GIARDINO La virtuosa Stregona Stachys è un genere di parche fragranze delle Lamiaceae, la famiglia che sente d’Issopo, Lavanda, Melissa, Menta, Monarda, Origano, Rosmarino, Salvia e Timo. Il nome di genere trae origini dal greco stachys («spiga»), riferito alla forma delle infiorescenze. La nostra flora conta una decina di specie erbacee, tra le quali c’è la Betonica officinale (S. officinalis): ha steli di 20-70 cm terminati da una spiga di fiori porpora e fiorisce da luglio a settembre nei prati e ai margini dei boschi, dalle pianure ai monti. La Betonica (chiamata anche Stregona) era già nota a Plinio (23-79 d.C.) per le sue doti curative e «fu un dì notissima al volgo» (www. etimo.it) tanto da meritarsi la locuzione «avere le virtù della betonica», per chi ha molte buone qualità. Non è pianta da aiuola, ma se avete un prato non tirato a bigliardino, un po’ estensivo, la Betonica fa per voi. Per il parterre suggerisco S. byzantina, la Stregona di Bisanzio, originaria dei pendii calcarei d’Armenia, Azerbaigian, Persia e Turchia. È una perenne tutta lanosa, color grigio-bianco, con foglie ellittiche (2.5 x 10 cm), morbide almeno quanto la seta. In estate, dalla rosetta basale emerge lo stelo di 60 cm, con foglie opposte più corte, terminato da una spiga compatta di 10-20 cm. I fiori sono rosa violaceo. La Stregona di Bisanzio si trova al naturale o sotto forma di cultivar: Big Ears (grandi orecchie), con foglie lunghe fino a 25 cm, Primrose Heron (airone giallo primula), a foglie primaverili gialle, Silky Fleece (fiocco di seta), parossismo di delicatezza; e poi tre variazioni senza steli florali, usate come copri-terreno, Cotton Ball (balla di cotone), Silver Carpet (tappeto d’argento), e Sheila Macqueen, dedicata alla fiorista che compose i bouquet per matrimoni prima della regina Elisabetta, poi della principessa Diana. Un bella costanza. ● PUBBLICITÀ 40% SU TUTTI I PRODOTTI BIOTHERM VALIDA FINO AL 05.09.2016.* * FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. NON CUMULABILE CON ALTRE PROMOZIONI IN CORSO. Foto: mad ♦ Betonica Il genere (che porta il nome scientifico Stachys), era già noto a Plinio nel primo secolo d.C. In tempi più (o meno) recenti ha accompagnato nobili sposine all’altare. Guido Maspoli Fitosociologo