Fryderyk Chopin Musica e lettere Concerto-lettura Francesco Pasqualotto Matteo Bonanni pianoforte voce recitante “La tristezza mi ha preso - perché? Neppure la musica oggi mi consola - è già notte tarda, e non ho voglia di dormire; non so cosa mi manca - e ho già più di vent’anni” Fryderyk Chopin Fryderyk Chopin nacque il 22 Febbraio 1810, in un piccolo centro nei pressi di Varsavia, Zelazowa Wola. A poco più di vent’anni lasciò la Polonia per Vienna, prima tappa di un inquieto peregrinare per l’Europa. Il 17 Ottobre 1849 morì a Parigi a soli 39 anni. Chopin, il poeta del pianoforte come viene definito, è stato sicuramente uno degli artisti più affascinanti dell’ottocento e un grande rappresentante del romanticismo ottocentesco. L’inquietudine che lo accompagna per tutta la sua vita, la continua ricerca di qualche cosa che manca (…non so cosa mi manca - e ho già più di vent’anni…) traspare in modo chiaro e struggente nella sua musica e nei suoi scritti. Chopin riesce a trasmettere in modo chiaro attraverso le note le sue sensazioni, il suo dramma di fronte alla vita. L’ispirazione per una nuova composizione gli derivava sempre da qualcosa che gli accadeva. Si narra che nel 1935 al momento di separasi da Maria Wodzinska, ch’egli amava, la giovane prendesse una rosa e la porgesse a Chopin. Commosso, ispirato, egli si mise al pianoforte ed improvvisò un Valzer (opera 69 numero 1) che dedicò alla sua amata. La wodzinska soleva chiamare questo pezzo “il Valzer dell’addio”. Attraverso le lettere che Copin scrive da Parigi, Vienna, Londra ai suoi amici, ai familiari, alle amanti, abbiamo il ritratto di un uomo malinconico, segnato da un virile pessimismo, ma capace anche di un ironia corrosiva. Il racconto spesso semplice dei piccoli fatti quotidiani che caratterizza la vita quotidiana dell’artista, riesce a far emergere una umanità semplice e affascinante, che completa ciò che traspare dalle sue opere musicali. I suoi scritti non sono, quindi, un commento alle sue opere, ma il racconto della sua vita, con le sue delusioni d’amore, i suoi successi e insuccessi professionali, la preoccupazione per la malattia e la guerra.Inoltre riesce a disegnare un divertente e prezioso affresco della società europea della prima metà dell’800. Ciò che si propone è dunque un percorso fatto da musica e parola che vuole far emergere tutta l’umanità di questo grande uomo, prima cha artista. Una selezione delle sue opere eseguita dal vivo verrà integrata con la lettura di alcune lettere e passi del suo diario. Matteo Bonanni (1982)- attore- Dal 2004 al 2007 frequenta il corso per attori della scuola civica d'arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano e consegue il diploma d'attore nel 2007. In questo periodo di formazione incontra come docenti: Massimo Navone, Tatiana Olear, Ida Kuniaki, Maurizio Schmidt, Elisabeth Boeke, Renata Molinari, Michele De Vita Conti. Nel 2007 partecipa come attore allo spettacolo “Bottega dell’orefice” diretto da Andrea Chiodi e prodotto dalla compagnia Cantiere Centrale ed Elsinor. Inoltre è tra i protagonisti de “Il Santo”, vincitore del premio “Bacchelli” 2007 come miglior spettacolo. Collabora con la civica orchestra di fiati del comune di Milano per la realizzazione di un melologo dal titolo “Fiefoerniek”, messo in scena alla palazzina Liberty nel 2007 . Nello stesso anno recita in “Scene tratte da Ubu Re” diretto da Lorenzo Facchinelli, spettacolo presentato al Festival internazionale di regia di Trento. Nel 2008 lavora in qualità di attore nell’opera lirica “Il prigioniero” diretta da Peter Stein e prodotta dal Teatro la Scala di Milano. Nel 2009 mette in scena “Un fantastico posto per provare” tratto dal “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, scritto e diretto da Roberto Abbiati e prodotto da Solares Fondazione delle Arti del Teatro delle Briciole di Parma Sempre nel 2009 lavora nello spettacolo “Miguel Manara”, diretto da Otello Cenci, ricoprendo il ruolo di Don Miguel a fianco di Gigio Alberti. Dal 2008 collabora stabilmente con l'associazione culturale Studi Imperfetti di Milano, fondata da Andrea Carabelli e Giorgio Sciumè. Dal 2003 tiene numerosi corsi di recitazione per adulti e ragazzi e collabora stabilmente con alcune realtà scolastiche. Francesco Pasqualotto (1982) -pianista- vive a Gallarate, dove ha conseguito la maturità classica, frequentando poi la facoltà di Filosofia presso l’Università Statale di Milano. Studia pianoforte sotto la guida di Maria Grazia Bellocchio e nel 2004 si diploma da privatista con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Verdi” di Milano; qui ha iniziato il corso di composizione sperimentale con il M° Sandro Gorli. Ha frequentato didatti e concertisti di fama internazionale, quali i Maestri Franco Scala, Eli Perrotta e Chiaralberta Pastorelli e Bruno Canino.Negli anni 2004 e 2005 è stato ammesso presso il Mozarteum di Salisburgo a corsi di perfezionamento con i Maestri A. Jasinski e S. Dorensky.Con altri due giovani musicisti ha costituito nel 2003 il Trio Artemisia che si è esibito con grande successo di critica e di pubblico in varie città italiane e straniere frequentando inoltre il corso di Musica da Camera con l’Altenberg Trio Wien Nel 2006 ha seguito un master con il Trio di Trieste. Per informazioni contattare Matteo Bonanni Mail: [email protected] Cell: 3386717216