A002843, 1 A002843 FONDAZIONE INSIEME onlus. Da CORRIERE DELLA SERA del 28/9/2013, pag. 48 <<GIOCARE IN UNA PIAZZA VIRTUALE. LO SPAZIO SOCIAL PER I BAMBINI>> di Marta Serafini, giornalista. Per la lettura completa del pezzo si rinvia al quotidiano citato. Twigis, personaggi colorati per imparare e divertirsi. sicuri con messaggi controllati e sistema anti bulli. Più Che la Rete non sia un paese per bambini, ormai è un dato di fatto. Dal cyber bullismo, passando per il cyber harassment, fino ai messaggi violenti e all'adescamento online dei pedofili, i pericoli aumentano con il passare degli anni. Non stupisce dunque che, soprattutto negli Usa, si sia cercato di creare degli spazi protetti nei quali i bambini possano navigare senza correre troppi rischi. I primi passi sono stati fatti a livello legislativo. Negli Stati Uniti è stato emanato il Coppa, altrimenti detto Children's Online Privacy Protection Act. E non solo. A breve in California entrerà in vigore una legge che obbliga i browser a cancellare determinati dati e immagini postate dai minori, qualora loro lo vogliano. Norme e regolamenti che da noi non sono nemmeno ancora stati pensati ma che inevitabilmente prima o poi dovranno essere presi in considerazione. Nel frattempo nascono i social network e portali per bambini. Un mercato in crescita, se si considera che secondo Audiweb in Italia sono oltre 2 i milioni di bambini connessi a Internet e che negli Usa circa l'80% dei bimbi fino ai cinque anni usa Internet almeno una volta a settimana. Già, perché sono loro, i nativi digitali, quelli più veloci con tablet e smartphone. «I bambini ormai apprendono attraverso la Rete. È necessario però che si muovano in un ambiente pensato per loro», sottolinea Giuliano Noci, docente di marketing al Politecnico di Milano. Generalmente questi siti puntano molto sui giochi e sull'interazione tra utenti,.creando però degli spazi «chiusi» all'interno i dei quali può entrare solo chi è iscritto. Grafica accattivante, immagini colorate, icone e avatar, i social network per bambini hanno quasi tutti la caratteristica di assomigliare più a forum e portali. Importantissima è poi la moderazione dei commenti. Non basta infatti che siano controllati da sistemi automatici che riconoscono parole specifiche. <<È fondamentale che ci sia una vigilanza umana>>, avverte il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo. Facile è infatti per un pedofilo aggirare l'ostacolo e fingersi un bambino usando espressioni infantili>>. A002843, 2 DAI 6 AI 12 ANNI. Rivolto a utenti tra i 6 e i 12 anni ha un sistema che modera la pubblicità, blocca i comportamenti a rischio ed evita le foto E se negli Usa, i social vietati agli adulti più frequentati, sono Kazaana, Everloop, di recente ne è stato creato uno anche tutto per bambine chiamato Sweet High. Il target in genere è quello tra i 6 e i 16 anni. Ai genitori viene chiesto di controllare la gestione dell'account. Compito che secondo le statistiche viene assolto per lo più dalle madri. Sono infatti le donne che si trasformano in sentinelle digitali dei loro figli e che meglio conoscono la vita in Rete dei propri figli. ONLINE In Mypage i bambini possono creare pagine personalizzate, disegnare, giocare e imparare. Sotto Kazaana i ragazzini sotto i 13 anni possono condividere contenuti. Nel settore ovviamente sono entrate anche le multinazionali del divertimento come Disney. E molto frequentate sono anche le community legate ai personaggi e ai cartoni animati. Una su tutte quella di Geronimo Stilton che conta migliaia di fan in tutto il mondo, Italia compresa. Novità più importante però nello scenario italiano è Twigis, social network e portale di informazione e divertimento per bambini tra i 6 e i 12 anni. La piattaforma è nata in Israele con un investimento di 7milioni dollari e conta nel mondo già milioni di utenti unici (è già attiva in Russia, Turchia e Sud America). In Italia è stata sviluppata in collaborazione con Rcs. L’ESPERIENZA ITALIANA. In Italia il portale nasce in collaborazione con Rcs e conta anche sulla collaborazione della Polizia di Stato. In ogni parte del mondo infatti l'amministratore delegato di Tweegee Shay Bloch ha scelto di stringere delle partnership con i colossi dell'informazione, conservando però la gestione della piattaforma. Su Twigis tutte le attività e i post sono controllati. Ma non solo. Esiste pure un innovativo sistema anti bulli. Se infatti i moderatori si accorgono che un utente prende di mira qualcun altro, possono metterlo in quarantena, per un giorno, due settimane o un mese, bannandolo dal sito. Una sorta di punizione dunque, che può trasformarsi anche in un'espulsione definitiva e in un avviso ai genitori. Poi, niente fotografie. Solo avatar colorati e divertenti. A002843, 3 Sul portale, oltre a 4 mila giochi, gli utenti avranno a disposizione anche una moneta virtuale. Infine, la collaborazione con la Polizia di Stato da cui è arrivato il patrocinio. Ovviamente Twigis racchiude in sé grandi potenzialità di business e di sviluppo. Twigis infatti conterrà pubblicità. Ma si tratterà di partnership e non di semplice advertising. I bambini, insomma, non si troveranno di fronte ai banner di McDonald's o al video che promuove la Coca Cola. Oltre a garantire la riservatezza assoluta dei dati, viene dichiarata guerra al target behavioural, lo stalking via banner che ormai imperversa su Internet. «Abbiamo aderito al Coppa e facciamo della protezione degli utenti uno dei nostri cavalli di battaglia», spiega ancora Shay. Una bella differenza, dunque, rispetto ai social network "tradizionali" come Facebook e Twitter, dove gli utenti minorenni accedono a contenuti e funzioni pensate per un pubblico più grande. E dove gli adulti stessi sono totalmente nudi e incapaci di tutelare la propria privacy. LE REGOLE: NIENTE FOTO E PUBBLICITÀ VIRALE: ECCO COME SI PROTEGGONO I BAMBINI. 1__ I SOCIAL NETWORK PER BAMBINI DEVONO ESSERE VIETATI AGLI ADULTI. 2__ LA MODERAZIONE DEI COMMENTI DEVE ESSERE COSTANTE E SEVERA. 3__ DEVE ESSERE VIETATO LO STALKING PUBBLICITARIO ATTRAVERSO I BANNER. 4__ I GENITORI DEVONO CONOSCERE I DATI DELL’ACCOUNT DEI PROPRI FIGLI. 5__ DEVE ESSERE VIETATA LA POSSIBILITÀ DI POSTARE IMMAGINI DI QUALSIASI TIPO. A002843, 4 FONTE: AUDIWEB I BAMBINI CONNESSI A INTERNET NEL 2012 I SOCIAL IN ITALIA TWIGS: www.twigs.it MYPAGE: www.mypage.it I SOCIAL IN USA KAZAANA: www.kazaana.com EVERLOOP: www.everloop.com GIANT HALLO: www.gianthallo.com SWEET HIGH: www.sweethigh.com KIDZ WORLD: www.kidzworld.com 2.000.000 I RAGAZZI CHE NELLA UE HANNO UN PROFILOSU UN SOCIAL NETWORK tra i 13 e 16 anni tra i 9 e 12 anni 46,00% 77,00% 38,00% LE MADRI CHE CONOSCONO LA PASSWORD DEL PROFILO DEL FIGLIO 46% I BIMBI FINO A 5 ANNI CHE NEGLI USA USANO INTERNET ALMENO UNA VOLTA LA SETTIMANA 80%