Progetto MonITER Verbale della seduta plenaria del 22 e 23 giugno 2010 Linea Progettuale 1 Caratterizzazione delle emissioni degli inceneritori in esercizio nelle aree di indagine. Valeria Biancolini, ora in congedo per maternità, rivedrà il testo del report finale entro il 30 settembre facendo proprie le osservazioni e le proposte di modifica presentate singolarmente dai componenti del CS. Detti componenti concordano che il testo rivisto potrà poi essere reso pubblico senza ulteriore valutazione. Linea Progettuale 2 Organizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine Le presentazioni sono divise in tre parti: nella prima parte vengono presentate le analisi statistiche dei dati e nella seconda i risultati delle analisi chimiche per la campagna invernale. Infine, nella terza parte, vi è la presentazione finale del prodotto intermedio LP2AZ8, che determina la conclusione ufficiale dell'Azione. Nella prima parte, relativa alle analisi statistiche, vi è una ulteriore suddivisione: analisi statistica univariata, ed analisi statistica multivariata. Per quanto riguarda l'analisi statistica univariata dei soli dati gravimetrici, essa è presentata per entrambe le campagne, sia l'estiva che l'invernale, con relativi confronti; sempre riguardo all'analisi univariata, ma per i dati chimici, la presentazione riguarda i soli dati della campagna estiva, in quanto i dati chimici della invernale sono presentati in coda alle analisi statistiche per la prima volta. Passando alla presentazione delle analisi statistiche multivariate, queste, per le stesse ragioni sopra esposte, sono relative ai soli dati della campagna estiva. I metodi utilizzati nella statistica univariata sono volti a considerare i confronti fra i diversi siti per determinare se l'inquinamento ambientale è ivi differente e per quale inquinante o combinazione di inquinanti questo si verifichi. Sono presi in considerazione, inoltre, il metodo delta (confronto fra max e ctrl), il metodo f (ricerca di correlazione fra ricaduta modellizzata e analisi chimiche). I metodi della statistica multivariata sono PCA, clustering gerarchico e non gerarchico. Per le risultanze degli studi si invita a scaricare le presentazioni delle analisi statistiche dal sito Moniter. 1 Con il contributo di più relazioni vengono presentati i dati delle analisi chimiche relativamente alla campagna invernale, con i relativi commenti di confronto per siti. (Questi dati saranno poi valutati con gli stessi metodi statistici, esposti nella precedente prima parte, nella presentazione conclusiva del prossimo dicembre). I risultati delle analisi chimiche, provenienti dai laboratori, indicano che: • • • • • per i metalli solubili: non si apprezzano grosse differenze composizionali fra i vari siti, in merito ad ogni granulometria osservata. La differenza di concentrazione del piombo solubile, confrontando sito per sito fra la campagna estiva e quella invernale, dimostra che in inverno le concentrazioni medie di Pb sono significativamente più alte per ogni sito tranne che a Veduro, dove le differenze non sono significative, sebbene siano dello stesso segno. per gli alcani: passando da estate ad inverno aumenta il peso antropico in ogni sito. Il sito Frullo Est è tipico di una zona urbana sia in estate che in inverno, il suo controllo Calamosco è tipico di una zona suburbana e passa da naturale (estivo) a misto (inverno). IPA in inverno sono molto più elevati rispetto alla campagna estiva. Nel supersito Frullo Est i valori più elevati sono nella granulometria più fine. Le indagini su acidi carbossilici e zuccheri, per la campagna invernale, dimostrano che nella frazione fine si presenta un significativo accumulo di questi composti. In sede di discussione viene suggerito di separare i giorni feriali da quelli estivi e prefestivi per le analisi organiche. Emerge la necessità di esprimere in modo divulgativo i risultati per un pubblico esterno. Infine si procede alla terza parte con l'illustrazione del Rapporto Intermedio relativo alla LP2AZ8, riguardante le misure di micrometeorologia e profili di concentrazione; il documento finale è disponibile nell'area riservata del sito dedicato. I - prossimi step riguardanti questa LP: Elaborazione statistica dei dati chimici per la campagna invernale Stesura Relazione finale della LP2AZ7 (risultanze delle campagne di monitoraggio) Stesura Relazione finale della LP2AZ3 (modellistica ADMS) Stesura Relazione finale della LP2AZ1 (linee guida definitive per l'organizzazione dei monitoraggi) Linea Progettuale 3 Valutazione dell’esposizione umana e implementazione del sistema informativo integrato In merito all’azione 3 sul biomonitoraggio umano Laura Erspamer ha illustrato il percorso di acquisizione da parte dell’AIA dell’inceneritore di Modena del progetto di fattibilità elaborato nell’ambito di Moniter. Questo progetto è stato rivisto dal Comitato scientifico AIA che ha introdotto un’analisi aggiuntiva ed è stato sottoposto al Comitato etico della provincia di Modena. Erspamer ha anche aggiornato sullo stato di realizzazione operativa del progetto e sui prossimi step. Il Comitato Scientifico di Moniter prende atto che il progetto di biomonitoraggio, su cui in data 17 aprile il Comitato di Progetto ha approvato le modalità di realizzazione, è proseguito baricentrando detto progetto su Modena in ragione dell’esistenza di un procedimento di AIA 2 (autorizzazione integrata ambientale) dell’inceneritore nel cui ambito c’è la prescrizione di realizzare un progetto di biomonitoraggio umano. Il Comitato Scientifico di Moniter prende altresì atto che sempre in data 17 aprile 2009 è stato approvato di portare avanti il progetto di biomonitoraggio con decisioni autonome rispetto al Comitato Scientifico di Moniter e attualmente il progetto viene condotto sotto la supervisione di altro Comitato Scientifico istituito nell’ambito dell’AIA modenese. Perciò il Comitato Scientifico di Moniter valuta il progetto di biomonitoraggio di interesse e ritiene di conseguenza utile essere informato su come procederà lo studio. Il CS di Moniter condivide che il suo presidente sia osservatore alle riunioni dell'altro Comitato Scientifico ma ritiene di non potersi pronunciare sul progetto di biomonitoraggio, declinando così ogni responsabilità sulle fasi successive: conduzione, analisi, produzione di risultati, valutazione della attendibilità dei risultati e interpretazione dello studio. Per quanto riguarda l’azione 2 “Valutazione dell’esposizione della popolazione residente” Ranzi presenta i problemi incontrati nella definizione della storia residenziale dei soggetti residenti intorno agli impianti e propone alla discussione in CS delle possibili soluzioni alternative a queste difficoltà, illustrandone vantaggi e svantaggi (vedi slides pubblicate sull’area riservata del sito). Viene espresso dal CS un fortissimo apprezzamento per il lavoro svolto. Martuzzi suggerisce di usare la sub-coorte proposta da Ranzi come dato orientativo ma niente più proprio perché l’indirizzo residenziale è già di per sé un’informazione carente e quindi togliere individui dalla coorte impoverisce ancora di più la conoscenza. Conte propone di distinguere tra indicatori di esposizione utili a essere correlati a eventi severi (es. tumori) e indicatori più utili per eventi tipo BPCO (es. punte di massima esposizione) Relativamente alla messa a punto di un indice per la caratterizzazione della condizione socio-economica, Caranci e Pacelli presentano un ultimo aggiornamento sulle elaborazioni prodotte. Anche in questo caso vengono presentati 2 approcci: l’indice regionale ricalibrato sull’area in studio e un altro indice ottenuto attraverso l’analisi fattoriale. In entrambi i casi persiste l’assenza di particolari indizi di confondimento legato alle condizioni socioeconomiche. Si suggerisce di testarlo usando entrambi i metodi. Martuzzi ritiene utile tentare di aggiustare usando questi indici, ma se non si rilevano differenze sarà sufficiente indicare nel report scientifico questo tentativo e tenere fermo il modello non aggiustato Linea Progettuale 4 Valutazione degli effetti sulla salute nella popolazione oggetto d’indagine Viene presentato il report finale dello studio sugli esiti riproduttivi che suscita una discussione, anche in richiamo al principio di precauzione e all’interpretazione dei dati in rapporto all’effetto sinergico degli NOX. Martuzzi sottolinea come il principio di precauzione richiamato alla fine della presentazione sia in qualche modo incompiuto anche e soprattutto perché legato ad aspetti di policy; Pizza esprime forte preoccupazione ed esorta a ripetere lo studio quanto prima esaminando i nati nel triennio successivo e a tenere sotto osservazione i nati pre-termine dell’attuale coorte per valutare l’impatto di questo esito nel lifetime Il CS comunque approva la relazione finale e si congratula per l'elevata qualità scientifica dello studio descritto. Si concorda una prossima riunione con l’unico scopo di aiutare nel 3 difficile compito di redigere un testo che non attenui la natura e le incertezze che derivano dai risultati ma che sia espresso in termini comprensibili ai non addetti ai lavori. Questi gli step previsti: • • • entro 30 luglio vanno inviati eventuali commenti a Silvia Candela entro 20 agosto Silvia Candela rivede il testo e lo manda ai membri del CS i membri del CS hanno una decina di giorni per eventuali finali osservazioni, da fare circolare tra di loro. Salvo decisione contraria del presidente del CS, il testo che uscirà da tale riunione sarà considerato approvato e sarà immediatamente posto sul sito Moniter accessibile al pubblico. Alla riunione sono invitati i membri del CS e i responsabili delle linee progettuali di Moniter. Per quanto riguarda lo studio sulle malformazioni legate all’esposizione dell’inceneritore vengono presentate le analisi basate sul caso-studio precedentemente definito: bambini con malformazioni congenite diagnosticate nel primo anno di età (fonte: SDO e IMER). Il prossimo step sarà l’elaborazione del report conclusivo. Si richiama l’impegno ad esaminare il report conclusivo dell’azione2 sulla sorveglianza dei lavoratori degli inceneritori, disponibile nell’area di lavoro del sito Moniter, e a far pervenire le osservazioni alla segreteria del CS entro il 2 settembre. Come prevede il regolamento di pubblicizzazione, in assenza di rilievi il documento sarà reso visibile a tutti. Linea Progettuale 5 Valutazione degli effetti tossicologici dell’aria prelevata in prossimità degli impianti degli inceneritori La dottoressa Pellegatti illustra i risultati ottenuti nell’Azione 1. Negli avanzamenti precedenti era stato dimostrato che PM stimola la produzione di interleukina 1 (IL-1) che potrebbe essere considerato un biomarcatore della qualità dell’aria. È stato, dunque, messo a punto un biosensore in grado di marcare uno stadio precedente alla produzione di IL-1, che consentisse di evidenziarne l’attivazione a livello genico. Cellule umane embrionali di rene (HEK293) sono state trasfettate con un vettore recante il promotore di IL-1β, con la produzione di un costrutto associato a luciferasi; i cloni trasfettati sono stati selezionati e testati per la loro capacità di produrre luminescenza in risposta allo stimolo. I risultati dimostrano che il biosensore costruito è sensibile e specifico e può essere utilizzato come strumento per rilevare le fasi più precoci di risposta infiammatoria. E’ seguita una breve discussione relativamente alla possibilità di testare il biosensore nei riguardi dei campioni prelevati nelle aree di ricaduta dell’inceneritore, ma si è dovuto rilevare la non disponibilità del materiale, originariamente distribuito e interamente utilizzato per gli esperimenti precedenti. Sono stati illustrati i risultati ottenuti nell’Azione 2 analizzando i profili di espressione genica di linee cellulari esposte ai campioni di Pm 2.5 prelevati nei siti selezionati durante le due campagne estiva e invernale. I campioni analizzati sono stati prelevati nei siti di massima ricaduta dell’inceneritore (Frullo EST), nel punto di controllo dell’inceneritore (Calamosco, sito dove incidono tutti i fattori tranne quelli direttamente correlati all’inceneritore) e nel sito 4 rappresentante il fondo urbano (Giardini Margherita). Gli estratti sono stati veicolati in colture cellulari murine (BALB/c 3T3, già utilizzate nell’Azione 3 per la predizione di attività cancerogena degli estratti) e umane (cellule mammarie Humi e T47D, rappresentative del modello mammario e cellule di polmone A549). In tutte le linee cellulari è stata rilevata una differente risposta legata alla stagionalità che fa presupporre la presenza di classi di microinquinanti diversi o diversamente rappresentati nelle due stagioni di campionamento. Altre valutazioni dei dati ottenuti sono in corso e i risultati saranno disponibili per la presentazione nella prossima riunione prevista in dicembre. Per l’Azione 5 vengono presentati i dati di valutazione del rischio cancerogeno stimato sulla base dei dati derivanti dalla caratterizzazione chimica effettuata da LP2 sui campioni raccolti nella campagna estiva. Vengono fornite alcune puntualizzazione sulla numerosità dei campioni analizzati che varia in dipendenza dei microinquinanti considerati e dei siti. Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono stati analizzati in termini di equivalenti rispetto al benzopirene, una procedura affermata a livello internazionale. Utilizzando questo approccio è possibile fornire un dato unico riferito a IPA e NitroIPA. Analogamente Diossine, Furani e policlorurati bifenili dissino-simili (DL-PCBs) sono stati analizzati in termini di equivalenti di tetraclorodibenzo-para-diossina (TEQ). E’ stato così calcolato l’indice di rischio di eccesso di tumori in seguito a esposizione per via inalatoria. Le stime effettuate per classi di microinquinanti non mostrano differenze significative riferibili ai diversi siti di prelievo, escludendo che possa esserci un eccesso di rischio riferito specificamente all’attività dell’inceneritore. Si attendono ora i dati di caratterizzazione chimica dei campioni della campagna invernale per poter completare l’attività di stima del rischio cancerogeno. Linea Progettuale 6 Definizione di un protocollo per la valutazione di impatto sanitario Marinella Natali riassume il percorso della Lp6 e precisa che tutte le Azioni della Linea sono concluse: il rapporto finale della è nell’area riservata del sito web di Moniter in attesa di autorizzazione; è in fase di elaborazione il Quaderno di Moniter sulla VIS, che si dovrebbe chiudere comunque entro la fine dell’autunno. Inoltre è stato presentato un progetto CCM nel quale si propone di applicare il protocollo elaborato dalla Lp6 in 6 diverse regioni per ulteriore validazione. La proposta al momento ha passato la prima fase di selezione e si attende la conferma definitiva dell’assegnazione dei fondi entro la fine del mese di luglio 2010. Bedeschi, referente dell’azione 3, riepiloga le attività svolte e descrive i prodotti finali disponibili: - un modello di VIS applicabile a progetti di impianti di incenerimento o combustione; - una prima applicazione del modello di VIS alle Linee Guida per il miglioramento dell’ambiente costruito e la promozione della salute che il Servizio Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna sta elaborando nell’ambito del Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007; - un protocollo di VIS applicabile ad altri oggetti, piani, programmi, avente come riferimento il modello di VIS sviluppato dalle Azioni 1 e 2. 5 Il prof.Bianchi, referente dell’Azione 1, interviene esprimendo viva soddisfazione per il lavoro fatto e per la qualità del prodotto finale anche in considerazione dei possibili utilizzi anche al di fuori del progetto Moniter. Si richiama l’impegno ad esaminare il report conclusivo delle azione 3 sopra illustrata ed anche quello, sempre conclusivo, dell’intera linea progettuale, entrambi disponibili nell’area di lavoro del sito Moniter, e a far pervenire le osservazioni alla segreteria del CS entro il 31 luglio. Come prevede il regolamento di pubblicizzazione, in assenza di rilievi il documento sarà reso visibile a tutti. *-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-* Terminato l’excursus sulle LLPP si concorda di organizzare la prossima seduta plenaria del 2010 nelle giornate del 14 e 15 dicembre; il CS raccomanda alla segreteria organizzativa di far circolare con almeno 10 giorni di anticipo i riassunti esplicativi coerenti con gli interventi che verranno presentati, cosicché i membri del Comitato possano essere adeguatamente documentati. Si rammenta inoltre l’impegno del 2 settembre per il lavoro di supporto nella stesura del report finale dello studio sugli esiti riproduttivi. Si prega caldamente chi del CS non potrà essere presente di far pervenire a Paola Angelini le correzioni puntuali sul testo. 6 Progetto MONITER I riunione plenaria anno 2010 Martedì 22 giugno 2010 Linea progettuale 3 14,30 15,00 15,00 15,30 15,30 15,45 15,45 16,00 Biomonitoraggio: aggiornamento sullo stato dell’arte e avvio dell’attività Discussione Indice di deprivazione: presentazione del nuovo indice specifico per l'area in studio utilizzabile per l'analisi della coorte dei residenti Discussione Laura Erspamer Approcci di tossicogenomica per l’individuazione di profili genici di espressione in linee cellulari esposte a particolato Valutazione del rischio cancerogeno Discussione Paola Silingardi Andrea Ranzi Linea progettuale 5 16,00 16,20 16,20 16,45 16,45 17,15 Sandro Grilli Mercoledì 23 giugno 2010 Linea progettuale 3 8,45 9,15 9,15 9,30 Stato d’avanzamento sulla costruzione della coorte dei residenti Discussione Andrea Ranzi Effetti riproduttivi: riepilogo dei principali outcome Discussione Aggiornamento sull’analisi delle malformazioni congenite Discussione Silvia Candela Relazione conclusiva di linea Discussione Marinella Natali Linea progettuale 4 9,30 9,50 9,50 11,30 11,30 11,50 11,50 12.20 Gianfranco Di Girolamo Linea progettuale 6 12,20 12,45 12,45 13,00 Pausa pranzo Progetto MONITER I riunione plenaria anno 2010 Mercoledì 23 giugno 2010 Linea progettuale 2 14,30 15,30 15,30 16,00 16,00 16,15 16,15 16,35 16,35 16,55 16,55 17,15 17,25 17,15 17,25 17,45 17,45 18,00 Analisi statistica dei dati della campagna Estiva 2008 Analisi statistica dei dati della campagna Estiva 2008 - Multivariata Discussione Microinquinanti organici: relazione conclusiva Specie organiche idrosolubili: relazione conclusiva Metalli idrosolubili: relazione conclusiva Discussione Relazione conclusiva azione 8: fisica dell’aerosol Discussione Mauro Rossi Luisa Pasti Ivan Scaroni Dimitri Bacco Elena Sarti Franco Belosi