CAPITOLO 13 OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE 1 Oscillazioni armoniche I moti oscillatori dei corpi, come la corda pizzicata di una chitarra o un lampadario urtato con la testa, hanno alcune caratteristiche comuni: ● inizialmente il corpo è fermo in una posizione di equilibrio; ● quando viene spostato e lasciato libero, il corpo si muove avanti e indietro passando per la posizione di equilibrio. Joshua David Treisner / Shutterstock Il moto oscillatorio è un moto periodico, perché si ripete con regolarità nel tempo: durante un’oscillazione completa il corpo ritorna nella posizione iniziale con la stessa velocità iniziale. Le caratteristiche fondamentali di un moto periodico sono il periodo e la frequenza: ● il periodo T è il tempo necessario per compiere un’oscillazione completa; ● la frequenza f è il numero di oscillazioni che avvengono in un secondo. Frequenza e periodo sono legati dalla relazione 1 (1) f=_ T Nel Sistema Internazionale il periodo si misura in secondi e la frequenza in hertz (Hz): 1 Hz = 1 s−1. Un corpo oscilla con la frequenza di 1 Hz quando compie un’oscillazione al secondo. LÕoscillatore armonico Il tipo più importante di moto periodico è il moto armonico, che si presenta in ogni campo della fisica. #motoarmonico Si dice moto armonico il moto di un corpo la cui accelerazione è direttamente proporzionale allo spostamento dalla posizione di equilibrio e ha verso opposto a esso. Nel capitolo «Le forze e i moti» abbiamo visto che una massa m sottoposta alla forza di richiamo elastica di una molla si muove di moto armonico. F x x=0 posizione di riposo 2 x OscillaziOni e Onde meccaniche 13 → Infatti, se indichiamo con x lo spostamento della massa dalla posizione di equilibrio, → → sulla massa si esercita una forza F = −k x e per il secondo principio della dinamica → → −k x = m a ossia k→ → (2) a = − ___ x m Poiché k/m è costante, l’accelerazione è direttamente proporzionale allo spostamento e ha verso opposto a esso. Quindi la massa, spostata dalla posizione di equilibrio e poi lasciata libera, si muove di moto armonico: il sistema massa-molla si dice pertanto oscillatore armonico. La costante ω= __ k _ m √ è detta frequenza angolare o pulsazione del moto. L’unità di misura di ω è s−1; infatti 1/2 1/2 1/2 N/m kg·m __ 1 ___ 1 1 1 ____ = _____ = __2 = __ = s−1 2 ( kg ) ( s m kg) (s ) s Il periodo e la frequenza del moto dell’oscillatore sono legati alla pulsazione dalle relazioni 2π 1 ω T=_ f=_=_ (3) ω T 2π ossia __ __ m 1 k _ _ _ (4) T = 2π f= k 2π m √ √ Vale il seguente risultato: la legge oraria di un oscillatore armonico, che parte da x = A con velocità nulla, è __ k _ t (5) x = A cos ( m ) √ #motoarmonico #forzaelastica DENTRO LA LEGGE ● A è l’ampiezza del moto e si misura in metri. ● L’argomento della funzione coseno _ è un numero privo di dimensioni. Infatti la frequenza angolare ω = √k/m si misura in s−1. ● La posizione x è una funzione periodica con periodo 2π e assume valori compresi fra −A e A. A 0 x t 0 T — 4 T — 2 3T — 4 T –A 3 Onde Consideriamo il caso più generale di un moto armonico in cui l’accelerazione è → → a = − ω2 x (6) Se all’istante iniziale x = A e la velocità è nulla, la legge oraria assume la forma seguente: x = A cos (ωt) #motoarmonico PER ESEMPIO (7) Le caratteristiche di un oscillatore armonico Un oscillatore armonico è formato da una massa m = 0,50 kg vincolata all’estremo libero di una molla con costante elastica k = 100 N/m. ▶ Quali sono le principali caratteristiche del suo moto? Il periodo e la frequenza sono __ __ m 0,5 kg T = 2π _ = 2π _ = 0,44 s k 100 N/m √ √ 1 1 f = _ = _ = 2,3 Hz T 0,44 s Se è lasciato partire da x = 0,1 m con velocità iniziale nulla, la sua legge oraria è __ 100 N/m _ x = (0,1 m) cos t ⇒ x = (0,1 m) cos [(14 rad/s)] t 0,5 kg ) ( √ 0,1 x (m) 0,05 0 t (s) 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 –0,05 –0,1 ➜ PROBLEMA Un beccheggio armonico • pag. 26 #motoarmonico MINDBUILDING Risoluzione numerica dell’equazione del moto di un oscillatore armonico Risolvere l’equazione del moto di un oscillatore armonico a = − (k/m) x è molto complesso, perché l’accelerazione e la posizione non sono numeri ma sono funzioni del tempo. Possiamo però determinare una soluzione numerica per la legge oraria del moto x = x(t) e tracciare il grafico approssimato del suo andamento nel tempo. Per impostare la risoluzione numerica, facciamo le seguenti ipotesi: ● il tempo è discreto, cioè procede «a scatti» di piccoli intervalli dt a partire dall’istante iniziale t0; ● le accelerazioni rimangono costanti durante ogni intervallo di tempo (in realtà cambiano con la posizione x); 4 OscillaziOni e Onde meccaniche ● 13 le velocità rimangono costanti durante ogni intervallo di tempo (in realtà cambiano fra gli istanti iniziale e finale di un intervallo di tempo). Scegliamo di calcolare lo spostamento durante ogni intervallo di tempo utilizzando la velocità che la massa ha all’istante finale dell’intervallo: in questo particolare caso questa scelta evita di accumulare errori di approssimazione elevati. Con queste ipotesi si può impostare la risoluzione numerica del problema del moto mediante la seguente procedura iterativa, in cui il valore di una grandezza è calcolato a partire dai valori precedenti di essa e delle grandezze da cui dipende. Procedura iterativa x0 v0 x1 = x0 + v1 dt v1 = v0 + a 0 dt x k+1 = xk + vk+1 dt v k+1 = vk + ak dt t0 t1 = t0 + dt t k+1 = tk + dt a 0 = − (k/m) x0 a1 = − (k/m) x1 ak+1 = − (k/m) xk+1 Questa procedura può essere eseguita con un foglio elettronico come quello del tabulato A. ◊ 1 A B C D E F G Legge oraria dell’oscillatore armonico 2 A a=–(k/m)x 3 m= 0,5 kg 4 k= 100 N/m 5 x0= 0,1 m 6 v0= 0 m/s =0 =$B$5 =$B$6 =-$B$8*E6 =-$B$8*E7 t x v a 7 dt= 0,01 s =D6+$B$7 =E6+F7*$B$7 =F6+G6*$B$7 8 k/m= =B4/B3 N/m2 =D7+$B$7 =E7+F8*$B$7 =F7+G7*$B$7 =-$B$8*E8 9 =D8+$B$7 =E8+F9*$B$7 =F8+G8*$B$7 =-$B$8*E9 10 =D9+$B$7 =E9+F10*$B$7 =F9+G9*$B$7 =-$B$8*E10 Il calcolo è relativo a un oscillatore armonico con m = 0,5 kg e k = 100 N/m lasciato partire da x = 0,1 m con velocità iniziale nulla. Con i dati numerici inseriti, l’aspetto del foglio con i valori al posto delle formule è quello del tabulato B. Il grafico mostra la legge oraria dell’oscillatore armonico. ◊ 1 A B C D E 2 G H I J K L M N B a=–(k/m)x 3 m= 0,5 kg 4 k= 100 N/m 5 x0= 0,1 m 6 v0= 0 m/s 7 dt= 0,01 s 8 F Legge oraria dell’oscillatore armonico k/m= 200 N/m t 2 x v 0 0,100 0,000 -20,000 a 0,01 0,098 -0,200 -19,600 9 0,02 0,094 -0,396 -18,808 10 0,03 0,088 -0,584 -17,640 11 0,04 0,081 -0,760 -16,119 12 0,05 0,071 -0,922 -14,276 13 0,06 0,061 -1,064 -12,147 14 0,07 0,049 -1,186 -9,775 15 0,08 0,036 -1,284 -7,208 16 0,09 0,022 -1,356 -4,496 17 0,1 0,008 -1,401 -1,695 18 0,11 -0,006 -1,418 1,140 19 0,12 -0,020 -1,406 3,953 Prova tu Modifica la procedura iterativa utilizzata per il moto armonico in modo da studiare il moto di un pendolo lungo 25 cm sottoposto alla forza di richiamo F = − mg sen θ. Indica con x la posizione sull’arco e scegli come condizioni iniziali θ0 = 10° e v0 = 0 m/s. ▶ ▶ Dimostra che F = −mg sen (x/L). Verifica che il pendolo si muove di moto armonico solo per oscillazioni con piccoli angoli. 5 Onde 2 Energia e oscillazioni armoniche Consideriamo un oscillatore armonico con massa m e costante elastica k che si muove secondo la legge oraria __ k _ x = A cos t ( m ) √ Quando l’attrito è assente o trascurabile, la massa oscilla indefinitamente fra le posizioni x = + A e x = − A. L’energia totale E dell’oscillatore è la somma dell’energia cinetica K e dell’energia potenziale elastica U: 1 1 E = K + U = _ mv2 + _ k x2 2 2 (8) La forza elastica è conservativa, per cui l’energia totale dell’oscillatore rimane costante: durante il moto l’energia si trasforma continuamente da potenziale a cinetica e viceversa. ■ Nei punti x = + A e x = − A in cui si inverte il K=0 U = –12 kA2 x=0 x = –A moto, la massa è ferma e l’energia è tutta potenziale. x=A ■ Nel punto x = 0 la molla non è né allungata né K = –12 mv2 accorciata, per cui l’energia è tutta cinetica. U=0 v x = –A x=0 x=A In particolare, nei punti x = + A e x = − A si ha 1 E = _ k A2 2 #motoarmonico #energia L’energia totale di un oscillatore armonico è proporzionale al quadrato dell’ampiezza dell’oscillazione. La velocità è massima per x = 0, dove l’energia è solo cinetica e pari a 1_ m v2max 2 Quindi per la conservazione dell’energia si ha 1_ 1 m v2max = _ k A2 2 2 6 (9) OscillaziOni e Onde meccaniche da cui si ricava v max = 13 __ k _ A m √ che in termini della frequenza angolare diviene v max = ωA In un generico punto del moto, la conservazione dell’energia stabilisce che 1 _ m v2 + 1 _ k x2 = 1 _ k A2 2 2 2 Il modulo della velocità è quindi k v = _ (A2 − x2) ⇒ v = m 2 cioè ____________ k 2 _ A − x2) m( √ ____________ v = ω √ (A2 − x2) (10) La velocità di un oscillatore che si muove con legge oraria x = A cos (ωt) varia nel tempo secondo la legge v = − ωA sen (ωt) (11) #motoarmonico DENTRO LA FORMULA La velocità v è una funzione periodica con periodo 2π e assume valori compresi fra − ωA e ωA. ωA 0 v T T — 4 0 T — 2 3T — 4 t –ωA PER ESEMPIO Energia e velocità dell’oscillatore Un oscillatore armonico formato da una massa m = 0,5 kg e da una molla con costante elastica k = 100 N/m viene lasciato andare dalla posizione x = 0,20 m con velocità iniziale nulla. ▶ Determina l’energia, la velocità massima e la legge con cui varia la velocità dell’oscillatore. La frequenza angolare è ω= __ k _ = m __ 100 N/m _ = 14 rad/s 0,50 kg √ √ 7 Onde L’energia e la velocità massima risultano 1 1 E = _ k x2 = _ (100 N/m) (0,20 m)2 = 2,0 J 2 2 vmax = ωA = (14 s−1) (0,20 m) = 2,8 m/s La velocità varia nel tempo secondo la relazione v = − ωA sen(ωt) = = − (14 s−1) (0,20 m) sen[ (14 s−1) t ] = − (2,8 m/s) sen[ (14 s−1) t ] Dimostrazione della formula per la velocità 1 La velocità della massa dipende dal punto x in cui si trova. Poiché x = A cos (ωt), scriviamo la velocità (10) in funzione del tempo: _____________ _______ ____ v = ω √ A2 − A2 cos2(ωt) = ω √ A2[ 1 − cos2(ωt) ] = ωA √ 1 − cos2(ωt) 2 Grazie all’identità trigonometrica fondamentale sen2(ωt) + cos2(ωt) = 1 ⇒ _ sen(ωt) = ± √ 1 − cos2(ωt) scriviamo la relazione precedente v = ± ωA sen(ωt) 3 La velocità è positiva quando la massa si muove nel verso positivo dell’asse x e negativa in verso opposto. Dalla posizione iniziale x = A la massa si muove nel verso negativo dell’asse x: poiché sen(ωt) è positivo per 0 < t < T/2, si ha v = − ωA sen(ωt) ➜ PROBLEMA L’ampiezza dell’oscillazione • pag. 28 #motoarmonico 3 Oscillazioni in presenza di attrito Nella realtà l’attrito non è eliminabile, quindi ogni moto prima o poi cessa. Nel caso di un moto armonico, l’ampiezza decresce fino a quando il corpo si ferma. Questo moto è detto moto armonico smorzato. L’energia meccanica iniziale del moto è dissipata dall’attrito. Consideriamo moti che avvengono in un fluido e che hanno velocità non troppo elevate, in modo che si possano trascurare gli effetti di turbolenza generati nel fluido. In questi casi la forza di attrito ha modulo direttamente proporzionale a quello della velocità del corpo e verso opposto: Fa = − βv L’accelerazione del corpo risulta pertanto Fe + Fa k β a = _____ = − _ x − _ v m m m che può essere riscritta come a = − ω2x − γv 8 OscillaziOni e Onde meccaniche 13 dove ● ● _ ω = √k/m è la pulsazione dell’oscillatore armonico in assenza di attrito; γ = β/m è un coefficiente che tiene conto delle caratteristiche dell’attrito che il fluido esercita sul corpo; γ ha le dimensioni fisiche di un’accelerazione diviso una velocità, quindi la sua unità di misura è s−1 come per la pulsazione ω. A seconda del valore di γ, il moto può presentare o meno oscillazioni. Se l’attrito è piccolo (γ < 2ω), prima di fermarsi il corpo compie varie oscillazioni di ampiezza decrescente: si parla di smorzamento sottocritico. x γ < 2ω t La pulsazione delle oscillazioni risulta minore di ω: _________ _____ 2 2 γ k 1_ _ β 2 __ _ ω′ = ω − = − <ω 4 m 4 (m) √ √ Di conseguenza T > T′: lo smorzamento aumenta il periodo dell’oscillazione. Quando il fattore γ che caratterizza l’attrito è molto piccolo rispetto a ω, ossia quando γ << ω, si ha __ k ω′≈ ω = _ m √ e quindi la pulsazione del moto oscillatorio smorzato è praticamente la stessa del moto armonico senza attrito. Se l’attrito è grande (γ > 2ω), il corpo raggiunge la posizione di equilibrio senza alcuna oscillazione: si parla di smorzamento sovracritico o di moto sovrasmorzato. x γ > 2ω t 9 Onde Terekhov Igor / Shutterstock Lo smorzamento sovracritico è realizzato da vari dispositivi che hanno lo scopo di eliminare rapidamente le oscillazioni non desiderate. Per esempio, un ammortizzatore (all’interno della molla nella foto) è costituito da un pistone che si muove all’interno di un cilindro pieno d’olio. Il fluido oppone resistenza allo spostamento del pistone e assicura il necessario smorzamento al telaio della moto. FISICA QUOTIDIANA Gli ammortizzatori La risonanza Un oscillatore armonico con massa m e costante elastica k oscilla con la frequenza __ 1 k f=_ _ 2π m √ detta frequenza propria o naturale. Per mantenerlo in oscillazione in presenza di forze d’attrito è necessaria una forza esterna che integri l’energia dissipata per attrito. Sotto l’azione di una forza esterna l’oscillatore compie oscillazioni forzate, purché la forza esterna sia periodica, proprio come le spinte necessarie per mantenere in moto un’altalena. Il maggior trasferimento di energia all’oscillatore si realizza quando la forza esterna ha frequenza uguale alla frequenza propria dell’oscillatore. #risonanza In questa situazione l’ampiezza A del moto armonico, che è legata all’energia dell’oscillatore dalla relazione E = (1/2) kA2, aumenta nel tempo. Si raggiunge infine una situazione di regime con oscillazioni di ampiezza costante, per le quali la potenza mediamente dissipata compensa esattamente la potenza immessa attraverso la forza esterna. Questo fenomeno è detto risonanza. A seconda dei casi, la risonanza può avere effetti utili o dannosi. 10 ■ Il Takoma Narrows Bridge è stato distrutto dal vento che lo ha sollecitato con frequenze molto vicine alla sua frequenza propria. wordpress.com Cabania / Shutterstock ■ La risonanza permette al padre di mantenere in moto la bambina con una piccola forza applicata con la stessa frequenza dell’altalena. OscillaziOni e Onde meccaniche 13 4 Onde meccaniche ■ Durante un temporale le raffiche di SVLuina / Shutterstock vento muovono gli ombrelli: il moto di traslazione dell’aria trasferisce energia cinetica agli ombrelli. Martin Fischer / Shutterstock ■ Il fragore di un tuono mette in movimento i nostri timpani, che non ricevono energia da un «vento» d’aria che si sposta, ma da un’onda che si propaga per kilometri. L’aspetto distintivo di un’onda è proprio questo: un’onda si propaga nello spazio, trasferendo energia ma non materia. In tutti i momenti della nostra vita interagiamo con qualche tipo di onda. Attraverso la vista e l’udito riceviamo segnali dal mondo esterno sotto forma di onde luminose (luce) e onde sonore (suono). Pur nella loro diversità, innumerevoli fenomeni naturali sono di tipo ondulatorio: per esempio, le increspature del mare e i terremoti. L’analisi delle proprietà generali delle onde permette di comprendere le caratteristiche comuni di questi fenomeni. Caratteristiche delle onde meccaniche Prendiamo in considerazione le onde meccaniche, cioè le onde che si propagano in un mezzo materiale. Le particelle del mezzo sono sottoposte a forze di richiamo, che tendono a riportarle nella loro posizione di equilibrio quando se ne allontanano. Per esaminare le caratteristiche delle onde, consideriamo un semplice modello di mezzo materiale: una corda elastica formata da particelle connesse mediante molle. ■ Un agente esterno, detto anche sorgente, sposta alcune particelle dalla posizione di equilibrio, creando una perturbazione. forze di richiamo 11 Onde ■ Queste particelle tendono a tornare nella posizione di equilibrio per effetto delle forze di richiamo esercitate dalle particelle vicine. Per reazione, sulle particelle vicine si esercitano forze che le allontanano dalle posizioni di equilibrio. In questo modo la perturbazione si propaga nel mezzo. direzione dell’accelerazione della particella ■ Ogni particella oscilla attorno alla sua posizione di equilibrio, per cui il suo spostamento medio è nullo. Oscillando, però, la particella trasmette energia alle particelle successive: in questo modo l’energia si trasmette attraverso il mezzo. direzione dello spostamento della particella direzione della propagazione della perturbazione Un’onda meccanica è una perturbazione della posizione dei punti del mezzo che si propaga trasportando energia ma non materia. Onde trasversali e onde longitudinali Esistono due tipi fondamentali di onde meccaniche, che possiamo facilmente generare su una molla molto lunga appoggiata su un tavolo. ■ Spostiamo un estremo avanti e indietro in direzione perpendicolare alla molla: si propaga una perturbazione formata da oscillazioni delle spire in direzione perpendicolare a quella della molla. direzione dello spostamento direzione di propagazione 12 OscillaziOni e Onde meccaniche 13 ■ Spostiamo un estremo avanti e indietro in direzione parallela alla molla: in questo caso la perturbazione consiste in una serie di espansioni e compressioni delle spire lungo la direzione della molla. direzione dello spostamento direzione di propagazione In generale si distinguono: ● onde trasversali, quando le particelle del mezzo oscillano in direzione perpendicolare alla direzione di propagazione dell’onda; ● onde longitudinali, quando le particelle del mezzo oscillano nella stessa direzione di propagazione dell’onda. Per esempio le onde che si formano sulla corda di una chitarra sono trasversali, mentre il suono è costituito da onde longitudinali. I terremoti generano onde meccaniche, dette onde sismiche, che possono essere trasversali oppure longitudinali e sono dette rispettivamente onde S e onde P, come mostrano i disegni. FISICA QUOTIDIANA Onde sismiche Onde S Onde P cresta dell’onda movimento di una particella direzione di propagazione Onde superficiali Le onde si propagano sulla superficie dei liquidi sotto l’azione di due forze di richiamo: la tensione superficiale e la gravità. 13 Onde ■ Le onde marine sono onde di gravitˆ: la forza di richiamo è dovuta prevalentemente alla gravità. Massimo Romeni Tatiana Grozetskaya / Shutterstock ■ Si formano onde capillari quando la forza di richiamo dominante è la tensione superficiale. Le onde superficiali interessano solo uno strato di liquido al di sotto della superficie. La loro descrizione è complessa perché si tratta di una sorta di combinazione di onde trasversali e onde longitudinali. Analizziamo il moto delle particelle del liquido nel caso di onde che si propagano dove la profondità del liquido è molto maggiore della loro lunghezza d’onda (situazione di acque profonde). La direzione della velocità v di una particella cambia nel tempo a seconda della porzione d’onda in cui si trova. v direzione di propagazione dell’onda v v v Questo accade perché i liquidi sono incomprimibili: le particelle si devono muovere spostandosi su traiettorie non rettilinee. In prossimità della superficie queste traiettorie sono circonferenze. v 14 OscillaziOni e Onde meccaniche FISICA QUOTIDIANA Onde in spiaggia Anjo Kan / Shutterstock Korkut Kazcin / Shutterstock Quando le onde si avvicinano alla costa, la profondità del mare diminuisce e il moto delle particelle diventa molto più complesso perché viene influenzato dagli attriti col fondale. Agli effetti dell’interazione delle particelle d’acqua col fondale si devono, per esempio, le ondine di sabbia che si formano in prossimità delle spiagge. Inoltre quando il fondale è basso le parti più alte delle onde si muovono con velocità maggiore delle altre, con il risultato che le onde si «rompono» e si trasformano nelle onde che vediamo in prossimità delle coste. 13 5 Dall’oscillazione delle particelle del mezzo alla propagazione dell’onda In un’onda bisogna distinguere due moti che coinvolgono le particelle del mezzo in cui l’onda si propaga: ● il moto globale di avanzamento dell’onda, che è l’effetto combinato dei moti delle singole particelle del mezzo; ● il moto locale di oscillazione di ciascuna particella del mezzo. Per descrivere le caratteristiche di un’onda sono utili due diverse rappresentazioni: la rappresentazione spaziale e la rappresentazione temporale. Rappresentazione spaziale dell’onda Ritrae il moto globale dell’onda: dà la forma dell’onda in un dato istante e corrisponde a una «fotografia» dell’onda. λ y cresta A x A λ ventre In essa si distinguono: ● ● l’ampiezza A dell’onda, cioè il massimo spostamento dalla posizione di equilibrio delle particelle del mezzo; la lunghezza d’onda λ, cioè la distanza fra due punti identici e successivi dell’onda, come per esempio due creste o due ventri: dopo una lunghezza uguale a λ, l’onda si ripete identica. 15 Onde Rappresentazione temporale dell’onda Ritrae il moto locale di oscillazione: dà lo spostamento di una singola particella del mezzo in funzione del tempo. In altri termini, è la legge oraria del moto di una particella del mezzo investita dall’onda. T y A t A In essa si distinguono: ● l’ampiezza A dell’onda, cioè il massimo spostamento dalla posizione di equilibrio della particella; ● il periodo T, che è l’intervallo di tempo in cui la particella compie un’oscillazione completa. I grafici seguenti mettono a confronto le due rappresentazioni. ■ Rappresentazione temporale. La legge oraria durante un’oscillazione completa di una particella P del mezzo a partire dalla posizione iniziale di coordinate x = 0 e y = A. ■ Rappresentazione spaziale. Fotografie della forma dell’onda in corrispondenza degli istanti di tempo indicati nella legge oraria (a sinistra): notiamo l’oscillazione della particella P sulla retta x = 0. y P y A –14 T –12 T –34 T Tt y A –14 λ –34 λ λ x y t y A P x y t x P y y A t y A P x y P t 16 –21 λ x OscillaziOni e Onde meccaniche 13 Notiamo nel grafico a destra che la cresta dell’onda, inizialmente in un punto con ascissa x = 0, si trova in un punto con ascissa x = λ dopo un tempo T uguale al periodo con cui oscilla ogni particella del mezzo. Questo permette di determinare la velocità di avanzamento dell’onda nel mezzo, detta anche velocità dell’onda: λ v=_ T (12) #velocitˆonda Ricordando che la frequenza è legata al periodo dalla relazione f = 1/T si ha v = λf (13) Le relazioni precedenti valgono per qualsiasi tipo di onda periodica. 6 La rappresentazione matematica delle onde armoniche Un’onda si dice armonica quando i punti del mezzo in cui l’onda si propaga si muovono di moto armonico attorno alla posizione di equilibrio. Una sorgente genera un’onda armonica su una corda quando ne muove una porzione con moto armonico. Supponiamo di muovere l’estremo di una corda, lungo un asse y perpendicolare a essa, con moto armonico di ampiezza A e periodo T. All’istante t = 0 s la corda ha la forma spaziale rappresentata in figura. y A –14 λ –12 λ –34 λ x λ In questo istante, l’equazione che lega lo spostamento y di un punto della corda alla sua ascissa x è 2π y(x) = A cos _ x (λ ) (14) A causa del transito dell’onda nel verso positivo dell’asse x, lo spostamento y di ogni punto cambia anche col passare del tempo. Vogliamo determinare la relazione che lega lo spostamento y sia al tempo t sia alla posizione x lungo la corda. ■ Considera la cresta dell’onda che nell’istante t = 0 si trova nel punto di ascissa x(0). La cresta si propaga con la velocità dell’onda v. y v A x (0) x 17 Onde ■ Al tempo t la cresta si trova nel punto di ascissa x(t) dopo aver percorso una distanza vt. Quindi x(t) = x(0) + vt v y vt x (0) x (t) x da cui x(0) = x(t) − vt La velocità dell’onda è legata alla lunghezza d’onda λ e al periodo T dalla relazione v = λ/T, quindi λ x(0) = x(t) − _ t T Abbiamo ricavato questa relazione facendo riferimento al moto di una cresta dell’onda, ma lo stesso risultato vale per qualsiasi punto dell’onda del quale si segua lo spostamento. Sostituendo la precedente espressione per x(0) al posto della variabile x nell’equazione (14), che si riferisce all’istante t = 0, troviamo infine #ondaarmonica 2π λ y(x, t) = A cos _ x − _ t [ λ ( T )] (15) x t y(x, t) = A cos 2π _ − _ [ (λ T ) ] (16) o, in modo equivalente, L’argomento della funzione coseno è detto fase dell’onda. DENTRO LA FORMULA ● Se fissiamo un istante t, la (15) e la (16) forniscono la rappresentazione spaziale dell’onda, cioè descrivono il profilo dell’onda in quell’istante. ● Se fissiamo un punto x, la (15) e la (16) forniscono la rappresentazione temporale dell’onda in quel punto, cioè stabiliscono la legge oraria con cui il mezzo oscilla in quel punto. Fronti d’onda Nel caso di onde che si propagano in due o in tre dimensioni, si dice fronte d’onda l’insieme dei punti dell’onda che hanno la stessa fase. DONOT6_STUDIO / Shutterstock In altri termini: in tutti i punti di un fronte d’onda la grandezza che oscilla nell’onda, per esempio lo spostamento dalla posizione di equilibrio, assume lo stesso valore in ogni istante. Per esempio, le gocce di pioggia che cadono sulla superficie di una pozzanghera generano onde i cui fronti d’onda sono circonferenze, mentre l’esplosione di un fuoco d’artificio genera fronti d’onda che sono superfici sferiche. In entrambi i casi si parla di onde sferiche e di fronti d’onda sferici. 18 OscillaziOni e Onde meccaniche 13 Allontanandosi dall’origine dell’onda, i fronti d’onda che giungono in una piccola regione di spazio sono approssimabili con linee rette o piani. In queste situazioni si parla di onde piane e di fronti d’onda piani. ONDE SFERICHE ONDE PIANE fronti d’onda sferici fronti d’onda piani 7 Onde su una corda Molte delle caratteristiche delle onde meccaniche possono essere analizzate con un semplice modello fisico: la corda elastica. Velocitˆ di propagazione La velocità con cui un’onda si propaga dipende dalle caratteristiche del mezzo. In generale due fattori importanti sono: ● la forza di richiamo: intensità maggiori danno luogo ad accelerazioni maggiori delle particelle che oscillano e che trasmettono la perturbazione; ● la massa degli elementi che oscillano: a parità di forza di richiamo masse maggiori subiscono accelerazioni minori e quindi oscillano più lentamente. Nel caso di una corda, i fattori determinanti sono: ● ● → la tensione T della corda: se la corda è sottoposta a una grande tensione fra gli elementi di essa si esercitano forze di richiamo molto intense; nel caso limite in cui la tensione è nulla, sulla corda viene meno ogni forza di richiamo e quindi non si propaga nessuna onda; la densità lineare µ della corda, ossia la massa per unità di lunghezza: se un piccolo elemento di corda ha una grande massa, la forza di richiamo lo accelera poco; al contrario, se lo stesso elemento di corda ha una massa molto piccola, la sua accelerazione è grande. La velocità di propagazione v di un’onda trasversale su una corda con densità lineare µ e sottoposta a una tensione T è __ T (17) v= _ µ √ #ondasucorda 19 Onde PER ESEMPIO Onde su una corda Una corda con densità lineare 0,1 kg/m è sottoposta a una tensione di 80 N. ▶ Con quale velocità si propagano le onde sulla corda? __ 80 N v = _ = 30 m/s 0,1 kg/m √ La riflessione Quando un’onda raggiunge un estremo della corda, essa si riflette, cioè inverte il senso del moto e torna indietro. Le caratteristiche dell’onda riflessa cambiano se l’estremo è fisso o libero di muoversi. Consideriamo un impulso che viaggia lungo una corda. ■ Estremo fisso. Quando l’impulso arriva all’estremo fisso esercita una forza verso l’alto contro il gancio cui la corda è fissata. Per reazione, il gancio esercita una forza uguale e opposta che dà luogo a un impulso riflesso invertito. ■ Estremo libero. L’estremo libero della corda è messo in movimento dall’impulso. Quando ha raggiunto il massimo spostamento dalla posizione di equilibrio, la forza di richiamo della corda lo sposta verso la sua posizione di equilibrio. Si crea cosi un impulso identico a quello incidente che viaggia però in verso opposto. Quando un’onda arriva sul punto di congiunzione di due tratti di corda diversi, in parte viene riflessa e in parte viene trasmessa. Bisogna distinguere se l’onda proviene dal tratto di corda con densità lineare minore o maggiore. 20 OscillaziOni e Onde meccaniche ■ Quando l’impulso proviene dal tratto di corda con densità lineare minore, l’impulso riflesso è invertito. corda leggera corda pesante 13 ■ Quando l’impulso proviene dal tratto di corda con densità lineare maggiore, l’impulso riflesso non è invertito. corda pesante corda leggera impulso riflesso impulso trasmesso impulso riflesso impulso trasmesso L’impulso riflesso e quello trasmesso sono generati nello stesso intervallo di tempo. Però la loro velocità aumenta al diminuire della densità lineare del tratto di corda su cui si muovono. Questo spiega perché gli impulsi sul tratto di corda più leggero sono più estesi. Interferenza Il fenomeno dell’interferenza si presenta quando due o più onde della stessa natura attraversano la stessa regione nello stesso istante. ■ Consideriamo l’interferen- za fra due impulsi che si propagano in verso opposto lungo una corda. ■ Nella zona in cui gli impulsi si sovrappongono, lo spostamento di ogni punto della corda è la somma degli spostamenti provocati da ciascuno degli impulsi. ■ Dopo la sovrapposizione i due impulsi si propagano invariati. 21 Onde Akaiser / Shutterstock Le caratteristiche viste nel caso di impulsi su una corda si presentano in tutti i tipi di onde che considereremo, per i quali vale quindi il principio di sovrapposizione: nella regione in cui si sovrappongono due o più onde, la perturbazione totale è la somma delle perturbazioni che ciascuna di esse produrrebbe da sola. 8 Onde stazionarie su una corda con estremi fissi Consideriamo una corda con gli estremi fissi, come per esempio la corda di una chitarra. Quando viene pizzicata si formano onde che si muovono in entrambi i versi e si riflettono avanti e indietro negli estremi. Le onde interferiscono tra loro dando luogo a particolari configurazioni, dette onde stazionarie perché non si propagano lungo la corda ma si ripetono con regolarità. Le fotografie mostrano tre onde stazionarie su una corda. In un’onda stazionaria si distinguono: #ondastazionaria ● i nodi, cioè i punti stazionari che rimangono sempre fermi; ● i ventri o antinodi, cioè i punti che oscillano con l’ampiezza massima. f1 ventri © Richard Megna / Fundamental Photographs 2f1 nodi 3f1 Gli estremi della corda sono fissi e quindi sono necessariamente nodi dell’onda stazionaria. La successione dei punti rossi mostra come varia nel tempo la posizione di un punto della corda in corrispondenza del quale si forma un ventre. Onde progressive e onde stazionarie Le onde esaminate nei paragrafi precedenti sono perturbazioni che si propagano sulla corda e per questo sono dette anche onde progressive. Al contrario, nel caso 22 OscillaziOni e Onde meccaniche 13 delle onde stazionarie non vi è alcuna propagazione. Questo implica che le onde stazionarie non trasportano energia: l’energia fornita dalla sorgente esterna è accumulata nel moto di oscillazione dei punti della corda. Nelle due sequenze sono visualizzati i profili di una corda in tre istanti successivi (t = 0, t = T/4, t = T/2) nel caso di un’onda progressiva e di un’onda stazionaria. ■ Onda progressiva. I punti della corda oscillano tutti con la stessa ampiezza ma con fasi diverse. I fronti d’onda, come quello marcato con un pallino, si muovono lungo la corda con la velocità dell’onda. ■ Onda stazionaria. I punti della corda oscillano tutti con la stessa fase ma con ampiezze differenti. La corda oscilla in blocco in modo coordinato: su di essa non c'è propagazione. t=0 t=0 t = –14 T t = –14 T t = –12 T t = –12 T I modi normali di oscillazione Le onde stazionarie su una corda sono dette anche modi normali di oscillazione della corda. A ogni modo normale corrisponde una configurazione della corda, a seconda del numero di nodi. La lunghezza d’onda λ di un modo normale è il doppio della distanza fra due nodi successivi. Per determinare la serie armonica della corda, cioè l’insieme delle lunghezze d’onda e delle frequenze dei suoi modi normali, osserviamo che ogni modo normale deve avere due nodi in corrispondenza degli estremi fissi della corda. ■ Il primo modo normale ha due soli nodi negli estremi della corda: ■ Il secondo modo normale ha tre nodi: ■ Il terzo modo normale ha quattro nodi: λ1 = 2L λ2 = L 2 λ3 = _ L 3 λ1 = 2L λ2 = L λ3 = –23 L L 23 Onde #ondastazionaria Le lunghezze d’onda dei modi normali di una corda di lunghezza L sono: 2L n = 1, 2, 3, ... λn = _ n (18) La lunghezza d’onda e la frequenza di un’onda sono legate dalla relazione (13), per cui v f=_ λ dove v è la velocità di propagazione delle onde sulla corda. Le frequenze dei modi normali di una corda di lunghezza L sono v n = 1, 2, 3, ... fn = n _ 2L (19) Per n = 1 si ha la frequenza naturale o prima armonica della corda: __ v _ 1 _ F _ = f1 = 2L 2L µ √ per n = 2 la seconda armonica e così via. PER ESEMPIO La voce del violino Una corda di violino è lunga 33 cm e ha una densità lineare di 0,38 g/m. La corda è sottoposta a una tensione di 72 N. ▶ Qual è la sua frequenza naturale? __ 1 _ F _ 1 _ f1 = = 2L µ 2 (0,33 m) √ ____ 72 N _____ = 660 Hz 3,8 · 10−4 kg √ Modi normali e risonanza Le frequenze dei modi normali della corda si chiamano anche frequenze di risonanza perché sono le frequenze naturali a cui oscilla la corda. Dopo essere stata pizzicata al centro, la corda di una chitarra oscilla con grande ampiezza alla prima armonica e con ampiezza più piccola alle armoniche superiori. Come una corda, ogni oggetto rigido ha modi normali di vibrazione, con frequenze che dipendono dalla forma e dal materiale di cui è fatto. Quando sul corpo agisce una forza periodica con la frequenza uguale a quella di un suo modo normale, il corpo oscilla con moti di grande ampiezza. FISICA QUOTIDIANA Vibrazioni a bordo Questo spiega per esempio le rumorose vibrazioni su un autobus alla fermata: il motore mette in oscillazione la struttura metallica dell’autobus con frequenza prossima a quella di un modo normale della struttura. Si realizza in questo caso un grande trasferimento di energia dal motore alla carrozzeria dell’autobus. Quando l’autobus riparte, il motore cambia il numero di giri e la sua frequenza si allontana da quelle di risonanza: il trasferimento netto di energia fra motore e carrozzeria diventa trascurabile. ➜ PROBLEMA SU PIÙ CONCETTI La frequenza naturale di una corda • pag. 33 #ondastazionaria #ondasucorda 24 Oscillazioni e onde meccaniche LE FORMULE Oscillatore armonico Onde meccaniche ■ Pulsazione ■ Velocità costante elastica della molla (n/m) ω= lunghezza d’onda __ k _ 2π _ = m T √ massa dell’oscillatore λ v = λf = _ T periodo periodo frequenza ■ Onde armoniche ■ Periodo ampiezza __ m T = 2π _ k √ 2π λ y(x, t) = A cos _ x − _ t [ λ ( T )] spostamento dall’equilibrio ■ Frequenza 1 f=_ 2π __ k _ m √ Onde su una corda ■ Velocità ■ Accelerazione v= k→ → a = − ___ x = − ω2 x m → __ T _ µ √ tensione della corda densità lineare (kg/m) ■ Legge oraria ■ Lunghezze d’onda dei modi normali ampiezza __ k _ x = A cos t ( m ) √ ■ Energia totale 1 1 E = K + U = _ mv2 + _ k x2 2 2 lunghezza della corda 2L λn = _ n n = 1, 2, 3, ... ■ Frequenze dei modi normali v fn = n _ 2L n = 1, 2, 3, ... 25 13 ESERCIZI ONLINE Mettiti alla prova con 20 esercizi interattivi 1 Oscillazioni armoniche 1 La fase REM del sonno è caratterizzata da oscillazioni dell’attività elettrica del cervello (dette onde θ) di frequenza compresa tra 4 Hz e 8 Hz. ▶ Tra quali valori è compreso il periodo? 2 1 [Tra 0,13 s e 0,25 s] 2 3 Un moto armonico è descritto dall’espressione x(t) = (4 m) cos [(5,00 s−1) t] in cui sono sottintese le unità di misura: x in metri e t in secondi. ▶ Calcola il periodo dell’oscillazione. [1,26 s] Considera un moto armonico con velocità iniziale nulla, ampiezza 30,0 cm e frequenza 25,0 Hz. ▶ Scrivi l’espressione del moto. [x(t) = (0,300 m) cos [(157 s−1) t]] 4 LEGGI IL GRAFICO Il grafico rappresenta la legge oraria di un corpo che oscilla con moto armonico. 5 PROBLEMA x (m) 0 t (s) 0 1 2 3 4 5 –1 –2 ▶ ▶ ▶ Stima l’ampiezza e il periodo dell’oscillazione. Calcola la frequenza e la pulsazione. Determina il modulo dell’accelerazione – all’istante t = 2 s; – all’istante t = 3 s; – quando il corpo transita per x = 0 m. [1,5 m, 2,0 s; 0,50 Hz, 3,1 rad/s; −14 m/s2, 14 m/s2, 0 m/s2] Un beccheggio armonico #motoarmonico Una nave viaggia prendendo le onde di prua e ha un moto di beccheggio verticale assimilabile a un moto armonico. Tra un’onda e l’altra passano 7,0 s, mentre la prua della nave si sposta in tutto di 3,0 m. ▶ Determina la legge oraria del moto verticale della prua. ▶ Quanto vale la sua accelerazione verticale massima? La situaziOne fisica e iL mOdeLLO Siamo interessati solo al moto verticale, dovuto al beccheggio. Trascuriamo quindi il moto orizzontale della nave. Nel caso di un moto armonico descritto dalla legge (6) → → a = − ω2 x se all’istante t = 0 la velocità è nulla e x = A, allora per la (7) la legge oraria è x = A cos (ωt) La risOLuziOne 1. L’ampiezza A è la metà dello spostamento complessivo ∆s della prua: ∆s A=_ 2 2. La pulsazione è inversamente proporzionale al periodo: 2π ω=_ T 3. La legge oraria è x = A cos (ωt), ossia ∆s 2π x = _ cos _ t (T ) 2 26 4. L’accelerazione massima (verso l’alto quando la prua è nel punto più basso e verso il basso quando la prua è nel punto più alto) è proporzionale al quadrato della pulsazione: a max = ω2A quindi risulta 2 2π ∆s 2 π2 amax = _ _ = ____ ∆s (T) 2 T2 OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE i dati e iL risuLtatO T = 7,0 s ∆s = 3,0 m 13 3,0 m 2π x = _ cos _ t = (1,5 m) cos[ (0,90 s−1) t ] (7,0 s ) 2 2π2 a max = ___2 (3,0 m) = 1,2 m/s2 (7,0 s) ha sensO? La sensazione di mal di mare è dovuta anche alle accelerazioni verticali dovute al beccheggio. Tali accelerazioni hanno valori piuttosto rilevanti, come dimostra il risultato. 6 PROBLEMA SIMILE Considera la situazione del problema precedente. Il moto ondoso cambia e le onde dimezzano il periodo, mentre lo spostamento totale della prua durante ogni oscillazione diventa 5,5 m. ▶ Calcola l’accelerazione verticale massima della prua. [8,9 m/s2] 7 Un oggetto sta effettuando oscillazioni armoniche. Quando si trova a 5,0 cm dalla posizione di equilibrio l’oggetto è accelerato con a = 10 m/s2. ▶ Calcola l’accelerazione quando l’oggetto si trova a 8,0 cm dalla posizione di equilibrio. 12 qUESItO tROVA IL MODELLO Un nastro reagisce a una torsione di un angolo θ con un momento di forza M proporzionale a θ: M = − kθ. La costante k (N·m/rad), analoga a quella di una molla, dipende dalle caratteristiche del nastro. Al nastro si appende un oggetto che ha un momento d’inerzia I. ▶ Dimostra che le oscillazioni hanno una pulsazio_ ne ω = √k/I . 13 Un galleggiante è formato da un lungo cilindro di materiale a bassa densità di sezione A = 4,0 cm2, appesantito da una sfera di metallo in modo che galleggi mantenendosi verticale. L’oggetto ha una massa m = 180 g ed è immerso in acqua (dH O = 1,00 g/cm3). Se lo immergi un poco e lo lasci andare, il galleggiante effettuerà alcune oscillazioni. ▶ Calcola il periodo di queste oscillazioni. [16 m/s2] 8 Un oggetto attaccato a una molla di costante k = 300 N/m effettua un moto armonico di periodo T = 0,26 s. ▶ Determina la massa dell’oggetto. [0,51 kg] 9 La legge oraria di un oscillatore armonico è x = (1,2 m) cos[ (35 s−1) t ] ▶ ▶ Qual è la posizione x nell’istante t = 7,1 s. E dopo 3,1 periodi dall’istante iniziale? [−1,1 m; 0,97 m] 10 qUESItO ARGOMENtA Un oggetto appeso a una molla molto leggera produce un allungamento ∆l. ▶ Dimostra che quell’oggetto attaccato alla molla oscillerà con frequenza _ √ g/∆l ____ f= 2π 2 [T = 1,3 s] indipendentemente dalla sua massa. 0 11 Una persona di 80 kg sale su un’automobile di massa 1200 kg e provoca un accorciamento delle sospensioni di 3,0 cm. Gli ammortizzatori dell’auto sono fuori uso. ▶ Con quale frequenza oscillano l’auto e il passeggero? [0,72 Hz] x F 27 ESERCIZI 14 Un tubo a U di sezione A = 1,6 cm2 contiene 100 g di mercurio (densità 13,6 g/cm3). Se sposti il mercurio dalla posizione di equilibrio di un piccolo tratto x e lasci andare, il mercurio oscillerà su e giù. Trascura gli attriti. ▶ Quanto vale il periodo di queste oscillazioni? ▶ Se il tubo è di sezione costante e la lunghezza del mercurio nel tubo è L, mostra che il periodo è __ 2L T=π _ g [T = 0,30 s] x 0 F √ 2 energia e oscillazioni armoniche 15 Le sospensioni di una moto equivalgono a un’unica molla con k = 8 · 104 N/m e oscillano con una ampiezza massima di 7 cm. ▶ Quanto vale l’energia totale? [2 · 102 J] 16 Un oggetto di massa m = 0,82 kg è attaccato a una molla di costante elastica k = 44 N/m e sta oscillando con ampiezza A = 0,30 m. ▶ Quanto vale l’energia totale del sistema? ▶ Qual è la velocità massima dell’oggetto? [2,0 J; 2,2 m/s] 17 PROBLEMA L’ampiezza dell’oscillazione #motoarmonico Un oscillatore armonico oscilla con una frequenza f = 0,35 Hz. Nell’istante in cui esso si trova nella posizione x = 4,2 cm rispetto alla posizione di equilibrio, la sua velocità ha modulo v = 0,15 m/s. ▶ Calcola l’ampiezza A del moto. La situaziOne fisica e iL mOdeLLO Come conseguenza della conservazione dell’energia meccanica dell’oscillatore, la velocità dell’oscillatore può essere espressa in funzione della sua posizione e dell’ampiezza delle oscillazioni. A partire dalla relazione trovata, si determina l’ampiezza del moto. La risOLuziOne 1. La relazione tra velocità v, posizione x e ampiezza A è _________ _________ _________ k 2 k 2 _ v= A − x ) = _ √ A2 − x2 = ( m m √ √ 2. Esplicitiamo l’ampiezza del moto oscillatorio: _________ _________ v v = 2πf √ A2 − x2 ⇒ _ = √ A2 − x2 ⇒ 2πf 2 v A2 − x2 = _ (2πf ) _________ _________ = ω √ A2 − x2 = 2πf √ A2 − x2 A= i dati e iL risuLtatO v = 0,15 m/s f = 0,35 Hz x = 4,2 cm = 0,042 m 18 A= _ 2 v _ + x2 (2πf ) √ ______________ 2 0,15 m/s ___________ + (0,042 m)2 = 8,0 cm (2π (0,35 Hz)) √ PROBLEMA SIMILE Durante il moto, l’oscillatore raggiunge una velocità di modulo 0,11 m/s. ▶ In quale posizione si trova? 28 ⇒ [±6,2 cm] 13 OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE 19 Un oscillatore armonico di massa 25 g è soggetto a una molla avente costante elastica 0,012 N/m. L’oscillatore si trova inizialmente fermo nella posizione 4,3 cm. Considera il punto P che dista dalla posizione di equilibrio A/4, dove A è l’ampiezza del moto. ▶ Calcola il modulo della velocità della massa quando transita per P. [2,9 cm/s] 20 Un oscillatore armonico oscilla con un periodo di 1,7 s. La sua velocità massima è 8,6 cm/s. ▶ Qual è l’ampiezza del moto? ▶ Qual è la distanza dalla posizione di equilibrio in cui esso possiede una velocità di 4,1 cm/s? 23 √ 24 [2,3 cm; 2,0 cm] 21 22 qUESItO ARGOMENtA Un oscillatore armonico con massa m e molla di costante elastica k viene portato a una distanza A dalla posizione di equilibrio e poi lasciato libero. ▶ Dimostra che il modulo della velocità dipende dallo spostamento x secondo la legge seguente: _____ x2 v = vmax 1 − __2 A DISEGNA IL GRAFICO Considera un oscillatore armonico il cui periodo di oscillazione è 1,0 s e la cui ampiezza di oscillazione è 10 cm. La posizione iniziale dell’oscillatore è x = 10 cm. ▶ Calcola la velocità massima dell’oscillatore. ▶ Traccia il grafico della velocità dell’oscillatore in m/s facendo variare il tempo tra 0,00 s e 1,00 s con incrementi di 0,05 s. Considera che nel primo semiperiodo la velocità deve essere negativa, mentre nel secondo semiperiodo essa è positiva. [0,63 m/s] Un cilindro di massa m e raggio r è collegato a una molla orizzontale di costante elastica k come illustrato nella figura. Il cilindro oscilla intorno alla posizione di equilibrio della molla, rotolando senza strisciare sul piano orizzontale di appoggio. Indica con v la velocità del centro di massa del cilindro e con x la sua posizione rispetto alla posizione di equilibrio della molla. Il momento di inerzia del cilindro è 1 I = _ m r2 2 ▶ ▶ Un oggetto di massa m = 0,75 kg è attaccato a una molla di costante elastica k = 120 N/m ed è fermo. Viene poi colpito e gli viene impressa una velocità iniziale v0 = 2,4 m/s. ▶ Calcola l’ampiezza dell’oscillazione di questo oggetto. [19 cm] Determina l’espressione dell’energia cinetica complessiva del cilindro. Confrontando tale espressione con quella dell’oscillatore armonico, ricava l’espressione della pulsazione del moto. k m r 3 Oscillazioni in presenza di attrito Un corpo di massa 100 g è soggetto a una forza di attrito di 0,01 N quando si muove in un fluido a 1 cm/s. ▶ Calcola il valore della costante γ. [10 s−1] 26 Un oscillatore armonico smorzato con una massa di 235 g è soggetto a una forza di attrito caratterizzata da una costante γ = 2,2 s−1. ▶ Qual è la forza di attrito che agisce sull’oscillatore quando la sua velocità è 2,8 cm/s? [0,014 N] 27 Un corpo di massa 230 g si muove sotto l’azione di una molla con costante elastica 0,45 N/m. La forza di attrito che agisce sul corpo ha modulo direttamente proporzionale a quello della velocità con costante di proporzionalità β = 0,017 N·s/m. Il corpo è inizialmente fermo lontano dalla posizione di equilibrio. ▶ Verifica che si ha uno smorzamento sottocritico. 28 qUESItO LEGGI IL GRAFICO Il grafico rappresenta un’oscillazione fortemente sottosmorzata. 25 20 15 10 5 0 0 –5 –10 –15 –20 x (cm) 25 0,1 0,4 0,6 0,8 1,0 t (s) 29 ESERCIZI Determina i parametri A e ω dell’oscillazione. La legge oraria del corpo è ▶ dove ω′ = γ −_t 2 x = A e cos (ω′t) ▶ _____ γ2 ω2 − __ = 4 √ ________ 2 k _1 _ β _ − <ω m 4 (m) √ Determina il valore del parametro γ. [20 cm; 25 s−1; 2 s−1] 4 Onde meccaniche 5 dall’oscillazione delle particelle del mezzo alla propagazione dell’onda 29 ▶ ▶ Un tamburello colpisce una pallina. Le onde meccaniche che si generano sulla superficie del tamburello sono longitudinali o trasversali? 34 qUESItO ARGOMENtA Un tuo amico sostiene che le particelle del mezzo in cui si propaga un’onda longitudinale si muovono con la legge x = At. ▶ Ha ragione? Motiva la risposta. DISEGNA IL GRAFICO Considera la situazione illustrata nel precedente quesito. ▶ Adottando una scala opportuna, traccia il grafico dell’andamento temporale dell’onda in un punto fissato. 35 LEGGI IL GRAFICO Il grafico seguente è la rappresentazione temporale del moto di un punto di una corda sulla quale si propaga un’onda elastica con velocità 35 m/s. ▶ 30 31 Per «vedere» al buio, un pipistrello emette onde sonore con lunghezza d’onda di circa 3 mm. Le onde sonore viaggiano nell’aria a 340 m/s. ▶ Qual è la frequenza delle onde? [100 kHz] Qual è l’ampiezza dell’onda? Qual è la frequenza dell’onda? 2,0 y (cm) 1,0 Kirsanov / Shutterstock 32 33 La velocità del suono in aria è 340 m/s, mentre in acqua è 1440 m/s. Il do medio è una nota con una frequenza di 262 Hz. ▶ Calcola il valore della lunghezza d’onda di questa nota quando si propaga in aria e quando si propaga in acqua. [1,30 m; 5,50 m] LEGGI IL GRAFICO Il grafico seguente è la rappresentazione spaziale nell’istante t = 1,2 s di un’onda trasversale che si propaga su una corda con velocità 11 m/s. 4,0 0 1,5 2,0 2,5 3,0 ▶ ▶ Qual è l’ampiezza dell’onda? Qual è la lunghezza d’onda? 36 DISEGNA IL GRAFICO Considera la situazione illustrata nell’esercizio precedente. ▶ Adottando una scala opportuna, traccia il grafico dell’andamento spaziale dell’onda trasversale in un istante fissato. 37 Una sbarra di alluminio lunga 2,5 m sollecitata con una vibrazione a 15 kHz contiene 6,0 lunghezze d’onda. ▶ Calcola la velocità del suono nell’alluminio. [6300 m/s] x (m) 0 30 1,0 –2,0 y (cm) 0 –4,0 0,5 –1,0 2,0 –2,0 t (ms) 0 0,5 1,0 1,5 2,0 38 Una corda è attraversata da un’onda per cui in un intervallo di tempo di 14 s sono contenute 11 oscillazioni. La velocità dell’onda lungo la corda è di 22 m/s, mentre la lunghezza della corda è 35 m. ▶ Quante lunghezze d’onda contiene la corda? [1,25] OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE 39 A pressione ambiente, la velocità del suono in aria dipende dalla temperatura assoluta secondo la relazione _____________ v = √[ 402 m2/(s2·K) ]T 40 La nota mi che si trova sopra al do centrale ha frequenza 330 Hz. ▶ Calcola la variazione della lunghezza d’onda del mi in aria tra −50,0 °C e 50,0 °C. [18 cm] 13 qUESItO FAI UN’IPOtESI La velocità di un’onda meccanica è influenzata dalle proprietà del mezzo in cui si propaga, come per esempio la densità. ▶ La velocità di propagazione di un’onda meccanica aumenta o diminuisce all’aumentare della densità del mezzo? 6 La rappresentazione matematica delle onde armoniche 41 Un’onda trasversale di ampiezza A = 150 μm si propaga alla velocità v = 5100 m/s. L’onda ha frequenza f = 35 Hz. ▶ Determina l’espressione matematica dell’onda nell’ipotesi che essa sia approssimativamente un’onda armonica. 42 L’espressione analitica di un’onda è y = A cos [(20 m−1) x − (6800 rad/s) t] ▶ Determina la frequenza, la lunghezza d’onda e la velocità dell’onda. [1,08 kHz; 31,4 cm; 340 m/s] [y = (150 μm) cos [(0,043 m ) x − (220 rad/s) t]] −1 43 LEGGI IL GRAFICO I grafici che seguono sono le rappresentazioni spaziale e temporale di un’onda armonica. ▶ Scrivi l’equazione dell’onda armonica. 2 y 1,5 2 y 1,5 1 1 0,5 0,5 0 44 x (m) 0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0 –0,5 –0,5 –1 –1 –1,5 –1,5 –2 –2 t (s) 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 L’espressione analitica di un’onda è y (x, t) = (0,44 m) cos [(2,4 m−1) x − (13 rad/s) t] Supponi che l’origine x = 0 m dell’asse x venga traslata verso sinistra di ∆x = λ/8. Determina la nuova espressione y (x, t) dell’onda. ▶ 7 Onde su una corda 45 La corda del la normale (440 Hz) del pianoforte è lunga circa 40 cm e ha una massa lineare di circa 5 g/m. Su di essa le onde si propagano a circa 350 m/s. ▶ Quanto vale la tensione della corda? [600 N] 46 Una corda d’acciaio è lunga 1,5 m e ha massa 6,6 g. Su di essa un impulso si propaga a 300 m/s. ▶ A quale tensione è sottoposta la corda? [400 N] 31 ESERCIZI 47 Un’onda si muove a 180 m/s su una corda tesa. Se ne aumenta la tensione del 50%. ▶ Con quale velocità si muove ora un’onda sulla corda? [220 m/s] 48 Un pesce di massa 2 kg è appena stato pescato con una lenza che ha una densità lineare di 2 g/m. ▶ Qual è la velocità di un’onda sulla lenza? [99 m/s] 49 50 Un filo d’acciaio (densità 7500 kg/m3) ha sezione 1,6 mm2. L’acciaio inox ha un carico di rottura di circa 1 kN/mm2. ▶ A quale tensione deve essere sottoposto per far sì che un’onda si muova a 300 m/s? ▶ Riesce a reggere tale tensione senza spezzarsi? [1,1 kN] 53 La tensione massima cui può essere sottoposta una corda di nylon è 80 N/mm2. La densità del nylon è 1,14 g/cm3. Una corda tesa al limite della rottura è percorsa da un’onda la cui lunghezza d’onda è 75 cm. ▶ Determina la frequenza dell’onda. [350 Hz] 54 Un’onda di equazione y = A cos (ax − bt), in cui a = 35 m−1 e b = 450 s−1, si propaga su una corda di lunghezza L = 2,3 m e di massa m = 40 g. ▶ Calcola la tensione T della corda. [2,9 N] 55 Una corda di massa 350 g e lunghezza 31 m è sottoposta a una tensione di 18 N. La corda comprende nella sua lunghezza 34 lunghezze d’onda di un’onda che si propaga lungo di essa. Ogni punto della corda si sposta in tutto di 3,0 mm. ▶ Determina l’equazione dell’onda. Due corde d’acciaio, una di diametro 0,6 mm e l’altra di diametro 0,8 mm, sono sottoposte alla stessa tensione T. Sulla corda più sottile un’onda viaggia a 200 m/s. ▶ A quale velocità viaggia un’onda sulla corda più spessa? [150 m/s] qUESItO FAI UN’IPOtESI Due fili sono fatti dello stesso materiale e hanno lo stesso diametro. Il secondo filo ha lunghezza doppia rispetto al primo. Un’onda impiega lo stesso tempo per propagarsi lungo di essi. ▶ Com’è possibile? 51 52 Un’onda si propaga lungo un filo di rame (densità 8920 kg/m3) di diametro d = 1,0 mm sottoposto a una tensione T = 95 N. ▶ Qual è la velocità v dell’onda? [120 m/s] [y = (1,5 mm) cos [(6,9 m−1) x − (280 s−1) t] 8 Onde stazionarie su una corda con estremi fissi Una corda di pianoforte è lunga 1,0 m. Su di essa un’onda viaggia a 340 m/s. ▶ Qual è la frequenza naturale della corda? [170 Hz] 32 57 Secondo la Teoria delle stringhe, alla base del nostro Universo ci sono le cosiddette stringhe, cioè oggetti che possono essere descritti come corde con una lunghezza dell’ordine di 10−35 m. Un’oscillazione su questa stringa si propaga alla velocità della luce (3 · 108 m/s). ▶ Qual è l’ordine di grandezza della frequenza naturale della stringa? [1043 Hz] 58 Una corda di chitarra ha la prima armonica a 196 Hz. ▶ Quali sono le frequenze delle successive tre armoniche? [392 Hz; 588 Hz; 784 Hz] 59 Una corda A di chitarra ha la prima armonica a 196 Hz, mentre una seconda corda B ha la prima armonica a 294 Hz. ▶ Le due corde hanno delle armoniche uguali? 60 La corda sol di un violino è lunga 30,0 cm. Se viene posta in vibrazione con l’arco, senza premerla con le dita (nel linguaggio musicale si dice che viene suonata «a vuoto»), essa vibra a 196 Hz. Le note immediatamente più alte sulla scala sono il la, a 220 Hz, il si, a 247 Hz, il do, a 262 Hz, e il re, a 294 Hz. ▶ A quale distanza dall’estremità della corda bisogna premere col dito per suonare queste note? [3,3 cm; 6,2 cm; 7,6 cm; 10,0 cm] Silver-John / Shutterstock 56 OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE 61 62 ▶ A quale modo n corrisponde l’onda stazionaria? La tensione della corda viene aumentata di 9 volte facendo in modo che la frequenza di oscillazione sia sempre la stessa. ▶ Disegna la nuova onda stazionaria presente sulla corda giustificando il ragionamento svolto. qUESItO ARGOMENtA Su una corda tesa tra due punti fissi è presente l’onda stazionaria indicata nella figura. PROBLEMA SU PIÙ CONCEttI 13 La frequenza naturale di una corda #ondastazionaria #ondasucorda Una corda d’acciaio (densità 7,87 kg/dm3) è lunga 50 cm e ha diametro 0,82 mm. La corda è fissata agli estremi e tesa con una forza T = 600 N. ▶ Determina la frequenza naturale della corda. La situaziOne fisica e iL mOdeLLO Su una corda lunga L, con massa per unità di lunghezza μ = m/L e tesa con una forza T agli estremi, si stabilisce un’onda stazionaria che vibra con frequenze multiple intere della frequenza naturale f1: __ 1 _ T _ f1 = 2L μ √ La risOLuziOne 1. Note le dimensioni e la densità ρ della corda, determiniamo la sua massa lineare osservando che la corda è un cilindro, la cui sezione è un cerchio: m Vρ ALρ μ = _ = _ = _ = Aρ L L L essendo d2 A = π __ 4 63 Una corda viene tesa tra due punti fissi che si trovano a una distanza di 45 cm. La tensione della corda corrisponde al peso di una massa di 3,1 kg. La frequenza naturale della corda è 93 Hz. ▶ Calcola la massa della corda. [2,0 g] 64 Due corde hanno la stessa lunghezza, sono fatte dello stesso materiale e sono sottoposte alla stessa tensione. La seconda corda ha una frequenza naturale che coincide con la terza armonica della prima corda. La prima corda ha un diametro di 1,2 mm. ▶ Qual è il diametro della seconda corda? risulta d2 μ = π __ ρ 4 2. La frequenza naturale f1 è quindi __ _____ _____ 1 _ T _ 1 _ T 1 T _ _ _ f1 = = = = 380 Hz 2 2L μ 2L Ld πρ d π __ ρ 4 √ √ √ maggiore del 50% di quella della prima corda. ▶ Qual è la frequenza naturale della seconda corda? [416 Hz] 66 PROVA ESPERtA È possibile avere una corda vibrante con solo un estremo fissato utilizzando un filo leggero per tenere in tensione l’altro estremo (figura). Una corda fissata in questo modo oscilla in modo stazionario con un massimo corda filo leggero [0,40 mm] 65 Due corde hanno la stessa lunghezza. La prima corda ha una frequenza naturale di 340 Hz. La seconda corda è soggetta a una tensione che è 33 ESERCIZI (cioè un antinodo) nel punto in cui è legata al filo. Sia L la lunghezza della corda e v la velocità dell’onda sulla corda. ▶ ARGOMENtA Dimostra che la frequenza naturale è v f1 = ___ 4L ▶ FAI UN’IPOtESI Determina la formula delle frequenze fn di tutti i modi normali. Supponi che la corda sia fissata a entrambi gli estremi tramite due fili leggeri che la tengono in tensione. ▶ DISEGNA IL GRAFICO Disegna le onde stazionarie relative a primi due modi normali. ▶ FAI UN’IPOtESI Determina la formula delle frequenze f n dei modi normali della corda. [ fn = nv/(4L), n = 1, 3, 5; f n = nv/(2L), n = 1, 2, 3, ...] PROBLEMI FINALI 67 te k1 = 12 N/m e k 2 = 18 N/m. Nella situazione raffigurata la massa è nella posizione di equilibrio. Successivamente si sposta la massa fuori dall’equilibrio e la si lascia andare. ▶ Dimostra che la massa compie oscillazioni armoniche. ▶ Calcola il periodo del moto armonico. [0,61 s] Risonanza a bordo Le sospensioni di un’automobile hanno una costante elastica di circa 105 N/m. ▶ Stima la frequenza propria, nella direzione verticale, di un’automobile. [2 Hz] 68 Possibile? Con due masse uguali e quattro molle identiche aventi costante elastica k si formano i due oscillatori armonici raffigurati. ▶ Uno dei due oscillatori ha periodo doppio dell’altro. Quale? k k 70 Com’è profondo il mare In mare aperto la lunghezza d’onda dei marosi è minore della profondità dell’acqua. In questa situazione la velocità v con cui le onde si propagano dipende dalla loro lunghezza d’onda λ e si dimostra che __ gλ v= _ 2π √ k ▶ k ▶ M 71 M 69 Uno strano oscillatore. Sarà armonico? Un oscillatore è formato da una massa m = 280 g e da due molle di costante elastica rispettivamen- Verifica che le dimensioni al secondo membro sono quelle di una velocità. Calcola la velocità di propagazione di un’onda con λ = 25 m. [6,2 m/s] Onde in acque poco profonde In prossimità di una spiaggia, le onde del mare hanno lunghezze d’onda che sono maggiori o uguali alla profondità h dell’acqua. In queste situazioni le onde si propagano con una velocità _ v = √ gh dove g è l’accelerazione di gravità. k1 m 34 Massimo Romeni k2 OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE ▶ 72 Verifica la coerenza dimensionale della formula. Calcola la velocità con cui si propagano le onde a 100 m dalla spiaggia (h = 10 m) e vicino alla battigia (h = 0,5 m). [9,9 m/s; 2,2 m/s] 0,7 0,6 0,5 v (m/s) ▶ Onde di gravità e onde di capillarità Sulla superficie di un liquido si propagano due tipi di onde: le usuali onde, in cui la forza di richiamo è la gravità, e le increspature, dovute a effetti di tensione superficiale, dette anche onde di capillarità. Nel caso di onde che hanno lunghezza d’onda λ minore della profondità h del liquido, la velocità v di propagazione è data da due contributi: uno legato all’attrazione gravitazionale e uno alla tensione superficiale γ del liquido. __ gλ 2πγ v= _+_ 2π ρλ 0 ▶ 73 La minima velocità delle onde superficiali Sulla superficie di un liquido non si possono propagare onde con lunghezza d’onda minore di un valore critico λ c che dipende dalle caratteristiche del liquido. Per verificarlo osserva il grafico all’inizio della colonna seguente. In rosso è rappresentata la legge con cui varia la velocità vcap, di un’onda capillare in funzione di λ, mentre in blu è rappresentata la legge con cui varia la velocità vgra di un’onda di gravità in funzione di λ: __ __ 2πγ gλ _ vcap = vgra = _ ρλ 2π √ √ onde di gravità onde capillari 0 0,03 0,06 0,09 λ (m) 0,12 0,15 Traccia l’andamento qualitativo della funzione __ gλ 2πγ v= _+_ 2π ρλ √ ▶ ▶ Imposta un foglio elettronico per tracciare il grafico esatto. Verifica che il valore minimo vc si ottiene per __ γ λc = 2π _ ρg √ √ ▶ 0,3 0,1 Per l’acqua di mare a 20 °C si ha γ = 7,2 · 10−2 N/m e ρ = 1,03 · 103 kg/m3. ▶ Verifica che gli effetti della gravità e quelli della tensione superficiale sono uguali quando la lunghezza d’onda assume il valore critico __ γ λ c = 2π _ ρg Determina il valore di λ c nel caso dell’acqua di mare. Calcola la velocità vc con cui si propagano sulla superficie del mare onde con lunghezza d’onda λ c. [1,7 · 10−2 m; 2,3 · 10−1 m/s] 0,4 0,2 √ ▶ 13 ▶ 74 Spiega per quale motivo il vento sul mare non provoca onde quando ha una velocità minore di 23 cm/s. Due molle... un moto Una pallina di massa m = 0,60 kg è appoggiata su un piano orizzontale ed è tenuta ferma da due molle molto allungate e in tensione. Ciascuna molla è lunga l = 40 cm e la tensione è T = 80 N. Se si sposta la pallina di pochi centimetri, perpendicolarmente alle molle, allora la lunghezza delle molle cambia pochissimo, per cui la loro tensione resta quasi invariata a 80 N. Nasce però una forza di richiamo dovuta all’angolo tra le molle, che tende a riportare la pallina e le molle in linea. ▶ Determina il valore di questa forza di richiamo in funzione del piccolo spostamento x della pallina (esprimi x in metri). ▶ Determina la frequenza di oscillazione della pallina. [F = − 400 x; f = 4,1 Hz] dove g è l’accelerazione di gravità, γ è la tensione superficiale e ρ è la densità del liquido. La relazione che esprime vcap è ottenuta trascurando gli effetti della gravità, mentre quella che esprime vgra è ottenuta trascurando gli effetti della tensione superficiale. 35 ESERCIZI 75 Il secondo termine è dovuto all’attrito e cresce in modulo con la velocità v. ▶ Modifica il foglio di calcolo del paragrafo 1 in modo da tracciare il grafico della legge oraria di un oscillatore armonico smorzato. qUESItO FOGLIO ELEttRONICO Oscillazioni smorzate Per tenere conto dell’attrito, il secondo principio della dinamica per un oscillatore armonico può essere scritto nel modo seguente: k β a=−_x−_v m m tESt Un oscillatore armonico è costituito da una massa m connessa a una molla con costante elastica k. La massa parte da x = B con velocità nulla. La sua legge oraria è __ k _ A x = B cos t ( m ) __ m _t B x = B cos ( k ) __ B _ C x = k cos t ( m ) __ k _ D x = B cos t m 1 √ √ √ √ E C D E 3 Un’onda si propaga su una corda con velocità X. Indicate rispettivamente con Y e Z la lunghezza d’onda e la frequenza dell’onda, vale la relazione A Z = XY B X = Z/Y C Z = X/Y D X = Y/Z E XYZ = 1 4 Una corda di lunghezza D è fissata ai suoi estremi. La tensione della corda è 1,6 · 102 N, mentre la sua densità lineare è 0,40 kg/m. Quale delle seguenti formule fornisce le armoniche della corda? n A fn = 20 _ D n B fn = 10 _ D D C fn = n _ 10 n D fn = 20π _ D E Nessuna delle precedenti. 5 Due corde M e N hanno la stessa lunghezza, ma la corda M ha una densità lineare doppia rispetto alla corda N. Entrambe le corde sono fissate agli estremi e sono sottoposte alla stessa tensione. Quale delle seguenti affermazioni è vera? A Le due corde hanno la stessa serie armonica. B La prima armonica della corda N ha frequenza minore della seconda armonica della corda N. C Le lunghezze d’onda dei modi normali delle due corde sono uguali. D Un’onda armonica si propaga più velocemente sulla corda M che sulla corda N. E Nessuna delle affermazioni precedenti è vera. m x = B cos _ t (k ) Osserva con attenzione il grafico seguente, che riporta la legge oraria di un oscillatore armonico. Quale delle seguenti affermazioni è vera? 2 4 x (cm) 3 2 1 0 t (ms) 0 2,4 4,8 –1 –2 –3 –4 A B 36 La velocità all’istante iniziale (t = 0,0 s) è 3 cm/s. Il periodo del moto è T = 4,8 s. L’ampiezza del moto è 6 cm. La frequenza del moto è 210 Hz. La pulsazione del moto è 130 s−1. OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE sei PrOntO Per La Verifica? 2 3 IN 1 ORA Per trasportare materiali e alimenti in alcuni rifugi alpini si utilizzano le teleferiche. Il cavo di una teleferica è lungo 450 m e ha una densità lineare di 2,5 kg/m. Battendo con un sasso sul cavo, il gestore del rifugio genera un’onda che si propaga sul cavo. Dal momento della percussione a quello dell’arrivo dell’onda riflessa dall’estremo a valle passano 11 s. ▶ Calcola la tensione del cavo. [17 kN] ..... / 20 Una corda è fissata agli estremi. La lunghezza d’onda della terza armonica è 80 cm. Considera la quinta armonica della corda. ▶ Determina la lunghezza d’onda. ▶ Traccia la forma dell’onda. [48 cm] ..... / 25 La corda mi basso di una chitarra (la prima corda in alto) è tesa tra due punti fissi distanti 64 cm. Quando è accordata correttamente, la frequenza naturale della corda è 82 Hz. Per accordare la chitarra si agisce sulle chiavi poste al termine della tastiera, mediante le quali si può variare la tensione di ciascuna corda. Misurando la frequenza del mi basso di una chitarra, ottieni il valore 78 Hz. y 1 t y 2 a Spiega come devi agire sulla relativa chiave per accordare correttamente la corda del mi basso. ..... / 15 t Dopo averla accordata correttamente, pizzichi la corda esattamente nel punto centrale P, rilasciandolo dopo averlo spostato di 6 mm dalla posizione di equilibrio. b Scrivi la legge oraria del moto di oscillazione di P nella direzione perpendicolare rispetto a quella della corda nei primi istanti del moto. c Spiega quale tra i grafici a fianco rappresenta meglio l’andamento della legge oraria di P nel corso del tempo. y ..... / 15 3 t ..... / 10 Successivamente, premi la corda del mi basso in corrispondenza del primo tasto sulla tastiera della chitarra. Così facendo la corda pizzicata oscilla con la frequenza naturale di 87 Hz, corrispondente al fa. d Calcola la distanza tra il tasto e il capotasto posto al termine della tastiera. [3,7 cm] ..... / 15 Massimo Romeni 1 13 tOtALE ....... / 100 37