Adempimenti e lavori di adeguamento degli impianti tecnologici del Teatro “Trianon” RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO 1 INDICE PREMESSA PARTE PRIMA: STATO DI FATTO PARTE SECONDA: ESITO DELE VERIFICHE EFFETTUATE PARTE TERZA: INTERVENTI DI ADEGUAMENTO PREVISTI 2 1. Premessa La presente relazione tecnica si riferisce agli adempimenti e ad alcuni lavori di adeguamento alla normativa di settore degli impianti tecnologici, tra cui quelli elettrici, presenti presso il teatro “Trianon” di Napoli. Gli interventi che di seguito verranno descritti saranno realizzati per ottemperare, tra l’altro, anche alle prescrizioni della C.C.V.P.S. del comune di Napoli e, per quanto attiene l'adeguamento antincendio, a quelle riportate nel progetto approvato dal Comando Provinciale dei VV.F. di Napoli in data 13 giugno 2016. Sarà cura della impresa esecutrice dei lavori provvedere, al completamento delle opere, alla redazione degli elaborati AS BUILT di ciascun impianto riportanti la tipologia, la esatta collocazione e distribuzione delle tubazioni, delle canalizzazioni, dei cavi, degli schemi ecc. nonché l’ubicazione dei locali tecnici e delle apparecchiature in essi contenuti. 3 2. Riferimento normativo D.M. 19.08.1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. Lettera Circolare prot.n. P880/4122 sott. 54/3C del 18/08/2006 del Ministero dell'Interno Dipart. dei Vigili del Fuoco – La sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili: strumento di verifica e di controllo. D.M. 07/08/2012 - Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151 D.P.R. n. 151 del 01/08/2011 – Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti amministrativi relativi alla prevenzione degli incendi. D.M. 14/01/2008 – Nuove tecniche per le costruzioni. D.M. n. 37 del 22/01/2008 - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. D.M. 16/02/2007 - Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione. D.M. 09/03/2007 – Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. D.M. 09/05/2007 – Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio. D.M.10/03/2005 – Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d'incendio. D.M. 15/03/2005 (modificato dal D.M. 25/10/2007) – Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo. D.M. 21/06/2004 – Norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura. D.M.03/11/2004 (agg. D.M. 06/12/2011) – Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente 4 alla sicurezza in caso d'incendio. D.M. 31/03/2003 – Requisiti di reazione al fuoco dei materiali costituenti le condotte di distribuzione e ripresa aria degli impianti di condizionamento e ventilazione. D.M. 10/03/1998 – Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro. D.M. 12/04/1996 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati a combustibili gassosi. D.M. 30/11/1983 – Termini, definizioni e simboli grafici di prevenzione incendi. Norma CEI 3-14 - Segni grafici per schemi Norma CEI 17-13 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per Bassa Tensione: apparecchiature soggette e prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prova di tipo (ANS) Norma CEI 20-20 - Cavi isolati in Polovinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750V Norma CEI 20-22 - Prove di incendio sui quadri elettrici Norma CEI 20-35 - Prove di non propagazione Verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato Norma CEI 20-37 - Prove di resistenza al fuoco dei Cavi Elettrici Norma CEI 20-40 - Guida all’uso di cavi a bassa tensione Norma CEI 20-45 - Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastometrica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1kV Norma CEI 23-3 - Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti Norma CEI 23-9 - Apparecchi di comando non automatici per installazione fissa - Prescrizioni generali Norma CEI 23-44 - Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente Norma CEI 23-54 - Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 2-1: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori Norma CEI 23-56 - Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 2-3: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori” Norma CEI 64-8 V3 ediz. 2011 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua 5 Norma CEI 64-8/7 sez. 751 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua” – Ambienti a maggior rischio in caso di incendio Norma CEI 64-8/7 sez. 752 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua – Impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di intrattenimento Norma CEI 64-50 - Guida per l’esecuzione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e trasmissione dati Norma CEI 70-1 - Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) Norma UNI 10380 - Illuminazione di interni con luce artificiale Norma UNI EN 1838 - Illuminazione di emergenza Norma UNI 11222 e CEI EN 50172 - Sistemi di illuminazione di emergenza” D.M. 22-2-1996 n.261 - Regolamento recante norme sui servizi di vigilanza antincendio da parte dei vigili del fuoco sui luoghi di Pubblico Spettacolo Norme UNI 9795 ediz. 2010 - Sistemi fissi automatici di rilevazione e segnalazione allarme d’incendio CEI-EN 62305 - Protezione contro i fulmini” CEI EN 62305-1 “Protezione contro i fulmini: Principi Generali CEI EN 62305-2 - Protezione contro i fulmini: Valutazione del rischio CEI EN 62305-3 - Protezione contro i fulmini: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone CEI EN 62305-4 - Protezione contro i fulmini: Impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture 6 PARTE PRIMA STATO DI FATTO 3. IMPIANTI TECNOLOGICI DI SERVIZIO PRESENTI PRESSO IL TEATRO 3.1 Impianto di climatizzazione, ventilazione e trattamento aria La climatizzazione dell’intero plesso avviene attraverso: un gruppo centralizzato a pompa di calore, alimentato elettricamente, a ciclo reversibile del tipo aria/aria composto da un gruppo motocondensante della potenza in riscaldamento pari 243 Kw e in raffrescamento pari a 227 Kw con fluido refrigerante non infiammabile e non tossico; una unità di trattamento aria composta da una sezione filtrante/ventilante, batteria di riscaldamento, batteria refrigerante ed accessori vari di regolazione e controllo; un estrattore centrifugo cassonato. L'impianto è ubicato in un apposito locale ad uso esclusivo realizzato con strutture di separazione di caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a REI 60 e con accesso diretto dall'esterno. L'areazione di questo locale è del tipo naturale ed avviene tramite elementi finestrati la cui superficie risulta non inferiore a 1/20 della superficie in pianta del locale. Le apparecchiature ed i relativi dispositivi di sicurezza, regolazione e controllo, sono tutti muniti di marcatura CE e di attestato di conformità ai sensi della direttiva 90/396/CEE del 20/06/1990. Le condotte di distribuzione e ripresa aria sono realizzate in materiale di classe 0 di reazione al fuoco e le tubazioni flessibili di raccordo sono di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. 3.2 Impianto elettrico e di messa a terra. L'energizzazione elettrica del teatro avviene tramite una propria cabina di trasformazione MT/BT di potenza pari a 125 KVA alimentata a 9.000 V, ubicata in un locale ad uso esclusivo costituente compartimento antincendio con accesso al locale utente dall’interno attraverso porta REI. Tale cabina è stata realizzata nell'anno 2002 e utilizza un trasformatore isolato in resina rispondente alle norme IEC 76 - CEI 14-4- DPR 547/55. L’alimentazione delle diverse utenze ha origine da un quadro generale di BT, posto al di fuori del locale utente, dal quale si diramano diverse linee alimentanti a loro volta i sottoquadri di zona ubicati ai vari livelli del teatro. Ciascuna linea risulta protetta da interruttori magnetotermici e/o magnetotermici/differenziali ad alta sensibilità e la distribuzione avviene mediante cavi FG07 a 7 bassa emissione di fumi tossici posati su passerelle metalliche distribuite lungo i corridoi di servizio sistemati in tubazioni in PVC in opera in parte sottotraccia e in parte a vista con grado di protezione IP55. La protezione contro i contatti indiretti è assicurata da un impianto di dispersione costituito da una rete di terra ad anello chiuso realizzata con corda di rame nuda, interrata e a vista, di sezione pari a 35/50 mmq ed è unico, sia per la media tensione che per la bassa tensione. L’anello è collegato a dispersori verticali in acciaio zincato del tipo a picchetto della lunghezza di m.1,5. sistemati in altrettanti pozzetti di dispersione e i conduttori utilizzati presentano le seguenti caratteristiche: Conduttori di protezione: in CU isolati, di sezione pari a quella di fase; Collegamenti equipotenziali: realizzati in CU isolato, di sezioni regolamentare; Connessioni: morsetti, bulloni e capicorda a norma. L'ultima verifica effettuata in data 30.12.2013,ai sensi del D.P.R. 462 del 27/10/2001 da parte di un Organismo Abilitato ha dato esito positivo rilevando per l'intero complesso una resistenza di terra pari a 0,40 ohm. Dalla documentazione tecnica disponibile è stato possibile constatare che detto plesso è auto protetto contro le scariche atmosferiche. 3.3 Impianti di sicurezza. 3.3.1 Impianto idrico di estinzione incendi E' presente un impianto idrico di estinzione incendi del tipo fisso, costituito da una rete di tubazioni ad anello, con montanti ubicate in posizione protetta da cui sono derivati gli idranti posti in cassette UNI 45. Tali idranti, tre per livello, presentano le seguenti caratteristiche: a) al bocchello della lancia dell’idrante posizionato nelle condizioni più sfavorevoli di altimetria e distanza è assicurata una portata non inferiore a 120 l/min ed una pressione residua di almeno 2 bar per un tempo di almeno 60 minuti; b) il numero, e la loro posizione, consente il raggiungimento, con il getto, ogni punto dell’area protetta con un minimo di due idranti; c) l’intero impianto risulta dimensionato in modo da garantire il contemporaneo funzionamento di almeno 2 idranti essendo la superficie complessiva del teatro inferiore a 5.000 m2; d) sono ubicati in posizioni utili all’accessibilità ed all’operatività in caso d’incendio; e) l’impianto idraulico è tenuto costantemente in pressione; f) le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete antincendio sono protette dal gelo, dagli urti e dal fuoco. 8 All’origine della rete idrica antincendi, è presente un attacco di mandata DN 70 per il collegamento con le autopompe VV.F. ed è ubicato in posizione ben visibile e facilmente accessibile ai mezzi di soccorso. Poichè l’acquedotto pubblico non garantisce con continuità le necessarie prestazioni di portata e pressione, è presente una riserva idrica antincendio alimentata dallo stesso acquedotto di capacità pari a 15.000 litri tale da assicurare una portata non inferiore a 120 l/min ed una pressione residua di almeno 2 bar per un tempo di almeno 60 minuti alla lancia dell’idrante posizionato nelle condizioni più sfavorevoli di altimetria e distanza. Il pompaggio è assicurato da un gruppo di pressurizzazione costituito da elettropompa con motopompa di riserva ad avviamento automatico. 3.3.2 Impianto rilevazione incendi Questo risulta costituito dai seguenti elementi essenziali: centrale di comando; rivelatori di fumo; pulsanti di allarme manuali: dispositivi di allarme ottico-acustico; cavi di interconnessione Il sistema è diviso in più gruppi tecnici funzionali; è del tipo analogico-digitale ed è in grado di controllare le diverse aree sorvegliate, individuare ogni principio d' incendio, segnalarlo ed attivare le procedure per la messa in sicurezza dell'area interessata. La centralina di comando è ubicata nella postazione presidiata dal personale interno al teatro, luogo sicuro per l'assenza di possibilità di danneggiamenti e/o manomissioni. I segnali provenienti dai singoli rilevatori (a doppia camera di Ionizzazione) sono visualizzati, elaborati e, qualora interpretati come allarme incendio, attivano i relativi dispositivi ottico-acustici. Le linee di interconnessione, per l'intero sistema, sono realizzate con condutture resistenti al fuoco per 30 minuti e a bassa emissione i fumi, gas tossici e corrosivi. 3.3.3 Illuminazione di sicurezza Questo è in grado di assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio e, lungo le vie di esodo e di uscita, non inferiore a 2 lux (dati da confermare) ed è alimentato da un UPS avente una autonomia di 120 minuti. 9 PARTE SECONDA ESITO DELLE VERIFICHE EFFETTUATE A seguito delle verifiche effettuate sull’intero complesso teatrale, in particolare sugli impianti tecnologici sui quali sono state effettuate indagini anche strumentali e prove di funzionamento, risulta necessario eseguire una serie di interventi, edili ed impiantistici, quest'ultimi di modesta entità, per rendere il complesso teatrale conforme e rispondente a tutti i requisiti previsti dalle leggi e dalle norme indicate in precedenza. Va comunque rilevato che l'inattività del teatro, ha comunque rappresentato una concausa del deterioramento delle opere murarie ed impiantistiche ispezionate; lo stato di conservazione è andato via via peggiorando nel tempo non essendo stati eseguiti, nel corso degli ultimi cinque anni, interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria. Sono state, in sintesi, riscontrate riduzioni delle caratteristiche di reazione al fuoco di alcuni materiali ed arredi, la non conformità nella distribuzione dei posti a sedere nella platea, una non completa compartimentazione dei luoghi a maggior rischio di incendio, una parziale non rispondenza degli impianti elettrici e quelli di sicurezza alle norme specifiche di settore, nonchè una carenza del sistema di gestione della sicurezza adottato in presenza di situazioni di emergenza. 10 PARTE TERZA INTERVENTI DI ADEGUAMENTO PREVISTI 1. Razione al fuoco: Tutti i pavimenti e/o rivestimenti e/o arredi in legno presenti nel teatro (pavimento platea, palcoscenico, scale di accesso al palcoscenico, piano buca orchestra, rivestimento buca, balaustra rimovibile fascioni e corrimano vari, arredi camerini, panche, bancone botteghino atrio, bancone reception mediateca ecc.) verranno ritrattate con vernici ignifughe di Classe 1. 2. Distribuzione dei posti a sedere I posti a sedere di tipo fisso saranno ridistribuiti in due settori con un massimo di 16 posti per fila e 10 file. 3. Compartimentazione Nei vani di accesso alla platea ubicati al piano sottostrada, a quello che porta all'uscita di sicurezza e a quelli che mettono in comunicazione il palcoscenico e la platea stessa con altri ambienti a diversa destinazione, al fine di separarne le attività, verranno installate porte REI 90 i cui requisiti di resistenza al fuoco saranno certificati ed attestati. Analoghe porte REI 90 verranno installate ove necessario ne i vani di accesso/uscita che portano ai palchi presenti ai diversi livelli. La scala che dall'atrio del teatro conduce a tutti i livelli superiori fino al loggione, sarà oggetto di interventi straordinari tali da conferirgli le caratteristiche di “scala protetta interna” con accesso diretto da ogni piano con porte REI 90 dotate di congegno di autochiusura. L'accesso al locale utente della cabina di trasformazione MT/BT, che si affaccia sulla via di esodo che porta al luogo sicuro di via Trinchese, avverrà tramite un disimpegno tale da costituire un compartimento antincendio non accessibile al pubblico con resistenza al fuoco REI 90. Analoga compartimentazione, con l'installazione di porte REI, è prevista per i locali UPS, Accumulatori e Sala Pompe. I particolari e l’articolazione di queste compartimentazioni è riportata nei grafici allegati al progetto antincendio approvato dai VV.F. 4. Impianti elettrici e di sicurezza Tutti gli impianti elettrici, compresi quelli di sicurezza, riscontrati ed ispezionati, sono per la quasi totalità conformi alle norme vigenti e per essi esiste la relativa "dichiarazione di conformità" rilasciata dall'impresa esecutrice di cui alla L. 46/90 perché eseguiti nell'anno 2002. Per quelli non conformi o verranno realizzati ex novo o adeguati: a) alla NORMA CEI 64-8/7-Sez. 752 (Impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo ed intrattenimento; b) alla NORMA CEI 64-15 (Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica ed artistica; c) alla NORMA CEI 64-54 (Guida per l’integrazione degli impianti elettrici negli edifici di pubblico spettacolo). 11 Sono stati quindi previsti i seguenti interventi: A) l’interruttore generale posto nel quadro BT sarà dotato di una bobina di sgancio atta a porre fuori servizio l’intera alimentazione elettrica; questa risulterà attivabile attraverso un pulsante azionabile dal personale preposto o dai VV.F. e sarà possibile identificarlo da specifica segnaletica conforme alla NORMA CEI 68-7 par. 752.46.3; B) revisione di tutte le linee elettriche a partire dal quadro elettrico generale di BT e realizzazione di nuove linee in sostituzione o in aggiunte a quelle esistenti (locale pompe antincendio, locale impianto di climatizzazione, locale utente cabina di trasformazione, ecc.). Per queste ultime si farà ricorso a delle tubazioni in PVC (posate a parete, a soffitto o interrate), dalle quali verranno i realizzati gli stacchi in corrispondenza delle cassette di derivazione poste incassate e da cui avranno origine le distribuzioni secondarie per alimentare le singole utenze. Tutte queste canalizzazioni, tubazioni, cassette di derivazione ecc. saranno poste ad una altezza tale da non essere a portata di mano e, ove questo non sia possibile, l’apertura dei coperchi delle cassette di derivazione e delle canalizzazioni avverrà solo con l’impiego di apposito attrezzo. Tutti i materiali utilizzati saranno del tipo autoestinguente, a bassa emissione di fumi e sostanze tossiche, non propaganti incendio, di sezione tale da consentire agevolmente lo sfilamento dei conduttori tra una cassetta di derivazione e l’altra senza che i conduttori riportino alcun danno sulla guaina isolante e verificando comunque che la sezione totale dei conduttori in esse transitanti non superi il 50% della sezione della tubazione. Le nuove cassette di derivazione saranno in parte incassate e in parte a vista: le prime saranno in resina autoestinguente rispondenti alle normative CEI 23-48, munite di coperchio vite, di varie dimensioni a seconda dei circuiti che dovranno contenere ed eventualmente provviste di setti di compartimentazione atte a separare impianti diversi ed avranno grado di protezione IP40; le seconde poste a vista saranno rispondenti alle normative CEI 23-48, e realizzate in resina autoestinguente non propagante incendi ed avranno grado di protezione IP44. Le tubazioni interne incassate a parete e/o pavimento saranno del tipo flessibili in PVC serie pesante, di colore nero, a norme CEI 23-39 e CEI 23-55, mentre per quelle poste a vista a parete e/o soffitto saranno del tipo rigide in PVC serie pesante, colore grigio, a norme CEI 23-39 e CEI 23-55, collocate su idonei collari metallici o in PVC, lungo le pareti e/o i soffitti e atte a connettere tra di loro le vari cassette di derivazione distribuite lungo le pareti e/o i soffitti. Per la distribuzione delle nuove linee elettriche si adotteranno le seguenti soluzioni tenendo conto che tutte le connessioni tra i conduttori dovranno essere realizzate con idonei morsetti a cappuccio, di sezione adeguata tale da accogliere agevolmente i conduttori da serrare effettuate esclusivamente nelle cassette di derivazione (in nessun caso sono ammesse giunzioni nelle canalizzazioni, nelle cassette portafrutti, nei pozzetti di derivazione e/o nelle tubazioni esterne): a) conduttori posati all’esterno: saranno esclusivamente del tipo FG7(O)R, anime in rame, a norme CEI 20-23, grado di isolamento 0,6/1kV, interrati in cavidotti flessibili e/o canalizzazioni fissate verticalmente a parete o orizzontalmente a parete e/o pavimento; 12 b) conduttori posati all’interno, in canalizzazioni di PVC: saranno esclusivamente del tipo a doppio isolamento, multipolari sigla FG7(O)M1, anime in rame, a norme CEI 20-13, CEI 20-22 III CEI e 20-37, grado di isolamento della guaina esterna 0,6/1kV e 450/750V; c) conduttori della illuminazione di sicurezza (laddove necessari) saranno esclusivamente del tipo FTG10 OM1 0,6/1kV; questo tipo di conduttore, caratterizzato da una barriera interna di mica, se esposto al fuoco ha la proprietà di mantenere inalterate le sue caratteristiche per almeno 3 ore; tali conduttori dovranno essere collocati in tubazioni e/o canalizzazioni separate dal resto degli impianti. Inoltre, tali conduttori dovranno essere utilizzati unicamente per la alimentazione dei proiettori relativi alla illuminazione di sicurezza; d) prese di energia (monofase 230V): saranno sostanzialmente del tipo ad incasso in cestello annegato nella muratura, inserite in supporti di resina e placca di copertura anche essa in materiale plastico autoestinguente; il frutto in esse contenuto, del tipo bipolare con polo di terra centrale e alveoli schermati, a norme CEI 23-16 e 23-5, avranno una portata di massima 16A e protette, a gruppi non superiori alle 5 unità, da interruttori bipolari magnetotermici/differenziali ad alta sensibilità (30 mA); saranno poste ad una altezza da terra non inferiore a 30 cm con la sola esclusione delle prese di servizio poste nei bagni dei diversamente abili, in cui le prese sono poste ad una altezza di circa 90 cm per i quali le prese di energia, eventualmente necessarie alla ricarica delle batterie delle sedie a rotelle, devono essere facilmente accessibili. Tutte le nuove prese previste di energia saranno connesse all’impianto di terra generale tramite conduttori di adeguata sezione (sezione PE uguale alla sezione del conduttore di fase) utilizzando il polo centrale allo scopo esistente. La selettività in corto circuito degli impianti, realizzati ex novo o adeguati, verrà calcolata in funzione della corrente di corto circuito iniziale, che va via via diminuendo in funzione delle caratteristiche delle linee realizzate, della loro lunghezza e dei conduttori utilizzati; a tale scopo sono previsti interruttori magnetotermici con valore di Icc decrescente, tali da assicurare la selettività richiesta. La selettività differenziale verrà invece ottenuta mediante l’impiego di interruttori differenziali tarati in ordine decrescente di sensibilità Idn e tempo di intervento dt delle protezioni, a partire dal quadro di cabina ai vari sottoquadri, fino alle utenze, che saranno comunque protette con interruttori differenziali ad alta sensibilità di valore non superiore a 30 mA. Per quanto attiene nuovi quadri elettrici da installare in sostituzione a quello esistente nel locale pompe e nel locale impianto di climatizzazione, questi saranno scelti in osservanza alle vigenti normative, in particolare alle Norme CEI 17.13 V1- V4, e corredati delle certificazioni relative; sul frontespizio di ciascuno di essi verranno indicati in una targhetta con scritte indelebili, le seguenti caratteristiche: Tensione di funzionamento, Corrente di funzionamento, ICC, Frequenza, il numero di matricola, la denominazione e i dati anagrafici del costruttore. Al loro interno troveranno allocazione gli interruttori automatici, del tipo scatolato o modulare, magnetotermici e/o magnetotermici differenziali, con sensibilità Idn variabile in funzione dei circuiti loro assegnati, nella formazione bipolare, tripolare e tetrapolare, con potere di interruzione (ICC) non inferiore a 10 KA. Gli interruttori sopra descritti saranno muniti di alveoli segregati e morsetti di collegamento dei conduttori serrabili con viti imperdibili e piastre serrafilo ad ampia superficie in grado di accogliere i conduttori serrandone perfettamente tutte le anime; i collegamenti tra i vari interruttori saranno realizzati con idonee morsettiere divisionali, morsettiere multiclip, barre di rame di idonea portata in 13 corrente o analoghi sistemi di distribuzione della potenza. Sulla parte frontale dei quadri, in posizione ben leggibile dall’operatore devono essere indicati, tramite l’impiego di idonei cartellini o scritte indelebili, le funzioni di ogni singolo interruttore. Ogni quadro elettrico deve essere corredato di barra di rame o morsettiera alla quale sono stati connessi i conduttori di protezione dei vari circuiti, il conduttore di terra principale e le parti metalliche componenti il quadro stesso. C) Sull'impianto di illuminazione normale si procederà innanzitutto ad eseguire ulteriori verifiche per constatare se il valore di illuminamento medio degli ambienti soddisfa i seguenti requisiti: circa 50-100 lx per le sale a cui accede il pubblico circa 150-250 lx per gli atrii ed il foyer circa 100 lx per i servizi igienici circa 100-200 lx per i corridoi circa 200-350 lx per i camerini degli attori circa 150 lx per il palcoscenico circa 200 lx.per i locali tecnici e in riferimento a quanto prescritto dalle normative CEI 64-8/7 art. 752.3.6, al fine di limitare il disservizio per guasti o per manutenzione, in tutti gli ambienti cui ha accesso il pubblico, nelle scale, nei camerini e nel palcoscenico, si provvederà a suddividere l'attuale impianto in due circuiti per piano, ciascuno comandato da proprio interruttore magnetotermico/differenziale ad alta sensibilità (Idn 0.03A). Così facendo, un eventuale guasto su un circuito interesserà solamente il 50% della illuminazione di quel piano o di quell'area, mentre i restanti circuiti continueranno a funzionare normalmente. Tutte le lampade dell’impianto di illuminazione artificiale ordinario verranno sostituite, ove possibile, con altrettante a tecnologia a LED. D) Analogamente alla illuminazione ordinaria si procederà anche per quello di sicurezza, accertando se questo è in grado di assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio e, lungo le vie di esodo e di uscita, non inferiore a 2 lux e se realizzato con cavi a bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi. Questa ultima verifica rientra tra le prestazioni che dovrà eseguire l'aggiudicataria dell'appalto. In caso di esisto negativo (parziale o completo) questo impianto verrà realizzato ex novo in ossequio quanto prescritto dalla normativa CEI 64-8/7 art. 752.3.6. In particolare questo dovrà assicurare che la illuminazione di sicurezza entri in funzione entro 0,5” dalla mancanza di e sarà realizzata con nuovi corpi illuminanti di varia tipologia che saranno scelti in funzione degli ambienti cui è destinata e con soccorritore provvisto di centralina elettronica a microprocessore atta a segnalare qualsiasi anomalia avvenga nella rete, nella gestione dei carichi, nell’inverter di carica, nel livello di carica batterie ecc. nonché di un dispositivo di inibizione attivabile da un preposto in caso di emergenza atto a porre fuori servizio il soccorritore, togliendo pertanto tensione a tutti gli impianti riguardanti la illuminazione di sicurezza. 14 E) E' stato riscontrato, durante il sopralluogo ispettivo, l'esistenza di un sistema di rilevazione incendio costituito da rilevatori di fumo, pulsanti di allarme, pannelli di allarme ottico/acustici ed una centrale di allarme ubicata in prossimità del botteghino al piano terra. A tal scopo, ad integrazione della suddetta ispezione, si è stabilito anche che l’aggiudicataria dell'appalto dovrà verificare ulteriormente la rispondenza alla normativa di riferimento, che per questi impianti è la UNI 9795, ed in rispetto a questa norma se è il caso o meno di sostituire eventuali componenti con altri idonei o realizzarlo ex novo. La ulteriore verifica dovrà prevedere in particolare: se i rilevatori presenti sono conformi alla norma vigente; se la superficie da proteggere è completamente coperta dai rivelatori esistenti o occorre incrementarne il numero; se i punti presenti di segnalazione manuale, costituiti da pulsanti di allarme a rottura di vetro, sono in numero sufficiente ed ubicati in corrispondenza delle uscite di sicurezza presenti nella struttura, posizionati ad una altezza di circa 130 cm da terra e facilmente raggiungibili in caso di necessità; se i segnalatori acustici e luminosi di allarme presenti, costituiti da pannelli ottico acustici che recano indicazione con messaggio di allarme incendio, sono conformi alle norme e posizionati ad una altezza di circa 230/250 cm da terra, in posizione ben visibile da ogni punto; se la centrale di segnalazione è conforme alla UNI EN 54-4; se è del tipo indirizzato, di capacità tale ad accogliere tutti i rivelatori di fumo presenti; se i pulsanti manuali di allarme ed i pannelli di allarme sono idonei ad indicare univocamente su un display alfanumerico l’esatto rivelatore o pulsante che è stato azionato al fine di consentire la immediata individuazione del luogo in cui ha avuto origine l’incendio; se la centralina è alimentata con energia di rete e se le batterie hanno una capacità tale da garantire una autonomia di funzionamento di almeno 2 ore; se per la alimentazione dell'impianto nel suo complesso sono state utilizzate cassette di derivazione e tubazioni totalmente separate dai restanti impianti elettrici e poste incassate a parete e/o pavimento; se i conduttori di interconnessione utilizzati per il collegamento sono esclusivamente del tipo a doppia schermatura, conformi al punto 7. e successivi della UNI 9795 e alla norma CEI 46/76, con anime in rame, con grado di resistenza al fuoco non inferiore a 30 minuti (secondo la CEI EN 50200) e di sezione non inferiore a 0,5 mmq. del tipo NO7G9-K a Norme CEI indicati per la installazione nei luoghi con rischio di incendio con elevata presenza di persone. F) Al fine di consentire una capillare diffusione sonora per ricerca persone, messaggi vari, messaggi di allarme e dirottamento d’esodo in caso di emergenza, sarà revisionato e potenziato l'attuale sistema di comunicazione interna costituita da una centrale amplificatrice ed una serie di diffusori sonori, con ulteriori altri 5 altoparlanti. Per l'alimentazione dei nuovi diffusori saranno utilizzate tubazioni e canalizzazioni in PVC distribuite lungo i corridoi, dalle quali saranno realizzati gli stacchi in corrispondenza delle cassette di derivazione poste incassate a parete.. I conduttori necessari alla alimentazione dei diffusori saranno a doppio isolamento, due ore di 15 resistenza al fuoco tipo FTG10OM, di sezione adeguata; le connessioni tra la linea dorsale e i vari diffusori sarà realizzata esclusivamente nelle cassette di derivazione allo scopo predisposte in setto compartimentato dai restanti impianti; le giunzioni saranno realizzate con morsetti isolati a compressione e/o con saldatura a stagno isolata con guaina termo restringente. I nuovi diffusori di suono saranno del tipo ad incasso o a parete, ad alta impedenza, potenza 12/24W e saranno collocati nelle zone a cui accede il pubblico, nei locali tecnici e nei camerini degli attori, posizionandoli a parete e/o a soffitto; i diffusori dovranno essere del tipo idoneo ad essere installati in locali di pubblico spettacolo. G) Sarà installato un dispositivo di comando automatico, asservito all'impianto di rivelazione fumi, per l'arresto dei ventilatori di immissione ed estrazione aria in caso di incendio e sull'intero impianto aeraulico verranno eseguite revisioni ed ispezioni per verificarne il corretto funzionamento come riportato nell'Accordo del 7 febbraio 2013 tra Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sul Documento recante "Procedure operative per la valutazione e gestione dei rischi correlati all'igiene degli impianti di trattamento aria" e delle Linee Guida del 5 ottobre 2006 emesse dalla Presidenza del Consiglio denominate "Schema di Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione sugli impianti di climatizzazione". L'ispezione igienico sanitaria servirà per verificare le condizioni dell'impianto nel suo insieme,dalla presa di aria primaria, all'unità di trattamento aria (UTA), ai canali di mandata e di ripresa, fino alle bocchette di immissione in ambiente. Ad ispezione e revisione ultimata, si passerà a sanificare l'intero impianto mediante la pulizia e la sanificazione elle canalizzazioni mediante nebulizzazione del prodotto disinfettante con idonee apparecchiature. Analogo trattamento verrà effettuato sule batterie di scambio termico,sui contenitori di raccolta acqua di condensa, sui filtri, sulle serrande ecc. H) La rispondenza alle vigenti norme di tutti gli impianti , compreso l'impianto di climatizzazione e quello di ventilazione e trattamento aria, sui quali non è previsto alcun intervento di implementazione e/o adeguamento, sarà attestata o con la “Certificazione di conformità” di cui alla L. 46/90 e , in assenza di questa, con procedura di cui al D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 mediante la "Dichiarazione di Rispondenza"a firma di un tecnico abilitato ai sensi dell’art. 7, Questa documentazione dovrà essere preceduta e certificata previa l'effettuazione di: verifica delle protezioni contro i contatti diretti ed indiretti; verifica delle protezioni contro i corto circuiti; verifica dell'esistenza e della corretta messa in opera di elementi di sezionamento ed interruzione; verifica delle protezioni contro le sovracorrenti e le sovratensioni; corretta identificazione dei conduttori di fase, di neutro e di protezione; verifica strumentale della continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali; misura della resistenza di isolamento; misura della resistenza di terra e delle tensioni di passo e contatto; prova di funzionamento dei dispositivi di protezione differenziale per assicurare il corretto coordinamento con l'impianto di terra. Tale prova dovrà essere effettuata sia tramite 16 apposito strumento con corrente richiesta dalla NORMA CEI 64-8 che mediante l'azionamento del tasto di prova. 5: Carichi sospesi Al fine di verificare la “solidità e la sicurezza” del teatro in relazione ai carichi sospesi e alle strutture fisse o temporanee destinate all'ancoraggio degli stessi, si farà riferimento a quanto disposto dalle norme sulla sicurezza delle costruzioni ( in particolare al D.M. 14 gennaio 2008, recante le nuove norme tecniche per le costruzioni) e dalle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/08). A tal proposito verrà prodotta, a firma di tecnico qualificato, la seguente documentazione: a) relazione illustrativa circa la presenza, tipologia e consistenza dei carichi sospesi; b) schemi dei sistemi di sospensione con i relativi carichi statici e dinamici e gli eventuale sistemi di motorizzazione; c) certificazione sulla idoneità del sistema complessivo dei carichi sospesi effettivamente in opera, corredata dalla documentazione certificativa dei singoli componenti del sistema; e, a firma del responsabile dell'attività, l'attestazione di conoscenza e osservanza delle condizioni di esercizio e delle verifiche periodiche fissate in ambito progettuale previste dalla normativa vigente nonché dei termini di utilizzo di componenti soggetti a scadenza quali funi od altro. 6) Adempimenti Per quanto attiene gli adempimenti disposti dalla NORMA CEI 64-8/7 Sez. 752, il responsabile del teatro garantirà: Il controllo degli impianti di sicurezza che dovrà essere effettuato almeno mezz'ora prima dell'ammissione del pubblico al teatro da parte del personale a ciò preposto ed autorizzato in modo da verificare che le sorgenti di alimentazione e e tutti gli impianti di sicurezza siano in condizioni di poter entrare in funzione ed in modo sicuro ed automatico. Nel caso di uso di apparecchi illuminanti autonomi sarà effettuato il loro controllo e la messa in funzione prima dell'entrata del pubblico nel locale. La verifica periodica dell'efficienza e della autonomia degli impianti di sicurezza sarà effettuato almeno ogni 6 mesi. per la sorveglianza degli impianti di sicurezza durante le prove e gli spettacoli deve essere sempre presente una persona addestrata ed autorizzata. il personale autorizzato deve curare la tenuta dei registri in cui verranno annotati i controlli eseguiti, i risultati delle ispezioni periodiche , eventuali modifiche e incidenti inerenti l'impianto elettrico nel suo complesso. 7. Gestione dell'emergenza Anche se presente, è previsto un aggiornamento del sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzato ed alle capacità di deflusso così come stabilito nel progetto approvato dai VV.F. Questo garantirà il deflusso rapido ed ordinato degli occupanti il teatro all’esterno e comprenderà corridoi, vani di accesso e di uscita, scale, rampe e passaggi in genere. 17 L’altezza dei percorsi sarà, dove non lo è attualmente, non inferiore ai 2 metri e la larghezza dei percorsi sarà misurata deducendo l’ingombro di eventuali elementi sporgenti, inferiori ai due metri, con esclusione degli estintori. Le vie di uscita saranno tenute sgombere da materiali e/o suppellettili e/o arredi che possono costituire impedimento al regolare deflusso delle persone. I pavimenti in genere ed i gradini in particolare, avranno superfici non sdrucciolevoli e lungo il percorso d’esodo non saranno installati specchi se possono trarre inganno sulla direzione da seguire per raggiungere le uscite. Il responsabile dell'attività, o persona da lui delegata, provvederà affinché nel corso dell'esercizio non vengano alterate le condizioni di sicurezza, ed in particolare: i sistemi di vie di uscita saranno tenuti sempre sgombri da qualsiasi materiale che possa ostacolare l’esodo delle persone e costituire pericolo per la propagazione di un incendio; prima dell'inizio di qualsiasi manifestazione sarà controllata la funzionalità del sistema di vie di uscita, il corretto funzionamento dei serramenti delle porte, nonché degli impianti e delle attrezzature di sicurezza; saranno mantenuti efficienti i presidi antincendio, eseguendo prove periodiche con cadenza non superiore a 6 mesi; saranno mantenuti costantemente efficienti gli impianti elettrici, in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti; saranno mantenuti costantemente in efficienza i dispositivi di sicurezza degli impianti di ventilazione e di climatizzazione; sarà fatto osservare il divieto di fumare negli ambienti ove tale divieto è previsto per motivi di sicurezza; nei depositi e nei laboratori, i materiali presenti saranno disposti in modo da consentirne un’agevole ispezionabilità. In ottemperanza al D.lgs. 81/08 ed in riferimento al D.M. 10 marzo 98, è previsto infine un piano di emergenza operativo (PEO) per conseguire i seguenti obbiettivi: a) indicare le procedure da seguire per evidenziare l'insorgere di un'emergenza; b) affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenere gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio; c) prevenire situazioni di confusione e panico; d) pianificare le azioni necessarie a proteggere il pubblico ed il personale interno; e) proteggere nel modo migliore i beni del teatro; 18 f) monitorare continuamente l’efficacia delle procedure progettate e l’efficienza delle strutture attraverso l’analisi critica dei “Reports ”allegati al P.E.O.,provvedendo alle azioni conseguenti. 8. Segnaletica di sicurezza La segnaletica di emergenza, in parte già presente, sarà integrata e realizzata in conformità al D.Lgs. 81/2008 e alla norma UNI EN ISO 7017/2010. 9) Richiesta sopralluogo C.C.V.P.S. Completati i lavori di adeguamento, verrà inoltrata alla C.C.V.P.S. del Comune di Napoli istanza di sopralluogo per il rilascio della agibilità con allegata la seguente documentazione richiesta in sede di sopralluogo eseguito in data 13 giugno 2014. Certificato di idoneità statica del teatro; Documentazione a firma di tecnico qualificato circa i carichi sospesi; Piante e sezioni quotate del teatro con l'indicazione delle vie di esodo e dei servizi igienici distinti per sesso; Relazione sulla consistenza e funzionamento della Unità di Trattamento Aria (UTA); Relazione di verifica dell'impianto di rivelazione fumi; Verifica dell'impianto di terra ai sensi del D.P.R. 462/2001; Schemi dell'impianto elettrico e degli impianti di sicurezza; Dichiarazioni di conformità e dichiarazioni di rispondenza delle opere e degli impianti esistenti ai sensi del D.M. 37/08; Relazione sul coordinamento degli organi di protezione differenziale con l'impianto di terra; Relazione di verifica dell'impianto di illuminazione di sicurezza; Relazione di verifica acustica relativa al locale sede dell'impianto di climatizzazione e trattamento aria; Relazione circa le opere eseguite per la compartimentazione del locale utente della cabina di trasformazione MT/BT; Copia del progetto di adeguamento alla normativa antincendio approvato dal Comando Provinciale dei VV.F. di Napoli; 19