 notevoli perdite. In particolare, chi avesse investito in titoli azionari il suo risparmio nel 1963, avrebbe subzto una perdita del 12,4% disinvestendolo nel 1964 e perdite oscillanti fra il 2,48 e il 9,92 per cento disinvestendolo negli anni successivi. Infine l'ISCO, cioè l'Istituto per lo studio della congiuntura, informa che il grado di utilizzazione degli impianti produttivi è stato mediamente del 76,5% nel 1971 e del 75% nel primo trimestre di quest'anno; in altre parole, gli impianli sono stati utilizzati solo per tre quarti. Basterebbero questi elementi per dimostrare cbe il grande cruccio dei borghesi è di non ottenere dagli investimenti profitti adeguati, e che lo sforr.o dei cosiddetti pubblici poteri è di convincere i risparmiatori a favorire il vero scopo perseguito dalla produzione capitalistica, che è di espandere il meccanismo generatore di plusvalore, non qucllo - come si pretende - di accrescere I'occupa:r.ione operaia, la quale puà rimanere stazionaria o perfino diminuire non malgraclo ma proprio per effetto degli investimenti. Per ottenere questo scopo, l'imprenditore moderno non si affida più come nella realtà (in parte) e nella leggenda (soprattutto) degli anni verdi del capitalismo - alle supreme virtù è spone di una leva patente per sjruttare ulteriormente la classe dominata. Quest'ultima, da un lato, vede aumentare il costo della uita man mana che « produce » - ed è la sola a "produrre" - gli investimenti da tutti ricbiesti (e, per colmo d'ironie, è accusata d'essere la causa prima de/l'inflazione, il cbe, come Marx ha dimostrato più di cent'anni fa, è [also e bugiardo), dall' altro è soggetta ad uno sfrutta· mento crescente nella stessa misura in cui gli investimenti aumentano la produttività del laooro, e soggiace sempre più alla minaccia di un'occupa- zione proporzionalmente minore. Se dunque le organizzazioni sindecali annunciano scioperi e manifestazioni di protesta contra "l'inadega«. tezza" degli inuestimenti pubblici e lo scarso incentioo a que/li priuati, il loro obiettivo non puo essere cbe di imbrigliare il proletariato e dirigerlo verso la collaborazione con la classe e lo Stato borgbese, ostacolando in tutti i modi la ripresa della sua lotta classista. Questa ha invece per presupposto la riuendicazione di un più alto salario, di una giornata di lavoro drasticamente ridotta e della corresponsione di un salaria pieno ai disoccupati, da ottenere attrauerso l'estensione degli scioperi indipendentemente da qualunque riguardo agli interessi delle aziende singole e della grande aziend« anonima cbiamata economia nationale, ai suoi « risparmi », ai suai inoestimenti, ai suoi profiui, sotto la guida di organizzazioni economiche operaie centra- lizzate e centrelizzatrici, unicamente ispirate ai principi della lotta permanente di classe contra il regime borgbese di sjruttamento della [orza lauoro e decise a spingersi oltre fino a distruggerlo, perché animale e dirette da! partita della rivoluzione e della dittatura comunista. Ogni altra lotta, ogni altra parola d'ordine, ogni altro genere di organizzazione, serve soltanto a ribadire le catene della schiavità salariale! NOSTRI LUTTI : JARIS FERRADINI Con profondo dolore siamo costretti ad annun:r.iare l'improvvisa scomparsa di un altro coraggioso e fedelissimo militante, il comp. Jaris Ferradini, della seziont di Genova. Figlio di uno dei primi iscritti alla Frazione Comunista Astensionista nel 1919, il cui nome figura /ra i delegati della stessa frazione ai congressi di Bologna e di Livorno, egli era stato a sua volta uno dei primi, nell'immediato II dopoguerra, ad iscriversi al Partito, e in esso aveva militato con incrollabile ferme:r.uz in tutti questi anni, sempre sulla breccia, mai stanco di dare il più e il meglio di se steuo, caro al ricordo di tutti i compagni che trovavano in lui l'entusiasmo, la decisione e il calore di chi ha legato per sempre la propria vila alla causa del/' emancipazione proletaria. E' un altro grave lutto per il Partito, è un altro compagno della Vecchia Guardia che ci lascia. Possano i giov11ni riprenderne con la stessa te1U1Cia e serenità la gloriosa bandiera! l <·:~ 1 CANI DA GUARDIA. DEL CAPIT ALISMO corne in quella politica (partito chenon-è-più-un-partito-nd-scnso-tradizionale-del-termine, ecc. eec.), Che le rivendicazioni cconomichedi per sé non vadano oltrc il quadro capitalistico, che il partito debba conformarsi aile esigenze di una lotta sempre più dura e "totale", che l'unica via al socialismo sia la dittatura del prolctariato, classe diretta dal suo partito ... : tutto cio per i centristi cosl corne per 1tli estremisti infatili che fanno loro da servi sciocchi è Cabala e Talmud. II loro compito è di far balenarc agii occhi degli operai le "concrète realizzazioni" di autoemancipazione... in fabbrica o ne! quartiere (con le mitragliatrici borghesi aile costole, ma che importa? Il popolo è forte: vincerà!). Mentre il riformista opta per le riforme corne alternativa alla rivoluzione, il centrista chiama riuoluzionarie le riforme. Questa è l'opera pretesa "antisocialdemocratica" del PSIUP e dei suoi disœndcnti: opera profondamente, globalmente anticomunista! GLI INVESTIMENTI NON SONO UN « BENE COMUNE» Dl OPERAI E CAPITALISTI Un ennesimo attacco alle condizioni di uita e di lavoro della classe operaia è in corso ad opera e nell'interesse della borghesia italiane e grazie al concorso dei suoi laccbé. Il documenta presentato il 28 novembre ai sindacati dei lauoratori dal capo del governo preoede un primo piano di investimenti di 5500 miliardi di lire circa per il potenziamento dei parti e delle f errouie, per la costruzione di scuole, per gli inuestimenti ordinari da affidare alle regioni, per l'accelerazione dei progetti in corso ne/ Mezzogiorno; e un seconda piano di investimenti delle partecipar.ioni statali per circa 12.000 miliardi di lire da realizzare net periodo 1972-76. Per entrambi, il governo chiede la collaborar.ione dei sindacati e dei lavoratori. A sua volta, la Federazione CGIL, CISl, UIL « ha espresso un duro giudizio su/le gravi posizioni esposte da/ governo » cui hanno fatto eco gli organi di stampa dei demo-comunisti e socialisti. In coro, essi protestano sia perché « il gaver.no non ha realizzato interventi di azione pubblica diretti ed idonei anche a stimolare gli investimenti privati », sia perché « le decisioni di investimento delle partecipazioni statali non sono adeguate aile necessità di sviluppo dell'occupazione ». Il durn (?) giudizio dell'opportunismo sindacale e politico esprime dunque un concetto sostànzialmente comune a quello espresso dal governo: bi- . 11 gennaio 1973 • N. t~~~ IL PROGRAMMACOMUNISTA & esistenti all'estero, vuole impe- petto, sbuffa tre volte e rimette dire l'uscita di capitali e fabbri- la Iingua in resta, dimostrando 1 che dal suo paese ». di non voler lasciarsi battere nelQuindi niente intemazionali- la sua crociata per la difesa delsmo, ma un piano allucinante e l'economia naz10nale brasiliana mirabolante per salvare l'econo- - il cui processo di inaudita mia nazionale americana con la estorsione del lavoro operaio è elevazione del salaria dell'ope- cinicamente battezzato col nome raio extra-americano, elevazione di « sviluppo » -; dopo aver rimirante non a diminuire l'enor- cordato che la CNTI stava ferma me plusvalore estorto a quest'ul. ne! suo proposito di non mantetimo specie dai capitalisti yan- nere legami di sorta con organikee (si pensi ai cosiddetti paesi smi sindacali internazionali che sottosviluppati, ove il supersfrut- auspicano misure protezionistitamento dei proletari indigeni è che nei paesi industrializzati, a effettuato principalmente dalle fi. detrimento delle esportazioni liali Iocali degli enormi comples- brasiliane, senza dilungarsi più oltre sbraita: si USA), ma per svalutare relati« I sindacati brasiliani desidevamente il salaria deHo stesso rano consolidamento dello svioperaio nordamericano, il che, luppo il nazionale, ed ogni adesionella mente contorta e mostruosa ne ad un movimento del tipo andi Meany, indurrebbe il capitale nunciato da sindacalisti nordUSA a disinteressarsi dell'ope- americani, rappresenterebbe un raio straniero, giacché questi, tradimento del Paese"· ove quell'incredibile campagna I proletari di Francia ed Italia avesse successo, non spremereb- paragonino le dichiarazioni di be più il sudore più a buon mer- Campista e quelle di Séguy e Lacato e quindi più suscettibile di ma: vi è in tutte l'identica invooffrire più pingui profitti. cazione della Santissima EconoMa il sig. Campista non è uo- mia Nazionale, lo stessissimo almo da perdersi per cosi poco; leluia all'Immacolato Paese, col lui, quell'Ary Campista che ave- P maiuscolo, e traggano da va già fatto gran schiamazzo de- questo confronta la conclusione: nunciando la corruzione di « di- non c'è nessuna differenza tra i rigenti sindacali ,. brasiliani ad « comunisti » Lama e Séguy opera della CIA e dei sindacati capi di organismi che, sebbene americani, che aveva trattato derivino, all'origine, dal movil'Organizzazione Regionale Inter- mento di classe del proletariato americana dei Lavoratori da « fi- a cavallo tra il secolo scorso e glia diseredata dei sindacati ame- l'attuale, non per questo hanno ricani » - il che peraltro è vero evitato di subire completamente -, che aveva propugnato la scis- le conseguenze devastatrici di sione dei « sindacati » brasiliani due controrivoluzioni convergendalle organizzazioni sindacali in· ti: quella borghese fascista (e, ternazionali, scissione ratificata peggio ancora, antifascista!) e ne! 1970 dalla CNTI - lui, l'eroe quella stalinista, corne è detto di tante battaglie combattute in ne! Filo di cui si è riportato solunghi anni di « servizio » nella pra un brano - ed il superbonzo poltrona sindacale, al servizio Campista e il « padrino " G. Meadei più vari governi, per lo stret- ny, capi di organismi nati sotto to legame del «sindacato» con lo il diretto patrocinio della borstato - lui che aveva tanto su- ghesia stessa (la CNTI, presiedudato per preservare il proletaria- ta da Campista, è un organismo to brasiliano da ogni movimento ispirato alla legislazione naziointeso ad alleviare •le sue pene, nale del Iavoro, fedele copia delche, infine, si batté sempre acca- la Carta del Lavoro di Mussolini, nitamente per l'estremo sfrutta- promulgata negli anni trenta dal mento del proletariato brasilia- «duce» Getulio Vargas, che dino, in armonia coi « superiori in- strusse i sindacati operai esistenteressi nazionali » - non cade ti - in condizioni precarie, a nella trappola. causa del lavoro di erosione delFurente per il colpo magistrale lo stalinismo -, isfüuendo al loinfertogli da! colle~a statuniten- ro posto dei sindacati integrati se, Campista, picchta i pugni sul nell'apparato statale, sul modello fascista, succursali del Ministero.<'! del Lavoro). ·· Non siamo stati perè finora del tutto equi nella nostra cond.an.·. na: esiste, di fatto, una differen-: za per cul, nei confronti della ri-'.' voluzione e del proletariato, i de- .· mocratici Lama e Séguy risulta,;'l no carogne molto più fetenti dei ~fascistoidi Campista e Meany, ed':: è il fatto che i primi soffondano :j le sfrontate parole dei secondi ;\ con una furbesca aureola « clas- /-' sistica ", usurpando cosl il no-, me del comunismo, il prestigio, di una tradizione proletaria del. ·• la cui distruzione proprio loro - , o, che è lo stesso, t loro predecessori - sono stati gli artefici principali. Mentre Campista difende a viso aperto e a spada tratta gli · interessi nazionali dello stato , borghese, brandendo direttamente la lama contro il proletariato, Lama (con la elle maiuscola) e Séguy, a guisa di esperti toreri.. fanno Io stesso celando lo stocco . sotto la cappa tricolore di una bastarda ideologia democraticoide, di rivendicazioni pseudo-ope. raie, per trarlo fuori al momento giusto e trafiggere con esso a morte - corne già Scheidemann e Noskel - il collo taurino del proletariato, abbattendolo nell'arena della lotta di classe, ove il suo sangue si mesce tragicamente con la sabbia tra gli entusiastici, sadici olé deHa · borghesia... · La rinascita del movimento di classe del proletariato, e, con esso, delle sue imprescindibili or- . ganizzazioni intermedie, passa necessariamente per I'annientamento di ambedue i tipi di agenti della borghesia, cosï corne passa per la ripulsa totale del mito della Nazione, del Paese - verso lo schieramento sotto la bandiera della rivoluzione proletaria internazionale. NOSTRE PUBBLICAZIONI DISPONIBILI Il 18 novembre si è tenuta a Car- un nuovo programma "adatto ai temrara una riunione pubblica sul tcma: pi". Si ricostruisce, al contrario, riaf. « Il programma comunista unica alter- fcrmando la totale e completa validità nativa alla dittatura del capitale ». Si della teoria e del programma marxisti trattava di <lare inizio ad un lavoro corne teoria e programma unici della IN LINGUA 1T ALIANA autonomo di partito sia attraverso pe- rivoluzionc proletaria, e traendo, alla La Sinistra italiana sulla liriodiche riunioni pubbliche e l'inizio luce di questa dottrina e di qucsto nea marxista di Lenin: Ledi riunioni di commento di nostri te- programma invarianti, le lezioni della nin ne/ cammino della rivoluzione L' « Estremisti, sia attravcrso l'intervento nelle storia del movimento proletario e in smo », condanna dei futuri lotte e nelle manifestazioni operaie particolare degli ultimi cinquanta anni . L. 800 che si svolgono nella zona. di controrivoluzione. Queste lezioni rinnegati Il tema, che comprendeva anche una ci danno i càrdini inequivocabili su 0 preparazione rivolur.ionanostra interpretazione del sccondo do- cui il partita di classe deve fondarsi, ria o preparazione elettopoguerra fino ad oggi, è stato svolto le caratteristiche del partito di oggi c rale. (Bilancio del parlaenunciando anzitutto e dimostrando di domani e possono cosl riassumersi: mentarismo rivoluzionario, con una serie di esempi il fallimento 1) Riaffermazione della piena validai dibattiti nell' I nternaziodella prospettiva opportunista chc pro- dità della dottrina marxista contro nale Comunista ad oggi) . L. 800 metteva, dopo la caduta dei regimi fa. ogni "aggiornamento" o deformazione. Chi siamo e che casa voscisti, un'èra di pace, di progressa e II) Rigetto di ogni prospettiva limi- gliamo . L. 150 chc invecc ha dato tutto il contrario tata entre i confini di uno stato e riafTracciato d'impostazione · I di quanto gli opportunisti pretendeva- fermazione che la loua del proletariato fondamenti del comunismo' no: continuazione delle guerre c del- è internazionale; internazionale è la rivoluzionario . L. 700 1'oppressione imperialistica, politica ed strategia, internazionale è la sua stessa economica,su tutto il mondo, intensifi- organizzazione.Rifiuto, dunquc, di tut- ln dif esa della continuità del cazione dello sfruttamento della classe te le "vie nazionali", e riconoscimento programma comunista . . L. 1.500 operaia anche nei paesi capitalistici del carattere borghese e controrivolu- Elementi dell'economia maravanzati, giganteggiare di mostri sta- zionario della teoria del socialismo in xista - Sul metolo dialettali armati · fino ai denti in funzione un solo paese. tico · Marxismo e conoantiproletaria. Il capitalismo è cosl spscenza umana . L. 1.500 III) Riaffermazione piena della teopravvissuto, rafforzando addirittura il ria marxista dello Stato e della non Partita e classe . . L. 500 suo dominio alla scala mondiale, mal- contrapposizione fra dcmocrazia e fa. Classe, Partito e Stato nella grado i tcntativi rivoluzionari del pro- scismo; rifiuto di ogni posizione antiteoria marxista . . L. 500 letariato ne! I dopoguerra, culminati fascista democratoide, e piena accettanella vittoria dell'Ottobre e nella fon- zione della valutazione del fascismo IN LINGUA FRANCESE dazione della III lnternazionale. Ma data dalla Sinistra. è sopravvissuto non per intrinseca forIV) Ammissione inequivocabile che Programme communiste, riza o per aver trovato il modo di risol- la dittatura del proletariato è la ditta· vista trimestrale, abbonavere le proprie contraddizioni che anzi tura del partita comunista mondiale mento cumulativo con il si sono aggravate, ma perché è man- non solo sulle classi abbattute, ma anquindicinale Le Prolétaire L. 5.000 cato nei momenti culminanti l'inter- che sul proletariato e sulle sue orga- La question parleme11taire vento attivo e risolutivo della classe nizzazioni spontanee. dans l'Internationale Comproletaria. E questo mancato interven- V) Riconoscimento che, finché permuniste . L. ,oo to rivoluzionario, che fra I'altro ha dura il dominio capitalistico è imposcostretto a soluzioni parziali, tutte con- sibile una vera « libertà e uguaglianza Communisme et fascisme . L. ,oo tenute nell'ambito borghese, gli stessi delle nazioni »: negazione quindi della Les fondements du communisme révolutionnaire . L. 500 moti anticoloniali del II dopoguerra, teoria della coesistenza pacifica e riafche non hanno trovato e non trovano fermazione della inevitabilità delle Parti et classe . . L. 500 rispondenza nel proletariato delle gran- guerre. La "Maladie infantile", condi metropoli capitalistiche e sono perdamnation des futurs reVI) Riconoscimento che nei paesi cià costretti a subire la volontà del- capitalistici avanzati non si pone il négats . L. 500 l'imperialismo internazionale e della problema dell'alleanza del proletariato borghesia locale, non è dovuto a pre- con gli strati intermedi di piccola bortesi cambiamenti di natura della classe ghesia, contadini ecc., ecc. che potrà IN LINGUA TEDESCA proletaria, ma al fatto che essa è do- trascinarsi dietro nella misura in cui Die Frage der revolutioniiren Partei minata da organizzazionic da indirizzi dimostrerà di saper pcrseguire senza L. 500 controrivoluzionari che garantiscono, csitazioni le proprie finalità rivoluzio- Revolution und Konterrevocorne garantirono nel 1920, la pace narie. lution in Russ/and . . L. 800 sociale e la conscgnano, mani e piedi Tutte queste affermazioni cardinali lcgati, alla mercè del suo nemico sto- sono state sorrette dallà citazione dei rico. La classe proletaria è vitale in fatti storici che dimostrano la loro dc- IN LINGUA INGLESE senso rivoluzionario solo quam;lo ha duzione dalla esperienza di lotta del T be fundamentals of revolutionary communism . . L. alla sua testa il partito marxistli. Si po- movimento comunista internazionale e nc quindi il problema della ricostitu- del proletariato rivoluzionario. E' quczione del vero partito di classe, c del sta continuità chc distingue la Sinistra IN LINGUA SPAGNOLA suo trovarsi alla testa della classe pro- Comunista e il nostro partito, e ci dà letaria, senza di chc ogni lotta, per il diritto di affermare che noi siamo il Los fundamentos del comunismo revolucionario L. quanto gcncrosa, non potrà avcrc al- nudeo ciel vero partito di classe, percuno sbocco risolutivo. Ma il partito ché, al di là di noi stcssi corne singoli, non si ricostituiscc né con la conilucn- il partito rivoluzionario non potrà non IN LINGUA PORTOGHESE za degli attuali gruppetti cxtraparla- fondarsi su qucste granitiche basi c Tese1 caracterîsticas do Parmcntari, né sulla hase della ricerca di rivcndicarne l'infrangibilccocrcnza. tido L. 400 DISTI autl =·~ f:rl - d Per 1 una, i zioni vono, comp sta pi è tan nos tri to pii quelli soluzi mia. di q\11 peBJUI at.qpU tologi in ogJ Con Sedi di redazioni Un< da Q1 ASTI • Via Il. Martino, 20 lnl il lunedi dalle ore 21. MUSS4 BELLUNO • Via VIUorlo Veneto 171 aperta martedl dalle 21 ln pol. BOLOGNA • Vlcolo de' Pepoll, 8/c il venerdl dalle ore 21. va. RIUNIONI PUBBLICHE '1 - CASALE MONf-'ERR•• Cevour • la domenica dalle 10 alle t2. CATANIA • YI• Vlcenza, 31 lnt. H la domenlca dalle 18 alla 21. il lunedl dalle ore 20,30. CIVIDALE DEL FRIULI • via M•tleot· Il, 8 (vlclno al Ponte del Diavolo) il martedl dalle 20,30 aile 22. E• CORTONA • CAMUCIA • Via R. na, 78 il venerdi dalle 18,30 ln pol. CUNEO • Via Fo... no 20/A tutti i sabati dalle 15 aile 18. e; volta uscin mica più fc smen1 perve trasci no al do CCI Tut si va: gica : sono nie t mente delM ridio1 moiti FIRENZE • Vlcolo de' Cerchl, 1 p. 2 la domenlca dalle 10 alla 12. probl, che, c profit FORLI' • Via Merlonla, 32 il martedl e giovadl alla 20,30. i "fra GENOVA • Via Bobblo, 17 (corUle) la domenlca dalle 9,30 aile 11,30 il mercoledl dalle alla 23,30 ~C! nomii 20,3P. IVREA • Via Corte d'AUIN, il glovedl dalle 21 ln p_ol. 1 MILANO • Via Blnda, à/A (pueo carralo, ln fondo a d•tra) aperta a simpatizzanti a lettorl lunedl dalle 21 alle 23,30. NAPOLI. Via S. Glov. a Carbonara, 111 martedl dalle 19 alle 21. giovedl dalle 19 alle 21. RAVENNA • Via S. Vllala, 11 la domenica dalle 10 alle 12. REGGIO CALABRIA • Via LI•, 32 (cortlle a aln.), Rion• S. BruMllo il g1ovedl dalle 17 alle 21, e la domenica dalle 9 alle 12. ROMA • Via del Rell, 19 A (•dlacente P.le Verano) domenica dalle 10 alle 12. SCHIO • Via Mazzini, 30 aperta a simpatizzantl e lettori il sabato dalle ore 15 alle 19. TORINO • Via Calandra, 8/V aperta il mercoledl e il venerdl dalle 21 alle 23 TRIESTE • Via Luclanl t (Il plllllO a alnlatra) mercoledl dalle 20,30 in pol, giovedl dalle 17 alle 20. UDINE • Via Anton Lazzaro Moro, 59 aperta a lettorl e slmpatlzzantl Il martedl dalle 18,30 elle 20,30 e Il venerdl dalle 16 alle 22. VIAREGGIO • Via Aurelia 70 (Varf. gnano) la domenica dalle 10 alle 12 e Il giovedl dalle ore 21,30. ,oo Direttore responsabilc ANGELO BENEDETTI Vice direttore BRUNO MAFFI Reg. Trib. Milano n. 2839/'53·189/'68 lntcrgraf • Tipolitografia Via Anfossi, 18 - Milano separ sano decre inten Nel centu mond che 1 tizzarl dell'" simul di in1 sta,gn negli una 1 una t zione persh si, so den ta la Ru tali 1 rebbe No1 senso mine. prem1 sioni si alt sado ciali to pr nah p svalu1 ri valu nese 1 scamc del N, taglie ra, se i cos quale momc alla cl stra", se pr, questi cioè 11 E' i o sern le gra mond re il capita anercl smo ------------··-···--------·--------- 1 anni. t