Crioconservazione di ovociti - Azienda Ospedaliera Santa Maria

Azienda per l’Assistenza Sanitaria
n. 5 “Friuli Occidentale”
Via della Vecchia Ceramica, 1 – 33170 Pordenone
C.F. e P.I. 01772890933 – PEC [email protected]
Presidio Ospedaliero di Pordenone - Sacile
Via Montereale 24 - Pordenone
S.S.D. di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Banca del Seme e degli Ovociti
Responsabile: Dott. Francesco Tomei
Crioconservazione di ovociti
Di cosa si tratta:
Dopo stimolazione ormonale ovarica è oggi possibile congelare gli ovociti prelevati, mediante una tecnica
non più considerata sperimentale, la vitrificazione (o congelamento ultrarapido) (ASRM, Fertil Steril 2013). Gli
ovociti maturi vengono crioconservati in azoto liquido dove possono rimanere diversi anni. Gli ovociti
sopravvissuti in seguito allo scongelamento vengono in ogni caso inseminati con la tecnica di
microinseminazione (ICSI - Intra-CytoplasmicSpermInjection). Avvenuta la fecondazione, gli embrioni
vengono trasferiti nell’utero della donna dai 2 ai 7 giorni successivi allo scongelamento, in base alla
decisione inderogabile dell’equipe della Struttura.
Nella nostra Struttura, il metodo viene proposto alle pazienti :
• prima di sottoporsi ad una terapia oncologica (vedi capitolo Preservazione gamete femminile) oppure
• inserite in una procedura di fecondazione assistita, che all’interno del Consenso Informato per le
tecniche di 2° livello ( Punto 14.) abbiano dato il consenso al congelamento di eventuali ovociti maturi
sovrannumerari per utilizzo nel futuro.
Risultati:
Gli outcomes clinici risultano analoghi a quelli ottenuti da ovociti a fresco nel caso di pazienti di età ≤ 38 anni
con almeno 8 ovociti scongelati e trasferimento selettivo effettuato in seguito a una coltura prolungata degli
embrioni oltre il quarto giorno. La Banca ad ogni modo non garantisce l’integrità degli ovociti allo
scongelamento. Attualmente la sopravvivenza ovocitaria dopo scongelamento non supera l’85% con una
fertilizzazione al di sotto del 75% degli ovociti iniettati, (Rienzi, Hum Reprod. 2012), ma con ampia variabilità
tra un paziente e l’altro.
I risultati, in termini di gravidanze ottenute su cicli totali iniziati da tecniche di scongelamento ovocitario,
secondo l’ultima relazione del Ministro della Salute (30/06/2014) relativa ai dati dell’anno 2012, sono pari al
18,6% al di sotto dei 34 anni al congelamento e rispettivamente del 14% tra i 35 e 39 anni, del 13,6% a
40/42 anni e 5,9% oltre i 43 anni. Son riportate qui di seguito le percentuali di gravidanza sui trasferimenti
totali effettuati nell’anno 2012, come espressi su tutte le fasce d’età dall’ultimo report dell’Istituto Superiore di
Sanità del 30/06/2014. In ogni caso dopo i 39 anni, i risultati con entrambe le tecniche calano in modo
significativo. I nati a seguito del congelamento di ovociti non sembrano presentare incidenza di
malformazioni diversa da quella dei nati da PMA con ovociti freschi (Cobo et al., Fertil Steril, 2014).
Costi:
È di recente stato introdotto un ticket per la crioconservazione dei gameti femminili ed il mantenimento in
azoto liquido di ovociti per un periodo di 3 anni. La scelta di voler crioconservare i propri ovociti verrà
comunque confermata il giorno stesso della procedura con la sottoscrizione di Consenso Informato per la
crioconservazione ovocitaria (Allegato 1. – C.11 ). Per i rinnovi e le dismissioni del materiale crioconservato va
preso appuntamento con gli operatori del laboratorio in segreteria.
Il RINNOVO del mantenimento in banca degli stessi allo scadere dei 3 anni dovrà esser autorizzato dalla
paziente, previa sottoscrizione di una specifica richiesta sottofirmata presso la Struttura stessa in presenza
di un operatore del Laboratorio, alla quale verrà allegata copia del documento d’identità in corso di validità e
richiesta del medico curante/specialista per rinnovo crioconservazione gamete femminile per il pagamento
del relativo ticket.
La DISMISSIONE del campione dovrà avvenire previa sottoscrizione di una specifica richiesta a scartare
definitivamente gli ovociti crioconservati sottofirmata presso la Struttura stessa in presenza di un operatore
del Laboratorio ; a tale richiesta andrà allegata copia del documento d’identità in corso di validità.