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IL COLONIALISMO
Nell’ultimo ventennio dell’800 si verifica un risveglio dell’interesse coloniale che porta alla completa
spartizione di Africa e Asia.
Le cause vanno cercate in diversi ambiti:
Economico (ricerca di materie prime e mercati nel contesto della crisi economica).
Politico (prestigio esterno e consenso interno).
Religioso (evangelizzazione) e ideologico (missione civilizzatrice dell’uomo bianco).
IN AFRICA
1. Situazione precedente il 1880
Fino a tutti gli anni '70 il controllo europeo è limitato a poche zone costiere:
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la Francia possedeva: Algeria (1830), Senegal (Afr. Occ.) e Gabon (Afr. Eq.);
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l'Inghilterra: Gambia (Afr. Occ.), alcuni territori nel Golfo di Guinea (Sierra Leone, Costa D'oro, Nigeria), e la Colonia del Capo, confinante con gli stati indipendenti Boeri (Orange e Transvaal);
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il Portogallo conservava: Guinea Bissau, Angola e Mozambico (pretendendo di estendere la sua influenza dalla
costa atlantica a quella dell'Oceano Indiano);
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la Spagna: Rio Muni e Rio de Oro.
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Sotto la formale autorità del sultano ottomano era tutta la regione settentrionale dalla Tunisia all'Egitto al Sudan.
2. Dal 1880 alla Conferenza di Berlino
Dopo il 1880 si aprì una vera e propria corsa alla spartizione dell’Africa dovuta soprattutto a tre fattori:
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L'iniziativa di Leopoldo II del Belgio che nel 1876 fondò l'Associazione internazionale per l'Africa.
⇒ Essa doveva promuovere attività esploratrici, missionarie e civilizzatrici, specialmente nella zona del Congo;
⇒ ma aveva anche scopi affaristici e di colonizzazione, con la creazione di un'area di libero scambio.
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L'occupazione inglese dell'Egitto (1882) che suscita il risentimento della Francia.
⇒ L'Egitto, in seguito a una bancarotta del 1879, era di fatto sotto la tutela delle potenze occidentali fra cui l'Inghilterra
(che dal '76 aveva la maggioranza delle azioni del Canale di Suez).
⇒ In seguito ad una rivolta del 1882 l'Inghilterra, per difendere i propri interessi, occupò militarmente il paese, tradizionalmente legato all'influenza francese.
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L'intervento coloniale della Germania (1883-85).
⇒ I tedeschi, sentendosi in ritardo, si diedero ad un'attività febbrile, occupando Togo, Camerun, Africa del Sud-Ovest
e l'Africa Orientale (Tanganica).
Allo scopo di sanare i motivi di contrasto tra le potenze fu convocata la Conferenza di Berlino (1884-85).
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Viene riconosciuta la sovranità personale di Leopoldo II sul Congo;
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Si fissano i criteri per la colonizzazione; (tra gli altri):
⇒ alle rivendicazioni doveva corrispondere la capacità di controllare effettivamente i territori;
⇒ le occupazioni coloniali dovevano avere il riconoscimento delle altre potenze.
3. Dalla Conferenza di Berlino alla fine del secolo
Ma dissapori tra i paesi colonizzatori sorsero anche dopo il congresso:
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I Francesi (che nel 1881 avevano ottenuto il protettorato sulla Tunisia) dalle coste dell'Africa occidentale si mossero verso l'interno occupando:
⇒ l'Africa Occidentale Francese (Mauritania, Niger, Mali, Alto Volta) e
⇒ l'Africa Equatoriale Francese (Gabon, Congo, Ciad).
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Da qui puntavano verso Oriente ove possedevano Gibuti (1888) e Madagascar (dal 1896).
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Questo movimento li metteva in contrasto con gli interessi Inglesi che dall'Egitto si spingevano verso Sud (in questo contesto essi favorirono la penetrazione italiana in Africa Orientale: Eritrea e Somalia): nel 1898 a Fashoda (Alto
Sudan) ci fu uno scontro militare.
Nello stesso anno gli Inglesi riuscirono ad avere ragione della rivolta del Mahadi, che dal 1885 aveva dominato il
Sudan, instaurando un regime islamico antioccidentale, e fu completata la colonizzazione di quella regione.
Nel 1899 Francia e Inghilterra raggiunsero un accordo, premessa di una maggiore intesa tra i due paesi.
Nel frattempo, dietro l'attrattiva di ricchissimi giacimenti d'oro e di diamanti, si fa più attiva la presenza inglese nel l'Africa meridionale
⇒ Cecil Rhodes, fondatore della Compagnia Britannica per il Sud Africa (1890), prospetta il congiungimento dei domini della Colonia del Capo con l'Egitto.
⇒ Questi interessi portarono alla Guerra anglo-boera (1899-1902) con la quale gli inglesi eliminarono sanguinosamente gli ultimi stati boeri, dando vita all'Unione Sudafricana.
4. Dal 1900 al 1914
All’inizio del Novecento gli avvenimenti più importanti della storia coloniale africana sono:
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L'occupazione francese del Marocco (1911) con le conseguente reazioni tedesche.
⇒ Nel 1904 nuovo accordo franco inglese: la Francia riconosce la presenza in Egitto dell'Inghilterra che favorisce
l'accesso francese in Marocco.
⇒ Nel 1905 Guglielmo II a Tangeri si impegna a difendere l'indipendenza del Marocco;
nella seguente conferenza di Algesiras (1906) la Germania si ritrova però isolata.
⇒ Nel 1911 la Francia occupa alcune città del Marocco: la Germania minaccia la guerra:
la crisi è risolta con un modesto compenso francese alla Germania (parte del Congo ceduto al Camerun).
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L'occupazione italiana della Libia (1911-12).
IN ASIA
1. India e dintorni
Gli Inglesi erano presenti dal più di un secolo in India (sottratta definitivamente alla Francia dopo la guerra dei 7 anni del
1756-63) con la Compagnia delle Indie orientali:
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nel corso dell'800 viene completata la conquista di questa regione (nel 1849 lo è già direttamente o
indirettamente).
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La rivolta dei soldati indigeni al servizio degli Inglesi (sepoys, 1857-58), portò al-:
⇒ l'eliminazione della Compagnia delle Indie, sostituito dal controllo diretto del governo britannico;
⇒ la proclamazione dell'Impero dell'India (1876).
Dall'India gli Inglesi si spingeranno:
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verso Ovest, cioè verso la penisola arabica, l'Afganistan (protettorato nel 1879) e la Persia, ove si scontreranno con gli interessi russi:
⇒ La Russia si stava spingendo a Sud occupando il Turkestan.
⇒ Nel 1907 i due paesi raggiungono un accordo dividendo la Persia in due zone di influenza.
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E verso Est (Birmania 1886, Malesia 1895, Borneo Sett., Nuova Guinea Orient.).
In Indocina era presente anche la Francia, sin dai tempi di Napoleone III:
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negli anni '60 vengono occupate la Cocincina (sud del Vietnam meridionale) e la Cambogia;
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nel 1887 viene creata l'Unione Indocinese (Vietnam e Cambogia) estesa poi al Laos (1893).
Importante anche la presenza dell'Olanda in Indonesia.
2. La Cina
Forme particolari assunse la colonizzazione della Cina, ove continuava ad esistere, seppure in profonda crisi, il millenario
impero (fino al 1911).
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Gli Inglesi già a metà del secolo iniziarono la penetrazione commerciale:
⇒ con due guerre dell'Oppio (1840-42 e 1858) ottennero Hong Kong e l'apertura al commercio di alcuni porti (privilegi poi estesi alle altre potenze occidentali).
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La debole monarchia cinese fu poi sconvolta dalla contadina rivolta dei Tai-p'ing, repressa sanguinosamente con
l'aiuto inglese (1849-1864).
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Tutte le potenze coloniali approfittarono di queste difficoltà per erodere il territorio cinese (Russia: Vladivostok, Inghilterra: Birmania, Francia: Vietnam).
Anche il Giappone, tratto improvvisamente al mondo moderno a metà del secolo, si diede a una politica imperialistica:
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Nel 1895 costringe con la guerra la Cina a cedere Formosa, la penisola di Liadong in Manciuria, e a riconoscere
l’indipendenza di una Corea filo-giapponese.
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Ciò provocò l'intervento della Russia, che con Germania e Francia impose la revisione del trattato.
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I contrasti tra le potenze portarono in breve al cosiddetto Break-up of China, ossia alla divisione della Cina in
zone di influenza tra Russia, Inghilterra, Francia, Germania (1897-98)
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Nel 1899-1900 infuria la rivolta xenofoba dei boxer (“società dei giustizia e di concordia”) che viene repressa
dall'intervento degli occidentali (anche italiani) che accentuarono il loro controllo sulla regione (1901).
I contrasti tra Russia e Giappone, in seguito alle guadagni dalla Russia in Manciuria, portano alla guerra (1904-5).
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I Russi sono sonoramente sconfitti e devono cedere metà dell'isola Sakhalin, la penisola di Liadong e riconoscere il
protettorato giapponese in Corea.
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In conseguenza della guerra la Russia preferì rafforzare la propria presenza in Europa riavvicinandosi all'Inghilter ra.
L’IMPERIALISMO AMERICANO
Seppure in forme diverse da quelle del colonialismo anche gli Stati Uniti, negli ultimi decenni dell’ 800, conducono una
politica imperialistica i cui aspetti più evidenti sono:
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L’espansione nel Pacifico (Hawaii, 1888; Samoa 1889)
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Il sostegno alla lotta per l’indipendenza di Cuba che conduce alla guerra contro la Spagna (1898)
⇒ La Spagna è costretta a cedere agli USA le Filippine e le isole Guam;
⇒ Cuba diventa indipendente ma sotto tutela americana.
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Il sostegno della secessione di Panama dalla Colombia (1903)
⇒ Gli USA otterranno un “protettorato” sul nuovo stato, garantendosi la cessione del territorio sul quale sarà costruito
il canale (1916)
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L’ingerenza nella politica interna del Messico in contrasto con analoghi tentativi europei.
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La penetrazione economica nell’impero cinese, in cambio della difesa della sua autonomia politica.
⇒ Gli USA partecipano alla repressione della rivolta dei boxer e propongono la loro mediazione nel conflitto tra Russia e Giappone.
⇒ In quest’area la concorrenza giapponese pone le basi per lo scontro nei successivi conflitti mondiali.
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